Anno 1 - n° 9 - Il Santuario del Miracolo Eucaristico
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Anno 1 - n° 9 - Il Santuario del Miracolo Eucaristico
165508 Lampada09 boll 18-11-2008 10:39 Pagina 1 ANNO I - N. 9 SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE DICEMBRE 2008 1 4 1 1 9 6 6 3 SANTUARIO DEL MIRACOLO EUCARISTICO Corso Roma - 66034 Lanciano (Ch) Offerte per: ❑ Intenzioni Ss. Messe ❑ Per abbonamento LA LAMPADA ❑ Altro NOTIZIE UTILI Santuario del MIRACOLO EUCARISTICO Corso Roma – 66034 – Lanciano (Ch) Tel 0872.713189 www.miracoloeucaristico.eu [email protected] INFORMAZIONI Frati Francescani brasiliani a destra: Seminaristi croati e gruppo coreano in preghiera Orario Santuario BOLLETTINO • SANTUARIO DEL MIRACOLO EUCARISTICO - 66034 LANCIANO (CHIETI) invernale-estivo: Lettera al Rettore del Santuario mattino: pomeriggio: Reverendo padre, Domenica 19 ottobre u.s. mi trovavo a Lanciano col mio gruppo di Lecco. Sono rimasta molto colpita dal Miracolo eucaristico, che già conoscevo. Ho assistito con molta devozione alla s. Messa delle ore 10.30. Essendo la chiesa gremita, mi sono ritrovata proprio vicino all’Ostensorio del Miracolo. Da lì ho potuto anche ascoltare bene il coro e ammirare la bravura della direttrice. Mi sono piaciuti molto i canti, specialmente quello della comunione. Per questo le chiedo se è possibile avere il testo e lo spartito per poterli inserire nella nostra liturgia. Le chiedo anche preghiere per i miei familiari. La ringrazio anticipatamente e la saluto devotamente. Carla Arrigoni Pavone CON I LETTORI 1 4 1 1 9 6 6 3 S AN T UAR I O D E L M I R AC OL O E UCAR I S T I CO COR SO ROMA 6 6 0 3 4 LA NC I ANO CH Offerte per: ❑ Intenzioni Ss. Messe ❑ Per abbonamento LA LAMPADA ❑ Altro Corrispondenza Reverendo Direttore chiedo una parola di chiarificazione circa il comportamento da avere verso coloro che ci vogliono fare adepti di altre religioni o sette. Grazie, se cortesemente mi darà una risposta tramite bollettino. Teodato (da Scalea) Gentile signore, ormai siamo assaliti continuamente in casa e per la strada da persone che cercano proseliti per altre religioni o sette.Verso di loro, occorre fermezza e carità. L’ideale è di ringraziare e tirare avanti senza discutere e accettare nessuna stampa. Il fermarsi, ascoltare, dialogare con loro è un segno di approccio e interessamento. Se si stabilisce un rapporto di curiosità e di accoglienza, in seguito sarà difficile liberarsi da loro. È inutile discutere per portarli alla nostra fede. È più facile che i nostri fedeli passino dalla loro parte che loro vengano da noi. Essi sono fortemente convinti di essere nella via giusta, perciò non cedono nulla della propria dottrina e delle loro convinzioni. In ogni caso è sempre meglio usare rispetto e carità. Anch’essi sono figli di Dio. Spesso agiscono in buona fede. Si espongono, a volte con sacrificio, ad un servizio di proselitismo che richiede tempo, fatica e spese. Come fratelli cristiani è bene pregare per loro e affidarli al Signore. Solo Lui conosce il mistero della coscienza umana con tutti i suoi condizionamenti che sono dentro e fuori di ognuno. A conclusione di questi brevi consigli, diciamo che è opportuno avere un comportamento di misericordia e comprensione. Il Signore Gesù trattava con molta carità tutti: peccatori, nemici, eretici e pagani. Lo stesso atteggiamento dovrebbe essere di ogni fedele della Chiesa cattolica. Autorizzazione Tribunale di Lanciano n. 28 - dicembre 1953 Direttore Responsabile: P. Ernesto Piacentini o.f.m. conv. Grafica e stampa: Litografia Botolini srl - tel. 0872.714641 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2005 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, Roma Aut. 2008 06.45 - 12.30 15.00 - 19.30 Orario Sante Messe Festivo: 07.30 - 09.00 - 10.30 - 18.30 Feriale : 08.00 - 09.00 - 18.30 Sacramento della Riconciliazione: Festivo: 06.45 - 12.15 - 15.00 - 19.30 Feriale : 08.00 - 12.15 - 15.00 - 19.30 Accoglienza pellegrini: ❖ Frate disponibile per la spiegazione ❖ Proiezione video storia del Miracolo ❖ Possibilità di celebrare Santa Messa ❖ Adorazione Eucaristica ❖ Confessioni ❖ Sale per giornate di ritiro spirituale ❖ Sala mostra sul Miracolo ❖ Cappella San Legonziano e Battistero ❖ Percorso archeologico Attività del Santuario Ospitalità: “Casa San Francesco” tel. 0872.40432 cell. 339.1612495 www.casasanfrancesco.com [email protected] Casa Editrice SMEL: ❖ Pubblicazioni sul Miracolo Eucaristico in varie lingue ❖ VHS e DVD in varie lingue ❖ Foglio di collegamento La Lampada Servizio Accoglienza e ristoro gruppi: TOURIST INFORMATION - LANCIANO Tel. 0872.40670 e-mail: [email protected] www.vptabruzzo.com Da visitare oltre il Santuario: ❖ Cattedrale Madonna del Ponte ❖ Chiesa Santa Maria Maggiore ❖ Museo Diocesano Conto Corrente Postale n.14119663 ra il Natale di Gesù e il grande sacramento dell’Eucaristia c’è un rapporto essenziale e indissolubile. L’Eucaristia nel tempo è la continuità della presenza e della riattualizzazione del sacrificio della croce. Per meglio capire questa profonda unità tra il Natale di Gesù e l’Eucaristia è bene ricordare tre aspetti fontali che ripresentano e rendono efficace, nella fede, la realtà misterica dell’Incarnazione e il segno sacramentale del pane e del vino. A Natale Gesù scende tra noi: “il Verbo si fece carne e venne ad abitare tra noi”(Gv 1, 14). Quel Bambino di Betlemme, fragile, quell’Apostolo pieno di zelo per le strade della Palestina, quel corpo martoriato e crocifisso sul Calvario,oggi, è nell’Eucaristia. È lo stesso Gesù nato da Maria che vive nel velo dei segni e del mistero, nascosto agli occhi e all’esperienza sensibile, ma vivo e reale nella fede delle verità rivelate. Natale è ogni giorno, ogni volta che si è dinanzi all’Eucaristia nel silenzio adorante, nella preghiera intensa. Il secondo aspetto dell’Eucaristia è ricevere il “pane della vita”. Nel capitolo VI di Giovanni Gesù promette l’Eucaristia:“la mia carne è vero cibo, la mia carne vera bevanda…”(v. 55),“questo vi scandalizza?”( v. 61). Gesù ripete oggi, in ogni celebrazione: “prendete, mangiate, prendete, bevete”. Significa: ricevere, assimilare la sua natura umana -divina. Questo è più della visita dei pastori e dei magi che vedono e contemplano Gesù con i propri occhi. Il mangiare e bere è il massimo, è l’utopia dell’amore. Ecco perché i primi cristiani erano chiamati antropofagi, mangiatori di carne umana. T Ricevere, oggi il corpo di Cristo è farlo rinascere nelle nostre situazioni, nella realtà e diversità dei nostri giorni. Quel Bambino di Betlemme, cresciuto e diventato adulto, ucciso da flagelli e crocifissione per ignoranza e malvagità umana, oggi, muore di nuovo misticamente, realmente, veramente, sacramentalmente in ogni celebrazione eucaristica. È la carne del Bambino di Betlemme sacrificata, immolata e offerta al Padre per la redenzione del mondo. Cosa si celebra nel Natale? Qual’è il momento più sublime del Natale? È la mezzanotte, quando suona la campana, iniziano i canti, si alza l’assemblea per celebrare l’evento del memoriale nascita-morte di Gesù nell’Eucaristia. In quella notte non si può non gioire, lodare, ringraziare, commuoversi, esultare, benedire perché quel Gesù di 2000 anni fa è con noi lungo il cammino della nostra vita, sul sentiero delle nostre ricerche e dei nostri approdi, oltre gli orizzonti del nostro vivere quotidiano. Natale è oggi e sempre, ogni volta che incontriamo Gesù nell’Eucaristia. A Lanciano il Natale è più sentito che altrove. Hai dinanzi la Carne e il Sangue del Figlio di Dio. Così il ritorno a Betlemme, al momento dell’Incarnazione e immediato e spontaneo. Qui dinanzi al Miracolo si è aiutati a pensare, a contemplare direttamente quel Corpo che è rivelazione e testimonianza dell’amore di Dio tra gli uomini. Betlemme e Lanciano due città in cui Dio ha voluto dare un segno della sua infinita misericordia, ma é Betlemme, è il Natale di Gesù che ha cambiato le sorti dell’umanità. Natale e l’Eucaristia Auguri per il santo Natale e l’anno nuovo ai lettori de La Lampada, ai pellegrini, ai benefattori, ai fedeli che frequentano il Santuario. A tutti con S. Francesco diciamo: “il Signore vi dia pace!” Pagina 4 Dinanzi al Miracolo Eucaristico I Santi Francescani e l’Eucaristia S. Francesco e l’Eucaristia rancesco d’Assisi ebbe un grande amore per l’Eucaristia. Il Celano nella Vita seconda dice che ardeva di amore in tutte le fibre del suo essere verso il Sacramento del corpo del Signore. Inoltre voleva morire in Francia per l’amore che questa terra portava ai sacri misteri. Dell’amore della Francia per l’Eucaristia ne era venuto a conoscenza probabilmente prima della conversione quando con il padre, Pietro di Bernardone, si recava nel Paese d’oltralpe per motivi di lavoro. Ma il concreto contatto virtuale con la Francia “eucaristica” ci fu nel 1216, quando Francesco si recò a Perugia per le esequie di Innocenzo III morto in quella città che ospitava il Pontefice. Nel capoluogo umbro incontrò il Vescovo Giacomo de Vitry che gli parlò della sua terra dove il Poverello si doveva recare nel 1217, ma fu fermato a Firenze dal Cardinale Ugolino. Tra le parole più significative di Francesco sull’Eucaristia si possono menzionare le seguenti: “Se mi capitasse di incontrare un Santo che viene dal cielo e un sacerdote poverello, saluterei prima il prete e correrei a baciargli le mani. Direi infatti: Oh! Aspetta San Lorenzo, perché F le mani di costui toccano il Verbo di vita e possiedono un potere sovrumano”. Uno dei momenti più poetici della vita di Francesco fu proprio un momento legato all’Eucaristia: il presepe di Greccio, Natale 1223. Siamo soliti pensare che quella sera il momento centrale fu la rappresentazione della Natività di Gesù e l’invenzione del presepe (l’idea giunta fino a noi della rappresentazione plastica della grotta di Betlem corredata da numerosi elementi collaterali, come i pastori, gli zampognari, i mendicanti e le lavandaie è di S. Gaetano Thiene e non “da Thiene” come erroneamente si dice ancora, perché Thiene era il cognome). Invece fu la celebrazione della Messa, con Francesco, vestito da diacono (“forse non lo era”, secondo le parole dell’Arcivescovo di Perugia Mons. Giueseppe Chiaretti, nell’omelia della I domenica di Avvento nella Chiesa di S. Maia Nuova a Perugia, 28 novembre 1998), cantore del Vangelo della notte più bella dell’anno. Commosso fino alle lacrime, Greccio conserva ancora un segno del grande amore di Francesco per l’Eucaristia: i ferri per le ostie inviati ai vari luoghi che ne erano sprovvisti. Il 29 ottobre u.s. la Polizia penitenziaria della Provincia di Chieti ha celebrato la festa del loro santo Patrono S. Basilide martire al nostro Santuario. Presenti il Prefetto, il Sindaco di Lanciano e Autorità militari. Ha celebrato mons. Carlo Ghidelli Vescovo di Lanciano-Ortona. Voleva che si ricevesse la Comunione con cuore puro e corpo casto. E proprio per ricordare il binomio Francesco - Eucaristia la regione ecclesiastica umbra in occasione del Grande Giubileo del 2000 che ha coinvolto in modo speciale la restaurata Basilica di S. Francesco in Assisi ha predisposto un itinerario cristologico - eucaristico che si affianca a quello prettamente francescano (Assisi, Gubbio, Monteluco etc.) e a quello mariano, con il Santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza nel comune di Todi e i luoghi del Miracolo di Bolsena, entrambi nella diocesi di Orvieto - Todi. A questo si aggiunge un altro miracolo eucaristico, forse soffocato dalla devozione per S. Rita, ovvero quello di Cascia dove un sacerdote distratto pose la particola consacrata sulla pagina del breviario. Poco dopo la pagina s’insanguinò e il povero prete andò a confessarsi dal Beato Simone Fidati che valorizzò il miracolo di Cascia. Francesco ha avuto i segni della Passione di Gesù e in ogni Santa Messa, in tutte le chiese sparse nel mondo riviviamo il Mistero del Venerdì Santo. Santino Verna Celebrazione e visita al Santuario dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme - Delegazione “S. Matteo” - Roma. Sono una pellegrina giunta a Lanciano spinta dalla fede e dal profondo desiderio di ringraziare il Signore per i doni fatti alla mia vita. Gratitudine e riconoscenza anche per il grande segno eucaristico che il Signore ha compiuto in questa città per l’umanità e per me. Dinanzi a tanto evento ho pensato molto ed ho avuto tanta luce sui miei dubbi di fede e sulle mie difficoltà nella vita di ogni giorno.Qui al Santuario ho incontrato tanti fedeli giunti dalle diverse parti del mondo, accomunati dalla stessa fede, sostenuti dallo stesso amore verso l’Eucaristia.Persone con volti,lingue,condizioni sociali diverse, ma uniti nell’unica fede in Cristo.Perché sono venuti qui a Lanciano? Per vedere, come me, contemplare, pregare il Signore Gesù attraverso questo segno visibile della sua Carne, del suo Sangue. Quante emozioni, quanta luce, quanta grazia! La memoria si smarrisce rincorrendo l’itinerario della vita di Gesù sulla terra da Betlemme alla Risurrezione. Qui, dinanzi a quell’Ostensorio che splende in alto e mostra i due segni miracolosi mi sono sentita come sotto la croce a partecipare alla sua immolazione per essere testimonianza e salvezza per l’umanità.Come Tommaso Apostolo,incredulo di fronte al mistero del Cristo Risorto, ho sentito dentro di me un profondo anelito di gridare come lui: “Signore mio e mio Dio!” All’improvviso dubbi, perplessità e paure sono svanite, ed un senso di beatitudine e di pace mi ha avvolta in un alone di fervore spirituale che ha infuso in me la chiarezza e la certezza della fede.Il Miracolo eucaristico è una conferma delle parole di Gesù nell’ultima Cena.Come si fa a non credere? Anche la scienza, spesso in conflitto con la fede , ha dimostrato che nel Miracolo c’è la vera Carne e il vero Sangue del Figlio di Dio. Lanciano, per questo, é il Santuario dei santuari. Qui si vede, si sperimenta l’amore di Dio in quei due segni che manifestano il sacrificio della croce e la rivelazione della sua misericordia per ognuno di noi. Tornerò a Lanciano. È troppo bello essere dinanzi a quel Miracolo che dopo 1300 anni è lì in mezzo a noi come una testimonianza perenne della presenza di Dio. Signore, ti ringrazio di avermi condotta a Lanciano, dinanzi a te. Ho sentito il balsamo del tuo amore, della tua tenerezza. Aiutami a capire, a vivere la tua follia divina per la salvezza di ognuno di noi. La tua luce, la tua presenza eucaristica,il memoriale del tuo sacrificio siano il sentiero del nostro cammino lungo la trama della vita e la nebbia dei giorni. Caterina S. Visita del Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. Nel registro delle visite illustre ha scritto: “In questi giorni del premio Nobel vari scienziati esultano per le loro scoperte. Io provo l’ebbrezza di una grande scoperta, quella del Miracolo di Lanciano, che mi rende una straordinaria sensazione di gioia”. La comunità religiosa del Santuario Molti pellegrini che giungono al Santuario chiedono frequentemente a noi frati a quale Ordine apparteniamo. Per una risposta immediata di identificazione diciamo subito:”siamo i frati della Basilica di s. Francesco d’Assisi, di s. Antonio di Padova”. Con questa indicazione si vuole dire:”siamo i frati minori conventuali”. Il fondatore è s. Francesco. Poi, con le riforme del secolo XIV, nasce la seconda famiglia, quella dei frati minori e nel secolo XVI quella dei frati minori cappuccini. Ai frati minori della prima famiglia,viene dato ben presto (1250) l’appellativo di conventuali perché in quel tempo cominciavano ad officiare le chiese,ad abitare i conventi,anziché vivere una vita dedita strettamente all’itineranza e all’eremitaggio. Per una esperienza religiosa più intensasi preferì una forma di maggiore stabilità per dedicarsi di più alla preghiera e allo studio in vista di un apostolato più determinato. I frati minori conventuali sono sparsi in tutto il mondo e si dedicano a varie forme di attività pastorale nella Chiesa.Sono in terra di missione, nelle parrocchie, nei santuari.Svolgono diversi servizi ecclesiali negli ospedali, nelle carceri, nei centri di disagio sociale.Il governo centrale risiede a Roma.È composto dal ministro Generale e dal suo Consiglio.Sono presenti in 166 nazioni.Sono arrivati a Lanciano nel 1252 e sono rimasti fino all’inizio del 1800.A causa della soppressione napoleonica(1809) hanno abbandonato la città e sono tornati il 21 giugno 1953 dopo 144 anni.I frati conventuali vestono con il saio nero, con cappuccio e cingolo francescano.A Lanciano vi dimorano sette frati al servizio del Santuario. Si dedicano al ministero della riconciliazione, all’accompagnamento dei pellegrini, alla celebrazione dei sacramenti, alla predicazione, all’animazione della parrocchia di s.Lucia nel cui territorio è il Santuario del Miracolo eucaristico.Un frate della comunità assiste un centro terapeutico per la tossicodipendenza. Da questo bollettino ringraziamo tutti i pellegrini, i benefattori, i fedeli che prestano generosa collaborazione nelle attività e nei servizi del Santuario. Visita dell’onorevole Carlo Giovanardi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel registro delle visite illustre ha scritto: “mistero della fede! Quest’anno da Gerusalemme a Lanciano in un percorso di speranza con sempre al centro Gesù Cristo, il Figlio di Dio”. Il Bollettino deve essere compilato in ogni sua parte (con inchiostro nero o blu) e non deve recare abrasioni, correzioni o cancellature. La causale è obbligatoria per i versamenti a favore delle Pubbliche Amministrazioni. Le informazioni richieste vanno riportate in modo identico in ciascuna delle parti di cui si compone il bollettino. 10:39 AVVERTENZE 1 18-11-2008 tagliare lungo la linea tratteggiata 165508 Lampada09 boll