``Solo i broker possono trattare i nostri bond`` Le istruzioni
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``Solo i broker possono trattare i nostri bond`` Le istruzioni
Per informazioni: sito web: http://archivio.lastampa.it email: [email protected] ''Solo i broker possono trattare i nostri bond'' Le istruzioni segrete di Lehman Brothers sulle sue obbligazioni Pubblicazione: [10-05-2009, STAMPA, NAZIONALE, pag.9] Sezione: Economia Autore: GRASSIA LUIGI Documento LUIGI GRASSIA TORINO Le obbligazioni della fallita Lehman Brothers che le banche hanno rifilato ai clienti non potevano essere rivendute ai piccoli risparmiatori imbrogliati ma dovevano restare nel portafoglio degli investitori istituzionali, cioe' delle stesse banche, delle societa' di gestione del risparmio, delle compagnie di assicurazione eccetera. Chi lo dice? Intanto la logica, perche' solo gli investitori grandi, organizzati e <<sofisticati>> erano in grado di valutare davvero i rischi di quei prodotti complicati e poco trasparenti. Ma in piu' lo dice anche, nero su bianco, un documento della stessa Lehman, scovato nei forzieri esteri dall'avvocato Angelo Castelli e pronto da allegare nella causa che il legale sta per intentare a un lotto di banche per costringerle a rimborsare ai clienti i risparmi perduti con quell'investimento fasullo. Le persone rappresentate da Castelli sono esposte per cifre fra i 300 mila e i 600 mila euro ciascuna. La Lehman era una della maggiori banche d'affari americane e ha fatto crac il 16 settembre scorso; quest'episodio ha scatenato la fase piu' acuta della crisi finanziaria mondiale che stiamo ancora vivendo, e in particolare in Italia ha coinvolto piu' di 150 mila risparmiatori che hanno perso in tutto 2 miliardi di euro. Nel documento di Lehman, che e' scritto in lingua inglese e che tecnicamente costituisce una <<technical circular>> (prospetto) a uso degli acquirenti delle obbligazioni, si legge (a pagina 104) che le obbligazioni Lehman Brothers emesse il 9 aprile 2001 e con scadenza 9 aprile 2001 non potevano essere girate ai risparmiatori individuali se non dietro loro esplicita richiesta; l'eventuale compravendita e' riservata <<agli investitori professionali come definiti dall'articolo 31.2 del regolamento Consob etc>>. Il prospetto riguarda una specifica emissione obbligazionaria, ma l'avvocato Castelli spiega che <<il modello era standard per le emissioni obbligazionarie di Lehman>>. Altre carte del genere verranno presumibilmente rinvenute dall'avvocato e sottoposte ai giudici. Castelli sosterra' in tribunale che <<quando la banca vende prodotti proibiti nasce una responsabilita' dell'intermediario, a meno che non si dimostri con documenti scritti che il cliente ha chiesto proprio quelle obbligazioni>>. Cioe' l'onere della prova spetta alla banca. Obiezione: ma le banche erano proprio tenute a rispettare le indicazioni di Lehman Brothers? - Editrice La Stampa S.p.a. - © Tutti i diritti riservati - Per informazioni: sito web: http://archivio.lastampa.it email: [email protected] Dopotutto, pur facendo riferimento nel passo citato (e in altri) ai regolamenti della Consob, la Lehman non era mica la Consob. Castelli ribatte che <<per vendere quei prodotti finanziari ai clienti ''retail'' la banche avrebbero dovuto prima presentare il prospetto alla Consob, che invece non lo ha mai avuto>>. Questa e' la linea di attacco contro le banche nel caso di conti amministrati. Per quanto invece riguarda le polizze cosiddette <<linked>> a capitale garantito, che hanno (in teoria) natura assicurativa, Castelli sosterra' in giudizio che <<in realta' di assicurativo hanno ben poco, trattandosi invece di prodotti a contenuto prevalentemente finanziario. Percio' confezionarle come prodotti assicurativi serve solo ad aggirare la regolamentazione della Consob e il Testo unico della finanza alla quale dovrebbero essere soggette, per sottoporle invece alla disciplina assicurativa, che e' piu' blanda>>. Tanto nel caso dei conti amministrati quanto in quello della assicurazioni linked, <<gli intermediari avrebbero dovuto informare i loro clienti della lunga fase di declino degli indicatori di affidabilita' della Lehman, le cui obbligazioni avevano venduto ai risparmiatori. Invece non lo hanno fatto, e questo costituisce un'ulteriore colpa>>. L'avvocato Angelo Castelli di Formia e' il massimo esperto italiano di tutela del risparmio: ha vinto per 145 volte contro le banche e ha in carniere piu' di 50 milioni di euro recuperati ai clienti nelle vicende dei bond di Argentina, Cirio e Parmalat. Oltre alle cause che porta avanti adesso per conto di alcuni clienti privati sul fronte Lehman, Castelli sta preparando una causa pilota contro le banche a nome della citta' dell'Aquila e di alcuni altri Comuni che ritengono di essere stati imbrogliati con prodotti finanziari derivati, che si sono rivelati la classica <<spazzatura>>. Nel prospetto Lehman precisava che <<gli operatori accettano di non vendere... se non a investitori professionali come definiti dall'articolo 31.2 del regolamento Consob>>. - Editrice La Stampa S.p.a. - © Tutti i diritti riservati -