Stati Uniti al voto. Più libero...rammi per la sanità di Trump e

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Stati Uniti al voto. Più libero...rammi per la sanità di Trump e
quotidianosanità.it
A confronto i
programmi per la sanità di Trump e Clinton
Abrogare o potenziare l’Obamacare? Che poi vuol dire: Puntare la direzione verso un sistema pubblico o lasciare
completamente la tutela della salute al libero mercato? Domani si terranno le elezioni per il nuovo presidente
e
è stata nella sostanza, uno scontro
degli Stati Uniti e la battaglia sulla sanità tra
sulla riforma del 2010 (estensione per 30 mln di cittadini delle tutele sanitarie) voluta fortemente dal presidente
uscente Barack Obama (e con cui vinse le elezioni del 2008).
Ma dietro la polemica i due contendenti hanno in mente due sanità completamente differenti: con Donald si forza
sulla liberalizzazione, con Hillary si potenzia l’intervento pubblico nel solco tracciato da Obama. “L’Obamacare
sta facendo esplodere i conti. Va abrogato” la critica principale del repubblicano. Mentre per la candidata
democratica la riforma va rafforzata tendendo verso un sistema sanitario “universale, di qualità e a prezzi
accessibili”.
Nel suo programma la candidata democratica Hillary Clinton propone di completare la riforma Obama (che ha
esteso la coperture assicurativa), intervenendo sui punti deboli dell’
Primo fra tutti
l’esplosione dei costi per cui la Clinton propone una stretta sui controlli di prezzi di polizze (tetto massimo a
carico dei cittadini e tariffe concordate), farmaci (più concorrenza e sanzioni più dure per inasprimento
ingiustificato dei prezzi) e interventi per limitare le spese out of pocket. L’obiettivo è tendere verso “un’assistenza
sanitaria universale, di qualità e accessibile per tutti i cittadini” attraverso l’estensione dei capisaldi
dell’Obamacare (Medicaid e Medicaire) in modo da creare più concorrenza tra le polizze che dovranno coprire
più persone. “È una vergogna - dice la Clinton - che 19 Stati hanno lasciato 3 milioni di americani senza
assicurazione sanitaria perché i loro membri hanno rifiutato di ampliare Medicaid”.
(la tutela agli anziani oltre i 65
anni “universalistica”, in quanto indipendente dal reddito, e gratuita) anche agli over 55, in anticipo di 10 anni. E
poi incentivi agli Stati per l’estensione del Medicaid (che ricordiamo è il programma assicurativo gestito dai
singoli Stati, rivolto ad alcune fasce di popolazione a basso reddito alle quali lo Stato garantisce una copertura
del 60%).
e in questo senso nel suo
programma è previsto l’aumento delle tutele per: disabili, affetti da autismo, malati di Alzheimer, diritti delle
donne. E ancora misure per il pagamento del congedo di malattia, sulla Salute mentale, Hiv-Aids. Ma soprattutto
la Clinton mira ad espandere l'accesso alle cure sanitarie a prezzi accessibili per le famiglie indipendentemente
dallo stato di immigrazione.
“Questi sono buoni investimenti per i pazienti e per i contribuenti – dice la Clinton -. Questo è un risparmio per il
sistema sanitario di 49 miliardi ogni anno. Consentendo alle persone di accedere all'assistenza sanitaria
eviteremo le malattie costose, ricoveri in ospedale e viaggi al pronto soccorso. Una popolazione più sana
significa anche un minor numero di giorni persi di scuola e lavoro. In sintesi, lavorando verso la fornitura di
assistenza primaria universale a tutti gli americani, investendo in centri sanitari di comunità si faranno
risparmiare miliardi di dollari in spese inutili. Insieme, con questi passaggi si avvicina il giorno in cui tutti in
America avranno accesso ad un’assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili”.
Ma proprio dai costi elevatissimi dell’Obamacare parte la prima critica del candidato repubblicano Donald Trump
che nel suo programma riporta tutta una serie di numeri:
;
in luogo di una
liberalizzazione tout court accompagnata da una defiscalizzazione delle polizze. Inoltre la proposta è quella di
consentire alle persone di acquistare l'assicurazione in tutti i 50 stati. Il sistema prevede poi l’utilizzo degli Health
Savings Accounts (HSA), attraverso i quali ogni cittadino versa parte dei suoi risparmi (una sorta di libretto), che
saranno a loro volta disponibili per gli eredi. Ma Trump sollecita anche una revisione delle opzioni base del
Medicaid (e la revisione del finanziamento federale che dovrà essere fisso agli Stati, che così avranno libertà di
creare i loro programmi). Il repubblicano punta poi sulla trasparenza assoluta dei dati relativi alla sanità (medici –
ospedali – procedure – esami). Per quanto riguarda i farmaci Trump propone di poi rimuovere le barriere
all'ingresso di farmaci dall’estero.
“Fornire assistenza sanitaria agli immigrati illegali ci costa
circa 11 miliardi di dollari l’anno – dice Trump -. Se dovessimo rispettare semplicemente le leggi vigenti in
materia di immigrazione e limitare la concessione sfrenata di visti a questo paese, potremmo alleviare il costo
dell’assistenza sanitaria che preme sui governi statali e locali. Per ridurre il numero di individui che hanno
bisogno di accesso a programmi come Medicaid e bambini assicurazione sanitaria programma ci sarà bisogno di
creare programmi per far crescere l'economia e portare capitali e posti di lavoro in America. Il miglior programma
sociale è sempre stato un lavoro e prendersi cura della nostra economia sarà un lungo cammino verso la
riduzione della nostra dipendenza dal pubblico nei programmi di salute”.