Notiziario del 15/06/2014
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Notiziario del 15/06/2014
BAMBINI in VIAGGIO GIUGNO 2014 PROGETTO Carissimi amici, se, come nel mio caso, non si parla arabo, a Beni Mellal e Khourigba, si può interagire con la popolazione più facilmente in italiano che in francese: 1 targa su 10 è infatti italiana, il caffè al bar è incredibilmente “italiano”, la pizza sorprendentemente buona... Sono insomma sufficienti poche ore per percepire le dimensioni del fenomeno migratorio e la realtà di una città come Beni Mellal sviluppatasi nel corso degli anni ‘90 essenzialmente con le rimesse (non sempre frutto di attività legali) dei migranti. È cosi infatti che il mito migratorio si è alimentato e rafforzato negli animi dei più fragili, i ragazzi appartenenti a famiglie numerose e disagiate, che ignorano o vogliono ignorare gli insuccessi e le tragedie di migliaia di marocchini emigranti nei decenni scorsi in Italia. La migrazione clandestina è in effetti solo l’inizio di un percorso di illegalità ed emarginazione. Basti ricordare che, a oggi, un quinto dei detenuti stranieri sul territorio italiano sono marocchini, nazionalità straniera di gran lunga più rappresentata nelle nostre carceri. Eppure, nonostante la crisi economica in Italia e in Europa, e nonostante il crescente fenomeno di ritorno, il mito migratorio resiste in tanti che, come in Abdel (35 anni), emigrato16 anni fa nel bresciano, sono stati costretti dalla perdita del lavoro a rientrare in patria dopo più di un decennio di lavoro in Italia. Per partire Abdel, allora appena maggiorenne, aveva pagato 50.000 dirham (poco meno di 5.000 euro) a un avvocato milanese in cambio di un contratto di lavoro a tempo indeterminato in un cantiere edile in Lombardia. Il contratto doveva essere il presupposto per la regolarizzazione del soggiorno e il ricongiungimento familiare. Le cose vanno bene fino ad inizio 2011: diversamente da tanti suoi connazionali, Abdel sta alla larga dai soldi facili della Richard Grieco coordinatore di Bambini in Viaggio ProgettoMondo Marocco, vive a Beni Mellal vendita di hashish e, anzi, lavora 15-16 ore al giorno. Il datore di lavoro gli riconosce questi straordinari in contanti “paralleli” alla busta paga. I figli, ad eccezione della primogenita, nata in Marocco, non hanno problemi di integrazione. I guai arrivano quando il datore di lavoro, a seguito della riforma sui pagamenti del Governo Monti, si vede impossibilitato a ricevere ed effettuare pagamenti in contanti oltre i mille euro e in qualche mese la situazione precipita: Abdel è costretto a dimettersi per evitare di accumulare crediti con il proprio datore di lavoro oramai insolvente. Il ritorno in Marocco s’impone poi con tutte le problematiche del reinserimento, soprattutto per i bambini in ambito scolastico, dal momento che parlano ormai con difficoltà l’arabo marocchino. Storie come quella di Abdel vogliamo raccontarle in Italia e in Marocco per continuare a dare il nostro contributo alla costruzione di politiche migratorie rispettose dei diritti umani. grazie del sostegno Richard Grieco ProgettoMondo Marocco PROGETTOMONDO MLAL viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org i un aiuto p er d o m a n i ri s u l t a t i di oggi 2000 ADOLESCENTI SOTTRATTI ALLA MIGRAZIONE ILLEGALE Appena 500 euro al mese sono sufficienti per assicurare il funzionamento di una mediateca frequentata da 200 adolescenti. Si tratta di una cifra irrisoria rispetto ai risultati che potremmo ottenere in termini educativi e di prevenzione alla migrazione illegale dei minori verso l’Italia e l’Europa. Malgrado gli sforzi e le precauzioni prese, affinché il nostro intervento duri anche oltre il progetto formale e i nostri contributi finanziari, l’esistenza delle mediateche avviate con i progetti “Bambini in Viaggio” e “Pronti per il domani”, è adesso a forte rischio di sopravvivenza per la semplice ragione che gli istituti scolastici potrebbero non disporre delle risorse necessarie per assicurare corrente elettrica, l’accesso ad internet e gli altri servizi offerti fino ad oggi dalle nostre strutture. Con poco meno di 500 euro al mese, le mediateche potrebbero invece continuare a svolgere il loro lavoro nei prossimi 12 mesi, così che altre migliaia di bambini possano costruire il proprio progetto di vita alternativo alla migrazione verso l’Europa. RIMANI AL NOSTRO FIANCO. DONA ORA: - c/c postale 12808374 - Banca Popolare Etica IBAN IT 36 E 05018 12101 000000512960 causale “Bambini in viaggio” BREVI Migrare è un diritto e spesso un “istinto naturale”. Ci si sposta laddove le prospettive sembrano migliori ed è per questo che il “progetto migratorio”, tanto più se coinvolge minori, dev’essere responsabile e consapevole. In Marocco, un cortile, un’area ricreativa, una mensa scolastica o qualsiasi spazio “informale” a disposizione degli alunni costituisce un luogo inedito e privilegiato di aggregazione e socializzazione per bambini e adolescenti che frequentano la scuola. Questi spazi noi li chiamiamo “ mediateche” e grazie al progetto “Bambini in viaggio” ne abbiamo realizzate 80. Sono luoghi di scambio, formazione e comunicazione che abbiamo attrezzato e reso operativi con la collaborazione delle istituzioni scolastiche. Oggi nelle mediateche i ragazzi si confrontano tra loro e con gli animatori su temi di educazione civica e differenze di genere. Hanno accesso a internet, come mezzo di informazione, guardano i film con i coetanei, imparano ad ascoltarsi ma anche a sviluppare un proprio estro creativo attraverso un‘iniziazione al teatro, alla pittura e ad altre tecniche di espressione artistica. Le cifre indicano una sostanziale diminuzione del fenomeno dei bambini migranti non accompagnati provenienti dalle zone d’intervento dei progetti “Bambini in viaggio “ e “Pronti per il domani” rispetto a 3 anni fa, quando sono state avviate le prime attività. Forse abbiamo solo scoperto l’acqua calda capendo che un bambino libero di esprimersi sarà un bambino che cresce consapevolmente e responsabilmente, ma siamo fieri di aver contribuito a costruire per circa 2.000 bambini un “progetto di vita” alternativo al mito migratorio. 500 euro per SOSTENERE una mediateca • PRONTI PER il domani . Pronti per un nuovo impegno dedicato ai minori provenienti dai contesti più vulnerabili e degradati della regione di Tadla Azilal. Qui ProgettoMondo sta aiutando i giovani ad elaborare progetti di vita basati, in particolare, sullo sviluppo del proprio potenziale imprenditoriale. Il progetto è finanziato dalla Fondazione San Zeno di Verona, da sempre sensibile e attiva sul tema dello sviluppo e dei giovani.