un`opera ciclopica per garantire la neve sicura

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un`opera ciclopica per garantire la neve sicura
innevamento programmato
Il Lago Montagnoli a Madonna di Campiglio
Un’opera ciclopica
per garantire la neve sicura
Con un investimento di 8 milioni di Euro la Società Funivie della Perla delle Dolomiti di Brenta ha creato dal
nulla il più grande bacino di accumulo mai realizzato in Italia. Un vero e proprio lago alpino dalla superficie
di 36 mila mq realizzato in località Pian della Zedola, capace di stoccare 200.000 metri cubi d’acqua e di
consentire la certezza di innevare i 150 ettari del comprensorio in sole 120 ore di freddo. Tante e qualificatissime le imprese che hanno contribuito ad un intervento di cui la sciopoli trentina aveva bisogno da tempo per consolidare il proprio status di assoluta eccellenza sul mercato internazionale del turismo invernale
ono stati terminati a tempo
S
di record i lavori per la realizzazione del lago Montagnoli
a Madonna di Campiglio, il più
grande bacino di accumulo
per l’ innevamento programmato mai realizzato in Italia.
Con un investimento complessivo superiore a 8 milioni
di euro, le Funivie Madonna
di Campiglio hanno realizzato un’opera unica nel suo genere, sia per lo stoccaggio
d’acqua (circa 200.000 mc)
che per l’ampiezza dell’area
interessata (oltre 36.000 metri quadri). L’invaso si trova a
valle del rifugio Montagnoli, in
località Pian della Zedola, sul
versante zona Spinale a 1764
m di quota. Realizzato ed inserito in un contesto ambientale particolarmente predisposto per un’opera del genere,
curato nei minimi particolari
tanto da sembrare vero e non
un’opera artificiale, ha dimen-
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sioni di un vero e proprio lago
alpino : 360 mt. di lunghezza,
con una larghezza massima di
120 mt., una profondità di 12
mt. ed un perimetro di circa 1
km., tutto percorribile a piedi,
tanto che diventerà, soprattutto d’estate, una meta per i vari
escursionisti. L’individuazione
del luogo è stata determinata
da idonea morfologia del territorio naturale, dalla conformità
urbanistica, da un facile accesso e da un ottimale funzionamento idraulico, lago con sale
pompe Fortini Valle, Grostè
Valle, Intermedia Grostè, Zeledria Valle, Spinale Monte, Boch
Valle e Patascoss.
Quattro lotti di intervento,
gare di appalto
per trenta aziende
Lunghissimo è stato l’iter burocratico, con i primi progetti
predisposti da Funivie Campiglio ben undici anni fa, ma che
professioneMontagna n° 129 novembre/dicembre 2014
per un motivo o per l’altro si
sono sempre arenati contro i
dinieghi dei vari uffici competenti della Provincia Autonoma
di Trento e del Parco Adamello/Brenta. La carenza di acqua stoccata, divenuta ormai
cronica e sempre più preoccupante, ha spinto la Società
impiantistica ad accelerare
ulteriormente la progettazione
di un nuovo e grande bacino,
individuando una giusta e definitiva collocazione in zona
Pian della Zedola, circa 400
mt. in linea d’aria sopra la partenza della telecabina Grostè.
Il progetto, predisposto e realizzato dallo studio d’ingegneria Pro Alpe di Trento, è stato
presentato da Funivie Campiglio in Provincia a Trento nel
mese di marzo 2012 e dopo i
vari iter burocratici ha ottenuto l’assenso preliminare per la
realizzazione di un invaso a
cielo aperto il 6 febbraio 2014.
Dopo quella data sono partiti i
lavori, a dir poco frenetici, per
appaltare le varie opere suddivise in quattro grandi lotti :
taglio piante e movimento terra, realizzazioni opere civili,
impermeabilizzazione bacino
e fornitura tubi, con gare d’appalto che hanno interessato
una trentina di varie imprese
del Nord Italia. Era assolutamente necessario partire con i
lavori il prima possibile, per
soddisfare il crono-programma
predisposto dall’Ufficio Tecnico delle Funivie Campiglio
che prevedeva la consegna
dell’intera opera entro il 31 ottobre 2014, in tempo utile per
iniziare ad innevare la parte
alta della Zona Grostè. A complicare ulteriormente le cose
ci ha pensato pure un inverno
quanto mai nevoso, con tanta
neve caduta anche in primavera, tanto da costringere la
Società Funivie, supportata
innevamento programmato
dalle ditte appaltatrici, ad intervenire con gatti delle nevi
e pale gommate per spostare
ben 50.000 mc. di neve dal
cantiere di lavoro e permettere
il 5 maggio, alle Imprese Cunaccia Bruno e Cunaccia Francesco, d’iniziare i lavori di taglio piante e movimento terra e
successivamente poi nel mese
di giugno, all’Impresa Giordani
la realizzazione delle opere civili . Particolarmente curato è
stato il lavoro d’impermeabiliz-
zazione dell’intero bacino, realizzato dalla ditta Isoledil s.r.l
con sede in Collebeato (provincia di Brescia) che ha posizionato e steso oltre 150.000
mq di materiale isolante di vario tipo e spessore.
Le condizioni necessarie
per sfruttare al massimo
le «finestre di freddo»
Ad opera conclusa, possiamo tranquillamente affermare
che è stato realizzato in tem-
pi estremamente contenuti un
intervento di grande respiro,
anche sotto l’aspetto ambientale, che permetterà alle Funivie Madonna di Campiglio
d’affrontare con una certa
tranquillità e serenità i capricci meteo soprattutto ad inizio
stagione invernale. Il perché
di questa affermazione lo
possiamo facilmente dedurre da alcuni dati significativi
che hanno accompagnato la
realizzazione di questo inva-
so. Con 154 ettari di piste da
innevare le Funivie Madonna
di Campiglio, attraverso tre
bacini interrati ed il laghetto
di Campiglio, aveva un volume di stoccaggio d’acqua di
31.000 mc con un rapporto
mc/ha di piste di 201 litro d’acqua per ettaro, estremamente
insufficiente ai fabbisogni d’innevamento programmato per
una destinazione di prestigio e
grande fascino come la Perla
delle Dolomiti. Con la realizza-
innevamento programmato
Un’eccellenza trentina
con eccellenze italiane
Il bacino a Plan De
Gralba realizzato
da Isoledil
La grandiosa opera del Lago Montagnoli che rafforza la competitività di Madonna di Campiglio nel panorama del turismo invernale a livello internazionale è stata resa possibile grazie anche al lavoro congiunto di partners industriali altamente qualificati,
leaders nei loro settori di intervento e, soprattutto, tutti italiani. Un motivo in più di orgoglio, di fiducia e di speranza, valutando
di quante e quali risorse imprenditoriali e produttive il nostro Paese disponga per uscire dalla crisi che ancora l’attanaglia
soledil Srl, costituita a Brescia nel 1980, è
Iabilizzazione
un’impresa specializzata in lavori di impermenel settore delle opere civili, indu-
tenti. Numerosi sono gli interventi di impermeabilizzazione di bacini di accumulo idrico ad uso
innevamento programmato realizzati negli ultimi
30 anni nelle stazioni sciistiche più prestigiose
in Italia. Isoledil Srl dispone di qualificazione
S.O.A., rilasciata da CQOP SOA, per la partecipazione agli appalti pubblici nelle categorie
OG1, OS8 e OS7. Isoledil Srl è iscritta all’associazione di categoria ANCE BRESCIA Collegio
Costruttori Edili della provincia di BS e aderisce
all’ A.I.B. Associazione Industriale Bresciana.
Sono oltre 30 i bacini di accumulo idrico realizzati
da Isoledil in ambito montano, riportiamo i più
significativi in termini di grandezza e capacità:
Madonna di Campiglio 38000 mq
Plan de Gralba Selva di Valgardena 16200 mq
Arabba Porta Vescovo
12600 mq
Val Bione Ponte di Legno
12800 mq
Cà de Poi Ponte di Legno
12600 mq
Anfiteatro Sestriere
12600 mq
Roccaraso
9000 mq
Campofelice
10400 mq
Ciampac Alba di Canazei
5800 mq
Limone Piemonte
3800 mq
a Viganò Pavitex di Curno (Bergamo) è una
L
moderna realtà produttiva nata negli anni '50
dalla capacità imprenditoriale del suo fondatore,
fluidi attraverso il geotessile stesso (funzione di filtrazione); 3) per la prevenzione o la limitazione dei
danni locali su membrane impermeabilizzanti (funzione di protezione); 4) per il miglioramento delle
proprietà meccaniche dei terreni o altri materiali da
costruzione (funzione di rinforzo); 5) per la captazione e il trasporto nel piano di acque meteoriche
di falda e o altri fluidi (funzione di drenaggio); 6)
per la prevenzione o la limitazione dei movimenti
di strati superficiali di terreno su pendii (funzione
di controllo e erosione).
La gamma di geosintetici Pavitex (geotessili tessuti e nontessuti, geogriglie, geocompositi drenanti,
geostuoie, biostuoie) è così suddivisa:
l Geotessili e Geocompositi per l’Ingegneria Geotecnica ed Ambientale
l Geotessili e Geocompositi nei Sistemi Impermeabilizzanti
La ricerca e sviluppo è attivamente impegnata nello
studio e nella sperimentazione di nuovi prodotti e
tecnologie al fine di offrire il miglior servizio alla
nostra clientela.
GEOCOMPOSITI DRENANTI
Pavidrain: Geocomposito drenante costituito da
una geostuoia tridimensionale in polipropilene
accoppiata su entrambi i lati a due geotessili non
tessuti in polipropilene.
Pavigrid: Geocomposito drenante costituito da
una georete a maglia romboidale in HDPE eventualmente accoppiata ad uno o due geotessili filtranti in polipropilene (2F) e ad una pellicola impermeabile in poliolefine (PL).
Recytop Geocomposito drenante costituito da un
materassino in polietilene a cellule chiuse, accoppiato ad un geotessile nontessuto di bassa grammatura.
GEOGRIGLIE PER OPERE IN TERRA RINFORZATA
Pavirock TPV: è una geogriglia tessuta in poliestere alta tenacità con rivestimento in PVC nero.
GEOSTUOIE E BIOSTUOIE PER IL CONTROLLO
DELL’EROSIONE
Megamat Geostuoia grimpante in polipropilene
ad elevato indice alveolare eventualmente rinforzata con geogriglia tessuta in poliestere rivestito di
PVC.
Pavimant Biostuoie e biotessili in fibra naturale.
Trenchmat S Canaletta antierosiva costituita
dall’accoppiamento di una geostuoia grimpante sul
lato superiore, un geotessile nontessuto intermedio e una pellicola impermeabile sul lato inferiore.
striali ed idrauliche con manti sintetici e bituminosi. La qualità dei materiali impiegati, l’elevato
grado di specializzazione della manodopera, la
competenza del personale tecnico in grado di
fornire consulenza sia nella fase di progettazione
che durante l’esecuzione dei lavori, unitamente
alle garanzie assicurative rilasciate alla consegna
delle opere, permettono alla Isoledil Srl di essere
un partner di assoluta affidabilità per i commit-
Angelo Viganò. Nel corso degli anni la società è
cresciuta e ha consolidato le sue caratteristiche di
grande flessibilità e dinamismo tecnico-commerciale basate su attrezzature aggiornate e moderne
strutture gestionali. Dal 2002 il sistema qualità di
viganò Pavitex è stato adeguato alla norma ISO
9001. Strutture di assistenza e un moderno laboratorio dedicato al controllo produzione e alla
ricerca completano l'attività nel settore. E proprio
la continua attività di ricerca e sperimentazione insieme alla progressiva differenziazione produttiva
hanno condotto l'azienda ad
essere oggi organizzata nelle
due divisioni dei pavimenti
tessili (arredamento e allestimenti fieristici) e dei prodotti
geosintetici (lavori pubblici). I
prodotti geosintetici possono
servire: 1) per la prevenzione
della contaminazione di terreni diversi adiacenti o di altri
materiali di riempimento (funzione di separazione); 2) Per
il trattamento dei terreni o di
altre particelle soggette a forze idrodinamiche permettendo
nel contempo il passaggio dei
olyglass è un’azienda di Ponte di Piave
P
(Treviso) fondata nel 1969 per iniziativa di tre
fratelli che lavoravano nel settore della realizza®
zione di coperture fin dai primi anni ’60. L’idea di
mescolare elementi diversi come bitumi e polimeri
ha consentito il salto da una dimensione artigianale ad una dimensione industriale che ha supportato
un’espansione a livello internazionale con l’apertura di uno stabilimento negli Stati Uniti negli anni
‘80. Dal 2008 Polyglass fa parte del Gruppo Mapei,
leader internazionale nella chimica per le costruzioni, e oggi è una tra le più significative aziende
europee produttrici di sistemi impermeabilizzanti,
con soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze di impermeabilizzazione mediante l’utilizzo
di membrane bituminose, manti sintetici in PVC-P
e FPO, membrane autoadesive e superleggere. Le
50
Focus prodotti
GEOTESSILI NON TESSUTI
PER LA PROTEZIONE DELLE MEMBRANE
Stratum T/Stratum: Geotessile nontessuto agugliato in polipropilene multicolore.
Tecnogeo F: Geotessile nontessuto agugliato in
polipropilene alta tenacità bianco.
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soluzioni basate sui manti sintetici Mapeplan®, ditenimento di crediti Leed. Una delle caratteristiche
sponibili sia in poliolefine flessibili FPO e PVC-P,
fondamentali dei manti Mapeplan® è l’eccellente
consentono in particolare di realizzare impermelavorabilità e saldabilità. La saldatura termica coabilizzazioni di coperture ed opere di ingegneria
stituisce una vera e propria fusione e unione tra le
civile, bacini, vasche, serbatoi, canali ed opere
catene molecolari, resistente al battente idraulico e
idriche in genere in maniera affidabile e duratura.
alle sollecitazioni meccaniche. I manti Mapeplan T
I manti Mapeplan® sono
WT sono marcati CE secondo le norprodotti in un moderno Il bacino di Piani di Bobbio (LC) me EN 13361, EN 13362, EN 13491,
impianto caratterizzato da realizzato da Polyglass
EN 13492. Polyglass SpA è certificata
un processo di «multiUNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO
extrusion coating», uti14001:2004 e da sempre investe nella
lizzando materie prime di
formazione attraverso corsi tecnici e dialta qualità e con elevate
vulgativi, per creare una cultura dell’imprestazioni e durabilità. I
permeabilizzazione e informare i Promanti Mapeplan® sono
gettisti e i Professionisti del settore sui
ecocompatibili, atossici e
nuovi prodotti e tecnologie sviluppate.
possono contribuire all’otwww.polyglass.it
professioneMontagna n° 129 novembre/dicembre 2014
innevamento programmato
zione del nuovo invaso, i metri
cubi stoccati sono aumentati a
231.000 ed il rapporto mc/ha
è salito a 1500 mc per ettaro,
condizioni che permetteranno
d’innevare l’intero comprensorio sciistico in sole 120 ore di
freddo, sfruttando al massimo
le finestre, sempre più limitate
nel tempo, di temperature rigide che di solito nel mese di
novembre non durano di più
di 6/8 giorni consecutivi. Per
ottenere certe performances,
Funivie Campiglio ha dovuto
intervenire anche nel realizzare tre sale pompe nuove in località Fortini Valle, Patascoss
e Boch valle, oltre al potenziamento delle altre già esistenti
e di tutta la rete acqua ed aria,
utilizzando le più sofisticate
tecnologie per impianti a bassa ed alta pressione, offerte
da Technoalpin e Myneige,
integrate da quest’anno in
un'unica società, che ormai
da anni operano a Campiglio.
In questo particolare settore,
con una logica prospettica ben
definita, i primi lavori erano
già iniziati nel 2011 e termineranno fra pochi giorni, con
un investimento complessivo,
per questo particolare settore,
di oltre 6 milioni di euro. Per
posizionare adeguatamente il
bacino, si è dovuti intervenire pure sulla parte terminale
della pista Fortini, dal Rifugio
Montagnoli sino alla partenza
della telecabina Grostè. Sul
fronte opposto, essendo necessario posizionare il collettore di collegamento fra Nambino ed il lago, si è ridisegnata
la parte terminale della pista
Pradalago Diretta e lo skiweg
Pradalago–Nambino. Infatti è
dalla piana di Nambino, zona
5 Laghi, che l’acqua, superando un dislivello di 160 metri,
verrà pompata nel lago Montagnoli, sul lato opposto della
valle, con una condotta idrica
del diametro massimo di 600
mm. attraverso un percorso di
oltre 1.800 m.
La più grande assicurazione
per attrarre i flussi turistici
provenienti dall'estero
Ad opera conclusa, l’investimento totale supera gli 11 milioni di euro, ma nonostante
il grande sforzo economico
sostenuto, si respira aria di
grande soddisfazione ai piani
alti delle Funivie Campiglio.
Il nuovo Presidente della società (l’Ing Sergio Collini, che
ricordiamo è subentrato a ottobre all’Ing Marcello Andreolli al timone della società)
afferma: «Questa opera, tanto
voluta e tenacemente perseguita da chi mi ha preceduto
e da tutto il nostro Consiglio
d’Amministrazione, è la più
grande assicurazione che mai
avremmo potuto realizzare per
garantire aperture anticipate
o quanto meno sicure delle
prossime stagioni invernali.
E’ stato realizzato un qualcosa di veramente importante
e bello anche esteticamente
e per questo motivo mi sento
di complimentarmi con tutte
le maestranze delle Funivie,
che hanno dimostrato tanto
impegno e professionalità».
Francesco Bosco, direttore
generale, coglie l’occasione
per evidenziare alcuni aspetti
rilevanti che hanno accompagnato questo lavoro che in
soli 6 mesi ha visto nascere
dal nulla il più grande bacino
d’innevamento
attualmente
Si alzano ...si siedono
Sergio Collini
nuovo presidente della Società Funivie
ergio Collini è il nuovo presidente della società Funivie Madonna
S
di Campiglio Spa in sostituzione di Marcello Andreolli che a sua volta
prende il suo posto al vertice di Emmeci Group Spa , la holding finanziaria
che detiene il 54% del capitale azionario della società impiantistica della
stazione invernale trentina. Il cambio di consegne, in pratica una staffetta
tra amici e soci di lunga data, è avvenuto durante il Consiglio
di Amministrazione della società seguito all’assemblea dei soci che ha
approvato il bilancio e provveduto al rinnovo di alcune cariche all’interno del
Consiglio di Amministrazione. Collini, ingegnere e imprenditore di Pinzolo
a capo di una storica azienda edile nata in Val Rendena ancora prima della
seconda guerra mondiale, ha assunto l’incarico con l’impegno di operare
nel solco tracciato dal suo predecessore per consolidare il posizionamento
di Madonna di Campiglio tra le più attraenti competitive mete del turismo
invernale a livello internazionale. «Ritengo importante – ha dichiarato alla
stampa dopo la sua nomina - prestare attenzione alla gestione dei costi ma
anche ad una commercializzazione dinamica finalizzata ad incrementare gli
arrivi e le presenze in primis a Madonna di Campiglio e poi in tuttta
la skiarea tenendo ben presenti i mercati stranieri che i dati dell’ultima
stagione hanno dimostrato essere determinanti per cercare risultati sempre
in positivo, sia in riferimento alle presenze che ai ricavi. Altro obiettivo
prioritario – ha detto ancora Collini – è il miglioramento e l’ampliamento,
nei limiti di ciò che ci sarà consentito, dell’are sciabile di Campiglio che è
giunta ormai ad un livello di quasi saturazione».
esistente in Italia. Innanzi tutto la grande collaborazione
instaurata fra tutte le aziende
esterne che sono intervenute
nelle varie fasi di lavorazione
e l’ufficio tecnico funivie che
ha coordinato e diretto i lavori,
la grande disponibilità dimostrata dalla Comunità Regole
di Spinale e Manez, proprietaria dell’area, dal Comune di
Ragoli, dal Corpo Forestale,
dal Parco Naturale Adamello
Brenta e dai vari uffici provinciali interessati all’opera. L’altro aspetto molto importante, visto che Campiglio si sta
sempre più internazionalizzando ( l’inverno scorso i turisti
stranieri hanno rappresentato
il 45% delle presenze totali) è
lanciare al mondo un messaggio molto semplice ed importante : sulle piste di Madonna
di Campiglio la neve è garantita su tutto quanto il demanio
sciabile all’inizio di ogni stagione invernale e questa è la
principale garanzia che i vari
tour-operator stranieri vogliono avere, prima di organizzare flussi importanti verso
una destinazione turistica e la
Skiarea Campiglio, (Madonna
di Campiglio Folgarida/Marilleva e Pinzolo) con 150 km di
piste sci ai piedi ed una ricettività alberghiera complessiva di oltre 30.000 posti letto è
una fra le più importanti destinazioni turistiche di tutto l’arco
alpino a livello internazionale.