01-0428 - eserc - sc - tattica - ese x il miglior della potenza tiro in porta

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01-0428 - eserc - sc - tattica - ese x il miglior della potenza tiro in porta
ESERCIZIARIO
categoria:
SCUOLA CALCIO
categorie correlate:
TATTICA (Tattica Individuale)
titolo / oggetto:
PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI PER
MIGLIORARE LA FORZA DEL TIRO IN PORTA
autore / docente / tutor:
PROF. MARCHI ERNESTO
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WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT
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PROGRESSIONE DIDATTICA DI ESERCIZI
MIGLIORARE LA FORZA DEL TIRO IN PORTA
PER
INTRODUZIONE
Con la squadra Pulcini (ultimo anno) che alleno (annata 2001 - Stagione
Sportiva 2011/12 - Società ASD Sparta Novara), mi si è presentato un
problema relativo al gesto tecnico del TIRO IN PORTA: la stragrande
maggioranza dei bambini presenta evidenti difficoltà a concludere in porta con
la necessaria “potenza” esecutiva.
Il tutto determina poche conclusioni effettuate da una certa distanza dalla
porta e poche reti realizzate con tiri da lontano.
Per la risoluzione del problema ho pensato di organizzare un’UNITA’
DIDATTICA, della durata di 10 allenamenti, inserendo degli esercizi per il TIRO
IN PORTA in entrambi gli allenamenti settimanali.
Tutti sappiamo che la POTENZA, intesa come grandezza fisica, è il prodotto
della FORZA per la VELOCITA’.
Trattandosi di bambini è chiaro che per migliorare la loro potenza nel tiro non
avrei potuto allenarli ricorrendo ad esercizi mirati per lo sviluppo della forza,
ma sarebbe stato opportuno lavorare in direzione dell’altra componente al fine
di ovviare al problema e cercare, appunto, di migliorare la POTENZA DEL
TIRO.
In che modo?
Cercando di perseguire i seguenti obiettivi:
sfruttare al massimo la VELOCITA’ di intervento delle LEVE ARTICOLARI,
con particolare riferimento all’articolazione coxo-femorale (ANCA) e
GINOCCHIO;
stabilizzare al massimo l’articolazione tibio-tarsica (CAVIGLIA) al momento
dell’impatto con la palla;
sensibilizzare il piede a livello della zona d’impatto e cioè il COLLO.
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Spesso i bambini, nei primi anni della Scuola Calcio, per una scarsa mobilità
della caviglia faticano a flettere plantarmente il piede e per questo motivo
trovano difficoltà ad impattare la palla con il collo, arrivando sempre prima
con l’avampiede.
La palla tende ad essere colpita sotto con posizione del piede leggermente “a
martello”; per questo motivo il bambino fatica ad impattare la palla stessa a
livello della linea mediana e a conferirle la necessaria forza e traiettoria tesa.
LE ESERCITAZIONI – LA PROGRESSIONI DIDATTICA DI LAVORO
Per un intervento VELOCE (la coscia dovrà flettersi con grande “velocità”
esecutiva, così come la gamba, durante il movimento di estensione finale) ed in
SEQUENZA (prima l’anca e poi il ginocchio) delle LEVE ARTICOLARI, per una
corretta STABILIZZAZIONE della CAVIGLIA e per una SENSIBILIZZAZIONE del
COLLO DEL PIEDE, ho pensato di lavorare in maniera propedeutica, ma nel
contempo mirata (nel corso del primo allenamento), utilizzando gli esercizi
descritti a seguire.
Esercitazione N°1 (Figura 1 )
Disporre 2 file di bambini di fronte ad una porta regolamentare ed a breve
distanza da essa (ad un paio di metri per evitare che i bambini possano calciare
sopra la porta).
Figura 1
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I palloni potranno essere recuperati da ciascun bambino all’interno della porta
solamente dopo che i bambini di ciascuna fila avranno calciato.
Ogni bambino sarà in possesso di un pallone.
Al segnale dell’Istruttore, un bambino di ciascuna fila dovrà calciare al volo la
propria palla con una sorta di “girata” dopo essersela alzata con le mani (auto
alzata).
Per ottenere la massima velocità d’intervento delle leve articolari, cominciare
con palloni di gomma n°2, per poi passare a quelli n°3, n°4, n°5 di cuoio (con
possibilità di alternarli… per esempio ogni 5 conclusioni).
Esercitazione N°2 (Figura 2 )
Ripetere l’esercitazione N°1, calciando però la palla sistemata a terra (sempre a
breve distanza dalla porta).
Figura 2
Esercitazione N°3 (Figura 3 )
Come le esercitazioni precedenti, sempre a breve distanza dalla porta e su due
file, calciando solamente palloni di cuoio appoggiati su un cinesino in modo che
possano essere leggermente sollevati da terra.
In tale modo i giovani calciatori potranno calciare la palla più facilmente con il
collo del piede ed utilizzando la tecnica corretta.
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Per un’autovalutazione immediata, in merito all’efficienza del gesto, il cinesino,
dopo l’impatto del piede con la palla, dovrà restare fermo a terra.
Figura 3
Esercitazione N°4 (Figura 4)
Sempre a breve distanza dalla porta, su due file; una con il compito di passare la
palla con i piedi rasoterra, l’altra di calciare in porta con grande decisione il
pallone in arrivo frontalmente.
Figura 4
Calciare in porta una palla nel tentativo di farle cambiare senso, costringe
l’esecutore a bloccare bene il piede al momento dell’impatto con la palla stessa.
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Esercitazione N°5 (Figura 5)
Come l’esercitazione N°4, con palla in arrivo frontalmente, ma con porta
sistemata lateralmente al giocatore.
Figura 5
Continua…
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