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Edizione aprile 2015
In questo numero
Gentile lettore,
oltre ai più recenti e principali aggiornamenti legislativi, in questo numero affronteremo argomenti
attuali e senza dubbio interessanti come la Filiera certificata e la certificazione di prodotto o come il
nuovo studio comparativo pubblicato da Mérieux NutriSciences e altri partner internazionali sui metodi
di indentificazione di STEC.
Ma questo numero è anche l’occasione perfetta per comunicare ufficialmente un’iniziativa nella quale il
Gruppo crede molto e che ci rende estremamente orgogliosi:
Aggiornamenti
legislativi
Allergeni
Contaminanti
Food Contact Material
Focus
EXPO a Milano
Filiera certificata e certificazione
di prodotto
Mérieux NutriSciences
Identificazione di STEC:
nuovo studio comparativo
di metodi pubblicato da
Mérieux NutriSciences e
partner internazionali
Nuova acquisizione negli Stati
Uniti
Il gruppo Mérieux NutriSciences sarà presente all’Expo 2015 che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31
ottobre, all’interno dell’area Future Food District. In collaborazione con Coop, infatti, allestiremo un
nostro stand nel quale verrà rappresentato “Il laboratorio del futuro”: avrete la possibilità di immergervi in
un viaggio al centro della sicurezza alimentare per scoprire le opportunità che la scienza e la tecnologia ci
offriranno per il controllo ed il miglioramento della salute pubblica del domani. Con questo spettacolare
viaggio nel futuro potrete percepire l’importanza ed il ruolo chiave del cibo per il benessere personale
e la nutrizione.
Esploreremo quindi le tendenze e le prospettive future di tematiche in costante evoluzione come le
ricerche sui virus, il controllo dell’origine e dell’autenticità dei prodotti alimentari e le nuove frontiere
offerte dalle applicazioni online.
L’Expo Milano 2015, raccoglierà più di 140 Paesi e circa 20 milioni di visitatori attorno ad un unico tema:
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. La nutrizione, la sicurezza alimentare e la salute dei consumatori
sono quindi tematiche che verranno affrontate durante l’evento da molte realtà internazionali e
l’impegno di Mérieux NutriSciences nei confronti della sicurezza e della qualità alimentare si sposa alla
perfezione con il tema globale: infatti Mérieux NutriSciences si prefigge da più di 45 anni di proteggere
e migliorare la salute pubblica nel mondo attraverso la garanzia della sicurezza alimentare.
Credo che questa rappresenti un’opportunità unica per trasmettere alle persone non solo l’importanza
della sicurezza alimentare nella vita quotidiana di ognuno di noi, ma anche il grande impegno che
Mérieux NutriSciences dimostra costantemente nella tutela della salute dei consumatori, nella garanzia
e nel controllo della sicurezza e della qualità alimentare, grazie alla nostra presenza in 18 Paesi con 5500
dipendenti.
Con grande gioia ed orgoglio vi invito quindi a visitare il nostro Stand “Il laboratorio del futuro” all’Expo
2015 a Milano e vi auguro una buona lettura!
Sébastien Moulard, Managing Director Italia
Calendario eventi
La Giornata mondiale della
salute 7 aprile
Nuova Grafica per Informa Food: In un’ottica di costante rinnovamento ed evoluzione, Informa Food
ha cambiato veste grafica: abbiamo infatti deciso di aggiornare il layout della nostra newsletter dedicata
all’industria ed al settore alimentare per permettere ai nostri lettori un’esperienza più interessante e
gratificante.
Cosa aspettate? Godetevi il nuovo formato! E se avete suggerimenti o osservazioni riguardo gli aspetti
grafici o di contenuto, non esitate a scriverci: [email protected].
La Redazione
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
Obbligo di dichiarazione degli allergeni
L’obbligo della dichiarazione degli allergeni, come previsto dal regolamento Reg. EU 1169/2011 sull’informazione dei
consumatori è entrato in vigore il 13 dicembre 2014. Sono 14 gli ingredienti considerati allergeni e quindi interessati
dall’obbligo di dichiarazione, tali allergeni sono elencati nell’Allegato II del Regolamento.
Lista degli allergeni
Esclusioni
Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a
10 mg/kg o 10 mg/litro in termini di SO2
Arachidi e prodotti a base di arachidi
Cereali contenenti glutine (grano (farro e grano
khorasan), segale, orzo, avena o i loro ceppi ibridati) e
prodotti derivati
- sciroppi di glucosio a base di grano, incluso destrosio;
- maltodestrine a base di grano;
- sciroppi di glucosio a base di orzo;
- cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di
origine agricola
Crostacei e prodotti a base di crostacei
Frutta a guscio (mandorle, nocciole, noci, noci di acagiù,
noci di pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci macadamia
o noci del Queensland) e i loro prodotti
Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio)
- frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso
l’alcol etilico di origine agricola
- siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso
l’alcol etilico di origine agricola;
- lattitolo
Lupini e prodotti a base di lupini
Molluschi e prodotti a base di molluschi
Pesce e prodotti a base di pesce
- gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o
carotenoidi;
- gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino
Sedano e prodotti a base di sedano
Senape e prodotti a base di senape
Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo
Soia e prodotti a base di soia
Uova e prodotti a base di uova
- olio e grasso di soia raffinato;
- tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo
acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia;
- oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia;
- estere di stanolo vegetale prodotto da steroli di olio vegetale a base di soia
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
Nuovi obblighi
è necessario precisare che al di fuori dell’Unione Europea, ogni paese
definisce a livello normativo una lista specifica di allergeni che devono
essere dichiarati in etichetta secondo le modalità previste dalle specifiche
normative alimentari di riferimento.
L’indicazione degli allergeni era già obbligatoria per gli alimenti
preconfezionati, in virtù della Direttiva 2003/89, ma ora il nuovo
Regolamento impone nuovi obblighi:
La tabella seguente raffigura schematicamente le principali differenze fra le
sostanze considerate allergeni e quindi soggette ad obbligo di dichiarazione
nei mercati comunitari rispetto agli USA ed a Taiwan.
L’ingrediente deve figurare nell’elenco degli ingredienti, con un chiaro
riferimento al nome dell’allergene dichiarato nell’Allegato II. In aggiunta il
nome dell’allergene deve essere evidenziato rispetto agli altri ingredienti del
prodotto con modalità che rimangono a discrezione dell’operatore (utilizzo
del grassetto, del colore, di un font corsivo, della sottolineatura,…).
Appare evidente come, a seconda del mercato di destinazione
dell’alimento, spesso vari la necessità e la modalità di indicazione delle
sostanze considerate allergeni in tali Paesi.
È prevedibile, sulla base del progetto di modifica del D. Lgs 109/92,
che l’obbligo di dichiarazione degli allergeni verrà esteso ai prodotti
preincartati (o venduti sfusi).
Nei paesi comunitari, ad esempio, devono essere evidenziati come allergeni
tutti i cereali contenenti glutine (grano, segale, orzo, avena, farro, kamut,
e loro ceppi ibridati), nel mercato statunitense, invece, solo il grano deve
essere dichiarato come tale; mentre in Taiwan, il glutine (e quindi il grano),
non è considerato allergene.
Presenza accidentale di allergeni
Le regole di etichettatura fino a qui citate riguardano esclusivamente gli
ingredienti introdotti volontariamente dal produttore nella ricetta del
prodotto e non un’eventuale presenza accidentale di allergeni (derivante
da contaminazione dei prodotti dovuta a contatto con altri prodotti sulla
linea produttiva o durante lo stoccaggio ed il trasporto).
Viceversa, a Taiwan si richiede l’avvertenza relativa alla presenza di mango
negli alimenti che contengono tale ingrediente o ingredienti da esso
derivati.
Chelab Silliker con voi:
Nell’ambito della responsabilità generale che i produttori hanno
sulla sicurezza dei prodotti alimentari, è fortemente consigliato che
tali professionisti conducano un’attenta valutazione del rischio di
contaminazione accidentale e che attuino ogni provvedimento necessario
per minimizzare tale rischio (HACCP).
Consulenza, auditing, e formazione per la gestione degli allergeni
durante il processo produttivo fino all’etichetta finale.
Rilevamento in routine dei 14 allergeni richiesti dal Reg. EU 1169/2011
utilizzando molteplici tecniche (PCR, ELISA, ...).
La dicitura precauzionale “può contenere tracce di ...” o “può contenere
...” rappresenta solo l’ultima risorsa per quei casi in cui non sia possibile
escludere con certezza la presenza di contaminazioni.
Realizzazione della conformità di prodotto e di etichetta secondo il
Reg. EU 1169/2011 per l’Italia ed i mercati comunitari, ed in conformità
alle normative di Diritto alimentare vigenti nei mercati internazionali.
La dichiarazione degli allergeni nei mercati internazionali
Sebbene la maggior parte degli ingredienti considerati allergeni dal nuovo
Regolamento 1169/2011 siano considerati tali anche nei mercati globali,
Ingredienti che possono causare reazioni
allergiche o intolleranze
Unione Europea
USA
Taiwan
Cereali contenenti glutine

solo
grano

Crostacei e prodotti a base di crostacei



Uova e prodotti a base di uova



Pesce e prodotti derivati



Arachidi e prodotti a base di arachidi



Soia e prodotti a base di soia



Latte e prodotti a base di latte



Frutta a guscio



Sedano e prodotti a base di sedano



Senape e prodotti a base di senape



Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo



Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a
10 mg/kg o 10mg/L in termini di SO2



Lupini e prodotti a base di lupini



Molluschi e prodotti a base di molluschi



Cocco e prodotti derivati



Mango e prodotti derivati



Labeling and
Regulatory
Services
La soluzione globale
per esportare
i vostri prodotti
in 60 Paesi
Conformità di etichetta
Aggiornamento normativo
Consulenza
Per maggiori informazioni contatta
direttamente il customer service:
[email protected]
Tel. 045-8283311
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
Materiali e oggetti di plastica:
modificate le sostanze
nell’Allegato I del Reg. UE 10/2011
Il 6 febbraio 2015 è stato pubblicato il Regolamento (UE)
2015/174 che modifica e rettifica il Regolamento (UE)
n. 10/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia
plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.
Tale Regolamento costituisce un aggiornamento dell’allegato
I del Regolamento UE 10/2011 (Elenco unico delle sostanze
autorizzate).
A seguito della pubblicazione di nuovi e recenti pareri dell’EFSA sono state
modificate le sostanze identificate con i numeri n.161, 241, 344, 364, 410,
713, 784, 799, 880 e 881: sono inoltre state inserite nuove sostanze con i
numeri 859, 903, 969, 998, 1017, 1043.
Le modifiche sono entrate in vigore il 26 febbraio 2015, mentre i materiali
e oggetti in plastica conformi ai requisiti del Regolamento UE 10/2011 nella
versione anteriore al 26 febbraio 2015 potranno essere commercializzati
fino al 26 febbraio 2016 e fino ad esaurimento scorte.
Servizi di Risk Assessment: Pacchetto
completo per materie plastiche destinate al
contatto con alimenti
Nell’ambito dei materiali a contatto con gli alimenti, le materie plastiche
costituiscono il materiale più diffuso e soggetto ad una legislazione
specifica complessa. Il team di Chelab Silliker dispone di figure professionali
di Food Contact Expert preparate ed aggiornate con l’obiettivo di dare
supporto alla propria clientela mediante assistenza specifica, sia a livello
tecnico che analitico.
Chelab Silliker è in grado di assistervi nella scelta della corretta soluzione
analitica per aiutarvi a garantire che i vostri prodotti siano conformi ai
requisiti cogenti definiti dagli standard normativi nazionali ed internazionali.
Il pacchetto completo del Risk Assessment è costituito da:
Valutazione della documentazione di supporto al fine di individuare le
criticità del materiale
Redazione di adeguati e completi protocolli analitici, che possono
consistere in prove di migrazione globale o specifica, controllo della
quantità massima di sostanze nel materiale plastico, approcci di
screening, set-off, analisi sensoriali
Valutazione e supporto nella stesura della Dichiarazione di Conformità
ai sensi del Regolamento UE 10/2011
Per le aziende che aderiscono al protocollo analitico completo si propone
la redazione di una relazione tecnica riassuntiva a compendio delle analisi
svolte, che in modo esaustivo ed organico raccoglie i risultati ottenuti e
fornisce un commento finale per informare il cliente sulla conformità del
prodotto alle norme vigenti.
Tale documento sintetizza tutti i risultati analitici e le conclusioni di
conformità, fornendo un’immediata ed agevole lettura degli esiti, che sarà
utile in sede di audit e fornirà un valore aggiunto all’atto dell’immissione
del prodotto sul mercato.
Nuovi
limiti
provvisori
riguardanti la presenza di
perclorato negli alimenti
La presenza di perclorato negli alimenti può derivare
dall’esistenza di questa molecola in natura (principalmente
in suolo e falde acquifere) e da una sua sintesi derivante
da attività antropiche: nell’ambiente infatti può aumentare
anche con l’utilizzo di fertilizzanti azotati o a seguito di
determinati processi industriali.
Da quanto emerge dagli studi fino ad ora condotti, il pericolo principale
per la salute dell’uomo non è da attribuire tanto ad un’esposizione acuta
agli alimenti contaminati (l’organismo è infatti in grado di eliminare
rapidamente la molecola con l’urina impedendo il suo accumulo
nell’organismo) quanto ad un’esposizione cronica ad alimenti con
elevate concentrazioni di perclorati. Questo sembrerebbe poter influire
negativamente, soprattutto in alcuni soggetti più sensibili tra cui neonati e
bambini, sul corretto metabolismo dello iodio, strettamente collegato a sua
volta al corretto funzionamento della tiroide.
Ritenendo l’attuale banca dati relativa al livello di perclorato negli alimenti
ancora non sufficientemente ampia per una valutazione efficace e
completa del rischio a cui possono essere esposti i consumatori, l’Unione
Europea ritorna a mettere in discussione quanto attualmente stabilito circa
i limiti di perclorato.
Da una parte l’EFSA ha infatti deciso di riesaminare le conclusioni del parere
scientifico a cui era giunta nel 2014, dall’altra, a partire da aprile 2015,
attraverso una Raccomandazione della Commissione Europea, si cercherà
di monitorare la presenza di perclorato negli alimenti e di uniformare e
coordinare le attività dei vari Stati Membri che dovranno collaborare
attivamente anche con i vari operatori del settore alimentare dislocati
sul territorio comunitario. L’obbiettivo rimane quello di armonizzare
l’intervento non trascurando, ma prendendo in considerazione le diverse
realtà regionali e puntando sulle buone pratiche di lavorazione.
Per ora si sono stabiliti nuovi limiti indicativi che tendono a tutelare
maggiormente il consumatore; questi, in vigore dal 16 marzo 2015, vanno
a sostituire quelli fissati il 16 Luglio 2013 dalla Commissione Europea. Nello
specifico sono stati fissati i limiti nella frutta, nella verdura, nelle spezie,
nel tè e nelle infusioni di erbe e frutta essiccate, negli alimenti ready to eat
destinati a neonati e bambini.
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI
Adulterazione di spezie:
allerta recente
Le contaminazioni e le adulterazioni di spezie hanno
dominato la scena mediatica negli Stati Uniti e in Europa
nell’ultimo mese. Negli Stati Uniti, la Food and Drug
Administration (FDA) ha annunciato il più importante ritiro
mai effettuato finora collegato agli allergeni, a causa di una
contaminazione di cumino dovuta alla presenza di arachidi.
All’inizio di febbraio, la Food Standards Agency nel Regno
Unito ha annunciato un ritiro di paprica contaminata da
mandorle.
Le spezie sono utilizzate nella maggior parte degli alimenti e un gran
numero di esse è prodotto nella regione Asia / Pacifico e distribuito a livello
globale. Se avete dei dubbi sulla qualità delle spezie che state utilizzando
o importando possiamo aiutarvi con controlli analitici specifici o, se
desiderate sviluppando procedure specifiche per la selezione dei fornitori e
la prevenzione dei rischi di contaminazione crociata.
I nostro supporto può riguardare anche altri rischi quali: l’uso di coloranti
proibiti, la presenza di pesticidi e di micotossine, le adulterazioni.
La Giornata mondiale della
salute 7 aprile – dedicata alla
sicurezza alimentare
La sicurezza alimentare è al centro dell’attività di Mérieux
NutriSciences e la sua missione è quella di migliorare la salute
pubblica e in quest’ottica promuove la Giornata mondiale
della salute, organizzata ogni anno dalla World Health
Organization (WHO).
La sicurezza alimentare e la nutrizione sono temi legati ai maggiori problemi
di salute pubblica. Oltre 200 malattie, dalla diarrea al cancro deriva dagli
alimenti non sicuri che contengono batteri dannosi, virus, parassiti o
sostanze chimiche. Si stima, inoltre, che due milioni di decessi ogni anno
siano provocati da cibo o acqua contaminati. La situazione sarà ancora più
critica in futuro, dato che gli esseri umani saranno 9 miliardi nel 2050 e
avranno bisogno di consumare alimenti di buona qualità.
Allo stesso tempo, i principali attori della filiera alimentare stanno
conducendo le loro attività in un ambiente globale e complesso in cui le
normative sono in continua evoluzione, con sempre maggiori vincoli di
tracciabilità e richieste di maggiore trasparenza da parte dei consumatori.
Come parte di Institut Mérieux, Mérieux NutriSciences è dedicata a
proteggere la salute dei consumatori in tutto il mondo, offrendo una vasta
gamma di test e servizi di consulenza per il cibo, la nutrizione e l’ambiente.
In tutto il mondo, 75 laboratori accreditati forniscono servizi su misura con
lo stesso livello di qualità per tutta la filiera alimentare. Pertanto, Mérieux
NutriSciences è in grado di soddisfare tutte le necessità dell’industria
(controllo, certificazione e tracciabilità), e assicurare la qualità delle materie
prime, dei processi produttivi e dei prodotti stessi.
Maggiori informazioni sulla Giornata mondiale della salute
SERVIZI
Filiera certificata per garantire l’origine della materia prima
impiegata nella realizzazione dei prodotti
Il progetto della Certificazione delle carni suine “Carne destinata a QT” ai sensi della norma UNI EN ISO 22005:2008
“Rintracciabilità nelle Filiere alimentari” del Consorzio Produttori Trentini di Salumi, nasce da un’esigenza concreta.
Il Consorzio raggruppa 16 aziende di trasformazione (dal salumificio
industriale al quello artigianale) per un totale di c.a. 500 addetti e un
volume d’affari di 200 ml di euro ed aderisce al progetto della Provincia
Autonoma di Trento denominato “Qualità Trentino”, che ha la finalità
di promuovere i prodotti locali attraverso questo marchio territoriale di
qualità.
Lo sviluppo del progetto “Qualità Trentino”
Specifici disciplinari di produzione per i prodotti che vogliono utilizzare
questo marchio sono predisposti nelle diverse categorie, dalle mele al vino.
I salumi trentini inclusi in questo progetto sono lo Speck, la Luganega, la
Mondela della Val di Non e la Carne Salada. Il Consorzio ha avviato
il progetto di certificazione della Filiera per garantire, come richiesto da
questi disciplinari, l’origine della materia prima impiegata nella realizzazione
dei prodotti che prevedono l’impiego delle carni suine.
L’iniziativa ha coinvolto tre strutture di macellazione e sezionamento
presenti nella provincia di Trento e 23 allevamenti suini siti in aree
territoriali limitrofe. Tutti i soggetti coinvolti hanno sottoscritto specifici
accordi di filiera e sia gli animali che le carni ottenute sono identificati e
tracciati in ogni fase. Controlli periodici in allevamento e nella trasformazione attuati da Chelab Silliker per conto del Consorzio e da parte
dell’Ente di Certificazione, garantiscono la corretta applicazione del
sistema.
Attraverso la filiera è possibile garantire con certezza la provenienza delle
carni, in quanto sono poste sotto controllo le fasi di nascita, allevamento,
macellazione e sezionamento. In questo modo, dal prodotto presente sulle
tavole del consumatore, si è in grado di risalire al luogo ed al giorno di
nascita dell’animale.
Il ruolo consulenziale di Chelab Silliker
Chelab Silliker ha lavorato a supporto del progetto della Filiera delle
carni suine dal momento della definizione degli obiettivi e dei requisiti
alle successive fasi di sviluppo, concretizzate con il raggiungimento della
certificazione a luglio 2014. Attualmente Chelab Silliker è il referente per il
controllo della corretta applicazione della Filiera attuando, attraverso il suo
servizio tecnico la gestione ed il monitoraggio sui vari soggetti.
Il nuovo marchio “Origine Garantita Trentinosalumi”
A fine gennaio 2015 si è tenuta presso la sede della provincia Autonoma di
Trento, alla presenza dell’Assessore Provinciale all’Agricoltura, una conferenza stampa. Il Presidente del Consorzio, Loris Largher, con la partecipazione del dott. Simone Ballan di Chelab Silliker, ha illustrato tutto
il progetto dalle sue fasi iniziali alla fase conclusiva, e il nuovo marchio
“Origine Garantita Trentinosalumi”.
“L’opportunità di poter offrire carni di ottima qualità e strumenti per
poterle identificare e scegliere è un servizio che abbiamo scelto di
garantire, e con il marchio Origine Garantita Trentinosalumi diamo
forma grafica all’impegno che da sempre mettiamo nel nostro lavoro”,
ha spiegato Loris Largher.
Il valore aggiunto del progetto
Attraverso il nuovo marchio è stata creata la possibilità di commercializzazione delle carni suine fresche di origine certa e garantita utilizzando il
sistema dei controlli e di gestione implementati con la Filiera, dando quindi
Dott. Ballan (Chelab Silliker), Sig. Dallapiccola (Assessore Provinciale all’agricoltura),
Sig. Largher (Presidente del Consorzio Produttori Trentini Salumi) durante la
conferenza stampa.
I SERVIZI DI CERTIFICAZIONE DI CHELAB SILLIKER
Chelab Silliker offre il servizio di consulenza in materia di sicurezza e
certificazione nel settore alimentare da oltre 30 anni in Italia.
Oltre al supporto nello sviluppo di Sistemi di Autocontrollo e di
gestione ai fini delle certificazioni più richieste quali ad esempio
BRC, IFS, ISO 22000, forniamo un aiuto concreto alle aziende che
vogliono dare un valore alla qualità e promuovere i propri prodotti.
GLI ELEMENTI CHIAVE DEL PROGETTO
• Consorzio Produttori Trentini Salumi: 16 aziende, 500 addetti,
200 mln di euro
• Filiera Certificata Carne destinata QT: 23 allevamenti suini e 3
•
•
•
strutture di macellazione e sezionamento delle carni presenti
nella provincia di Trento
Certificazione di filiera ottenuta nel 2014
Marchio di qualità “Origine Garantita Trentinosalumi” presentata
a febbraio 2015
Conformità al Reg. (UE) N. 1337/2013
ulteriori opportunità economiche agli associati. Il tutto si integra con le
recenti emanazioni normative dettate dal Regolamento di esecuzione
(UE) n. 1337/2013 che prevedono l’indicazione di origine per le carni
fresche, tra cui quelle suine, dall’aprile 2015.
Con un unico progetto si può dire di aver centrato una serie di obiettivi:
la garanzia dell’origine delle carni impiegate per la realizzazione dei
prodotti a marchio Qualità Trentino,
la trasparenza nei confronti del consumatore,
l’anticipazione dei requisiti dettati dalle norme,
la prospettiva di ulteriori opportunità economiche per gli associati.
Il supporto di Chelab Silliker non si ferma a questo. Gli stessi consorziati
sono seguiti anche per l’ottenimento del marchio “Qualità Trentino” sui i
propri prodotti finiti. Già due strutture di trasformazione hanno ottenuto
questa certificazione e per altri tre salumifici i progetti di certificazione dei
prodotti sono in fase conclusiva.
Foto: Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento
SERVIZI
La certificazione di prodotto con il supporto di Chelab Silliker
La certificazione di prodotto nasce dall’esigenza di offrire un
valore aggiunto e differenziare i propri prodotti rispetto alla
concorrenza.
La Società Agricola Dallan Bruno & Figli s.s. è una realtà aziendale famigliare
situata nella provincia di Treviso che fonda le proprie radici nell’allevamento
tradizionale e commercializza direttamente i propri prodotti, carni avicole
e uova, provvedendo alla lavorazione diretta degli stessi ed al relativo
confezionamento.
Perché certificare un prodotto?
Il percorso di crescita della Dallan ha portato la realtà a commercializzare i
propri prodotti, in particolare le uova, sia verso laboratori di trasformazione
che presso esercizi di vendita della D.O e della G.D.O. Confrontandosi
sul mercato con altre aziende molto affermate e competitive, è emersa
l’esigenza di dare un valore aggiunto ai propri prodotti, attraverso la
valorizzazione dei requisiti intrinseci e opportuni sistemi di garanzia.
E’ nata quindi l’iniziativa di certificare l’alimentazione impiegata
nell’allevamento delle galline ovaiole con mangimi privi di OGM derivanti
da mais, soia e vegetali, ovvero privi di grassi animali aggiunti e farine
animali comprese le farine di pesce.
Il valore aggiunto della certificazione
Le certificazioni ai sensi dei DTP 030 e 042, le due norme tecniche
volontarie che regolamentano questi requisiti, sono state ottenute lo scorso
marzo, per tutte le uova prodotte e distribuite dalla Dallan. Tali indicazioni potranno essere quindi riportate direttamente in etichetta assieme al
logo dell’Ente di Certificazione garante dei requisiti e nel pieno rispetto
di quanto previsto tra l’altro dal Decreto Ministeriale 11/12/2009 inerente
l’indicazione delle diciture facoltative per le uova fresche. Tutto ciò darà
la possibilità alla Società Agricola Dallan Bruno & Figli s.s di presentarsi
sul mercato differenziandosi dalla maggioranza degli altri produttori della
stessa tipologia di prodotto.
Il ruolo consulenziale di Chelab Silliker
I consulenti di Chelab Silliker hanno affiancato Dallan fin dalle fasi iniziali
della sua evoluzione aziendale; dall’ottenimento del riconoscimento per il
macello aziendale, all’implementazione dei Sistemi di Autocontrollo dello
stesso e del centro di imballaggio delle uova, dal Piano di Autocontrollo
aziendale per la gestione del rischio Salmonella, fino al benessere animale.
Vuoi sapere di più dei nostri servizi
di consulenza?
I nostri consulenti sono in grado di aiutare i produttori
e i distributori a sviluppare ed implementare i loro
sistemi aziendali ai fini della certificazione nell’ambito
di:
Schemi GFSI, (BRC, IFS, FSSC 22000) attualmente i
più richiesti dalla grande distribuzione e dai clienti
nazionali ed esteri a garanzia della corretta gestione
della sicurezza e qualità alimentare.
Filiere agroalimentari, con l’obiettivo di garantire
il controllo e la corretta gestione dell’origine e della
qualità dei prodotti.
Certificazione di prodotto, quale elemento di
garanzia delle caratteristiche di un prodotto e di
distinzione nel mercato.
Sistemi di Gestione della Qualità, in accordo alle
norme UNI EN ISO 9000 con lo scopo di porre sotto
controllo e migliorare l’efficacia e l’efficienza di tutti
i processi aziendali, dalla realizzazione del prodotto
alla soddisfazione del cliente.
Nello sviluppo di sistemi di gestione per le certificazioni,
il nostro personale è in grado di fornirvi un supporto
per la formazione e la qualifica sia del personale
operativo che delle figure di riferimento nell’ambito
della qualità.
Contatta Simone Ballan, Technical Service Mananger
[email protected]
In merito a questa certificazione di prodotto Chelab Silliker ha fornito il
supporto per:
l’implementazione delle procedure interne;
la redazione del Disciplinare Tecnico Aziendale;
la definizione delle procedure di controllo sui fornitori di mangime e sui
trasportatori;
Ha inoltre aiutato l’azienda nel corso dell’audit dell’Ente di Certificazione
e nell’approvazione dell’etichettatura dei prodotti finiti da parte del
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Sig. Paolo Dallan, Titolare del Società Agricola Dallan Bruno & Figli s.s.
MÉRIEUX NUTRISCIENCES
Nuovo studio comparativo di metodi di identificazione
di STEC pubblicato da Mérieux NutriSciences e partner
internazionali
Mérieux NutriSciences ha pubblicato di recente uno studio comparativo in collaborazione con il Food Science Center di Chicago e il
laboratorio di riferimento francese per Escherichia coli.
Lo studio ha avuto lo scopo di comparare il limite di identificazione (LOD) di tre metodi di PCR qualitativa disponibili in commercio con il metodo di
riferimento USDA su campioni di carne bovina da 375 g. I gruppi STEC non-O157: H7 oggetto di questo studio sono stati: O26, O45, O103, O111 e
O121. L’ articolo del Journal of Food Protection, “Detection of non-O157 Shiga-toxin producing Escherichia coli in 375 grams of beef trim enrichments
across multiple commercial PCR detection platforms” si trova nel volume 78, n ° 1, 2015.
Escherichia coli (E.coli) è un microrganismo che si trova naturalmente nell’intestino di tutti gli esseri umani e di tutti gli animali. La maggior parte dei
ceppi è innocua; tuttavia, esistono alcuni E. coli che possono provocare diarrea o complicazioni che possono portare alla morte. I ceppi patogeni di E. coli
sono suddivisi in patotipi, come E. coli produttore della tossina Shiga (STEC), il più conosciuto in quanto fonte dei focolai di origine alimentare più letali.
Nell’ambito delle analisi microbiologiche sugli alimenti, vi è un crescente numero di metodi disponibili in commercio per la determinazione di patogeni
alimentari che impiegano differenti strategie di estrazione o di identificazione. Capire come i metodi analitici si comportano in matrici ad alto rischio, in
particolare su campioni di grandi dimensioni, è un impegno importante.
“Gli studi di validazione e di comparazione di metodi sono uno strumento importante per ridurre il rischio di malattie alimentari”, afferma Wendy
McMahon, General Manager presso il Food Science Center. “Gli studi inerenti il limite di identificazione (LOD) o il più recente modello statistico comparativo
denominato Probability of Detection (POD), possono dare ai nostri clienti le prove scientifiche di cui hanno bisogno per scegliere i metodi di analisi che più
soddisfano i loro obiettivi di sicurezza alimentare.“Questo è fondamentale per i campioni di grandi dimensioni, come 375g”.
Christophe Dufour, direttore scientifico europa per la microbiologia di Mérieux NutriSciences ha aggiunto: “E’ stato importante avere la possibilità di
collaborare con il Laboratorio di riferimento francese per E. coli, in questo modo siamo certi che i nostri risultati e le conclusioni saranno ben accettati sia
dai clienti che dagli organi competenti”.
Nuova acquisizione negli Stati Uniti
Mérieux NutriSciences ha annunciato l’acquisizione di ABC Research Laboratories a Gainesville, in Florida. Grazie all’acquisizione
della società si aggiungono due sedi operative che permettono a Mérieux NutriSciences di offrire un servizio completo di
analisi alimentari e consulenza per le imprese in tutta la regione del sud-est del Nord America.
Fondato nel 1967 dal William Brown, ABC Research Laboratories è un laboratorio accreditato ISO 17025 che fornisce una gamma completa di servizi di
microbiologia e di chimica. La società, sotto la guida dell’Amministratore Delegato Eric Graves dal 2007, ha fatto investimenti significativi in nuovi metodi
e in tecnologie d’avanguardia, ottenendo una crescita importante nel settore.
Philippe Sans, Presidente e Amministratore Delegato di Mérieux NutriSciences, ha dichiarato: “Siamo lieti di dare il benvenuto a una società molto
rispettata da Mérieux NutriSciences. ABC Research porta una lunga tradizione di eccellenza scientifica e di innovazione alla nostra organizzazione e ci
permetterà di ampliare la nostra offerta di servizi per il settore alimentare”.
Jim Miller, il presidente di Mérieux NutriSciences Nord America, ha affermato che il laboratorio di Gainesville servirà come punto strategico per le analisi
nutrizionali. “Con l’apertura nel 2012 del nostro laboratorio all’avanguardia di Crete a Chicago, abbiamo aumentato significativamente la nostra capacità
analitica in chimica e con l’aggiunta di ABC Research, abbiamo portato la nostra offerta di chimica a un livello ancora superiore che ci permetterà di
rispondere ancora più velocemente alle esigenze del settore.”
“Questo è un giorno importante per il settore delle analisi alimentari”, ha detto Graves. “Sia Silliker, il precursore di Mérieux NutriSciences che ABC
Research hanno iniziato le loro attività nel 1967 sotto la guida di due scienziati di rilievo, il Dr. John H. Silliker e il Dr. William L. Brown. Per anni abbiamo
condiviso l’impegno per l’innovazione scientifica unito ad un servizio orientato al cliente. Questa sinergia comune si tradurrà in servizi e soluzioni più
mirati per i nostri clienti.“
Chelab srl, a Mérieux NutriSciences Company (“Chelab Silliker”) ha pubblicato questa newsletter per vostro uso personale. Chelab Silliker si
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