16-18 quirinale ggg
Transcript
16-18 quirinale ggg
16-18 quirinale ggg 19-12-2005 15:14 Pagina 16 25 NOVEMBRE 2005 GIORNATA PER LA RICERCA SUL CANCRO G I O R N ATA P E R L A R I C E R C A S U L C A N C R O Oggi la ricerca è parte della CURA Quella contro il cancro è ancora una guerra aperta e accorciarne i tempi è un impegno vitale per tutti noi: la ricerca c’è, AIRC c’è A lla presenza di Carlo Azeglio Ciampi, delle massime autorità dello Stato, dei ricercatori e dei volontari, Piero Sierra, presidente AIRC, ha aperto i lavori dell’ottava Giornata per la ricerca sul cancro. Protagonista la ricerca che cura. Più che uno slogan, un traguardo: quarant’anni di investimenti strategici hanno condotto le ricerche sempre più vicino ai pazienti. Grazie ai progressi della genetica molecolare oggi possiamo leggere la capacità di una cellula tumorale di crescere e di diffondersi. Non solo, possiamo prevedere come questa cellula risponderà alle cure mediche. Consapevole degli sforzi che hanno portato la ricerca a diventare un atto terapeutico, il Presidente Ciampi, nel suo intervento ha ringraziato la nostra Associazione “per questo impegno che, anche grazie alla generosità di tanti sostenitori, ha consentito di finanziare un gran numero di progetti”, ben 7.300 in quarant’anni. Medicina del dialogo e prevenzione Grazie alla genetica molecolare e alle nuove tecnologie, che permettono diagnosi sempre più precoci, siamo quindi di fronte a una medicina più efficace ma anche più scientifica. A questo proposito il Capo dello Stato ha ricordato che non deve mai mancare “l'attenzione al malato come persona ‘informata e cosciente’, sì da 16 Fondamentale gennaio 2006 porlo in grado di contribuire alla propria guarigione. Il mantenimento della qualità della vita dovrebbe perciò costituire una priorità medica quanto umanitaria”. Un concetto su cui Umberto Veronesi si è trovato d’accordo: “Quanto più si va verso una medicina scientifica, certamente più efficace, tanto più bisogna alimentare la medicina empatica, quella del dialogo, dell’informazione, della partecipazione. Se la ricerca cura sempre meglio, la medicina deve prendersi carico del malato e il sottile equilibrio fra curare e prendersi cura è il vero punto discriminante”. Per il medico il malato è un corpo da guarire; per il ricercatore è un corpo da studiare. Ma i due atteggiamenti devono coesistere. Accanto alla ricerca che avanza non devono mancare stili di vita corretti. Anche grazie a loro oggi possiamo parlare di tassi di mortalità decisamente ridotti rispetto al passato. Come ha ricordato Ciampi “la riduzione del numero dei fumatori dal 55 al 33 per cento Piero Sierra (presidente AIRC) QUIRINALE negli ultimi trent’anni ha comportato una corrispondente contrazione della mortalità determinata dal cancro del polmone. Analogamente, una corretta alimentazione opera favorevolmente sull'andamento di alcuni tumori”. Un autorevole contributo è arrivato anche dal mondo accademico. Il filosofo Emanuele Severino ha sottolineato che: “Si allarga sempre di più sulla Terra la convinzione che la capacità di ‘muovere le montagne’, cioè di liberare l'uomo dalla sofferenza e dalla morte competa alla tecnica guidata dalla scienza moderna”. E ha anche ricordato: “Un sistema sociale ingiusto provoca conflitto; il conflitto rende impotente il sistema. La potenza autentica della scienza e della tecnica è inseparabile dalla giustizia”. Più fondi alla ricerca AIRC c’è e c’è stata per quarant’anni. Ha rappresentato insieme a FIRC il principale polo privato di finanziamento per la ricerca oncologica italiana e, grazie alla strategia con cui ha investito i fondi raccolti, oggi possiamo affermare che la ricerca è la cura. Ma questo non basta. Dal Presidente è arrivato un monito “Occorre adoperarsi a tutti i livelli, istituzionale, associazionistico e dei privati, per assicurare le condizioni operative indispensabili ad un proficuo impegno della ricerca oncologica”. Non solo: “Dobbiamo dare maggiore impulso al lavoro delle nostre università e dei nostri centri di ricerca. Devono essere incrementati i fondi pubblici e privati per concorrere a sostenere la ricerca, a livello nazionale ed europeo”. Gli fa eco Umberto Veronesi che ricorda: “L’Italia investe in ricerca scientifica intorno all’1 per cento del suo PIL, una fra le percentuali più basse fra i paesi industrializzati” e aggiunge: “Alla ricerca contro il cancro vengono dedicati complessivamente non più di 120 milioni di euro (40 per cento dei quali proviene da AIRC). È molto poco per un Paese civilizzato e soprattutto per i suoi 250 mila malati di cancro che potrebbero avere più rapidamente cure migliori”. Si è soffermato su questo delicato argomento anche Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, che nel suo intervento ha parlato del rapporto tra economia e produttività scientifica. “Non solo è un rapporto di competitività la produzione di scienza, di risultati scientifici, non solo lo è la capacità di trasfondere quei risultati in processi produttivi, ma lo è anche sempre di più la capacità di riconciliare la scienza con gli altri aspetti che compongono la cultura e la sensibilità collettiva”. Monti ha poi sottolineato che “la lotta contro il cancro è un investimento, oltre che sull’uomo, sul capitale umano”. Il dato che meglio dimostra quanto gli investimenti nella scienza facciano bene anche ai conti pubblici arriva dagli Stati Uniti: diminuire la mortalità per tumore dell’1 per cento significa recuperare in termini economici 500 miliardi di dollari. Anche il ministro della Salute Francesco Storace ha parlato di finanziamenti, assicurando agli italiani che ‘la lotta al cancro è una priorità dello Stato’. “Negli ultimi dieci anni” ha spiegato “la mortalità si è ridotta del 2 per cento l’anno e per i prossimi cinque anni si punta a ridurla del 9 per cento”. LE IMMAGINI DELLA CERIMONIA Dall’alto, il tavolo dei relatori con Umberto Veronesi (direttore dell’IEO), Piero Sierra (presidente AIRC), Francesco Storace (ministro della Salute), Mario Monti (economista), Emanuele Severino (filosofo). Più sotto, l’attore Remo Girone e il giornalista Piero Angela con il Presidente Ciampi. Anche il calcio è stato presente a Roma: i calciatori Simone Inzaghi e Gianfranco Zola (in secondo piano) salutano il Presidente della Repubblica. Fondamentale gennaio 2006 17 16-18 quirinale ggg 19-12-2005 15:15 Pagina 18 25 NOVEMBRE 2005 GIORNATA PER LA RICERCA SUL CANCRO G I O R N ATA P E R L A R I C E R C A S U L C A N C R O Premio credere nella RICERCA A Esselunga e a Cocciante è andato quest’anno il premio che ormai tradizionalmente AIRC dedica a chi ha contribuito a sostenere la ricerca sul cancro LE MOTIVAZIONI A Riccardo Cocciante autore di una straordinaria alleanza tra arte e scienza. A Esselunga, prima azienda ad aprirsi alla collaborazione con AIRC e per ventisette anni ininterrottamente al suo fianco Le grandi qualità artistiche di Riccardo Cocciante, unite alla sua sensibilità per i valori autentici, hanno creato i presupposti di un successo senza confini: con l’opera Giulietta e Romeo ha lanciato un ponte di solidarietà che partirà da Verona e per dieci anni unirà città, paesi e continenti in nome della poesia, della musica e della scienza. Questo progetto offre un irripetibile esempio di alto valore creativo e insieme di concreto impegno personale. Un viaggio ambizioso che coinvolgerà ogni singolo spettatore nella sfida per un futuro libero dal cancro. Con coraggiosa convinzione ha inserito il richiamo alla ricerca sul cancro nelle abitudini quotidiane, come coerente sviluppo della propria filosofia aziendale. La qualità dei beni primari si è unita così alla difesa della salute in un più vasto concetto di qualità della vita. Anno dopo anno Esselunga ha contribuito a diffondere tra tutti gli italiani l’ideale della ricerca oncologica e ha costituito un esempio trainante per tutto il settore della grande distribuzione organizzata. Nelle foto in alto e a sinistra il momento della consegna delle targhe. In apertura, da sinistra: Piero Sierra (presidente AIRC), Giovanni Maggioni (vicepresidente di Esselunga), il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Francesco Storace (ministro della Salute), Mario Monti (economista), Emanuele Severino (filosofo). Qui a fianco il cantante Riccardo Cocciante ritira il riconoscimento dalle mani della massima autorità dello Stato.