Anno 2 - n° 10 - Il Santuario del Miracolo Eucaristico
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Anno 2 - n° 10 - Il Santuario del Miracolo Eucaristico
ANNO II - N. 10 SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE GENNAIO - FEBBRAIO 2009 BOLLETTINO • SANTUARIO DEL MIRACOLO EUCARISTICO - 66034 LANCIANO (CHIETI) L’Eucaristia e il tempo Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni. Un’altra pagina della nostra vita è caduta nel tempo ormai passato. Abbiamo tutti un anno in più. Sentiamo che i giorni ci travolgono e ci spingono inesorabilmente verso la fine. Per chi crede, il tempo non è un nemico che odia e uccide, ma un amico che corre con noi per accompagnarci verso la vita. Non siamo soli, c’è il Figlio di Dio presente nell’Eucaristia: “sarò con voi sempre”. La parola tempo potrebbe apparire inaccostabile ad Eucaristia, ma essa è stata istituita nel tempo, in un giorno, in un’ora precisa.Oggi continua a perpetuarsi nei secoli attraverso la mediazione della Chiesa depositaria dei beni spirituali proclamati da Gesù. L’Eucaristia si celebra e si tramanda al futuro attraverso il segno del pane e del vino insieme alle parole della consacrazione. Essa, ora, in una forma e dimensione diversa continua il mistero dell’incarnazione, perciò rende presente, vivente ancora oggi il Signore. La sua presenza riempie il tempo e accompagna la Chiesa verso il futuro. Per questo l’Eucaristia è il segno escatologico (tempo della fine), annunzio e inizio dell’eternità. Il tempo nella sua realtà essenziale può essere definito cosmico e storico. Il primo riguarda il movimento degli astri, il ritorno delle stagioni. È la successione di attimi e millenni, i cicli della natura. Il tempo storico è il tempo in cui viviamo e registriamo gli eventi, i fatti, le situazioni che si imprimono nel nostro essere, nel nostro vivere. Il Signore con l’incarnazione è venuto nel tempo e nella storia umana. Ha sacralizzato e santificato il tempo cosmico e storico. Con Lui ha origine il kairòs: il tempo della conversione e della salvezza. L’Eucaristia è chiamata anche viatico, pane del viaggio. E’ il viaggio verso il futuro, verso l’eternità.Tutti conosciamo la fatica del cammino: stanchezza, delusioni, malattia, morte, speranze e sogni di felicità. Gesù pane di vita è il nostro viatico. Non siamo soli. Lui vive e cammina con noi in questo tempo dell’esistenza. Perciò la fede nella sua presenza è come lampada che illumina e sostiene il nostro andare quotidiano. I giorni, gli anni, i secoli seppelliranno le tracce del nostro passaggio terreno, i ricordi svaniranno, la storia continuerà il suo corso, gli uomini continueranno a nascere e a morire, ma l’Eucaristia resterà fino alla fine, anche quando noi saremo andati oltre il tempo e approdati alla soglia dell’eternità. 2 I Santi Francescani e l’Eucaristia S.Antonio e l’Eucaristia Antonio di Padova con l’Eucaristia ha un rapporto veramente speciale. Dei quattro miracoli principali uno è addirittura un miracolo eucaristico. Si trovava a Rimini e fu sfidato da un eretico che non credeva alla presenza reale di Gesù nel Sacramento dell’altare. Antonio allora gli disse di far digiunare la mula per tre giorni e al terzo giorno ecco il miracolo: di fronte al Santissimo sacramento portato dal Santo, con una balla di fieno a poca distanza, la mula non tenne conto di quest’ultima nonostante la fame e s’inginocchiò davanti a Gesù Eucaristia. Rimini ha voluto ricordare l’episodio erigendo un tempietto proprio sul luogo del miracolo, presso la chiesa di s. Francesco di Paola. Nella città romagnola avvenne anche la predica del Santo ai pesci e questi due episodi suggeriscono una bella riflessione sui Vangeli eucaristici di s. Giovanni. L’alimento che forma un nesso inscindibile con s. Antonio è il pane. Non è un richiamo all’Eucaristia, ma alla dedizione verso i poveri. Per questo motivo il 13 giugno vengono benedetti e distribuiti i panini che Una Visita Singolare La H. R. H. Principessa VIJDAN AL HASHEMI Ambasciatore del Regno Hascemita di Giordania ha visitato il Miracolo eucaristico con tanta umiltà e devozione. Ha ascoltato attentamente la storia dell’evento miracoloso, ha visto la sala Mostra con la relativa docu- vanno sotto il nome di “pane di s.Antonio”. A Padova, nella Basilica che ne custodisce la tomba, il pane viene benedetto la prima domenica del mese. I panini vengono portati in presbiterio all’inizio della liturgia eucaristica e in questo modo è sottolineato il nesso tra Eucaristia e devozione antoniana. Un anno, nel monastero di s. Erminio di Monteluce a Perugia, dove abitano le clarisse, dato che non era stata organizzata la raccolta per il pane di s. Antonio, il sacerdote il giorno prima disse ai fedeli di portare ognuno il proprio pane acquistato dal fornaio perché il giorno dopo ci sarebbe stata la benedizione. E così avvenne. Il sobrio e quasi angusto presbiterio si riempì di pagnottine di ogni tipo e fu davvero un modo speciale per festeggiare s.Antonio di Padova, assai legato all’Umbria, perché la canonizzazione, programmata a Rieti, fu compiuta nella Cattedrale di Spoleto il 30 maggio 1232, 11 mesi dopo la morte. S. Antonio dà questo significato ai cinque pani moltiplicati da Gesù (Sermone IVa domenica di Quaresima): il primo è la riprovazione del peccato nella contrizione, il secondo la manifestazione del medesimo nella confessione, il terzo la penitenza, il quarto lo zelo per le anime nella predicazione, il quinto la dolcezza nella contemplazione della patria celeste. Nella VIIa domenica dopo Pentecoste s. Antonio parla delle sporte con i pezzi avanzati come simbolo dei giusti ricolmi dei doni dello Spirito Santo. Le sporte sono confezionate con giunco e foglie di palma, perché il primo nasce nei luoghi ricchi d’acqua, mentre la palma è consegnata ai vincitori come premio. Il secondo simbolo antoniano dopo il pane è il giglio, memoriale del fiore di giugno che adornò la tomba. Il giglio, con la forma di calice, è ancora allusione all’Eucaristia che Antonio celebrava a Padova nella chiesa di s. Maria Mater Domini, ora cappella della Madonna Mora, inglobata nella Basilica del Santo.Tanti sono i pellegrini genuflessi che pregano rivolti a quell’immagine mariana, ricordando la profonda devozione del taumaturgo per la Regina del Cielo. Santino Verna mentazione storica – scientifica del Miracolo, si è fermata ad ammirare l’Oratorio di s. Legonziano. Al termine della visita la Nobildonna ha ringraziato gentilmente la Comunità religiosa per la rispettosa accoglienza e l’accompagnamento nel percorso di visita al Santuario. Nel registro delle visite illustri ha scritto: “ l’amore unisce tutti i figli di Dio nonostante la loro origine e la loro fede.” Dall’Università di GDANSK a Lanciano Nel mese di settembre u.s. sono stato con la mia famiglia a Lanciano. Ho visto e fotografato il Miracolo eucaristico. Ho letto tanto e perfino ho parlato di esso nel mio libro sulla Madonna di Guadalupe. Ho sempre considerato il Miracolo come un particolare operato della Provvidenza divina, ma dopo averlo visto con i miei occhi, ho capito quanto è grande il dono di Dio lasciatoci a Lanciano. Quello che ho visto e percepito nel Miracolo eucaristico mi ha colpito tanto, mi ha cambiato nel cuore, mi fa sentire una persona nuova. Da quell’incontro ogni mia comunione è più consapevole di quella di prima. Il Miracolo mi ricorda che in essa non solo ricevo, ma mangio il Corpo di Gesù. Quando adoro l’Eucaristia mi trovo alla presenza del Cuore di Dio. Il Signore, onnipotente e misericordioso offre a me creatura debole la sua Carne. L’esperienza dell’incontro col Miracolo ha segnato tanto la mia vita e la mia partecipazione alla santa Messa. Ho capito quanto grande e misterioso è l’ amore di Dio per me e per l’ uomo. Dio mi ama e mi chiama all’unione con Lui. Egli che è onnipotente e tutto Santo, ama una creatura così piccola che non cessa di chiamare e avvicinare sempre di più a Lui. Sono grato a Dio per questo incontro e per il dono del Miracolo. Zbigniew Treppa * * Professore all’Università di Gdansk (Polonia) e Direttore dell’Istituto Semeiotico dell’Immagine e Tecnica dell’audizione. E’ venuto a Lanciano per conoscere e fotografare il Miracolo. Le foto verranno collocate nel libro che sta scrivendo su l’evento miracoloso in rapporto alla Semeiotica dell’immagine. Congratulazioni Reverendo p. Direttore, sono un Insegnante di scuole medie superiori in pensione. Sono stato diverse volte al Miracolo eucaristico di Lanciano. Le scrivo per congratularmi per il suo Bollettino La Lampada che leggo volentieri ogni mese e ne conservo le copie. Molto gradito è l’articolo di prima pagina: contenuto chiaro e semplice, linguaggio immediato ed esistenziale. Le parole così precise e profonde nel loro significato toccano il cuore. Dalla prima pagina ricavo sempre una meditazione efficace per la mia vita di fede. Apprezzo molto poi, tutti gli altri argomenti: cronaca, eventi, celebrazioni del Santuario. Le foto sono molto belle, soprattutto didattiche: esprimono il fervore e l’adorazione dei fedeli verso l’Eucaristia. Dico solo una parola su la corrispondenza con i lettori: è un angolo prezioso, ispirato. Sono domande e risposte sapienti su diversi temi di fede che fanno riflettere e invitano ad approfondire i problemi. Reverendo p. Direttore continui pure a pubblicare il Bollettino perché è valido nei suoi contenuti, luminoso nei suoi colori, accettabile nella varietà e nella disposizione degli spazi che lo rende comodamente leggibile. E’ vero, è un Bollettino di appena quattro pagine, poche per un Santuario così rinomato, ma sono certo che nel tempo diventerà una vera Rivista eucaristica. Un Santuario come quello di Lanciano ha necessariamente bisogno di un mezzo di comunicazione con i pellegrini che arrivano da tutto il mondo. Nell’attesa di ricevere il prossimo numero del Bollettino saluto e ringrazio. Ho voluto scrivere questa breve testimonianza per esprimere la mia ammirazione, il mio incoraggiamento e per invitare i pellegrini a prendere e a ricevere mensilmente La Lampada. Sicuramente tanti altri come me apprezzano il vostro Bollettino. Reverendo Direttore spero di poter tornare a Lanciano nel prossimo mese di aprile con un gruppo della mia parrocchia. Allora la saluterò direttamente e la ringrazierò personalmente. Distinti ossequi, auguri di buon apostolato attraverso il servizio nel Santuario e la stampa del Bollettino LA LAMPADA Ottavio Di Sario Posta elettronica *Reverendo Direttore con grande piacere ricevo il bollettino LA LAMPADA, vi ringrazio calorosamente per la bella iniziativa. Visionando il vostro nuovo sito internet vi propongo di tradurre in francese ( la mia lingua materna) le pagine mancanti.Come sapete ho scritto la piccola guida Miracoli eucaristici, così potete verificare il mio lavoro di traduzione. Nell’attesa della vostra risposta, ricevete i miei più cordiali saluti. Nella precedente e-mail ho dimenticato la cosa più importante: naturalmente il lavoro di traduzione è gratuito. (Josiane Bartolini Villeger- FI). *Ho ricevuto la LAMPADA e l’ho attesa con maggiore desiderio. Leggerla nelle sue varie parti mi aiuta ad avere una fede più consapevole (almeno credo così!) e ad allargare sempre più gli orizzonti e includere nella mia preghiera non solo i grandi problemi mondiali,le situazioni conosciute direttamente, ma anche quelle indirette. La LAMPADA mi sembra essenziale e completa nella sua semplicità.Credo che sia anche un buon mezzo di evangelizzazione: aiuta a riflettere. Si legge volentieri, fa pensare. E’ proprio un dono! Ho visitato anche il nuovo sito. Bellissimo. Complimenti! Per me è come ritornare lì a Lanciano, anche se con il pensiero e con il cuore ci torno spesso… ( Franca G. - GE) LA TV di MALTA al Santuario Nei giorni passati una equipe della TV maltese è venuta a Lanciano per approntare un documentario sulla città e sul Miracolo eucaristico. Tra la città frentana e l’isola si è istituito un vero e proprio gemellaggio con incontri culturali, Delegazioni civili – religiose, con visite, celebrazioni e Mostra itinerante del Miracolo nelle diverse chiese dell’isola. L’itinerario della Mostra, iniziato nel maggio u.s. continua ancora. Alcune date del 2008: dal 10 al 31 maggio Valletta (Malta) Basilica Madonna del Carmine – dal 6 al 28 giugno Victoria (Gozo) chiesa s. Giacomo – dal 1 al 31 agosto Qala (Gozo) chiesa s. Giuseppe – dal 4 ottobre al 30 novembre Victoria( Gozo) chiesa frati minori conventuali - dal 1 al 31 dicembre la Valletta ( Malta) chiesa frati minori. In conseguenza di tutto ciò al Santuario si registrano numerosi pellegrinaggi provenienti da Malta. La Mostra continua il suo itinerario anche nell’anno 2009. Corrispondenza CON I LETTORI Reverendo p. Direttore sono Edmondo da Imperia. Leggendo la storia del Miracolo di Lanciano non ho trovato documenti appena dopo il Miracolo, ossia dall’ottavo all’undicesimo secolo. Perché? Grazie, se risponde a questo mio quesito. Caro Edmondo, la mia risposta sarà breve, essenziale per motivi di spazio. La problematica documentaria del Miracolo richiede una trattazione più ampia e approfondita. In seguito, da parte dell’editrice Smel del Santuario ci sarà un’appropriata pubblicazione per capire il vuoto documentario di questi secoli. Intanto, a base di tutto l’itinerario storico, poniamo la tradizione orale tramandata di secolo in secolo, come criterio di verità.Tenere presente che il Miracolo è passato dai basiliani ai benedettini (1176) e poi ai francescani (1252). Questi tre ordini hanno riconosciuto e accettato il Miracolo, insieme a tutti i Vescovi di Chieti (Lanciano allora dipendeva dalla diocesi di Chieti), il clero e i fedeli. La tradizione orale ha una sua oggettività e storicità, di cui non parliamo per non allungare l’argomento.Accenno solo ai motivi del vuoto o silenzio documentale: • Il silenzio delle fonti è quasi generale a quei tempi. • E’ possibile che molti archivi o documenti siano andati perduti o distrutti a causa delle invasioni longobardiche. • Le esperienze semieremitiche di quelle fondazioni monacali erano poco interessate a lasciare documentazioni storiche alla posterità. • C’é il vuoto documentario dal VI al IX secolo presso gli archivi ecclesiastici diocesani. • Inoltre il vuoto documentario può attribuirsi sia alle precarie condizioni politiche e sociali su vasta scala, soprattutto intorno al mille, sia alle altre cause come la scarsità dei mezzi di comunicazione scritta (quasi tutto era affidato alla tradizione orale e all’opera indefessa di pochi amanuensi). Si aggiungano gli incendi, i saccheggi, le frequenti guerre, i terremoti, l’incuria umana, l’uso delle pergamene come copertine di volumi, cappe per l’illuminazione a petrolio e carte per avvolgere merce varia. Caro Edmondo, il discorso potrebbe dilungarsi, ma termino qui. Autorizzazione Tribunale di Lanciano n. 28 - dicembre 1953 Direttore Responsabile: P. Ernesto Piacentini o.f.m. conv. Grafica e stampa: Litografia Botolini srl - tel. 0872.714641 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2005 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, Roma Aut. 2008 NOTIZIE UTILI Santuario del MIRACOLO EUCARISTICO Corso Roma – 66034 – Lanciano (Ch) Tel 0872.713189 www.miracoloeucaristico.eu [email protected] INFORMAZIONI Orario Santuario invernale-estivo: mattino: pomeriggio: 06.45 - 12.30 15.00 - 19.30 Orario Sante Messe Festivo: 07.30 - 09.00 - 10.30 - 18.30 Feriale : 08.00 - 09.00 - 18.30 Sacramento della Riconciliazione: Festivo: 06.45 - 12.15 - 15.00 - 19.30 Feriale : 08.00 - 12.15 - 15.00 - 19.30 Accoglienza pellegrini: ❖ Frate disponibile per la spiegazione ❖ Proiezione video storia del Miracolo ❖ Possibilità di celebrare Santa Messa ❖ Adorazione Eucaristica ❖ Confessioni ❖ Sale per giornate di ritiro spirituale ❖ Sala mostra sul Miracolo ❖ Cappella San Legonziano e Battistero ❖ Percorso archeologico Attività del Santuario Ospitalità: “Casa San Francesco” tel. 0872.40432 cell. 339.1612495 www.casasanfrancesco.com [email protected] Casa Editrice SMEL: ❖ Pubblicazioni sul Miracolo Eucaristico in varie lingue ❖ VHS e DVD in varie lingue ❖ Foglio di collegamento La Lampada Servizio Accoglienza e ristoro gruppi: TOURIST INFORMATION - LANCIANO Tel. 0872.40670 e-mail: [email protected] www.vptabruzzo.com Da visitare oltre il Santuario: ❖ Cattedrale Madonna del Ponte ❖ Chiesa Santa Maria Maggiore ❖ Museo Diocesano Conto Corrente Postale n.14119663