Notiziario del 15/12/2014
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Notiziario del 15/12/2014
30 insegnanti delle 73 scuole della provincia di Cuneo aderenti al progetto “Il mondo a scuola, a scuola del mondo” della Fondazione CRC, hanno partecipato a un viaggio studio in Marocco, realizzato in collaborazione con l’ONG ProgettoMondo Mlal, per conoscere da vicino la regione di Tadla Azilal, l’area da cui proviene la maggior parte della popolazione marocchina presente in provincia di Cuneo e dunque i loro figli che frequentano le nostre scuole. Un viaggio pensato per acquisire elementi di conoscenza dell’antropologia culturale marocchina, al fine di rendere più efficaci i percorsi di inserimento scolastico degli alunni di origine marocchina (e straniera in generale), contribuendo alla gestione pedagogica e didattica dei cambiamenti in atto nella scuola e nella società, attraverso lo strumento dello scambio interculturale. Gli insegnanti hanno conosciuto un mondo pieno di contraddizioni, dove la crescita economica convive con livelli di povertà significativi; lo sviluppo punta sulla scuola e sull’educazione, per non lasciare spazio a estremismi politici, lo Stato fornisce i libri per contrastare l’abbandono, le comunità locali istituiscono le mediateche per accrescere lo spazio scolastico su base volontaria, le politiche educative si interessano a sistemi diversi mettendosi serenamente in discussione. La ragazza col velo che discute alla pari con i suoi insegnanti, i docenti che lavorano gratuitamente al pomeriggio con studenti motivati ad appren- B R E V I l’esperienza IL MONDO A SCUOLA, A SCUOLA DEL MONDO dere sono aspetti significativi di questo Paese d’emigrazione, divenuto recentemente anche di accoglienza. Qui ci si preoccupa seriamente dell’emigrato che torna disorientato e privo di voce, non conosce l’arabo classico, ha dimenticato il marocchino e parla un francese stentato, come razionalmente si esaminano le tendenze all’intolleranza nei confronti della recente immigrazione subsahariana, cercando rimedi efficaci. Nell’affrontare queste problematiche in sé già note, quello che ha sorpreso e determinato l’entusiasmo degli insegnanti cuneesi è stata la percezione di una fiducia sincera nella scuola, intesa come elemento che fa la differenza, come base anche tradizionale del sistema sociale, nonché la consapevolezza condivisa che il nostro Paese ha avuto un ruolo fondamentale e positivo nell’accoglienza dei bambini e dei ragazzi immigrati, predisponendo attività di vario genere per il loro inserimento, estese, peraltro, anche agli adulti. Un’insegnante partecipante, a nome dei colleghi di entrambi i gruppi, ha dichiarato con entusiasmo che «Vivere il Marocco, a contatto con la gente e con chi vive la cooperazione, è stata un’esperienza estremamente arricchente sia culturalmente sia umanamente, e ci ha aiutato a non fare ciò che dice un proverbio africano, ossia l’occhio dello straniero vede solo ciò che già conosce». • I NOSTRI DONI SOLIDALI SONO ON-LINE. HaI già visitato il nostro equoshop? Puoi trovare artigianato dai nostri progetti e altre idee regalo per fare acquisti utili a sostenere i nostri progetti di cooperazione nel Sud del Mondo. Oppure puoi scegliere tra le nostre bomboniere solidali per impreziosire le tappe più importanti della tua vita (matrimoni, battesimi, comunioni, cresime, lauree). 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Nelle mediateche erano stati infatti sperimentati con successo moduli formativi per l’imprenditoria giovanile, e cosi oggi, grazie a un cofinanziamento della Fondazione San Zeno di Verona, gli stessi giovani, sono diventati i protagonisti di un nuovo programma di microcredito, “Pronti per il domani”, appositamente concepito per loro e per quanti (in primis le donne) hanno maggiori difficoltà di accesso al credito. La congiuntura economica è quella giusta per avviare o rafforzare il piccolo artigianato, l’agricoltura a livello familiare, o ancora, osare intraprendere un’attività turistica in una zona come la Tadla Azilal, esclusa fino ad ora dalle destinazioni classiche del turismo internazionale. Il Marocco, terra di migranti clandestini (spesso minori non accompagnati), che ancora oggi affollano le nostre carceri, non é più lo stesso. Una domanda crescente e costante, soprattutto in ambito agricolo, traina un’economia che assume sempre più i caratteri tipici dei paesi emergenti. Non abbiamo ricordo di un clima di crescita e di fiducia come questo, né in Italia, né tantomeno in Africa nella quale personalmente ho vissuto negli ultimi dieci anni. Il nuovo scenario di crescita, come da manuale delle economie emergenti, si scontra però con problemi ingenti di corruzione, disuguaglianze sociali, analfabetismo e soprattutto diritti umani, quelli negati per esempio all’etnia Sahrawi del Sahara Occidentale, tra gli ultimi territori al mondo che le Nazioni Unite chiamano “Non-Self-Governing Territories”, ma che viene più facile chiamare colonie. Mentre il Paese si scopre, e ufficialmente diventa, un Paese di “accoglienza”, per migliaia di subsahariani il processo d’integrazione, di fatto, deve ancora iniziare. Sul fronte dei diritti civili, le cose non vanno meglio. L’apostasia (l’atto di abbandare la propria religione –islamica-) é ancora perseguita penalmente, cosi come lo è, per esempio l’omosessualità, associata ad una doppia “H” “Hchouma” (vergogna) e “Haram” (peccato), in un contesto in cui l’islam rimane religione di Stato e non esiste una separazione tra potere secolare e religioso. Il progetto “Pronti per il domani”, considerate le ricadute sociali che la scelta del target dei beneficiari giovani comporta, non sta contribuendo solo al rafforzamento del potenziale imprenditoriale locale, ma favorisce l’inclusione sociale dei soggetti discriminati o con minori opportunità nella regione. Per questo ci piace parlare di “crediti ai diritti” prima ancora di crediti finanziari. Richard Grieco ProgettoMondo Mlal Marocco DICEMBRE 2014 Viaggio di studio di 30 insegnanti di Cuneo del progetto della Fondazione CRC Il progetto di microcredito “Pronti per il domani” promuove, in primis, l’inclusione sociale dei soggetti discriminati o con minori opportunità UN ASILO, UNO STUDIO D’ARTE, UN AGRITURISMO, UNA PASTICCERIA PER IL NUOVO MAROCCO Il programma di aiuto e sostegno alla microimprenditoria di giovani e donne, e di tutte le categorie sociali svantaggiate (analfabeti, migranti di ritorno privi d’identità culturale chiara, ma anche portatori di handicap, soggetti discriminati a causa dell’orientamento sessuale), avviato con il progetto “Pronti per il domani”, grazie al sostegno della Fondazione San Zeno, promuove, in primis, l’inclusione sociale delle donne e dei soggetti discriminati o con minori opportunità. Tra i 31 beneficiari che ProgettoMondo Mlal sta già sostenendo con “Pronti per il domani”, ci sono storie come quella di Khadija, brillante venticinquenne neolaureata in lettere che, grazie a un microfinanziamento di meno di 5.000 euro, ha aperto una scuola materna rurale, nel douar di Igreem el Aalam, in un contesto in cui l’analfabetismo rasenta il 60% e l’abbandono scolastico costituisce una vera emergenza, nella misura in cui bambini vengono impiegati fin da piccoli nelle faccende relative al governo del bestiame o nella raccolta nei campi. C’è poi chi, come Mimoune, decoratore specializzato in pitture murali per interni, non disponeva di una regolare licenza né di un proprio laboratorio per mettere a frutto la propria arte. Un credito di 30.000 Dirham (meno di 3000 euro) gli ha permesso di affitare e attrezzare un locale e di regolarizzare la sua attività. Esempio di audacia e lungimiranza imprenditoriale é quello di Ali, giovane migrante di ritorno dalla Spagna, che ha voluto investire in un settore, quello turisticoalberghiero, “nuovo” per la Tadla Azilal, una regione con un’antica vocazione agricola, il cui potenziale turistico é ancora tutto da sviluppare. Ali, supportato da sua sorella, ha dunque recuperato una vecchia abitazione di famiglia nel comune di Timoulit, trasformandola in uno spendido “gite rurale” che ora, grazie anche al microfinanziamento ricevuto dal Progetto, potrà ospitare fino a quindici persone con ottimi standard di qualità. Secondo i suoi racconti, ben tre banche gli avevano fino ad oggi negato un credito, e non tanto perché dubitassero della sostenibilità economica del progetto o della sua capacità di rimborsare, quanto piuttosto per delle non meglio precisate questioni di moralità, che rievocano la doppia “H” di cui vi parlavo in prima pagina. Nel gruppo diversificato dei beneficiari dei crediti, una menzione particolare meritano le cooperative. Come nel caso della cooperativa di donne “Khimissa” di Ouled M’Barek, dove 11 donne hanno ricevuto un finanziamento di 8.000 euro (ripartito individualmente tra i membri della cooperativa) per realizzare attività di pasticceria e sartoria, sfruttando le contingenze temporali del Ramadan e della “Festa del sacrificio”, momenti questi, in termini commerciali, estremamente favorevoli a questi settori. Contrattualmente le beneficiarie hanno la possibilità di ripartire il credito su 24 mesi, ma le donne della cooperativa Khimissa hanno già chiesto di ridurre il numero di rate, beneficiando così dell’azzeramento del tasso di interesse sui mesi rimborsati in anticipo. L’efficienza dell’investimento non é l’unico motivo di soddisfazione. La presidente della cooperativa, Amina, ha infatti attivato, all’interno della sua struttura, una “Antenna d’ascolto” per le donne vittime di violenza a cui offre, come possibile strategia di soluzione, opportunità di lavoro nell’ambito della stessa cooperativa. La stessa Amina ci riferisce di aver riaccolto negli ultimi 6 mesi più di 12 casi di denuncia di violenza di genere. Non sempre i progetti di cooperazione internazionale hanno un impatto così tangibile sui beneficiari ma quando, come in questi casi, i risultati sono eloquenti e verificabili é giusto ringraziare chi di voi ci ha dato fiducia, invitandovi magari a partecipare a uno dei nostri viaggi studio di formazione sull’interculturalità che organizziamo in Marocco per insegnanti, operatori del sociale o di chiunque sia sensibile alle tematiche di cooperazione internazionale. Richard Grieco coordinatore Progetto Pronti per il domani fotografie di Cristina Pilo servizio civile ProgettoMondo Mlal L’ I N I Z I AT I VA UN CREDITO DI 3.000 EURO FA PARTIRE UNA MICROIMPRESA Decine di attività microimprenditoriali avviate in questi mesi grazie al progetto di microcredito “Pronti per il domani” hanno beneficiato in media di un finanziamento inferiore ai 3.000 euro. Questa cifra si è infatti dimostrata sufficiente per l’avviamento o il potenziamento di una nuova attività economica. Da parte nostra potere mettere a disposizione altre quote di questa entità significherebbe rafforzare il nostro contributo al miglioramento del potenziale imprenditoriale locale, e soprattutto andrebbe a favorire l’inclusione sociale dei soggetti discriminati o con minori opportunità nella regione. Da parte nostra ci impegnamo fin da subito a fare ruotare le risorse raccolte con il vostro supporto per i prossimi 5 anni. Fino ad oggi le restituzioni dei crediti sono avvenute nel rispetto dei tempi e delle modalità previste, andando così a rialimentare il fondo messo a disposizione dell’Istituto di Microfinanza per l’erogazione dei crediti. Sono quindi stati predisposti meccanismi di sostenibilità del fondo stesso per utilizzare, attraverso l’impegno dell’Istituto, in maniera continuativa nel prossimo quinquennio le risorse recuparate e concedendo nuovi crediti a nuovi soggetti.