1 mese in 10 immagini

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1 mese in 10 immagini
Giugno 2013
Ogni mese con «1 mese in 10 immagini » SYZ Asset Management propone una carrellata sull’attività
economica mondiale. E poiché un’immagine conta più di mille parole, ogni mese presentiamo 10 grafici che
illustrano i fatti determinanti dell’attualità economica e finanziaria dell’ultimo periodo, corredati da un breve
commento sulla loro interpretazione.
Pubblicazione del team Global Macro & Fixed Income Strategies – SYZ Asset Management - Tel. +41 (0)58 799 10 00 [email protected]
Autori: Maurice Harari, Adrien Pichoud
Questa pubblicazione è basata su grafici elaborati con i dati raccolti nel mese di maggio 2013.
Indice
1.
Stati Uniti – La domanda da 85 miliardi di dollari al mese
2.
Stati Uniti – Circolo virtuoso occupazione/consumi
3.
Stati Uniti – Prosegue la ripresa del mercato immobiliare
4.
Area euro – PIL in calo per il sesto trimestre consecutivo
5.
Area euro – Si aggrava il « credit crunch »
6.
Giappone – Choc (positivo) di fiducia da tradursi in fatti
7.
Giappone – Obiettivo di inflazione ambizioso
8.
Cina – Punto di svolta del nostro indicatore di crescita
9.
Obbligazioni – Adeguamento del tasso privo di rischio …e del prezzo del rischio
10.
Mercati – Quei segmenti del mercato azionario che si comportano come
obbligazioni …
1. Stati Uniti – La domanda da 85 miliardi di dollari al mese
•
•
•
A fine 2012 la Fed ha avviato un nuovo
programma
di
acquisto
di
attività
(Quantitative Easing) al fine di favorire il calo
del tasso di disoccupazione. Si tratta della
terza tornata; le due prime, fra la fine del
2008 e la fine del 2012, hanno triplicato il
volume del suo bilancio.
Da dicembre la Fed ogni mese ha iniettato nel
sistema finanziario 85 miliardi di USD
attraverso l’acquisto di obbligazioni del Tesoro
americano e di obbligazioni legate ai prestiti
immobiliari.
Le
iniezioni
proseguiranno
« finché le prospettive del mercato del lavoro
miglioreranno in maniera sostanziale ». Ma la
Fed si è anche detta pronta a modulare i suoi
acquisti in funzione dell’andamento di tali
prospettive.
Ed è proprio questo che turba il sonno degli
ambienti finanziari, diventati negli ultimi anni
« dipendenti » dalle iniezioni di liquidità. Di
fronte al miglioramento degli indicatori del
mercato del lavoro americano, la domanda da
porsi è se, quando e in quale misura la Fed
ridurrà i suoi acquisti. La dichiarazione della
Fed ha avuto l’effetto di un avvertimento: un
giorno (forse non così vicino) la liquidità non
sarà più tanto abbondante…
ANDAMENTO DEL BILANCIO DELLA RISERVA FEDERALE DAL 2008 (IN
MIGLIAIA DI MILIARDI DI USD)
3.5
3.0
QE3
2.5
Ongoing
For how
long?
2.0
QE2
1.5
QE1
1.0
0.5
0.0
2008
2009
2010
Others
Mortgage backed securities
US Treasury securities
2011
2012
2013
So urce: Federal Reserve, B lo o m berg
La presente pubblicazione è rivolta esclusivamente ai clienti professionali, ai clienti istituzionali e alle controparti qualificate; non è destinata alla distribuzione o all’uso da parte di clienti al dettaglio o di qualsiasi persona o organismo che sia cittadino,
residente o abbia la propria sede in qualsiasi territorio, stato, paese o altra giurisdizione nella quale la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o uso di tali informazioni sia contrario alla legge o alla regolamentazione. La presente pubblicazione è
rilasciata esclusivamente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un documento contrattuale, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di prodotti d’investimento o di altra natura finanziaria. Le analisi ivi contenute sono
fondate su una serie di ipotesi. Differenti ipotesi potrebbero comportare risultati sostanzialmente diversi. Le opinioni espresse sono pertinenti esclusivamente alla data della pubblicazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza
preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è
fornita in merito alla loro completezza o esattezza. Syz Asset Management SA declina ogni responsabilità in caso di perdite o danni occorsi in conseguenza del loro utilizzo. Si raccomanda a chi prende visione della presente pubblicazione di consultare il
proprio consulente legale, finanziario e/o fiscale prima di prendere qualsiasi decisione in merito all’investimento. La presente pubblicazione non può essere riprodotta o distribuita, per intero o in parte, senza previa autorizzazione di Syz Asset
Management SA.
Giugno 2013
2. Stati Uniti – Circolo virtuoso occupazione/consumi
•
•
•
La tendenza favorevole apparsa sul mercato
del lavoro americano alla fine della scorsa
estate si è mantenuta e alimenta la
percezione
di
un’economia
americana
sostenuta dall’instaurarsi di un circolo virtuoso
occupazione/consumi, che neanche il recente
inasprimento della politica di bilancio sembra
avere intaccato.
Grazie alla creazione, dall’autunno, di circa
200.000 posti di lavoro al mese, in aprile il
tasso di disoccupazione è sceso ai minimi dal
dicembre 2008 (7.5%). Le nuove richieste di
sussidi alla disoccupazione sono tornate, in
termini assoluti, ai livelli di inizio 2008. In
percentuale della popolazione attiva si
avvicinano ai minimi storici.
Questo miglioramento si riflette negli indici
della fiducia, saliti in maggio ai livelli più alti
degli ultimi cinque anni! Un dato che
contribuisce a creare un clima favorevole ai
consumi e…alla crescita!
NUOVE RICHIESTE SETTIMANALI DI SUSSIDI ALLA DISOCCUPAZIONE E
TASSO DI DISOCCUPAZIONE (IN % DELLA POPOLAZIONE ATTIVA)
11
0. 60
0. 55
10
0. 50
9
0. 45
8
0. 40
7
0. 35
6
0. 30
5
0. 25
4
0. 20
0. 15
3
80
82
84
86
88
90
92
94
96
98
00
US I NIT I AL JO BLESS CLAI MS (% O F T HE LABO R F O RCE)
US UNEMPLO YMENT RAT E (%)(R.H. SCALE)
02
04
06
08
10
12
Source: T homson Reut ers Dat ast ream
3. Stati Uniti – Prosegue la ripresa del mercato immobiliare
•
•
•
Dopo una lunga fase di smaltimento della
bolla, secondo le ultime statistiche il mercato
immobiliare americano da 18 mesi sembra
avere finalmente ritrovato la strada della
ripresa.
Le vendite di case sono salite in aprile ai livelli
più alti dalla recessione del 2008/09.
Nonostante la diminuzione, nello stesso
periodo, delle aperture di nuovi cantieri, il
sensibile aumento dei permessi di costruzione
insieme al rimbalzo dell’indice di attività dei
promotori immobiliari stanno alimentando
l’ottimismo sulle prospettive del settore.
La stessa tendenza si osserva sui prezzi,
benché ovviamente siano ancora ben lontani
dal picco del 2006 (-25%). Negli ultimi 12
mesi hanno recuperato oltre il 10% e ormai si
avvicinano ai livelli di inizio 2009. La schiarita
si
manifesta
anche
con
il
calo
dei
pignoramenti immobiliari. E come dice il detto,
“quando
il
mattone
gira,
gira
tutta
l’economia”.
VARIAZIONE ANNUA DEI PREZZI DELL’IMMOBILIARE E NUMERO DI
PIGNORAMENTI (% DEL TOTALE DEI MUTUI, INVERTITO)
20
0. 50
1. 00
15
1. 50
10
2. 00
5
2. 50
0
3. 00
-5
3. 50
-10
4. 00
-15
4. 50
5. 00
-20
88
90
92
94
96
98
00
02
04
06
08
10
US - S&P CS HO USE PRI CE I NDEX YoY %
US - F O RECLO SURE (% O F T O T AL MO RT G AG ES) - I NVERT ED SCALE(R.H. SCALE)
12
Source: T homson Reut ers Dat ast ream
4. Area euro – Cala il Pil per il sesto trimestre consecutivo
•
•
•
Anche se era attesa, la notizie resta
comunque cattiva: nei primi tre mesi dell’anno
l’area euro ha visto calare la ricchezza
prodotta per la sesta volta consecutiva. Con
l’ultimo calo dello 0.2% (-1.0% in un anno), il
PIL è sceso ai livelli di 3 anni fa, azzerando
circa la metà di quanto aveva recuperato fra
la metà del 2009 e la metà del 2011. Resta
molto lontano dal picco del 2008 (oltre il 3%
in meno)…
Fra le grandi economie, solo la Germania ha
segnato un lieve aumento (+0.1%, -0.3% su
un anno) che comunque è deludente rispetto
alle speranze di ripresa dell’inizio dell’anno.
La Francia (-0.2%, -0.4% in 1 anno), l’Italia
(-0.5%, -2.3% in 1 anno), la Spagna (-0.5%,
-2.0% in 1 anno) e i Paesi Bassi (-0.1%, 1.3% in 1 anno) restano alle prese con una
recessione più o meno severa. Ma quel che è
peggio è che a breve termine non ci sono reali
prospettive di miglioramento …
VARIAZIONE TRIMESTRALE E ANNUA DEL PIL
2. 00
5
4
1. 50
1. 00
2
0. 50
0
0
-0. 50
-2
-1. 00
-1. 50
-4
-2. 00
-6
-2. 50
-3. 00
00
01
02
03
04
EMU - G DP, Q oQ %
EMU - G DP, YoY%(R. H.SCALE)
-7. 50
05
06
07
08
09
10
11
12
Source: T homson Reut ers Dat ast ream
La presente pubblicazione è rivolta esclusivamente ai clienti professionali, ai clienti istituzionali e alle controparti qualificate; non è destinata alla distribuzione o all’uso da parte di clienti al dettaglio o di qualsiasi persona o organismo che sia cittadino,
residente o abbia la propria sede in qualsiasi territorio, stato, paese o altra giurisdizione nella quale la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o uso di tali informazioni sia contrario alla legge o alla regolamentazione. La presente pubblicazione è
rilasciata esclusivamente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un documento contrattuale, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di prodotti d’investimento o di altra natura finanziaria. Le analisi ivi contenute sono
fondate su una serie di ipotesi. Differenti ipotesi potrebbero comportare risultati sostanzialmente diversi. Le opinioni espresse sono pertinenti esclusivamente alla data della pubblicazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza
preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è
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Management SA.
Giugno 2013
5. Area euro – Si aggrava il « credit crunch »
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Sullo sfondo della profonda recessione che ha
colpito le economie europee si è instaurata
una fase di simultaneo (e forzoso) disindebitamento del settore pubblico e privato.
Le condizioni createsi dal 2011 hanno
determinato
un
quadro
estremamente
sfavorevole.
L’impennata
dei
costi
di
finanziamento legati alla situazione dei
governi si traduce con condizioni di credito
fortemente scoraggianti.
La domanda proveniente dalle famiglie è
penalizzata dall’avanzata della disoccupazione.
Lo stesso vale per le aziende, le cui
prospettive restano deboli…
Anche l’offerta è scarsa poiché le banche
devono contemporaneamente ridurre il loro
indebitamento e far fronte all’aumento delle
insolvenze sui prestiti esistenti. Il risultato è la
generale contrazione dei crediti nel sud
dell’Europa, che la BCE dovrà tentare di
contrastare attraverso delle misure specifiche
in quanto la riduzione del tasso refi non ha
avuto l’effetto auspicato.
VARIAZIONE ANNUA DEI CREDITI ALLE AZIENDE E DEI CREDITI AI
CONSUMI DELLE FAMIGLIE
16
14
12
10
8
6
4
2
0
-2
-4
99
00
01
02
03
04
05
06
07
08
09
EMU - LO ANS T O NO NF I NANCI AL CO RPO RAT E (YoY %)
EMU - LO ANS T O HO USEHO LDS - CO NSUMER CREDIT (YoY %)
10
11
12
Source: T homson Reut ers Dat astream
6. Giappone – Choc (positivo) di fiducia da tradursi in fatti
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•
L’elezione di Abe ha suscitato un’ondata di
ottimismo riguardo alle prospettive del paese.
Con il suo programma in tre fasi, Abe ha
compiuto il primo serio tentativo di rilancio
degli ultimi anni. Ma visti i mezzi messi in
campo sembra anche che stia giocando il tutto
per tutto.
La combinazione di un piano pubblico di
rilancio (benché l’indebitamento pubblico sia
già a livelli record), delle massicce iniezioni di
liquidità della BoJ e della promessa di future
riforme strutturali ha radicalmente modificato
la percezione del potenziale della terza
economia mondiale.
La fiducia delle aziende e dei consumatori in
netto aumento dall’inizio dell’anno evidenzia il
successo ottenuto con la prima fase del
programma: dimostrare che è possibile… Ora
questa dinamica positiva deve tradursi in fatti!
FIDUCIA DEI CONSUMATORI E DELLE AZIENDE
60
50
55
45
50
45
40
40
35
35
30
25
30
20
15
2000
25
2002
2004
2006
2008
2010
2012
Business confidence - expectations
C onsumer confidence (RHS)
So urce: SYZ A M , B lo o m berg
7. Giappone – Obiettivo d’inflazione ambizioso
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•
L’attuale piano di rilancio punta a fare uscire il
paese dalla spirale deflattiva in cui è caduto
da 15 anni in seguito alla quale l’attuale PIL in
yen correnti è del 10% inferiore ai livelli di
fine 1997.
Per questo occorre riportare stabilmente il
tasso d’inflazione in territorio positivo, come la
BoJ intende fare portando l’inflazione al 2%
(al momento è a -0.7%). Questo livello è
stato raggiunto solo due volte negli ultimi 20
anni, e sempre per periodi brevi e in
circostanze particolari.
Le massicce iniezioni di liquidità rientrano in
questa strategia e sono già iniziate. Ma non
basteranno. Affinché il piano funzioni, è
necessario che il modello di crescita si
trasformi profondamente e incorpori la ripresa
dell’aumento degli stipendi. La strada è ancora
lunga…
TASSO DI INFLAZIONE E CRESCITA DELLA BASE MONETARIA
50%
3%
40%
2%
30%
20%
1%
10%
0%
0%
-10%
-1%
-20%
-30%
-2%
-40%
-3%
2000
-50%
2002
C PI (YoY)
2004
2006
Monetary base (YoY)
2008
2010
2012
So urce: B o J, B lo o m berg
La presente pubblicazione è rivolta esclusivamente ai clienti professionali, ai clienti istituzionali e alle controparti qualificate; non è destinata alla distribuzione o all’uso da parte di clienti al dettaglio o di qualsiasi persona o organismo che sia cittadino,
residente o abbia la propria sede in qualsiasi territorio, stato, paese o altra giurisdizione nella quale la distribuzione, pubblicazione, disponibilità o uso di tali informazioni sia contrario alla legge o alla regolamentazione. La presente pubblicazione è
rilasciata esclusivamente a scopo informativo e non costituisce in alcun modo un documento contrattuale, un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di prodotti d’investimento o di altra natura finanziaria. Le analisi ivi contenute sono
fondate su una serie di ipotesi. Differenti ipotesi potrebbero comportare risultati sostanzialmente diversi. Le opinioni espresse sono pertinenti esclusivamente alla data della pubblicazione e possono essere modificate in qualsiasi momento senza
preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è
fornita in merito alla loro completezza o esattezza. Syz Asset Management SA declina ogni responsabilità in caso di perdite o danni occorsi in conseguenza del loro utilizzo. Si raccomanda a chi prende visione della presente pubblicazione di consultare il
proprio consulente legale, finanziario e/o fiscale prima di prendere qualsiasi decisione in merito all’investimento. La presente pubblicazione non può essere riprodotta o distribuita, per intero o in parte, senza previa autorizzazione di Syz Asset
Management SA.
Giugno 2013
8. Cina – Punto di svolta del nostro indicatore di crescita
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Il nostro indicatore tendenziale della crescita
cinese nel primo trimestre 2013 ha raggiunto
un punto di svolta e suggerisce che nei
prossimi trimestri la crescita sarà più bassa.
In una dichiarazione diffusa a metà maggio, il
primo ministro cinese ha affermato che le
autorità sono restie a utilizzare misure di
stimolo per contrastare questo rallentamento.
Infatti, il governo è pronto ad accettare una
crescita più debole (obiettivo del +7.5%)
purché di qualità migliore.
Assistiamo quindi a un ribilanciamento del
modello
di
crescita
basato
finora
essenzialmente sugli investimenti e le
esportazioni che si orienterà in futuro sui
consumi delle famiglie.
Questa evoluzione presuppone che durante la
fase
di
transizione
la
crescita
sarà
durevolmente
meno
vigorosa
e
potenzialmente più volatile.
INDICATORE TENDENZALE DEL PIL CINESE ELABORATO DA SYZ
30%
Chinese GDP
25%
Syz China GDP trend indicator (SCGTI)
20%
15%
10%
5%
0%
-5%
-10%
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
9. Obbligazioni – Correzione del tasso privo di rischio… e del prezzo del
rischio
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Il (leggero) cambio di tono nelle dichiarazioni
della Fed ha avuto l’effetto di un segnale di
allarme
per
i
mercati
obbligazionari
« addormentati » dai successivi programmi di
Quantitative Easing.
Eppure le dichiarazioni non contenevano nulla
di particolarmente preoccupante: se la
congiuntura
economica
continuerà
a
migliorare, la politica monetaria potrebbe
diventare
meno
accomodante.
Ma
la
consapevolezza di questa possibilità sembrava
rimossa e questo richiamo ha perciò provocato
un netto rialzo dei tassi di interesse
governativi USA.
La rivalutazione dei tassi « privi di rischio » di
riferimento ha provocato una generale
rivalutazione dei rischi del mercato. Mentre i
titoli High Yield e le obbligazione societarie,
sostenuti dai fondamentali e dalla crescita
tuttora solida, hanno retto piuttosto bene, il
debito emergente ha subito una severa
correzione.
PERFORMANCE DEGLI INDICI OBBLIGAZIONARI NEL 2013
106
105
104
103
102
101
100
99
98
97
96
JAN
US BO NDS
EMU G O VERNMENT
EMU CO RPO RAT E I G
F EB
MAR
APR
HIG H YI ELD
EMERG I NG DEBT
MAY
Source: T homson Reut ers Dat ast ream
10. Mercati – Quei segmenti del mercato azionario che si comportano
come obbligazioni …
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La performance relativa del settore dei
prodotti alimentari/bevande/tabacco USA è
strettamente correlata alla variazione del
tasso a 10 anni dei titoli di stato americani
(correlazione negativa).
In effetti, come si è visto a fine maggio,
quando i tassi lunghi salgono, questi settori
sotto-performano rispetto all’indice S&P 500.
Viceversa, come nel 2008, quando i tassi si
allentano questo settore segna una sovraperformance.
Questo stretto legame esiste dall’inizio della
crisi finanziaria per via della ricerca di
rendimento in un contesto di tassi (molto)
bassi. Le azioni di questo settore, per via delle
loro caratteristiche (bilanci alti, visibilità dei
risultati e dividendi alti), sono diventate
un’interessante alternativa alle obbligazioni.
VARIAZIONE DEL TASSO A 10 ANNI USA E PERFORMANCE RELATIVA DEI
PRODOTTI ALIMENTARI/BEVANDE/TABACCO VS LO S&P 500
-15
1.50
-10
1.00
-5
0.50
0
0
5
-0.50
10
-1.00
15
-1.50
20
25
-2.00
2007
2008
2009
2010
2011
Relative perf. of US Food & Beverages and Tobacco (3M%, inverted)(R.H.SCALE)
US 10Y bond's yield (3M difference)
2012
Source: Thomson Reuters Datastream
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preavviso. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Sebbene tutte le informazioni e le opinioni espresse in questo documento siano fornite in buona fede da fonti ritenute attendibili, nessuna garanzia – implicita o esplicita - è
fornita in merito alla loro completezza o esattezza. Syz Asset Management SA declina ogni responsabilità in caso di perdite o danni occorsi in conseguenza del loro utilizzo. Si raccomanda a chi prende visione della presente pubblicazione di consultare il
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Management SA.