Domani per finanziare gli studi sul cancro nelle piazze di 3000

Transcript

Domani per finanziare gli studi sul cancro nelle piazze di 3000
SABATO 12 MAGGIO 2012
CRONACA
■ 22
Morto il carabiniere massacrato al rave
Grosseto, fu pestato un anno fa da quattro giovani. Non si è mai più ripreso dal coma
MICHELE BOCCI
FIRENZE — Erano chinati sul cofano della gazzella per compilare
un verbale, uno dei tanti, quando
sono stati aggrediti alle spalle da
quattro ragazzi che avevano appena fermato. L’unico maggiorenne, 19 anni, ha staccato un palo di castagno dalla recinzione di
un campo e ha colpito con violenza inaudita. Al carabiniere
Domenico Marino, 34 anni, un
colpo ha fatto esplodere un occhio, l’appuntato Antonio Santarelli, di 10 anni più vecchio, è finito a terra con il cranio sfondato ed
è entrato in un coma profondo e
irreversibile. Ci è rimasto per oltre un anno: ieri mattina è morto
in una struttura sanitaria di Imola. Lascia la moglie, un figlio di 14
anni e una grande commozione,
nell’Arma, in quella zona della
Maremma toscana trasformata-
dalla procura minorile. Nel maggio dell’anno scorso l’avvocato di
Domenico Marino, Paolo Bastianini, aveva ottenuto il sequestro
di beni per 500mila euro, in vista
del risarcimento, alle famiglie
dei quattro giovani, i cui legali
hanno fatto opposizione. La decisione arriverà in questi giorni.
Antonio Santarelli era originario della provincia di Teramo.
«Come siamo rimasti sgomenti
di fronte a una violenza brutale e
disumana, così oggi sentiamo
inadeguata qualsiasi parola di
fronte al dolore della famiglia e
dell’Arma», commenta il sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni. Il
ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha inviato al comandante dell’Arma, Leonardo
Gallitelli, un telegramma per
esprimere il suo cordoglio alla famiglia di Santarelli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’accusa per
i ragazzi ora
è passata da
lesioni gravissime
a omicidio
Firenze
Molestava le operaie
titolare allontanato
dalla sua azienda
L’arresto di Matteo Gorelli, unico maggiorenne nel momento dell’aggressione
Le tappe
Antonio Santarelli,
il carabiniere morto dopo
un anno di coma in ospedale
si per un giorno nel teatro di una
scena raccapricciante e anche
nelle famiglie dei giovani coinvolti. I genitori del maggiorenne,
Matteo Gorelli di Cerreto Guidi
in provincia di Firenze, hanno incontrato i familiari di Santarelli
tempo fa, per esprimere il loro
dolore. Ieri l’accusa per il giovane e per i suoi tre amici è passata
da lesioni gravissime ad omicidio.
L’aggressione nella frazione
del comune di Sorano è avvenuta il giorno di Pasquetta dell’anno scorso, il 25 aprile. Di mattina,
durante un normale controllo
intorno all’area in cui si svolgeva
un rave, i carabinieri avevano
trovato il giovane alla guida di
una macchina positivo all’alcol
test e avevano iniziato a scrivere
il verbale di sequestro della patente. Mentre aspettava, Gorelli
ha preso il bastone e ha colpito.
Gli altri tre giovani, una ragazza e
due ragazzi della provincia fiorentina, avrebbero assistito sgomenti alla scena e in qualche modo avrebbero anche tentato di
bloccare l’amico. Addirittura
uno di loro sostiene di aver tirato
il freno a mano per fermare l’auto durante la fuga dopo l’aggressione. Fin da subito i tre e i loro legali, Alberto Corsinovi, Sandro
Guerra e Elena Benucci, hanno
puntato il dito sul maggiorenne,
incolpandolo di tutto. Gorelli, arrestato dopo un breve inseguimento nelle strade di campagna,
è ancora in carcere. La sua difesa
non ha mai fatto istanza perché
uscisse. Il procedimento è all’udienza preliminare e si attendono i risultati della perizia psichiatrica sul giovane, difeso dall’avvocato Luca Tafi, per capire se ha
agito o meno in stato di infermità
o semi infermità mentale. «Non
c’è urgenza di arrivare in fondo spiega il legale - Il mio assistito vive un calvario di pentimento e incredulità. Ha rifiutato ogni ipotesi di modifica dello stato di detenzione, sa che deve pagare un
prezzo per le sue colpe. Non cerca scorciatoie. Ma oggi è il giorno
del dolore per la morte del carabiniere». Gli altri tre giovani,
adesso maggiorenni, sono invece in libertà e hanno ricevuto
l’avviso di conclusione indagini
Il caso
ELENA DUSI
ROMA — Un fiore aiuta a combattere il cancro, specialmente in
un giorno di primavera che coincide con la Festa della mamma.
Domani mattina tornano nelle
piazze di 3mila comuni italiani le
“Azalee della ricerca”. I 25mila
volontari dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro
(Airc) distribuiranno le piante
fiorite a 15 euro per finanziare gli
studi sulla malattia. L’obiettivo
quest’anno è raccogliere 10 milioni. «Un contributo indispen-
La prematura scomparsa di
Danilo De Girolamo
artista di rilievo e punto di riferimento
sindacale per la categoria, lascia un
vuoto incolmabile tra attrici e attori che
in tutto il paese ne apprezzavano le doti
professionali e lo spessore morale.
Alla famiglia le più sentite condoglianze
del S.A.I. Sindacato Attori.
Roma, 12 maggio 2012
12-05-2011
12-05-2012
Gigi Scichilone
Ti ricordiamo con nostalgia, rimpianto e
immenso amore.
Paola e Jous
Roma, 12 maggio 2012
Antonio Ricci e tutta Striscia la Notizia
sono vicini a Giorgio, al piccolo Alessandro, a Simona e a tutta la famiglia in
questo momento di immenso dolore per
la prematura perdita della cara
Stefania Raya
Milano Due, 12 maggio 2012
Ciao
Stefania
avevi un cuore grande.
Fabio
Milano Due, 12 maggio 2012
Il giorno 11 maggio 2012 è venuto a
mancare all’affetto dei suoi cari
Nerio Bulli
Ne danno il triste annuncio la moglie Loredana, i figli Stefano e Carlo e la nuora
Stefania.
Firenze, 12 maggio 2012
Humanitas Firenze 24h - Tel. 055/78.09.86
Il Consigliere Regionale Matteo Riva si
unisce cristianamente al dolore della famiglia e partecipa al tragico lutto per la
scomparsa di
Maurizio Cevenini
Servitore del popolo e delle istituzioni.
Bologna, 12 maggio 2012
FOTO: COPYRIGHT
IL CONTROLLO
L’AGGRESSIONE
LA FUGA
Il 25 aprile 2011
due carabinieri
fermano un’auto
con quattro
ragazzi a bordo
nel comune
di Sorano
(Grosseto). Nella
zona c’è un rave
Mentre i militari
sono girati verso
il cofano della
volante a scrivere
il verbale, un
giovane reagisce
con violenza e
li prende a
bastonate
Dura poco la
fuga nelle
campagne. I
giovani vengono
fermati. Tre sono
minorenni e
accusano il
maggiorenne di
aver fatto da solo
FIRENZE — Il proprietario è stato allontanato dalla sua ditta
di pelletterie con un
decreto del giudice
per pesantissime molestie nei confronti
delle sue operaie. Le
lavoratrici avevano
paura di essere licenziate e stavano zitte
subendo in silenzio
continui atti di violenza sessuale dal titolare: la procura di Firenze e i carabinieri hanno scoperto che palpeggiamenti nelle
parti intime, frasi morbose, baci rubati, carezze indesiderate
sono da lungo tempo
all’ordine del giorno in
una azienda di Scandicci. L’uomo, un fiorentino di 66 anni, è indagato per violenza
sessuale.
Domani per finanziare gli studi sul cancro nelle piazze di 3000 comuni italiani tornano le azalee dell’Airc
Mamme dopo un tumore, si può
la nuova frontiera della ricerca
sabile - spiega l’Associazione per garantire continuità a quei
progetti di ricerca che promettono risultati concreti nella cura del
cancro». L’Airc supporta da sola
la metà della ricerca in Italia, con
un finanziamento che equivale
quasi a quello dello Stato.
Le ultime buone notizie dal
mondo dei laboratori riguardano le donne che desiderano diventare madri anche dopo il tumore e la chemioterapia. «Prima
dell’inizio delle cure - spiega Anna Bagnato, che guida al Regina
Elena di Roma un team di ricercatrici tutto femminile - si preleva del tessuto ovarico o alcuni
ovociti, che vengono congelati e
riutilizzati dopo la guarigione».
Le percentuali di efficacia di questo trattamento sono molto aumentate rispetto agli esordi 5 o 6
anni fa. Per gli ovociti, raggiungono il 50% al di sotto dei 40 anni,
mentre per il tessuto ovarico i casi sono ancora troppo poco nu-
Ce la fanno cinque
donne su dieci
under 40 grazie agli
ovociti congelati
prima delle cure
Napoli
Deiulemar, choc al cimitero
profanata la tomba
dell’ex amministratore
NAPOLI — Dopo i funerali
nella chiesa di Torre del Greco, un anziano ha atteso l’uscita del feretro di Michele
Iuliano, l’ex ad della compagnia di navigazione Deiulemar, morto mercoledì scorso
a 88 anni, e ha sputato sulla
bara. Due giorni fa un altro
atto vandalico ai danni dell’ex amministratore della
compagnia di navigazione
che il tribunale ha dichiarato
fallita la scorsa settimana.
Uno sconosciuto ha urinato
sulla tomba di Iuliano, e ha
bruciato i fiori posati sulla lapide. La scoperta è stata fatta
ieri mattina da alcuni addetti
del cimitero. Sulla vicenda
sta indagando le polizia. Il
fallimento della Deiulemar
ha riguardato 13 mila persone, che avevano investito per
oltre 720 milioni di euro. La
compagnia, nata nel 1969,
per anni è stata un punto di riferimento per l’occupazione
nell’area vesuviana.
merosi per elaborare una statistica.
Dei risultati concreti della ricerca Anna Bagnato può parlare
anche con i suoi studi sul cancro
dell’ovaio. «Questa malattia spiega - colpisce ogni anno 5mila donne in Italia. A volte le cellule tumorali diventano resistenti
alla chemioterapia tradizionale.
Abbiamo scoperto che questo
avviene per colpa dell’attivazione troppo alta di un recettore
particolare sulla superficie delle
cellule, chiamato “recettore A
dell’endotelina”. Un farmaco
Le iniziative
LE AZALEE PER AIUTARE LA RICERCA
L’“azalea della ricerca” è in vendita
in centinaia di piazze domani, in occasione
della festa della mamma. Il ricavato servirà a
finanziare gli studi dell’Airc contro il cancro
L’ELENCO DELLE PIAZZE
Per trovare l’elenco delle piazze dove
è in vendita l’azalea della ricerca si può
consultare il sito www.airc.it o telefonare
al numero verde 800 350 350
I CONSIGLI ANTI-CANCRO
Chi acquista le azalee dell’Airc riceverà un
opuscolo con i consigli per prevenire il cancro
e i progressi della ricerca che rendono
la malattia sempre più curabile
per bloccare questo meccanismo e neutralizzare le difese del
tumore dell’ovaio è già in sperimentazione. Un altro ancora più
selettivo sta per iniziare i suoi test». Lo studio di Anna Bagnato,
Laura Rosanò, Francesca Spinella, Valeria Di Castro e Roberta
Cianfrocca è stato finanziato dall’Airc e pubblicato su riviste
scientifiche prestigiose come
Pnas e Clinical Cancer Research.
Uno studio finlandese appena
pubblicato su Human Reproduction aiuta infine a fugare il timore
- sollevato una decina di anni fa che i trattamenti ormonali per
l’infertilità accrescano il rischio
di cancro. Novemila donne sottoposte a fecondazione assistita
tra il 1996 e il 2004 non mostrano
oggi percentuali di malattia superiori alla norma. Gli ormoni
Fsh e Lh usati per stimolare l’ovulazione sono stati dunque scagionati: «Appare ormai infondato - spiega Anna Bagnato - il sospetto che la riproduzione assistita coincida con un aumento
del rischio di cancro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Repubblica Nazionale