Europa: tutto è pronto per un (altro) anno storico

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Europa: tutto è pronto per un (altro) anno storico
Europa: tutto è pronto per
un (altro) anno storico
Fare previsioni in politica è un’impresa difficile, ma possiamo predisporci a trarne vantaggi.
Philip Dicken,
Responsabile azionario Europa
Il 2016 sarà ricordato come l’anno del trionfo
del voto populista. Se il voto pro-Brexit della
Gran Bretagna a giugno poteva essere
considerato un evento una tantum, la vittoria
di Donald Trump alle elezioni presidenziali
negli Stati Uniti ha dimostrato che la virata del
mondo occidentale verso il protezionismo non
è un fenomeno transitorio. L’esito di queste
consultazioni evidenzia un cambiamento
fondamentale dell’opinione pubblica e una
profonda insoddisfazione per le “elite” al
potere. La reazione dei governi avrà implicazioni
significative per le economie globali.
Il voto sulla Brexit e la vittoria di Trump
hanno innescato rotazioni di mercato, che
sono tuttora in atto. Nel caso della Brexit, gli
investitori nel Regno Unito hanno acquistato
titoli di società che generano utili all’estero
e venduto quelli domestici. Negli Stati Uniti,
prima delle elezioni presidenziali, gli investitori
prudenti prediligevano i titoli a bassa volatilità.
Dopo la vittoria di Trump, la tendenza si è
invertita. Il nuovo presidente e la sua squadra
hanno manifestato l’intenzione di creare un
programma finalizzato a stimolare l’economia
statunitense. Il pacchetto di incentivazione
dovrebbe comprendere sgravi fiscali e un forte
aumento della spesa per le infrastrutture.
Il rafforzamento del voto
populista continuerà a
dominare l’agenda politica
in vista degli appuntamenti
elettorali in Europa nel 2017.
I rischi e l’incertezza correlati
a questi eventi sono molto
più significativi rispetto ai
cicli recenti.
Di conseguenza, i rendimenti obbligazionari
sono cresciuti e numerosi titoli correlati
all’edilizia hanno visto aumentare il proprio
valore. Anche i servizi finanziari hanno
beneficiato dell’aspettativa secondo cui
l’irripidimento della curva dei rendimenti e una
maggiore erogazione di credito migliorerebbero
la redditività.
Il referendum che si è tenuto in Italia a
dicembre 2016 ha segnato un’altra vittoria
decisiva contro un partito di governo. Tuttavia,
il voto ha respinto le riforme di Matteo Renzi,
ha mantenuto lo status quo costituzionale e
ha indotto Renzi a dare le dimissioni da primo
ministro. Ora l’Italia ha un nuovo presidente del
consiglio e il governo tecnico probabilmente
modificherà la legge elettorale prima di tornare
come previsto alle urne nel 2018.
Il rafforzamento del voto populista continuerà
a dominare l’agenda politica in vista degli
appuntamenti elettorali in Europa nel 2017.
I rischi e l’incertezza correlati a questi eventi
sono molto più significativi rispetto ai cicli
recenti. La retorica protezionista e antiestablishment uscirà vittoriosa alle elezioni
presidenziali in Francia, alle elezioni generali
nei Paesi Bassi o a quelle federali in Germania?
Oppure prevarranno governi di destra, nuovi o
rieletti, favorevoli all’UE e al capitalismo?
In entrambi i casi, assisteremo probabilmente
a una trasformazione del modo in cui l’UE viene
amministrata poiché l’umore degli elettorati è
cambiato sotto molteplici aspetti. Dobbiamo
inoltre tenere presente la capacità di tenuta
dimostrata dall’economia britannica (almeno
finora) nonostante il voto pro-Brexit e la reazione
positiva del mercato all’elezione di Trump.
Ulteriori incertezze che si stagliano all’orizzonte
riguardano le trattative sulla Brexit, l’effettivo
andamento della presidenza Trump e le sue
specifiche iniziative politiche, la direzione della
politica monetaria in Europa e l’evoluzione
dell’inflazione.
Crescita e valutazioni
interessanti
In un contesto politico così incerto, vogliamo
concentrarci sugli aspetti positivi che riguardano
l’Europa. Ravvisiamo una crescita economica
ragionevole nell’ordine dell’1,0% nel Regno Unito
e una riconferma della ripresa debole in Europa,
con il PIL dell’Eurozona in espansione dell’1,1%.
Un’inflazione intorno al 2% in Europa dovrebbe
sostenere il fatturato delle società e prevediamo
una crescita degli utili pari al 10% circa sul
mercato europeo nel 2017.
Un altro fattore positivo è dato dal fatto che
oggi le valutazioni europee sono relativamente
interessanti. L’avversione al rischio nei
confronti degli imminenti eventi politici ha
provocato un’impennata dei deflussi dai listini
europei, lasciando il mercato azionario quotato
a sconto rispetto, in particolare, agli Stati Uniti.
Ad esempio, il rendimento da dividendo sul
mercato europeo si aggira sul 3,5% e numerosi
titoli di buona qualità rendono ancora di più.
Inoltre, riteniamo interessanti le valutazioni
nel comparto delle società di piccole e medie
dimensioni poiché gli investitori si concentrano
sui rischi piuttosto che sulle ottime prospettive
di crescita disponibili.
Principi d’investimento
I titoli presenti nei nostri
portafogli diversificati sono
abbastanza solidi da sostenere
le turbolenze a breve termine
del mercato e della politica.
In qualità di investitori, ci concentriamo sulle
società di qualità superiore con prospettive
favorevoli a lungo termine. Prestiamo grande
attenzione ai modelli di business delle società
in cui investiamo e più in generale ai meriti
del settore cui esse appartengono, utilizzando
l’analisi basata sulle cinque forze di Porter per
valutare la solidità di ogni azienda rispetto alle
concorrenti.
Ciò può comportare che molti dei titoli da noi
selezionati abbiano intrinsecamente un beta
inferiore al rispettivo settore. Continuiamo
inoltre a investire in società all’avanguardia
e in aziende che possono trarre vantaggio
da molteplici mutamenti dei temi di mercato.
Attualmente tra questi fattori si annoverano
il miglioramento delle dinamiche economiche
sottostanti menzionate sopra e i persistenti
cambiamenti delle condizioni finanziarie
avvenuti con le recenti variazioni dei rendimenti
obbligazionari. La positiva evoluzione del
contesto macroeconomico europeo dovrebbe
favorire tutta una serie di settori tra cui
l’edilizia, i prodotti chimici e quelli industriali,
dove alcune delle società in cui investiamo
stanno cominciando a godere di fattori
benefici per i ricavi. Nel settore finanziario,
l’irripidimento della curva dei rendimenti
presenta notevoli vantaggi per le compagnie
assicurative e le banche tradizionali, pertanto
gli utili del settore dovrebbero migliorare nel
corso del 2017.
Opportunità in un mondo
instabile
Il nostro approccio non ha subito variazioni
con l’inizio del 2017, un anno caratterizzato
da rischi eterogenei. I titoli presenti nei nostri
portafogli diversificati sono abbastanza solidi
da sostenere le turbolenze a breve termine
del mercato e della politica e sono in grado di
prosperare in un orizzonte pluriennale.
Dato il contesto mutevole, continuiamo a
ricercare nuove opportunità. L’incertezza
macroeconomica può essere destabilizzante,
ma può anche offrire opportunità reali ai
gestori attivi quando notizie nuove mettono
il mercato sulla strada sbagliata. Le reazioni
di breve termine agli eventi geopolitici non
rispecchiano necessariamente il modo in cui la
situazione si evolverà a più lungo termine e noi
ci prefiggiamo di trarre vantaggio dalla volatilità
di mercato per acquistare titoli di buona qualità
a sconti immeritati.
Per maggiori informazioni, visitare
COLUMBIATHREADNEEDLE.IT
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Pubblicato il 02.17 | J26012