documento del 15 maggio 2012 - 5b ipssar

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documento del 15 maggio 2012 - 5b ipssar
SEDE ANNESSA : I.P.S.S.A.R.
DI
CALTANISSETTA
CLASSE V^ SEZ. B RISTORAZIONE
ESAME DI STATO PER L’ANNO SCOLASTICO
2011/2012
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
15 MAGGIO 2012
( ART.3 L. 425-97 ; ART. 5 del Regolamento)
2
0
1
PROFILO DELL’INDIRIZZO
Nel misurarsi con i complessi cambiamenti sociali, culturali e produttivi,
la scuola deve mirare alla qualificazione dei processi didattici delle
metodologie e strategie, per promuovere un diverso atteggiamento di
conoscenza e di riflessione nei giovani allievi, educandoli come futuri
cittadini, alle scelte consapevoli e autonome. Nell’ambito dell’istruzione
secondaria superiore, secondo l’attuale ordinamento professionale, si
prevede la definizione di professionalità specifiche.
Pertanto, si ritiene, che il profilo per l’ indirizzo ristorativo nella figura
del “Tecnico dei Servizi della ristorazione”, funzionale al piano di studi
quinquennale, potrà assumere livelli di responsabilità che possono
essere anche elevati, dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche
ed organizzative, rispetto all’ intero settore ed in particolare sulle
seguenti aspetti:
• il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti;
• l’andamento degli stimoli alimentari e dei consumi locali,
nazionali ed internazionali;
• l’igiene professionale, nonché le condizioni igienico – sanitarie
dei locali di lavoro;
• moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di
servizio;
• le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli
alimenti;
• la merceologia e le più innovative tecniche di conservazione
degli alimenti anche alla luce della moderna dietetica;
• l’antinfortunistica e la sicurezza dei lavoratori nel reparto;
• i principali istituti giuridici che interessano la vita di un’azienda
ristorativa;
• gli strumenti che può utilizzare un’azienda per conoscere il
mercato, per
• programmare e controllare la sua attività e quella dei singoli
reparti.
Date le sue funzioni di organizzazione del reparto e di coordinamento
con altri reparti, nonché il rapporto con i fornitori e i clienti, il tecnico
dei servizi della ristorazione deve saper utilizzare due lingue straniere e
possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze
del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità
dell’azienda.
2
LA CLASSE IN INGRESSO.
2.1
La Storia
(Flussi degli studenti dalla terza classe ed eventuali fattori significativi
che hanno caratterizzato la storia della classe)
Fattore significativo caratterizzante la storia della classe è il ripetuto
cambio di sezione. Al terzo anno gli alunni risultavano inseriti per la
quasi totalità nella sezione F. Al Quarto anno 25 alunni della III F più 2
ripetenti della IVE venivano inseriti nella sez. E . Nell'attuale anno in
corso, a causa della mancata formazione della classe V sez.E tutti gli
alunni della IV E sono confluiti, nella classe V sez. B. Essa, dunque,
risulta costituita da 16 alunni dei quali 10 sono maschi e 6 femmine
,tutti provenienti dalla IV E non essendoci tra loro ripetenti. Gli alunni
sono quasi tutti maggiorenni. Solo 4 sono gli allievi nisseni, la
rimanente parte è costituita da alunni pendolari provenienti dai paesi
limitrofi.5 da S. Cataldo, 2 da Barrafranca, 2 da Ravanusa, 1 da
Canicattì, 1 da Sommatino ed 1 da Serradifalco. Dal quadro 2.4 si ha la
specifica sulla stabilità del consiglio di Classe in percentuale. Molti
2
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alunni lavorano nel fine settimana, ciò se per un verso ha arricchito il
loro bagaglio professionale di contro ha penalizzato l’iter didattico.
2
0
2.
2
PROFILO
(
DELLA
CLASSE
IN INGRESSO
RIPORTARE QUANTO INDICATO NELLA PROGRAMMAZIONE INIZIALE DI CLASSE
)
La classe è composta da 16 alunni dei quali 10 sono maschi e 6
femmine, quasi tutti maggiorenni. Solo 4 sono gli allievi nisseni, la
rimanente parte è costituita da pendolari provenienti dai paesi limitrofi:
5 da San Cataldo, 2 da Barrafranca, 2 da Ravanusa, 1 da Canicattì, 1 da
Sommatine ed uno da Serradifalco. Gli alunni sono tutti provenienti dalla
IV E e tra loro non ci sono ripetenti. La classe in termini di scolarizzazione
risulta omogenea, partecipativa e consapevole dell’importanza
dell’ultimo anno. Il livello di preparazione, dal punto di vista cognitivo
appare più che sufficiente e addirittura discreto per taluni alunni. Tutti si
orientano perfettamente nell’esposizione orale dimostrando buone
capacità logico-deduttive; appena sufficienti sono le capacità espressive
legate all’uso di un linguaggio molto semplice e talvolta elementare;
Nell’esposizione scritta qualche alunno manca di coerenza e di
scorrevolezza nella costruzione dei periodi. Nel complesso la classe è
comunque
in grado di perseguire obiettivi alti
così come
concordemente affermano tutti i componenti il Consiglio di classe.
Elemento comune a tutta la classe è dato dalla disponibilità a lavorare
nel contesto scolastico per il miglioramento della propria preparazione,
anche se a ciò non sempre corrisponde il rinforzo dello studio domestico.
I docenti attiveranno una programmazione per moduli e verificheranno
periodicamente il raggiungimento degli obiettivi.
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0
2.
3
ELENCO
DOCENTI
Cognome
Nome
Materia
Posiz.ne
Meo
Teresa
Religione
Cattolica
Docente
a T.I.
Zummo
Caterina
Lingua e
letteratura
italiana
Zummo
Caterina
Miserendin
o
In
servizi
o nel
3^
anno
No
In
servizio
nel 4^
anno
Docente
a T.I.
No
No
Storia
Docente
a T.I.
No
No
Gaia
Lingua
straniera
Inglese
Docente
a T.I.
No
No
Scebba
Carmela
Matematica
ed
informatica
Docente
a T.I.
No
No
Paterniti
Giuseppe
Lingua
straniera
Francese
Docente
a T.I.
No
No
Piras
Assunta
Econ. Gest.
Az. Rist.
Docente
a T.I.
No
No
Mulè
Eugenio
Legislazione
Docente
a T.I.
No
Si
Vassallo
Guglielmo
Alimentazione
Docente
a T.I.
No
No
La Licata
Barbarino
Lab. G. e O. S.
ristorativi
Docente
a T.I.
No
Si
Cataldo
Patrizia
Ed. Fisica
Docente
a T.I.
No
No
Si
2
0
2.
4
STABILITÀ
DEL CONSIGLIO DI
CLASSE
IN
%
RISPETTO AL 3° ANNO 0%
RISPETTO AL 4° ANNO 30%
N.B. NON SONO STATI CONSIDERATI NELLA PERCENTUALE
DEL 3° ANNO I DUE RIPETENTI DALLA CLASSE 4° B
2.
5
ELENCO
ALUNNI CHE HANNO FREQUENTATO LA
5°
CLASSE
Cognome
Nome
Alù
Andrew
Provenienza 3°
anno
3^F
Provenienza 4°
anno
4^E
Amico
Gaia
3^F
4^E
Cigna
Maria
Alessandra
3^F
4^E
Anello
Corrado
3^F
4^E
Bugiada
Francesco
3^F
4^E
Coniglio
Paolo
3^F
4^E
Curatolo
Giuseppe
3^F
4^E
Di Rosa
Giuseppe
3^F
4^E
Favella
Loriana
3^F
4^E
Ginevra
Desiree Maria
3^F
4^E
Grisaffi
Salvatore
3^F
4^E
Guarneri
Giuseppe
3^F
4^E
Lipani
Sharon
3^F
4^E
Lopiano
Paola
3^F
4^E
Martorana
Davide
3^F
4^E
Pignatone
Leandro
3^F
4^E
Viviano
Erica
3^F
4^E
Alù
Andrew
3^F
4^E
2
0
2.
6
RISULTATI
Materia
Italiano
Storia
Matemati
ca
Lingua
Inglese
Lingua
Francese
Alimenti
Economia
e Gest.
Aziendale
Legislazio
ne
Lab. di
org. E
gest.dei
serv.rist
Educ.
Fisica
ASL
3
DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE
N°
studen
ti
promo
ssi con
la
media
del 6
N°
studen
ti
promo
ssi con
la
media
del 7
12
10
12
2
2
5
12
N°
studen
ti
promos
si con
la
media
dell’8
N°
studen
ti
promo
ssi con
la
media
del
9-10
IV^
N°
Studenti
promossi
dopo
sospensio
ne del
giudizio
N°
Studen
ti non
promos
si
1
2
3
2
5
5
5
3
1
1
5
10
4
2
10
14
4
5
1
16
1
13
2
2
5
6
9
6
5
4
6
9
5
1
5
5
5
1
5
I DEBITI FORMATIVI CON SOSPENSIONE DEL
GIUDIZIO
3.
1
VERIFICHE
EFFETTUATE NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI
CON DEBITO FORMATIVO
ALUNNI
PROMOSSI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO PER DEBITO FORMATIVO
Cognome e nome dell’alunno
Materie
Anello Corrado
Italiano
Storia – Alimentazione
Bugiada Francesco
Ginevra Desirè
Storia
Guarneri Giuseppe
Italiano e storia
Pignatone Leandro
Inglese
Viviano Erika
Storia
2
0
4
PERCORSO FORMATIVO
4.
1
OBIETTIVI EDUCATIVI
(dall’azione metodologica-didattica)
Gli OBIETTIVI EDUCATIVI "sono delle finalità educative non
facilmente collegate con tempi di lavoro educativo brevi. Sono linee
guida, orientamenti di fondo, principi d’azione.
Rappresentano l’orizzonte educativo entro il quale si opera; è l’insieme
dei valori da
concretizzare nel contesto dei vari insegnamenti". Esempio: saper
valutare criticamente la realtà.
Nel definire gli obiettivi educativi si fa ricorso alla TASSONOMIA DEGLI
OBIETTIVI
EDUCATIVI che, suddivide la complessiva area d’intervento nelle tre
aree fondanti:
AREA COGNITIVA (Bloom) : Conoscenza, comprensione, applicazione
analisi e sintesi
AREA AFFETTIVA (Bloom, Krathwohl e Masia): interesse, impegno e
partecipazione
AREA PSICOMOTORIA (Dave e Harrow): comunicazione non verbale e
qualità fisiche (movimento, e caratteristiche funzionali)
4.
2
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI E SPECIFICI
(preventivati nell’azione)
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI “Definiscono in maniera più
precisa, ma non ancora osservabile e valutabile,le capacità e le abilità
che costituiscono i singoli fattori o parametri degli Obiettivi Specifici.
Riguardano una progettazione didattica di breve respiro,uno o più
mesi, una settimana, una unità didattica”.
OBIETTIVI SPECIFICI (propri della disciplina)"sono quegli obiettivi che
facendo riferimento all’obiettivo generale, lo specificano in modo più
dettagliato, spesso descrivendo i parametri o i fattori che tale obiettivo
concorrono a determinare".
OBIETTIVI TRASVERSALI
1) Valorizzazione:
- sostenere correttamente opinioni e punti di vista;
- offrirsi per la realizzazione di iniziative scolastiche ed
extrascolastiche;
- dibattere su idee ed opinioni;
2) Organizzazione:
- discutere in modo critico su norme e criteri di comportamento;
3) Caratterizzazione
- rivedere, correggere e valutare comportamenti, atteggiamenti ed
opinioni
- analizzare i rapporti di causa/effetto e implicazioni/conseguenze.
4) Ricettività
- ascoltare gli interventi degli altri (disponibilità);
- scegliere tra alternative;
5) Analisi
- autonomia nell'analisi;
- completezza dell'analisi;
- organizzazione;
- capacità di distinguere gli elementi;
6) Sintesi e valutazione
- produzione di una comunicazione unica.
- produzione di un piano o di una sequenza di operazioni.
- derivazione di una serie di relazioni astratte.
4.
3
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Obiettivi Trasversali
-
Sapere produrre
Obiettivi area
cognitiva
Elaborare dati e
Obiettivi area formativa
Potenziare il metodo
2
0
una relazione
rappresentarli in
modo
efficace per favorire
processi decisionali
di studio
- Sapere
organizzare il lavoro
Pianificare le fasi
operative
Comunicare utilizzando
appropriati linguaggi
tecnici
- Sapere analizzare
Effettuare scelte e
prendere decisioni
ricercando e
assumendo
informazioni
opportune
Analizzare un testo;
Sostenere
correttamente opinioni
e punti di vista
- Sapere Sintetizzare
e valutare
Accorpare, integrare
elementi o parti
segmentati in un
insieme
che abbia una
struttura
coerente
Interpretare situazioni
complesse con capacità
critica
METODI DIDATTICI
4.
4
4.4.
1
Dall’azione metodologica didattica: La modularità
La progettazione modulare prevede "l'impiego flessibile di segmenti
d’itinerari di
insegnamento-apprendimento, i moduli, che hanno struttura, funzioni
e ampiezza
variabili, ma formalmente ed unitariamente definiti". In tale ottica
"ciascun modulo viene a costituire una parte significativa,
altamente omogenea ed unitaria, di un esteso percorso
formativo disciplinare, multidisciplinare e
interdisciplinare programmato, una parte del tutto, ma in
grado di
assolvere ben specifiche funzioni e far perseguire ben specifici
obiettivi
verificabili, documentabili e capitalizzabili". (G. Domenici 1989)
Il modulo rappresenta una unità formativa autosufficiente in grado di
promuovere
saperi molari e competenze che, per la loro alta rappresentatività
culturale, e perciò anche tecnico pratica, nel settore specifico di
riferimento, siano capaci di modificare significativamente la mappa
cognitiva e la rete delle conoscenze precedentemente possedute…
I Moduli sono sezioni di un curricolo ad alta omogeneità
interna rispetto
-ai contenuti, agli argomenti, alle attività di esperienza che con esse si
possono
svolgere;
-alle abilità, conoscenze e competenze che è necessario gli allievi
padroneggino per poterne affrontare lo studio;
-alle abilità, conoscenze e competenze che gli allievi dovranno
dimostrare di saper
padroneggiare al termine del modulo stesso.
Le competenze non coincidono con le abilità, le conoscenze, i saperi
che pure
devono essere padroneggiati, ma rappresentano essenzialmente le
modalità di
impiego di quelle abilità, di quelle conoscenze di quei saperi in contesti
nuovi rispetto a quelli che probabilmente caratterizzeranno il processo di
formazione -,
2
0
contesti che possono altrettanto univocamente venir definiti e simulati
nelle prove di verifica.
Le fasi della programmazione modulare
Identificazione dei moduli, ovvero sezioni ad alta omogeneità
interna rispetto
ai contenuti ma anche ai prerequisiti e alle conoscenze e competenze
da
perseguire
Determinazione della durata (tempo medio + 10/15%)
Ogni modulo deve avere una durata di non più di 8-10 settimane
4.2.
2
Indicare i vari tipi di situazioni di apprendimento
Metodi didattici
□ X Lezioni frontali
□ X Lavori di gruppo
□ X Problem solving
□ Attività progettuale
□ X Esercitazioni di laboratorio
□ X Discussione guidata
□ Studio di casi
Attrezzature e materiali didattici
□ X Libro di testo
□ X Manuali
□ X Schede riassuntive
□ X Strumenti informatici
□ X Documentazione prodotta al docente
4.
5
SPAZI
4.
6
TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
4.
7
VERIFICA
( BIBLIOTECA, PALESTRA, LABORATORI…)
Aula scolastica, biblioteca, palestra, impianti sportivi esterni, laboratori
professionalizzanti,luoghi visitati, Aula Magna
(INDICARE LE ORE ANNUALI DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE NELLA CLASSE
N.948 ORE SU N. ORE (990) PREVISTE) Cause degli scostamenti
(assemblee, scioperi, ecc.)
Assemblee di classe, assemblee d’ istituto, visite guidate, Stage,
scioperi, assenze di massa, partecipazione a convegni e conferenze.
4.7.
1
•
Dall’azione metodologica didattica
Durante lo svolgimento di una Unità Didattica o di una Unità di
Apprendimento è
opportuno verificare frequentemente i livelli di apprendimento
(verifiche formative/verifiche non fiscali non soggette a voto), che
permettano ove necessario, di riprendere l'argomento e di trattarlo con
strategie diverse al fine di migliorare l'apprendimento dell'allievo.
Esempi di verifiche sono: domande flash, commenti nel gruppo classe
sulla lezione precedente, ecc.
Dopo ogni Unità di Apprendimento o di Unità Didattica e/o dopo aver
presentato un
ragionevole numero di U.D. si predisporranno prove scritte di
qualsivoglia tipologia e/o orali di tipo tradizionale (interrogazione)
modulandole per difficoltà e complessità.
Le prove di verifica si possono classificare in base alle caratteristiche
della
prestazione richiesta (orali, scritte, grafiche, pratiche ecc.), oppure in
base al tempo di somministrazione (iniziali, intermedie, finali) o,
ancora, in base al numero degli alunni coinvolti (individuali, collettive,
di gruppo).
Il criterio più proficuo di classificazione delle prove è quello che fa
riferimento al tipo di stimolo offerto da una prova e al tipo di risposta
2
0
che la stessa può sollecitare, in quanto dalle loro caratteristiche
derivano il grado di strutturazione della prova e le modalità di lettura
della stessa.
Si possono avere quindi quattro tipi di prove:
1) Prove a stimolo aperto e risposta aperta.
Tali prove sono caratterizzate da uno scarso grado di strutturazione e
da modalità di lettura delle prestazioni non stabilite a priori.
Rientrano in questo gruppo quasi tutte le prove di tipo “tradizionale”,
quali il tema,
tra le prove scritte, e l'interrogazione orale. Quest'ultima, in linea di
principio, se utilizzata secondo norme ben precise, è adatta ad
accertare tutte le capacità cognitive, anche se, per la sua natura
interattiva, può presentare a volte aspetti negativi.
2) Prove a stimolo aperto e risposta chiusa.
Tali prove consistono in una serie di domande che richiedono da parte
degli alunni
risposte brevi, a volte quasi monosillabiche (sì, no, è sbagliato, non
sono d'accordo ecc.). È una forma di verifica-colloquio usata in genere
per mettere a proprio agio gli alunni; essa, pur prevedendo risposte
chiuse (le modalità di lettura vengono stabilite a priori), fornisce dati
poco affidabili o addirittura non affidabili.
3) Prove a stimolo chiuso e risposta aperta.
Queste prove consistono in una serie di quesiti ben precisi cui si
richiede di dare
risposte elaborate autonomamente dall'alunno, sulla base però di
criteri direttivi ben definiti.
I criteri di lettura delle risposte possono predeterminarsi perché i
quesiti rivolti
all'alunno vengono articolati in maniera analitica (spesso con domande
secondarie o sottodomande) e perché vengono date direttive ben
precise su alcune caratteristiche che le risposte stesse devono
presentare (lunghezza, sequenza in ordine logico ecc.).
Si tratta quindi di prove semistrutturate (la struttura è nella domanda),
che, per le
loro caratteristiche, sono conosciute anche con il nome di “domande
strutturate” .
4) Prove a stimolo chiuso e risposta chiusa.
Queste prove, che sono definite “prove oggettive” o “prove
strutturate” o “test
di profitto” , sono caratterizzate da un elevato grado di strutturazione
delle domande, che determina, di conseguenza, risposte univoche. La
lettura pertanto dei risultati di una data prestazione sarà la stessa,
chiunque sia il valutatore, in quanto essi sono univocamente definiti e
non dipendenti dal soggetto che rileva e valuta. L'oggettività di queste
prove viene determinata nel momento in cui vengono formulate
precise ed univoche modalità di lettura delle risposte ai quesiti, prima
ancora cioè che la prova sia somministrata.
Appartengono a questo tipo di prova:
- quesiti vero/falso, giusto/errato, sì/no ecc.;
- scelte multiple;
- corrispondenze o item di confronto;
- completamenti.
Le prove di tipo oggettivo/ a scelta multipla sono indicate per la
verifica delle
dimensioni cognitive "conoscenza" e " comprensione". Non sono adatte
per la verifica di capacità di livello superiore.
I quesiti a risposta breve/strutturati sono adatti a verificare prestazioni
relative alla
conoscenza, comprensione, applicazione semplice. Non sono adatti ad
accertare
apprendimenti di livello superiore.
I quesiti a saggio/ quesiti "problem solving" sono adatti ad accertare
tutte le
capacità cognitive, comprese quelle di livello superiore.
2
0
4.7.
2
4.7.
3
Il colloquio orale, in linea di principio, è adatto ad accertare tutte le
capacità
cognitive.
•
Simulazione di prove I / III - Criteri di scelta, tipologia numero:
Simulazione della Prima prova: tipologia della prova: A – B – C –
D
Simulazione della Terza prova. Tipologia della prova B – C:
32 quesiti a risposta multipla, 3 quesiti a risposta singola per
l’accertamento della lingua INGLESE.
•
Griglie di correzione e valutazione adottate per le simulazioni
(Vedi allegati)
RISULTANZE
Tipo
di
prov
a
I
III
Inferior
ea
5/15
Da
5/15 a
7/15
4
1
Da
7/1
5a
9/1
5
Da
9/15
a
11/1
5
Da
11/15
a
12/15
5
1
1
8
2
4
Da
12/15
a
13/15
1
2
Da
13/1
5a
14/1
5
Da
14/15
a
15/15
1
0
1
0
*Un alunno risulta assente alla prima prova
2
0
5
ATTIVITÀ INTEGRATIVE E DI RECUPERO
(eccedenti i 200 gg. Di lezioni, sportello didattico, interventi pluridisciplinari
quali il progetto Giovani, i progetti PON e POR, ecc.)
Materia
Tutt
e le
disc
iplin
e
Legislazion
e
Ling
ua
Ingl
ese
Attività
Azione C 5 Codice C-5-FSE-2011-284 - “Food
& Beverage”
Legalinsieme Progetto POR
2007.IT.051PO.003/IV/12/F/
9.2.5/0595
Azione C 1 – Codice C-1-
Studenti
des
tina
tari
Anello
Corrado,
Curatolo
Giuseppe,
Lipani
Sharon
Tutti gli
alunni
eccetto
Pignatone
Leandro
Curatolo
Giuseppe
Per
comp
lessi
ve
ore
120
60
120
FSE02-POR_SICILIA_2011-22
Comunicare in
Inglese: passaporto
per l’Europa
Italiano
Ling
ua
Ingl
ese
Progetto Conoscere le Istituzioni
Planning your future
through english
Tutti gli
alunni
eccetto
Pignatone
Leandro
Curatolo
Giuseppe
A.
Lopiano
Paola
Tutte
Recupero in itinere
Tutti
Tutte
Sospensione della prassi didattica
Tutti
30
100
Secon
do
quant
o
progr
amma
to
Dal
14
al
19
No
ve
mb
re
20
11
Dal 02 al
14 Aprile
2012
2
0
6
ATTIVITÀ PARA-SCOLASTICHE
(visite aziendali, viaggi d’istruzione, corsi di informatica, attività
culturali, ecc.)
Materia
Religione
Tutte
Italiano - Storia
Lab. Di Org. E Gest. Dei Servizi
Ristorativi
Ed. Fisica
Tutte
7
Descrizione Attività
Centro di ascolto su tematiche
spirituali
Incontro con il Vescovo della diocesi
di Caltanissetta
Precetto pasquale
Orientamento presso l’Università
degli Studi di Palermo. Test on line
perl’individuazione degli interessi;
Report Job & Orienta Verona
Orienta Sicilia Palermo
Attività e conferenze: progetto
“Conoscere le istituzioni”.Visita casa
di Quasimodo
Conferenza Alternanza Scuola
Lavoro;
Conferenza: “Valore Mare: le risorse
ittiche della provincia di
Caltanissetta, tra pescato e
presente”
Conferenza e degustazione dell’olio
Krav Maga sistema di autodifesa
FIDAS conferenza di sensibilizzazione
alla donazione del sangue
Incontro orientamento EFAL
Incontro orientamento IULM
CRITERI DI VALUTAZIONE
(DALL’AZIONE
METODOLOGICA-DIDATTICA LA PARTE SULLA VALUTAZIONE - LA
CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO E VOTO COME DA REGISTRO DEL DOCENTE)
La valutazione è un processo sistematico e continuo che si fonda su
criteri ed è
elaborata collegialmente. Misura le prestazioni dell’alunno, l’efficacia
degli insegnamenti e la qualità dell’offerta formativa, e fornisce le basi
per un giudizio di valore che consente di prendere migliori decisioni sul
piano pedagogico (valutazione diagnostica e valutazione formativa) e
sul piano sociale (valutazione sommativa che è certificativocomunicativa).
La valutazione formativa o continua si configura come un monitoraggio
dei processi di apprendimento ed ha una funzione regolativa
dell’attività educativa e didattica, sia da parte del docente, che da
parte dell’alunno. Il monitoraggio, è una procedura di osservazione
sistematica che mira a visualizzare l’andamento delle variabili di un
processo in atto e del loro evolversi nel tempo e nello spazio, al fine di
poter eventualmente intervenire ed apportare le opportune modifiche.
Dalla normativa che regola l’autonomia scolastica si evince che i livelli
di
valutazione sono tre:
1. Valutazione dell’alunno, tesa ad apprezzare i processi e gli esiti
dell’apprendimento.
Sulla base di parametri oggettivi si accertano:
- gli aspetti misurabili del suo apprendimento (conoscenze,
competenze,
capacità);
- i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, gli interessi, le
attitudini, le
2
0
eventuali distanze degli apprendimenti dai traguardi comuni;
- i fattori che hanno condizionato i livelli di conseguimento degli
obiettivi
formativi.
2. Valutazione dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche,
mirata a
rilevare le caratteristiche del servizio erogato (valutazione interna).
La qualità degli apprendimenti, infatti, non è garanzia della qualità della
formazione e non dipende solo dalla professionalità degli insegnanti,
ma dall’azione complessiva svolta dalla scuola (clima positivo,
attenzione ai bisogni degli alunni, organizzazione , collegialità, gestione
efficace delle risorse ecc.). Uno strumento valido per la valutazione del
servizio offerto dal singolo istituto è l’autoanalisi che è un modello di
analisi di tipo euristico, in quanto si limita solo a descrivere un’ipotesi
interpretativa atta a facilitare i processi di cambiamento. L’autoanalisi
ha una funzione autoregolativa e prevede la messa a punto di
un sistema di monitoraggio con individuazione di campi di indagine e
macroindicatori particolarmente significativi (per ogni macroindicatore
vanno definiti indicatori/descrittori).
3. Valutazione del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e
degli
standard di qualità del servizio, orientata a cogliere tendenze, rapporto
costi/ benefici, risorse , risultati del sistema scolastico nella sua
globalità.
La valutazione di sistema (valutazione esterna) riguarda tutti gli aspetti
che
possono
influire
positivamente
o
negativamente
sul
raggiungimento delle finalità educative (contesto socioculturale,
situazione strutturale e organizzativa, gestione delle risorse umane e
finanziarie ecc). E' una strategia di rilevazione che tenta di mediare la
cultura della produttività con la cultura dell’autoreferenzialità.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
In sede di valutazione saranno adottate due griglie: una bimestrale e
una
quadrimestrale
MODALITÀ DI VALUTAZIONE
Adottata la quadrimestralizzazione, è necessaria una valutazione
intermedia bimestrale, che indichi all’allievo e alla sua famiglia il livello
di percorso formativo fino a quel momento raggiunto. Per la valutazione
del primo bimestre, considerato il breve periodo di tempo che
intercorre tra l’inizio dell’a.s. e il momento della prima valutazione, si
terrà conto di ogni tipo di elemento valutativo a disposizione del
docente: frequenza, obiettivi formativi,
cognitivi, affettivi, ecc.
Per la valutazione del terzo bimestre si potrà indicare, ove possibile,
oltre la frequenza, anche una media tra obiettivi cognitivi e formativi.
In entrambe le situazioni, il livello raggiunto verrà espresso con una
lettera alfabetica che fa di riferimento ad un giudizio breve.
In sede di valutazione periodica e finale si adotteranno le schede e le
griglie di valutazione che si allegano in appendice.
I voti si assegnano, su proposta dei singoli insegnanti, in base ad un
giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di
verifiche orali, scritte, pratiche o grafiche, delle consegne eseguite a
casa o a scuola, corrette e classificate durante il quadrimestre o
durante l'ultimo periodo delle lezioni. In ogni caso bisognerà rendere
consapevole l’alunno che per verifica si intende lo strumento atto a
misurare performance, sia parziale che globale. Pertanto saranno
elementi utili ad esprimere la valutazione quadrimestrale e finale
gli interventi in classe, l’elaborazione alla lavagna, la partecipazione
alle attività in classe. Quindi verifica non è esclusivamente “il
compito” o
l’interrogazione”. Il voto che verrà assegnato
quadrimestralmente sarà pertanto desunto da una molteplicità e
complessità di verifiche a carattere non solo strettamente cognitivo ma
anche formativo.
Se non vi è dissenso, i voti in tal modo proposti si intendono approvati;
2
0
altrimenti le deliberazioni sono adottate a maggioranza, e, in caso di
parità, prevale il voto del Presidente. C.M. 19 dicembre 1967, n.
451, prot. n. 145166/702 - Consigli di classe: collegialità dei
giudizi.
Singolare rilievo ed efficacia, come è naturale, assume la collegialità dei
giudizi in occasione degli scrutini. In essi, come è noto, i singoli docenti
hanno competenza a proporre all'esame dei colleghi componenti il
Consiglio di classe, il voto di profitto in base ad un giudizio brevemente
motivato, ma il voto è assegnato, in ogni caso, ad opera del Consiglio di
classe, il quale fa le sue proposte in un quadro unitario in cui si delinei
un vero e proprio
giudizio di merito, sulla diligenza e sul grado di profitto raggiunto
dall'alunno al compimento del periodo cui lo scrutinio si riferisce.
Questo, come è ovvio, dovrà avvenire non solo nelloscrutinio finale, che
ha immediata rilevanza esterna, ma anche negli scrutini quadrimestrali,
sulla cui importanza, anche ai fini del necessario colloquio tra scuola e
famiglia, sarebbe superfluo insistere.
Si deve perciò evitare che un malinteso rispetto alle competenze dei
singoli spinga il Consiglio di classe a limitarsi all'accettazione pura e
semplice delle proposte formulatedall'insegnante della disciplina.
Occorre, invece, che tutti i componenti del Consiglio di classe portino il
loro contributo, sicché i giudizi ripecchino veramente l'effettiva
preparazione, rendimento e personalità dell'alunno.
DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI
COGNITIVI
Ottimo - eccellente (voto 9, 10)
- acquisizione di conoscenze:possesso di conoscenze ampie, complete,
coordinate, senza imprecisioni.- comprensione:estrapola e prevede il
senso senza aiuto- applicazione ed elaborazione:applicazione ed
elaborazione originale e personale delle conoscenze, capacità dicogliere
gli elementi in un insieme e stabilire relazioni.- sintesi e
valutazione:organizzazione autonoma delle conoscenze acquisite,
capacità di effettuarevalutazioni corrette, approfondite e complete.abilità linguistico-espressive:uso della lingua in modo autonomo e
corretto con stile personale.
Buono (voto 8)
- acquisizione conoscenze :conoscenze complete e approfondite senza
errori e imprecisioni.- comprensione:estrapola e prevede il senso con
qualche aiuto.
- applicazione ed elaborazione:applicazione senza errori e imprecisioni
delle conoscenze in situazioni diverse.- sintesi e valutazione:sintetizza
correttamente ed effettua valutazioni personali ed autonome.- abilità
linguistico-espressive:
uso della lingua in modo autonomo.
Discreto (voto 7)
- acquisizione conoscenze:conoscenze complete, non commette errori
nelle prove complesse.- comprensione:interpreta singole informazioni
- applicazione ed elaborazione:sa applicare le conoscenze, effettua
analisi
anche
se
con
qualche
imprecisione.sintesi
e
valutazione:autonomo nella sintesi, ma non approfondisce molto.abilità linguistico-espressive:espone con chiarezza.
Sufficiente (voto 6)
- acquisizione conoscenze:non molto approfondite, ma non commette
errori nell'esecuzione di compitisemplici.- comprensione:interpreta
singole informazioni ma non approfondisce.- applicazione ed
elaborazione:applica le conoscenze ed effettua le analisi parziali con
qualche errore.- sintesi e valutazione:impreciso nella sintesi con
qualche spunto d'autonomia.- abilità linguistico-espressive:
commette qualche errore nella comunicazione.
Mediocre (voto 5)
- acquisizione conoscenze:non approfondite.- comprensione:interpreta
singole
informazioni
con
difficoltà.applicazione
ed
elaborazione:commette errori non gravi sia nell'applicazione delle
2
0
conoscenze sia nell'analisi.- sintesi e valutazione:
non ha autonomia nella rielaborazione delle conoscenze.- abilità
linguistico-espressive:commette qualche errore che non oscura il
significato della comunicazione.
Scarso (voto 4)
- acquisizione conoscenze:conoscenze frammentarie e superficiali,
commette
errori
gravi
nell'esecuzione
dicompiti
semplici.comprensione:disorganizzata
e
superficiale.applicazione
ed
elaborazione:applica le conoscenze in maniera superficiale ed
imprecisa, commettendo errori gravi.- sintesi e valutazione:
non sa sintetizzare le conoscenze e manca d'autonomia di giudizio.
- abilità linguistico - espressive:commette errori che non oscurano il
significato della comunicazione.
Gravemente insufficiente ( voto 3)
- acquisizione conoscenze:non ha alcuna conoscenza e commette gravi
errori.
- comprensione:scarsa capacità di co0mprensione anche a livello
elementare.
- applicazione ed elaborazione:non riesce ad applicare le conoscenze e
non sa effettuare alcuna analisi.- sintesi e valutazione:non sa
sintetizzare le conoscenze e non ha autonomia di giudizio.- abilità
linguistico - espressive:commette errori che oscurano il significato della
comunicazione.
Assolutamente insufficiente (voto 1 - 2 )
- acquisizione conoscenze:non possiede la stragrande maggioranza
delle conoscenze e competenze richieste;presenta gravi lacune di base
Griglia di valutazione bimestrale
LETTERA DESCRITTORE SIGNIFICATO VOTO
Rifiuto: Non si evidenziano elementi accertabili, per il rifiuto da parte
dell'allievo di sottoporsi alle verifiche che la programmazione della
materia prevede.
Voto l - lettera alfabetica da apporre sul registro per le valutazione
bimestrali "R"
Preparazione nulla: Non si evidenziano elementi accertabili, per totale e
reiterata impreparazione o per dichiarata completa non conoscenza dei
contenuti anche elementari.
Voto 2 - lettera "J"
Gravemente insufficiente: Non si evidenziano elementi accertabili. per
manifesta impreparazione, anche a livello elementare e dei concetti di
base.
Voto 3 - lettera "K"
Insufficiente: Preparazione frammentaria e lacunosa. Persa ogni
possibilità di collegamenti e sintesi organica dei materiali, assenza di
capacità di autonomo orientamento sulle tematiche proposte. Uso
episodico dello specifico linguaggio. Resta comunque qualche elemento
di positività, che riesce ad emergere unicamente per una azione di
orientamento e supporto. Voto 4 - lettera "W"
Mediocre: Preparazione superficiale in elementi conoscitivi importanti,
permanenza di elementi di preparazione e di nuclei di conoscenza
aventi qualche organicità e precisione analitica, ma che non risultano
dominati e caratterizzanti il quadro generale. Difficoltà, quindi, nello
sviluppo dei collegamenti e degli approfondimenti. Linguaggio specifico
ed espositivo non correttamente utilizzato, senza precise capacità di
autocorrezione. Voto 5 - lettera "M"
Sufficiente: Preparazione aderente ai testi o altro materiaie utilizzato,
presenza di elementi ripetitivi e mnemonici d'apprendimento e neJruso
semplice delle conoscenze che restano però ordinate e sicure. Capacità
di orientamento e collegamenti non sempre pienamente sviluppati,
sporadica necessità di guida nello svolgimento del colloquio. Evidenza
di imprecisioni espositive, ma anche capacità di autocorrezione.
Voto 6 - lettera "S"
Discreto: Conoscenze ordinate e esposte con chiarezza. Uso
generalmente corretto del linguaggio, sia del lessico sia della
2
0
terminologia specifica. Capacità di orientamento relativa ad alcune
tematiche o su testi specifici. Collegamenti sviluppati con coerenza, ma
senza evidenti o spiccate capacità sintetiche, con relativa prevalenza di
elementi analitici nello studio e nell'esposizione. Voto 7 - lettera "D"
Buono: Conoscenze approfondite e buon livello culturale evidenziato.
Linguaggio preciso e consapevolmente utilizzato. Capacità di
orientamento e collegamento, autonomia nella valutazione dei fatti.
Voto 8 - lettera "B"
Ottimo: Conoscenze approfondite, bagaglio culturale significativo,
presenza di interessi personali e di personale orientamento di studio.
Uso appropriato dello specifico linguaggio. Voto 9 - lettera "O"
Eccellente: Conoscenze approfondite, bagaglio culturale notevole,
personale orientamento di studio. Capacità di collegamento,
organizzazione, rielaborazione critica e autonoma nella formulazione di
giudizi con argomentazioni coerenti e documentate espresse in modo
brillante.
Voto lO - lettera da apporre sul registro "E"
PARAMETRI INDICATORI DI TIPO FORMATIVO
PARTECIPAZIONE
(al dialogo educativo)
1) Manifesta disinteresse, poca attenzione e raramente partecipa al
lavoro di classe.
2) Rivela un interesse appena accettabile, e partecipa al lavoro di
classe solo se sollecitato.
3) È generalmente attento e partecipa alle attività in relazione alle
abilità possedute.
4) Rivela interesse ed attenzione per le attività didattiche a cui
partecipa attivamente.
5) Rivela un buon interesse ed un'attenzione costante per le attività di
classe, attuando interventi pertinenti.
METODO
(di studio)
1) Incontra difficoltà ad organizzare il proprio lavoro e risulta
improduttivo anche in contesti semplici.
2) Non è autonomo nell'organizzare il proprio lavoro e produce in modo
disordinato e superficiale.
3) Sa organizzare il suo lavoro anche se non sempre è preciso e
completo.
4) È autonomo nel proprio lavoro e produce secondo le indicazioni
fornite.
5) Possiede un valido metodo di studio e produce in modo personale
creativo.
IMPEGNO
(verso le proposte didattiche)
1) Non affronta gli impegni se non con limitato senso di responsabilità e
non rispetta le consegne.
2) Si impegna in modo discontinuo e superficiale sia in classe che a
casa; solo se sollecitato, dimostra un impegno appena
apprezzabile.
3) Alterna momenti di impegno adeguato alle richieste a momenti di
applicazione generica.
4) Si impegna con costanza, e spesso in modo approfondito.
5) Si impegna costantemente, consapevole delle proprie attitudini e dei
propri interessi.
PROGRESSIONE
(dell'apprendimento)
1) L'allievo ha mostrato una crescita cognitiva non rispondente a criteri
minimi richiesti.
2) L:apprendimento non è stato sempre continuo e positivo. pertanto il
miglioramento cognitivo risulta modesto.
3) I miglioramenti ottenuti, a livello cognitivo, devono soltanto essere
consolidati.
4) Ha consolidato le abilità trasversali, realizzando una discreta
evoluzione cognitiva.
2
0
5) Ha evidenziato una evoluzione del sapere con l'apporto di contrIbuti
personalizzati.
8
LA CLASSE IN USCITA
8.
1
PROFILO
DELLA
CLASSE
IN
USCITA.
La classe 5 B , alla fine dell’anno, si compone di 16 allievi tutti
frequentanti, per la maggior parte pendolari. Gli allievi hanno
frequentato la scuola con regolarità manifestando il desiderio di
progredire culturalmente. In base ai livelli di partenza di ciascuno, sono
state diversificate le metodologie e le strategie didattiche, che solo per
qualche alunno non hanno sortito gli esiti sperati. La maggior parte
della classe ha mostrato interesse e partecipazione al dialogo
didattico- educativo, maturando nel tempo e raggiungendo risultati
positivi. Solo nell'ultima parte dell'anno scolastico gli alunni hanno
accusato una certa stanchezza che ha leggermente rallentato il
processo di apprendimento. I livelli di scolarizzazione sono buoni, in
particolare in riferimento al saper ascoltare, saper rispettare gli altri,
sapersi relazionare e interagire positivamente tra compagni e con i
docenti. Nell’ambito cognitivo, permangono, per alcuni, difficoltà di
natura linguistico – espressiva che talvolta compromettono l'esito
delle prove scritte. Il percorso formativo si è evoluto positivamente per
la maggior parte. Gli allievi sono riusciti a conseguire conoscenze,
relative alle tematiche disciplinari, più che sufficienti.
2
0
9
ATTIVITÀ DI STAGE E TIROCINIO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Titolo: “BANQUETING MANAGEMENT”
9.
1
9.
2
Descrizione del percorso
La figura professionale che si vuole formare, si integra pienamente con
il profilo del tecnico dei servizi della ristorazione di seguito riportato.
Egli
dovrà
avere
specifiche
competenze
nel
campo
dell’approvvigionamento delle derrate alimentari, del controllo qualità
– quantità, costi della produzione e distribuzione dei pasti,
dell’allestimento del buffet, di banchetti (organizzati in occasioni
conviviali sia all’interno che all’esterno dell’azienda), dell’
organizzazione del lavoro e della conduzione del lavoro di gruppo e
delle sue relazioni con gruppi di altri servizi.
Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità, dovrà possedere
conoscenze culturali, tecniche ed organizzative relative all’intero
settore.
L’Allievo dovrà acquisire le seguenti conoscenze:
Conoscenze
L’andamento degli stili alimentari e dei consumi locali e
nazionali
I moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di
servizio
Le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli
alimenti
Principi di enologia e gastronomia
Il marketing turistico - aziendale
I servizi di sala che supportano la vendita dei prodotti finiti
In termini di competenze e capacità, la figura professionale di cui
sopra dovrà essere in grado di:
Competenze
Decidere la tipologia di servizio consona alla richiesta del
cliente e al luogo di svolgimento
Fare gli abbinamenti delle vivande in riferimento alla tipologia
di cucina proposta
Organizzare ricevimenti, buffet, banchetti, party, ricorrenze,
commemorazioni, presentazioni, mostre, incontri di lavoro,
feste particolari, e altro, che possono trovare realizzazione nelle
situazioni più disparate
Capacità
Assumere un comportamento improntato sulla tolleranza,
l’autocontrollo e il senso della misura
Possedere la consapevolezza del proprio ruolo, unita a doti di
affidabilità
Prendere decisioni anche in situazioni difficoltose del servizio in
sala
Instaurare corretti rapporti interpersonali nell’ambito del lavoro
di staff e dei reparti collegati
Analizzare i dati e le esigenze del committente per delineare le
situazioni di servizio più idonee al raggiungimento dei migliori
risultati.
Attività coprogettata
9.
3
9.3.
1
Lezioni
Modulo
Forma Giuridica
delle Imprese
Contenuti
•
Organizzazione: La
scelta delle forme
Verifiche
Verifica
finale
Ore
effettuate
5
2
0
•
•
•
•
•
Tecnica di
Ristorazione 1
•
•
•
Tecnica di
Ristorazione 2
•
•
•
•
1 –Tecnica di
Ristorazione 3
•
•
•
•
2 – Tecnica di
Ristorazione 4
•
giuridiche delle
imprese
L’Imprenditore;
Il soggetto giuridico
e il soggetto
economico
Classificazione delle
imprese;
Impresa individuale
e impresa familiare;
Le società
commerciali;
La domanda
(crimoniale,
congressuale
aziendale,privati);
organizzazione
aziendale (i reparti:
pubbliche relazioni,
commerciale,
amministrazione,
produzione,
logistica, risorse
umane);
le figure
professionali, (i
direttori, i
collaboratori);
alcuni aspetti
normativi (licenze,
sicurezza sul lavoro,
haccp).
Verifica
finale
5
Corretta
preparazione degli
alimenti
L’albero delle
decisioni
Fonti di
contaminazione
alimentare
Le malattie di
origine alimentare
HACCP
La fase tecnica(la
prima ricezione,
l’appuntamento, la
definizione del
contratto, la
trasmissione dei
dati all’operativo)
La fase operativa
(la logistica, la
cucina, il servizio di
sala)
Alcune strategie di
marketing (il
servizio
globale)
Leggere la cultura
locale nella
Verifica
finale
5
Verifica
finale
Verifica
finale
5
5
2
0
•
•
•
•
•
3–
Orientamento
STAGE
•
•
gastronomia;
Forme e magie dei
sapori di Sicilia;
Le influenze
straniere
Cucina di una terra
di tradizioni;
Abbinamento cibo
vino
Bilancio di
competenze e
orientamento alla
scelta
Autoanalisi delle
tendenze e capacità
personali
Verifica
finale
7
100
Totale ore 132
2
0
9.
4
Obiettivi raggiunti
Il presente progetto formativo definisce una figura professionale che,
con una adeguata conoscenza legislativa e tecnica, è in grado di
assolvere al ruolo di un esperto in tecniche di ristorazione nel processo
produttivo nelle imprese.
Scopo del corso è quello di dotare i corsisti di una molteplicità di
competenze:
Le finalità generali che si sono perseguite con il percorso formativo
sono le seguenti:
- Fornire ai giovani studenti esperienze dirette delle realtà lavorative
con le quali entreranno in contatto al termine del percorso
scolastico
- Sviluppare e consolidare saperi tecnico-professionali in contesti
produttivi
- Consolidare le competenze relazionali, comunicative ed
organizzative, sempre più richieste nel mondo del lavoro
- Coinvolgere il mondo del lavoro nei percorsi formativi a forte
connotazione tecnico-professionale
- Sviluppare e consolidare saperi e competenze tecnico-professionali
allo scopo di acquisire maggiore padronanza e autonomia nel lavoro
2
0
Luogo e data: Caltanissetta, 12-05.2011
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Cognome
Nome
Materia
Zummo
Caterina
Italiano
Zummo
Caterina
Storia
Miserendino
Gaia
Lingua Inglese
Paterniti
Giuseppa
Lingua Francese
Mulè
Eugenio
Legislazione
Piras
Assunta
La Licata
Barbarino
Scebba
Carmela
Vassallo
Guglielmo
Economia e Gest.
Aziendale
Lab. di Org. e
Gest.
Matematica e
informatica
Alimentazione
Meo
Teresa
Religione
Cataldo
Patrizia
Educ. Fisica
LUPICA
Bruno
Dirigente
Firma Docente
Scolastico
ALLEGATI.
• RELAZIONE FINALE DI OGNI DOCENTE CON PROGRAMMI SVOLTI
• PROVE SIMULATE con griglie di correzione e valutazione
Timbro
dell’Istituto
2
0
SEDE I.P.S.S.A.R.
Anno Scolastico 2011/12
TERZA PROVA ESAMI DI STATO
Cognome e Nome del candidato _______________________________________Classe
V Sez. B (Ristorazione)
♦ Tempo a disposizione: 2 ore
♦ Tipologia della prova e numero dei quesiti:
34 items di cui:
- 32 quesiti a risposta multipla
- 2 quesiti a risposta breve in lingua inglese (per l’accertamento della conoscenza della
lingua straniera)
♦ Discipline oggetto della prova:
1. Economia e gestione delle aziende ristorative (8 quesiti a risposta multipla)
2. Matematica (8 quesiti a risposta multipla)
3. Laboratorio di Gestione e Organizzazione dei Servizi Ristorativi (8 quesiti a risposta
multipla)
4. Storia (8 quesiti a risposta multipla)
5. Inglese (2 quesiti a risposta breve)
2
0
♦ Obiettivo della prova:
accertare le conoscenze, competenze e capacità (analisi e sintesi) acquisite dal candidato.
Il candidato può utilizzare il dizionario di lingua italiana e il dizionario bilingue di inglese.
Caltanissetta, ____/_____/2012
Prova di Economia e gestione delle aziende ristorative
Quesiti a Risposta Multipla:
(Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte)
Punteggio totale________/3
Quesiti a risposta multipla:
1)Il capitale di credito:
a)
b)
c)
d)
ha una scadenza prestabilita
non è soggetto a scadenza
deve essere rimborsato ai soci
non è soggetto a remunerazione
2
0
2) Il leasing finanziario è
a) una forma di finanziamento tradizionale
b) una forma di finanziamento alternativa al mutuo bancario
c) una forma di finanziamento privata
d) una forma di finanziamento interna
3) Se un’impresa si trova nel BEP cosa significa:
a)
b)
c)
d)
che guadagna
che perde
che i ricavi sono maggiori dei costi
né perde né guadagna
4) La prima nota è una scrittura:
a)
b)
c)
d)
sistematica
cronologica
complessa
obbligatoria
5) Secondo la partita doppia accendere un conto significa:
a)
b)
c)
d)
registrare la prima operazione
registrare il primo importo in dare
registrare il primo importo in avere
registrare una operazione
6) Il Codice Civile stabilisce lo schema:
a)
b)
c)
d)
della relazione del collegio sindacale
della relazione del consiglio d’amministrazione
della nota integrativa
dello stato patrimoniale
7) L’IVA è un’imposta:
a)
b)
c)
d)
proporzionale
reale e progressiva
personale e progressiva
progressiva
8) L’IRPEF è un’imposta:
a) personale e proporzionale
b) reale e progressiva
2
0
c) personale e progressiva
d) sui consumi
2
0
Prova di Matematica
Quesiti a Risposta Multipla:
(Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte)
Punteggio totale________/3
1. La funzione
¿
x−2
2
x +x ¿¿
y=
È una funzione avente per campo
reali
È una funzione avente per campo
reali ad eccezione di 2, 0, -1
È una funzione avente per campo
reali ad eccezione di 0, -1
È una funzione avente per campo
reali ad eccezione di 2,-1
2.
lim
di esistenza l’insieme dei numeri
di esistenza l’insieme dei numeri
di esistenza l’insieme dei numeri
di esistenza l’insieme dei numeri
x 2 −6x+ 5
25−10 x+x 2
x→+∝
è dato da:
_1
25
+∝
-∝
1
2
0
3. Nella figura è rappresentata la funzione
Quale tra gli insiemi proposti è il suo dominio?
Nessuno dei precedenti
4. Una funzione si dice continua in un punto
x0
se:
Se il limite si presenta in forma indeterminata;
lim f ( x )=0
x ⃗ x0
lim f ( x ) =¥
x ⃗ x0
lim f ( x )=f ( x 0 )
x ⃗ x0
5.
La funzione
2x−1
y= 2
x −4
2
0
Ha come asintoti:
6.
x=2
x=-2 e x=2
non ha asintoti
x=2 e x=1/2
La
La
La
La
7.
funzione
funzione
funzione
funzione
si
si
si
si
Sia f(x) una funzione definita in
(a,b) a valori reali, se
lim f ( x ) =f ( x 0 )
x ⃗ x0
dirà
dirà
dirà
dirà
divergente positivamente
divergente negativamente
convergente
che si presenta in una forma indeterminata
Per determinare il coefficiente angolare di un asintoto obliquo
di equazione y=mx+q
m= lim [f(x)+1/x]
x→∞
m= lim [ f(x)-1/x]
x→∞
m= lim
[f(x).1/x]
x→∞
m= lim [f(x)+x]
x→∞
8.
la derivata di una funzione è data dal limite per h tendente a
zero:
dell’incremento della variabile dipendente
dell’incremento della variabile indipendente
del rapporto tra la variabile dipendente e la variabile
indipendente
del rapporto tra la variabile indipendente e la variabile
dipendente
2
0
Prova di Storia
Quesiti a Risposta Multipla:
(Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte)
Punteggio totale________/3
1) Giolitti svolse una politica:
□ imperialista, tesa a grandi affermazioni in politica internazionale.
□ d’equilibrio, che mettesse d’accordo le aspirazioni della borghesia liberale e dell’ala
riformista del socialismo.
□ sostanzialmente gretta e conservatrice.
□ apertamente socialista.
2) Il Patto di Londra, del 26 aprile 1915, prevedeva l’entrata in guerra dell’Italia
(Prima guerra mondiale) a fianco di:
□ Francia, Inghilterra e Stati Uniti
□ Francia, Inghilterra e Russia
□ Germania e Austria-Ungheria
□ Francia e Inghilterra
3) Quale fattore permise al Fascismo di superare la crisi dopo l’omicidio Matteotti?
□ Mobilitazione dei contadini a fianco dei fascisti
□ Appoggio del re a Mussolini e debolezza dei partiti antifascisti
□ Opposizione al Fascismo da parte delle associazioni industriali
□ Mobilitazione degli operai a fianco degli antifascisti
4) L’ascesa al potere del Nazismo fu favorita:
□ dalla crisi economica del 1929 che colpì le caste militari e la grande borghesia industriale.
2
0
□ dall’affermazione in Italia del regime fascista
□ dal diffuso malcontento dei ceti medi e dalla crisi della Repubblica di Weimar
□ dall’affermazione in tutta l’Europa di regimi autoritari.
5) Uno dei primi atti della persecuzione nazista contro gli ebrei fu:
□ la deportazione nei lager.
□ la distruzione di molte sinagoghe durante la cosiddetta “notte dei cristalli”.
□ la promulgazione delle leggi di Norimberga.
□ la nascita dei campi di sterminio per la “soluzione finale”.
□
□
□
□
6) Hitler decise l’invasione dell’URSS perché:
Aveva assolutamente bisogno delle immense risorse naturali della pianura
russa.
Voleva distruggere lo Stato dove era al governo un partito comunista.
Stalin, invadendo senza un accordo preventivo la Polonia, aveva tradito il
patto di non aggressione.
Stalin aveva firmato un’alleanza con la Francia, Inghilterra e gli Stati Uniti.
7) Il Giappone decise di entrare in guerra
□ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare l’Indocina nel Sud-Est
asiatico
□ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare l’Indonesia nel Sud-Est
asiatico
□ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare tutti i territori del Sud-Est
asiatico
□ Perché, approfittando del conflitto europeo, voleva conquistare la Cina e alcuni territori
del Sud-Est asiatico.
8) Lo sbarco in Sicilia avvenne:
□ dopo la caduta del regime fascista.
□ dopo lo sbarco in Normandia.
□ prima dell’entrata degli USA nella guerra.
□ prima dello sbarco in Normandia.
2
0
2
0
Prova di Laboratorio di Gestione e Organizzazione dei Servizi Ristorativi
Quesiti a Risposta Multipla:
(Il candidato segni con una x l’unica risposta corretta esistente tra le quattro proposte)
Punteggio totale________/3
N° Quesito
Quesito
Punteggio
Il metodo Mercadini,:
1
A.
B.
C.
D.
consente di valutare il grado di densità dei liquidi
consente di valutare il grado alcolico dei vini
è un metodo per classificare i vini
è una tecnica di abbinamento di vini ai pasti
Un menu di nozze non riporta mai:
2
3
A. La data dell’evento
B. L’occasione del banchetto
C. I vini serviti
D. Il prezzo del pasto
Il finger buffet è:
A. Un buffet composto da piccoli pezzi che si possono prendere con le
dita
B. un buffet fatto con le dita
C. Un buffet di piatti che si possono tagliare con le dita
D. Un buffet composto da piccoli pezzi grandi quanto un dito
4
5
Il servizio a buffet prevede l'impiego del personale...:
A. In misura minore del servizio classico
B. in misura maggiore rispetto al servizio classico
C. non prevede impiego di personale
D. In misura uguale e a volte maggiore del servizio classico
Per quale dei seguenti menu speciali sono particolarmente importanti la
digeribilità e la leggerezza?:
A.
B.
C.
Menu a tema
Menu per banchetto
Menu per colazioni di lavoro
2
0
6
D.
Menu degustazione
Il catering può basarsi su un accordo che prevede:
7
A. La fornitura di pasti pronti
B. La preparazione di pasti caldi effettuata presso le cucine del soggetto
che richiede il servizio, a opera del personale dipendente del
soggetto stesso
C. La preparazione di pasti da parte del committente
D. Nessuna delle soluzioni precedenti
Quale dei seguenti materiali non è adatto a essere scolpito:
8
A. Ghiaccio
B. Zucchero tritato
C. Margarina
D. Vegetali
La serigrafia è:
A.
B.
C.
D.
Una tecnica di vinificazione
Un metodo per la conduzione di una organizzazione di banchetti
Una tecnica decorativa
Nessuna delle precedenti
2
0
Prova di Inglese
Quesiti a Risposta breve:
(Il candidato risponda nel modo più esauriente possibile rispettando il limite massimo di quattro righe
per ogni domanda posta)
Quesito n° 1
Punti ______
1) What does the typical Indian meal consist of?
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
Quesito n° 2
Punti ______
2) What are the main advantages of using the cook-chill system?
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
Punteggio totale________/3
2
0
CRITERI DI VALUTAZIONE
Quesiti a risposta multipla (tipologia C)
Punti 0.375
Risposta esatta
Punti 0
Risposta errata o non data
Quesiti a risposta breve (Lingua straniera )
Punti 1.5
Risposta corretta, completa ed esauriente
Punti 1.25
Risposta completa ma con qualche errore
Punti 0.75
Risposta corretta ma incompleta
Punti 0.50
Risposta poco corretta e incompleta
Punti 0
Risposta errata o non data
RIPARTIZIONE PUNTEGGIO:
Quesiti a risposta multipla (tipologia C)
max punti 12
Quesiti a risposta breve (Lingua straniera)
max punti 3
PUNTEGGIO TOTALE DELLA PROVA ______/15
PUNTEGGIO ARROTONDATO______/15
LA COMMISSIONE
_____________________________
_____________________________
_____________________________
_____________________________
_____________________________
IL PRESIDENTE
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof. ssa Meo Teresa
Materia:
Insegnamento della Religione Cattolica
Classe e indirizzo:___5° B___ anno scolastico 2011/12
Libri di testo in uso: _L. Solinas , Tutti i colori della vita, ed SEI e altri testi disciplinari
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 30 su ore 33 previste
nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
• Moduli e Unità didattiche
Modulo n° 1
Titolo “ Il volto di Dio, il volto dell’uomo”
U.D. n° 1
Titolo Il cuore nuziale di
Dio
ore n°
8
ore n° 12
Argomenti svolti:
- L’uomo alla ricerca del “senso”
- Dio innamorato dell’uomo
2
0
- Gesù rivela il volto di Dio Trinità
- La risposta dell’uomo
- I “SE “ di KiplingArgomenti svolti:
U.D. n° 2
Titolo Il volto dell’uomo
ore
n°4
- Diritti umani e mondialità
- Alcune problematiche etiche
Modulo n° 2
Titolo “ Libertà, legge ed etica cristiana”
ore n° 12
Argomenti svolti:
U.D. n° 1
Titolo Dignità dell’uomodonna e libertà
ore n°
6
- Uomo e donna creati a “immagine
di Dio” per la reciprocità
- La vocazione alla vita
- Libertà e responsabilità
- La Divina Misericordia
Argomenti svolti:
Pregiudizi relativi alla sessualità
- Innamoramento e amore
U.D. n° 2
Titolo Amore e sessualità
ore n°
6
- Sessualità e scelte di
responsabilità
- Cenni sulla posizione della Chiesa
- Cenni su coscienza legge e libertà
• Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
Tempi
Approfondimento
e/o recuperi
Periodo
Preparazione ai tempi forti
dell’anno liturgico
Incontri con P. Mario Audino
6 ore
Dicembre - Aprile
2
0
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
*avere compreso i contenuti fondamentali della religione cristiana
*sapere individuare e narrare la specificità del Dio cristiano
COMPETENZE (in termini di saper fare):
(elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max
due- competenza/e)
*essere in grado di esprimere la relazione di alleanza e dialogo tra Dio e l’uomo anche attraverso
alcune immagini bibliche
*interrogarsi in vista di scelte orientate al “bene” e alla solidarietà
*promuovere scelte personali secondo valori i cristiani
* riconoscere alcune ragioni dell’etica cristiana anche relativamente alla sessualità
2. METODOLOGIE:
Partendo dai bisogni rilevati in sede diagnostica e dall’interesse per problematiche attuali, la
partecipazione degli alunni è stata stimolata tramite il riferimento al vissuto , l’utilizzo di schede e
questionari, nonché alcuni testi biblici sui quali confrontarsi e dialogare.
Le tematiche sono state affrontate attraverso la lezione frontale, il lavoro in piccoli gruppi, ma
soprattutto si è dato ampio spazio al dibattito educativo e al confronto.
3. MATERIALI DIDATTICI
Testo disciplinare, lavagna, quaderno e appunti, audiovisivi
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
La verifica è stata svolta sistematicamente, attraverso il dialogo guidato e\o riflessioni sul
quaderno, tenendo conto dell’acquisizione della capacità critica e di rielaborazione delle tematiche
svolte, della progressiva conoscenza dei contenuti proposti e dell’apertura ai valori etico-religiosi ,
nonché del cambiamento di atteggiamento riferito alle scelte proposte
Data 11/05/2012
Firma del docente________________-
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof.ssa Caterina Zummo
Materia - Italiano
Classe e indirizzo
5a sez. B
Ristorazione
anno scolastico 2011/12
Libri di testo in uso: “Mappe di letteratura - Il Novecento” Bruno Mondadori
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 118 su ore 132
previste nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
• Moduli e Unità didattiche
(elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario
esplicitare anche gli argomenti svolti)
Modulo n° 1
Titolo:
Giovanni
Pascoli – Gabriele
ore n°
34
2
0
D’Annunzio
U.D. n° 1
Titolo: Vita, formazione,
pensiero e opere di
Giovanni Pascoli
ore
n°22
Argomenti svolti
Il Decadentismo - Le Avanguardie La vita e la personalità di Giovanni
Pascoli – Il percorso delle opere. La
poetica del “fanciullino” e il suo
mondo simbolico. Lo stile e le
tecniche espressive.
Da “Il fanciullino”: La metafora del
fanciullino.
Da “Myricae”: X Agosto
Da “Canti di Castelvecchio”: La
mia sera
U.D. n° 2
Modulo n°
2
Titolo: Vita, formazione,
pensiero e opere di
Gabriele D’Annunzio
ore n°
12
Titolo: L’opera e
la crisi: - “ Novelle
per un anno”
ore n°
20
Argomenti svolti
L’esteta, il letterato di massa,
l’eroe di guerra. La poetica
dannunziana. I romanzi del
superuomo. Alcyone e le altre
opere in versi. L’ultima stagione e
Notturno. Dai romanzi:Il PiacereLe vergini delle rocce. Da “Alcyone”:
La sera fiesolana.
(Luigi Pirandello)
U.D. n° 1
Titolo: Vita, formazione,
pensiero e opere di Luigi
Pirandello
ore n°
20
Argomenti svolti
La biografia, il pensiero, le opere di
Pirandello.Le idee e la poetica:
relativismo e umorismo. L'Opera: Il
fu Mattia Pascal
2
0
Modulo n° 3
Titolo: Le nuove
frontiere della
poesia lirica nel
Novecento
ore n°
31
U.D. n° 1
Titolo: L’esperienza lirica
in Italia: la poetica di
Eugenio Montale
ore n°
18
Argomenti svolti
Eugenio Montale: la vita, l’itinerario
delle opere e i temi, la poetica e lo
stile. Ossi di seppia.
Da “Ossi di seppia”: I limoni
UD. n° 2
Titolo: Le nuove frontiere
della poesia: Umberto
Saba
ore n°
13
Argomenti svolti
Umberto Saba: la vita e l’opera.
Da “Il Canzoniere”: Ulisse
Modulo n° 4
Titolo: La poesia
e la guerra nel
Novecento
ore n°
28
U.D. n° 1
Titolo: Autori e opere che
trattano il medesimo
tema: Ungaretti e
Quasimodo
ore
n°28
Argomenti svolti
La vita e le opere di Giuseppe
Ungaretti e di Salvatore
Quasimodo. Poesie scelte per
comprendere l’evoluzione storicoletteraria di nuove formule
poetiche all'interno di nuove
tematiche.
2
0
Ungaretti: da “L’Allegria”: Veglia,
San Martino del Carso.
Quasimodo: da “Erato ed Apòllion”:
Ed è subito sera.
Simulata degli Esami di
Stato – Prima Prova
ore n°
5
• Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
Tutti
tempi
Pausa didattica
Approfondimen
to e/o recuperi
Recupero in
“itinere”
periodo
Nel corso dell’anno
scolastico
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Gli alunni conoscono:
la biografia degli autori e il relativo contesto storico-culturale e letterario e la poetica;
gli elementi strutturali di un’opera, i nuclei tematici, gli aspetti stilistici;
le caratteristiche del genere in esame e gli elementi innovativi;
le diverse possibilità di approccio degli autori che trattano lo stesso tema.
COMPETENZE (in termini di saper fare):
Gli alunni sono in grado di:
2
0
interpretare ed analizzare il contenuto di testi in prosa e in poesia;
riconoscere e analizzare le strutture formali di un’opera;
individuare il genere letterario e il messaggio dell’autore;
definire le analogie e le differenze tra opere che trattano il medesimo tema.
2. METODOLOGIE
Le metodologie sono state varie ed adeguate alle necessità contingenti che, di volta in volta, si
presentavano: lezione frontale, discussioni guidate, lavori di gruppo, lettura e interpretazione di
testi in prosa e in poesia, simulazioni.
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi,
biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Libro di testo; manuali; dizionario; ricerche; materiale in Power Point; materiale bibliografico vario.
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare:
Prove semistrutturate
Analisi del testo
Saggio breve
Tema
Questionario di letteratura
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove delle verifiche effettuate:
• Prove semistrutturate
• Analisi del testo
• Saggio breve
• Tema tipologia C e D
• Questionario di letteratura
2
0
Data 11/05/2012
Firma del docente___________________
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof.ssa Caterina Zummo
Materia - Storia
Classe e indirizzo
5a sez. B
Ristorazione
Libri di testo in uso: “Storicamente”
anno scolastico 2011/12
Editore “Bruno Mondadori”
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 53 su ore 66
previste nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
• Moduli e Unità didattiche
(elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario
esplicitare anche gli argomenti svolti)
Modulo n° 1
Titolo: I governi
italiani fra
Ottocento e
Novecento e la
ore n°
15
2
0
“Grande guerra”
Titolo: I governi
italiani fra Ottocento
e Novecento
ore
n°3
Titolo: La Prima
guerra mondiale
ore n°
12
Modulo n° 2
titolo: L’Età del
totalitarismo
ore n°
12
U.D. n° 1
Titolo: L’età della crisi e il New
Deal
ore n°
1
U.D. n° 1
U.D. n° 2
Argomenti svolti
Crispi e Giolitti
Argomenti svolti
La Prima guerra mondiale. .
Argomenti svolti
Il New Deal.
U.D. n° 2
Modulo n° 3
Titolo:
I
regimi
autoritari in Europa
ore n°
11
La seconda guerra
mondiale e le conseguenze
sugli equilibri
ore n°
14
Argomenti svolti
Fascismo. Il Nazismo. Lo Stalinismo.
internazionali
U.D. n° 1
Titolo: La Seconda guerra
mondiale
ore n°
10
Argomenti svolti
La Seconda guerra mondiale
La Shoah.
U.D. n° 2
Titolo:
Il
nuovo
internazionale
ordine
ore n°
4
Argomenti svolti
Il mondo dopo la lunga guerra
europea: Il grande duello.
Modulo n° 4
L’età del bipolarismo
ore n°
12
2
0
U.D. n° 1
U.D. n°2
Titolo: Il mondo bipolare e la
ripresa
economica
in
Occidente
ore
n°3
Titolo: La situazione italiana
dal secondo dopoguerra sino
agli anni Settanta
ore
n°9
Argomenti svolti
La guerra fredda ed il grande
duello tra i due blocchi.I sistemi
comunisti fra trasformazione e
crisi, La decolonizzazione La
grande crescita economica. La
lenta rinascita dell’Europa.
Argomenti svolti
L’Italia repubblicana: La
ricostruzione. (Tema 16): L’Italia
dal boom economico alla
recessione. (Tema 17): La protesta
giovanile degli anni Sessanta
(sintesi)
• Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
Tutti
tempi
Pausa didattica
Approfondimen
to e/o recuperi
Recupero in
“itinere”
periodo
Nel corso dell’anno
scolastico
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Gli alunni conoscono:
la politica dei governi post-unitari
gli avvenimenti storici della “Prima guerra mondiale”
l’alternativa bolscevica
lo scenario del dopoguerra e la nascita dei regimi dittatoriali europei;
2
0
gli avvenimenti storici della Seconda guerra mondiale;
la guerra fredda, la nascita della democrazia in Italia, il boom economico;
la decolonizzazione, la fine della guerra fredda e dei regimi comunisti.
COMPETENZE (in termini di saper fare):
(elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max
due- competenza/e)
Gli allievi sono in grado di:
inquadrare: la politica dei governi post-unitari;
analizzare: le cause e le conseguenze della Prima guerra mondiale;
ricostruire: le dinamiche che condussero alla rivoluzione bolscevica;
definire: gli elementi che caratterizzano uno stato totalitario;
stabilire: il rapporto di causa-effetto che portò agli avvenimenti della Seconda guerra mondiale;
individuare: le conseguenze della guerra fredda sugli equilibri internazionali;
individuare: i fattori evolutivi che favorirono in Italia la nascita della democrazia
analizzare: il processo di decolonizzazione e la fine del bipolarismo;
identificare: le profonde trasformazioni sociali, economiche e culturali che si verificarono in Italia
nel corso degli anni ’50-’70.
2. METODOLOGIE
Lezione frontale e interattiva; lettura del testo; discussione guidata; lavori di gruppo;
schematizzazione
3. MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo; lavagna; carte geografiche; manuali; dizionario; biblioteca.
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: Accertamenti orali; mappe concettuali; schemi riepilogativi.
data
11-05-2012
Firma del docente___________
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof.________ Scebba Carmela ________________________________________
Materia______ Matematica _________________________________________
Classe e indirizzo_________5 B ______________ anno scolastico 2011/12
Libri di testo in uso: ___Servizi Analisi____________________________________
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): ___91_ su ore___99__
previste nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
• Moduli e Unità didattiche
(elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario
esplicitare anche gli argomenti svolti)
Modulo n°
Titolo Integrazioni
ore n° 14
_1_
U.D. n° 1
RICHIAMI SULLE
EQUAZIONI
ore
n°4
Argomenti svolti
•
Forma tipica dell’equazione
2
0
•
DI GRADO SUPERIORE
AL PRIMO.
U.D. n° 2
•
ore
n°2
RICHIAMI DI
DISEQUAZIONI
DI PRIMO GRADO AD
UN’INCOGNITA
U.D. n° 3
RICHIAMI DI
DISEQUAZIONI
ore
n°8
DI SECONDO GRADO AD
UN’INCOGNITA
Modulo n°
_2_
Titolo Funzioni e limiti
U.D. n° 1
FUNZIONE REALE DI
VARIABILE REALE
ore
n°13
LIMITE DI UNA
FUNZIONE
Argomenti svolti
Disuguaglianze tra
espressioni algebriche
Generalità sulle disequazioni
Disequazioni equivalenti e
principi di equivalenza
5. Risoluzione di. una
disequazione di 1° grado
Argomenti svolti
Risoluzione di. una
disequazioni di 2° grado.
Disequazioni fratte
ore n° 25
ore
n°12
U.D. n° 2
di 2° grado
Risoluzione
di
una
equazione di 2° grado
Risoluzione
grafica
di.
un’equazione di 2° grado
Argomenti svolti:
Intervalli;
Intorni di un numero o di un punto;
Concetto di funzione reale di
variabile reale;
Classificazioni di funzioni
Rappresentazione analitica di una
funzione;
Determinazione del campo di
esistenza;
Studio del segno della funzione;
Funzioni monotone, periodiche,
pari e dispari
Argomenti svolti
Definizione di limite finito;
Definizione di limite infinito;
Teoremi fondamentali sui limiti;
Teorema dell’unicità del limite
Teorema del confronto
2
0
Operazioni sui limiti.
Forme indeterminate
Modulo n°
_3_
Titolo Asintoti
U.D. n° 1
FUNZIONI CONTINUE E
ASINTOTI.
ore n° 23
ore
n°23
Argomenti svolti
Definizione di una funzione
continua.
Continuità delle funzioni
elementari;
Continuità delle funzioni in
un intervallo;
Punti di discontinuità di una
funzione.
Calcolo degli asintoti
verticali, orizzontali e obliqui.
.
Modulo n°
_4
Titolo Il calcolo differenziale
U.D. n° _1_
DERIVATE
ore n° 13
ore
n°13
Modulo n°
_5
Titolo Studio di una funzione
U.D. n° 1
MASSIMI MINIMI E
FLESSI
ore
n°10
Argomenti svolti:
Significato geometrico;
Continuità e derivabilità;
Derivate
di
alcune
funzioni elementari;
Derivata della somma,
prodotto e quoziente, di una
funzione composta e delle
funzioni inverse;
Derivate
di
ordine
superiore;
Regole di derivazione.
ore n° 16
Argomenti svolti:
Crescenza e decrescenza
delle funzioni;
Massimi e minimi assoluti e
2
0
relativi;
Concavità e convessità;
Punti di flesso;
U.D. n° 2
LO STUDIO DI
FUNZIONE
ore
n°6
Argomenti svolti:
Come affrontare lo studio di
una funzione
Esempi di studio di una
funzione
• Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
tempi
Approfondimen
to e/o recuperi
periodo
MODULO N° 1
h.14
2
Settembre-OttobreNovembre- dicgennaio
MODULO N° 2
h.25
2
Ottobre
MODULO N° 3
h.23
2
Dic-gennaio-febbraioMarzo
MODULO N° 4
h.13
2
Aprile
MODULO N° 5
h.16
Maggio Giugno
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
E. Conoscere e sapere determinare il campo di esistenza di una funzione;
F. Comprendere il concetto di asintoto;
G. Comprendere il concetto di rapporto incrementale di una funzione e di derivata di una
funzione;
H. Comprendere il significato della derivata di una funzione.
COMPETENZE (in termini di saper fare):
(elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max
due- competenza/e)
Sapere determinare il limite finito o infinito;
Sapere determinare gli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui in una funzione;
Sapere utilizzare correttamente le formule per il calcolo delle derivate;
Riconoscere i punti di max e di minimo relativo in una funzione.
2
0
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.):
Lezione frontale, problem solving, schematizzazione
,visualizzazione grafica e lavoro di gruppo..
e
formalizzazione
dell’argomento
3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali,
ecc.):
Libro di testo, fotocopie ed appunti forniti dall’insegnante, materiale da disegno.
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
- Verifiche orali;
- Colloqui ;
- Prove scritte aperte;
- Prove strutturate con quesiti a risposta multipla e aperta.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e
delle verifiche effettuate:
•
verifiche scritte
data
11.05.2012
Firma del docente________________________________
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof.ssa Miserendino Gaia
Materia : Inglese
Classe e indirizzo 5 B Ristorazione
anno scolastico 2011/2012
Libri di testo in uso:
Titolo
Careers in the food industry
Autore
Luisa De Bellis
Casa Editrice
Loescher
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 77 su ore 99
previste nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
??Moduli e Unità didattiche
(elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario esplicitare anche gli argomenti svolti)
Modulo n°
Titolo : Trends in food
ore n°27
2
0
1
U.D. n° 1
Titolo : The new in
Britain
ore
Argomenti svolti
n° 9
Modern British Cousine
The global kitchen
U.D. n° 2
U.D.n° 3
Titolo: Food trends in the
USA
ore
n°5
Argomenti svolti
Titolo: Ethnic cuisines
ore n°
13
Chinese cuisine
Modulo n°
2
Titolo : Correct Food
Storage
U.D. n° 1
Titolo : Cook-chill and
cook-freeze
West meets East
Indian food
ore n°14
ore
n°8
Argomenti svolti
Cook-chill production
Cook-freeze
U.D. n° 2
Titolo : Vacuum cooking
system
Modulo n°
3
Titolo Beverage Trends
U.D. n° 1
Titolo: Organizing the
wine service
ore
n°6
Argomenti svolti
Sous vide
ore n°21
Ore
n°9
Famous grape varieties
(photocopy)
Wine : the mystic drink
( photocopy)
The main Sicilian wines
(photocopy)
U.D. n° 2
U.D.n° 3
Titolo : New world wines
Titolo : Cocktails and
beers
Ore
n°5
Californian wines
Ore
n°7
Tips for making good drinks
Australian wines
Cocktails and long drinks
(photocopy)
Beer (photocopy )
2
0
Modulo n°
4
Titolo: Food and Health
U.D. n° 1
Titolo: Healthy eating
ore n°15
ore
n°8
Daily diet
The Food Pyramid
The Mediterranean diet
(photocopy )
U.D. n° 2
Titolo: Food and
problems
Ore
n°7
Eating disorders :
Bulimia (photocopy)
Anorexia (photocopy)
??Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
tempi
Approfondimento
e/o recuperi
periodo
Modulo 1
27 ore
In itinere
Ottobre/Novembre/Dicembre
Modulo 2
14 ore
In itinere
Dicembre/Gennaio
Modulo 3
21 ore
In itinere
Febbraio/ Marzo/ Aprile
Modulo 4
15 ore
In itinere
Maggio/ Giugno
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Gli alunni conoscono
- le nuove tendenze culinarie di vari Paesi quali la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, la Cina e
l’India;
- i nuovi metodi di congelamento e conservazione del cibo;
- le caratteristiche dei principali vini europei, siciliani e del nuovo mondo, i cocktails e la
birra;
- le caratteristiche di un’alimentazione sana ed alcuni disordini alimentari.
COMPETENZE (in termini di saper fare):
Gli alunni sono in grado di :
2
0
- interagire su argomenti relativi alla nuova cucina britannica, alle tradizioni della cucina
cinese e indiana, e alle nuove tendenze della cucina americana;
- fornire informazioni sui nuovi metodi di congelamento e conservazione degli alimenti con
adeguato linguaggio settoriale;
- fornire informazioni sui vini,sui cocktails e sulla birra utilizzando il lessico specifico della
microlingua;
- descrivere i principi della Piramide Alimentare e la dieta Mediterranea;
- interagire su argomenti relativi ai problemi connessi con errori alimentari.
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
E.
F.
G.
H.
I.
Lettura e comprensione del testo
Lezione frontale ed interattiva
Discussioni guidate
Simulazioni
Attività di recupero
3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o
multimediali, ecc.):
Libro di testo
Materiale fotostatico
Dizionario bilingue
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche orali e quattro prove semistrutturate: questionari, scelta multipla, vero/falso.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle
prove e delle verifiche effettuate
Data, 11-05-2012
Firma del docente_________________
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof. Paterniti Giuseppa
Materia : Francese
Classe e indirizzo 5 B Ristorazione
anno scolastico 2011/12
Libri di testo in uso:
Titolo
Escapades Gourmandes
Autore
Barbara Monaco – Anne Bailly
Casa Editrice
Eurelle
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 76 su ore 99
previste nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
• Moduli e Unità didattiche
(elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario
esplicitare anche gli argomenti svolti)
Modulo n° 1 Titolo : Les vins
ore n°20
2
0
U.D. n° 1
Titolo : Les vins
ore n°
Argomenti svolti
La diffusion de la vigne en France
Les cépages français
Les appellations du vin
La dégustation
Le mariage des vins et des mets
La carte des vins
Le cidre
U.D. n° 2
Titolo: Le champagne
ore n°
Argomenti svolti
Le champagne:sa naissance et son
histoire
La méthode champenoise
Les différents types de champagne
Modulo n° 2
Titolo : Les liqueurs
U.D. n° 1
Titolo : Les eaux-de-vie
ore n°18
ore n°
Argomenti svolti
Les eaux-de-vie (Histoire)
Le calvados
Le cognac
L’armagnac
U.D. n° 2
Titolo : Les autres liqueurs
français
ore n°
Argomenti svolti
Le pastis
Le kir
La Chartreuse
Le Grand Marnier
Modulo n° 3
titolo Sécurité et
conservation des aliments
U.D. n° 1
Titolo: L’hygiène
alimentaire
ore n°20
ore n°
Règles de base de l’hygiène
alimentaire
Le décalogue de l’hygiène
alimentaire
L’hygiène dans la restauration
2
0
L’HACCP
U.D. n° 2
Titolo : La conservation
des aliments
ore n°
Séchage-Salage-Fumage
Les pressurisés,Les désydratés
Les conserves,Préemballés
Les pasteurisés,Les surgelés
Modulo n° 4
Titolo: La gastronomie
francophone
U.D. n° 1
Titolo: En Europe
ore n°16
ore n°
Le fromage suisse
Le chocolat
Les gaufres
Les frites
U.D. n° 2
Titolo: Au Maghreb
ore n°
La cuisine du Maghreb
Le couscous
Le tajane
• Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo U.D.
tempi
Approfondimen
to e/o recuperi
periodo
Modulo 1
20 ore
In itinere
Ottobre/Novembre
Modulo 2
18 ore
In itinere
Dicembre/Gennaio
Modulo 3
20 ore
In itinere
Febbraio/ Marzo
Modulo 4
16 ore
In itinere
Aprile /Maggio
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Descrivere le caratteristiche visive, olfattive e gustative di un vino
Abbinare correttamente cibi e vino
Descrivere le caratteristiche dei più noti liquori francesi
Presentare le norme di base dell’igiene alimentare e della sicurezza nell’ambiente di lavoro
Presentare i principali metodi di conservazione degli alimenti
2
0
Presentare i prodotti e i piatti tipici della Svizzera, del Belgio e dei Paesi del Maghreb
COMPETENZE (in termini di saper fare):
(elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max
due- competenza/e)
Gli alunni sono in grado di :
- presentare vini e liquori con un adeguato linguaggio settoriale
- interagire su argomenti relativi all’igiene alimentare e alla sicurezza in ambito ristorativo con
adeguato linguaggio settoriale.
- interagire su argomenti relativi alla cottura e alla conservazione degli alimenti con adeguato
linguaggio settoriale.
- interagire su argomenti relativi alle tradizioni gastronomiche dei principali Paesi francofoni.
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.):
•
•
•
•
•
Lezioni frontali
Lavori individuali
Lavori di gruppo
Discussioni guidate
Simulazioni
Attività di recupero
3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali,
ecc.):
Libro di testo
Materiale fotostatico
Dizionario bilingue
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Verifiche orali, prove strutturate e semistrutturate: questionari, scelta multipla, vero/falso
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e
delle verifiche effettuate
Data, 11- 05 -12
Firma del docente___________________
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof.ssa ASSUNTA PIRAS
Materia_ECONOMIA AZIENDALE
Classe e indirizzo_V SEZ. B CUCINA anno scolastico 2011/12
Libri di testo in uso: Imprese ristorative: economia e gestione, Autori: Batarra- Mainardi,
Ed. Tramontana
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 120 su 132 ore
previste nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Moduli

e Unità didattiche
-
(elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se
necessario esplicitare anche gli argomenti svolti)
2
0
Modulo n°1
Titolo La contabilità generale ed il
bilancio d’esercizio
ore n° 45
U.D. n° _1_
titolo Le rilevazioni contabili
Ore
n°15
Argomenti svolti: le scritture contabili
elementari, sezionali e complesse; le
scritture contabili obbligatorie; la
contabilità generale.
U.D. n° _2_
titolo Il bilancio d’esercizio e
l’analisi per indici
Ore
n°30
Argomenti svolti : il bilancio secondo la
normativa civilistica, i principi di
redazione del bilancio( principi generali
di redazione e contabili),il contenuto del
bilancio ( Stato Patrimoniale – Conto
Economico-Nota integrativa),la relazione
sulla gestione, la relazione degli organi
di controllo, il bilancio in forma
abbreviata, l’analisi di bilancio, la
riclassificazione dello Stato Patrimoniale
Modulo n°2
Titolo La gestione economica e
finanziaria dell’impresa
ore n° 25
U.D. n° _1_
titolo Le principali imposte del
nostro sistema tributario
ore n°5
Argomenti svolti: il prelievo fiscale, le
imposte e le tasse, le imposte dirette ed
indirette, l’IRPEF, l’IVA.
U.D. n° _2_
titolo La gestione finanziaria
dell’impresa
ore
n°20
Argomenti svolti: le fonti di
finanziamento, l’apertura di credito, le
operazioni di smobilizzo, le obbligazioni,
il mutuo ipotecario, il leasing, il factoring.
U.D. n° _3_
titolo La gestione economica
ore
n°15
Argomenti svolti : differenza tra gestione
aziendale e gestione economica, la
classificazione dei costi e dei ricavi, la
2
0
Modulo n°3
U.D. n° _1_
U.D. n° _2_
Titolo La pianificazione, la
programmazione aziendale e la
gestione delle risorse umane.
titolo Pianificazione e
programmazione
ore
titolo La gestione delle risorse
umane
ore
Modulo n°4
U.D. n° _1_
n° 15
n° 15
Titolo Il marketing
ore n°15
Argomenti svolti: la pianificazione e le
sue fasi, la programmazione e il budget.
Argomenti svolti : le risorse umane, il
fabbisogno e la ricerca del personale, la
riforma del collocamento, la selezione e
la formazione del personale.
L’assunzione, la riforma dei contratti di
lavoro, la remunerazione del personale
dipendente, la cessazione del rapporto
di lavoro.
ore n° 20
titolo Il marketing delle
imprese turistico - ristorative
ore
n°20
Argomenti svolti: che cos’è il marketing,
l’analisi della domanda, la
Percorsi

formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
tempi
Approfondimento e/o
recuperi
periodo
Modulo n° 1
Ore 5
Bilancio ed analisi per
indici
1° bimestre
Modulo n° 2
Ore 5
I finanziamenti , il
leasing ed il factoring
2° bimestre
Modulo n°3
Ore 2
La pianificazione ed il
budget
3° bimestre
Modulo n° 4
Ore 4
Il marketing mix ed il
piano di marketing
4° bimestre
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
- Individuare gli obblighi contabili delle imprese; classificare i vari tipi di conti; redigere il bilancio
d’esercizio; riclassificare il bilancio d’esercizio e calcolare i principali indici;
- Sapere individuare il fabbisogno finanziario di un’azienda e distinguere le fonti di finanziamento
Interne ed esterne
- Riconoscere la gestione delle risorse umane come strumento di strategia aziendale, con
particolari
2
0
riferimenti all’amministrazione del personale;
- Distinguere tra pianificazione strategica e programmazione aziendale;
- - Individuare le caratteristiche della domanda e della offerta dei servizi ristorativi;
- Effettuare una semplice segmentazione del mercato dei servizi turistici;
- Conoscere i fattori del marketing mix
COMPETENZE (in termini di saper fare):
(elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo
corrisponde una – max due- competenza/e)
- Riconoscere i vari aspetti della gestione e la natura dei vari conti
- Essere in grado di redigere un bilancio secondo il codice civile, saper riclassificare le varie
voci di bilancio e analizzare i vari indicatori di bilancio
- Saper individuare le idonee fonti di finanziamento per i diversi investimenti aziendali, comprese
le
le forme tecniche di leasing e factoring
- Elaborare un sintetico budget economico di un’impresa turistica
- Presentare alcuni elementi di un semplice piano di marketing
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.):
- Lezione frontale
- Problem-solving
- Discussioni guidate
- Esercitazioni in classe
- Simulazioni di casi aziendali
- Questionari da eseguire a casa per il recupero
- Lavoro di gruppo in classe per il sostegno degli alunni più deboli
3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali,
ecc.):
2
0
- Libro di testo: Imprese ristorative: economia e gestione, Autori: Batarra- Mainardi, Ed.
Tramontana
- Altri Libri di supporto quali “Gestire l’impresa ristorativa 2” Autore: M.G.Di Maio, Ed. Simone
- Lavagna
- Internet
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
- Verifiche orali;
- Colloqui ;
- Prove scritte tematiche;
- Prove strutturate con quesiti a risposta multipla e aperta.
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove e le verifiche scritte
effettuate durante l’anno scolastico e la simulazione della seconda prova scritta.
Data 11.05.12
Firma del docente _________________________
2
0
ALL. A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof.
Eugenio Mule’
Materia
Legislazione
Classe e indirizzo
V B Cucina
anno scolastico 2011/2012
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Moduli e Unità didattiche
Le Obbligazioni
Il Contratto
I singoli contratti
__________________________________
Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Modulo n°
_1_
Titolo: Le Obbligazioni
U.D. n° 1
Titolo: Il rapporto
ore n° 24
ore n°
Argomenti svolti
2
0
Obbligatorio
16
Obbligazione e rapporto obbligatorio
Gli Elementi del Rapporto obligatorio.
Le Fonti del Rapporto obbligatorio
Classificazione delle obbligazioni
Le Obbligazioni con pluralita’ di
Soggetti.
La Solidarieta’ Attiva E Passiva
Le Obbligazioni Divisibili E Indivisibili
Le Modificazioni Soggettive delle
obbligazioni.
Classificazione delle obbligazioni in
base all'oggetto.
I Modi di estinzione delle obbligazioni
U.D. n° 2
Titolo: L’inadempimento
ore n°
8
Argomenti svolti
L'inadempimento.
La Mora del debitore
La Responsabilita’ patrimoniale.
Le Garanzie dell’obbligazione
Il Privilegio
Il Pegno
L’ipoteca
Modulo n°2
Titolo: IL CONTRATTO
U.D. n° __ 1
Titolo: IL CONTRATTO IN GENERALE
ore n° 22
ore n°
12
Argomenti svolti
Il Contratto definizione.
Gli elementi essenziali:
accordo, causa, oggetto,
forma.
Gli elementi accidentali:
2
0
condizione , termine e modus.
Classificazione dei contratti
L’autonomia contrattuale.
Gli effetti del contratto.
La Rappresentanza
Il Contratto preliminare
Il Contratto per adesione
U.D. n° __ 2
Titolo: LA PATOLOGIA DEL
CONTRATTO
0re n°
10
Argomenti svolti
L’invalidità:
nullita', annullabilita',
i vizi della volonta’ (errore,
violenza e dolo),
rescindibilità
La risoluzione.
Modulo n°3
Titolo: I Singoli Contratti
U.D. n° 1
ore n° 10
ore n°
10
Argomenti svolti
La compravendita
La Locazione
Argomenti svolti
Il Contratto di Assicurazione
Il Mutuo
Il Contratto di Lavoro
Il Catering
Il Banqueting
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Conoscere i diritti di obbligazione e le situazioni giuridiche soggettive attive e passive.
Conoscere le fonti delle obbligazioni
Conoscere le cause di estinzione delle obbligazioni
2
0
Conoscere il contratto in generale e i suoi elementi
COMPETENZE (in termini di saper fare):
(elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo
corrisponde una – max due- competenze)
Saper individuare le diverse fonti delle obbligazioni.
Saper individuare tra le cause di invalidità del contratto quelle che comportano la nullità e
l’annullabilità.
Saper individuare quali sono i diritti e gli obblighi del venditore e del compratore nel contratto
di compravendita.
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 56 h
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero-sostegno e integrazione, ecc.):
lezione frontale
3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature,
spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):
Libro di testo, appunti
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare:
accertamenti orali ; un accertamento a bimestre
Data, 11/05/2012
Firma del docente_____________
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof.
Vassallo Guglielmo
Materia: Alimentazione
Classe V B Ristorazione Anno scolastico 2011/2012
Libri di testo in uso: Sicurezza alimentare e dietetica
Tempi: 78h su 99h
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
Modulo n° 1
Titolo: I rischi e la sicurezza alimentare
UD n° 1
Fattori tossici e
contaminazione alimentare
Ore 9
Ore 31
Argomenti svolti:
-Fattori tossici naturali
-Residui tossici attribuibili
all’attività umana
2
0
-Contaminazione fisica
UD n° 2
Contaminazione biologica
degli alimenti
Ore 10
Argomenti svolti:
- Modalità di contaminazione dei
microrganismi patogeni
- Il prione e l’encefalopatia
spongiforme
- I virus
- I batteri
- I funghi
- Le parassitosi
UD n° 3
Additivi alimentari e
coadiuvanti tecnologici
Ore 6
Argomenti svolti:
- Additivi alimentari
- Classificazione degli additivi
- Coadiuvanti tecnologici
UD n° 4
Nuovi alimenti e
biotecnologie
Ore 6
Argomenti svolti:
- I nuovi alimenti
- Gli alimenti funzionali
- Gli alimenti geneticamente
modificati
Modulo n° 2
Titolo: La prevenzione e il controllo per la
sicurezza alimentare
UD n° 1
Igiene e sicurezza
nell’ambiente ristorativo
Ore 5
ore n° 20
Argomenti svolti
- I locali
- Organizzazione del lavoro
- Le attrezzature
- La sanificazione
- Il personale
UD n° 2
Conservazione degli alimenti
Ore 8
Argomenti svolti
- La conservazione degli alimenti
2
0
e le mild technologies
- Alterazione degli alimenti
- Classificazione dei metodi di
conservazione
- Metodi fisici di conservazione
- Metodi chimici di conservazione
- Metodi biologici di
conservazione
UD n° 3
Controllo, qualità e sicurezza Ore 7
alimentare
Argomenti svolti:
- La sicurezza alimentare
- La sicurezza alimentare in
Europa
- Il sistema di autocontrollo
HACCP
- Il controllo ufficiale dei prodotti
alimentari in Italia
- Le frodi alimentari
- La qualità totale degli alimenti
- Le produzioni di qualità.
Modulo n°3
Titolo: La dieta in condizioni fisiologiche
UD n° 1
La dieta nelle diverse età e
condizioni fisiologiche
Ore 7
ore n° 17
Argomenti svolti:
- La dieta nell’età evolutiva
- La dieta nell’età adulta
- la dieta in corso di gravidanza e
allattamento
- La dieta nella terza età
- Le piramidi alimentari
2
0
UD n° 2
Diete particolari
Ore 5
Argomenti svolti:
- La dieta dello sportivo
- Dieta mediterranea
- Eubiotica
- Macrobiotica
- Dieta vegetariana
UD n° 3
L’alimentazione nella
ristorazione collettiva
Ore 5
Argomenti svolti:
- La ristorazione collettiva
- La ristorazione di servizio
- La mensa scolastica
- La mensa aziendale
- La ristorazione nelle case di riposo
- La ristorazione negli ospedali
Modulo n°4
Titolo: La dieta in condizioni patologiche
UD n° 1
La dieta nelle malattie
dell’apparato digerente
Ore 6
ore n° 10
Argomenti svolti:
- I disturbi gastrointestinali
- La celiachia
- Le malattie epatiche
UD n° 2
La dieta nelle malattie
cardiovascolari
Ore 6
Argomenti svolti:
- Le malattie cardiovascolari
- Ipertensione arteriosa
- Iperlipidemie e aterosclerosi
Il docente prevede di completare il programma entro Maggio con lo svolgimento delle seguenti UD:
2
0
“La dieta nelle malattie del metabolismo” e “Alimentazione e cancerogenesi.Disturbi del
comportamento alimentare”.
Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
Tempi
Approfondimento e/o
recuperi
periodo
I rischi e la sicurezza
alimentare
2h
In itinere
Novembre
La prevenzione e il controllo
per la sicurezza alimentare
2h
In itinere
Marzo
La dieta in condizioni
fisiologiche
2h
In itinere
Aprile
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Conoscere le principali cause di contaminazione degli alimenti
Conoscere i punti fondamentali sui quali si basa la sicurezza alimentare
Conoscere le caratteristiche che deve avere una dieta equilibrata
Conoscere le diverse tipologie della ristorazione collettiva
Conoscere le strategie alimentari che consentono di formulare diete atte alla prevenzione dei
tumori delle “malattie del benessere”
COMPETENZE (in termini di saper fare):
Saper utilizzare un linguaggio specifico adeguato
Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo
Saper descrivere i principali sistemi di conservazione degli alimenti
Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane in funzione delle diverse necessità
Fisiologiche.
Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari
2. METODOLOGIE
Sensibilizzazione degli allievi, lezione frontale con partecipazione degli allievi al dialogo
2
0
educativo, richiami in itinere su argomenti precedentemente trattati, attività di recupero.
3. MATERIALI DIDATTICI, SPAZI
Libro di testo, lavori in Power Point, ricerche su internet, uso della LIM ecc.
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche scritte: prove strutturate a risposta multipla, completamento, vero falso, brevi
quesiti; tema tradizionale.
Verifiche orali
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove
e delle verifiche effettuate:
Prove strutturate
Temi
Caltanissetta, 11.5.2012
Prof. Vassallo Guglielmo
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof. BARBARINO LA LICATA
Materia LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI
Classe e indirizzo 5 SEZ A RISTORAZIONE anno scolastico 2011/12
Libri di testo in uso:
Titolo
“Ristorazione di Qualità”
Autore:
E. Gnemmi, F. Bolamperti, C. Gamba
Casa Editrice
San Marco
Codice ISBN
978-88-8488-070-3
Tempi: (ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico): 68 su ore 84
previste nel piano di studi
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
• Moduli e Unità didattiche
2
0
-
(elencare i titoli dei moduli sviluppati esplicitando tutte le loro U.D., altrimenti, se necessario
esplicitare anche gli argomenti svolti)
Modulo n° 1
Titolo
U.D. n° 1
Il Catering e il Banqueting
“Catering, Banqueting, Buffet”
ore n° 21
ore n° 7 I soggetti e le caratteristiche
del catering;
L'organizzazione e le tipologia
di catering;
Il banqueting
U.D. n° 2
Il Buffet
ore n° 7 Le tipologia di buffet;
I servizi a buffet;
Le regole per preparare il
buffet
U.D. n° 3
Le guarnizioni e le
decorazioni
ore n° 7 Le sculture di ghiaccio e la
margarina;
Decorare con lozucchero o il
cioccolato;
I vari impasti per decorare.
Modulo n° 2
Titolo
Il vino
U.D. n° 1
La degustazione del vino
ore n° 21
ore n° 7
Il vino;
La degustazione;
La professione del
sommlier
U.D. n° 2
L’arte di fare il vino
ore n° 7
Il vino: un prodotto di
qualità ;
La vinificazione;
Le tipologia di
vinificazione;
U.D. n° 3
Vino particolare e bottiglie
ore n° 7
Lo spumante;
Il passito, il vino dolce e i
vini speciali;
Le bottiglie: sughero e
vetro
2
0
Modulo n° 3
Titolo
Le bevande
U.D. n° 1
Le bevande fredde
ore n° 13
ore n° 7
Le acque minerali;
Gli aperitivi analcolici, i
succhi e gli sciroppi;
Frappè¨, frullati, granite,
spremute ed energy drink
U.D. n° 2
U.D. n° 3
Il te, le tisane e la cioccolata,
le bevande calde
ore n° 4
Gli alcolici e i superalcolici
Ore n° 2
Il te e le tisane;
Il cioccolato
La birra;
Il docente prevede di completare il programma entro la chiusura dell’anno scolastico con lo
svolgimento del modulo n°3
• Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
L’Organizzazione del
lavoro
I vini e le bevande in
rapporto al menu
Catering Banqueting e
Buffet
Il Mercato della
Ristorazione e le nuove
tendenze
tempi
25
31
Approfondimen
to e/o recuperi
periodo
Consultazione della
FIPE
Ottobre /
Novembre
Mappe concettuali
Dicembre /
Febbraio
Schemi di studio
Marzo / Aprile
Schemi di studio
Maggio
13
15
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Conoscere le caratteristiche del banqueting e del catering;
2
0
Conoscere la tecnica di degustazione del vino;
Conoscere i metodi di produzione del vino;
Conoscere i vini particolari e le relative tecniche di produzione;
Conoscere la storia del menu, il significato e le tipologie di menu;
Conoscere le tecniche di redazione del menu.
Conoscere le caratteristiche delle bevande fredde;
Conoscere le bevande alcoliche ed analcoliche;
COMPETENZE (in termini di saper fare):
(elencare le competenze acquisite in relazione ai moduli svolti – si ricorda che ad ogni modulo corrisponde una – max
due- competenza/e)
Saper evidenziare le differenze organizzative e strutturali tra banqueting e catering;
Essere in grado di predisporre un buffet, dal punto di vista organizzativo;
Essere in grado di realizzare guarnizione e decorazioni.
Essere in grado di relazionare in merito alla tecnica di produzione del vino;
Essere in grado di effettuare una corretta degustazione del vino.
Essere in grado di utilizzare e proporre le differenti tipologie di bevande fredde;
Essere in grado di riconoscere e descrivere le differenti bevande alcoliche.
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.):
Lettura, comprensione e spiegazione dell’argomento, gli alunni sono stati invitati a prendere parte
alla spiegazione con delle domande mirate alla partecipazione, allo sviluppo, e all’interesse
sull’argomento trattato.
Gli obiettivi prefissati sono stati perseguiti mediante l’utilizzo delle seguenti strategie:
 Lezioni frontali
 Appunti vari del docente
 Dispense, libri di testo,
 Sollecitazione all’uso del metodo induttivo- deduttivo:
 Lavori di gruppo e ricerche
2
0
3. MATERIALI DIDATTICI (attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali,
ecc.):
E’ stato adottato il libro di testo “Ristorazione di Qualità” della casa editrice Hoepli, sono state fatte
e distribuite delle dispense ed utilizzate laddove necessitavano si sono utilizzate delle risorse
multimediali e la navigazione in internet e la visione di documentari su sky
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):
Le verifiche sono state effettuate mediante verifiche orali, colloqui di gruppo
A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e
delle verifiche effettuate:
♦ Test di uscita Modulo
data Caltanissetta 11/05/2012
Firma del docente
2
0
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Prof CATALDO CARMELA PATRIZIA
Materia EDUCAZIONE FISICA
Classe e indirizzo IPSSAR
V^ B anno scolastico 2011/12
Libro usato “In perfetto equilibrio”
ore 57 su 62
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:
• Moduli e/o Unità didattiche
Mod.1:Condizionamento organico e preparazione atletica
U.D.1 Test delle capacità fisico motorie
U.D.2 Condizionamento aerobico e muscolare
Mod.2:La coordinazione e l’equilibrio
U.D.1 Badminton
U.D 2 Pallavolo
Mod 3 Krav maga( variazione)
U.D.1 Fondamentali dell’autodifesa
UD.2 Pattinaggio
2
0
Mod.4.Badminton e tennis
UD.1 tecnica e tattica del badminton
UD.2 tecnica del tennis e tennistavolo
• Percorsi formativi ed eventuali approfondimenti e/o recuperi
Modulo - U.D.
Tempi
Approfondimen
to e/o recuperi
periodo
Mod 1 U.D.1 e 2
15 ore
4
Ottobre-novenbre
Mod.2 U.D. 1 e 2
15 ore
4
Dicembre-GennaioFebbraio
Mod.3 UD 1 e 2
12
Marzo - Aprile
Mod.4 UD 1 e 2
15 ore
Aprile e Maggio
CONOSCENZE (in relazione ai macrocontenuti):
Conoscenza dei contenuti di base di alcune discipline sportive individuali e di squadra, delle regole
fondamentali di gioco e delle caratteristiche tecniche e tattiche degli stessi. Acquisizione delle
conoscenze relative al corpo, alla motricità, all’esercizio ed al valore di una corretta educazione
igienico sanitaria in funzione del mantenimento della migliore condizione fisica.
COMPETENZE (in termini di saper fare):
Modulo 1: Resistenza aerobica e muscolare media
Modulo 2:Perfezionamento delle condizioni di equilibrio e coordinazione generale
Modulo 3:Tecnica dei fondamentali di base del pattinaggio,conoscere la tecnica base
dell’autodifesa e sue implicazioni legali e sociologiche nella società.
Modulo 4: Sapere giocare una partita di badminton, tennis e tennistavolo in singolo e doppio
2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recuperosostegno e integrazione, ecc.):
Metodo circolare di nichols: analitici della situazione di partenza- scelta degli obiettivi- scelta dei
contenuti- verifica e valutazione
2
0
3. MATERIALI DIDATTICI
Ore di attività: due ore settimanali
Spazi utilizzati: palestra, campetto polivalente e campetto di tennis esterno.
Attrezzi utilizzati: grandi e piccoli attrezzi in dotazione alla palestra( cavallo con maniglie, tappeti,
ritti salto in alto, palco in salita, spalliere, trave, palloni, racchette di tennis e badminton, funicelle,
pesi a manubrio.
4. TIPOLOGIE E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Specificare:
test motori e prove specifiche
Data 11.O5. 2012
Firma del docente
2
0
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DEL SAGGIO BREVE E DELL’ARTICOLO DI
GIORNALE
Punteggio
INDICATORI
Competezza linguistica
quindicesimi quindicesimi
ortografia, morfo-sintassi
0-3
proprietà lessicale
0-3
Conoscenza
conoscenza delle tecniche testuali
0-3
Capacità argomentative e/o
espositive
capacità di utilizzo dei documenti
0-3
sviluppo e coerenza delle
argomentazioni
0-3
Punteggio ………… ……
VOTO ASSEGNATO ………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ANALISI DEL TESTO POETICO O NARRATIVO
2
0
Punteggio
quindicesimi
Indicatori
Competezza
linguistica
ortografia, morfo-sintassi
0-3
proprietà lessicale
0-3
Competenza
testuale e logica
comprensione e interpretazione del
testo
0-3
pertinenza delle risposte
0-3
contestualizzazione
0-3
Competenza
culturale
quindicesimi
Punteggio ………… ……
VOTO ASSEGNATO ………………………………
2
0
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELL’ELABORATO DI ITALIANO
PUNTEGGIO
INDICATORI
quindicesi quindicesimi
mi
Competezza
linguistica
ortografia, morfo-sintassi
0-3
proprietà lessicale
0-3
Conoscenze
dell’argomento
0-3
del contesto
0-3
pertinenza alla traccia
proposta e capacità
argomentativa
0-3
Capacità logicoespressive
Punteggio ………… ……
VOTO ASSEGNATO ………………………………
.
.
2
0
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA CORREZIONE DELL’ELABORATO DI
ALIMENTAZIONE
Punteggio
Indicatori
Competenza linguistica
Conoscenze
Capacità logicoespressiva
Quindicesimi Quindicesimi
ortografia, morfo-sintassi
0-1
padronanza nell’uso del linguaggio
specifico
0-3
dell’argomento
0-5
del contesto
0-3
argomentare e strutturare la traccia
proposta
0-3
Punteggio complessivo
Voto assegnato
2
0