L`evoluzione demografica italiana dall`Unità ad oggi

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L`evoluzione demografica italiana dall`Unità ad oggi
L'evoluzione demografica italiana dall'Unità ad oggi
Sviluppo della popolazione
Popolazione residente ai confini dell’epoca per grande ripartizione, 1861-2010
In un secolo e mezzo di storia la popolazione italiana
ha subito profondi mutamenti: il numero dei residenti
è quasi triplicato, arrivando a toccare oggi i 60 milioni
di abitanti. In 150 anni la popolazione del Centro-Nord
è triplicata, mentre quella del Mezzogiorno è solo raddoppiata, a causa delle forti migrazioni Sud-Nord del
passato e della preferenza degli odierni migranti stranieri per un insediamento nelle regioni Settentrionali.
Valori ass oluti in m igliaia
60.000
Centro-Nord
Mezzogiorno
ITALIA
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
1861
1871
1881
1901
1911
1921
1931
1936
1951
1961
1971
1981
1991
2001
2010
Tassi di natalità e di mortalità, Italia, 1862-2009
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Valori per mille residenti
Tasso di natalità
Tasso di mortalità
1866 1874 1882 1890 1898 1906 1914 1922 1930 1938 1946 1954 1962 1970 1978 1986 1994 2002
1862 1870 1878 1886 1894 1902 1910 1918 1926 1934 1942 1950 1958 1966 1974 1982 1990 1998 2006
Fonte: ISTAT
Movimento naturale
Nei 150 anni dall’Unità d’Italia la nostra popolazione ha
attraversato quella che gli studiosi chiamano la “transizione demografica”: da alti tassi di natalità e mortalità,
con un saldo positivo molto piccolo, a valori sensibilmente più bassi e di nuovo assai vicini o, com’è in Italia
negli ultimi anni, con il numero di decessi che supera
quello delle nascite. Nel corso della transizione, invece,
la natalità si è mantenuta più alta della mortalità, che è
calata prima e fino a quando l’invecchiamento della popolazione non l’ha livellata. Il crollo della natalità è invece più recente e ha avuto una certa ripresa nel secondo
dopoguerra (baby-boom degli anni ’60).
Movimento migratorio con l’estero
Espatri e rimpatri, 1876-1939
Valori assoluti
800.000
espatri
600.000
rimpatri
400.000
200.000
0
1878
1876
1882
1880
1886
1884
1890
1888
1894
1892
1898
1896
1902
1900
1906
1904
1910
1908
1914
1912
1918
1916
1922
1920
1926
1924
1930
1928
1934
1932
1938
1936
Iscritti e cancellati per trasferimento di residenza internazionale, 1955-2008
Valori assoluti
800.000
cancellati
600.000
iscritti
400.000
Due grafici per descrivere, attraverso dati diversi
per periodo, gli scambi migratori con l’estero della
nostra popolazione. Alle forti emigrazioni a cavallo
tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, è
seguito un periodo di stasi durante il fascismo e
un’importante ripresa delle cancellazioni per
l’estero negli anni ’60. A partire dalla fine degli
anni ’80 s’innesta un fenomeno nuovo che si
aggiunge ai rientri dei nostri emigranti:
l’immigrazione di stranieri.
200.000
0
1957
1955
1961
1959
1965
1963
1969
1967
1973
1971
1977
1975
1981
1979
1985
1983
1989
1987
1993
1991
1997
1995
2001
1999
2005
2003
2007
Perdita migratoria delle regioni del Mezzogiorno verso le altre regioni italiane, 1955-2008
Valori assoluti
0
-50.000
-100.000
-150.000
-200.000
-250.000
1957 1961 1965 1969 1973 1977 1981 1985 1989 1993 1997 2001 2005
1955 1959 1963 1967 1971 1975 1979 1983 1987 1991 1995 1999 2003 2007
Fonte: ISTAT
Le migrazioni interne
È storia, ma ancora di grande attualità: i movimenti migratori interni hanno visto una forte
emorragia di cittadini del Mezzogiorno a favore
delle altre regioni italiane. Pur se in fase di relativo stallo, il fenomeno continua tutt'oggi, come è
dimostrato dai dati più recenti.
1861
2500
100+
95-99
90-94
85-89
80-84
75-79
70-74
65-69
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
05-09
0-4
2000
1500
1000
500
0
Uomini
500
1000
1500
2000
2500
2500
2000
1500
1000
500
Donne
0
500
Uomini
1961
1000
1500
2000
2500
1000
1500
2000
2500
Donne
2010
100+
95-99
90-94
85-89
80-84
75-79
70-74
65-69
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
05-09
0-4
2500
Piramidi a confronto
1911
100+
95-99
90-94
85-89
80-84
75-79
70-74
65-69
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
05-09
0-4
100+
95-99
90-94
85-89
80-84
75-79
70-74
65-69
60-64
55-59
50-54
45-49
40-44
35-39
30-34
25-29
20-24
15-19
10-14
05-09
0-4
2000
1500
1000
500
0
Uomini
Fonte: ISTAT
500
Donne
1000
1500
2000
2500
2500
2000
1500
Uomini italiani
1000
500
Uomini stranieri
0
500
Donne italiane
Donne straniere
Il notevole ridimensionamento della
fecondità e l’allungamento della
speranza di vita hanno
profondamente modificato la
struttura per età della popolazione,
un tempo formata in buona misura
da giovani e oggi fortemente
invecchiata. L’immigrazione
straniera, composta soprattutto da
bambini e da giovani adulti, sta
dando un non trascurabile
contributo a rallentare
l’invecchiamento demografico. La
maggiore speranza di vita delle
donne fa sì che queste siano più
numerose degli uomini nelle età
anziane.