" MOVIMENTO IN AZIONE "
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" MOVIMENTO IN AZIONE "
E. Giordano Corso di laurea in Scienze dell’educazione " MOVIMENTO IN AZIONE " Terza lezione del Corso di Osservazioni scientifiche di base Ambito fisico I nostri modi-di-pensare, anche i più raffinati, sono in sostanza sviluppi controllati dei nostri modi-di-guardare o modi-di-vedere – oltre che dei nostri modi di fare (Guidoni, Seminario di ricerca in didattica della matematica 2007) Ogni cambiamento del nostro modo di concepire il moto implica un cambiamento nelle nostre concezioni più profonde sulle cose e apre la porta a un nuovo mondo (J.B.Barbour, “The discovery of Dynamics”). Alcune strategie cognitive di fondo Discreto/continuo Stato/trasformazione Conservazione/cambiamento P. Guidoni et al – Guardare per sistemi, guardare per variabili- in ristampa Mentre cammino cosa fanno i piedi? Discreto: il numero di passi, più o meno lunghi, orme più o meno fitte,……… e cosa fa la testa o la pancia? Dal gioco del nascondino alle variabili del moto Senza una attenta mediazione culturale, che non “forzi” lo sviluppo ma sia continuamente “risonante” con le sue potenzialità in continua evoluzione (Vygotskij), lo sviluppo semplicemente (per lo più) non ha luogo: le discussioni sul nascondino semplicemente abortiscono in una scuola media in cui la velocità sia stata definita tout court come spazio-diviso-tempo (<mica si fanno le divisioni quando si corre …>); mentre è anche abbastanza prevedibile “come andrà a finire” con il resto della matematica e della fisica di là da venire. (Guidoni, ibidem) Spazio, tempo, movimento Lo spazio tridimensionale, esplorato con il corpo, con i gesti, con i movimenti con lo sguardo manipolando oggetti e materiali mentre il tempo passa… Il movimento, il senso cinestetico • Libertà di spostamento, supino su superficie solida, stirarsi, torcersi, rotolare, inarcarsi • Correre qualche rischio • Esplorare le proprie estremità, afferrare e succhiarsi mani e piedi • Gattonare • Posizione eretta Interferenza tra progressiva competenza corporea e il progressivo controllo cognitivo di quello che succede “movimenti impressi” : si passa da una fase in cui l’oggetto è comunque spinto-trasportato lungo un percorso o fino al “bersaglio”, a una fase in cui l’oggetto viene abbandonato a un percorso che costituisce la “prosecuzione rettilinea” della spinta ……fino a giungere a prestazioni sofisticate come quella di lanciare una trottola “a corda” Movimento di oggetti • Capacità di movimento, manipolazione, parola • Intenso bisogno di esplorare e sperimentare con gli oggetti intorno • Collegare le parole agli oggetti attraverso la manipolazione e il contatto diretto Le proprie sensazioni: correndo, andando piano, camminando con passo di leone e di formica, strisciando come un serpente, saltando come una rana, rotolando su stessi, e…. stando fermi coi piedi larghi, coi piedi stretti, su un piede solo (come devo mettere le braccia per non cadere?), seduti, accovacciati e poi sdraiati ….. osservazione di rappresentazioni del movimento (descrizioni a parole, disegni, cartoni animati ...) R. Pierantoni, Forma Fluens, Bollati Boringhieri Giacomo Balla, Studio ruote in movimento (1912). Roma, Collezione Balla Giacomo Balla, Volo di rondini (part.) tempera. New York, Collezione Slifka Mordillo Nella scuola dell’infanzia Nella scuola dell’infanzia Nella scuola dell’infanzia Relazioni d’ordine Più lunga la strada, più tempo ci vuole (a parità di velocità) Più corta la strada, meno tempo ci vuole (a parità di velocità) Più vado veloce, meno impiego (a parità di strada percorsa) Più vado piano (meno vado veloce), più impiego (a parità di strada percorsa) ……………………….. Se faccio più strada e impiego più tempo? Nella scuola dell’infanzia Nella scuola dell’infanzia, movimento di una palla Io e Giada giochiamo alla palla poi Giada mi lancia la palla e io la colpisco con le mani “incrociate” Ho disegnato che io sto passando la palla a Danilo facendola rotolare sotto le gambe di Danilo Ho fatto due palla per dare il “senso” che Lorenzo la lanciava Gianluca lancia la palla con Danilo Disegni di adulti e bambini Nella scuola elementare attività di osservazione/produzione/riproduzione di movimenti altrui (animali dal vivo o filmati, parti del corpo, giocattoli meccanici, oggetti vari ...) Le forme del movimento Traslazioni, rotazioni, rototraslazioni Onde Le variabili del moto Spazio: posizione, distanza, spostamento tempo, velocità, accelerazione Nella scuola elementare Le forme del movimento rotazione traslazione (spostamento) che si possono combinare tra loro Le piste Disegni di Paolo Mascheretti - Pavia Azioni e linguaggio Matteo K.:”Rotante”. Serena:”Rotazione”. Ilaria:”Rotante no, per me è più giusto rotazione”. Insegnante:”Perché?”. Francesco:”Perché l’ho già sentito più volte. L’ho sentito nominare per queste cose qui che girano”. Matteo C.: “Rotatorio” Osservatori e sistemi di riferimento Andrea:”Quando la palla va in alto sembra più piccola, io non l’avevo mai osservato prima e non pensavo che la palla potesse essere così piccola”. Matteo K.:”Io guardando da qualsiasi punto ho sempre detto –La palla è sferica, la palla è sferica, la palla è sferica- poi invece guardandola bene dall’alto dicevo – la palla è sferica, va bè, lo so, però, guardandola non sembra una sfera ma sembra un tondo”. Conduttore :”Vi ricorda qualcosa?”. Matteo K.:”Mi ricorda il Sole!”. Sistemi di riferimento Francesco:”Per esempio sulle scale mobili magari ti riprendono solo la parte sopra e pensano che sei tu che ti muovi e invece…”. Matteo K.:”Il movimento del treno, se c’è anche un altro treno e, per esempio, si sta muovendo e il tuo è fermo a te può anche sembrare che tu ti stia muovendo oppure se ci sono due treni che si muovono alla stessa velocità può sembrare che tutti e due siano fermi”. Andrea:”Quando sei su una giostra sembra che si muova tutto intorno e invece sei tu che ti muovi”. Silvia:”Quando ti gira la testa sembra che tu stia ferma e tutto giri intorno”. La conclusione di Matteo K. “(Sulla Terra) E’ come se fossimo su una giostra che gira senza che ce ne accorgiamo così vediamo le stelle, i pianeti e il sole che ci ruotano attorno.” Dalla relazione finale di C. ConraterScienze della Formazione Primaria