documento del 15 maggio 2012 - 5b ipssar
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SEDE ANNESSA : I.P.S.S.A.R. DI CALTANISSETTA CLASSE V^ SEZ. B RISTORAZIONE ESAME DI STATO PER L’ANNO SCOLASTICO 2011/2012 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 15 MAGGIO 2012 ( ART.3 L. 425-97 ; ART. 5 del Regolamento) 2 0 1 PROFILO DELL’INDIRIZZO Nel misurarsi con i complessi cambiamenti sociali, culturali e produttivi, la scuola deve mirare alla qualificazione dei processi didattici delle metodologie e strategie, per promuovere un diverso atteggiamento di conoscenza e di riflessione nei giovani allievi, educandoli come futuri cittadini, alle scelte consapevoli e autonome. Nell’ambito dell’istruzione secondaria superiore, secondo l’attuale ordinamento professionale, si prevede la definizione di professionalità specifiche. Pertanto, si ritiene, che il profilo per l’ indirizzo ristorativo nella figura del “Tecnico dei Servizi della ristorazione”, funzionale al piano di studi quinquennale, potrà assumere livelli di responsabilità che possono essere anche elevati, dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche ed organizzative, rispetto all’ intero settore ed in particolare sulle seguenti aspetti: • il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti; • l’andamento degli stimoli alimentari e dei consumi locali, nazionali ed internazionali; • l’igiene professionale, nonché le condizioni igienico – sanitarie dei locali di lavoro; • moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio; • le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli alimenti; • la merceologia e le più innovative tecniche di conservazione degli alimenti anche alla luce della moderna dietetica; • l’antinfortunistica e la sicurezza dei lavoratori nel reparto; • i principali istituti giuridici che interessano la vita di un’azienda ristorativa; • gli strumenti che può utilizzare un’azienda per conoscere il mercato, per • programmare e controllare la sua attività e quella dei singoli reparti. Date le sue funzioni di organizzazione del reparto e di coordinamento con altri reparti, nonché il rapporto con i fornitori e i clienti, il tecnico dei servizi della ristorazione deve saper utilizzare due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell’azienda. 2 LA CLASSE IN INGRESSO. 2.1 La Storia (Flussi degli studenti dalla terza classe ed eventuali fattori significativi che hanno caratterizzato la storia della classe) Fattore significativo caratterizzante la storia della classe è il ripetuto cambio di sezione. Al terzo anno gli alunni risultavano inseriti per la quasi totalità nella sezione F. Al Quarto anno 25 alunni della III F più 2 ripetenti della IVE venivano inseriti nella sez. E . Nell'attuale anno in corso, a causa della mancata formazione della classe V sez.E tutti gli alunni della IV E sono confluiti, nella classe V sez. B. Essa, dunque, risulta costituita da 16 alunni dei quali 10 sono maschi e 6 femmine ,tutti provenienti dalla IV E non essendoci tra loro ripetenti. Gli alunni sono quasi tutti maggiorenni. Solo 4 sono gli allievi nisseni, la rimanente parte è costituita da alunni pendolari provenienti dai paesi limitrofi.5 da S. Cataldo, 2 da Barrafranca, 2 da Ravanusa, 1 da Canicattì, 1 da Sommatino ed 1 da Serradifalco. Dal quadro 2.4 si ha la specifica sulla stabilità del consiglio di Classe in percentuale. Molti 2 0 alunni lavorano nel fine settimana, ciò se per un verso ha arricchito il loro bagaglio professionale di contro ha penalizzato l’iter didattico. 2 0 2. 2 PROFILO ( DELLA CLASSE IN INGRESSO RIPORTARE QUANTO INDICATO NELLA PROGRAMMAZIONE INIZIALE DI CLASSE ) La classe è composta da 16 alunni dei quali 10 sono maschi e 6 femmine, quasi tutti maggiorenni. Solo 4 sono gli allievi nisseni, la rimanente parte è costituita da pendolari provenienti dai paesi limitrofi: 5 da San Cataldo, 2 da Barrafranca, 2 da Ravanusa, 1 da Canicattì, 1 da Sommatine ed uno da Serradifalco. Gli alunni sono tutti provenienti dalla IV E e tra loro non ci sono ripetenti. La classe in termini di scolarizzazione risulta omogenea, partecipativa e consapevole dell’importanza dell’ultimo anno. Il livello di preparazione, dal punto di vista cognitivo appare più che sufficiente e addirittura discreto per taluni alunni. Tutti si orientano perfettamente nell’esposizione orale dimostrando buone capacità logico-deduttive; appena sufficienti sono le capacità espressive legate all’uso di un linguaggio molto semplice e talvolta elementare; Nell’esposizione scritta qualche alunno manca di coerenza e di scorrevolezza nella costruzione dei periodi. Nel complesso la classe è comunque in grado di perseguire obiettivi alti così come concordemente affermano tutti i componenti il Consiglio di classe. Elemento comune a tutta la classe è dato dalla disponibilità a lavorare nel contesto scolastico per il miglioramento della propria preparazione, anche se a ciò non sempre corrisponde il rinforzo dello studio domestico. I docenti attiveranno una programmazione per moduli e verificheranno periodicamente il raggiungimento degli obiettivi. 2 0 2. 3 ELENCO DOCENTI Cognome Nome Materia Posiz.ne Meo Teresa Religione Cattolica Docente a T.I. Zummo Caterina Lingua e letteratura italiana Zummo Caterina Miserendin o In servizi o nel 3^ anno No In servizio nel 4^ anno Docente a T.I. No No Storia Docente a T.I. No No Gaia Lingua straniera Inglese Docente a T.I. No No Scebba Carmela Matematica ed informatica Docente a T.I. No No Paterniti Giuseppe Lingua straniera Francese Docente a T.I. No No Piras Assunta Econ. Gest. Az. Rist. Docente a T.I. No No Mulè Eugenio Legislazione Docente a T.I. No Si Vassallo Guglielmo Alimentazione Docente a T.I. No No La Licata Barbarino Lab. G. e O. S. ristorativi Docente a T.I. No Si Cataldo Patrizia Ed. Fisica Docente a T.I. No No Si 2 0 2. 4 STABILITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN % RISPETTO AL 3° ANNO 0% RISPETTO AL 4° ANNO 30% N.B. NON SONO STATI CONSIDERATI NELLA PERCENTUALE DEL 3° ANNO I DUE RIPETENTI DALLA CLASSE 4° B 2. 5 ELENCO ALUNNI CHE HANNO FREQUENTATO LA 5° CLASSE Cognome Nome Alù Andrew Provenienza 3° anno 3^F Provenienza 4° anno 4^E Amico Gaia 3^F 4^E Cigna Maria Alessandra 3^F 4^E Anello Corrado 3^F 4^E Bugiada Francesco 3^F 4^E Coniglio Paolo 3^F 4^E Curatolo Giuseppe 3^F 4^E Di Rosa Giuseppe 3^F 4^E Favella Loriana 3^F 4^E Ginevra Desiree Maria 3^F 4^E Grisaffi Salvatore 3^F 4^E Guarneri Giuseppe 3^F 4^E Lipani Sharon 3^F 4^E Lopiano Paola 3^F 4^E Martorana Davide 3^F 4^E Pignatone Leandro 3^F 4^E Viviano Erica 3^F 4^E Alù Andrew 3^F 4^E 2 0 2. 6 RISULTATI Materia Italiano Storia Matemati ca Lingua Inglese Lingua Francese Alimenti Economia e Gest. Aziendale Legislazio ne Lab. di org. E gest.dei serv.rist Educ. Fisica ASL 3 DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE N° studen ti promo ssi con la media del 6 N° studen ti promo ssi con la media del 7 12 10 12 2 2 5 12 N° studen ti promos si con la media dell’8 N° studen ti promo ssi con la media del 9-10 IV^ N° Studenti promossi dopo sospensio ne del giudizio N° Studen ti non promos si 1 2 3 2 5 5 5 3 1 1 5 10 4 2 10 14 4 5 1 16 1 13 2 2 5 6 9 6 5 4 6 9 5 1 5 5 5 1 5 I DEBITI FORMATIVI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO 3. 1 VERIFICHE EFFETTUATE NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI CON DEBITO FORMATIVO ALUNNI PROMOSSI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO PER DEBITO FORMATIVO Cognome e nome dell’alunno Materie Anello Corrado Italiano Storia – Alimentazione Bugiada Francesco Ginevra Desirè Storia Guarneri Giuseppe Italiano e storia Pignatone Leandro Inglese Viviano Erika Storia 2 0 4 PERCORSO FORMATIVO 4. 1 OBIETTIVI EDUCATIVI (dall’azione metodologica-didattica) Gli OBIETTIVI EDUCATIVI "sono delle finalità educative non facilmente collegate con tempi di lavoro educativo brevi. Sono linee guida, orientamenti di fondo, principi d’azione. Rappresentano l’orizzonte educativo entro il quale si opera; è l’insieme dei valori da concretizzare nel contesto dei vari insegnamenti". Esempio: saper valutare criticamente la realtà. Nel definire gli obiettivi educativi si fa ricorso alla TASSONOMIA DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI che, suddivide la complessiva area d’intervento nelle tre aree fondanti: AREA COGNITIVA (Bloom) : Conoscenza, comprensione, applicazione analisi e sintesi AREA AFFETTIVA (Bloom, Krathwohl e Masia): interesse, impegno e partecipazione AREA PSICOMOTORIA (Dave e Harrow): comunicazione non verbale e qualità fisiche (movimento, e caratteristiche funzionali) 4. 2 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI E SPECIFICI (preventivati nell’azione) OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI “Definiscono in maniera più precisa, ma non ancora osservabile e valutabile,le capacità e le abilità che costituiscono i singoli fattori o parametri degli Obiettivi Specifici. Riguardano una progettazione didattica di breve respiro,uno o più mesi, una settimana, una unità didattica”. OBIETTIVI SPECIFICI (propri della disciplina)"sono quegli obiettivi che facendo riferimento all’obiettivo generale, lo specificano in modo più dettagliato, spesso descrivendo i parametri o i fattori che tale obiettivo concorrono a determinare". OBIETTIVI TRASVERSALI 1) Valorizzazione: - sostenere correttamente opinioni e punti di vista; - offrirsi per la realizzazione di iniziative scolastiche ed extrascolastiche; - dibattere su idee ed opinioni; 2) Organizzazione: - discutere in modo critico su norme e criteri di comportamento; 3) Caratterizzazione - rivedere, correggere e valutare comportamenti, atteggiamenti ed opinioni - analizzare i rapporti di causa/effetto e implicazioni/conseguenze. 4) Ricettività - ascoltare gli interventi degli altri (disponibilità); - scegliere tra alternative; 5) Analisi - autonomia nell'analisi; - completezza dell'analisi; - organizzazione; - capacità di distinguere gli elementi; 6) Sintesi e valutazione - produzione di una comunicazione unica. - produzione di un piano o di una sequenza di operazioni. - derivazione di una serie di relazioni astratte. 4. 3 OBIETTIVI RAGGIUNTI Obiettivi Trasversali - Sapere produrre Obiettivi area cognitiva Elaborare dati e Obiettivi area formativa Potenziare il metodo 2 0 una relazione rappresentarli in modo efficace per favorire processi decisionali di studio - Sapere organizzare il lavoro Pianificare le fasi operative Comunicare utilizzando appropriati linguaggi tecnici - Sapere analizzare Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando e assumendo informazioni opportune Analizzare un testo; Sostenere correttamente opinioni e punti di vista - Sapere Sintetizzare e valutare Accorpare, integrare elementi o parti segmentati in un insieme che abbia una struttura coerente Interpretare situazioni complesse con capacità critica METODI DIDATTICI 4. 4 4.4. 1 Dall’azione metodologica didattica: La modularità La progettazione modulare prevede "l'impiego flessibile di segmenti d’itinerari di insegnamento-apprendimento, i moduli, che hanno struttura, funzioni e ampiezza variabili, ma formalmente ed unitariamente definiti". In tale ottica "ciascun modulo viene a costituire una parte significativa, altamente omogenea ed unitaria, di un esteso percorso formativo disciplinare, multidisciplinare e interdisciplinare programmato, una parte del tutto, ma in grado di assolvere ben specifiche funzioni e far perseguire ben specifici obiettivi verificabili, documentabili e capitalizzabili". (G. Domenici 1989) Il modulo rappresenta una unità formativa autosufficiente in grado di promuovere saperi molari e competenze che, per la loro alta rappresentatività culturale, e perciò anche tecnico pratica, nel settore specifico di riferimento, siano capaci di modificare significativamente la mappa cognitiva e la rete delle conoscenze precedentemente possedute… I Moduli sono sezioni di un curricolo ad alta omogeneità interna rispetto -ai contenuti, agli argomenti, alle attività di esperienza che con esse si possono svolgere; -alle abilità, conoscenze e competenze che è necessario gli allievi padroneggino per poterne affrontare lo studio; -alle abilità, conoscenze e competenze che gli allievi dovranno dimostrare di saper padroneggiare al termine del modulo stesso. Le competenze non coincidono con le abilità, le conoscenze, i saperi che pure devono essere padroneggiati, ma rappresentano essenzialmente le modalità di impiego di quelle abilità, di quelle conoscenze di quei saperi in contesti nuovi rispetto a quelli che probabilmente caratterizzeranno il processo di formazione -, 2 0 contesti che possono altrettanto univocamente venir definiti e simulati nelle prove di verifica. Le fasi della programmazione modulare Identificazione dei moduli, ovvero sezioni ad alta omogeneità interna rispetto ai contenuti ma anche ai prerequisiti e alle conoscenze e competenze da perseguire Determinazione della durata (tempo medio + 10/15%) Ogni modulo deve avere una durata di non più di 8-10 settimane 4.2. 2 Indicare i vari tipi di situazioni di apprendimento Metodi didattici □ X Lezioni frontali □ X Lavori di gruppo □ X Problem solving □ Attività progettuale □ X Esercitazioni di laboratorio □ X Discussione guidata □ Studio di casi Attrezzature e materiali didattici □ X Libro di testo □ X Manuali □ X Schede riassuntive □ X Strumenti informatici □ X Documentazione prodotta al docente 4. 5 SPAZI 4. 6 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO 4. 7 VERIFICA ( BIBLIOTECA, PALESTRA, LABORATORI…) Aula scolastica, biblioteca, palestra, impianti sportivi esterni, laboratori professionalizzanti,luoghi visitati, Aula Magna (INDICARE LE ORE ANNUALI DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE NELLA CLASSE N.948 ORE SU N. ORE (990) PREVISTE) Cause degli scostamenti (assemblee, scioperi, ecc.) Assemblee di classe, assemblee d’ istituto, visite guidate, Stage, scioperi, assenze di massa, partecipazione a convegni e conferenze. 4.7. 1 • Dall’azione metodologica didattica Durante lo svolgimento di una Unità Didattica o di una Unità di Apprendimento è opportuno verificare frequentemente i livelli di apprendimento (verifiche formative/verifiche non fiscali non soggette a voto), che permettano ove necessario, di riprendere l'argomento e di trattarlo con strategie diverse al fine di migliorare l'apprendimento dell'allievo. Esempi di verifiche sono: domande flash, commenti nel gruppo classe sulla lezione precedente, ecc. Dopo ogni Unità di Apprendimento o di Unità Didattica e/o dopo aver presentato un ragionevole numero di U.D. si predisporranno prove scritte di qualsivoglia tipologia e/o orali di tipo tradizionale (interrogazione) modulandole per difficoltà e complessità. Le prove di verifica si possono classificare in base alle caratteristiche della prestazione richiesta (orali, scritte, grafiche, pratiche ecc.), oppure in base al tempo di somministrazione (iniziali, intermedie, finali) o, ancora, in base al numero degli alunni coinvolti (individuali, collettive, di gruppo). Il criterio più proficuo di classificazione delle prove è quello che fa riferimento al tipo di stimolo offerto da una prova e al tipo di risposta 2 0 che la stessa può sollecitare, in quanto dalle loro caratteristiche derivano il grado di strutturazione della prova e le modalità di lettura della stessa. Si possono avere quindi quattro tipi di prove: 1) Prove a stimolo aperto e risposta aperta. Tali prove sono caratterizzate da uno scarso grado di strutturazione e da modalità di lettura delle prestazioni non stabilite a priori. Rientrano in questo gruppo quasi tutte le prove di tipo “tradizionale”, quali il tema, tra le prove scritte, e l'interrogazione orale. Quest'ultima, in linea di principio, se utilizzata secondo norme ben precise, è adatta ad accertare tutte le capacità cognitive, anche se, per la sua natura interattiva, può presentare a volte aspetti negativi. 2) Prove a stimolo aperto e risposta chiusa. Tali prove consistono in una serie di domande che richiedono da parte degli alunni risposte brevi, a volte quasi monosillabiche (sì, no, è sbagliato, non sono d'accordo ecc.). È una forma di verifica-colloquio usata in genere per mettere a proprio agio gli alunni; essa, pur prevedendo risposte chiuse (le modalità di lettura vengono stabilite a priori), fornisce dati poco affidabili o addirittura non affidabili. 3) Prove a stimolo chiuso e risposta aperta. Queste prove consistono in una serie di quesiti ben precisi cui si richiede di dare risposte elaborate autonomamente dall'alunno, sulla base però di criteri direttivi ben definiti. I criteri di lettura delle risposte possono predeterminarsi perché i quesiti rivolti all'alunno vengono articolati in maniera analitica (spesso con domande secondarie o sottodomande) e perché vengono date direttive ben precise su alcune caratteristiche che le risposte stesse devono presentare (lunghezza, sequenza in ordine logico ecc.). Si tratta quindi di prove semistrutturate (la struttura è nella domanda), che, per le loro caratteristiche, sono conosciute anche con il nome di “domande strutturate” . 4) Prove a stimolo chiuso e risposta chiusa. Queste prove, che sono definite “prove oggettive” o “prove strutturate” o “test di profitto” , sono caratterizzate da un elevato grado di strutturazione delle domande, che determina, di conseguenza, risposte univoche. La lettura pertanto dei risultati di una data prestazione sarà la stessa, chiunque sia il valutatore, in quanto essi sono univocamente definiti e non dipendenti dal soggetto che rileva e valuta. L'oggettività di queste prove viene determinata nel momento in cui vengono formulate precise ed univoche modalità di lettura delle risposte ai quesiti, prima ancora cioè che la prova sia somministrata. Appartengono a questo tipo di prova: - quesiti vero/falso, giusto/errato, sì/no ecc.; - scelte multiple; - corrispondenze o item di confronto; - completamenti. Le prove di tipo oggettivo/ a scelta multipla sono indicate per la verifica delle dimensioni cognitive "conoscenza" e " comprensione". Non sono adatte per la verifica di capacità di livello superiore. I quesiti a risposta breve/strutturati sono adatti a verificare prestazioni relative alla conoscenza, comprensione, applicazione semplice. Non sono adatti ad accertare apprendimenti di livello superiore. I quesiti a saggio/ quesiti "problem solving" sono adatti ad accertare tutte le capacità cognitive, comprese quelle di livello superiore. 2 0 4.7. 2 4.7. 3 Il colloquio orale, in linea di principio, è adatto ad accertare tutte le capacità cognitive. • Simulazione di prove I / III - Criteri di scelta, tipologia numero: Simulazione della Prima prova: tipologia della prova: A – B – C – D Simulazione della Terza prova. Tipologia della prova B – C: 32 quesiti a risposta multipla, 3 quesiti a risposta singola per l’accertamento della lingua INGLESE. • Griglie di correzione e valutazione adottate per le simulazioni (Vedi allegati) RISULTANZE Tipo di prov a I III Inferior ea 5/15 Da 5/15 a 7/15 4 1 Da 7/1 5a 9/1 5 Da 9/15 a 11/1 5 Da 11/15 a 12/15 5 1 1 8 2 4 Da 12/15 a 13/15 1 2 Da 13/1 5a 14/1 5 Da 14/15 a 15/15 1 0 1 0 *Un alunno risulta assente alla prima prova 2 0 5 ATTIVITÀ INTEGRATIVE E DI RECUPERO (eccedenti i 200 gg. Di lezioni, sportello didattico, interventi pluridisciplinari quali il progetto Giovani, i progetti PON e POR, ecc.) Materia Tutt e le disc iplin e Legislazion e Ling ua Ingl ese Attività Azione C 5 Codice C-5-FSE-2011-284 - “Food & Beverage” Legalinsieme Progetto POR 2007.IT.051PO.003/IV/12/F/ 9.2.5/0595 Azione C 1 – Codice C-1- Studenti des tina tari Anello Corrado, Curatolo Giuseppe, Lipani Sharon Tutti gli alunni eccetto Pignatone Leandro Curatolo Giuseppe Per comp lessi ve ore 120 60 120 FSE02-POR_SICILIA_2011-22 Comunicare in Inglese: passaporto per l’Europa Italiano Ling ua Ingl ese Progetto Conoscere le Istituzioni Planning your future through english Tutti gli alunni eccetto Pignatone Leandro Curatolo Giuseppe A. Lopiano Paola Tutte Recupero in itinere Tutti Tutte Sospensione della prassi didattica Tutti 30 100 Secon do quant o progr amma to Dal 14 al 19 No ve mb re 20 11 Dal 02 al 14 Aprile 2012 2 0 6 ATTIVITÀ PARA-SCOLASTICHE (visite aziendali, viaggi d’istruzione, corsi di informatica, attività culturali, ecc.) Materia Religione Tutte Italiano - Storia Lab. Di Org. E Gest. Dei Servizi Ristorativi Ed. Fisica Tutte 7 Descrizione Attività Centro di ascolto su tematiche spirituali Incontro con il Vescovo della diocesi di Caltanissetta Precetto pasquale Orientamento presso l’Università degli Studi di Palermo. Test on line perl’individuazione degli interessi; Report Job & Orienta Verona Orienta Sicilia Palermo Attività e conferenze: progetto “Conoscere le istituzioni”.Visita casa di Quasimodo Conferenza Alternanza Scuola Lavoro; Conferenza: “Valore Mare: le risorse ittiche della provincia di Caltanissetta, tra pescato e presente” Conferenza e degustazione dell’olio Krav Maga sistema di autodifesa FIDAS conferenza di sensibilizzazione alla donazione del sangue Incontro orientamento EFAL Incontro orientamento IULM CRITERI DI VALUTAZIONE (DALL’AZIONE METODOLOGICA-DIDATTICA LA PARTE SULLA VALUTAZIONE - LA CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E VOTO COME DA REGISTRO DEL DOCENTE) La valutazione è un processo sistematico e continuo che si fonda su criteri ed è elaborata collegialmente. Misura le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli insegnamenti e la qualità dell’offerta formativa, e fornisce le basi per un giudizio di valore che consente di prendere migliori decisioni sul piano pedagogico (valutazione diagnostica e valutazione formativa) e sul piano sociale (valutazione sommativa che è certificativocomunicativa). La valutazione formativa o continua si configura come un monitoraggio dei processi di apprendimento ed ha una funzione regolativa dell’attività educativa e didattica, sia da parte del docente, che da parte dell’alunno. Il monitoraggio, è una procedura di osservazione sistematica che mira a visualizzare l’andamento delle variabili di un processo in atto e del loro evolversi nel tempo e nello spazio, al fine di poter eventualmente intervenire ed apportare le opportune modifiche. Dalla normativa che regola l’autonomia scolastica si evince che i livelli di valutazione sono tre: 1. Valutazione dell’alunno, tesa ad apprezzare i processi e gli esiti dell’apprendimento. Sulla base di parametri oggettivi si accertano: - gli aspetti misurabili del suo apprendimento (conoscenze, competenze, capacità); - i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, gli interessi, le attitudini, le 2 0 eventuali distanze degli apprendimenti dai traguardi comuni; - i fattori che hanno condizionato i livelli di conseguimento degli obiettivi formativi. 2. Valutazione dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche, mirata a rilevare le caratteristiche del servizio erogato (valutazione interna). La qualità degli apprendimenti, infatti, non è garanzia della qualità della formazione e non dipende solo dalla professionalità degli insegnanti, ma dall’azione complessiva svolta dalla scuola (clima positivo, attenzione ai bisogni degli alunni, organizzazione , collegialità, gestione efficace delle risorse ecc.). Uno strumento valido per la valutazione del servizio offerto dal singolo istituto è l’autoanalisi che è un modello di analisi di tipo euristico, in quanto si limita solo a descrivere un’ipotesi interpretativa atta a facilitare i processi di cambiamento. L’autoanalisi ha una funzione autoregolativa e prevede la messa a punto di un sistema di monitoraggio con individuazione di campi di indagine e macroindicatori particolarmente significativi (per ogni macroindicatore vanno definiti indicatori/descrittori). 3. Valutazione del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio, orientata a cogliere tendenze, rapporto costi/ benefici, risorse , risultati del sistema scolastico nella sua globalità. La valutazione di sistema (valutazione esterna) riguarda tutti gli aspetti che possono influire positivamente o negativamente sul raggiungimento delle finalità educative (contesto socioculturale, situazione strutturale e organizzativa, gestione delle risorse umane e finanziarie ecc). E' una strategia di rilevazione che tenta di mediare la cultura della produttività con la cultura dell’autoreferenzialità. GRIGLIE DI VALUTAZIONE In sede di valutazione saranno adottate due griglie: una bimestrale e una quadrimestrale MODALITÀ DI VALUTAZIONE Adottata la quadrimestralizzazione, è necessaria una valutazione intermedia bimestrale, che indichi all’allievo e alla sua famiglia il livello di percorso formativo fino a quel momento raggiunto. Per la valutazione del primo bimestre, considerato il breve periodo di tempo che intercorre tra l’inizio dell’a.s. e il momento della prima valutazione, si terrà conto di ogni tipo di elemento valutativo a disposizione del docente: frequenza, obiettivi formativi, cognitivi, affettivi, ecc. Per la valutazione del terzo bimestre si potrà indicare, ove possibile, oltre la frequenza, anche una media tra obiettivi cognitivi e formativi. In entrambe le situazioni, il livello raggiunto verrà espresso con una lettera alfabetica che fa di riferimento ad un giudizio breve. In sede di valutazione periodica e finale si adotteranno le schede e le griglie di valutazione che si allegano in appendice. I voti si assegnano, su proposta dei singoli insegnanti, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di verifiche orali, scritte, pratiche o grafiche, delle consegne eseguite a casa o a scuola, corrette e classificate durante il quadrimestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni. In ogni caso bisognerà rendere consapevole l’alunno che per verifica si intende lo strumento atto a misurare performance, sia parziale che globale. Pertanto saranno elementi utili ad esprimere la valutazione quadrimestrale e finale gli interventi in classe, l’elaborazione alla lavagna, la partecipazione alle attività in classe. Quindi verifica non è esclusivamente “il compito” o l’interrogazione”. Il voto che verrà assegnato quadrimestralmente sarà pertanto desunto da una molteplicità e complessità di verifiche a carattere non solo strettamente cognitivo ma anche formativo. Se non vi è dissenso, i voti in tal modo proposti si intendono approvati; 2 0 altrimenti le deliberazioni sono adottate a maggioranza, e, in caso di parità, prevale il voto del Presidente. C.M. 19 dicembre 1967, n. 451, prot. n. 145166/702 - Consigli di classe: collegialità dei giudizi. Singolare rilievo ed efficacia, come è naturale, assume la collegialità dei giudizi in occasione degli scrutini. In essi, come è noto, i singoli docenti hanno competenza a proporre all'esame dei colleghi componenti il Consiglio di classe, il voto di profitto in base ad un giudizio brevemente motivato, ma il voto è assegnato, in ogni caso, ad opera del Consiglio di classe, il quale fa le sue proposte in un quadro unitario in cui si delinei un vero e proprio giudizio di merito, sulla diligenza e sul grado di profitto raggiunto dall'alunno al compimento del periodo cui lo scrutinio si riferisce. Questo, come è ovvio, dovrà avvenire non solo nelloscrutinio finale, che ha immediata rilevanza esterna, ma anche negli scrutini quadrimestrali, sulla cui importanza, anche ai fini del necessario colloquio tra scuola e famiglia, sarebbe superfluo insistere. Si deve perciò evitare che un malinteso rispetto alle competenze dei singoli spinga il Consiglio di classe a limitarsi all'accettazione pura e semplice delle proposte formulatedall'insegnante della disciplina. Occorre, invece, che tutti i componenti del Consiglio di classe portino il loro contributo, sicché i giudizi ripecchino veramente l'effettiva preparazione, rendimento e personalità dell'alunno. DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI COGNITIVI Ottimo - eccellente (voto 9, 10) - acquisizione di conoscenze:possesso di conoscenze ampie, complete, coordinate, senza imprecisioni.- comprensione:estrapola e prevede il senso senza aiuto- applicazione ed elaborazione:applicazione ed elaborazione originale e personale delle conoscenze, capacità dicogliere gli elementi in un insieme e stabilire relazioni.- sintesi e valutazione:organizzazione autonoma delle conoscenze acquisite, capacità di effettuarevalutazioni corrette, approfondite e complete.abilità linguistico-espressive:uso della lingua in modo autonomo e corretto con stile personale. Buono (voto 8) - acquisizione conoscenze :conoscenze complete e approfondite senza errori e imprecisioni.- comprensione:estrapola e prevede il senso con qualche aiuto. - applicazione ed elaborazione:applicazione senza errori e imprecisioni delle conoscenze in situazioni diverse.- sintesi e valutazione:sintetizza correttamente ed effettua valutazioni personali ed autonome.- abilità linguistico-espressive: uso della lingua in modo autonomo. Discreto (voto 7) - acquisizione conoscenze:conoscenze complete, non commette errori nelle prove complesse.- comprensione:interpreta singole informazioni - applicazione ed elaborazione:sa applicare le conoscenze, effettua analisi anche se con qualche imprecisione.sintesi e valutazione:autonomo nella sintesi, ma non approfondisce molto.abilità linguistico-espressive:espone con chiarezza. Sufficiente (voto 6) - acquisizione conoscenze:non molto approfondite, ma non commette errori nell'esecuzione di compitisemplici.- comprensione:interpreta singole informazioni ma non approfondisce.- applicazione ed elaborazione:applica le conoscenze ed effettua le analisi parziali con qualche errore.- sintesi e valutazione:impreciso nella sintesi con qualche spunto d'autonomia.- abilità linguistico-espressive: commette qualche errore nella comunicazione. Mediocre (voto 5) - acquisizione conoscenze:non approfondite.- comprensione:interpreta singole informazioni con difficoltà.applicazione ed elaborazione:commette errori non gravi sia nell'applicazione delle 2 0 conoscenze sia nell'analisi.- sintesi e valutazione: non ha autonomia nella rielaborazione delle conoscenze.- abilità linguistico-espressive:commette qualche errore che non oscura il significato della comunicazione. Scarso (voto 4) - acquisizione conoscenze:conoscenze frammentarie e superficiali, commette errori gravi nell'esecuzione dicompiti semplici.comprensione:disorganizzata e superficiale.applicazione ed elaborazione:applica le conoscenze in maniera superficiale ed imprecisa, commettendo errori gravi.- sintesi e valutazione: non sa sintetizzare le conoscenze e manca d'autonomia di giudizio. - abilità linguistico - espressive:commette errori che non oscurano il significato della comunicazione. Gravemente insufficiente ( voto 3) - acquisizione conoscenze:non ha alcuna conoscenza e commette gravi errori. - comprensione:scarsa capacità di co0mprensione anche a livello elementare. - applicazione ed elaborazione:non riesce ad applicare le conoscenze e non sa effettuare alcuna analisi.- sintesi e valutazione:non sa sintetizzare le conoscenze e non ha autonomia di giudizio.- abilità linguistico - espressive:commette errori che oscurano il significato della comunicazione. Assolutamente insufficiente (voto 1 - 2 ) - acquisizione conoscenze:non possiede la stragrande maggioranza delle conoscenze e competenze richieste;presenta gravi lacune di base Griglia di valutazione bimestrale LETTERA DESCRITTORE SIGNIFICATO VOTO Rifiuto: Non si evidenziano elementi accertabili, per il rifiuto da parte dell'allievo di sottoporsi alle verifiche che la programmazione della materia prevede. Voto l - lettera alfabetica da apporre sul registro per le valutazione bimestrali "R" Preparazione nulla: Non si evidenziano elementi accertabili, per totale e reiterata impreparazione o per dichiarata completa non conoscenza dei contenuti anche elementari. Voto 2 - lettera "J" Gravemente insufficiente: Non si evidenziano elementi accertabili. per manifesta impreparazione, anche a livello elementare e dei concetti di base. Voto 3 - lettera "K" Insufficiente: Preparazione frammentaria e lacunosa. Persa ogni possibilità di collegamenti e sintesi organica dei materiali, assenza di capacità di autonomo orientamento sulle tematiche proposte. Uso episodico dello specifico linguaggio. Resta comunque qualche elemento di positività, che riesce ad emergere unicamente per una azione di orientamento e supporto. Voto 4 - lettera "W" Mediocre: Preparazione superficiale in elementi conoscitivi importanti, permanenza di elementi di preparazione e di nuclei di conoscenza aventi qualche organicità e precisione analitica, ma che non risultano dominati e caratterizzanti il quadro generale. Difficoltà, quindi, nello sviluppo dei collegamenti e degli approfondimenti. Linguaggio specifico ed espositivo non correttamente utilizzato, senza precise capacità di autocorrezione. Voto 5 - lettera "M" Sufficiente: Preparazione aderente ai testi o altro materiaie utilizzato, presenza di elementi ripetitivi e mnemonici d'apprendimento e neJruso semplice delle conoscenze che restano però ordinate e sicure. Capacità di orientamento e collegamenti non sempre pienamente sviluppati, sporadica necessità di guida nello svolgimento del colloquio. Evidenza di imprecisioni espositive, ma anche capacità di autocorrezione. Voto 6 - lettera "S" Discreto: Conoscenze ordinate e esposte con chiarezza. Uso generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico sia della 2 0 terminologia specifica. Capacità di orientamento relativa ad alcune tematiche o su testi specifici. Collegamenti sviluppati con coerenza, ma senza evidenti o spiccate capacità sintetiche, con relativa prevalenza di elementi analitici nello studio e nell'esposizione. Voto 7 - lettera "D" Buono: Conoscenze approfondite e buon livello culturale evidenziato. Linguaggio preciso e consapevolmente utilizzato. Capacità di orientamento e collegamento, autonomia nella valutazione dei fatti. Voto 8 - lettera "B" Ottimo: Conoscenze approfondite, bagaglio culturale significativo, presenza di interessi personali e di personale orientamento di studio. Uso appropriato dello specifico linguaggio. Voto 9 - lettera "O" Eccellente: Conoscenze approfondite, bagaglio culturale notevole, personale orientamento di studio. Capacità di collegamento, organizzazione, rielaborazione critica e autonoma nella formulazione di giudizi con argomentazioni coerenti e documentate espresse in modo brillante. Voto lO - lettera da apporre sul registro "E" PARAMETRI INDICATORI DI TIPO FORMATIVO PARTECIPAZIONE (al dialogo educativo) 1) Manifesta disinteresse, poca attenzione e raramente partecipa al lavoro di classe. 2) Rivela un interesse appena accettabile, e partecipa al lavoro di classe solo se sollecitato. 3) È generalmente attento e partecipa alle attività in relazione alle abilità possedute. 4) Rivela interesse ed attenzione per le attività didattiche a cui partecipa attivamente. 5) Rivela un buon interesse ed un'attenzione costante per le attività di classe, attuando interventi pertinenti. METODO (di studio) 1) Incontra difficoltà ad organizzare il proprio lavoro e risulta improduttivo anche in contesti semplici. 2) Non è autonomo nell'organizzare il proprio lavoro e produce in modo disordinato e superficiale. 3) Sa organizzare il suo lavoro anche se non sempre è preciso e completo. 4) È autonomo nel proprio lavoro e produce secondo le indicazioni fornite. 5) Possiede un valido metodo di studio e produce in modo personale creativo. IMPEGNO (verso le proposte didattiche) 1) Non affronta gli impegni se non con limitato senso di responsabilità e non rispetta le consegne. 2) Si impegna in modo discontinuo e superficiale sia in classe che a casa; solo se sollecitato, dimostra un impegno appena apprezzabile. 3) Alterna momenti di impegno adeguato alle richieste a momenti di applicazione generica. 4) Si impegna con costanza, e spesso in modo approfondito. 5) Si impegna costantemente, consapevole delle proprie attitudini e dei propri interessi. PROGRESSIONE (dell'apprendimento) 1) L'allievo ha mostrato una crescita cognitiva non rispondente a criteri minimi richiesti. 2) L:apprendimento non è stato sempre continuo e positivo. pertanto il miglioramento cognitivo risulta modesto. 3) I miglioramenti ottenuti, a livello cognitivo, devono soltanto essere consolidati. 4) Ha consolidato le abilità trasversali, realizzando una discreta evoluzione cognitiva. 2 0 5) Ha evidenziato una evoluzione del sapere con l'apporto di contrIbuti personalizzati. 8 LA CLASSE IN USCITA 8. 1 PROFILO DELLA CLASSE IN USCITA. La classe 5 B , alla fine dell’anno, si compone di 16 allievi tutti frequentanti, per la maggior parte pendolari. Gli allievi hanno frequentato la scuola con regolarità manifestando il desiderio di progredire culturalmente. In base ai livelli di partenza di ciascuno, sono state diversificate le metodologie e le strategie didattiche, che solo per qualche alunno non hanno sortito gli esiti sperati. La maggior parte della classe ha mostrato interesse e partecipazione al dialogo didattico- educativo, maturando nel tempo e raggiungendo risultati positivi. Solo nell'ultima parte dell'anno scolastico gli alunni hanno accusato una certa stanchezza che ha leggermente rallentato il processo di apprendimento. I livelli di scolarizzazione sono buoni, in particolare in riferimento al saper ascoltare, saper rispettare gli altri, sapersi relazionare e interagire positivamente tra compagni e con i docenti. Nell’ambito cognitivo, permangono, per alcuni, difficoltà di natura linguistico – espressiva che talvolta compromettono l'esito delle prove scritte. Il percorso formativo si è evoluto positivamente per la maggior parte. Gli allievi sono riusciti a conseguire conoscenze, relative alle tematiche disciplinari, più che sufficienti. 2 0 9 ATTIVITÀ DI STAGE E TIROCINIO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Titolo: “BANQUETING MANAGEMENT” 9. 1 9. 2 Descrizione del percorso La figura professionale che si vuole formare, si integra pienamente con il profilo del tecnico dei servizi della ristorazione di seguito riportato. Egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell’approvvigionamento delle derrate alimentari, del controllo qualità – quantità, costi della produzione e distribuzione dei pasti, dell’allestimento del buffet, di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all’interno che all’esterno dell’azienda), dell’ organizzazione del lavoro e della conduzione del lavoro di gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità, dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche ed organizzative relative all’intero settore. L’Allievo dovrà acquisire le seguenti conoscenze: Conoscenze L’andamento degli stili alimentari e dei consumi locali e nazionali I moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio Le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli alimenti Principi di enologia e gastronomia Il marketing turistico - aziendale I servizi di sala che supportano la vendita dei prodotti finiti In termini di competenze e capacità, la figura professionale di cui sopra dovrà essere in grado di: Competenze Decidere la tipologia di servizio consona alla richiesta del cliente e al luogo di svolgimento Fare gli abbinamenti delle vivande in riferimento alla tipologia di cucina proposta Organizzare ricevimenti, buffet, banchetti, party, ricorrenze, commemorazioni, presentazioni, mostre, incontri di lavoro, feste particolari, e altro, che possono trovare realizzazione nelle situazioni più disparate Capacità Assumere un comportamento improntato sulla tolleranza, l’autocontrollo e il senso della misura Possedere la consapevolezza del proprio ruolo, unita a doti di affidabilità Prendere decisioni anche in situazioni difficoltose del servizio in sala Instaurare corretti rapporti interpersonali nell’ambito del lavoro di staff e dei reparti collegati Analizzare i dati e le esigenze del committente per delineare le situazioni di servizio più idonee al raggiungimento dei migliori risultati. Attività coprogettata 9. 3 9.3. 1 Lezioni Modulo Forma Giuridica delle Imprese Contenuti • Organizzazione: La scelta delle forme Verifiche Verifica finale Ore effettuate 5 2 0 • • • • • Tecnica di Ristorazione 1 • • • Tecnica di Ristorazione 2 • • • • 1 –Tecnica di Ristorazione 3 • • • • 2 – Tecnica di Ristorazione 4 • giuridiche delle imprese L’Imprenditore; Il soggetto giuridico e il soggetto economico Classificazione delle imprese; Impresa individuale e impresa familiare; Le società commerciali; La domanda (crimoniale, congressuale aziendale,privati); organizzazione aziendale (i reparti: pubbliche relazioni, commerciale, amministrazione, produzione, logistica, risorse umane); le figure professionali, (i direttori, i collaboratori); alcuni aspetti normativi (licenze, sicurezza sul lavoro, haccp). Verifica finale 5 Corretta preparazione degli alimenti L’albero delle decisioni Fonti di contaminazione alimentare Le malattie di origine alimentare HACCP La fase tecnica(la prima ricezione, l’appuntamento, la definizione del contratto, la trasmissione dei dati all’operativo) La fase operativa (la logistica, la cucina, il servizio di sala) Alcune strategie di marketing (il servizio globale) Leggere la cultura locale nella Verifica finale 5 Verifica finale Verifica finale 5 5 2 0 • • • • • 3– Orientamento STAGE • • gastronomia; Forme e magie dei sapori di Sicilia; Le influenze straniere Cucina di una terra di tradizioni; Abbinamento cibo vino Bilancio di competenze e orientamento alla scelta Autoanalisi delle tendenze e capacità personali Verifica finale 7 100 Totale ore 132 2 0 9. 4 Obiettivi raggiunti Il presente progetto formativo definisce una figura professionale che, con una adeguata conoscenza legislativa e tecnica, è in grado di assolvere al ruolo di un esperto in tecniche di ristorazione nel processo produttivo nelle imprese. Scopo del corso è quello di dotare i corsisti di una molteplicità di competenze: Le finalità generali che si sono perseguite con il percorso formativo sono le seguenti: - Fornire ai giovani studenti esperienze dirette delle realtà lavorative con le quali entreranno in contatto al termine del percorso scolastico - Sviluppare e consolidare saperi tecnico-professionali in contesti produttivi - Consolidare le competenze relazionali, comunicative ed organizzative, sempre più richieste nel mondo del lavoro - Coinvolgere il mondo del lavoro nei percorsi formativi a forte connotazione tecnico-professionale - Sviluppare e consolidare saperi e competenze tecnico-professionali allo scopo di acquisire maggiore padronanza e autonomia nel lavoro 2 0 Luogo e data: Caltanissetta, 12-05.2011 IL CONSIGLIO DI CLASSE Cognome Nome Materia Zummo Caterina Italiano Zummo Caterina Storia Miserendino Gaia Lingua Inglese Paterniti Giuseppa Lingua Francese Mulè Eugenio Legislazione Piras Assunta La Licata Barbarino Scebba Carmela Vassallo Guglielmo Economia e Gest. Aziendale Lab. di Org. e Gest. Matematica e informatica Alimentazione Meo Teresa Religione Cataldo Patrizia Educ. Fisica LUPICA Bruno Dirigente Firma Docente Scolastico ALLEGATI. • RELAZIONE FINALE DI OGNI DOCENTE CON PROGRAMMI SVOLTI • PROVE SIMULATE con griglie di correzione e valutazione Timbro dell’Istituto 2 0 SEDE I.P.S.S.A.R. Anno Scolastico 2011/12 TERZA PROVA ESAMI DI STATO Cognome e Nome del candidato _______________________________________Classe V Sez. B (Ristorazione) ♦ Tempo a disposizione: 2 ore ♦ Tipologia della prova e numero dei quesiti: 34 items di cui: - 32 quesiti a risposta multipla - 2 quesiti a risposta breve in lingua inglese (per l’accertamento della conoscenza della lingua straniera) ♦ Discipline oggetto della prova: 1. Economia e gestione delle aziende ristorative (8 quesiti a risposta multipla) 2. Matematica (8 quesiti a risposta multipla) 3. Laboratorio di Gestione e Organizzazione dei Servizi Ristorativi (8 quesiti a risposta multipla) 4. Storia (8 quesiti a risposta multipla) 5. Inglese (2 quesiti a risposta breve) 2 0 ♦ Obiettivo della prova: accertare le conoscenze, competenze e capacità (analisi e sintesi) acquisite dal candidato. Il candidato può utilizzare il dizionario di lingua italiana e il dizionario bilingue di inglese. Caltanissetta, ____/_____/2012 Prova di Economia e gestione delle aziende ristorative Quesiti a Risposta Multipla: (Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte) Punteggio totale________/3 Quesiti a risposta multipla: 1)Il capitale di credito: a) b) c) d) ha una scadenza prestabilita non è soggetto a scadenza deve essere rimborsato ai soci non è soggetto a remunerazione 2 0 2) Il leasing finanziario è a) una forma di finanziamento tradizionale b) una forma di finanziamento alternativa al mutuo bancario c) una forma di finanziamento privata d) una forma di finanziamento interna 3) Se un’impresa si trova nel BEP cosa significa: a) b) c) d) che guadagna che perde che i ricavi sono maggiori dei costi né perde né guadagna 4) La prima nota è una scrittura: a) b) c) d) sistematica cronologica complessa obbligatoria 5) Secondo la partita doppia accendere un conto significa: a) b) c) d) registrare la prima operazione registrare il primo importo in dare registrare il primo importo in avere registrare una operazione 6) Il Codice Civile stabilisce lo schema: a) b) c) d) della relazione del collegio sindacale della relazione del consiglio d’amministrazione della nota integrativa dello stato patrimoniale 7) L’IVA è un’imposta: a) b) c) d) proporzionale reale e progressiva personale e progressiva progressiva 8) L’IRPEF è un’imposta: a) personale e proporzionale b) reale e progressiva 2 0 c) personale e progressiva d) sui consumi 2 0 Prova di Matematica Quesiti a Risposta Multipla: (Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte) Punteggio totale________/3 1. La funzione ¿ x−2 2 x +x ¿¿ y= È una funzione avente per campo reali È una funzione avente per campo reali ad eccezione di 2, 0, -1 È una funzione avente per campo reali ad eccezione di 0, -1 È una funzione avente per campo reali ad eccezione di 2,-1 2. lim di esistenza l’insieme dei numeri di esistenza l’insieme dei numeri di esistenza l’insieme dei numeri di esistenza l’insieme dei numeri x 2 −6x+ 5 25−10 x+x 2 x→+∝ è dato da: _1 25 +∝ -∝ 1 2 0 3. Nella figura è rappresentata la funzione Quale tra gli insiemi proposti è il suo dominio? Nessuno dei precedenti 4. Una funzione si dice continua in un punto x0 se: Se il limite si presenta in forma indeterminata; lim f ( x )=0 x ⃗ x0 lim f ( x ) =¥ x ⃗ x0 lim f ( x )=f ( x 0 ) x ⃗ x0 5. La funzione 2x−1 y= 2 x −4 2 0 Ha come asintoti: 6. x=2 x=-2 e x=2 non ha asintoti x=2 e x=1/2 La La La La 7. funzione funzione funzione funzione si si si si Sia f(x) una funzione definita in (a,b) a valori reali, se lim f ( x ) =f ( x 0 ) x ⃗ x0 dirà dirà dirà dirà divergente positivamente divergente negativamente convergente che si presenta in una forma indeterminata Per determinare il coefficiente angolare di un asintoto obliquo di equazione y=mx+q m= lim [f(x)+1/x] x→∞ m= lim [ f(x)-1/x] x→∞ m= lim [f(x).1/x] x→∞ m= lim [f(x)+x] x→∞ 8. la derivata di una funzione è data dal limite per h tendente a zero: dell’incremento della variabile dipendente dell’incremento della variabile indipendente del rapporto tra la variabile dipendente e la variabile indipendente del rapporto tra la variabile indipendente e la variabile dipendente 2 0 Prova di Storia Quesiti a Risposta Multipla: (Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte) Punteggio totale________/3 1) Giolitti svolse una politica: □ imperialista, tesa a grandi affermazioni in politica internazionale. □ d’equilibrio, che mettesse d’accordo le aspirazioni della borghesia liberale e dell’ala riformista del socialismo. □ sostanzialmente gretta e conservatrice. □ apertamente socialista. 2) Il Patto di Londra, del 26 aprile 1915, prevedeva l’entrata in guerra dell’Italia (Prima guerra mondiale) a fianco di: □ Francia, Inghilterra e Stati Uniti □ Francia, Inghilterra e Russia □ Germania e Austria-Ungheria □ Francia e Inghilterra 3) Quale fattore permise al Fascismo di superare la crisi dopo l’omicidio Matteotti? □ Mobilitazione dei contadini a fianco dei fascisti □ Appoggio del re a Mussolini e debolezza dei partiti antifascisti □ Opposizione al Fascismo da parte delle associazioni industriali □ Mobilitazione degli operai a fianco degli antifascisti 4) L’ascesa al potere del Nazismo fu favorita: □ dalla crisi economica del 1929 che colpì le caste militari e la grande borghesia industriale. 2 0 □ dall’affermazione in Italia del regime fascista □ dal diffuso malcontento dei ceti medi e dalla crisi della Repubblica di Weimar □ dall’affermazione in tutta l’Europa di regimi autoritari. 5) Uno dei primi atti della persecuzione nazista contro gli ebrei fu: □ la deportazione nei lager. □ la distruzione di molte sinagoghe durante la cosiddetta “notte dei cristalli”. □ la promulgazione delle leggi di Norimberga. □ la nascita dei campi di sterminio per la “soluzione finale”. □ □ □ □ 6) Hitler decise l’invasione dell’URSS perché: Aveva assolutamente bisogno delle immense risorse naturali della pianura russa. Voleva distruggere lo Stato dove era al governo un partito comunista. Stalin, invadendo senza un accordo preventivo la Polonia, aveva tradito il patto di non aggressione. Stalin aveva firmato un’alleanza con la Francia, Inghilterra e gli Stati Uniti. 7) Il Giappone decise di entrare in guerra □ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare l’Indocina nel Sud-Est asiatico □ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare l’Indonesia nel Sud-Est asiatico □ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare tutti i territori del Sud-Est asiatico □ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare la Cina e alcuni territori del Sud-Est asiatico. 8) Lo sbarco in Sicilia avvenne: □ dopo la caduta del regime fascista. □ dopo lo sbarco in Normandia. □ prima dell’entrata degli USA nella guerra. □ prima dello sbarco in Normandia. 2 0 2 0 Prova di Laboratorio di Gestione e Organizzazione dei Servizi Ristorativi Quesiti a Risposta Multipla: (Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte) Punteggio totale________/3 N° Quesito Quesito Punteggio Il metodo Mercadini,: 1 A. B. C. D. consente di valutare il grado di densità dei liquidi consente di valutare il grado alcolico dei vini è un metodo per classificare i vini è una tecnica di abbinamento di vini ai pasti Un menu di nozze non riporta mai: 2 3 A. La data dell’evento B. L’occasione del banchetto C. I vini serviti D. Il prezzo del pasto Il finger buffet è: A. Un buffet composto da piccoli pezzi che si possono prendere con le dita B. un buffet fatto con le dita C. Un buffet di piatti che si possono tagliare con le dita D. Un buffet composto da piccoli pezzi grandi quanto un dito 4 5 Il servizio a buffet prevede l'impiego del personale...: A. In misura minore del servizio classico B. in misura maggiore rispetto al servizio classico C. non prevede impiego di personale D. In misura uguale e a volte maggiore del servizio classico Per quale dei seguenti menu speciali sono particolarmente importanti la digeribilità e la leggerezza?: A. B. C. Menu a tema Menu per banchetto Menu per colazioni di lavoro 2 0 6 D. Menu degustazione Il catering può basarsi su un accordo che prevede: 7 A. La fornitura di pasti pronti B. La preparazione di pasti caldi effettuata presso le cucine del soggetto che richiede il servizio, a opera del personale dipendente del soggetto stesso C. La preparazione di pasti da parte del committente D. Nessuna delle soluzioni precedenti Quale dei seguenti materiali non è adatto a essere scolpito: 8 A. Ghiaccio B. Zucchero tritato C. Margarina D. Vegetali La serigrafia è: A. B. C. D. Una tecnica di vinificazione Un metodo per la conduzione di una organizzazione di banchetti Una tecnica decorativa Nessuna delle precedenti 2 0 Prova di Inglese Quesiti a Risposta breve: (Il candidato risponda nel modo più esauriente possibile rispettando il limite massimo di quattro righe per ogni domanda posta) Quesito n° 1 Punti ______ 1) What does the typical Indian meal consist of? …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… Quesito n° 2 Punti ______ 2) What are the main advantages of using the cook-chill system? …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… Punteggio totale________/3 2 0 CRITERI DI VALUTAZIONE Quesiti a risposta multipla (tipologia C) Punti 0.375 Risposta esatta Punti 0 Risposta errata o non data Quesiti a risposta breve (Lingua straniera ) Punti 1.5 Risposta corretta, completa ed esauriente Punti 1.25 Risposta completa ma con qualche errore Punti 0.75 Risposta corretta ma incompleta Punti 0.50 Risposta poco corretta e incompleta Punti 0 Risposta errata o non data RIPARTIZIONE PUNTEGGIO: Quesiti a risposta multipla (tipologia C) max punti 12 Quesiti a risposta breve (Lingua straniera) max punti 3 PUNTEGGIO TOTALE DELLA PROVA ______/15 PUNTEGGIO ARROTONDATO______/15 LA COMMISSIONE _____________________________ _____________________________ _____________________________ _____________________________ _____________________________ IL PRESIDENTE 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof. ssa Meo Teresa Materia: Insegnamento della Religione Cattolica Classe e indirizzo:___5° B___ anno scolastico 2011/12 Libri di testo in uso: _L. Solinas , Tutti i colori della vita, ed SEI e altri testi disciplinari Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 30 su ore 33 previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Moduli e Unità didattiche Modulo n° 1 Titolo “ Il volto di Dio, il volto dell’uomo” U.D. n° 1 Titolo Il cuore nuziale di Dio ore n° 8 ore n° 12 Argomenti svolti: - L’uomo alla ricerca del “senso” - Dio innamorato dell’uomo 2 0 - Gesù rivela il volto di Dio Trinità - La risposta dell’uomo - I “SE “ di KiplingArgomenti svolti: U.D. n° 2 Titolo Il volto dell’uomo ore n°4 - Diritti umani e mondialità - Alcune problematiche etiche Modulo n° 2 Titolo “ Libertà, legge ed etica cristiana” ore n° 12 Argomenti svolti: U.D. n° 1 Titolo Dignità dell’uomodonna e libertà ore n° 6 - Uomo e donna creati a “immagine di Dio” per la reciprocità - La vocazione alla vita - Libertà e responsabilità - La Divina Misericordia Argomenti svolti: Pregiudizi relativi alla sessualità - Innamoramento e amore U.D. n° 2 Titolo Amore e sessualità ore n° 6 - Sessualità e scelte di responsabilità - Cenni sulla posizione della Chiesa - Cenni su coscienza legge e libertà • Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. Tempi Approfondimento e/o recuperi Periodo Preparazione ai tempi forti dell’anno liturgico Incontri con P. Mario Audino 6 ore Dicembre - Aprile 2 0 CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): *avere compreso i contenuti fondamentali della religione cristiana *sapere individuare e narrare la specificità del Dio cristiano COMPETENZE (in termini di saper fare): (elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max due- competenza/e) *essere in grado di esprimere la relazione di alleanza e dialogo tra Dio e l’uomo anche attraverso alcune immagini bibliche *interrogarsi in vista di scelte orientate al “bene” e alla solidarietà *promuovere scelte personali secondo valori i cristiani * riconoscere alcune ragioni dell’etica cristiana anche relativamente alla sessualità 2. METODOLOGIE: Partendo dai bisogni rilevati in sede diagnostica e dall’interesse per problematiche attuali, la partecipazione degli alunni è stata stimolata tramite il riferimento al vissuto , l’utilizzo di schede e questionari, nonché alcuni testi biblici sui quali confrontarsi e dialogare. Le tematiche sono state affrontate attraverso la lezione frontale, il lavoro in piccoli gruppi, ma soprattutto si è dato ampio spazio al dibattito educativo e al confronto. 3. MATERIALI DIDATTICI Testo disciplinare, lavagna, quaderno e appunti, audiovisivi 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE La verifica è stata svolta sistematicamente, attraverso il dialogo guidato e\o riflessioni sul quaderno, tenendo conto dell’acquisizione della capacità critica e di rielaborazione delle tematiche svolte, della progressiva conoscenza dei contenuti proposti e dell’apertura ai valori etico-religiosi , nonché del cambiamento di atteggiamento riferito alle scelte proposte Data 11/05/2012 Firma del docente________________- 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof.ssa Caterina Zummo Materia - Italiano Classe e indirizzo 5a sez. B Ristorazione anno scolastico 2011/12 Libri di testo in uso: “Mappe di letteratura - Il Novecento” Bruno Mondadori Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 118 su ore 132 previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Moduli e Unità didattiche (elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti) Modulo n° 1 Titolo: Giovanni Pascoli – Gabriele ore n° 34 2 0 D’Annunzio U.D. n° 1 Titolo: Vita, formazione, pensiero e opere di Giovanni Pascoli ore n°22 Argomenti svolti Il Decadentismo - Le Avanguardie La vita e la personalità di Giovanni Pascoli – Il percorso delle opere. La poetica del “fanciullino” e il suo mondo simbolico. Lo stile e le tecniche espressive. Da “Il fanciullino”: La metafora del fanciullino. Da “Myricae”: X Agosto Da “Canti di Castelvecchio”: La mia sera U.D. n° 2 Modulo n° 2 Titolo: Vita, formazione, pensiero e opere di Gabriele D’Annunzio ore n° 12 Titolo: L’opera e la crisi: - “ Novelle per un anno” ore n° 20 Argomenti svolti L’esteta, il letterato di massa, l’eroe di guerra. La poetica dannunziana. I romanzi del superuomo. Alcyone e le altre opere in versi. L’ultima stagione e Notturno. Dai romanzi:Il PiacereLe vergini delle rocce. Da “Alcyone”: La sera fiesolana. (Luigi Pirandello) U.D. n° 1 Titolo: Vita, formazione, pensiero e opere di Luigi Pirandello ore n° 20 Argomenti svolti La biografia, il pensiero, le opere di Pirandello.Le idee e la poetica: relativismo e umorismo. L'Opera: Il fu Mattia Pascal 2 0 Modulo n° 3 Titolo: Le nuove frontiere della poesia lirica nel Novecento ore n° 31 U.D. n° 1 Titolo: L’esperienza lirica in Italia: la poetica di Eugenio Montale ore n° 18 Argomenti svolti Eugenio Montale: la vita, l’itinerario delle opere e i temi, la poetica e lo stile. Ossi di seppia. Da “Ossi di seppia”: I limoni UD. n° 2 Titolo: Le nuove frontiere della poesia: Umberto Saba ore n° 13 Argomenti svolti Umberto Saba: la vita e l’opera. Da “Il Canzoniere”: Ulisse Modulo n° 4 Titolo: La poesia e la guerra nel Novecento ore n° 28 U.D. n° 1 Titolo: Autori e opere che trattano il medesimo tema: Ungaretti e Quasimodo ore n°28 Argomenti svolti La vita e le opere di Giuseppe Ungaretti e di Salvatore Quasimodo. Poesie scelte per comprendere l’evoluzione storicoletteraria di nuove formule poetiche all'interno di nuove tematiche. 2 0 Ungaretti: da “L’Allegria”: Veglia, San Martino del Carso. Quasimodo: da “Erato ed Apòllion”: Ed è subito sera. Simulata degli Esami di Stato – Prima Prova ore n° 5 • Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. Tutti tempi Pausa didattica Approfondimen to e/o recuperi Recupero in “itinere” periodo Nel corso dell’anno scolastico CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Gli alunni conoscono: la biografia degli autori e il relativo contesto storico-culturale e letterario e la poetica; gli elementi strutturali di un’opera, i nuclei tematici, gli aspetti stilistici; le caratteristiche del genere in esame e gli elementi innovativi; le diverse possibilità di approccio degli autori che trattano lo stesso tema. COMPETENZE (in termini di saper fare): Gli alunni sono in grado di: 2 0 interpretare ed analizzare il contenuto di testi in prosa e in poesia; riconoscere e analizzare le strutture formali di un’opera; individuare il genere letterario e il messaggio dell’autore; definire le analogie e le differenze tra opere che trattano il medesimo tema. 2. METODOLOGIE Le metodologie sono state varie ed adeguate alle necessità contingenti che, di volta in volta, si presentavano: lezione frontale, discussioni guidate, lavori di gruppo, lettura e interpretazione di testi in prosa e in poesia, simulazioni. 3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.): Libro di testo; manuali; dizionario; ricerche; materiale in Power Point; materiale bibliografico vario. 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: Prove semistrutturate Analisi del testo Saggio breve Tema Questionario di letteratura A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove delle verifiche effettuate: • Prove semistrutturate • Analisi del testo • Saggio breve • Tema tipologia C e D • Questionario di letteratura 2 0 Data 11/05/2012 Firma del docente___________________ 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof.ssa Caterina Zummo Materia - Storia Classe e indirizzo 5a sez. B Ristorazione Libri di testo in uso: “Storicamente” anno scolastico 2011/12 Editore “Bruno Mondadori” Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 53 su ore 66 previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Moduli e Unità didattiche (elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti) Modulo n° 1 Titolo: I governi italiani fra Ottocento e Novecento e la ore n° 15 2 0 “Grande guerra” Titolo: I governi italiani fra Ottocento e Novecento ore n°3 Titolo: La Prima guerra mondiale ore n° 12 Modulo n° 2 titolo: L’Età del totalitarismo ore n° 12 U.D. n° 1 Titolo: L’età della crisi e il New Deal ore n° 1 U.D. n° 1 U.D. n° 2 Argomenti svolti Crispi e Giolitti Argomenti svolti La Prima guerra mondiale. . Argomenti svolti Il New Deal. U.D. n° 2 Modulo n° 3 Titolo: I regimi autoritari in Europa ore n° 11 La seconda guerra mondiale e le conseguenze sugli equilibri ore n° 14 Argomenti svolti Fascismo. Il Nazismo. Lo Stalinismo. internazionali U.D. n° 1 Titolo: La Seconda guerra mondiale ore n° 10 Argomenti svolti La Seconda guerra mondiale La Shoah. U.D. n° 2 Titolo: Il nuovo internazionale ordine ore n° 4 Argomenti svolti Il mondo dopo la lunga guerra europea: Il grande duello. Modulo n° 4 L’età del bipolarismo ore n° 12 2 0 U.D. n° 1 U.D. n°2 Titolo: Il mondo bipolare e la ripresa economica in Occidente ore n°3 Titolo: La situazione italiana dal secondo dopoguerra sino agli anni Settanta ore n°9 Argomenti svolti La guerra fredda ed il grande duello tra i due blocchi.I sistemi comunisti fra trasformazione e crisi, La decolonizzazione La grande crescita economica. La lenta rinascita dell’Europa. Argomenti svolti L’Italia repubblicana: La ricostruzione. (Tema 16): L’Italia dal boom economico alla recessione. (Tema 17): La protesta giovanile degli anni Sessanta (sintesi) • Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. Tutti tempi Pausa didattica Approfondimen to e/o recuperi Recupero in “itinere” periodo Nel corso dell’anno scolastico CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Gli alunni conoscono: la politica dei governi post-unitari gli avvenimenti storici della “Prima guerra mondiale” l’alternativa bolscevica lo scenario del dopoguerra e la nascita dei regimi dittatoriali europei; 2 0 gli avvenimenti storici della Seconda guerra mondiale; la guerra fredda, la nascita della democrazia in Italia, il boom economico; la decolonizzazione, la fine della guerra fredda e dei regimi comunisti. COMPETENZE (in termini di saper fare): (elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max due- competenza/e) Gli allievi sono in grado di: inquadrare: la politica dei governi post-unitari; analizzare: le cause e le conseguenze della Prima guerra mondiale; ricostruire: le dinamiche che condussero alla rivoluzione bolscevica; definire: gli elementi che caratterizzano uno stato totalitario; stabilire: il rapporto di causa-effetto che portò agli avvenimenti della Seconda guerra mondiale; individuare: le conseguenze della guerra fredda sugli equilibri internazionali; individuare: i fattori evolutivi che favorirono in Italia la nascita della democrazia analizzare: il processo di decolonizzazione e la fine del bipolarismo; identificare: le profonde trasformazioni sociali, economiche e culturali che si verificarono in Italia nel corso degli anni ’50-’70. 2. METODOLOGIE Lezione frontale e interattiva; lettura del testo; discussione guidata; lavori di gruppo; schematizzazione 3. MATERIALI DIDATTICI Libro di testo; lavagna; carte geografiche; manuali; dizionario; biblioteca. 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: Accertamenti orali; mappe concettuali; schemi riepilogativi. data 11-05-2012 Firma del docente___________ 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof.________ Scebba Carmela ________________________________________ Materia______ Matematica _________________________________________ Classe e indirizzo_________5 B ______________ anno scolastico 2011/12 Libri di testo in uso: ___Servizi Analisi____________________________________ Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): ___91_ su ore___99__ previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Moduli e Unità didattiche (elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti) Modulo n° Titolo Integrazioni ore n° 14 _1_ U.D. n° 1 RICHIAMI SULLE EQUAZIONI ore n°4 Argomenti svolti • Forma tipica dell’equazione 2 0 • DI GRADO SUPERIORE AL PRIMO. U.D. n° 2 • ore n°2 RICHIAMI DI DISEQUAZIONI DI PRIMO GRADO AD UN’INCOGNITA U.D. n° 3 RICHIAMI DI DISEQUAZIONI ore n°8 DI SECONDO GRADO AD UN’INCOGNITA Modulo n° _2_ Titolo Funzioni e limiti U.D. n° 1 FUNZIONE REALE DI VARIABILE REALE ore n°13 LIMITE DI UNA FUNZIONE Argomenti svolti Disuguaglianze tra espressioni algebriche Generalità sulle disequazioni Disequazioni equivalenti e principi di equivalenza 5. Risoluzione di. una disequazione di 1° grado Argomenti svolti Risoluzione di. una disequazioni di 2° grado. Disequazioni fratte ore n° 25 ore n°12 U.D. n° 2 di 2° grado Risoluzione di una equazione di 2° grado Risoluzione grafica di. un’equazione di 2° grado Argomenti svolti: Intervalli; Intorni di un numero o di un punto; Concetto di funzione reale di variabile reale; Classificazioni di funzioni Rappresentazione analitica di una funzione; Determinazione del campo di esistenza; Studio del segno della funzione; Funzioni monotone, periodiche, pari e dispari Argomenti svolti Definizione di limite finito; Definizione di limite infinito; Teoremi fondamentali sui limiti; Teorema dell’unicità del limite Teorema del confronto 2 0 Operazioni sui limiti. Forme indeterminate Modulo n° _3_ Titolo Asintoti U.D. n° 1 FUNZIONI CONTINUE E ASINTOTI. ore n° 23 ore n°23 Argomenti svolti Definizione di una funzione continua. Continuità delle funzioni elementari; Continuità delle funzioni in un intervallo; Punti di discontinuità di una funzione. Calcolo degli asintoti verticali, orizzontali e obliqui. . Modulo n° _4 Titolo Il calcolo differenziale U.D. n° _1_ DERIVATE ore n° 13 ore n°13 Modulo n° _5 Titolo Studio di una funzione U.D. n° 1 MASSIMI MINIMI E FLESSI ore n°10 Argomenti svolti: Significato geometrico; Continuità e derivabilità; Derivate di alcune funzioni elementari; Derivata della somma, prodotto e quoziente, di una funzione composta e delle funzioni inverse; Derivate di ordine superiore; Regole di derivazione. ore n° 16 Argomenti svolti: Crescenza e decrescenza delle funzioni; Massimi e minimi assoluti e 2 0 relativi; Concavità e convessità; Punti di flesso; U.D. n° 2 LO STUDIO DI FUNZIONE ore n°6 Argomenti svolti: Come affrontare lo studio di una funzione Esempi di studio di una funzione • Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. tempi Approfondimen to e/o recuperi periodo MODULO N° 1 h.14 2 Settembre-OttobreNovembre- dicgennaio MODULO N° 2 h.25 2 Ottobre MODULO N° 3 h.23 2 Dic-gennaio-febbraioMarzo MODULO N° 4 h.13 2 Aprile MODULO N° 5 h.16 Maggio Giugno CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): E. Conoscere e sapere determinare il campo di esistenza di una funzione; F. Comprendere il concetto di asintoto; G. Comprendere il concetto di rapporto incrementale di una funzione e di derivata di una funzione; H. Comprendere il significato della derivata di una funzione. COMPETENZE (in termini di saper fare): (elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max due- competenza/e) Sapere determinare il limite finito o infinito; Sapere determinare gli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui in una funzione; Sapere utilizzare correttamente le formule per il calcolo delle derivate; Riconoscere i punti di max e di minimo relativo in una funzione. 2 0 2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.): Lezione frontale, problem solving, schematizzazione ,visualizzazione grafica e lavoro di gruppo.. e formalizzazione dell’argomento 3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.): Libro di testo, fotocopie ed appunti forniti dall’insegnante, materiale da disegno. 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.): - Verifiche orali; - Colloqui ; - Prove scritte aperte; - Prove strutturate con quesiti a risposta multipla e aperta. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate: • verifiche scritte data 11.05.2012 Firma del docente________________________________ 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof.ssa Miserendino Gaia Materia : Inglese Classe e indirizzo 5 B Ristorazione anno scolastico 2011/2012 Libri di testo in uso: Titolo Careers in the food industry Autore Luisa De Bellis Casa Editrice Loescher Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 77 su ore 99 previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: ??Moduli e Unità didattiche (elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti) Modulo n° Titolo : Trends in food ore n°27 2 0 1 U.D. n° 1 Titolo : The new in Britain ore Argomenti svolti n° 9 Modern British Cousine The global kitchen U.D. n° 2 U.D.n° 3 Titolo: Food trends in the USA ore n°5 Argomenti svolti Titolo: Ethnic cuisines ore n° 13 Chinese cuisine Modulo n° 2 Titolo : Correct Food Storage U.D. n° 1 Titolo : Cook-chill and cook-freeze West meets East Indian food ore n°14 ore n°8 Argomenti svolti Cook-chill production Cook-freeze U.D. n° 2 Titolo : Vacuum cooking system Modulo n° 3 Titolo Beverage Trends U.D. n° 1 Titolo: Organizing the wine service ore n°6 Argomenti svolti Sous vide ore n°21 Ore n°9 Famous grape varieties (photocopy) Wine : the mystic drink ( photocopy) The main Sicilian wines (photocopy) U.D. n° 2 U.D.n° 3 Titolo : New world wines Titolo : Cocktails and beers Ore n°5 Californian wines Ore n°7 Tips for making good drinks Australian wines Cocktails and long drinks (photocopy) Beer (photocopy ) 2 0 Modulo n° 4 Titolo: Food and Health U.D. n° 1 Titolo: Healthy eating ore n°15 ore n°8 Daily diet The Food Pyramid The Mediterranean diet (photocopy ) U.D. n° 2 Titolo: Food and problems Ore n°7 Eating disorders : Bulimia (photocopy) Anorexia (photocopy) ??Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. tempi Approfondimento e/o recuperi periodo Modulo 1 27 ore In itinere Ottobre/Novembre/Dicembre Modulo 2 14 ore In itinere Dicembre/Gennaio Modulo 3 21 ore In itinere Febbraio/ Marzo/ Aprile Modulo 4 15 ore In itinere Maggio/ Giugno CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Gli alunni conoscono - le nuove tendenze culinarie di vari Paesi quali la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, la Cina e l’India; - i nuovi metodi di congelamento e conservazione del cibo; - le caratteristiche dei principali vini europei, siciliani e del nuovo mondo, i cocktails e la birra; - le caratteristiche di un’alimentazione sana ed alcuni disordini alimentari. COMPETENZE (in termini di saper fare): Gli alunni sono in grado di : 2 0 - interagire su argomenti relativi alla nuova cucina britannica, alle tradizioni della cucina cinese e indiana, e alle nuove tendenze della cucina americana; - fornire informazioni sui nuovi metodi di congelamento e conservazione degli alimenti con adeguato linguaggio settoriale; - fornire informazioni sui vini,sui cocktails e sulla birra utilizzando il lessico specifico della microlingua; - descrivere i principi della Piramide Alimentare e la dieta Mediterranea; - interagire su argomenti relativi ai problemi connessi con errori alimentari. 2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.): E. F. G. H. I. Lettura e comprensione del testo Lezione frontale ed interattiva Discussioni guidate Simulazioni Attività di recupero 3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.): Libro di testo Materiale fotostatico Dizionario bilingue 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifiche orali e quattro prove semistrutturate: questionari, scelta multipla, vero/falso. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate Data, 11-05-2012 Firma del docente_________________ 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof. Paterniti Giuseppa Materia : Francese Classe e indirizzo 5 B Ristorazione anno scolastico 2011/12 Libri di testo in uso: Titolo Escapades Gourmandes Autore Barbara Monaco – Anne Bailly Casa Editrice Eurelle Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 76 su ore 99 previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Moduli e Unità didattiche (elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti) Modulo n° 1 Titolo : Les vins ore n°20 2 0 U.D. n° 1 Titolo : Les vins ore n° Argomenti svolti La diffusion de la vigne en France Les cépages français Les appellations du vin La dégustation Le mariage des vins et des mets La carte des vins Le cidre U.D. n° 2 Titolo: Le champagne ore n° Argomenti svolti Le champagne:sa naissance et son histoire La méthode champenoise Les différents types de champagne Modulo n° 2 Titolo : Les liqueurs U.D. n° 1 Titolo : Les eaux-de-vie ore n°18 ore n° Argomenti svolti Les eaux-de-vie (Histoire) Le calvados Le cognac L’armagnac U.D. n° 2 Titolo : Les autres liqueurs français ore n° Argomenti svolti Le pastis Le kir La Chartreuse Le Grand Marnier Modulo n° 3 titolo Sécurité et conservation des aliments U.D. n° 1 Titolo: L’hygiène alimentaire ore n°20 ore n° Règles de base de l’hygiène alimentaire Le décalogue de l’hygiène alimentaire L’hygiène dans la restauration 2 0 L’HACCP U.D. n° 2 Titolo : La conservation des aliments ore n° Séchage-Salage-Fumage Les pressurisés,Les désydratés Les conserves,Préemballés Les pasteurisés,Les surgelés Modulo n° 4 Titolo: La gastronomie francophone U.D. n° 1 Titolo: En Europe ore n°16 ore n° Le fromage suisse Le chocolat Les gaufres Les frites U.D. n° 2 Titolo: Au Maghreb ore n° La cuisine du Maghreb Le couscous Le tajane • Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo U.D. tempi Approfondimen to e/o recuperi periodo Modulo 1 20 ore In itinere Ottobre/Novembre Modulo 2 18 ore In itinere Dicembre/Gennaio Modulo 3 20 ore In itinere Febbraio/ Marzo Modulo 4 16 ore In itinere Aprile /Maggio CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Descrivere le caratteristiche visive, olfattive e gustative di un vino Abbinare correttamente cibi e vino Descrivere le caratteristiche dei più noti liquori francesi Presentare le norme di base dell’igiene alimentare e della sicurezza nell’ambiente di lavoro Presentare i principali metodi di conservazione degli alimenti 2 0 Presentare i prodotti e i piatti tipici della Svizzera, del Belgio e dei Paesi del Maghreb COMPETENZE (in termini di saper fare): (elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max due- competenza/e) Gli alunni sono in grado di : - presentare vini e liquori con un adeguato linguaggio settoriale - interagire su argomenti relativi all’igiene alimentare e alla sicurezza in ambito ristorativo con adeguato linguaggio settoriale. - interagire su argomenti relativi alla cottura e alla conservazione degli alimenti con adeguato linguaggio settoriale. - interagire su argomenti relativi alle tradizioni gastronomiche dei principali Paesi francofoni. 2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.): • • • • • Lezioni frontali Lavori individuali Lavori di gruppo Discussioni guidate Simulazioni Attività di recupero 3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.): Libro di testo Materiale fotostatico Dizionario bilingue 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.): Verifiche orali, prove strutturate e semistrutturate: questionari, scelta multipla, vero/falso A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate Data, 11- 05 -12 Firma del docente___________________ 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof.ssa ASSUNTA PIRAS Materia_ECONOMIA AZIENDALE Classe e indirizzo_V SEZ. B CUCINA anno scolastico 2011/12 Libri di testo in uso: Imprese ristorative: economia e gestione, Autori: Batarra- Mainardi, Ed. Tramontana Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 120 su 132 ore previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: Moduli e Unità didattiche - (elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti) 2 0 Modulo n°1 Titolo La contabilità generale ed il bilancio d’esercizio ore n° 45 U.D. n° _1_ titolo Le rilevazioni contabili Ore n°15 Argomenti svolti: le scritture contabili elementari, sezionali e complesse; le scritture contabili obbligatorie; la contabilità generale. U.D. n° _2_ titolo Il bilancio d’esercizio e l’analisi per indici Ore n°30 Argomenti svolti : il bilancio secondo la normativa civilistica, i principi di redazione del bilancio( principi generali di redazione e contabili),il contenuto del bilancio ( Stato Patrimoniale – Conto Economico-Nota integrativa),la relazione sulla gestione, la relazione degli organi di controllo, il bilancio in forma abbreviata, l’analisi di bilancio, la riclassificazione dello Stato Patrimoniale Modulo n°2 Titolo La gestione economica e finanziaria dell’impresa ore n° 25 U.D. n° _1_ titolo Le principali imposte del nostro sistema tributario ore n°5 Argomenti svolti: il prelievo fiscale, le imposte e le tasse, le imposte dirette ed indirette, l’IRPEF, l’IVA. U.D. n° _2_ titolo La gestione finanziaria dell’impresa ore n°20 Argomenti svolti: le fonti di finanziamento, l’apertura di credito, le operazioni di smobilizzo, le obbligazioni, il mutuo ipotecario, il leasing, il factoring. U.D. n° _3_ titolo La gestione economica ore n°15 Argomenti svolti : differenza tra gestione aziendale e gestione economica, la classificazione dei costi e dei ricavi, la 2 0 Modulo n°3 U.D. n° _1_ U.D. n° _2_ Titolo La pianificazione, la programmazione aziendale e la gestione delle risorse umane. titolo Pianificazione e programmazione ore titolo La gestione delle risorse umane ore Modulo n°4 U.D. n° _1_ n° 15 n° 15 Titolo Il marketing ore n°15 Argomenti svolti: la pianificazione e le sue fasi, la programmazione e il budget. Argomenti svolti : le risorse umane, il fabbisogno e la ricerca del personale, la riforma del collocamento, la selezione e la formazione del personale. L’assunzione, la riforma dei contratti di lavoro, la remunerazione del personale dipendente, la cessazione del rapporto di lavoro. ore n° 20 titolo Il marketing delle imprese turistico - ristorative ore n°20 Argomenti svolti: che cos’è il marketing, l’analisi della domanda, la Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. tempi Approfondimento e/o recuperi periodo Modulo n° 1 Ore 5 Bilancio ed analisi per indici 1° bimestre Modulo n° 2 Ore 5 I finanziamenti , il leasing ed il factoring 2° bimestre Modulo n°3 Ore 2 La pianificazione ed il budget 3° bimestre Modulo n° 4 Ore 4 Il marketing mix ed il piano di marketing 4° bimestre CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): - Individuare gli obblighi contabili delle imprese; classificare i vari tipi di conti; redigere il bilancio d’esercizio; riclassificare il bilancio d’esercizio e calcolare i principali indici; - Sapere individuare il fabbisogno finanziario di un’azienda e distinguere le fonti di finanziamento Interne ed esterne - Riconoscere la gestione delle risorse umane come strumento di strategia aziendale, con particolari 2 0 riferimenti all’amministrazione del personale; - Distinguere tra pianificazione strategica e programmazione aziendale; - - Individuare le caratteristiche della domanda e della offerta dei servizi ristorativi; - Effettuare una semplice segmentazione del mercato dei servizi turistici; - Conoscere i fattori del marketing mix COMPETENZE (in termini di saper fare): (elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max due- competenza/e) - Riconoscere i vari aspetti della gestione e la natura dei vari conti - Essere in grado di redigere un bilancio secondo il codice civile, saper riclassificare le varie voci di bilancio e analizzare i vari indicatori di bilancio - Saper individuare le idonee fonti di finanziamento per i diversi investimenti aziendali, comprese le le forme tecniche di leasing e factoring - Elaborare un sintetico budget economico di un’impresa turistica - Presentare alcuni elementi di un semplice piano di marketing 2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.): - Lezione frontale - Problem-solving - Discussioni guidate - Esercitazioni in classe - Simulazioni di casi aziendali - Questionari da eseguire a casa per il recupero - Lavoro di gruppo in classe per il sostegno degli alunni più deboli 3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.): 2 0 - Libro di testo: Imprese ristorative: economia e gestione, Autori: Batarra- Mainardi, Ed. Tramontana - Altri Libri di supporto quali “Gestire l’impresa ristorativa 2” Autore: M.G.Di Maio, Ed. Simone - Lavagna - Internet 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.): - Verifiche orali; - Colloqui ; - Prove scritte tematiche; - Prove strutturate con quesiti a risposta multipla e aperta. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove e le verifiche scritte effettuate durante l’anno scolastico e la simulazione della seconda prova scritta. Data 11.05.12 Firma del docente _________________________ 2 0 ALL. A RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof. Eugenio Mule’ Materia Legislazione Classe e indirizzo V B Cucina anno scolastico 2011/2012 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: Moduli e Unità didattiche Le Obbligazioni Il Contratto I singoli contratti __________________________________ Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: Modulo n° _1_ Titolo: Le Obbligazioni U.D. n° 1 Titolo: Il rapporto ore n° 24 ore n° Argomenti svolti 2 0 Obbligatorio 16 Obbligazione e rapporto obbligatorio Gli Elementi del Rapporto obligatorio. Le Fonti del Rapporto obbligatorio Classificazione delle obbligazioni Le Obbligazioni con pluralita’ di Soggetti. La Solidarieta’ Attiva E Passiva Le Obbligazioni Divisibili E Indivisibili Le Modificazioni Soggettive delle obbligazioni. Classificazione delle obbligazioni in base all'oggetto. I Modi di estinzione delle obbligazioni U.D. n° 2 Titolo: L’inadempimento ore n° 8 Argomenti svolti L'inadempimento. La Mora del debitore La Responsabilita’ patrimoniale. Le Garanzie dell’obbligazione Il Privilegio Il Pegno L’ipoteca Modulo n°2 Titolo: IL CONTRATTO U.D. n° __ 1 Titolo: IL CONTRATTO IN GENERALE ore n° 22 ore n° 12 Argomenti svolti Il Contratto definizione. Gli elementi essenziali: accordo, causa, oggetto, forma. Gli elementi accidentali: 2 0 condizione , termine e modus. Classificazione dei contratti L’autonomia contrattuale. Gli effetti del contratto. La Rappresentanza Il Contratto preliminare Il Contratto per adesione U.D. n° __ 2 Titolo: LA PATOLOGIA DEL CONTRATTO 0re n° 10 Argomenti svolti L’invalidità: nullita', annullabilita', i vizi della volonta’ (errore, violenza e dolo), rescindibilità La risoluzione. Modulo n°3 Titolo: I Singoli Contratti U.D. n° 1 ore n° 10 ore n° 10 Argomenti svolti La compravendita La Locazione Argomenti svolti Il Contratto di Assicurazione Il Mutuo Il Contratto di Lavoro Il Catering Il Banqueting CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Conoscere i diritti di obbligazione e le situazioni giuridiche soggettive attive e passive. Conoscere le fonti delle obbligazioni Conoscere le cause di estinzione delle obbligazioni 2 0 Conoscere il contratto in generale e i suoi elementi COMPETENZE (in termini di saper fare): (elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max due- competenze) Saper individuare le diverse fonti delle obbligazioni. Saper individuare tra le cause di invalidità del contratto quelle che comportano la nullità e l’annullabilità. Saper individuare quali sono i diritti e gli obblighi del venditore e del compratore nel contratto di compravendita. Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 56 h 2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.): lezione frontale 3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.): Libro di testo, appunti 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: accertamenti orali ; un accertamento a bimestre Data, 11/05/2012 Firma del docente_____________ 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof. Vassallo Guglielmo Materia: Alimentazione Classe V B Ristorazione Anno scolastico 2011/2012 Libri di testo in uso: Sicurezza alimentare e dietetica Tempi: 78h su 99h 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: Modulo n° 1 Titolo: I rischi e la sicurezza alimentare UD n° 1 Fattori tossici e contaminazione alimentare Ore 9 Ore 31 Argomenti svolti: -Fattori tossici naturali -Residui tossici attribuibili all’attività umana 2 0 -Contaminazione fisica UD n° 2 Contaminazione biologica degli alimenti Ore 10 Argomenti svolti: - Modalità di contaminazione dei microrganismi patogeni - Il prione e l’encefalopatia spongiforme - I virus - I batteri - I funghi - Le parassitosi UD n° 3 Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici Ore 6 Argomenti svolti: - Additivi alimentari - Classificazione degli additivi - Coadiuvanti tecnologici UD n° 4 Nuovi alimenti e biotecnologie Ore 6 Argomenti svolti: - I nuovi alimenti - Gli alimenti funzionali - Gli alimenti geneticamente modificati Modulo n° 2 Titolo: La prevenzione e il controllo per la sicurezza alimentare UD n° 1 Igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativo Ore 5 ore n° 20 Argomenti svolti - I locali - Organizzazione del lavoro - Le attrezzature - La sanificazione - Il personale UD n° 2 Conservazione degli alimenti Ore 8 Argomenti svolti - La conservazione degli alimenti 2 0 e le mild technologies - Alterazione degli alimenti - Classificazione dei metodi di conservazione - Metodi fisici di conservazione - Metodi chimici di conservazione - Metodi biologici di conservazione UD n° 3 Controllo, qualità e sicurezza Ore 7 alimentare Argomenti svolti: - La sicurezza alimentare - La sicurezza alimentare in Europa - Il sistema di autocontrollo HACCP - Il controllo ufficiale dei prodotti alimentari in Italia - Le frodi alimentari - La qualità totale degli alimenti - Le produzioni di qualità. Modulo n°3 Titolo: La dieta in condizioni fisiologiche UD n° 1 La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche Ore 7 ore n° 17 Argomenti svolti: - La dieta nell’età evolutiva - La dieta nell’età adulta - la dieta in corso di gravidanza e allattamento - La dieta nella terza età - Le piramidi alimentari 2 0 UD n° 2 Diete particolari Ore 5 Argomenti svolti: - La dieta dello sportivo - Dieta mediterranea - Eubiotica - Macrobiotica - Dieta vegetariana UD n° 3 L’alimentazione nella ristorazione collettiva Ore 5 Argomenti svolti: - La ristorazione collettiva - La ristorazione di servizio - La mensa scolastica - La mensa aziendale - La ristorazione nelle case di riposo - La ristorazione negli ospedali Modulo n°4 Titolo: La dieta in condizioni patologiche UD n° 1 La dieta nelle malattie dell’apparato digerente Ore 6 ore n° 10 Argomenti svolti: - I disturbi gastrointestinali - La celiachia - Le malattie epatiche UD n° 2 La dieta nelle malattie cardiovascolari Ore 6 Argomenti svolti: - Le malattie cardiovascolari - Ipertensione arteriosa - Iperlipidemie e aterosclerosi Il docente prevede di completare il programma entro Maggio con lo svolgimento delle seguenti UD: 2 0 “La dieta nelle malattie del metabolismo” e “Alimentazione e cancerogenesi.Disturbi del comportamento alimentare”. Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. Tempi Approfondimento e/o recuperi periodo I rischi e la sicurezza alimentare 2h In itinere Novembre La prevenzione e il controllo per la sicurezza alimentare 2h In itinere Marzo La dieta in condizioni fisiologiche 2h In itinere Aprile CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Conoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti Conoscere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare Conoscere le caratteristiche che deve avere una dieta equilibrata Conoscere le diverse tipologie della ristorazione collettiva Conoscere le strategie alimentari che consentono di formulare diete atte alla prevenzione dei tumori delle “malattie del benessere” COMPETENZE (in termini di saper fare): Saper utilizzare un linguaggio specifico adeguato Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo Saper descrivere i principali sistemi di conservazione degli alimenti Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane in funzione delle diverse necessità Fisiologiche. Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari 2. METODOLOGIE Sensibilizzazione degli allievi, lezione frontale con partecipazione degli allievi al dialogo 2 0 educativo, richiami in itinere su argomenti precedentemente trattati, attività di recupero. 3. MATERIALI DIDATTICI, SPAZI Libro di testo, lavori in Power Point, ricerche su internet, uso della LIM ecc. 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifiche scritte: prove strutturate a risposta multipla, completamento, vero falso, brevi quesiti; tema tradizionale. Verifiche orali A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate: Prove strutturate Temi Caltanissetta, 11.5.2012 Prof. Vassallo Guglielmo 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof. BARBARINO LA LICATA Materia LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI Classe e indirizzo 5 SEZ A RISTORAZIONE anno scolastico 2011/12 Libri di testo in uso: Titolo “Ristorazione di Qualità” Autore: E. Gnemmi, F. Bolamperti, C. Gamba Casa Editrice San Marco Codice ISBN 978-88-8488-070-3 Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 68 su ore 84 previste nel piano di studi 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Moduli e Unità didattiche 2 0 - (elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti) Modulo n° 1 Titolo U.D. n° 1 Il Catering e il Banqueting “Catering, Banqueting, Buffet” ore n° 21 ore n° 7 I soggetti e le caratteristiche del catering; L'organizzazione e le tipologia di catering; Il banqueting U.D. n° 2 Il Buffet ore n° 7 Le tipologia di buffet; I servizi a buffet; Le regole per preparare il buffet U.D. n° 3 Le guarnizioni e le decorazioni ore n° 7 Le sculture di ghiaccio e la margarina; Decorare con lozucchero o il cioccolato; I vari impasti per decorare. Modulo n° 2 Titolo Il vino U.D. n° 1 La degustazione del vino ore n° 21 ore n° 7 Il vino; La degustazione; La professione del sommlier U.D. n° 2 L’arte di fare il vino ore n° 7 Il vino: un prodotto di qualità ; La vinificazione; Le tipologia di vinificazione; U.D. n° 3 Vino particolare e bottiglie ore n° 7 Lo spumante; Il passito, il vino dolce e i vini speciali; Le bottiglie: sughero e vetro 2 0 Modulo n° 3 Titolo Le bevande U.D. n° 1 Le bevande fredde ore n° 13 ore n° 7 Le acque minerali; Gli aperitivi analcolici, i succhi e gli sciroppi; Frappè¨, frullati, granite, spremute ed energy drink U.D. n° 2 U.D. n° 3 Il te, le tisane e la cioccolata, le bevande calde ore n° 4 Gli alcolici e i superalcolici Ore n° 2 Il te e le tisane; Il cioccolato La birra; Il docente prevede di completare il programma entro la chiusura dell’anno scolastico con lo svolgimento del modulo n°3 • Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. L’Organizzazione del lavoro I vini e le bevande in rapporto al menu Catering Banqueting e Buffet Il Mercato della Ristorazione e le nuove tendenze tempi 25 31 Approfondimen to e/o recuperi periodo Consultazione della FIPE Ottobre / Novembre Mappe concettuali Dicembre / Febbraio Schemi di studio Marzo / Aprile Schemi di studio Maggio 13 15 CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Conoscere le caratteristiche del banqueting e del catering; 2 0 Conoscere la tecnica di degustazione del vino; Conoscere i metodi di produzione del vino; Conoscere i vini particolari e le relative tecniche di produzione; Conoscere la storia del menu, il significato e le tipologie di menu; Conoscere le tecniche di redazione del menu. Conoscere le caratteristiche delle bevande fredde; Conoscere le bevande alcoliche ed analcoliche; COMPETENZE (in termini di saper fare): (elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max due- competenza/e) Saper evidenziare le differenze organizzative e strutturali tra banqueting e catering; Essere in grado di predisporre un buffet, dal punto di vista organizzativo; Essere in grado di realizzare guarnizione e decorazioni. Essere in grado di relazionare in merito alla tecnica di produzione del vino; Essere in grado di effettuare una corretta degustazione del vino. Essere in grado di utilizzare e proporre le differenti tipologie di bevande fredde; Essere in grado di riconoscere e descrivere le differenti bevande alcoliche. 2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.): Lettura, comprensione e spiegazione dell’argomento, gli alunni sono stati invitati a prendere parte alla spiegazione con delle domande mirate alla partecipazione, allo sviluppo, e all’interesse sull’argomento trattato. Gli obiettivi prefissati sono stati perseguiti mediante l’utilizzo delle seguenti strategie: Lezioni frontali Appunti vari del docente Dispense, libri di testo, Sollecitazione all’uso del metodo induttivo- deduttivo: Lavori di gruppo e ricerche 2 0 3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.): E’ stato adottato il libro di testo “Ristorazione di Qualità” della casa editrice Hoepli, sono state fatte e distribuite delle dispense ed utilizzate laddove necessitavano si sono utilizzate delle risorse multimediali e la navigazione in internet e la visione di documentari su sky 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.): Le verifiche sono state effettuate mediante verifiche orali, colloqui di gruppo A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate: ♦ Test di uscita Modulo data Caltanissetta 11/05/2012 Firma del docente 2 0 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Prof CATALDO CARMELA PATRIZIA Materia EDUCAZIONE FISICA Classe e indirizzo IPSSAR V^ B anno scolastico 2011/12 Libro usato “In perfetto equilibrio” ore 57 su 62 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: • Moduli e/o Unità didattiche Mod.1:Condizionamento organico e preparazione atletica U.D.1 Test delle capacità fisico motorie U.D.2 Condizionamento aerobico e muscolare Mod.2:La coordinazione e l’equilibrio U.D.1 Badminton U.D 2 Pallavolo Mod 3 Krav maga( variazione) U.D.1 Fondamentali dell’autodifesa UD.2 Pattinaggio 2 0 Mod.4.Badminton e tennis UD.1 tecnica e tattica del badminton UD.2 tecnica del tennis e tennistavolo • Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi Modulo - U.D. Tempi Approfondimen to e/o recuperi periodo Mod 1 U.D.1 e 2 15 ore 4 Ottobre-novenbre Mod.2 U.D. 1 e 2 15 ore 4 Dicembre-GennaioFebbraio Mod.3 UD 1 e 2 12 Marzo - Aprile Mod.4 UD 1 e 2 15 ore Aprile e Maggio CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti): Conoscenza dei contenuti di base di alcune discipline sportive individuali e di squadra, delle regole fondamentali di gioco e delle caratteristiche tecniche e tattiche degli stessi. Acquisizione delle conoscenze relative al corpo, alla motricità, all’esercizio ed al valore di una corretta educazione igienico sanitaria in funzione del mantenimento della migliore condizione fisica. COMPETENZE (in termini di saper fare): Modulo 1: Resistenza aerobica e muscolare media Modulo 2:Perfezionamento delle condizioni di equilibrio e coordinazione generale Modulo 3:Tecnica dei fondamentali di base del pattinaggio,conoscere la tecnica base dell’autodifesa e sue implicazioni legali e sociologiche nella società. Modulo 4: Sapere giocare una partita di badminton, tennis e tennistavolo in singolo e doppio 2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.): Metodo circolare di nichols: analitici della situazione di partenza- scelta degli obiettivi- scelta dei contenuti- verifica e valutazione 2 0 3. MATERIALI DIDATTICI Ore di attività: due ore settimanali Spazi utilizzati: palestra, campetto polivalente e campetto di tennis esterno. Attrezzi utilizzati: grandi e piccoli attrezzi in dotazione alla palestra( cavallo con maniglie, tappeti, ritti salto in alto, palco in salita, spalliere, trave, palloni, racchette di tennis e badminton, funicelle, pesi a manubrio. 4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare: test motori e prove specifiche Data 11.O5. 2012 Firma del docente 2 0 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DEL SAGGIO BREVE E DELL’ARTICOLO DI GIORNALE Punteggio INDICATORI Competezza linguistica quindicesimi quindicesimi ortografia, morfo-sintassi 0-3 proprietà lessicale 0-3 Conoscenza conoscenza delle tecniche testuali 0-3 Capacità argomentative e/o espositive capacità di utilizzo dei documenti 0-3 sviluppo e coerenza delle argomentazioni 0-3 Punteggio ………… …… VOTO ASSEGNATO ……………………………… GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ANALISI DEL TESTO POETICO O NARRATIVO 2 0 Punteggio quindicesimi Indicatori Competezza linguistica ortografia, morfo-sintassi 0-3 proprietà lessicale 0-3 Competenza testuale e logica comprensione e interpretazione del testo 0-3 pertinenza delle risposte 0-3 contestualizzazione 0-3 Competenza culturale quindicesimi Punteggio ………… …… VOTO ASSEGNATO ……………………………… 2 0 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELL’ELABORATO DI ITALIANO PUNTEGGIO INDICATORI quindicesi quindicesimi mi Competezza linguistica ortografia, morfo-sintassi 0-3 proprietà lessicale 0-3 Conoscenze dell’argomento 0-3 del contesto 0-3 pertinenza alla traccia proposta e capacità argomentativa 0-3 Capacità logicoespressive Punteggio ………… …… VOTO ASSEGNATO ……………………………… . . 2 0 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELL’ELABORATO DI ALIMENTAZIONE Punteggio Indicatori Competenza linguistica Conoscenze Capacità logicoespressiva Quindicesimi Quindicesimi ortografia, morfo-sintassi 0-1 padronanza nell’uso del linguaggio specifico 0-3 dell’argomento 0-5 del contesto 0-3 argomentare e strutturare la traccia proposta 0-3 Punteggio complessivo Voto assegnato 2 0