Garzonè: nr 37 - Comune di Caderzone

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Garzonè: nr 37 - Comune di Caderzone
il
Garzonè
37
Comune di Caderzone Terme (Tn)
il
Garzonè
N. 37 - Giugno 2012
Periodico semestrale di informazione
del Comune di Caderzone Terme (Val Rendena - TN)
Delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 7 settembre 1990
Autorizzazione del tribunale di Trento n. 686 del 20 maggio 1990
Direttore: Emilio Mosca
Direttore responsabile: Walter Facchinelli
Comitato di Redazione: Federico Polla, Alfredo Amadei, Rosanna Polla,
Francesca Boselli, Flavia Frigotto, Maria Cristina Moratelli,
Testoni Marinei Terezinha, Barbara Maria Mosca
Direzione, Redazione, Amministrazione:
Municipio, Via Regina Elena 45
38080 Caderzone Terme - Tel. 0465.804214 - Fax 0465.804848
e.mail: [email protected]
www.caderzoneterme.net
Grafica: Walter Facchinelli
Stampa: Antolini Tipografia - Tione
Spedizione in abbonamento postale art. 2 Legge 662/96
Distribuito gratuitamente a tutte le Famiglie dei Caderzoni residenti
sia nel Comune sia in altre località in Italia ed all’Estero
ed a quanti ne facciano richiesta.
il Garzonè n. 37
Finito di stampare il 6 luglio 2012
Copertina: Conca di Garzonè. Foto: Giacomo Masè, Tione
n. 37
sommario
pag.
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vita dal cumün
“
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opere pubbliche
“
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attualità
“
18
scuola
“
24
associazioni
“
32
speciale banda comunale
“
48
la nostra storia
“
67
i lettori scrivono
“
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dal municipio
Pascolo di Malga Garzonè
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Saluto del Sindaco
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Emilio Mosca
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In questo mio saluto agli affezionati lettori de “il Garzonè” vorrei
esprimere alcune considerazioni che, lungi da me la presunzione di
ritenere esaustive o inoppugnabili, vogliono essere soltanto spunti
di riflessione o di confronto.
Stiamo vivendo un momento di forte crisi economica in cui
l’eccessivo indebitamento di alcuni Stati, tra cui il nostro, mette in
discussione la loro capacità di solvenza del debito contratto. Qualcuno urla alla malapolitica degli ultimi decenni, altri sostengono
che interi Stati hanno vissuto ben oltre le proprie possibilità, altri
inveiscono contro lo strapotere assunto dalle agenzie di rating o
dalle banche…
Per me è difficile fare analisi puntuali del problema dal punto di
vista economico, come pure proporre soluzioni, in quanto il mercato
globale si è talmente “modificato” (non userei il termine “evoluto”) da permettere agli investitori di guadagnare anche su debiti
o perdite, senza promuoverne un rientro, cosa che
personalmente ritengo,
se non incomprensibile,
quantomeno eticamente
discutibile… e c’è da chiedersi se questo problema
sia davvero confinato alla
sfera etica o non nasconda
insidie maggiori.
Certo è che l’economia,
sempre meno reale e più
virtuale e speculativa, sta
condizionando pesantemente le scelte politiche
degli Stati e, di riflesso, la
vita quotidiana di ognuno.
Basti pensare che l’ultimo
dal
il
governo italiano è crollato sotto la spinta
dello spread BTP-BUND (per chi non lo
sapesse la differenza tra i tassi di rendimento dei titoli di stato italiani e tedeschi),
che le decisioni del governo sono spesso
indirizzate dalla BCE e che dopo le stesse
si attende con trepidazione “la risposta
dei mercati”… anche qui sarebbe forse il
caso di fare una seria riflessione per capire
se privatizzazioni e capitalizzazioni a tutti
i costi siano davvero l’unica soluzione per
ogni tipo di servizio/società.
Certo non si può negare che il peccato
originale risieda nell’eccessivo indebitamento di alcuni Stati, ma lo stesso diventa
insanabile se ogni mossa messa in campo
per arginarlo ed ogni sacrificio vengono
vanificati dall’impietoso giudizio di pochi
analisti, della cui oggettività pare a questo
punto anche lecito dubitare, e dall’assenza di strumenti validi e
credibili che solo un’Europa veramente unita, e non solo dal punto
di vista monetario, potrebbe mettere in campo.
Ma vista la convinzione che sia fondamentale rimanere nell’euro e
lavorare assieme in un’Europa più unita, senza andare a scomodare
le alte sfere europee, è forse il caso di chiedersi cosa si possa fare
a livello nazionale e nel nostro piccolo per riguadagnare la fiducia
dei mercati e risanare i conti pubblici italiani.
A livello nazionale è stato necessario affidare il Paese ad un governo fatto di tecnici che ha proposto dei rimedi di emergenza in
grado, a loro parere, di arginare il fenomeno pesando in maniera
equa sulla popolazione, ma lo stesso è continuamente messo in
discussione ed è oggetto di ricatti politici da una o l’altra delle parti,
troppo intente a tutelare interessi personali o di parte (possibile che
l’esecutivo possa intervenire su tutto, anche sugli enti locali, mentre
dichiari la propria non competenza quando si tratti di legiferare
sulla composizione del Parlamento o sui suoi costi…).
Innanzitutto ritengo sia fondamentale riguadagnare credibilità
internazionale, e questo deve avvenire a livello di popolo, come di
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municipio
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governanti, che dello stesso dovrebbero esser rappresentativi.
Ma, uno dei problemi è forse
questo: come si può sentirsi
rappresentati da chi, presto
abituatosi a vivere con un certo
tenore di vita permesso da stipendi ed agevolazioni più che
generosi (e che spesso sembrano comunque non saziarne la
fame), perde consapevolezza
dei problemi reali, non vivendoli
direttamente, e taccia di demagogia e populismo chi chiede
loro piccoli segni di solidarietà,
riempiendosi poi la bocca con i termini responsabilità e “doverosità”
laddove i sacrifici li si chiede ad altri…
Non si vuole certo demonizzare la classe politica, anche se già
parlare di classe al giorno d’oggi dà di per sè una sensazione di
distacco e differenziazione, ma spronarla ad un atteggiamento
maggiormente responsabile ed etico… e magari rinnovarla un po’…
C’è forte necessità di gente nuova e capace che si metta in gioco
per portare idee innovative: i cambiamenti spaventano sempre un
po’, ma sono necessari e troppo spesso ci si rifugia nell’alibi della
continuità, dell’esperienza, del “non c’è nessun altro in grado…”
Non si tratta di fare dell’antipolitica, non vedo di buon grado
chi spara su tutto e tutti assecondando l’una o l’altra corrente di
popolo, istigando a non pagare le tasse o fare ostruzionismi, chi
demonizza ma non propone… si tratta invece di impegnarsi in prima
persona, di non lasciarsi vivere dagli eventi e riprendere in mano
la propria vita, se non mettendosi in gioco direttamente, almeno
decidendo chi sia degno della nostra fiducia.
Eleggiamo con convinzione chi riteniamo sia in grado di governarci con giudizio, equità ed etica, rispettiamone in seguito le
decisioni, in modo che possano essere incisive, non semplicemente
accondiscendenti, e sosteniamolo nel suo progetto, giudichiamolo
alla fine per il suo operato: se insoddisfatti non rinnoviamogli la
fiducia… ma per fare questo bisogna andare a votare, partecipare
dal
municipio
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alle consultazioni: la supponenza di alcuni esponenti della classe
politica non legge l’astensionismo come un segnale di disaffezione e
disappunto, ma come opportunità di non dover rispondere del proprio operato, in certi casi addirittura come espressione di favore…
Ma non basta certo l’impegno spassionato di alcuni per superare
le attuali congiunture sfavorevoli: serve che tutti s’impegnino ad
una condotta più onesta e rispettosa degli altri, serve soprattutto
che ciascuno stigmatizzi in maniera decisa i comportamenti scorretti
degli altri che si ripercuotono sulla collettività: le tasse non pagate
da qualcuno generano maggior pressione sugli altri, il costo delle
immondizie abbandonate fuori dagli appositi bidoni è spalmato
sull’intera popolazione, come pure quello del tempo perso dagli
operai comunali per inseguire deiezioni di animali lasciati liberi di
espletare i propri bisogni ovunque… Il paese è di ciascun censita ed
ospite, e ciascuno deve sentirsi legittimato a riprendere chi non ne
ha rispetto, proprio come farebbe all’interno della propria proprietà.
Dal canto suo l’Amministrazione comunale sta programmando
nel suo piccolo una serie di iniziative che favoriscano una certa
movimentazione dell’economia locale, alcune legate allo sviluppo
di nuovi servizi, altre alla promozione di buone pratiche, tutte
privilegiando, là dove possibile, l’affidamento dei relativi lavori ad
imprese locali.
Vi lascio con l’augurio di una piacevole lettura, che possa distogliervi per un po’ dalle preoccupazioni e dai timori di questo periodo
e con l’auspicio che “paesani” e villeggianti possano trovare nel
verde, nelle strutture di Caderzone Terme, nelle iniziative estive, ma
soprattutto nella reciproca ospitalità e cortesia, gli strumenti per “ricaricare le pile”, dimenticare le paure (spread ma anche terremoto e
generale senso di insicurezza) e guardare al domani con più fiducia.
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vita dal
cumün
IMUP
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Emilio Mosca
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Ritengo doveroso esprimere alcune considerazioni su uno degli
argomenti più spinosi del momento: l’introduzione dell’Imup, o
imposta municipale propria. Si tratta di un’imposta che avrebbe
dovuto, nell’ottica del federalismo fiscale, raccogliere alcune imposizioni relative alla casa e finanziare i comuni nelle loro mansioni.
Anticipata dal governo Monti con il cosiddetto Decreto “Salva Italia”,
si applica in via sperimentale per tre anni con parte del gettito destinata allo Stato per contribuire a raggiungere il pareggio di bilancio.
L’imposta si presenta particolarmente gravosa per l’introduzione
di nuovi moltiplicatori che avrebbero dovuto, nelle intenzioni del
legislatore, compensare valori catastali ritenuti poco allineati con
quelli di mercato, in attesa di una rivalutazione di questi ultimi.
In fase di approvazione del bilancio comunale il decreto legislativo non lasciava grandi spazi di manovra alle municipalità, lo
stesso decreto non appariva di facile traduzione, date le diverse
interpretazioni che ne venivano fatte, oltretutto era, ed è tuttora,
oggetto di modifiche ed integrazioni che non ne permettono una
sicura applicazione.
Per quanto fosse possibile, la scelta dell’amministrazione comunale è stata quella cercar di favorire le abitazioni principali
rispetto a quelle turistiche, imponendo
un’aliquota ridotta (0,3%) sulle prime
case e quelle date in uso gratuito a
parenti di primo grado o detenute da
persone anziane o disabili ricoverati
permanentemente, compensando con
un leggero innalzamento dell’aliquota
sulle seconde (0,8%), il tutto nell’ottica di mantenere invariato il gettito di
competenza del Comune in modo da
poterne garantire i servizi. Risulta chiaro
però che il gettito globale, e quindi la
ricaduta sul censita, è assai maggiorato
a causa della parte riservata allo Stato.
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In dai dì di vent l’era sempru bel temp. Al mis di Giner le sta
bel e caft fò dai prum set (7) òt (8) dì. Dal des (10) al vinti (20) al
pariva prumavera, al quatordas è vist i prum gatui, al sodas (16) sali
Asveli, al sulif, a mezdì ghera trenta (30) gradi. Fivrer le sta belin e
poc frot, l’òt (8) a dumila metri (2000 mt) ghera +5. Anca Marz le
sta bel e no tant frot. Avril le sta bel tut al mis fò chi qualchi tempuralot vers sira, al pariva quasi istà. L’òt (8) è sentù cantar al cucù
la pruma bota. Al vintot (28) sa Martin da Fist è gata le genzianeli!!
Mac le sta bel e caft qualchi tempuralot ver sira. Al vintiquatru (24)
è magna li prumi ciresi. I prum quindas (15) dì di Giuign bruc e cun
tanta acqua po’ bel e caft. Lui le sta pù caft in prinzipi chi ala fin.
In dai graper di garzonè è na via la nef al vinti (20), Agust le stà
bel ma caft vers la fin, a feragust (15) fin mezdì la pluost tant po’
bel. Setembar le stà bel. Utubar le stà bel e i prum des dì al pariva
istà. I prum di di Nuembar la pluost tant po’ le sta bel. Dizembar le
sta bel e miga tant frot. Al set (7) l’Ezio dai Matioc e al Madiu dai
Muschi sala via da ruina ia gatà tri (3) brisi froschi!! Al vintot (28)
su na sa San Giulian nef circa 30 ghei, BEL!!
Al Guadiabosc Daniele Mosca
Nef Tot.
6 ghei
3 ghei
3 ghei
2 ghei
14 ghei
Garzonè n. 37
Sul
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Giner
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Marz
Avril
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Lui
Agust
Setembar
Utubar
Nuembar
Dizembar
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cumün
Incentivo allo sfalcio
dei prati di montagna
il
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Federico Polla
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L’Amministrazione comunale per l’anno in corso riprende l’iniziativa di incentivare la fienagione mediante l’erogazione di specifici
contributi sullo sfalcio dei prati di montagna.
Hanno diritto agli incentivi tutti i proprietari dei fondi, purché
non beneficiari, direttamente o tramite affittuari, di altre sovvenzioni pubbliche per lo stesso intervento. I fondi soggetti a ricevere
i contributi sono quelli ricompresi nella cartografia visionabile in
municipio, il compenso per ogni ettaro sfalciato è di 77,47 euro,
ai quali sono aggiunti 20,66 euro forfetari per spese.
Per beneficiare dei contributi è necessario presentare apposita
domanda su modello disponibile negli uffici comunali, unitamente
alla dichiarazione sostitutiva riportante la proprietà, la superficie
presunta e l’assenza di altre sovvenzioni pubbliche per il medesimo
intervento, con allegato l’estratto mappa con l’indicazione delle particelle fondiarie. Si precisa che la superficie sfalciata verrà computata
sulla base della superficie reale (inclinata) e non di quella mappale.
Il contributo sarà liquidato in autunno, a seguito di specifico
sopralluogo da parte dell’Amministrazione comunale.
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cumün
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Nella direzione di valorizzare le vacanze in appartamento, trasformare la presenza sul territorio di numerose seconde case in un valore
aggiunto per il sistema turistico, coordinare in modo professionale
l’offerta di ospitalità extra-alberghiera e presentarsi in maniera più
incisiva e trasparente nei confronti del possibile ospite, l’Azienda
per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena propone il progetto “Vacanze in appartamento”. L’iniziativa, iniziata nel
marzo 2011, sta coinvolgendo un numero crescente di proprietari,
ad oggi 75, che hanno accolto l’invito dell’Apt a classificare i propri
appartamenti, secondo gli standard del sistema “Genziane”, messo
a punto da Trentino Marketing e già adottato da numerosi ambiti
turistici del territorio provinciale.
Il progetto, illustrato il 4 maggio scorso ai proprietari di appartamenti di Bocenago, Caderzone Terme e Strembo, presso Palazzo
Lodron-Bertelli, punta a creare un’offerta di ospitalità extra-alberghiera improntata alla qualità, ma anche a mettere in rete e a dare
visibilità ad un ampio ventaglio di appartamenti. Informazioni chiare
e promozione attraverso nuovi canali quali internet permetteranno
all’ospite, sempre più maturo ed esigente, di orientarsi meglio e
di scegliere a secondo dei propri bisogni. Garanzia, trasparenza,
confrontabilità e facilità di ricerca
sono i cardini sui quali il progetto
è stato costruito.
Qual è l’obiettivo del progetto? Fornire un efficace supporto
promozionale e commerciale ai
proprietari di appartamenti affittati a scopo turistico e, nello
stesso tempo, rispondere in maniera più adeguata alle esigenze
dei turista.
Garzonè n. 37
Vacanze in appartamento:
il sistema di classificazione
“Genziane”
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vita dal
cumün
Cosa deve fare chi vuole aderire? Compilare una scheda di
contatto che prelude al sopralluogo del responsabile del progetto
(dottor Matteo Bonapace) dopo il quale sarà formulata una proposta
di classificazione (nel rispetto degli standard previsti dal progetto) sottoposta all’accettazione del proprietario. Infine si chiederà
al proprietario la sottoscrizione dell’accordo vero e proprio con
l’Azienda per il Turismo.
Quali sono i costi? Il contratto, di validità annuale, prevede il
pagamento, da parte del proprietario, di 80 euro per il primo appartamento, 60 euro per il secondo e 40 euro dal terzo in poi. Per
l’anno in corso le quote sono ridotte di 20 euro e ogni proprietario
potrà decidere liberamente con quanti appartamenti aderire.
Quali sono i servizi offerti dall’Azienda per il Turismo? Innanzitutto l’inserimento dell’appartamento “genzianato”, con foto,
descrizione generale e dettagli dei servizi offerti, nello specifico
catalogo (la prima edizione, presente presso i punti-info dell’Apt,
è stata pubblicata nell’autunno 2011, distribuita in occasione di
numerose fiere, consegnata ai tour operator e ai giornalisti; la versione digitale è stata inviata su richiesta via e-mail) e ampia visibilità
sul portale www.campigliodolomiti.it (Apt Madonna di Campiglio
Pinzolo Val Rendena) e www.visittrentino.it (Trentino Marketing).
Quindi la possibilità di aderire alle campagne pubblicitarie promosse da Trentino Marketing e alle settimane promozionali invernali
promosse dall’Azienda per il Turismo, oltre al coinvolgimento nella
nuova carta di servizi “ DoloMeetCard”.
Chi desidera maggiori informazioni può rivolgersi al dottor Matteo Bonapace responsabile del progetto (0465.447542).
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I numeri dell’ambito da Madonna di Campiglio a Villa Rendena
8.000 i posti letto alberghieri
50.000 i posti letto extralberghieri
30.000 le seconde case
20.000 gli alloggi privati
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Ormai da anni le Terme Val Rendena
operano nell’ambito della salute e del
benessere offrendo il proprio servizio
in primo luogo ai residenti della Val
Rendena e di conseguenza a tutti i turisti
ospiti del nostro territorio.
Oltre alla cure termali convenzionate
con il S.S.N. per il trattamento delle
patologie respiratorie, reumatiche, dermatologiche e di circolazione, il centro
offre qualificate consulenze di medici
specialisti.
L’aspetto della cura non è però l’unico ad essere considerato in
quanto è da sempre attivo un centro estetico ed un centro massaggi ed in relazione a questo con l’anno 2011 sono stati raggiunti
due importanti risultati che hanno innalzato ulteriormente l’offerta
qualitativa del centro termale:
• l’apertura al pubblico del nuovo centro estetico e massaggi
situato nella nuova palazzina dotata di maggiori spazi e cabine
progettate con l’idea precisa di creare un’atmosfera di puro
confort avvolgendo la clientela con colori e profumi rilassanti;
• l’apertura ad agosto del nuovo centro wellness completo di
piscina con idromassaggio, sauna, bagno turco, calidarium,
grotta di sale, sala relax, docce aromatizzate, sala tisaneria,
cascata di ghiaccio e vasca refrigerante.
L’offerta del Centro, ormai completa e di primo livello, ha spinto
così il Comune di Caderzone Terme a stipulare con lo stabilimento
termale una specifica convenzione con l’intento di incentivare i
propri residenti a fare ricorso alle cure ed ai servizi delle terme che
producono effetti benefici per la salute fisica e psichica e per valorizzare altresì una preziosa risorsa locale e farne conoscere sempre
più le molteplici sfaccettature.
In particolare, a fronte di una quota forfettaria, le Terme Val
Rendena si impegnano a riservare a tutti i residenti del Comune di
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Terme e Comune di
Caderzone Terme ...in convenzione
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vita dal
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Caderzone Terme le seguenti riduzioni tariffarie a valere per tutta la
durata del 2012:
• 50% di sconto sulle cure termali: inalazioni, bagni termali, idromassaggi termali
e cura idropinica;
• 20% di sconto sugli ingressi al centro Wellness: zona piscina,
saune, calidarium, grotta di sale, ecc.;
• 20% di sconto su corsi e particolari iniziative concordate
specificamente con il Comune: corsi di yoga, corsi di nordic
walking, ecc..
Le agevolazioni, già operative, sono state veramente apprezzate
dato che la fetta degli utenti-residenti delle Terme è andata crescendo in modo progressivo negli anni.
I servizi curativi e del centro wellness offerti inoltre sono rari e
preziosi se si considera che in zona non vi sono molte strutture a
poter garantire un’offerta di questo genere.
Informazioni Utili
Cure termali in convenzione S.S.N. aperte dal 2 aprile al 10 novembre 2012
aperto dal lunedì al sabato
Centro wellness:
aperto tutti i giorni
Informazioni: 0465.806069
www.fontevalrendena.it
[email protected]
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Centro estetico:
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“Stop” a nuovi apparecchi
per il gioco d’azzardo
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“Stop” «a nuovi apparecchi per il gioco d’azzardo nel raggio di
almeno cinquecento metri in linea d’aria dalle strutture sensibili»
questo è quanto deciso nel Consiglio comunale del 26 aprile 2012.
La decisione, nata dalla proposta del consigliere Gianni Mosca “Piazzi” del febbraio scorso che aveva avanzato l’idea di proporre «una
mozione in merito alle slot-machine e video “poker”», ha trovato
unanimità di consensi.
I consiglieri di Caderzone Terme, primi in tutta la Val Rendena,
hanno preso questa decisione valutando che «negli ultimi anni il
numero di apparecchi per il gioco d’azzardo è sensibilmente aumentato e l’uso degli stessi è causa di notevoli problemi di ordine
sociale», e ritenendo che «l’uso di tali apparecchi da parte di persone
psicologicamente non in grado di controllare le proprie pulsioni
legate al gioco d’azzardo, quali bambini, ragazzi e soggetti con
difficoltà cognitive, può comportare situazioni di dipendenza patologica dal gioco, con conseguenze anche molto negative sulla vita
di relazione delle persone coinvolte, portate a trascurare i normali
impegni della vita per dedicarsi al gioco ed impegnando spesso
notevoli risorse economiche». La decisione nasce dal fatto che a
Caderzone Terme, è presente il Centro Scolastico intercomunale,
l’oratorio interparrocchiale, la Casa per Ferie “Madonna della Neve”
della Diocesi di Fidenza, strutture semiresidenziali o residenziali
frequentate principalmente dai giovani.
«Questo limite, si chiarisce nella delibera, si applica ai nuovi
apparecchi da gioco», non a quelli collocati prima del 26 aprile
2012. Ai fini del controllo «il Comune promuove il monitoraggio
del numero e della tipologia degli apparecchi da gioco presenti e
la loro progressiva rimozione a seguito del divieto di collocazione».
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Walter Facchinelli
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opere pubbliche
Opere pubbliche
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Emilo Mosca
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A poco meno di un anno dall’inaugurazione del centro wellness,
che ha attirato un buon numero di frequentatori ricevendo commenti
perlopiù entusiastici, si è resa necessaria una chiusura temporanea
dello stesso per interventi di manutenzione, al contempo, facendo
tesoro delle osservazioni della clientela, si è deciso di apportare alcune piccole migliorie per renderlo ancora più fruibile ed appetibile.
Nel frattempo sono proseguiti i lavori presso il palazzo Lodron
Bertelli con l’affido dei lavori di posizionamento di vasche idromassaggio ed altri accessori bagno e quelli relativi alla realizzazione
delle cucine.
Si è dato il via ad una serie di piccole opere che si attendevano da
tempo, quali il rifacimento dei tetti dei lavatoi, ormai in condizioni
precarie, e la sistemazione dei muri del cimitero.
Dato il ripetersi di rotture dell’acquedotto e la necessità di un
potenziamento dei serbatoi di accumulo per garantire l’accesso
alla risorsa idrica a tutta la popolazione in tutti i periodi dell’anno,
è stato presentato apposito progetto sovracomunale insieme con
Strembo a valere sul Fondo Unico Territoriale.
Si è inoltre provveduto ad affidare l’incarico di redazione del piano di autocontrollo dell’acquedotto e del relativo piano industriale,
documenti essenziali per una fotografia dello stato attuale della
rete idrica, che permettano di evidenziarne criticità e potenzialità e
di intervenire in maniera più rapida in caso di danno, più puntuale
ed organica, e con un preciso ordine cronologico di priorità, per
quanto riguarda problematicità più generali o migliorie. Il piano, per
cui è previsto apposito finanziamento da parte del BIM del Sarca,
costituisce il primo documento completo che raccoglie la memoria
storica di coloro che si sono susseguiti nella cura dell’acquedotto,
passandosi oralmente le informazioni, e costituisce il punto di partenza per programmare interventi che rendano l’uso della risorsa
idrica maggiormente consapevole e razionale.
Analoghe finalità, ovvero la ricerca di una maggior efficienza ed
il perseguimento di buone pratiche riguardanti risparmio energetico
e sostenibilità ambientale, ha la stesura del PRIC, il Piano Regolato-
opere pubbliche
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Garzonè n. 37
re dell’Illuminazione Comunale. Oltre a costituire lo stato di fatto
dell’illuminazione pubblica e privata, raccogliendo informazioni su
“corpi illuminanti”, quadri e pozzetti di distribuzione, si tratta a
tutti gli effetti di uno strumento regolatore che, affiancato al Piano
Regolatore Generale, indica tipologie e limita quantitativi di corpi
illuminanti posizionabili in ambiente esterno in tutto il territorio
comunale, siano essi di proprietà pubblica, come privata. Pur non
evidenziando particolari criticità dal punto di vista dell’inquinamento
luminoso, il piano in questione ha però rilevato una situazione non
ottimale per quanto riguarda il rapporto illuminamento/consumi,
indicando come possibile un miglioramento dell’efficienza globale.
Sempre con l’intento di proporsi come paese attento ai temi
ambientali ed esempio di buone pratiche, è stato approvata dal
Consiglio comunale l’adesione di Caderzone Terme al “Patto dei
Sindaci”, un’iniziativa promossa a livello europeo che trae la sua
origine dal “protocollo di Kyoto”, con la sottoscrizione del quale
molti Paesi hanno preso formale impegno a raggiungere entro il
2020 obiettivi significativi in campo ambientale, in particolare la
riduzione del 20% dell’emissione globale di anidride carbonica, del
20% dei consumi ed un contemporaneo aumento fino al 20% della
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opere pubbliche
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produzione di energia da fonte rinnovabile, accettando sanzioni in
caso di non raggiungimento degli obiettivi prefissati. Con il Patto
dei Sindaci le municitalità sottoscrittrici s’impegnano formalmente
a partecipare al percorso virtuoso degli Stati cui appartengono ed al
raggiungimento, se non superamento, dei medesimi obiettivi. Oltre a
ritenerlo un percorso doveroso per la salvaguardia del nostro pianeta,
c’è da supporre che le sanzioni previste per gli Stati incapaci di raggiungere gli obiettivi prefissati verranno spalmati sulle municipalità
che meno hanno prodotto in tal senso, per cui al sicuro vantaggio
ambientale corrisponderà probabilmente quello economico.
Primo passo dopo la sottoscrizione del “Patto dei Sindaci”
l’elaborazione del PAES, ovvero
il piano d’azione per l’energia
sostenibile che ha il compito di
effettuare una rilevazione dei
parametri energetici sia degli edifici pubblici che di quelli privati,
censire sistemi di produzione di
energia rinnovabile e non, evidenziare consumi ed emissioni in
atmosfera di anidride carbonica,
al fine di proporre azioni correttive e buone pratiche energetiche.
Sorgente Picarela
Per la redazione del piano è già
stata sottoscritta convenzione con i comuni di Spiazzo e Bocenago, cosa che, oltre a permettere alla singola Amministrazione di
accedere ad una percentuale di contributo provinciale più elevata,
rende il piano più completo in quanto in grado di analizzare anche
elementi sovracomunali.
Per concludere, ma se ne parlerà più diffusamente nel prossimo
numero de “il Garzonè”, sono stati ammessi a finanziamento i
progetti di ristrutturazione ed adeguamento funzionale del rifugio
San Giuliano e quello relativo alla sua indipendenza energetica.
Inoltre si è sottoscritta una convenzione con il Comune di Strembo
per la realizzazione della strada in destra orografica del rio Val di
Casa, primo passo per la sua progettazione e la relativa richiesta
di finanziamento.
17
il
Garzonè n. 37
attualità
In caso di neve
…Solidarietà e Amicizia
il
Garzonè n. 37
Walter Facchinelli
18
Quattordici volontari, attrezzati con
pale e diverse piccole turbine, hanno
recentemente raggiunto Sassofeltrio,
paese gemellato con Caderzone Terme,
per aiutare la popolazione in grande difficoltà in quanto privi delle necessarie
attrezzature per affrontare la grande
quantità di neve caduta nelle settimane scorse. Emilio Mosca sindaco di
Caderzone Terme racconta «Francesco
Formoso, sindaco di Sassofeltrio ha mandato una richiesta d’aiuto
per affrontare l’emergenza al nostro paese, alla Provincia e alla
Comunità delle Giudicarie.
Saltando i canali ufficiali ho raccolto l’entusiasmo e l’adesione
di coloro che ritengono un gemellaggio qualcosa di più che l’occasione per far festa, ma un impegno al reciproco aiuto, e siamo
partiti alla volta di Sassofeltrio.
A Cattolica la situazione non sembrava drammatica, prosegue il
sindaco Mosca, ma salendo verso l’interno la strada per salire al paese era bloccata. Dopo aver
contribuito a liberarla siamo
entrati nel centro storico ed
abbiamo iniziato a liberare le
strade, gli accessi alle case, i
parcheggi e i tetti delle case.
Ci siamo sistemati nei
locali della scuola del paese,
chiusa per l’emergenza, la
gente ci ha accolto con entusiasmo, cordialità e tanta
riconoscenza».
19
il
Garzonè n. 37
attualità
La festa di San Biagio
a Caderzone Terme
il
Garzonè n. 37
Walter Facchinelli
20
A Caderzone Terme in molti hanno
partecipato alla Festa di San Biagio,
intervenendo alla celebrazione eucaristica del mattino, al canto del vespro
pomeridiano con la solenne processione
e al Filò di San Biagio in serata, momenti
significativi ed importanti di fede, letizia
e divertimento.
Questo pittoresco paese della Val
Rendena accanto a San Giuliano annovera come patrono San Biagio: il vescovo
e medico vissuto tra il III e il IV secolo a Sebaste in Armenia (Asia
Minore), imprigionato dai Romani a causa della sua fede. Egli durante il processo si rifiutò di rinnegare la fede cristiana e per punizione
fu straziato con i pettini di ferro che si usano per cardare la lana,
e infine decapitato.
Il Coro parrocchiale con l’accompagnamento d’armonio di Virna
Sartori, ha animato in una forma toccante ed intensa la cerimonia
religiosa del vespro pomeridiano, celebrata dal
Decano di Rendena don
Paolo Ferrari.
«La processione con
la statua di San Biagio
per le vie del paese, ha
affermato don Paolo, è
un piccolo segno per ricordarci che dobbiamo
camminare con lui, anche
spiritualmente e seguire il
suo esempio».
Al corteo che ha per-
il
corso le caratteristiche stradine del
cuore di Caderzone Terme hanno
partecipato in molti: gli uomini con
il drappo del Santissimo, il sindaco
Emilio Mosca che ha accompagnato il
gonfalone comunale portato dai Vigili
del Fuoco, i bambini del Gruppo Folk,
le donne in costume tradizionale e la
banda comunale con suoni festosi e
gloriosi.
Don Paolo Ferrari ha preceduto la
statua del Santo - donata nel febbraio
1939 dai Fratelli Amadei - portata insieme ai ceri dagli otto Caderzoni
che si sono aggiudicati all’incanto questo privilegio, seguiti dalle
donne della Confraternita del Santissimo e da numerosi fedeli, che
hanno partecipato con molta devozione, tutti uniti nel testimoniare
l’attaccamento della gente di Caderzone Terme alla propria fede
ed a quella dei loro avi.
Anche quest’anno dopo la Santa Messa solenne del mattino,
Diego Amadei in qualità di “fabbriciere” della Parrocchia, ha messo
all’asta il privilegio di portare in processione la statua di San Biagio, che ieri come oggi è motivo di orgoglio e di sfida tra adulti e
coetanei.
Ritornati in chiesa, don
Paolo Ferrari ha benedetto
la gola a molti dei presenti,
avvicinando due candele
incrociate e invocando San
Biagio di liberarli “dai mali
della gola e da qualsiasi
altro male”. Questa tradizione è legata ai diversi miracoli attribuiti al vescovo e
medico Biagio, tra i quali si
ricorda il salvataggio di un
bambino che stava soffocando dopo aver ingerito
una lisca di pesce.
Garzonè n. 37
attualità
21
attualità
7° Premio di Poesia
“Mon. Mario Zanchin”
Casa per Ferie “Madonna della Neve”
Caderzone Terme (Trento)
il
Garzonè n. 37
Per onorare la memoria del compianto Vescovo emerito di Fidenza, che ha amato per tanti anni la Casa per Ferie e l’ha valorizzata
con la sua costante presenza e partecipazione alle manifestazioni
religiose e civili del territorio della Val Rendena,il Comitato promotore indice la Settima edizione del Premio di Poesia fra tutti
coloro, ospiti della Casa per ferie, abitanti del territorio e di altre
località, cittadini, villeggianti, turisti,che intendono onorare la sua
memoria con composizioni poetiche a schema libero, secondo
quanto indicato dal bando.
22
attualità
Regolamento
• al “Premio di poesia” possono partecipare persone di tutte le
età, con composizioni di argomento vario su motivi riguardanti la natura, il paesaggio, il tempo libero, gli affetti, la
religiosità, il soggiorno in ambiente montano, le relazioni,
la convivenza nella Casa per Ferie.
• la partecipazione, in forma individuale o collettiva, può
avvenire inviando una composizione poetica in tre copie, in
lingua italiana o in dialetto,al Comitato promotore, presso
la Curia Vescovile - Uffficio scuola piazza Grandi n.16 43036
- Fidenza (PR) entro il 30 giugno 2012.
• le composizioni poetiche dovranno essere dattiloscritte o
scritte con il computer, unitamente alle generalità (nome,
cognome, luogo e data di nascita,indirizzo, numero di
telefono, e mail), racchiuse in altra busta allegata al plico
contenente la poesia: il tutto deve essere inviato all’indirizzo
indicato al punto 2) con lettera raccomandata.
• si assicura che i dati personali dei partecipanti al Premio
saranno utilizzati esclusivamente per le operazioni relative
all’iniziativa.
il
Il Comitato promotore è così composto: il Vescovo di Fidenza, il Vicario generale della Diocesi di Fidenza, il Sindaco di
Fidenza, l’Assessore alla cultura del Comune di Fidenza, il Sindaco
di Caderzone Terme, l’Assessore al turismo di Caderzone Terme, il
Parroco di Caderzone Terme, il Presidente della Pro Loco di Caderzone Terme, un esperto di poesia in lingua italiana, un esperto di
poesia dialettale, il Gestore della Casa per Ferie.
Garzonè n. 37
• il Comitato promotore,che si riunirà presso la Casa per Ferie
dopo il termine fissato per la consegna delle poesie, stabilirà
la data della manifestazione,da tenersi nel periodo estivo,
nel corso della quale renderà pubblico il risultato dei propri
lavori e premierà i vincitori e coloro che riceveranno una
segnalazione speciale.
23
scuola
Cani a scuola per aiutare l’uomo
il
Garzonè n. 37
di Giuseppe Ciaghi
24
Il cane è diventato una specie di rifugio, un amico,
un appoggio cui rivolgersi per distendere i nervi e
raggiungere un certo equilibrio psicofisico. Nella Casa
di riposo di Pinzolo, il cane è addirittura protagonista
di cure pet-terapiche, con buoni risultati in favore
degli anziani. Molte persone hanno adottato questo
animale (che ovviamente richiede delle attenzioni),
sia in casa, sia fuori. Di qui la necessità di addestrare
i migliori amici dell’uomo.
Contare su esperti come Ivan Maggi e su una scuola
come quella aperta in questi giorni a Caderzone Terme, rappresenta
più che un’opportunità. La scelta di Caderzone per quella che è la
prima scuola per cani della Val Rendena non è casuale. Si tratta
della località che ha saputo armonizzare meglio la società contadina,
che guarda con attenzione agli animali, con l’artigianato e con un
turismo a misura d’uomo come quello termale.
Grazie a questa particolare sensibilità e al desiderio di ampliare
l’offerta dei suoi servizi, Caderzone ha messo a disposizione di
Maggi un’area che l’esperto ha attrezzato a scuola.
Vi insegnano le principali regole di convivenza, di conduzione e
di controllo con corsi o lezioni private su educazione di base, educazione avanzata di gruppo, risoluzione di problemi comportamentali
del cane, avviamento ad attività sportive e tanto altro.
Per informazioni, basta telefonare al 349 4577357.
E anche chi non ha mai posseduto un cane potrà capire le parole
del filosofo tedesco Arthur Schopenhauer «chi non ha mai avuto
un cane non sa cosa significhi essere amato!»
Insomma, il cane come rifugio
dalle delusioni riservate dall’umanità. Mai come oggi in un mondo
dove l’individuo, pur vivendo in
mezzo a tanta gente, si sente
sempre più solo, il cane può essere
una risorsa.
(quotidiano “Trentino – Corriere delle
Alpi” del 5 giugno 2012)
scuola
Maggio, mese ricco di eventi
I bambini e le insegnanti della scuola primaria di Caderzone Terme
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Venerdì 18 maggio siamo andati a
Tione per la manifestazione interculturale “Colori dal mondo” una giornata
di festa alla quale hanno partecipato
le scuole della Val Rendena, delle
Giudicarie e del Chiese.
Nella piazza del Comune di Tione,
tutti noi bambini abbiamo ballato le
danze folk di vari Paesi del mondo,
poi abbiamo sfilato per la Pace
con in testa tanti berretti colorati
e infine abbiamo cantato insieme
“Il mondo è di mille colori”.
Ci è piaciuto tanto perché siamo andati a piedi per le vie del
paese e c’erano i colori dell’arcobaleno tutti attorno a noi: bandiere, teli, ombrelloni, striscioni.
è stata una bellissima festa.
con il pa
ONLUS
Colori dal mondo
URALE
Il mese di maggio è tradizionalmente, per gli alunni della scuola
primaria, un periodo in cui si concentrano uscite, manifestazioni e
occasioni di incontro al di fuori delle mura scolastiche.
Quest’anno, oltre alla classica gita (Antica Fattoria di BanavicinaVr) e alle uscite sul territorio effettuate con gli operatori del Parco
Adamello Brenta e con altri enti (Guide Alpine, APPA…), tutte le
classi della scuola hanno avuto modo di partecipare ad alcuni eventi
particolarmente sentiti e graditi.
Gli alunni di classe seconda hanno fissato questi momenti con
alcuni “pensierini”.
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25
scuola
Festa degli alberi
il
Garzonè n. 37
Lunedì 28 maggio c’è stata
la Festa degli Alberi, che è stata
organizzata per noi dal Comune
di Caderzone a “Plan da li costi”,
appena sopra al paese.
C’erano le guardie forestali e molte altre persone, compreso
il prete che è venuto a benedire le piantine. I forestali ci hanno
spiegato tante cose sugli alberi e sui nostri boschi, ci hanno anche
fatto vedere come si misurano gli anni delle piante. Dopo la benedizione, ci è stato dato un alberello e ci siamo arrampicati su per
il bosco per piantarlo.
Dopo una lunga camminata per il sentiero, abbiamo mangiato e
il pranzo era molto buono: polenta, spezzatino, formaggio e gelato.
Alla fine siamo scesi al parco-giochi di Caderzone, dove abbiamo
giocato.
Ci è piaciuto molto perché abbiamo imparato tante cose sui
nostri boschi e perché abbiamo giocato tanto insieme.
26
il
Garzonè n. 37
scuola
27
scuola
Prova di evacuazione
il
Garzonè n. 37
Mercoledì 30 maggio a scuola sono venuti i Vigili del Fuoco di
Caderzone-Strembo-Bocenago per la prova di evacuazione.
Noi non sapevamo nulla, stavamo scrivendo in classe.
Ad un tratto suona l’allarme. Ci siamo messi in fila, come il giorno
prima per via della scossa di terremoto, e siamo scesi dalla scala
antincendio, perché dentro c’era già molto fumo. Però un nostro
compagno è rimasto in bagno. La maestra allora ha avvisato i vigili
che subito sono andati a cercarlo; per fortuna l’hanno portato giù
sano e salvo!
28
Dopo abbiamo visto le manovre dei Vigili del Fuoco e le maestre
hanno provato gli estintori. Poi i vigili hanno risposto a qualche
nostra domanda.
Ci è piaciuto perché hanno portato in salvo il nostro compagno
Sasha e anche perché i mezzi dei Vigili del Fuoco sono grandi,
moderni e bellissimi.
il
Garzonè n. 37
scuola
29
scuola
Festa dello Sport
il
Garzonè n. 37
Giovedì 24 maggio siamo andati con tutte le classi dell’Istituto Val
Rendena, sia elementari che medie, in pineta a Pinzolo per la Festa dello
Sport.
Noi bambini delle classi seconde siamo stati divisi in sette gruppi e
abbiamo fatto un torneo a squadre di giochi molto divertenti, anche se
faticosi: staffette, bowling, corsa dei cerchi…
A mezzogiorno abbiamo pranzato con i panini e giocato ancora in
pineta. Poi siamo andati tutti al Palaghiaccio dove delle ragazze delle
medie hanno fatto uno spettacolo di danza.
Tornati fuori, siamo andati ad aiutare il maestro Claudio a
raccogliere gli attrezzi usati per i giochi e dopo ci siamo
divertiti a fare altissimi mucchi di fieno con l’erba appena tagliata: ci hanno fatto anche tante foto!
Infine ci siamo incamminati per tornare
a Caderzone e sulla ciclabile abbiamo
preso anche un po’ di pioggia.
Ci siamo divertiti un mondo
perché abbiamo incontrato
degli amici e perché
abbiamo giocato
tanto.
30
il
Garzonè n. 37
scuola
31
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 37
Appuntamenti estate
32
Titolo Evento
Banda Comunale,
ventennale della rifondazione
Provo l’Arrampicata
Provo l’Arrampicata
Immaginario e realtà
delle foreste del PNAB
Animazione per bambini
Provo l’Arrampicata
Aperitivo letterario
Serata di balletti col Gruppo Folk
Laboratorio creativo
Rassegna dei Mercoledì Musicali
Animazione per bambini
Provo l’Arrampicata
Sagra di San Giuliano
Laboratorio creativo
Rassegna dei Mercoledì Musicali
Animazione per bambini
Provo l’Arrampicata
Data
Orario
Luogo
sabato 9 giugno
20:45
Palazzo Lodron Bertelli
giovedì 5 luglio
giovedì 12 luglio
20 -22
20 -22
piazzale Scuola Elementare
piazzale Scuola Elementare
martedì 17 luglio
21
Palazzo Lodron Bertelli
giovedì 19 luglio
giovedì 19 luglio
sabato 21 luglio
domenica 22 luglio
martedì 24 luglio
mercoledì 25 luglio
giovedì 26 luglio
giovedì 26 luglio
domenica 29 luglio
martedì 31 luglio
mercoledì 1 agosto
giovedì 2 agosto
giovedì 2 agosto
16 - 18
20 -22
17
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21
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giornata
16 - 18
21
16 - 18
20 -22
ritrovo c/o Ufficio Turistico
piazzale Scuola Elementare
Palazzo Lodron Bertelli
Palazzo Lodron Bertelli
ritrovo c/o Ufficio Turistico
Chiesa Parrocchiale
ritrovo c/o Ufficio Turistico
piazzale Scuola Elementare
Piazza principale
ritrovo c/o Ufficio Turistico
Chiesa Parrocchiale
ritrovo c/o Ufficio Turistico
piazzale Scuola Elementare
Festa dell’Agricoltura
sabato 4 agosto
dalle 15
località Runchidin
Laboratorio creativo
Rassegna dei Mercoledì Musicali
Animazione per bambini
Provo l’Arrampicata
Concerto della Banda Comunale
Laboratorio creativo
martedì 7 agosto
mercoledì 8 agosto
giovedì 9 agosto
giovedì 9 agosto
venerdì 10 agosto
martedì 14 agosto
16 - 18
21
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20 -22
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16 - 18
ritrovo c/o Ufficio Turistico
Palazzo Lodron Bertelli
ritrovo c/o Ufficio Turistico
piazzale Scuola Elementare
Piazza S.Antonio
ritrovo c/o Ufficio Turistico
Rassegna dei Mercoledì Musicali
martedì 14 agosto
21
Palazzo Lodron Bertelli
Animazione per bambini
Provo l’Arrampicata
Misteri italiani: il lago rosso di Tovel
Serata di balletti con il Gruppo Folk
Laboratorio creativo
giovedì 16 agosto
giovedì 16 agosto
venerdì 17 agosto
domenica 19 agosto
martedì 21 agosto
16 - 18
20 -22
21
21
16 - 18
ritrovo c/o Ufficio Turistico
piazzale Scuola Elementare
Palazzo Lodron Bertelli
Palazzo Lodron Bertelli
ritrovo c/o Ufficio Turistico
Rassegna dei Mercoledì Musicali
mercoledì 22 agosto
21
Palazzo Lodron Bertelli
Animazione per bambini
Provo l’Arrampicata
Concerto della Banda Comunale
Concerto inaugurale
del Masterclass di pianoforte
Plum e Letizia,
teatro per grandi e piccini
Laboratorio creativo
Rassegna dei Mercoledì Musicali
Animazione per bambini
giovedì 23 agosto
giovedì 23 agosto
venerdì 24 agosto
16 - 18
20 -22
21
ritrovo c/o Ufficio Turistico
piazzale Scuola Elementare
Palazzo Lodron Bertelli
sabato 25 agosto
21
Palazzo Lodron Bertelli
domenica 26
21
Palazzo Lodron Bertelli
martedì 28 agosto
mercoledì 29 agosto
giovedì 30 agosto
16 - 18
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16 - 18
ritrovo c/o Ufficio Turistico
Palazzo Lodron Bertelli
ritrovo c/o Ufficio Turistico
vita dalle
associazioni
Caderzone Terme
Programma / descrizione
sabato 9 giugno alle ore 20.45 concerto celebrativo, domenica 10 giugno accompagnamento
della processione del Corpus Domini dopo la S.Messa delle ore 9.15
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
serata in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
Alberto Conci presenta il libro “A onor del vero. Piazza Fontana. E la vita dopo.” Segue aperitivo
La leggenda di San Giuliano: voce narrante, soprano, arpa
in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
per tutto il giorno vaso della fortuna e giochi. Alla sera concerto della Banda Comunale
Concerto Gospel con il gruppo “Comunità Viva”
in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
Sabato pomeriggio apertura del Junior Folk con la partecipazione di 7 gruppi di bambini
(balli folkloristici). Sabato sera serata danzante. Domenica pomeriggio sfilata delle vacche
di razza Rendena, a seguire cena con polenta carbonera e serata danzante
Concerto con il coro di montagna Carè Alto
in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
concerto con la Banda Comunale
il
Mille lire al mese: la canzone degli anni ‘30 e ‘40 con Luca Merlin (voce) e Patrick Trentini
(al pianoforte)
in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
concerto con la Banda Comunale
Garzonè n. 37
Serata con il duo pianistico Jazz Stephanie Trick & Paolo Alderighi: musiche dello standard
tradizionale americano e swing anni 50. Pianoforte a quattro mani e solo.
in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
in collaborazione con la SAT Val Genova, la possibilità di provare l’ebbrezza dell’arrampicata
serata in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
concerto di pianoforte con gli allievi del Masterclass
in collaborazione con il Parco Adamello Brenta
33
Gli orsi
disegno di Flavia Frigotto
vita dalle
associazioni
A Caderzone Terme
ritorna il Junior Folk Festival
il
Nel lontano 1997 aveva preso
il via proprio a Caderzone il Junior
Folk Festival, una manifestazione
che ha visto il gioioso incontro
tra gruppi folcloristici delle valli
trentine.
Ormai i bambini di allora sono
adulti, ma molti di loro non hanno perso la passione, né la voglia
di riscoprire e valorizzare, insieme
ai piccoli di oggi, le tradizioni e
l’identità culturale dei nostri paesi.
Il Gruppo Folk di Caderzone Terme ha continuato a ritrovarsi, per
raccontare con le danze popolari la nostra storia; negli ultimi due
anni si è inoltre arricchito di nuove leve: un bel gruppo di bambini
di età compresa tra i cinque e gli otto anni che settimanalmente si
incontrano per provare insieme, con gioia ed entusiasmo.
La manifestazione Junior Folk Festival, che dopo l’avvio a Caderzone e le successive 3 edizioni si era interrotta, è stata reintrodotta
dalla Feccrit nel 2009 a Caldonazzo, nel 2010 è stata ospitata in Val
di Rabbi, per arrivare a Coredo lo
scorso anno, dove cinque gruppi
folk trentini ed un gruppo ospite
proveniente dalla provincia di
Udine si sono esibiti in una grande
e allegra festa.
Caderzone Terme ha partecipato, distinguendosi soprattutto in
virtù della presenza di così tanti
bambini piccoli e del fatto che
Garzonè n. 37
Michela Sartori
con i bambini del Gruppo Folk
35
vita dalle
il
Garzonè n. 37
associazioni
36
molti tra loro appartengono ad altre nazionalità: il nostro Gruppo
Folk sembra essere il più giovane e il più interculturale fra tutti.
Così ora siamo impazienti di accogliere i sei gruppi folcloristici
dei bambini trentini ed un coro, che giungeranno ai primi di agosto
a Caderzone Terme, per partecipare tutti assieme alla IV Edizione
del Junior Folk Festival. Teniamo particolarmente a questa manifestazione poiché noi, a differenza di tutti gli altri gruppi, siamo
nati come associazione di bambini e non solo come vivaio per il
gruppo dei grandi.
Noi “ex bambini” abbiamo reso partecipi i bambini di oggi di
tutta la nostra passione, cercando di trasmettere loro il nostro
entusiasmo nel vivere il “folk”, e siamo molto orgogliosi di poter
presentare quest’anno ben due gruppi: uno formato da dodici
bimbi di età compresa tra i 5 e i 9 anni, e l’altro composto da sei
ragazzine dai 10 ai 12 anni che, nonostante i loro numerosi impegni e gli interessi via via crescenti, partecipano alle varie attività
motivate e coinvolte.
Tutto ciò ci fa sentire sulla strada giusta e ci dà ancora più forza
per costruire insieme la memoria delle nostre tradizioni attraverso
le danze popolari.
vita dalle
associazioni
Cumpagnia dal Castél
Elisa Polla
il
Garzonè n. 37
Il 3 febbraio Sagra di S. Biagio a Caderzone Terme presso ’l Castél Sala Palazzo Lodron – Bertelli un folto pubblico ha partecipato al filò.
Con un’atmosfera d’altri tempi, si è esibito il Gruppo “Le Castellane - La Cumpagnia dal Castél” nella recita “Dòni da sti agn”:
la condizione della donna nella famiglia e nella società dai primi
anni del ’900 fino agli anni ’50/’60.
La recita, presentata da Rosanna Polla Vice Presidente della Pro
Loco, si è svolta in quattro tempi intervallati dalla fisarmonica di
Sergio Gallazzini e da canti tradizionali.
La recita è stata poi riproposta a Darè il 17 marzo, per ricordare
la tradizione dei tempi passati: “’l pucìn di meza quaresima”. A
questa serata ha partecipato anche il Coro “Carè Alto”.
Ecco come ha presentato il filò Elisa Polla che ha scritto i testi
ed è stata la conduttrice delle serate.
37
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 37
“Il filò”
38
Il Gruppo “Le Castellane - La
Cumpagnia dal Castél” si propone di far rivivere l’atmosfera
di un tempo passato. Non si
tratta di una rappresentazione
meramente folcloristica, di una
sfilata di costumi, di una esibizione di oggetti e attrezzi con
intenti nostalgici, di una manifestazione di pura esteriorità.
Il filò intende far conoscere,
soprattutto alle nuove generazioni, aspetti della vita sociale e delle famiglie, il lavoro agricolo
e artigianale e l’emigrazione, i riti e le tradizioni nei nostri paesi
della prima metà del secolo scorso, con una particolare attenzione
al ruolo delle donne in quella società ormai tramontata, che vive
solo nei ricordi dei più anziani.
è stato soprattutto nella seconda metà del Novecento che si
sono avvertiti i più forti cambiamenti che hanno stravolto modi di
vita e rapporti che nei secoli precedenti avevano visto una lenta
evoluzione sullo sfondo di un mondo contadino alle prese con un
territorio aspro e avaro.
Del periodo che rappresentiamo cerchiamo di cogliere e riproporre quelli che sono i valori più autentici che ancora oggi costituiscono
i fondamenti del nostro vivere quotidiano e che vogliamo difendere
e trasmettere alle nuove generazioni; viviamo in un mondo globalizzato, ma abbiamo la convinzione che non debbano essere smarrite
le nostre radici, che sia necessario coniugare il travolgente flusso di
modelli esterni proposti dai mezzi di comunicazione e dalla mobilità
delle persone con la solidità della nostra tradizione, con i valori della
nostra storia; il mondo è globalizzato, ma non va persa di vista la
dimensione locale per non accogliere acriticamente tutto ciò che
ci viene proposto e a volte imposto attraverso il bombardamento
mediatico. Insomma, come si usa dire, cerchiamo di mediare tra
globalismo e localismo in nome di un sano “glocalismo”.
Per evitare illusorie nostalgie e sentimentalismi cerchiamo di
evidenziare nel nostro filò anche le difficoltà e i disagi e i problemi
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 37
che oggi sono stati almeno in parte superati e risolti: l’emigrazione,
il lavoro minorile, la miseria, le fatiche immani per strappare alla
terra qualche prodotto che consentiva spesso solo la sopravvivenza,
il ruolo subalterno delle donne, con la sottomissione e i sacrifici
quasi mai riconosciuti.
Proprio su queste difficoltà i nostri avi hanno costruito nel tempo
i fondamenti di quella “cultura” che dobbiamo conservare: la collaborazione, l’uso rispettoso del nostro territorio e l’amministrazione
collettiva dello stesso, una volontà coriacea di affrontare le difficoltà
con il lavoro e con i sacrifici, lavorando la terra o emigrando, la
famiglia patriarcale come modello della società nella quale vigeva
la solidarietà dei suoi componenti.
Tutto il quadro viene presentato in una forma scherzosa, esasperando le situazioni, forzando o adattando talvolta le collocazioni
nel tempo e quindi concedendo qualcosa anche alla nostalgia.
39
vita dalle
associazioni
La Compagnia del Giglio
si presenta
Cari compaesani,
con questo scritto vogliamo presentare il nostro Gruppo, ovvero
la “Compagnia del Giglio” (Ex Castellane).
Sentendoci parte integrante del tessuto sociale di Caderzone
Terme, abbiamo deciso di utilizzare il simbolo del giglio, simbolo
del Comune, per rappresentarci.
Anche se abbiamo cambiato il nome, il nostro impegno nel volontariato rimane sempre lo stesso, forte, vivo e assiduo.
Dal 2001 abbiamo partecipato attivamente sia alle iniziative nel
nostro Comune che fuori. Ad esempio, ricordiamo l’emozionante
esperienza di Roma, in visita da Papa Giovanni Paolo II insieme alla
Banda comunale di Caderzone Terme, e le altre uscite in Austria, in
Germania, a Postumia, ecc.
In tutte le occasioni indossiamo i vestiti delle nostre nonne realizzati con le stoffe originali dell’epoca che, con impegno e fatica,
abbiamo cucito e rammendato.
A tutt’oggi siamo una decina e dopo 11 anni dalla fondazione
del Gruppo siamo ancora molto affiatate e portiamo avanti con
impegno e armonia lo spirito di Gruppo come fosse il primo giorno.
il
Garzonè n. 37
La Compagnia del Giglio
40
vita dalle
associazioni
Associazione Sportiva
Dilettantistica 3P Val Rendena
il
Anche quest’anno la nostra società ha iscritto ai vari campionati
quattro squadre: Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Seconda Categoria. Complessivamente si tratta di 70 ragazzi, un bel numero per
una società piccola come la nostra, dove per molti motivi è sempre
più difficile portare avanti i propri obiettivi e progetti.
Da parte nostra permarrà sicuramente la voglia di fare, consapevoli che il nostro lavoro è importante sia come funzione sociale, sia
educativa per i nostri giovani. Essi, hanno la possibilità di coltivare
la loro passione per il calcio e di farlo in compagnia dei loro amici,
affiancati nel loro percorso di crescita da persone adulte preparate
e responsabili.
La filosofia della nostra Società è quella di non creare disparità
di trattamento nè complessi di inferiorità, devastanti soprattutto
tra i ragazzi giovani o i giovanissimi. Il nostro impegno e la nostra
attività si traducono nel dare a tutti la possibilità di giocare e di
farlo in modo eguale, anche se questo, a volte, va a discapito del
risultato sportivo finale, che comunque non è uno dei nostri principali obiettivi.
In questo periodo il nostro Direttivo sta valutando la possibilità
di una futura valorizzare della già bella zona dell’Impianto Sportivo
“Li Cani”, stiamo pensando alla costruzione di un campo sintetico
e all’ammodernamento degli spogliatoi. Un progetto che darebbe
lustro ai tre Comuni e che sarebbe molto utile, anche nell’ottica di
sviluppo sportivo dell’intera Valle.
In qualità di Presidente porgo i miei più sentiti ringraziamenti
agli otto allenatori e a tutto il Direttivo, tutti hanno svolto, e stanno
tuttora svolgendo, un prezioso lavoro con grande serietà e impegno.
Gli stessi ringraziamenti vanno alle Amministrazioni Comunali dei
tre Paesi, alla Cassa Rurale di Strembo Bocenago e Caderzone e a
tutti gli sponsor privati, che con i loro sforzi economici ci danno la
possibilità di lavorare con serenità e di garantire tutto il necessario
ai nostri ragazzi.
Garzonè n. 37
Il Presidente Mario Sartori
41
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 37
I calciatori della 3P Val Rendena
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vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 37
...giovani promesse crescono
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vita dalle
associazioni
Assemblea Generale dei Soci
dell’A.N.A.Re.
il
Garzonè n. 37
In primo piano i risultati del lavoro di selezione.
Confermato lo stretto legame degli allevatori alla
loro comunità
44
La giornata dalle caratteristiche invernali non ha scoraggiato gli allevatori
della Rendena a partecipare numerosi
a quello che è l’appuntamento più
importante della vita dell’Associazione,
quest’anno gratificati dalla presenza
del dott. Roberto Lomolino, del Ministero della Salute, dell’Assessore
all’Agricoltura, Commercio e Turismo
della Provincia Autonoma di Trento Mellarini, del Presidente dell’Associazione Regionale Allevatori del Veneto Sambugaro e della
Federazione Provinciale Allevatori di Trento Silvano Rauzi, che non
hanno voluto mancare all’incontro degli amici della Razza Rendena.
L’Assemblea, che ha avuto luogo presso il prestigioso Palazzo
Lodron Bertelli il giorno 11 aprile scorso, ha preso avvio, come di
consueto, con la lettura della relazione del Presidente Giovan Battista
Polla. Il Presidente ha voluto rimarcare l’importanza del sostegno
alla commercializzazione svolto dai tecnici dell’A.N.A.RE., che ha
portato alla collocazione di più di un centinaio di soggetti nel corso
del 2011, e la necessità che gli allevatori della Rendena rimangano
uniti tra loro, per fronteggiare al meglio le sempre presenti difficoltà
che caratterizzano il lavoro degli allevatori.
Ha fatto seguito la lettura della relazione del Comitato direttivo
da parte del Direttore Italo Gilmozzi che, come di consueto, si è
soffermato sulle diverse attività che vede impegnata l’Associazione.
In particolare il dott. Gilmozzi ha voluto rimarcare gli ottimi risultati
ottenuti dal miglioramento genetico che hanno portato gli animali
della Razza Rendena ad essere interessanti per gli allevamenti di un
sempre maggior numero di zone italiane, come confermato dagli
ottimi risultati della commercializzazione degli animali.
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 37
Il Capo Sindaco dott. Michele Bezzi ha integrato la relazione
del Comitato Direttivo, con la lettura del bilancio consuntivo 2011
che ha evidenziato una positiva situazione contabile finanziaria, a
conferma dell’oculatezza della gestione dell’Associazione da parte
dei responsabili.
L’approvazione del bilancio preventivo 2012, la determinazione
della tassa di ammissione per nuovi soci, del limite massimo degli
impegni passivi, dei compensi per Amministratori e Sindaci hanno
concluso gli adempimenti statutari.
L’Assemblea è poi proseguita con gli interventi di saluto dei
diversi ospiti.
Il Presidente della Federazione Provinciale Allevatori di Trento
Silvano Rauzi ha voluto sottolineare con orgoglio l’importante azione di solidarietà promossa dagli allevatori trentini con il sostegno
finanziario della Provincia Autonoma di Trento, che ha consentito
di collocare un’ottantina di soggetti in due anni nella disastrata
Serbia, portando speranza in zone dove ogni ipotesi ottimistica
sembrava preclusa.
Il Presidente dell’Associazione Regionale Allevatori del Veneto
Sambugaro ha accolto l’invito del Presidente Polla all’unione, assicurando il suo massimo impegno a ristabilire anche in Veneto
quell’unità di intenti che è un po’ venuta meno durante la delicata
fase di ristrutturazione del sistema di allevatori veneto.
Il dott. Lomolino, con la sua solita simpatia, ha esortato gli
allevatori ad una massima attenzione alla sanità degli animali, indispensabile per l’ottenimento di produzioni di qualità.
45
vita dalle
associazioni
il
Garzonè n. 37
L’Assessore Provinciale Mellarini ha dal canto suo confermato
l’attenzione e la vicinanza di tutta la Giunta Provinciale, a partire
dal Presidente Lorenzo Dellai, agli allevatori e al loro lavoro, che
tanto hanno contribuito a valorizzare economicamente intere zone
della provincia.
Hanno portato il loro saluto anche i Sindaci di Caderzone Terme,
Emilio Mosca, padrone di casa, e William Bonomi di Pinzolo, che
hanno assicurato il loro impegno ai fini della valorizzazione del
lavoro degli allevatori, indispensabile per il mantenimento dell’ambiente di intere vallate alpine.
L’assemblea si è quindi conclusa in forma conviviale presso le
strutture dell’Agritur Maso Pan, in un clima positivo di ottimismo,
che fa ben sperare per il futuro.
46
Charlie, l’asino del Lino, vissuto per quindici anni sul prato della
Val. Il 15 maggio 2012 ha incontrato l’orso.
vita dalle
associazioni
La bandina di Caderzone Terme
il
corso strumentale 2011/2012.
Si ricorda
che sono aperte le iscrizioni
ai corsi di clarinetto e solfeggio per l’anno
2012/2013.
Garzonè n. 37
La bandina è nata per dare la possibilità agli allievi di avvicinarsi
fin da giovani alla musica, di imparare a suonare uno strumento e
iniziare a suonare insieme prima di entrare a far parte della banda
vera e propria. La bandina è formata da allievi che iniziano il secondo anno di strumento fino a quelli dell’ultimo anno, le lezioni
teoriche e pratiche seguono il calendario delle lezioni scolastiche,
solitamente da ottobre fino a maggio, e culmina con l’esibizione
nel Concerto di Pasqua insieme alla banda. Quest’anno i componenti della bandina erano ben 25 e così si sono esibiti suonando
due brani di una certa difficoltà.
Gli allievi
hanno poi dato
prova della loro
preparazione nel
saggio di strumento tenutosi il
15 maggio scorso, un appuntamento molto
partecipato che
ha visto la partecipazione di tutti
i genitori ed ha
segnato la conclusione del per-
47
speciale
Il “Concerto Storico” della Banda
comunale di Caderzone Terme
di Flavia Sartori
Sabato 9 giugno 2012, abbiamo festeggiato il nostro secondo
traguardo quello dei 20 anni dalla rifondazione della Banda comunale di Caderzone con uno splendido concerto tenutosi nella sala
del palazzo Lodron-Bertelli a Caderzone Terme.
L’emozione era davvero palpabile nel realizzare una serata così
importante ed è anche attraverso le pagine del Garzonè che vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno preso parte al concerto,
i Maestri di banda che ci hanno diretto e hanno suonato nuovamente assieme a noi, ma soprattutto un grazie va a coloro che nei
mesi precedenti si sono impegnati per realizzare al meglio questo
“Concerto storico”, perché il lavoro preparatorio, quello dietro le
quinte, è stato tantissimo, ma è anche il meno evidente e per questo
il meno riconosciuto. Vi assicuro: non è stato facile racchiudere in
meno di due ore la storia e gli avvenimenti di 20 anni.
il
Garzonè n. 37
Eccovi il racconto della nostra storia.
48
Nel lontano novembre 1991 durante una serata organizzata
dall’Amministrazione comunale e da alcuni simpatizzanti, l’allora
sindaco Maurizio Polla propose di rifondare una Banda nel paese.
Si raccolsero più di 30 adesioni di cittadini dagli 11 ai 52 anni;
il 9 gennaio 1992 rinasce la Banda Comunale di Caderzone, il
presidente è Mario Mosca.
Sembra davvero ieri che eravamo nella sala consiliare entusiasti
come non mai nel ricevere gli strumenti. Credo che tutti i componenti di allora, ricordino con nostalgia quei periodi e quegli anni,
quanto trascorso insieme, le fatiche per imparare le note, i piani e
i forti, il suonare insieme, ma anche le soddisfazioni nell’eseguire
i brani anche marciando ed il calore del pubblico che ci ascoltava.
Eravamo persone quasi del tutto prive di dimestichezza con
le note, ma alla base del nostro impegno c’era l’entusiasmo per
qualcosa che poi si rivelò davvero grande. La nostra passione e
l’aver davanti a noi una persona energica, come il maestro Gianni
speciale
il
Salvadori, ci portò a bruciare le tappe e, quasi a tempo di record,
dopo solo 5 mesi ci siamo esibiti a Caderzone, durante la processione del Corpus Domini.
Gianni infatti, con la sua carica e la sua esperienza riuscì in poco
tempo a farci imparare delle canzoni religiose con il preciso fine
di permetterci di accompagnare - in marcia - la processione per le
vie del paese.
Gianni Salvadori: nel 1946 entrò a far parte della banda sociale
di Roncone e dopo pochi anni venne nominato maestro. Per 4 anni
insegnò agli allievi della banda di Cimego e ne divenne maestro.
Dal 75 al 78 diresse la banda di Pieve di Bono ed ebbe esperienze
sempre come direttore alla banda di Castel Condino e Vigo Rendena.
Garzonè n. 37
Nuova divisa inaugurata nel 2010
49
il
Garzonè n. 37
speciale
50
Dopo 23 anni di direzione nel 1988 lasciò l’incarico a Roncone ed
approdò a Caderzone nel 1991 fino al 1993 e poi per 10 anni diresse
la fanfara alpina di Pieve di Bono.
È stato il maestro che ha aperto il nostro “Concerto storico”
dirigendo la bellissima marcia “Orta” con l’emozione negli occhi,
ma anche tanto entusiasmo.
Proseguiamo nella nostra storia con l’anno 1993 durante il quale
al maestro Gianni Salvadori subentra il maestro Edoardo Floriani
alla giovane età di 22 anni.
Edoardo compie gli studi musicali di clarinetto presso la scuola
Musicale di Tione. Consegue l’esame di solfeggio e gli esami di
armonia e storia della musica nel 1990 al Conservatorio Statale di
Musica Bonporti di Trento. Successivamente frequenta per quattro
anni il corso di direzione per Banda e per 20 anni dirige la “Banda
Sociale di Ragoli”. Ha suonato per diversi anni nella “Banda Rappresentativa della Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino”,
nella “Trentino Wind Band” e nella “Banda dei Carabinieri di Torino”. Ha collaborato con diverse Bande trentine come vice-direttore,
musicista e insegnate degli allievi della sezione ance. Attualmente
suona come primo clarinetto nella Banda comunale di Caderzone
e nella “Banda Sociale di Ragoli” della quale è anche vice-maestro.
Edoardo allarga il nostro repertorio inserendovi musiche dal
carattere classico, come il brano che ha diretto nella “serata dei
nostri vent’anni” dal titolo “Heal The World” (salviamo il mondo).
Iniziano così le prime uscite nei paesi vicini per allietare le
manifestazioni estive e religiose, facendoci pian piano conoscere
anche in molte parti del Trentino. Poi le uscite a Vignola (Modena),
Cremona…
Nel contempo continuano i corsi di solfeggio e di strumento, e
ogni anno nuovi allievi entrano a far parte del nostro gruppo.
Passiamo al 1994 anno in cui assunse la direzione del nostro
Corpo bandistico – anch’egli in età giovanissima – il maestro Franco Puliafito, che rimase con noi fino al 1997. Anch’egli allargò il
repertorio della Banda inserendovi nuovi tipi di musica compatibilmente con la crescita degli strumentisti. Iniziano anche le prime
uscite all’Estero. Ci fu il gemellaggio con la Banda di Vitkov (Polonia), iniziarono i primi scambi con il bellissimo paesino austriaco
di Weissbach, gemellato con il nostro Comune.
il
Credo che tanti possano raccontare un episodio divertente di
quegli scambi, per molti furono le prime “gite non giornaliere”
lontano da casa, i primi brindisi in compagnia, insomma tanta
unione e tanto gruppo. Quello poi che davvero ci rallegrava era il
fatto che si muoveva quasi il paese per intero, non solo la Banda.
Organizzavamo due pullman e tantissimi compaesani partecipavano
alla nostra uscita, nonostante l’inconveniente che in quasi tutte le
occasioni la pioggia era sempre nostra compagna.
Un altro gemellaggio importante è stato a Sassofeltrio, con il quale molti di noi hanno tuttora un legame di amicizia. Questi scambi
ci hanno arricchito, sia dal punto di vista musicale che culturale.
Il 1997 fu un anno davvero importante, mettemmo alla prova
la nostra preparazione partecipando al “II Concorso Bandistico
Provinciale di classificazione” a Riva del Garda il 16 di novembre.
Riprendendo le parole dell’allora presidente della Federazione
Giovanni Lechthaler, ricordiamo che il concorso rappresentava
un’iniziativa di grande significato, perché l’obiettivo dell’iniziativa era il miglioramento degli standard qualitativi dei Complessi
bandistici trentini. Non si trattava di una sfida nella quale esistono
rivali da emulare, raggiungere o superare, ma l’obiettivo dichiarato
era di suonare al livello conseguito e prescelto. Per noi fu davvero
un successo. Raggiungemmo la seconda categoria con i brani “Air
for Winds” e “Acclamation”, che abbiamo riproposto proprio in
occasione del concerto storico. Gran parte del merito va dato al
maestro Franco Puliafito, che da allora di carriera ne ha fatta molta.
Franco compie gli studi superiori al liceo musicale Bonporti di
Trento, dove si diploma in corno francese. Decide di completare la
sua preparazione musicale avvicinandosi alla composizione, sotto
la guida del Maestro Daniele Carnevali e consegue il diploma di
Strumentazione per Banda. Poi ottiene la Laurea di primo grado in
Direzione al Conservatorio di Tilburg (Olanda), e quella di secondo
grado e Master in Direzione. Attualmente è titolare della cattedra
di corno presso la scuola musicale “Giudicarie” e presso l’istituto
provinciale musicale a Bolzano. Tiene corsi per direttori di banda.
Dopo Caderzone lo vediamo dirigere per 9 anni la Banda degli
Istituti Superiori di Tione (TN), la banda Comunale di Pinzolo e dal
2007 ad oggi è direttore della Banda Intercomunale del Bleggio e
della Banda di Borgosatollo (BS).
Garzonè n. 37
speciale
51
speciale
Targa ricordo per
ringraziamento a
Luciano Polla
il
Garzonè n. 37
Il Maestro
Franco
Puliafito
52
Il Maestro
Gianfranco
Stanchina
speciale
il
Garzonè n. 37
L’apprezzato discorso dell’Assessore provinciale Franco Panizza
Il Maestro Edoardo Floriani
53
il
Garzonè n. 37
speciale
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Accanto a momenti felici, in questi 20 anni ci sono stati anche
momenti così tristi da togliere il fiato.
Infatti al Concerto storico ci sarebbe stata una medaglia in più:
quella per Tiziano al sax tenore.
Tiziano Polla se ne è andato, e con lui quel pomeriggio si è spenta
anche una parte di tutti coloro che l’hanno conosciuto. Di lui però
ci resta ancora un ricordo forte, egli rappresenta un pilastro a cui
ci aggrapperemo e che rimarrà sempre nel nostro cuore.
Con un calorosissimo applauso abbiamo ricordato Tiziano e
quanti ci hanno lasciato in questi anni ma, seppur sforzato, sulle
nostre labbra c’era un sorriso, perché è proprio così che ci vorrebbero vedere da lassù.
Il nostro cammino prosegue e nel frattempo il posto di Presidente
è passato nelle mani di Alvaro Sartori, discendente di Alessio Sartori
fondatore della prima Banda di Caderzone nel 1853, che organizzò
una rimpatriata a Trieste con i nostri compaesani emigrati là.
Un ringraziamento va al maestro Marcello Rota (non presente al
concerto), che ha diretto il nostro Corpo musicale dal 1998 all’ottobre 1999 e ha avuto l’onore di accompagnarci all’udienza con il
Papa Wojtyla in piazza San Pietro a Roma.
Con emozione abbiamo suonato alla presenza del Santo Padre
e, al termine della cerimonia, ci ha invitati sul palco per una foto
ricordo e ci ha incoraggiati con belle parole, come lui sapeva fare,
alle quali è seguita la sua particolare benedizione. Un ricordo che
resterà indelebile in ognuno di noi.
Con il concerto di Santa Cecilia del 1999, appuntamento fisso
del 22 novembre di ogni anno dove festeggiamo la Patrona dei
musicisti, avvenne lo scambio della bacchetta dal maestro Rota al
maestro Gianfranco Stanchina di Dimaro.
Gianfranco compie gli studi in Trombone al Conservatorio di
musica di Trento dove consegue il diploma nel giugno 1994. Successivamente segue vari corsi di perfezionamento sotto la guida
di trombonisti di fama internazionale. Ha collaborato in qualità di
primo trombone con il “Südtiroler Blaeserensemble” di Bolzano e
con il “Resch Brass Quintett”, in qualità di secondo trombone ha
partecipato all’incisione del CD “Philip Jones Story” con il “Südtiroler
Blaeserensemble” di Bolzano. Ha ricoperto il ruolo di direttore della
banda di Dimaro per 11 anni. Attualmente svolge il ruolo di primo
il
Trombone della “Grande Banda” rappresentativa della Federazione delle Bande Trentine, è membro del “Nos Brass Quintet”, e dal
2011 è nuovamente direttore del Corpo Bandistico “Sasso Rosso”
di Dimaro.
A Caderzone è rimasto per ben 6 anni, dove è riuscito a dare alla
nostra banda un’impronta “trentino – tirolese”, senza tralasciare il
repertorio moderno e rock. Dopo un solo anno di direzione ha avuto
l’onere e l’onore di dirigere la nostra Banda durante il suo primo
importante anniversario, quello dei 10 anni dalla rifondazione. A
Caderzone organizzammo l’Euroband Festival, una 3 giorni di musica, allegria e balli, durante i quali ospitammo bande provenienti
da molte parti d’Europa e d’Italia, che sfilarono per le vie del paese
assieme a tutte le Associazioni di volontariato di zona.
Ci furono nuovamente delle uscite in Italia a Porretta Terme
(Toscana) e all’Estero a Kirchanshöring nella Germania bavarese.
Gianfranco nella serata del Concerto storico, ha riproposto “I
Will Follow Him” (Lo Seguirò), bellissima colonna sonora del famoso
film “Sister Act”.
Nel giugno 2001 ad oggi il ruolo di Presidente della nostra
Banda è passato nelle mani di Luciano Polla, che durante la serata
ha ricevuto dalle mani dell’attuale maestro Ugo Bazzoli una Targa
ricordo, un riconoscimento da parte di tutti i bandisti che lo ringraziano del lavoro svolto fin qui e per l’impegno che ha dimostrato
in questi anni.
Nel 2005 la direzione della Banda passa nelle mani di Antonio
Vergara di Mori.
Antonio si è diplomato in corno al Conservatorio di musica Bonporti di Trento nel 1995, ha avuto numerose esperienze musicali,
tra le quali ricordiamo il suo impegno con l’Orchestra Filarmonica
Italiana, il Gruppo Ottoni Concilio di Trento, la Grande Banda della
Federazione, l’Ensanble Zandonai, l’Orchestra da Camera di Trento e l’Orchestra “Camerata Musicale” di Arco. Dal 1996 al 2001
è stato insegnante a “Musicartista trentina” e dal 2001 al 2007,
ha insegnato in varie Scuole musicali tra le quali Tione e Chiese.
Attualmente suona con il “Leitghet Horn Quartet”, a Caderzone
rimase per ben sei anni.
Antonio ci diresse durante la manifestazione in onore degli alpini
e dopo molti anni di assenza riportò a Caderzone la Rassegna delle
Garzonè n. 37
speciale
55
speciale
il
Garzonè n. 37
Bande di zona (il Concertone). Un pomeriggio in musica durante il
quale ogni Banda si esibisce con tre brani per terminare la sera con
il momento più intenso dove tutti i suonatori delle 7 Bande (circa
300 bandisti) suonano assieme.
Nel 2010 inaugurammo anche la nostra nuova e attuale divisa.
Ci furono uscite ed incontri con altre bande del Trentino, ad Aldeno,
Trento per la festa della Federazione e per le Feste vigiliane, ancora
3 giorni a Weissbach per festeggiare i 100 anni della loro Banda.
Antonio la sera del Concerto storico ha diretto “La vita è bella”,
colonna sonora dell’omonimo film con Roberto Benigni.
Con Santa Cecilia dello scorso anno e ufficializzato con il Concerto di inizio 2012, il maestro Antonio Vergara lascia la direzione
al maestro Ugo Bazzoli di Roncone che in soli sei mesi è riuscito a
trasmetterci il suo entusiasmo e la sua grande passione per la musica.
Ugo entra a far parte della Banda sociale di Roncone nel 1977
come primo clarinetto e, dopo un periodo come bandista ne assume
la direzione grazie al suo impegno, alla serietà e preparazione. Con
grande merito la porta a prestigiosi riconoscimenti, primo fra tutti
addirittura la prima categoria al Concorso provinciale di classificazione di Riva del Garda. Diresse la Banda per ben 15 anni che, sotto
la sua direzione, è costantemente cresciuta nella qualità musicale,
raccogliendo l’apprezzamento di intenditori e appassionati.
Ugo Bazzoli ricevette una pergamena dalla Federazione dei Corpi
bandistici del Trentino per l’impegno profuso nell’associazionismo
bandistico di 30 anni, dalla quale vi proponiamo una frase che ci
ha colpito molto:
«C’è qualcosa di assolutamente meraviglioso nella musica.
Le parole sono abbastanza meravigliose ma la musica lo è di più.
Essa non parla ai nostri pensieri come fanno le parole: essa
parla direttamente ai nostri cuori e al nostro spirito. La musica
ci placa, ci stimola: essa pone in noi nobili sentimenti; ci scioglie
in lacrime, non sappiamo come: è un linguaggio a sè, perfetto,
a suo modo, esattamente quanto un discorso...»
56
Charles Kingslej (1819-1875)
Ugo ha chiuso il Concerto storico dirigendo “Olympic Fanfare”,
“Il Gladiatore” e “Campane di Montenevoso”.
Musiche davvero complesse, che ci ha insegnato con tanta pazienza e dedizione.
speciale
Il nuovo Presidente della Federazione Renzo
Brauss, il Sindaco Emilio Mosca che hanno
premiato le uniche due bandiste “quota rosa”
che per prime hanno raggiunto il traguardo
dei 20 anni: Mariagrazia e Flavia Sartori
il
Garzonè n. 37
Arrigo Sartori che ringraziamo
ed il suo simpatico discorso
Il Maestro Antonio Vergara
57
speciale
Il Maestro
Ugo
Bazzoli
il
Garzonè n. 37
Luciano Polla
58
il
Garzonè n. 37
speciale
...alcuni immagini della serata ed il pubblico presente
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il
Garzonè n. 37
speciale
60
Articolo
pubblicato in
occasione di
“Euro Band
Festival” nel
2002
speciale
il
Il momento più emozionante della serata è stata la premiazione dei 14 bandisti (quasi il 40% dell’intero organico attuale) che
da vent’anni suonano nella Banda, a loro è stata consegnata una
medaglia d’oro, il prestigioso riconoscimento assegnato loro dalla
Federazione dei Corpi bandistici del Trentino.
I premiati non sono solo suonatori della Banda, molti di loro
hanno preso parte attiva nel direttivo e hanno sempre dato la loro
disponibilità impegnandosi in prima persona e permettendo alla
Banda di Caderzone Terme di festeggiare questo importante evento,
di spegnere 20 candeline.
Un grandissimo applauso e tantissimi complimenti vanno a tutti
questi suonatori, che ci auguriamo siano esempio di dedizione, impegno, costanza e amore per la musica per i giovani che suonano
o s’apprestano a suonare uno strumento.
Grazie per 20 anni d’assiduità musicale a:
Carlo Amadei
(in rigoroso ordine alfabetico)
Giuliano Amadei
Elvio Caola
Weber Ferrari
Lucio Maccarrone
Daniele Mosca
Gianfranco Polla
Luciano Polla
Maurizio Polla
Stefano Polla
Flavia Sartori
Flavio Sartori
Mariagrazia Sartori
Andrea Valentini.
A concludere in bellezza questa memorabile serata, non poteva
mancare l’Inno al Trentino, per l’occasione diretto dal maestro Gianni
Salvadori, che ha raccolto appieno l’approvazione del pubblico che
ci ha seguito cantando la canzone e ci ha applaudito calorosamente.
Garzonè n. 37
Il riconoscimento per 20 anni nella Banda di
Caderzone
I Bandisti premiati
61
speciale
il
Garzonè n. 37
Alcuni momenti di
allegria...
62
il
...alcune uscite: Pinzolo,
Kirchanshöring (Germania)
e Corte Maggiore
Garzonè n. 37
speciale
63
speciale
…infine
il
Garzonè n. 37
Chiudo questo scritto ringraziando le autorità presenti al Concerto storico, dall’assessore provinciale alla Cultura Franco Panizza per
aver partecipato e per le sue parole di elogio nei nostri confronti,
al sindaco Emilio Mosca, al nuovo presidente della Federazione
Renzo Braus, che hanno seguito tutto il Concerto e hanno premiato
i numerosi bandisti.
Un sentito grazie va alle ragazze del Gruppo folk e alla Compagnia del Giglio.
A fine serata, malgrado la pioggia sia venuta a trovarci anche
in questa occasione, abbiamo festeggiato con lo splendido buffet
allestito all’esterno del Castello, una bella opportunità per brindare
assieme e ringraziare tutto il pubblico che ha partecipato a questo
importante avvenimento, perché il Concerto storico, non è stato
solo la festa della Banda ma si è rivelato un significativo momento
d’allegria di tutti, perchè siamo e ci sentiamo parte di Caderzone
e quindi di ognuno di voi.
64
Euro Band Festival 2002
speciale
Mariagrazia e Flavia Sartori alla
prima uscita durante la processione
del Corpus Domini nel 1992
il
Garzonè n. 37
A Kirchanshöring
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Diego e Tarcisio - Al par ier
disegno di Alfredo Amadei
la nostra
Storia
Cognomi di Caderzone
Ricerche di Lucio Mosca Munach
La nascita dei Cognomi del nostro paese
De L’ostina
Vidalle
De Luteris
Nenina
B/Telli
Paniza
Delle Pole
Bertello
1580
Della Grana
1595
Bresan
Jora
Moratels
De Jori
Scaieto
Bolpat
Chasari
Dal Brolo
Morater
Trodol
Bassetto
Del Fero
Del Broilo
Scaietto
Todeschi
Gusella
Basset Della Jacoma
Thodeschi
Panizi
Scaet
Di Moschi
Guseli
Broilo
Polla
Moratelli
De Amadeis
Bertelli
De Polis
De Moretti
il
1573
De La Justina
De La Jacoma
Del Sartor
Deli Vidali
Della Jora
Salvadè
Moratello
Della Pola
De Salvadei
De La Grana
De La Scaieta
Dell’hostina
Dello Stina
Moratel
Della Scaieta
Deli Pasoti
Pasotti
Bresciano
Del Pollo
Del Polo
Di Barelli
Garzonè n. 37
Avvenne a partire dal 1573, dopo che il Concilio di Trento (1543
– 1565) ne stabilì l’obbligatorietà per tutta la cristianità. Da quella
data fino al 1738, ci fu una lenta trasformazione di essi. Da quell’anno in poi, i cognomi iniziarono ad essere seguiti dallo “Scutun”.
L’assestamento della grafia dei cognomi continua comunque fino
verso il 1820, evoluzione che hanno anche gli Scutun.
Ecco di seguito l’evoluzione grafica subìta dai cognomi nell’arco
temporale dei primi 160 anni:
67
la nostra
Storia
1634
Pasotis
1668
Della Jacoma Gos
1640
De Morettis
Della Moretta
De Sartoribus
Salvoiedis
1700
Jacoba
De Jacoba
Justina
Sartoris
Amadeis
Della Giacoma
De Vitalibus
De Jacobi
De Poli
L’Ostina
De Pasothi
Pola
Della Jacoma
Salvodei
il
Garzonè n. 37
Dal 1738 compaiono nei registri e nei documenti gli Scutun,
indicati come “vulgo” “ditto” “detto”, rappresentano anche nomi
di persona che si trasformano con il passare degli anni.
Con il 1738, i cognomi vengono nominati solo quando hanno
uno scutun diverso.
“Bramin” è ancora assente dai registri.
68
1738
1738
1738
1739
1739
1740
1741
1743
Moratelli Trodoli
Polla Balotti
Amadè Masè
Dallagiacoma Mosca
Vitali Todeschi
Polla Facchinetti
Dellagiacoma Moschini
Moratelli Tofolin
1752 Mosca
(menzionato come Cognome per
la prima volta)
1757 Vitalli Pedom
1759 Vitalli Giulian
1760 Polli
1765 Polla Bala
1765 SartoriLoda
la nostra
Storia
1815
1819
1819
1819
1819
1819
1819
1819
1819
1820
1821
1821
1822
1822
1823
1823
1823
1823
1824
1825
Amadei Osana
Mosca Munech
Salvadei Parolot
Salvadei Tonella
Sartori Calier
Polla Pollet
Giustina Barlotel
Amadei Della Plazza
Amadei Plazza
Polla Bel
Mosca Martinon
Sartori Giorgello
Sartori Della Parlottina
Mosca Carlotto
Polla Cason
Polla Dell’anna
Polla D’anna
Vitali Carentan
Mosca Marenda
Sartori Zorzella
Garzonè n. 37
Vivoli
Moscha
Polli
De Jacobis
Rudo
Pola De Pollis
Amadei Della Stremba
Amadei Stremba
SartoriBiasun
SartoriPloda
MoscaCarleto
SartoriCastelan
Moratelli Toffolin
Polla Caser
Polla Balot
Amadei Blanch
Amadei Slaza
Polla Fetin
Amadei Todesch
Mosca Monaco
Masè Paol
il
1767
1768
1769
1778
1782
1806
1809
1811
1812
1812
1812
1812
1812
1813
1813
1813
1813
1813
1814
1814
1815
69
la nostra
Storia
il
Garzonè n. 37
Dal 1825 al 1872 le registrazioni hanno scrittura di difficile lettura
70
1861
1861
1872
1873
1873
1873
1874
1876
1877
1877
1881
1882
1885
1897
1898
1904
1910
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
1913
SartoriColini
Giustina Barlotel
Amadei Dell’angelo
Polla Fetin Avvocato
Moratelli Baluc
Sartori Dell’appollonio
Mosca Sacristano
Moratelli Ragol Bocenag
Mosca Merendol
Polla Calzoner
Giustina Lapa
Polla Calzoler Pilà
Polla Sarte
Amadei Rancel
Polla Fachinet Giovanella
Polla Fachinet Zop
Polla Poli
Polla Piccolo
Sartori Gervas
Sartori Balerin
Polla Tobiolo
Polla Domenegaz
Salvadei Salvadei
SartoriMatiot
Mosca Dragon
Sartori Marcant
Giustina Gasper
Salvadei Verones
Sartori Slis
Mosca Carlet
Moratelli Ciar
Polla Gioanella
Mosca Carletin
Polla Pilà
Polla Ortolan
1914
1914
1914
1914
1914
1914
1915
1915
1915
1915
1916
1916
1916
1916
1916
1919
1919
1920
1920
1921
1923
1923
1923
1925
1926
1926
1926
1938
1943
1946
1949
1976
1981
1981
Sartori Nicolin
Polla Tartai
Salvadei Sartorel
Mosca Gramolin
Sartori Biasin
Giustina Oste Gaspar
Mosca Dei Mosca
Amadei Checo
Moratelli Ragol
Amadei Oste Miradio
Dallagiacoma Fritai
Polla Avocat
Polla Sartor
Polla Zop
Dallagiacoma Monico
Polla Tartai
Amadei Oste
Amadei Maestri
Sartori Matè
Polla Piccoli
Amadei Mori
Masè Giuliano
Sartori Marcant Puloni
Sartori Ossin
Amadei Blanc Maestri
Mortelli Bocenag
Sartori Matè Ossin
Mosca Piazza
Mosca Monech
Amadei Oste
Polla Taragnun
Sartori Dei Ligi
Amadei Brià
Polla Bramin
la nostra
Storia
Scutun
Con il termine dialettale “Scutun” si intende il soprannome
aggiunto al cognome per indicare meglio le famiglie con lo stesso
cognome. C’è poi anche “al suranom” personale dei quali non faccio
l’elenco perché in tanti casi non viene gradito, giacchè può essere
anche spregiativo. Sia nel primo che nel secondo caso hanno origini
molto diverse, quali pregi, difetti, animali, vegetali, cose, oggetti,
mestieri, atteggiamenti, o provenienti da ascendenti.
Cioc
Il termine “cioc”, indica il ramo principale di un casato ma anche
il più anziano di tale casato.
Nei tempi passati “al scutun” indicava pure i cantun (rioni) del
paese perché abitati in maggioranza da nuclei familiari di uno stesso
cognome. Lo scutun in certi casi poteva anche essere solo personale
e la grafia variava a seconda di chi registrava.
La stessa sorte dei cognomi la subì anche il nome del nostro
paese che passò da Cadarzon a Caderzono a Cadarzò, a Catarzon
a Caderzone e infine a Caderzone Terme.
Fachinöc’ Polla
Fisti Polla
Fitin Polla
Fritai Dallagiacoma
Gaspar Giustina
Gervas Sartori
Gramulin Mosca
Luigioti Moratelli
Lüsiun Dallagiacoma
Maestri Amadei
Marendi Mosca
Mariöi Mosca
Masè Amadei
Matioc’ Sartori
Munach Mosca
il
Avucac’ Polla
Balarin Sartori
Barlutei Giustina
Baloc’ Polla
Batisti Masè
Begai Dallagiacoma
Bramin Polla
Briè Amadei
Carantan Amadei
Carlitin Mosca
Carlöc’ Mosca
Castalan Sartori
Casun Polla
Costanti
Dragun Mosca
Garzonè n. 37
Scutun di Caderzone ancora presenti nel 2008
71
la nostra
Storia
il
Garzonè n. 37
Mori Amadei
Nicudemi Sartori
Osani Amadei
Osin Sartori
Piazi Mosca
Picoli Polla
Pin Mosca
Plodi Sartori
72
Poli Polla
Primi Sartori
Puloni Sartori
Ragui Moratelli
Rancei Amadei
Sarturei Salvadei
Slis Sartori
Taragnun Polla
Varunes Salvadei
Zilesc’ Sartori
Zilibrin Sartori
Salvadei Salvadei
la nostra
Storia
Metamorfosi dei cognomi più diffusi e la loro
evoluzione ortografica dal riscontro più antico
del 1573
Dallagiacoma
Dopo le varie forme nel 1752 don Carlo Agapito Dallagiacoma
adottò il soprannome del casato “Mosca” come cognome e così
la sua famiglia
1573
1668
1700
1700
de la Jacoma
della Jacoma
Jacobis
Jacoba (circa)
1700
1700
1701
1720
de Jacobis
de la Jacoba
della Giacoma
Dellagiacoma
Vitali
Casato che, nella seconda metà del 1850, venne lentamente ad
estinguersi
1573
1580
1701
1739
deli Vidali
Vidalle
de Vitalibu
Vitali
1757
1759
1823
Vitalli
Vitallis - Vidalis - Vedelli Vitellis - Vidalle
Vitali
1624
1634
1640
1738
Morateli
de Moreti
de Morettis
Moratelli
della Moretta
Moratel
Moratello
Moratelj
Morate
il
1572
1573
1575
1595
1600
Garzonè n. 37
Moratelli
73
la nostra
Storia
GIUSTINA
1574 dell’Hostina
1575 dello Stina
1580 de l’ostina
1700 Justina
1819 Giustina
MOSCA
Adottato come cognome nel 1752, in origine era un soprannome
del casato Dallagiacoma
1617
1665
1668
1691
di Moschi
Mosca
Moscha
Muschi
1691 Dei Muschi
1741 Muschini
1752 Mosca
POLLA
1573
1580
1585
1590
1624
1630
della Pola
del Pello
del Polo
delle Pole
Polla
de Polis
1701
1710
1760
1806
de Polj
Pola
Polli
Pola de Polis
Polla
SARTORI
1573 Sartor
1668 Sartoribus
1700 Sartoris
1765 Sartori
SALVADEI
1573 de Salvadej
1668 Salvoiedis
1701 Salvodei
1819 Salvadei
AMADEI
1625 de Amadeis
1700 Amadeis
1738 Amade
1811 Amadei
il
Garzonè n. 37
BERTELLI
74
Ultima discendente sposata con un nobile austriaco verso il 1820
1573 B/telli
1600 Bertello
dopo il 1600 Bertelli
la nostra
Storia
Nomi propri in uso a Caderzone dal 1573 al 1738
(dal 1573 al 1595)
Zuà
Bartholome
Zuane
Jacomo
Francisco
Jacobe
Martin Lutero
Bartholomea
Zoanni
Xristophoro
Bona
Baldasar
Blasio
Nicolino
Zorzo
Lutia
Zuandomenico
Ursula
Andreas
Marchior
Agnola
Girrardo
Jacò
Geronimo
Zovan
Domenega
Jorio
Zuanmaria
Orlandus
Vilio
Giovan
Christofore
Jhori
Gioà
Zuanjacom
Bernardus
Jacom
Michael
Hogniben
Mathe
Joannes
Valentinus
Maria
Martini
Blasiu
Margarita
(dal 1640 al 1668)
Vigilius
Mathei
Giona
Antoni
(dal 1700 al 1738)
Garzonè n. 37
Franciscus
Josephus
Ursula
Catharina
Giulianus
Elisabeth
Martini
il
Geronimus
Silvestre
Margaritta
Petrus
Simon
Magdalena
Domenica
Joannes
75
la nostra
Storia
Alcuni cenni storici su Caderzone
da ricerche di Lucio Mosca Munach
1324
Maggio: 1a regola documentata (consiglio per stabilire le ordinanze comunali) da parte della “Vicinia”. La “Vicinìa” (dal latino
vicus – paese – era il consesso di tutti i “Vicini” cioè i capifamiglia).
1324
Definizione tra la comunità vicinìa di Caderzone e quella di
Strembo dei confini del territorio sul Monte “Cervo” da località
Plazöla alla sommità.
1329
Vengono stabiliti i confini dei territori di proprietà del Comune
da quello dei privati. (Comune sta per quello di tutti).
1360
19 agosto: locazione perpetua del Monte Zumei (Valle di San
Giuliano) da parte della Pieve di Lomaso alla Comunità di Caderzone,
rinnovabile ogni 29 anni.
1361
2 ottobre: Risoluzione della controversia tra Caderzone e Giustino
sul confine lungo il Sarca, sono stati apposti n° 15 termini (ceppi
di confine) lungo la strada per Giustino e n° 15 lungo la strada
per Bundal, da questi viene stabilita la distanza del confine verso
il Sarca. All’uopo sui campanili di San Biagio e Santa Lucia viene
scolpita la misura “PAS” di riferimento per perenne memoria (tale
misura serviva per tutte le necessità).
il
Garzonè n. 37
1440
76
15 maggio: risoluzione alla presenza del Notaio delle spettanze
tra Caderzone e Giustino delle riparazioni lungo il Sarca dopo varie
esondazioni.
la nostra
Storia
1492
14 agosto: causa a favore di Caderzone contro Giustino per la
messa a coltura di un terreno in località Val Borera (Val dai Pülic).
1514
19 ottobre: vendita da parte di Caderzone del monte Vacarsa
ad un vicino (paesano) di Stenico e uno di Bolbeno, e col ricavato
saldare l’acquisto di altri terreni più redditizi. Subito dopo detto
monte Vacarsa viene affittato a due Caderzonesi.
1517
4 ottobre: definizione dei confini in località “Vioftra” (Val Fosè)
con la collocazione di 11 termini e croci tra Caderzone e Pinzolo
– Baldino.
Altre notizie proseguiranno nel prossimo Garzonè
il
26 maggio: acquisto della Comunità di Caderzone da Cristoforo
Binelli di Baldino dei terreni prativi di: Gleri, el Prà della Falce (Salamun), Sef, Ronchè, Ali Anasori (Asagn), e del Gazo (Gac’– bosco)
de Rivaben.
Garzonè n. 37
1522
77
la nostra
Storia
Poesie
...riscoperte da Lucio Mosca Munach
Al me roft
In dal me roft insema a dü rancei, tri fafc e quatru vanghi
i’ anèi in aft cun dintru li so stanghi
in du na bota i ghi tacava sü cigùt, ciùpini e cùdighin
quand in aftun al purcel i cupàva, fat sü dal so mazin.
La banca dai Briè
A memoria di Severino e predecessori
il
Garzonè n. 37
Na bota, a l’era fata d’in cioc di laras malgualìf,
tüt grupulus, lüstru par i agn in du i nos vec’ fra do eiaculi
i ghiva slisà sü li so braghi di füstagn
78
i Lettori
scrivono
Alla spettabile Redazione del Garzonè
Monzambano, 18 gennaio 2012
Nel numero 36 della vostra rivista, interessante come sempre,
per la qualità delle notizie, dei pensieri, dei sentimenti, delle illustrazioni e dei disegni, mi ha incantato la poesia di Guido Cusano
(pag. 97), splendida nei versi, luminosa nell’ispirazione. Essa conferma che la poesia, insieme con musica dei grandi compositori, è
il meglio delle cose umane.
L’anelito al bello compare anche nella pagina accanto, con la
meravigliosa nostalgia dello stesso Cusano, nostalgia certo condivisa da tutti gli ospiti che hanno potuto godere le emozioni di
Caderzone.
Nella coppia Emma-Vittorio (pag. 86) si ammira volentieri
l’espressione dell’amabilità e della coscienza pulita. Il valore della
modestia e della felicità brilla in ogni particolare del quadro. Brava
anche Flavia, per la sua graziosa contadina, dalle lunghe trecce,
orgogliosa di imbracciare un rastrello all’insegna del lavoro.
Gradita la cronaca delle serata dedicata all’opera di Alfredo
(pag. 58), vissuta con entusiasmo da un gran numero di cittadini,
tra cui il sindaco Polla. Sono certo che nella bella sala LodronBertelli e nelle altre adunanze descritte dall’attualità, aleggiavano,
bene auspicanti,gli spiriti dei benemeriti don Celestino e Tranquillo
Giustina.
Complimenti, con tanti auguri di buon lavoro a tutti.
Cordialmente
il
Garzonè n. 37
Walter Camatti
79
La vita l’e na montagna
La vita l’è na montagna,
in prinzipi as parte n’la valada
quagiù l’è plan e la gent l’è trigada,
po’ col pasar dal temp e da li stagiun
ni tuca girar su, tacà al dos
ma ghe amu prà
e tanc’ fiur da qua e da là.
E come la vita chi sa invia via
sa si sta ben le na puisia.
Di li ansù ghe cruzidei
e par nar sù, in du le mei
e ci, in la vita, sa ti te maridà
in pò d’aiuto ti l’è gatà.
Ma da n’du ca ti se rivà
ti vic’ dalonc’ in gran di pù
e ti ti fermi a vardar giù.
Po’ ti riprendi la to caminada
in vers la cima imaculada.
E in mez ai corz e ai palinun
ries a butar amù anca i fiur
ca ie dimen ma pù prezius.
E sa la cima in bot rivà sù
ti starè lì a vardar giù,
ti ghi dirè a chi la giù
in du pasar par rivar sù.
Po’, in bel dì senza bacan
ti tucarè la crus con man.
Gianni Mosca Piazi
il
Garzonè
N.
N.
N.
N.
N.
N.
N.
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Gennaio 1991
Luglio 1991
Gennaio 1992
Luglio 1992
Gennaio 1993
Luglio 1993
Gennaio 1994
Luglio 1994
Gennaio 1995
Gennaio 1996
Luglio 1996
Gennaio 1997
Luglio 1997
Gennaio 1998
Luglio 1998
Gennaio 1999
Luglio 1999
Gennaio 2000
Gennaio 2001
Luglio 2001
Febbraio 2002
Ottobre 2002
Gennaio 2003
Luglio 2003
Gennaio 2004
Luglio 2004
Gennaio 2005
Febbraio 2006
Dicembre 2006
Luglio 2007
Febbraio 2008
Dicembre 2008
Settembre 2009
Dicembre 2009
Marzo 2011
Dicembre 2011
Giugno 2012
Pagine
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Pagine
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Esaurito
Esaurito
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Disponibile
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Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Esaurito
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Disponibile
Disponibile
il Garzonè n. 37
Anni 22 - Numeri 37 – Pagg. 3330
Supplementi n. 7, pagg. 1228 – Totale pagg. 4478
“ il Garzonè ”
n. 37 - Giugno 2012

Comune di Caderzone Terme (38080 - TN - Italia)
Semestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A. P. - 70% - CNS Trento - Taxe Perque