L`evoluzione della popolazione mondiale L`evoluzione della
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L`evoluzione della popolazione mondiale L`evoluzione della
Associazione Italiana Insegnanti di Geografia Sezione Emilia-Romagna L’evoluzione della popolazione mondiale Carlo Cencini [email protected] Gli obiettivi di EXPO 2015 L’obiettivo di EXPO 2015 è quello di assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile . In altre parole garantire cibo e acqua a tutta la popolazione mondiale nel rispetto dell’ambiente. Ma a quanto ammonta oggi la popolazione mondiale? E quali gli scenari futuri? La popolazione mondiale: alcune domande A quanto ammonta la popolazione attuale? E quanto sarà nel 2050? Che cosa è la "transizione demografica? Quali sono le sue fasi? Quali sono le tendenze demografiche attuali Il tasso di crescita nei paesi sviluppati e in via di sviluppo Le piramidi dell’età Le migrazioni di popolazione Perché la crescita della popolazione è così importante per i problemi ambientali? Quanti siamo oggi? 12 febbraio 2015, ore 12 World population clock: http://www.worldometers.info/world-population/ Distribuzione della popolazione mondiale Il mondo di notte… Quanti siamo oggi? Popolazione mondiale: 7,3 Miliardi Tasso di natalità +1,9% (= 135 milioni) Tasso di mortalità -0,8% (= 55 milioni) __________________________________ Tasso di crescita +1,1% (= 80 milioni) 1 miliardo in più ogni 12 anni 7 Il boom demografico La “transizione demografica” Alcune osservazioni... Prima del XIX° sec. crescita ~ +0.2% annuo Tot. popolazione <1 miliardo Raddoppio in 300 anni 140 milioni morti per le pestilenze: VI, XIV, e XVII secolo. Crescita popolazione dopo 1800 +1,2/2% Crescita esponenziale, max anni ’60 Esplosione moderna: dopo il 1960 Calo in percentuale ma crescita continua in valore assoluto Per la prima volta la popolazione è raddoppiata in una generazione Tassi di crescita nel mondo Dinamica demografica: Nord e Sud a confronto Dinamica demografica nel Mondo Tasso di fecondità: numero figli per donna Previsioni future Popolazione attuale ~7,3 miliardi Tasso di crescita di crescita: 1,1% (in calo) Proiezione al 2050 al tasso attuale: ~11 miliardi Proiezione media: 9 miliardi Verso una crescita logistica Levels off eventually population time Malthus e i limiti dello sviluppo Fine XVIII sec: forte crescita demografica in Inghilterra = preoccupazioni sulla possibilità delle risorse naturali di sostentare la popolazione. 1798: Saggio sui principi della popolazione di Thomas Malthus: divario tra crescita demografica e crescita delle risorse Paul Ehrlich 1968: The Population Bomb Teorie neomalthusiane: idea di limitatezza delle risorse 1972: rapporto MIT “I limiti dello sviluppo”, dal quale ha preso il via la riflessione sullo sviluppo sostenibile. Alta crescita demografica Povertà estrema Mancanza di opportunità e sicurezza Alta mortalità infantile Mancanza di terra, lavoro, istruzione, sanità Poche opportunità per le donne Come ridurre la crescita demografica? Fattori chiave: Ridurre la povertà Investire nella pianificazione familiare Ridurre la povertà Importanti successi sono stati raggiunti in Giappone, Cina, Corea del Sud, Indonesia… Il caso Cina La dinamica demografica Nel corso della storia la Cina ha sempre rappresentato un colosso demografico. Nel corso del Novecento essa ha però conosciuto notevoli cambiamenti circa la popolazione. In particolare Mao Zedong (1954) portò ad un vero e proprio boom demografico. Fedele all’idea marxista dell’importanza delle grandi masse proletarie, Mao diceva che “ogni bocca in più, sono anche due braccia in più per l’agricoltura”. Il presidente promosse dunque una serie di politiche e di propaganda nataliste. Tra gli anni ’50 e ’60 l’indice di natalità cinese ebbe un’impennata. In breve tempo, la demografia cinese andò però fuori controllo, crescendo troppo in fretta rispetto alla produzione agricola. La stessa produzione agricola attraversava tra l’altro tra la fine degli anni ’50 e i primi ’60 un profondo periodo di crisi, legato al fallimento del “Grande Balzo in avanti” 30 milioni di cinesi morirono per fame: la cosiddetta “carestia segreta”). Mao allora corse ai ripari, abbracciando a partire dal 1968-1969 un’opposta politica anti-natalista 1.300.000 paramedici (i cosiddetti “medici a piedi scalzi”) iniziarono a girare le campagne, allo scopo di sensibilizzare la popolazione circa il controllo delle nascite e divulgando la contraccezione Manifesto di propaganda dei primi anni ’70: la famiglia-tipo ha un solo figlio. La politica del figlio unico Il risultato fu quello di calmierare la crescita demografica, ma non risolse il problema. Il problema fu risolta drasticamente da Deng Xiao Ping, nel 1979, con la cosiddetta “politica del figlio unico”: per legge, si poteva avere 1 solo figlio (unico Stato al mondo…!) Ai trasgressori erano comminati pesanti pene pecuniarie e in casi estremi la sterilizzazione o aborto forzato. Dagli anni ‘90 la pressione si è allentata: si può avere un secondo figlio pagando una tassa pari a 3 volte il reddito annuo. Tale legge, per quanto discutibile dal punto di vista etico, ha ottenuto i risultati previsti, portando gli indici di natalità cinesi ai livelli di quelli dei paesi occidentali Ma la legge ha avuto molti risvolti negativi! • Nelle campagne (dove c’era necessità di braccia per l’agricoltura) la legge è stata aggirata non registrando all’anagrafe i nuovi nati. Chi non è registrato è ovviamente un cittadino fantasma, privo dei diritti elementari Stime ufficiose dicono che circa 300 milioni di persone nelle campagne cinesi abbiano questa situazione e non emergano dai censimenti. La popolazione cinese reale sarebbe dunque 1 miliardo e 600 milioni di persone, e non 1 miliardo e 300 milioni! The Missing girls Potendo avere in città 1 solo figlio, le famiglie spesso preferiscono il maschio. E’ diffusa la pratica dell’aborto selettivo una volta saputo il sesso del nascituro, oppure nelle campagne si praticavano infanticidi femminili. Conseguenze: la Cina oggi presenta un deciso squilibrio tra generi: con una netta preponderanza maschile…! E’ una bomba sociale innescata: eserciti di uomini non riusciranno da adulti ad avere una moglie, se non emigrando • La legge sul figlio unico ha provocato un notevole invecchiamento della popolazione (ci sono meno giovani e di conseguenza l’età media cresce). •Tale fatto ha gravi ripercussioni nella sfera sociale ed economica, poiché ci sarà un squilibrio tra popolazione attiva e a riposo e le spese legate alla sanità saranno sempre maggiori (in Cina manca un welfare di tipo occidentale) Problemi culturali del figlio unico. Da un articolo di F. Rampini: “La Cina dei «cento milioni di figli unici» è diventata una società più individualista, più egoista, dove il rispetto degli anziani è stato gradualmente sostituito dall´idolatrìa dei bambini. La scarsità li ha resi preziosi, quindi viziati e coccolati come nelle peggiori società consumistiche. Per questo fenomeno sociale - del tutto sconosciuto nella storia della società cinese dominata dall´autorità degli anziani - è stato coniato il nome di Xiao Huangdi, cioè «piccoli imperatori»” Flussi migratori ieri/oggi Migrazioni internazionali ieri Migrazioni internazionali oggi Migrazioni internazionali oggi Migrazioni interne: crescita urbana Le megalopoli mondiali Le megalopoli mondiali Migrazioni interne: crescita urbana Migrazioni interne Oggi la crescita urbana più rapida riguarda i paesi meno sviluppati Crescita delle baraccopoli (favelas, bidonville, township, kampong…) La struttura della popolazione: Le piramidi Age Population in age class Struttura per età e per sesso Le piramidi della popolazione nelle 4 fasi demografiche Popolazione con meno di 15 anni Le conseguenze della bassa fertilità Nei paesi industrializzati Sempre meno giovani che sostengono un crescente numero di anziani Riduzione della forza lavoro Declino della popolazione Impatto socio-economico significativo Speranza di vita alla nascita Speranza di vita alla nascita I primi paesi Stime al 2007 Speranza di vita alla nascita Gli ultimi paesi Stime al 2007 Per riassumere Se fossimo in 100 Se fossimo in 100… (2005) 51 maschi 49 femmine 60 Asiatici, 14 Africani, 12 Europei, 8 Latino Americani, 5 da USA e Canada 1 dal Sud Pacifico 82 non bianchi 18 bianchi 67 non Cristiani 33 Cristiani (Source: Family Care Foundation) Se fossimo in 100… (2005) 80 67 50 vivono in alloggi scadenti non sanno leggere malnutriti 1 muore di fame 33 senza accesso all’acqua potabile 39 non hanno accesso a servizi igienici 24 non hanno elettricità La maggior parte dei rimanenti usa l’elettricità solo come luce notturna (Source: Family Care Foundation) Se fossimo in 100… (2005) 7 hanno accesso a Internet 1 ha un titolo di studio superiore 1 ha l’HIV 2 nascono 1 muore 5 controllano 32% dell’intera ricchezza mondiale 33 vivono con il 3% del reddito globale (Source: Family Care Foundation) Grazie per l’attenzione