Notiziario del 15/06/2015

Transcript

Notiziario del 15/06/2015
PROGETTO
ECONOMIA SOLIDALE
giugno 2015
sos Perù
Secondo il Tyndall Center il Perù è considerato il terzo paese al mondo più vulnerabile
CONTRO PIOGGE, GELATE E POVERTÀ
DIAMO VALORE AL MAGRO RACCOLTO
Carissimi sostenitori,
qui nel sud andino peruviano, tra Ayaviri e Sicuani, le incessanti piogge estive lasciano adesso
il posto al secco inverno della “puna” dell’altipiano.
Quest’anno il periodo delle piogge che, a causa
del cambiamento climatico (il Perù è considerato
il terzo paese al mondo più vulnerabile, secondo
il Tyndall Center), era iniziato tardi ed è durato più
a lungo del previsto, è stato accompagnato anche
da frequenti gelate. Purtroppo, per molti dei nostri
amici produttori, il raccolto non è perciò andato
come previsto. Quinoa e kaniwa non sono cresciute dappertutto forti e rigogliose come ci si sarebbe
aspettati, la quantità di foraggio raccolto è minima,
e nelle zone più alte si sono registrate diverse perdite di bestiame.
Tutte queste difficoltà non hanno però scoraggiato i produttori delle Organizzazioni contadine
coinvolte nel Progetto “Economia solidale” a ricercare, tutte insieme, una qualche soluzione rapida
che dia un valore aggiunto ai magri beni a disposizione e che permetta loro di aiutare le proprie famiglie e comunità.
Dunque, con il sostegno della nostra equipe, i
contadini hanno iniziato ad aggiungere un valore
commerciale alla materia prima, trasformandola
per esempio in prodotti alimentari ecologici e in accessori tessili di alpaca, con un occhio alla richiesta
del mercato e anche …ai dettami della moda! Con
l’aiuto di esperti agronomi, agroalimentari e tessili
sono stati organizzati corsi di formazione tecnicoprofessionale per migliorare e aumentare la qualità
dei prodotti destinati all’autoconsumo e/o alla rivendita nelle piccole fiere locali.
Inoltre le nozioni apprese attraverso questi corsi
foto di Romeo Civilli
sono risultate particolarmente utili anche per
creare nuovi prodotti alimentari, come il muesli
di quinua, la crema instantanea, il “7 harinas” (una
bevanda formata dalla farina di 7 grani diversi), il
formaggio stagionato.
I corsi, sebbene subito replicati all’interno delle
diverse organizzazioni, non possono però da soli
costituire l’unica soluzione al problema dell’agricoltura locale. Il problema rimane infatti la scarsa disponibilità di attrezzi tecnici, semplici o meccanici,
il cui uso contribuirebbe invece a diminuire il livello
di vulnerabilità legato al fattore clima e a contrastare almeno in parte la perdita del raccolto, essenziale per la vita delle famiglie rurali.
È con questo obiettivo che, come ProgettoMondo Mlal, non smetteremo di sostenere le organizzazioni locali, collaborando attivamente alla ricerca
di nuovi finanziamenti che possano garantire, ai
gruppi di piccoli produttori solidali, strumenti agricoli adeguati.
Vanni De Michele
Progetto Economia Solidale
ProgettoMondo Mlal - Perù
PROGETTOMONDO MLAL viale Palladio, 16 37138 Verona,
tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org
I
R I S U LTAT I
DI OGGI
UNA GIOVANE COOPERATIVA
DECOLLA CON I FORMAGGI
Nel piccolo distretto di Santa Rosa, ai piedi del
ghiacciaio Kunurana (6.420 m. slm), le alternative
per i giovani non sono molte. Nel piccolo centro
di 6.000 abitanti, con un’economia basata quasi
esclusivamente sull’allevamento, i giovani sono
costretti a lavorare in miniera o a emigrare nelle
grandi città peruviane in cerca di fortuna.
Il più delle volte, però, non trovano la fortuna
sperata e, anzi, sprofondano in situazioni economiche e sociali difficili, dalle quali risulta molto
difficile uscire.
Eppure, è proprio in questo contesto che un
gruppo di giovani ha deciso di essere protagonista del cambiamento, e di provare a costruire la
propria fortuna a Santa Rosa.
Dodici ragazzi, freschi di un diploma dell’Istituto tecnico agroindustriale, hanno scommesso sul loro futuro solidale, per essere parte
attiva dello sviluppo della loro comunità. Con
la collaborazione di Cepas Puno (partner di ProgettoMondo Mlal) hanno unito i loro risparmi e
costituito una cooperativa casearia, legalmente
riconosciuta (aspetto non scontato nel territorio
peruviano), con l’idea di acquistare il latte dai piccoli produttori locali e di cominciare a produrre
formaggi: la Cooperativa de Lacteos Santa Rosa
– Coopaisar.
In questo modo, non soltanto hanno creato
una propria alternativa di economia solidale, ma
con lo sviluppo del lavoro dei piccoli produttori
stanno anche promuovendo l’economia locale.
Nell’ultimo anno, grazie alla partecipazione al
nostro progetto “Economia Solidale”, sono riusciti
a migliorare sensibilmente la qualità dei loro prodotti (formaggio e yogurt) e a individuare nuovi
canali di commercializzazione. Finalmente, dopo
i primi momenti difficili, iniziano a vedere i primi
frutti del loro impegno, e coltivano già il sogno di
potere acquistare latte da un maggior numero di
produttori, aumentare così la produzione e avere
un vero caseificio per la propria cooperativa.
UN AIUTO
PER DOMANI
UNA NOSTRA CAMPAGNA
PER I DIRITTI DELLE DONNE
Nel 2014 è stato calcolato che in Perù le
imprese di proprietà di donne sono il 33% e
che in 72 grandi imprese dell’America Latina
gli organi direttivi vedono la presenza di donne al 9,5%. Secondo gli ultimi dati raccolti nel
progetto “Economia solidale”, nelle filiere produttive solidali la partecipazione delle donne
raggiunge invece il 59%. E, nelle stesse organizzazioni, per il 75% dei casi le donne siedono
anche negli organi direttivi.
Ciò significa che, nelle organizzazioni economiche di tipo solidale -siano esse associazioni di base, cooperative o consorzi- le donne
rappresentano la forza dello sviluppo alternativo.
Sempre nel contesto associativo si evidenziano anche i primi risultati riguardo l’uguaglianza di genere, anche se non sono ancora
altrettanto positivi i risultati concreti in ambito
di violenza familiare e di parità di retribuzione
economica.
In questo contesto il progetto “Economia
Solidale” sta organizzando corsi di formazione
che promuovano campagne di sensibilizzazione sull’uguaglianza di genere e su quegli strumenti che possono favorire la partecipazione
delle donne nelle attività del progetto e negli
spazi di dibattito politico. Fino a oggi, grazie ai
fondi a disposizione del Progetto, è stato possibile incentivare la partecipazione delle donne.
Il prossimo passo sarà organizzazione un
evento a livello regionale che, con alcune azioni mirate, sensibilizzi ulteriormente la popolazione per il raggiungimento dell’uguaglianza
tra donne e uomini, per il riconoscimento del
ruolo anche economico della donna e per controbilanciare le attuali differenze negli introiti
economici. Con un piccolo contributo potrai
essere anche tu parte del cambiamento della
donna andina!
RIMANI
AL NOSTRO
FIANCO
DONA ORA:
- c/c postale 12808374
- Banca Popolare Etica
IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320
causale “Economia Solidale”