PARTE 2 1. Un continente piccolo e popolato Paragrafo 6 L
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PARTE 2 Paragrafo 6 1. Un continente piccolo e popolato L’evoluzione demografica in Europa I 30 milioni di persone che vivevano in Europa duemila anni fa crebbero molto lentamente per alcuni secoli. Tuttavia l’evoluzione demografica europea fu quasi sempre caratterizzata da un saldo naturale positivo; solo in qualche periodo prevalse un saldo naturale negativo, quando le epidemie, le guerre e le carestie decimavano la popolazione. A metà del Settecento ebbe inizio un diffuso dissodamento delle terre incolte e la bonifica di molte zone paludose, che permisero l’aumento della superficie delle terre coltivabili e una maggiore produzione di alimenti. La popolazione europea, che contava 140 milioni di individui, aumentò molto e, un secolo dopo, ne contava 270 milioni. La massima crescita della popolazione europea si è verificata però negli ultimi due secoli, nonostante le perdite dovute alle guerre e alle grandi emigrazioni verso gli altri continenti. Le ragioni di questa crescita consistono nelle scoperte della medicina, nello sviluppo dell’industria che produsse un aumento della ricchezza di molti paesi europei e migliorò la qualità della vita e nella rivoluzione dei trasporti che facilitò la distribuzione dei prodotti alimentari, anche deperibili. In particolare, nel Novecento, la crescita non fu costante, perché interrotta dai periodi negativi relativi alle due guerre mondiali, seguiti da due periodi molto positivi, provocati Francia - Popolazione per età e sesso (% - 2005) 20 10 0 MASCHI 0 10 20 dall’incremento del tasso di nuzialità nei periodi postbellici, con il ritorno degli uomini dalla guerra e il conseguente aumento della natalità. L’incremento massimo della natalità europea nel secolo scorso si verificò negli anni Sessanta, gli anni della diffusione del benessere, quando in tutti i paesi europei si verificò il cosiddetto baby-boom, cioè l’esplosione delle nascite. Da allora in poi la popolazione europea ridusse di molto la sua tendenza all’aumento, mentre la popolazione mondiale crebbe invece a ritmi molto elevati. Ne deriva che il peso della popolazione europea rispetto alla popolazione mondiale è in costante diminuzione, poiché dal 15% di un secolo fa è sceso attualmente a circa l’8%. Attualmente gli europei sono 710 milioni e la durata media della loro vita è di circa 75 anni. L’incremento naturale è modesto, poiché il tasso di natalità è in media il 12‰ e il tasso di mortalità è il 10‰ circa. In alcuni paesi, dove la popolazione fluttua intorno a uguali tassi di natalità e di mortalità, si ha la cosiddetta crescita zero, in altri si ha persino un saldo naturale negativo, cioè un tasso di natalità inferiore a quello di mortalità. Questo avviene soprattutto dove è più diffuso il benessere economico, dove il lavoro femminile non è aiutato da servizi come gli asili nido e dove l’educazione dei figli comporta a lungo notevoli costi alle famiglie. In tutti i paesi europei si vive il problema del deficit demografico, cioè di una insufficienGermania - Popolazione per età e sesso (% - 2006) 20 10 0 0 75+ 75+ 60-74 60-74 45-59 45-59 30-44 30-44 15-29 15-29 0-14 0-14 ETÀ FEMMINE MASCHI ETÀ 10 20 FEMMINE Le piramidi dell’età mostrano la suddivisione della popolazione per classi di età, divisa tra maschi e femmine. Qui sono riportate le piramidi relative alla Francia e alla Germania, e su entrambe è evidente la maggiore presenza femminile di popolazione anziana. È altrettanto evidente la minore consistenza delle due fasce d’età giovane della Germania, che ha un tasso di natalità inferiore a quello della Francia. © 2011 RCS Libri S.p.A., Bompiani - Garrè, Merlo, Lanza, Nano - Geografia: territori ed economie 1. Un continente piccolo e popolato te riproduzione della popolazione. Per il cambio generazionale occorre infatti un tasso di fertilità pari almeno a 2,1 e il tasso mondiale medio si aggira intorno a 2,8 figli per donna. In Europa invece si ha una media di 1,6, che scende a 1,5 nell’Ue, mentre invece si ha un tasso di 5,8 in Africa. La conseguenza è che la popolazione europea è la più vecchia del mondo, cioè l’Europa è il continente che ha meno giovani e più popolazione anziana. I paesi più longevi sono l’Italia, la Svezia e la Grecia. Questa situazione demografica richiede un’efficiente organizzazione delle strutture per la terza età, ed elevati costi della previdenza sociale per le pensioni, l’assistenza e le cure adeguate. Nello stesso tempo, le migrazioni intercontinentali, già oggi così problematiche, saranno destinate a continuare e a potenziare anzi i loro flussi; in particolare l’Africa dovrebbe aumentare la sua richiesta di emigrazione verso l’Europa. L’Europa diventerà quindi sempre più multietnica, e gli europei dovranno necessariamente imparare a convivere pacificamente con popoli diversi, senza i pregiudizi razziali Gran parte della popolazione europea vive in città, raggruppata in piccole famiglie, nelle quali spesso lavorano fuori casa entrambi i genitori. Al problema dell’assistenza ai bambini si è di recente aggiunto quello dell’assistenza agli anziani, sempre più longevi e numerosi. di cui essi si dicono privi, ma che in realtà talora si manifestano in episodi di intolleranza o di violenza. L’evoluzione numerica nella popolazione europea milioni Tassi di fertilità in alcuni paesi europei 710 700 600 500 390 400 300 200 180 100 100 26 31 36 31 26 29 anni 2008 2000 1900 1800 1700 1600 1500 1400 1300 1200 800 1,9 Svezia 1,8 Regno Unito 1,8 Russia 1,4 Italia 1,3 Germania 1,3 Polonia 1,2 Slovenia 1,2 36 1000 600 400 200 1 d.C. Francia 120 20 200 a.C. 1,9 60 58 60 Irlanda 81 79 80 40 PARTE 2 Paragrafo 6 Il grafico mostra l’incremento della popolazione europea, con un aumento della crescita nell’ultimo secolo. © 2011 RCS Libri S.p.A., Bompiani - Garrè, Merlo, Lanza, Nano - Geografia: territori ed economie