«A Campiglio non ci sono solamente le Funivie»

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«A Campiglio non ci sono solamente le Funivie»
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Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
TRENTINO MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE 2015
«A Campiglio non ci sono
solamente le Funivie»
L’albergatrice Liliana Maturi, che ha ospitato l’assemblea di sabato della società:
«Promozione carente sul turismo congressuale. E in primavera qui chiude tutto»
di Elena Baiguera Beltrami
◗ MADONNADICAMPIGLIO
Nel suo hotel Carlo Magno Zeledria ha ospitato sabato scorso
l’assemblea della Società Funivie Madonna di Campiglio. Anche per questo Liliana Maturi, alle tante cifre snocciolate e alle
parole dette, aggiunge ora quello che lei stessa ama definire un
«doveroso controcanto». «Nel riconoscimento alla Società Funivie Madonna di Campiglio per
gli investimenti fatti e lo spirito
imprenditoriale con il quale opera - afferma - mi preme ricordare che alle fortune della località
hanno grandemente contribuito gli albergatori. Campiglio vanta una offerta alberghiera ai massimi livelli, grazie a enormi investimenti e a differenza delle Funivie, che sul territorio non hanno concorrenza, stare sul mercato per noi è difficile. In quanto a
occupazione facciamo la nostra
parte, se il mio hotel da solo occupa 70 addetti. Inoltre molti di
noi fanno gli skipass in albergo,
fornendo un servizio importante alle Funivie. Nel raggiungimento degli obiettivi dunque
tutti i settori sono fortemente
l’hotel carlo magno zeledria
Secondo in Trentino per capienza con impianto di risalita privato
MADONNA DI CAMPIGLIO. Per capienza è il
secondo hotel del Trentino dopo il Du Lac di Riva
del Garda, con 380 posti letto, 70 addetti a pieno
regime e 70 anni di storia familiare e
imprenditoriale, grazie a un passato di
emigrazione e una quantità di servizi tale da
costituire una sorta di villaggio nel villaggio, con
persino un impianto di risalita privato, oltre a un
osservatorio astronomico sul tetto. È il Carlo
Magno Zeledria Hotel Spa Resort (a sinistra nella
foto), di proprietà della famiglia Maturi. Dopo la
morte del capostipite Franco nel 2009, esponente
di spicco dell’Associazione albergatori e
presidente dell’Apt negli anni ’90, il testimone è
passato alla moglie Liliana e ai figli Marco e
Matteo. (e.b.b.)
L’impianto di risalita privato dell’hotel; sopra, Liliana Maturi
coinvolti, dall’alberghiero, al
commercio, al pubblico esercizio, alle scuole di sci».
Che cosa migliorerebbe della
politica turistica di Campiglio?
Sicuramente la promozione:
si punta molto sulle settimane
free ski, una clientela che cerca
la scontistica, ma Campiglio merita mercati più importanti, considerando il contesto: qualità,
natura, paesaggi, piste che arrivano in paese, shopping.
A quali mercati si riferisce?
Il turismo congressuale ad
esempio, che io curo da anni,
potrebbe essere una occasione
per allungare le stagioni. Lavoro
con gruppi italiani e stranieri
che verrebbero in primavera,
ma in paese è tutto chiuso: che
cosa potremmo offrire oltre
all’intrattenimento dei nostri
animatori? Bisognerebbe fare
uno sforzo per tenere aperto, i
costi fissi ci sono comunque.
In quanto a servizi che cosa
manca?
Moltissimo: non si può puntare solo sullo sci, occorre diversificare, iniziando da settimane a tema nei periodi di bassa stagione.
La vacanza è in media di 3-4
giorni, ma la clientela è diventata esigente. Ho sondato la disponibilità dei colleghi per finanziare il maneggio in località Palù
della Fava: per migliorare l’offerta del mio paese sarei anche disposta ad investire.
Come vede il trend turistico
di questi anni?
Noi come fatturato registriamo una crescita costante, anche
in tempo di crisi, ma è faticosissimo: gli scenari cambiano continuamente, bisogna aggiornarsi, sfruttare il web in tutte le sue
potenzialità.
E gli stranieri?
Due anni fa erano il 60%, da
quest’anno la tendenza è invertita: finalmente stanno tornando
gli italiani.
©RIPRODUZIONERISERVATA
spiazzo e bocenago, la festa delle penne nere
ESTERIORI
Alpini e pompieri assieme
nel segno della solidarietà
Conci Brogliato
eletta nel consiglio
della biblioteca
◗ BOCENAGO
L’annuale festa alpina del
Gruppo Ana di Spiazzo,
quest’anno si è svolta nel giorno della festa di Santa Margherita, patrona di Bocenago, e
con il giuramento di Mirco Rossi a nuovo vigile del fuoco. La
giornata è iniziata con la sfilata
per il paese del lungo corteo di
penne nere rendenesi, seguiti
dai locali Vigili del fuoco, dalle
donne in costume della
“Vecchia Rendena”, accompagnati dalla Fanfara alpina di
Pieve di Bono e da molte perso-
ne. Numerosi sono stati i gagliardetti dei Gruppi Ana del
Trentino che hanno presenziato alla manifestazione, segno
di vicinanza degli alpini del
Trentino. Il lungo corteo ha raggiunto il monumento ai Caduti
dove è stata deposta la corona
d’alloro e sono stati premiati
Ugo Riccadonna e Clemente
Boroni, veterani e soci fondatori del Gruppo Ana di Spiazzo
del paese di Bocenago. Nei discorsi ufficiali il capogruppo Alpini di Spiazzo Claudio Capelli
ha salutato i presenti, mentre il
sindaco di Bocenago Walter
Ferrazza ha ricordato il significato del Gruppo alpino di
Spiazzo: «Il vostro è il Corpo di
fanteria più longevo della storia del mondo, dal 1872 orgogliosamente difendete i confini
del nostra terra. Voi rappresentate la bontà e solidarietà nei
confronti degli altri, valori importanti dei quali il nostro Paese ha bisogno». A suggellare
questo importante momento
nella vita del Gruppo la presenza del consigliere sezionale Domenico Ferrari, che ha portato
il saluto della Sezione Ana di
Trento e del presidente. Il par-
◗ PONTE ARCHE
Gli alpini con il sindaco Ferrazza al monumento ai Caduti di Bocenago
roco don Federico Andreolli
nell’omelia ha ricordato «il valore del volontariato espresso
dagli alpini, dai Vigili del fuoco
e dalle donne della “Vecchia
Rendena”», proseguendo la festa di Santa Margherita con la
processione della statua della
Santa patrona, portata a spalla
dai Vigili del fuoco per le vie di
Bocenago. A seguire il giuramento, e quindi l’entrata uffi-
ciale nel Corpo dei Vigili del
fuoco di Bocenago di Mirco
Rossi che ha giurato fedeltà e
adesione ai valori dei Vigili del
fuoco, davanti al sindaco Ferrazza, al comandante Manuel
Alberti e ai vigili schierati. Il
rancio alpino al bocciodromo e
l’apprezzato concerto della
Fanfara alpina di Pieve di Bono
ha concluso una giornata vissuta in amicizia e allegria. (w.f.)
È Lidia Conci Brogliato la nuova
rappresentante degli utenti
all’interno del Consiglio del Servizio Biblioteca 2015-2020: è risultata la più votata del quintetto di candidate all'incarico nella
biblioteca di valle delle Esteriori,
che comprendeva anche Cristina Carraro, Maira Forti, Mariagrazia Sottini e Nadia Trentini,
tutte donne “impegnate” nel sociale, alla guida di gruppi culturali, nelle biblioteche, oppure insegnanti. Segretaria del Gruppo
Ricerca e Studi Giudicariese con
sede a Campo Lomaso ma con
raggio d’azione nell’intera vallata, l’ultima sua realizzazione è
una mostra sull’infanzia. (g.ri.)
Fiavé, alimentazione e salute successo per la festa dell’agricoltura
otto incontri con Milena Berti A Caderzone sfila l’orgoglio dei contadini di montagna
◗ FIAVÉ
Milena Berti, educatrice alla
salute, autrice di tredici monografie che trattano le relazioni
tra alimentazione e salute, terrà a Fiavé un corso (che preNderà il via domani sera alle
20.15 nela sala del Museo delle
palafitte) su “Alimentazione
per la salute”. Il corso si articolerà in otto lezioni; non ci sarà
l’obbligo di iscriversi a tutto il
corso, ma si potrà seguire solo
le lezioni che più interessano.
Gli argomenti delle otto lezioni sono i seguenti: stitichezza,
pancia gonfia e alimentazione, diarrea, mal di pancia, disturbi di fegato e alimentazio-
ne, mal di schiena, mal di testa
e alimentazione, stanchezza
cronica, esaurimento nervoso
e alimentazione, ipertensione,
colesterolo e alimentazione,
disturbi mestruali e della menopausa e alimentazione, sovrappeso, inestetismi della pelle e alimentazione e infine tosse, catarro, respirazione difficoltosa e alimentazione. Il corso non è solo teorico, ma anche pratico: infatti chi vi partecipa può sperimentare l’alimentazione consigliata e discuterne i risultati con la conduttrice e con gli altri partecipanti. Per informazioni e iscrizioni si prega di telefonare al
numero 340.8481648.
(r.r.)
◗ CADERZONE TERME
Un momento della sfilata
Il ritorno al passato contadino,
l’orgoglio di testimoniare la vita della gente di montagna
hanno spinto moltissime persone a partecipare da comparse o spettatori alla Festa
dell’Agricoltura di Caderzone.
Sudati “cittadini” hanno imbracciato il rastrello e condiviso il sudore e le fatiche della
fienagione nel prato poco distante dall’hotel Rio nell’area
agricola di Caderzone Terme.
Poi la sfilata, con quegli
“improvvisati contadini” in testa del corteo, accompagnati
dalle note delle Bande comunali di Passirano e di Caderzo-
ne Terme. Il gran caldo non ha
fiaccato i numerosi spettatori
lungo il percorso e nemmeno i
bambini e le ragazze del Gruppo folk, le Bande, i contadini-allevatori di ogni età che
hanno accompagnato cavalli,
capre e vacche di razza Rendena, guidando carrozze, carri e
trattori nella sfilata. Poi i più
collaudati “sfalciatori” di Caderzone hanno dato avvio al
taglio dell’erba con la falce, dimostrando la fatica e la destrezza che serviva per falciare
l’erba, mentre il casari di Maso
Pan ha mostrato di come nasce il formaggio tipico della
Valle. Emilio Mosca, A nome
dell’intera Comunità di Cader-
zone, ha premiato Claudia Salvadei in Polla, che lavorando
con marito a figli nel’azienda
agricola di famiglia, ha ricevuto il riconoscimento di rappresentare l’orgoglio contadino.
Lei che è sempre presente alle
iniziative della Comunità e
che si diletta, con ottimi risultati, a scrivere belle e toccanti
poesie. L’esibizione delle Bande ha preceduto la cena con la
polenta carbonera e lo spettacolare “happening” attorno al
grande falò incorniciato dal secolare Maso Curio. La bella Festa ha permesso a turisti e villeggianti di conoscere la vita
del contadino, fatta di fatiche e
divertimento.
(w.f.)