Notiziario del 15/12/2013
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Notiziario del 15/12/2013
PROGETTO DICEMBRE 2013 LA FORZA DELLE DONNE ProgettoMondo in Marocco in balia delle nuove politiche di cooperazione PRIORITÀ E CONTINUITÀ LA UE NON PREMIA L’IMPEGNO come Organizzazione non governativa operante da anni in Marocco, siamo stati convocati lo scorso mese di settembre dalla Delegazione dell’Unione Europea al fianco delle altre Organizzazioni della Società Civile qui presenti, per un confronto sulle priorità che l’Unione europea intenderebbe dare al suo impegno nel Paese. Servizi sociali e Ambiente sono quindi risultate essere le tematiche proposte per il prossimo periodo di lavoro, in modo da potere dare finalmente risposte concrete a un problema, così drammatico per il Marocco, quale è quello della tutela dell´ambiente in tutti i suoi ambiti. L´accesso ai Servizi Sociali, sebbene definita come priorità, resta comunque un obiettivo non bene determinato. Tanto che le organizzazioni presenti all’incontro hanno fatto presente che accesso all´Educazione e alla Salute, entrambi annosi deficit in Marocco, si mantengono ambiti di lavoro privi di risultati rilevanti, nonostante tutti gli sforzi realizzati dal governo, di cui non ultimo il programma di accesso alla salute pubblica Ramed cofinanziato appunto dalla UE. Ma anche per noi si impone la riflessione: come potere dare il nostro apporto in questo contesto, visto che, proprio un nostro progetto di continuità al progetto La Forza delle Donne non ha passato la prima fase nell’iter di approvazione da parte della Ue? foto ©Ricardo Wetzler Carissimi Sostenitori, A livello di approvazione di interventi europei in Marocco, le cose purtroppo non sono andate molto meglio neppure nell’attualissimo ambito della Migrazione: è già stato reso noto dalla Ue che, per il prossimo appello, verrà privilegiato un ripescaggio di iniziative presentate lo scorso anno, di fatto escludendo la nostra proposta di quest’anno e preannunciando, anzi, che per il 2014 non verrà preso in esame alcun altro progetto. Una spiegazione a quest’apparente controsenso non c’è. I risultati del nostro impegno vengono applauditi e riconosciuti ma poi, alla prova dei fatti, non ci viene consentito di dare continuità, e quindi sostenibilità, a questi interventi. Viera Schioppetto ProgettoMondo Mlal Marocco La Forza delle donne è entrata nel suo terzo ed ultimo anno di impegno: al via una grande campagna di sensibilizzazione foto ©Ricardo Wetzler DONNA: DOPO LA LOTTA ALLA VIOLENZA, È TEMPO DI DIRITTI UMANI Dopo aver lavorato per tutto l’anno sull´aspetto psicosociale della violenza esercitata nei confronti delle donne, questi ultimi mesi dell´anno ci vedono nuovamente impegnati sul fronte dei diritti umani. Due Forum, convocati prima dell’estate nelle provincie dei Meknes e di Khouribga-Béni Mellal, sono stati utili a identificare, insieme alle associazioni impegnate su questo fronte, le priorità da promuovere nell’ambito delle campagne sui diritti delle donne. In collaborazione con Amnesty International Maroc (AIM), l´associazione femminista Union de l´Action Feministe di Meknès (UAF) e una ventina di altre associazioni locali, è stato quindi elaborato un documento contenente le principali raccomandazioni di cui all´inizio del 2014 il Collettivo marocchino si farà carico di presentare presso il Governo, grazie anche a una raccolta di firme a suo sostegno. Il nostro contributo progettuale sarà la divulgazione, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, di un nostro studio su “Gli stereotipi di genere più diffusi in Marocco” (in fase di traduzione in italiano, ma disponibile in francese su www.tanmia.ma/fr/actualites/2709guide-genre) e quindici giornate di campagna di sensibilizzazione nelle piazze delle zone d´intervento, una petizione pubblicata online sul sito www.laforcedesfemmes.org e l’obiettivo di raccogliere 20.000 firme per richiedere alle forza politiche di rafforzare le iniziative in atto e avviarne di nuove per il rispetto dei di- ritti delle donne. In particolare nella lotta contro gli stereotipi di genere, che ancora oggi accentuano la discriminazione uomo-donna e sottendono alla violenza che regna con forza nell’ambito pubblico, nell’ambito scolastico e della formazione, nonché in tutti gli spazi di lavoro e nell’ambito domestico. Inoltre si vuole richiedere che vengano applicate le disposizioni legislative e normative che permettono l’accesso delle donne a tutti i diritti, conformemente con quanto dettano le Convenzioni internazionali dei diritti dell’uomo sottoscritte dal Marocco e la nuova Costituzione; che venga data la garanzia dell’uguaglianza di accesso all’impiego per abbattere la disoccupazione, in quanto principale causa di vulnerabilità delle donne vittime di violenza; che venga promossa l’incriminazione specifica delle violenze abituali, sia fisiche che psicologiche, commesse in seno alla coppia; che vengano rese visibili l’applicazione e il rispetto degli impegni assunti dal governo marocchino che criminalizzano tutte le forme di violenza nei confronti delle donne marocchine; che venga promossa la revisione dei programmi educativi attraverso l’introduzione di una cultura fondata sui diritti e l’uguaglianza di opportunità fin dalla più giovane età; sia dato seguito alla revisione delle clausole del codice del lavoro nello spirito del rispetto dei diritti umani della donna. Infine si punta a promuovere la protezione della donna nello spazio pubblico; la preservazione e la valorizzazione dell’immagine della donna nei media; la garanzia di uguali opportunità e l’accesso egualitario alle risorse della produzione; la creazione di cellule di vigilanza contro la violazione dei diritti della donna. I L Le azioni di advocacy, avviate nell´ambito del Progetto, non solo sono importanti in se stesse, ma rappresentano un esercizio di democrazia nella formulazione delle azioni, nella sua gestione e nell´attivazione di una campagna che verrá realizzata in collaborazione tra le grandi associazioni nazionali, come lo sono AIM et l´UAF, e le piccole e medie associazioni di sviluppo a livello territoriale, costituendo un’iniziativa unica in tal senso. La petizione sará lanciata in 5 lingue, tra cui anche l´italiano, e ringraziamo tutti voi lettori per il sostegno che date e darete a questa importante iniziativa. Viera Schioppetto coordinatrice La Forza delle Donne ProgettoMondo Mlal S T U D I O Presentato pubblicamente il 25 novembre a Rabat STEREOTIPI DI GENERE, LA CULLA È NELLA SCUOLA Preconcetti e stereotipi si combattono innanzitutto a scuola. E’ questo infatti lo spazio di incontro e scambio tra giovani di sesso diverso e naturale laboratorio di formazione dell’identità del singolo. L’elemento fondamentale che emerge dallo studio “Gli stereotipi di genere più diffusi in Marocco”, promosso dal Progetto La Forza delle donne e in queste settimane in fase di traduzione anche in italiano, ha infatti confermato nei numeri quanto, all’interno del sistema scolastico, sia ancora forte, da parte degli studenti di sesso maschile, la percezione degli stereotipi di genere trasmessi nelle diverse sfere. Nello stesso ambiente, le giovani studentesse da noi intervistate, hanno invece mostrato una maggiore disponibilità di apertura all’uguaglianza dei sessi e maggiormente pronte al cambiamento di approccio per quanto riguarda i rapporti interpersonali. Più esposti evidentemente all’aspetto religioso, i giovani ragazzi sono apparsi decisamente più conservatori rispetto alle ragazze e ancora attratti dagli stereotipi di genere tramandati di generazione in generazione. D’altra parte, le stesse istituzioni, e dunque la scuola nella sua sfera educativa, culturale e religiosa, sono esse stesse lontane da una presa di coscienza o assunzione di una responsabilità culturale riguardo una messa in discussione della riduzione degli stereotipi di genere, e dunque conservano salde molte delle leve che in concreto contribuiscono poi quotidianamente alla promozione di un’immagine spesso negativa degli uni e positiva degli altri. In particolare, l’interpretazione della religione attraverso il concetto di qiwamah e nei proverbi pieni di cliché, risultano meccanismi decisivi per la sostenibilità dell’immagine, spesso negativa, attribuita dalla società alle donne”. Lo studio “Gli stereotipi di genere più diffusi in Marocco” è stato presentato pubblicamente all’opinione pubblica marocchina dalle associazioni femminile coinvolte nel Progetto in un seminario pubblico organizzato il 25 novembre alla Biblioteca nazionale di Rabat in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. violenza e di orientarle verso i servizi specializzati del territorio. In questo modo il servizio per le donne è in un luogo che abitualmente frequentano e che sentono familiare e non sono obbligate a costosi spostamenti in termini economici ed emozionali per raggiungere i pochi centri specializzati, generalmente lontani e sconosciuti. I Centri infatti saranno attivati proprio nelle zone rurali dove non si trovano altre strutture disponibili. L’impegno sottoscritto da ProgettoMondo Mlal con l’EN corona un percorso di formazione sulla violenza di genere e la capacità di Ascolto Attivo che ha coinvolto 33 tra responsabili e insegnanti appartenenti a 23 Centri dislocati nel territori del progetto che annualmente offrono attività di formazione professionale alle donne. E’ la prima volta che l’EN apre le porte all’attivazione di “antenne d’ascolto di prossimità”, rivolte alle donne che appartengono alle fasce sociali più vulnerabili che più hanno bisogno di apprendere velocemente un mestiere che permetta loro d’integrare il già scarso reddito familiare e quindi promuovere la loro autonomia economica. L’Entraide Nationale è una istituzione pubblica capillarmente diffusa in Marocco che da anni collabora con PMM nell’ambito educativo e formativo. Viera Schioppetto ProgettoMondo Mlal Marocco • LA TAVOLA VALDESE PER LE DONNE. Il Progetto La Forza delle Donne ha ricevuto un importante cofinanziamento dalla Tavola Valdese raccolto con il contributo dell’8x1000. Un aiuto quanto mai prezioso per il completamento del Progetto: grazie a tutti da ProgettoMondo Mlal! • SEI DONNE MINISTRO NEL NUOVO GOVERNO. Il 10 ottobre scorso si è insediato il nuovo governo bis dell´attuale primo ministro Benkirame, spaccato fra una corrente legata all’islam politico e un’altra vicina alla monarchia. Nella rosa dei 39 nuovi ministri, 6 donne sono a capo di un dicastero, 5 donne in più rispetto all’unica donna ministro del precedente governo. Numerose sfide di difficile soluzione si presentano al nuovo governo, tra cui un deficit di bilancio pari al 7,5%, e la pressione dai creditori internazionali che hanno provocato manovre di tagli agli stipendi e ai sussidi per i beni alimentari e al carburante. • MOLESTIE SESSUALI IN LUOGO PUBBLICO. Dopo anni di attesa e innumerevoli proposte di progetti di legge, è in discussione al Governo la prima legge sulla violenza di genere (103/2013). Sebbene non manchino le occasioni di dibattito tra le associazioni femministe, nel nuovo testo compare per la prima volta il reato di “molestia sessuale in pubblico”. viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected], www.progettomondomlal.org Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus c/c postale 12808374 c/c bancario, Banca Popolare Etica (IT 71 Z 0501812101 000000513260), causale “Progetto La Forza delle Donne” foto ©Ricardo Wetzler Sono già circa 2.000 le donne che annualmente frequentano i Centri d’ascolto per vittime di violenza di genere formati nell’ambito del Progetto La Forza delle donne. E, ulteriori 20 antenne verranno attivate nel corso del 2014 presso altrettanti Centri dell’EN. Questo infatti è l’accordo raggiunto all’inizio di ottobre dal progetto La Forza delle donne con l’Entraide Nazionale marocchina. Le 4 antenne che si trovano nelle provincie di Beni Mellal, Khouribga, e Meknès, saranno attrezzate per fornire alle donne spazi che consentano loro di parlare del dramma della violenza che subiscono, identificando possibili vie d’uscita. E’ da sottolineare che, secondo i risultati ottenuti grazie alla ricerca in corso, la quasi totalità delle donne, soprattutto nelle zone rurali, non è troppo motivata a rivolgersi a dei centri specializzati, che spesso sono percepiti come istituzioni che promuovono la separazione e il divorzio, ma necessitano di un “orecchio” disponibile ad ascoltare senza giudizio e al rafforzamento della fiducia in se stesse e nelle capacità di trovare delle soluzioni. Questi nuovi spazi d’ascolto rappresentano una innovazione nei servizi dell’EN rivolti alle donne vittime di violenza, e sono promossi per la prima volta in Marocco grazie al nostro progetto. In ciascuno di questi Centri si trova del personale in grado di dare delle risposte alla richieste delle donne vittime di B R E V I un risultato AL VIA I CENTRI D’ASCOLTO PER LE VITTIME DI VIOLENZA