Madonna di Campiglio
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Madonna di Campiglio
ARCHITTETURA ECOCOMPATIBILE 1 biohotel Per non stare alla finestra Madonnja di Campiglio ..... Marisa Montibeller Il Biohotel Hermitage di Madonna di Campiglio, in un maso ristrutturato e arredato solo con materiali naturali. 26 27 2 Apt Campiglio 1 E 1.Il Boutique Hotel Chalet Dolce Vita, con spa tutta naturale. 2. Sono quattro i poli della ski area di Madonna di Campiglio: Cinque Laghi, Pradalago, Grostè e Spinale. 3. Lo chef Enrico Creatti del ristorante Deodat de Dolomieu specializzato nelle cotture lunghe che eliminano i grassi. 28 ssere il salotto bene delle Dolomiti per Campiglio, come la chiamano gli habitué, è un’etichetta scontata. La petite capitale di cultura e mondanità incastonata tra i monti ha altro da offrire. Insieme a raffinate atmosfere, indirizzi di lusso e un divertimento certificato (è stata appena premita dalla rivista Adac Reisemagazine come la terza miglior località alpina per l’après ski), svela un volto nuovo. Più intimo, in sintonia con la natura e con il paesaggio. Qui, come nel resto del Trentino, albergatori illuminati costruiscono e ristrutturano hotel secondo i principi all’avanguardia della bioedelizia, che fanno risparmiare energia e sono amici dell’ambiente. A tavola vanno in scena prodotti genuini, freschi che consacrano la semplicità come elemento d’eccellenza della cucina, sempre più sana e attenta alle materie prime e alla loro provenienza. E nelle giornate sugli sci o in mezzo ai boschi cresce la voglia di ascoltare in silenzio il respi- ro profondo di questa terra antica. Merito di Al Gore e della sua campagna green oriented che è arrivata fin quassù ed è stata capita e interpretata prima che in altre regioni italiane. L’anno scorso l’Onu ha interpellato 2500 esperti su come cambieranno gli scenari ambientali nel prossimo decennio. Risultato? Continuando con le emissioni di gas serra, tra 5 anni i ghiacciai dell’Artico si scioglieranno al sole estivo. Le Alpi non sono da meno: tra il 1975 e il 2000 la deglaciazione ha raggiunto il 22%. Ma di fronte ai cambiamenti climatici il Trentino ha già dato concrete risposte.Le emissioni di CO2 per abitante, ad esempio, sono circa 2 tonellate in meno che nel resto d’Italia (5,5 contro 7,5). Grazie soprattutto alle politiche ambientali della Provincia di Trento che, tra le tante iniziative, ha promosso il Green Building Council Italia, associazione di imprese, enti pubblici e professionisti legati all’edilizia sostenibile. Il fatto è che anche qui, in una tra le località sciistiche più glam d’Italia, l’allar- 3 29 1 1. La hall del Biohotel Hermitage dove le stufe in terracotta riducono le polveri nocive. Prodotti dell’area di Madonna di Campiglio: 1. L’orzotto alla trentina con verdure; 2.La boscatella di latte vaccino di Pinzolo; 3. Le rape di Bondo; 4. La torta soffice di mele renette. 2 30 me pianeta in pericolo ha iniziato a suonare. Prima in sordina, poi sempre più forte. Lo si vede appena si arriva. Niente più ingorghi nelle strade e odore di smog. Della quattro ruote si fa a meno. Ski bus gratuiti fanno tappa davanti ad ogni albergo e, novità, l’Apt di Madonna di Campiglio, propone da dicembre a marzo transfert individuali dai principali aeroporti del nord Italia al proprio hotel (info: www.campiglio.to, tel. 0465 44.75.01). Che spesso, neanche a dirlo, è bio. Come il Boutique Hotel Chalet Dolce Vita, che si inaugura a dicembre, fatto costruire da Tiziano Zambotti nel rispetto dell’ambiente che lo circonda. “Pannelli diffusivi esenti da formaldeide - ad alta efficacia isolante - rivestono l’intera struttura che è in fase di certificazione Ecolabel”, spiega Tiziano. “I materiali usati sono naturali: dal larice alla tonalite della Val di Genova, dagli intonaci a calce alle boiserie in rovere massiccio piallato a mano”. E l’atmosfera è proprio da albergo di charme. Una ventina di stanze, alcune con camino a legna, propongono interior decor sempre diversi ma di classe: lana e velluti nelle sfumature del beige e del grigio, travi a vista nelle mansarda e pezzi di antiquariato d’Oltralpe. Ma il vero tempio del benessere è Panta Rei, la spa con percorsi thalasso, trattamenti fitoterapici, una grotta di sale dell’Himalaya e la piscina per il nuoto controcorrente. Anche qui i materiali, dal vetro alla pietra, ai legni, sono tutti naturali. Per cena e a colazione arrivano in tavola le ricette di Enrico Croatti, giovanissimo chef con un curriculum degno di nota: dall’Italia a Los Angeles, come braccio destro del maestro Gino Angelini. Nel ristorante di design Deodat de Dolomièu e nella raccolta Stube de Tiz i suoi piatti so3 4 5 31 1 Il buon esempio l’Hermitage Proprietaria insieme alla famiglia del Biohotel Hermitage di Madonna di Campiglio, Barbara Maffei ha scritto addirittura una tesi sulla medicina dell’habitat. E dopo gli studi, nel 1999, ha realizzato un albergo all’avanguardia. Dove tutti i televisori sono ad almeno un metro e mezzo dal letto, protetti da un vetro al piombo che arresta i raggi X. I sezionatori di corrente escludono i campi elettromagnetici. E la scelta dei vari tipi di riscaldamento: per irraggiamento, come le tipiche stufe in terracotta, oppure a parete e a pavimento, ha anche l’obiettivo di ridurre polveri in circolazione. “Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 95% dei materiali usati oggi in edilizia è nocivo alla salute” spiega Barbara. “Il grido di allarme è stato lanciato già negli anni ’70, con la sick building syndrom, la sindrome dell’edificio malato. Se immaginiamo una casa senza pareti, soffitti e pavimenti, ci troviamo di fronte a una gabbia di cavi e ferri che infliggono al nostro fisico una sorta di stress elettrico, anche perché viviamo in un enorme campo elettromagnetico, fra la Terra e il resto dell’universo”. Al Biohotel Hermitage non manca quindi la schermatura all’impianto elettrico: una guaina metallica collegata alla messa a terra. 2 1. Il bar Ober 1 dell’Hotel Oberlosler. In stile hi-tech. 2. Una stanza del Biohotel Hermitage: tutte le camere sono al riparo dall’inquinamento elettromagnetico. La doppia in mezza pensione costa 160 e. 3. Il salotto dell'Hotel Alpensuite, che ospita il ristorante Il Convivio: menu a base di prodotti del territorio, molti bio. 32 no cucinati con un’attenzione particolare alla cottura (lunga e a bassa temperatura per conservare i principi degli alimenti, eliminando i grassi). Il menu si basa su prodotti stagionali e bio. Alla sera, Cime letterarie, appuntamenti speciali: presentazioni di libri, dibattiti e reading organizzati con l’Accademia Res Aulica di Bologna. Il richiamo di eventi di importanza internazionale, cultuali e sportivi, continua a essere uno dei punti di forza della capitale alpina. Dall’11 al 14 dicembre il Telemark Contest e, ad aprire la stagione dei grandi eventi 2009, sono Wroom formula 1and moto Gp International Press ski Meeting e la Winter Marathon, gara invernale di regolarità delle più belle auto d’epoca sportive, dal 15 al 18 gennaio. A Madonna di Campiglio si danno appuntamento i figli di Silvio Berlusconi, dei gioiellieri Bulgari e di Giulio Tremonti, i campioni dello sport come Michael Shumacher e Valentino Rossi (che ci vanno regolarmente), giornalisti e intellettuali. Amano le piste curatissime con servizi ad alta tecnologia (vedi box a pag 38) e la possibilità di praticare, in sicurezza, sport alternativi. E apprezzano il recupero dello spirito montanaro che s’intreccia al genius loci di queste terre e si rispecchia nello shopping invernale a lume di candela per le vie del centro chiuse al traffico (dopo il tramonto si spen- 3 33 1 Fototeca Trentino spa/Carlo Sismonini 2 1. La camera Tita Piaz del Boutique Hotel Chalet Dolce Vita, che si inaugura i primi di dicembre. La camera doppia costa 400 e. 2. Il rifugio Graffer ha pannelli solari per la produzione di acqua calda. 3. Il bar dell’Hotel Alpen Suite che ha 28 camere. 34 gono le luci pubbliche). In tema di hotellerie d’avanguardia ha fatto scuola per la sua vocazione ecologica il Biohotel Hermitage un maso di montagna di fine Ottocento completamente ristrutturato secondo le regole della bioarchitettura (vedere box a pag. 34). L’idea è di Barbara Maffei proprietaria, che ha scelto come materiali lastre in pietra, legno trattato con c’era d’api, pavimenti in cotto, tessuti di lana e cotone grezzo, anallergici nelle camere. Proprio per queste caratteristiche l’hotel fa parte del Club Qualità del Parco Adamello-Brenta. E quest’anno offre la possibilità di prenotare una gita giornaliera in quota con il maestro di sci. I ritmi, all’interno, seguono un andamento lento, in particolare nella spa con una zona massaggi tra le migliori del Trenti- no e una piscina con vetrata sull’imponente mole delle Dolomiti di Brenta, tra i paesaggi più belli dell’arco alpino. Fiore all’occhiello, il ristorante Stube dell’Hermitage: una vera baita di montagna ristrutturata, regno dello chef Paolo Cappuccio. Con la sua cucina che propone antichi sapori trentini ha ottenuto riconoscimenti e segnalazioni dalle guide Michelin, Veronelli e Gambero Rosso. I suoi ingredienti sono rigorosamente freschi e genuini, le verdure biologiche, pani e dolci fatti in casa. Da assaggiare, il raviolo croccante di pere e crema di formaggio, il controfiletto di cervo steccato alla liquirizia con radicchietto tardivo marinato al mandarino. Tutto accompagnato da vini d’eccellenza, come l’Andrico, il Foradori e il Francesco Poli: le etichette selezionate sono circa 300. A proposito di vini, si deve 3 fare una sosta al ristorante Gallo Cedrone, già citato nella guida dell’Espresso 2008. La cantina, aperta al pubblico per le degustazioni, sorprende per la scelta di vini ricercati e di grandi distillati da sorseggiare dopo cena nell’elegante cigar room. Il pavimento è in legno di larice, con travi a vista e una mise en place elegante. La cucina si distingue per i sapori schietti ottenuti grazie a un’accurata ricerca di materie prime locali e un certo estro negli accostamenti e attira habituè come Lucia Bosè e Osvaldo Bevilacqua. Ottimo il carosello di antipasti: 7 assaggi caldi e freddi di salumi, formaggi e verdura fresca. La pasta è fatta in casa e i dolci sono naif, tipo il gelato con pop corn. 35 La settimana bianca? Car free Apt Campiglio Cinque Laghi e Pradalago a ovest, Grostè e Spinale a est: sono questi i quattro poli della ski area di Madonna di Campiglio, oggi collegati fra loro grazie a una rete di by-pass (c’è anche una sorta di tappeto mobile che scavalca la strada principale). Per andare a sciare si parte dalle moderne telecabine tutte vicino al centro del paese. Quindi una settimana davvero bianca, car free, senza nemmeno fumate di scappamento che ingrigiscono la neve. Non solo. Chi è in albergo ci arriva con lo ski bus gratuito. I 55 km di piste servite da 20 impianti con tracciati di ogni difficoltà, otto su dieci medio-facili, ricade quasi per intero nei confini del Parco Naturale Adamello Brenta e tutti gli interventi devono passare al vaglio della commissione Valutazione impatto ambientale della Provincia di Trento. Il graduale rinnovamento degli impianti porta a una riduzione dei rumori e dei consumi energetici, come nel caso della seggiovia Zeledria o della telecabina Cinque Laghi. La rete dell’innevamento programmato a Campiglio copre circa 100 ettari sui 130 complessivi di piste. Ogni anno si amplia grazie ai sistemi di innevamento di ultima generazione. E si abbattono fino al 40 per cento i consumi energetici richiesti per il loro funzionamento. Problemi geologici hanno invece impedito finora di realizzare un bacino di stoccaggio per l’acqua da pompare nella rete che dunque continua a essere prelevata dal fiume Sarca. A Passo Grostè (nella foto la seggiovia Express) tra i punti più elevati della skiarea (2443 metri), si trova uno dei più importanti snowpark d’Europa, già teatro di un Campionato Mondiale. Per salvaguardare il paesaggio, tutte le attrezzature per le evoluzioni degli snowboarder vengono create ogni inverno solo con la neve e non vi è alcuna struttura permanente. Anche per gli edifici in quota si ricercano soluzioni che si armonizzano il più possibile con l’ambiente e riducono il consumo di risorse: a Passo Grostè, nel dicembre dell’anno scorso è stato inaugurato il nuovo Rifugio Stoppani che ospita bar, ristorante, self service e otto camere per gli ospiti. Tutto l’edificio è stato realizzato in larice naturale e pietra locale (granito e dolomia). Un altro buon esempio è il rifugio Graffer della Società degli Alpinisti Tridentini, accanto alla pista che scende da Passo Grostè: grazie ai pannelli solari di spone di acqua calda anche in inverno a costo zero per l’ambiente e il gestore. Marco Benedetti 36 Più tradizionale nella scelta del menu e nell’ambiente, il ristorante Il Convivio all’interno dell’Hotel Alpen Suite. Toni rossi, sale luminose e l’uso dei migliori ingredienti (in gran parte biologici) per giungere alla qualità: è uno dei segreti della cucina che mescola creatività e tradizione per esaltare i prodotti del territorio. Da provare i ventagli di carni su letto di verdure e le composizioni di pesce (cambia a seconda della stagione) accompagnati da polenta. Sempre a Madonna di Campiglio, ai piedi dello spinale, l’Hotel Garni del Sogno è famoso per l’approccio benessere a 360°. Miriam e Domenico Schiavon -lei biologa, lui ingegnere- è la coppia che ha pensato l’albergo attingendo alle proprie conoscenze professionali con l’intento di far sentire i propri ospiti come a casa. “Negli oltre trent’anni della nostra vita a Madonna di Campiglio, la nostra casa è sempre stata aperta ad amici e parenti”, racconta Miriam. “Da questa piacevole abitudine che è nata l’dea di una struttura che fosse come un’autentica casa di montagna”. Diciotto grandi suite di 40 mq, ognuna con un salotto e un terrazzo sempre pieno di gerani in estate. Le stanze hanno legni (nuovi o di recupero) di cirmolo, abete, larice che si alternano ad altri materiali naturali come il granito della Val di Genova e la dolomia del Sarca di Val d’Agola. Sui letti, con la testiera sempre a Nord secondo i principi del Feng Shui, piumini d’oca. L’impianto di riscaldamento è geotermico a energia pulita (sfrutta il calore della terra). Non a caso, la costruzione ha ottenuto la certificazione Ecolabel. Per gli ospiti anche un centro wellness con Biodream o macchina della gioia: a base di luci biosincronizzato sul proprio battito cardiaco e sulla sinergia tra luceterapia, cromoterapia, ipertermia a raggi infrarossi. Al pomeriggio tisane alle erbe e escursioni accompagnate, sia sportive sia a carattere culturale per conoscere usi e costumi della vallata. L’anno prossimo a queste perle dell’hotellerie ecologica si aggiungerà una new entry. In dirittura di arrivo (dovrebbe aprire per Natale), la ristrutturazione dell’Hotel Campiglio Bellavista gestito dalla famiglia Artini, che ha una lunga esperienza nell’ospitalità. Lo stile delle 30 camere è quello di montagna arredate in legno antico di larice e abete certificato trentino, decor semplice ed equilibrato. La camera Paul Treuss del Boutique Hotel Chalet Dolce Vita. con una ventina di stanze. Per gli ambienti sono stati utilizzati solo materiali naturali. 37 1 3 Apt Campiglio 2 38 Il punto forte, oltre alla posizione soleggiata e alle magnifiche vetrate che danno carattere a molte stanze, è la scelta dei materiali ottimi per la salute dell’ospite e dell’ambiente. “La sensibilità verso la natura e i cambiamenti climatici ci ha indotto a utilizzare l’energia disponibile in modo intelligente” spiega Nicola Artini. “L’Hotel Campiglio Bellavista è stato progettato in un’ottica di sostenibilità ambientale, secondo i principi della bioediliziaa e secondo gli standard di CasaClimaKlimaHaus (in Trentino, progetto ITACA) che consente di costruire edifici ad alta efficienza energetica ma con una drastica riduzione delle emissioni di sostanze nocive e di CO2”. La scelta dei materiali edili e di isolamento è fondamentale: influisce sulla salute dell’ambiente e dei suoi abitanti. “Il legno è salutare perché quando è lasciato libero di respirare è in grado di contribuire alla regolazione del clima interno (assorbendo e rilasciando umidità)”. Perfetto per gli sciatori, Il Campiglio Bellavista è a pochi passi dalla cabinovia Pradalago. E per quelli che dalle sei del pomeriggio vogliono godere della passeggiata tra negozi e boutique, che si conclude rigoro- samente con l’aperitivo. Il momento degli incontri e dei racconti: della giornata, delle esperienze da provare e degli itinerari da organizzare per il giorno dopo. L’hotel, infatti, è vicinissimo a piazza Righi dove è ormai un cult, lo spritz al Bar Suisse, antica casa di caccia dell’Imperatore Francesco Giuseppe, restaurata all’inizio del Novecento dall’architetto Helmut Fisher. È uno dei ritrovi più up to date del paese, di giovani e meno giovani. La serata continua al piano di sotto, nella cantina, dove calici di rosso si accompagnano a taglieri di salumi e formaggi, fino alle 21: la musica continua anche dopo cena con dj o gruppi di musica live. Vicinissimo, è tra gli indirizzi à la page, il Ferrari Lounge Nabucco di Carlo Bleggi, un winebar, specializzato in bollicine. Calici di spumante, tartine al salmone e caviale, ostriche e, quest’inverno in anteprima, un aperitivo con il Perlè noir, tra le novità in casa Ferrari. Colpisce, invece, per le architetture e gli arredi l’Ober 1, sotto alla cabinovia dello Spinale. All’interno una struttura ovale in legno e metallo con incastonata una grande goccia di cristallo. Intorno, angoli comodi, un bancone circolare e un soppalco dove 2 1-3. L’angolo winebar e la cantina del ristorante Gallo Cedrone. Propone piatti a base di prodotti del territorio. 2. Piazza Righi, il punto di ritrovo per ecellenza dell’après ski. 4. Le delikatessen della Val Rendena: vini, marmellate, pane e tisane alle erbe alpine. 39 3 1 E la sera si va in piazza Righi... Chalet Dolce Vita Boutique Hotel Nuovissima luxury home (apre il 4 dicembre), di sole 20 stanze, costruita secondo i principi della bioedilizia. Ha due ristoranti: il Deodat de Dolomieu e la Stube da Tia. Indirizzo: via Castelletto 3, Madonna Hotel Campiglio Bellavista Di prossima apertura. Ristrutturato secondo gli standard della bioedilizia. Anche ristorante Artini. Indirizzo: via Pradalago 38, tel. 0465.44.10.34, www. hotelcampigliobellavista.it. Prezzi: doppia in mezza pensione da 180 e. Menu da 30 e. Orari: 19.30-24. Chiusura: dal 20/04 al 15/06 e dal21/09 al 24/12. C/credito: Mc, Visa. acghmn après ski Bar Suisse Meeting point per l’aperitivo. A piano inferiore, la Cantina del Suisse offre vini rossi e taglieri di salumi e formaggi. Indirizzo: piazza Righi 10, Madonna di Campiglio, tel. Bar Suise 0465.44.26.32, Cantina tel. 0465.44.26.32. Orari: Bar Suise, dalle 8.30 alle 22; Cantina, 17.30- Fototeca Trentino spa/Carlo Baroni Dove dormire Rifugio Lago Nambino Ristrutturato da un anno, ha mantenuto il calore di una volta. Indirizzo: loc. Nambino, tel. 0465.44.16.21, www.nambino.com. Prezzi: doppia in mezza pensione da 170 e, menu da 30 e. Orari: 12-21 (mai chiuso). C/credito: Visa. bd di Campiglio, tel. 346.66.88.300, www. chaletdolcevita.it. Prezzi: doppia in mezza pensione da 200 e, menu da 30 e. C/credito: tutte. acfghkmn Biohotel Hermitage Maso di montagna di fine Ottocento ristrutturato secondo le regole della bioarchitettura. Ha due ristoranti: La Stube Dell’Hermitage è aperto anche agli esterni. Indirizzo: via Castelletto Inferiore 69, Madonna di Campiglio, tel. 0465.44.15.58, www.chalethermitage. com e www.stubehermitage.it. Prezzi: doppia in mezza pensione da 160 e; La Stube Dell’Hermitage menu da 60 e, vini esclusi. Chiusura: dall’1/04 al 30/06 e dal 16/09 al 30/11. Orari: ristorante La Stube Dell’Hermitage, 20.30-22. C/credito: tutte. bdfghkm Hotel Garni del Sogno Biohotel di lusso riscaldato a geotermia (sfrutta il calore della terra) con 18 suite tutte diverse. Indirizzo: via Spinale 37, Madonna di Campiglio, tel. 0465.44.10.33, www.garnidelsogno.it. Prezzi: junior suite da 200 e. Chiusura: dal 20/04 al 15/06 e dal 30/09 al 28/11. C/credito: Ae, Mc, Visa. bdfghim 40 Dove mangiare Gallo Cedrone Prodotti del territorio e importante cantina, aperta al pubblico per degustazioni. Indirizzo: via Cima Tosa 80, Madonna di Campiglio, tel. 0465.44.10.13. Prezzi: da 60 e. Orari: 18.30-23 (chiuso lun.). C/credito: tutte. 21 happy hour, 23-2 live music. Aperto da dicembre a Pasqua, tutti i giorni. Prezzi: da 15 e. C/credito: tutte. Ferrari Lounge Nabucco Après ski e wine bar per aperitivi a base di spumante, ostriche e caviale. Ristorante slow food. Indirizzo: piazza Righi 17, Madonna di Campiglio, tel. 0465.44.07.56. Orari: 17-4 (chiuso set. a Sant’Ambrogio.) Prezzi: menu da 40 e. C/credito: tutte. Il Convivio È il ristorante dell’Hotel Alpen Suite. Vini selezionati e menu gourmet. Indirizzo: via Dolomiti di Brenta 84, Madonna di Campiglio, tel. 0465.44.01.00, www.alpensuitehotel. it. Orari: 12-14.30, 19.30-21.30 (mai chiuso). Chiusura albergo: dal 16/04 al 15/06 e dal 15/09 al 28/11. Prezzi: menu da 55 e; suite in mezza pensione da 260 e. C/credito: tutte. a c f (20 e al giorno) h k (a pagamento) n Rifugio alpino Boch, Terrazza, solarium, cene tipiche con trasporto con gatto delle nevi. Indirizzo: località Intermedia Grostè a 2085 m, tel. 0465.44.04.65, cell. 348.73.26.782, www.rifugioboch.it,. Orari: 8.30-16.30 e la sera su rischiesta. Aperto da dicembre a Pasqua e da giugno a settembre. Prezzi: menu da 20 x. C/credito: tutte. Ober 1 Atmosfera high-tech, vivacissimo, con sushi lounge ogni giovedì sera. Indirizzo: via Monte Spinale 27, Madonna di Campiglio,tel. 0465.44.65.07, cell. 347.27.10.768, www.ober1.com. Orari: 8.30-23. Aperto da dicembre a Pasqua. Prezzi: menu cena da 25 e. C/credito: tutte. due salette sono collegate da un ponte di cristallo. I cocktail sono coloratissimi e l’happy hour ricco, dal salato al dolce. Tra i preferiti per le brioche e cappuccino al mattino la Casa del cioccolato e la pasticceria Pasquini: atmosfere d’antan con le foto in bianco e nero di vecchi film appese alle pareti che, per dare un tocco di calore, sono rosso acceso. Se, invece, si vuole passare la serata in quota, accompagnati dal gatto delle nevi, l’indirizzo giusto è il rifugio alpino Boch, frequentato dalla gente che piace. Donne e uomini di affascinanti che si lanciano in frenetici dance party alla stazione intermedia della telecabina Grostè. In alternativa, per una sosta di charme si va al rifugio Lago Nambino: in legno, curato nei dettagli è gestito dalla famiglia Serafini dal 1933. Ristrutturato un anno fa, pur nell’eleganza ha mantenuto il calore e la semplicità di una volta. Il ristorante, aperto dalle 12 alle 21, propone piatti della tradizione. Dagli antipasti del lago con trota e erbe, ai ravioli ai funghi porcini e la selvaggina. I vini sono dei più pregiati, dal Marzemino al Teroldego. Si finisce con la torta di carote che pare sia stata inventata qui (la ricetta, che ha fatto 2 il giro del mondo è la stessa arrivata poi negli Stati Uniti). Lo si raggiunge a piedi: chi vuole dormire ci sono 13 stanze molto suggestive arredate con cura. C’è persino una teleferica per portare i bagagli. Inviati da Dove, Silvia Ugolotti e la fotogra fa Marisa Montibeller 1. La ski-area di Madonna di Campiglio include 55 km di piste servite da 20 impianti. 2. Il bancone del bar Ober 1 che ha anche un sxsushi corner. 41