Invitiamo le Associazioni, gli Enti e le Istituzioni a inviarci

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Invitiamo le Associazioni, gli Enti e le Istituzioni a inviarci
APRILE 2013 (2)
Newsletter n. 9/2013
Benvenuti al nono appuntamento del 2013 con la newsletter di “LIBROMONDO”, Centro di
Documentazione sull’Educazione alla Pace e alla Mondialità e sulla Cooperazione Internazionale di Savona!
La Biblioteca si rivolge a TUTTI: scuole, enti, associazioni, persone singole che amano leggere,
conoscere e comprendere. I libri potranno essere consultati in loco o presi in prestito.
L’orario di apertura al pubblico della Biblioteca è:
lunedì, ore 15-17,30
giovedì, ore 9,30-12
Per qualsiasi informazione o comunicazione si può inviare una mail a: [email protected]
SOMMARIO NEWSLETTER:
 Libri della SEZIONE DIRITTI
 I PENSIERI DEI BAMBINI DELLA SCUOLA ELEMENTARE MIGNONE DI LEGINO A
SAVONA
 Libri della SEZIONE LETTERATURA
 PETIZIONE
 EVENTI - INCONTRI: Festa dei popoli a Mezzago; Webinar AIFO “La salute e il suo
contrario”; Presentazione libri a Bordighera; Festival dell’India a Milano; Alla scoperta
degli altri, Catello d’Argile; Proposta CEROANKIO Castell’Alfero (AT); Buoni Esempi.
Invitiamo le Associazioni, gli Enti e le Istituzioni a inviarci informazioni sugli eventi da
loro organizzati o patrocinati: nella seconda parte della newsletter sarà data pubblicità a
Convegni, corsi, eventi ecc. inerenti le tematiche di LIBROMONDO. Le sezioni sono:
Europa, Asia, Africa, Americhe, Italia, Donne, Bambini, Religioni, Cooperazione
Internazionale, Migranti, Popoli, Diritti, Salute, Hanseniani, Educazione alla Mondialità,
Pace, Economia, Sviluppo, Alternative allo sviluppo, Ambiente, Terzo Settore, Mass Media,
Protagonisti, Letterature, Fiabe, Favole.
Tutte le newsletter precedenti sono archiviate sul sito dell’AIFO e si possono consultare
cliccando al seguente link:
www.aifo.it/libromondo
Per informazioni sulle tante attività svolte da LIBROMONDO, in collaborazione con la
Provincia di Savona e altre Associazioni di volontariato, si può cliccare al seguente link:
http://informa.provincia.savona.it/cooperazione/libromondo
LIBRI – SEZIONE DIRITTI
SHAHBAZ BHATTI
Vita e martirio di un cristiano in Pakistan
Roberto Zuccolini, Roberto Pietrolucci, prefazione di Andrea Riccardi, Paoline, 2012, pagg. 170,
euro 14,00
Gli autori Zuccolini e Pietrolucci ci raccontano la vita di Shahbaz Bhatti,
un cristiano pakistano che, per le sue idee, fu ucciso il 2-3-2011 in un
attentato a Islamabad, capitale del suo amatissimo Pakistan. Egli si era
votato alla causa di liberare i cristiani del Pakistan dalla paura e dalla
marginalità, senza creare scontri, insieme a un gruppo di politici e
religiosi musulmani. Bhatti era innamorato del suo paese e, nonostante le
minacce dirette alla sua persona, non l’avrebbe mai abbandonato. Già da
bambino aveva capito che la sua missione sarebbe stata quella di aiutare i
cristiani e i poveri, senza fare differenze sul credo che ognuno
professava. Era giovanissimo quando riuscì a bloccare un progetto di
legge che avrebbe obbligato ogni cittadino pakistano ad aggiungere sulla
propria carta d’identità la confessione religiosa cui apparteneva. Quindi
fondò il Fronte di liberazione cristiano a difesa di cristiani e protestanti.
Il Pakistan è un paese a maggioranza musulmana e tra questi ci sono i
cosiddetti fondamentalisti che lo minacciarono di morte diverse volte. Nonostante tutto, egli
continuò nella sua missione sfidando la morte ogni giorno, convinto che tutti i cittadini potessero
praticare la propria fede religiosa senza rischiare di essere uccisi. La sua lotta gli costò, purtroppo,
la vita. Oggi poche persone sono disposte a rischiare la morte per i propri ideali! Si preferisce
ricorrere, per imporre le proprie idee, alla violenza fisica e alle armi, senza dare importanza alle
tante vite distrutte: anziani, giovani, donne e bambini. La violenza si sviluppa in particolare per
presunti motivi religiosi che sono poi ragioni di potere e non si vuole capire che, per portare al
mondo la pace, sarebbero più utili il dialogo e la tolleranza, al posto delle armi. Leggendo questo
libro, che merita, qualcuno di noi potrebbe chiedersi di quanti Bhatti avremmo bisogno nel mondo
di oggi!
Maria Pera
DANILO DOLCI
UNA RIVOLUZIONE NON VIOLENTA
a cura di Giuseppe Barone, Terre di Mezzo, 2007, pagg. 158, euro 10,00
Questa relazione, redatta da Giuseppe Barone, raccoglie la testimonianza
di vita di Danilo Dolci, che fu un fermo attivista per la pace.
Danilo Dolci fu un eterno volontario, fondatore di comunità e case
famiglia. Lavorò in ambito internazionale, ma soprattutto dedicò la sua
vita all'impegno sociale in Italia, in particolare a Trappeto, un borgo
bisognoso che mancava di tutto, in Sicilia, precisamente tra Trapani e
Palermo. Dolci si occupò soprattutto di mafia che rappresentava (e
purtroppo rappresenta ancor oggi) un chiaro ostacolo allo sviluppo della
regione. Ma Dolci non si limitò soltanto ad imbastire discorsi contro la
mafia e a motivare il popolo ad andare avanti malgrado queste barriere
sociali, lui stesso denunciò la mafia che si era addentrata nel sistema
politico della regione. Perciò, nel saggio, c’ è la testimonianza di un uomo
che ha detto, ha fatto e ha rischiato la sua vita per vedere anche solo un bambino in meno morire di
fame nel nostro Paese; che ha rinunciato ad una vita agiata da affermato architetto, quale poteva
essere, per una vita all'insegna del volontariato, del lavorare per passione, per la gente di quel
paesino dove era capitato casualmente per via di un trasferimento di lavoro del padre. Oggi sono
molto poche le persone che sanno mettere da parte il proprio interesse, i propri beni per gli altri,
che non vivono di certo dall'altra parte del mondo ma bensì a qualche chilometro o metro da casa! E
sono poche soprattutto perché il tema della mafia rappresenta ancora un vero e proprio tabù e sono
poche le persone che hanno il coraggio di affrontarlo con caparbietà.
E' un libro che consiglio ai giovani perché capiscano che si può vivere una vita per gli altri e alla
fine sentirsi ugualmente realizzati perché si è dato un senso alla propria esistenza e si è costruito un
percorso che le altre persone che verranno dopo potranno continuare. Il messaggio del libro quindi è
molto chiaro: vivere una vita per gli altri significa vivere per i diritti di tutti noi.
Cecilia Marson – studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
NON C’E’ GIUSTIZIA SENZA VITA
Mario Marazziti, Leonardo International, i Libri di Sant’Egidio, 2009, pagg. 251, euro 24,00
Mario Marazziti è portavoce della Comunità di Sant’Egidio e tra i
fondatori della Coalizione Mondiale contro la Pena di morte. In questo
libro egli racconta dell’incontro con Jim Willett, il direttore di Walls
Unit, la prigione dove dal 1982 venivano somministrate più iniezioni
letali di tutti gli Stati Uniti, e con il cappellano Carrol Pickett. I ricordi
sono per il lettore estremamente angoscianti: storia di vite e morti
tragiche. Poi, l’esecuzione di Saddam Hussein, ripresa con il telefonino,
spinge verso la Risoluzione per una Moratoria Universale, anche se
bollata da qualcuno come iniziativa neocolonialista. La Comunità di
Sant’Egidio anima la battaglia contro la pena di morte nel rispetto,
ovunque e in qualsiasi situazione, della vita umana e della sua dignità
contro la violenza. Nel testo vengono spiegate le sue azioni nel tempo e
raccontati casi conclusi sia positivamente che negativamente. Inoltre, si
può leggere la corrispondenza di un insegnante italiano con un detenuto
(Joe Mario Trevino) nel braccio della morte, poi giustiziato, o di un
membro della Comunità di Sant’Egidio con John Michael Lamb, anch’egli giustiziato. O, ancora,
Darwin Desmond Brown, dieci anni di corrispondenza con un insegnante genovese, conclusa con la
sia esecuzione, e Dominique Green, un esempio di persona dalla vita difficile che, in carcere, ha
lavorato su se stesso ed è divenuto di aiuto agli altri. Egli, infatti, ha spinto Kenneth Foster a
scrivere e a iniziare, poi, insieme ad alcuni amici, la pubblicazione di una rivista on line. Poi ci sono
le lettere di James Session, Ansel Keon Jones, Larry Roy… Stranamente, i condannati a morte sono
spesso non bianchi, senza possibilità di avere un buon avvocato, e questo già dovrebbe farci molto
riflettere sulla giustizia! Non pochi sono innocenti. In conclusione, c’è la storia di Curtis Mc Carty,
ventuno anni trascorsi nel braccio della morte, innocente, liberato, finalmente, nel 2007, grazie alla
prova del DNA. Non sarebbe male che anche in Italia la cosiddetta società civile si interrogasse su
quante persone siano in carcere perché povere e magari immigrate!
Renata Rusca Zargar
I bambini della Scuola Elementare di Legino hanno espresso con innocenza e semplicità i loro
pensieri su quanto è successo di terribile nella storia europea del secolo scorso. “Bisogna sapere
cosa è successo prima che noi nascessimo e a questo serve la Storia.” scrive Francesco. Certamente,
dobbiamo sapere per non ripetere errori simili, ma dobbiamo anche conoscere quello che succede
oggi qui e in “paesi lontani” come spiega Ilda.
La Biblioteca di LIBROMONDO, con tanti libri di varia difficoltà, può aiutare i giovani a formarsi,
a capire, a seguire valori ed esempi di comportamenti che non uccidano diritti e vita delle altre
persone.
Renata Rusca Zargar
PENSIERI DEI BAMBINI - SCUOLA ELEMENTARE “MIGNONE”,
LEGINO, SAVONA
Francesco:
Pensando alle vittime di Auschwitz immagino una grande crudeltà e nessun rispetto
delle persone che non avevano fatto niente. Bisogna sapere cosa è successo prima che
noi nascessimo e a questo serve la Storia.
Ilda:
Per me quello che accadde nel passato tra vari stati era ingiusto e triste nei confronti
delle persone che non avevano commesso nessun torto. Queste persone venivano
catturate, trasportate sui treni e portate lontano dalla propria città. Queste persone,
soprattutto Ebrei, soffrivano e lavoravano dal mattino alla sera mangiando solo pane
secco e bevendo acqua. Invece quelli che li denunciavano venivano ricompensati per le
cose terribili di cui erano complici. Le condizioni di vita nei campi erano insostenibili: le
persone morivano di freddo, fame, malattie… subendo ogni tipo di umiliazioni.
Purtroppo ancora oggi succedono queste cose in paesi lontani.
Valentina:
Per me il campo di Auschwitz era molto brutto perché deportavano bambini e genitori.
Era bruttissimo quando li facevano percorrere la “scala della morte” (a Mauthausen) e
quasi nessuno riusciva a rimanere vivo. Se una persona era ammalata o anziana la
facevano morire. Se qualcuno perdeva il pentolino dove mangiavano potevano morire di
fame o mangiare con le mani. Questi ricordi rimarranno per sempre tristi perché è una
cosa bruttissima catturare una persona che non ha mai commesso un crimine.
Domiziana:
Provo molto sconforto per la gente morta nei campi di concentramento. Quando
venivano portati lì, soffrivano tanto. Molti morivano a causa della “scala della morte”
per la fatica e lo sforzo di portare carichi pesanti. Non gli davano che pane e acqua, che
Tristezza! Spero che un incubo simile non succeda più.
Flavio:
Per me è stato molto brutto quello che è successo nei campi di concentramento. Separare
i bambini dalle mamme era una cosa molto crudele e uccidere le persone innocenti non è
da persone civili.
SEZIONE LETTERATURA
IN UNA STANZA SCONOSCIUTA
Damon Galgut, Edizioni e/o, 2011, pagg. 224, euro 15,30
Il libro narra di un giovane ed irrequieto viaggiatore sudafricano con il
proprio zaino in spalla, che esplora il mondo da solo, senza avere un'idea
precisa della meta e di quello che sta cercando. Ogni volta tornare a casa è
un'idea che lo deprime e quindi lui sente la necessità di continuare nei suoi
viaggi, lasciando alle spalle la sua casa fatta di scatoloni. In una delle sue
esplorazioni, precisamente in Grecia, incontra un viaggiatore tedesco,
silenzioso ed enigmatico… Il romanzo, pubblicato inizialmente su The Paris
Review, finalista al Man Booker Prize 2010, è adatto soprattutto a chi ama
viaggiare in solitudine, perché trasmette delle emozioni intense.
Selene Restuccia - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
HAITI Dodici racconti e un paese
Edizioni Fahrenheit 451, testo voluto da IILA (Istituto Italo-Latino Americano), 2011, pagg. 352,
euro 11,90
Questa antologia nasce come contributo a non dimenticare i bisogni di Haiti
all’indomani del terremoto che nel gennaio 2010 ha sconvolto l’isola,
conoscendone meglio l'anima profonda e il talento artistico. Come spesso
accade, la tragedia accende i riflettori su situazioni che non godono di molta
considerazione. Ecco quindi che i media, la pagine dei giornali, il web, si
riempiono di testimonianze di persone scampate alla morte, fra cui scrittori, le
cui opere sono un balsamo e un rimedio al dramma della distruzione.
Seguendo quest’onda emotiva, e con la voglia di contribuire alla
sensibilizzazione dell’opinione pubblica per la ricostruzione del Paese, LouisPhilippe Dalembert, scrittore haitiano nonché profondo conoscitore della
letteratura del suo Paese, ha curato questa raccolta di racconti brevi capaci di dare al lettore una
fotografia di Haiti, al di là della sua situazione di emergenza. Un modo per poter conoscere la
ricchezza di un universo letterario in cui gli elementi legati alla tradizione convivono con elementi
di modernità e di internazionalità. Il libro riunisce dodici narratori di sicura traiettoria,
corrispondenti a tre generazioni e oltre mezzo secolo di evoluzione letteraria: Louis-Philippe
Dalembert, Edwige Danticat, René Depestre, Manno Ejèn, Yanick Lahens, Kettly Mars, JeanEuphèle Milcé, Stanley Péan, Anthony Phelps, Évelyne Trouillot, Lyonel Trouillot e Gary Victor.
Scrivono nella lingua ereditata dai colonizzatori, il francese, o in quella quotidiana e vissuta, il
creolo, ma anche in inglese, data la forte emigrazione negli Stati Uniti. Che poi è solo un volto della
diaspora haitiana: prima o poi il milione di haitiani che vivono nella Repubblica Dominicana
daranno il loro contributo, magari in spagnolo. Nel volume, impreziosito dai testi originali a fronte,
troviamo erotismo e vudù, carnalità e introspezione, vendette familiari e scenari cosmopoliti,
insieme a pagine che scendono nella cruda realtà delle baraccopoli, tra polizia corrotta e malavitosi.
C'è perfino un piccolo perfetto noir urbano ambientato in Québec. È una finestra spalancata sulle
storie, le emozioni e la creatività linguistica di un popolo sventurato e vitalissimo. Un ottimo modo
per sentire meno la distanza con quella mezza isola, nella speranza che gli autori haitiani giungano
sempre meglio qui da noi.
Francesca Porta - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
INTRIGO SCOLASTICO
Tom Perrotta, Edizioni e/o, 2009, pagg. 177, euro 16,50
Piacevolissimo flash sulla vita scolastica di un liceo statunitense, agli
inizi degli anni ’90. La trama è scandita dai punti di vista dei vari
personaggi, adulti e ragazzi, che commentano gli avvenimenti ruotanti
attorno ai preparativi delle elezioni per il rappresentante di istituto. I primi
interessi politici dei giovani, il loro modo di candidarsi e di vivere vittoria
e sconfitta, si snodano parallelamente alle elezioni presidenziali
americane che fanno da significativo sfondo alla vicenda. Con un
linguaggio ed una mentalità senza tabù, si affrontano i problemi familiari
e sessuali dei ragazzi, con la speranza che l’insegnamento coerente e la
condanna alla violenza, li aiutino nel cammino verso la democrazia.
Vega Villa
LORENZO
LETTERA A MIO FIGLIO
Mario Neri, Iacobelli, 2011, pagg. 272, euro 12,75
Sotto forma epistolare nasce questo bel libro di Mario Neri che racconta al
figlio la propria vita ma, soprattutto, la storia di due suoi grandi amori:
quello per la professione medica e quello per l’Africa. Amori che si
intersecano profondamente nel racconto perché Mario, giovane medico
appena laureato, scegliendo di fare servizio civile in Somalia, capirà da
quel momento quanta felicità può dare aiutare le popolazioni e, in
particolare, i bambini di terre come Sierra Leone, Angola, Mali,
Mauritania, dove manca tutto ma non la spontaneità e la riconoscenza
della gente. Mario, in quelle terre, trova anche l’amore per una donna e
descrive con molta bravura l’euforia, l’ebbrezza di un sentimento nuovo
verso una donna di un’altra “razza”, ma anche i problemi dovuti
all’incontro di due mondi ancora troppo diversi. Toccanti e a volte crude le descrizioni delle
malattie, degli interventi di emergenza, del panico e, purtroppo, qualche volta, dell’impotenza di
fronte alle centinaia di bambini affidati alle sue cure. Ma dove l’autore riesce veramente a creare
con le parole immagini, è quando descrive il deserto, la bellezza incontaminata di certi luoghi
africani che non si possono paragonare a nulla perché il “nulla” del deserto è più ricco del “tanto”
delle città. Alla città lui torna mantenendo intatti i ricordi, nostalgie di un faticoso ma meraviglioso
periodo della sua vita che con questo libro vuole condividere, lasciando un’eredità di esperienze e
insegnamenti al proprio figlio e a chi vorrà leggerlo.
Maria Tissone
PETIZIONE
Noi sordi abbiamo una lingua senza voce. Ma la nostra lingua, la Lingua dei Segni italiana (LIS), non è
riconosciuta ufficialmente nel nostro Paese. Eppure la LIS rende possibile la comunicazione tra sordi e
l’integrazione tra sordi e udenti. Chiediamo quindi al Parlamento italiano di riconoscere
ufficialmente la LIS come già avviene in 44 paesi del mondo (tra i quali Iran, U.S.A., Cina, Spagna,
Francia). Il mancato riconoscimento della LIS porta i sordi a dover affrontare diversi problemi, come
non avere la possibilità di poter spiegare al pronto soccorso i nostri problemi di salute o dover
trascorrere anni a scuola senza un'assistente che conosca la LIS.
Siamo un gruppo di ragazzi, tutti sotto i trenta anni. Due cose ci uniscono: siamo sordi e ci siamo
incontrati grazie ad una radio. Radio Kaos ItaLis è nata da un’idea che potrebbe sembrare paradossale:
creare un progetto radiofonico per promuovere l’integrazione tra sordi e udenti. E ci siamo riusciti,
dimostrando a noi stessi che le barriere all’integrazione possono essere superate.
Abbiamo lanciato la petizione #iosegno e poche ore dopo il Presidente Pietro Grasso ci ha voluto
incontrare in Senato. Durante l’incontro, Grasso ha dichiarato che si impegnerà a facilitare l'iter
legislativo per il riconoscimento della LIS. Ha poi letto l’articolo 3 della Costituzione: “Tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
LINGUA, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Non ci saremmo mai aspettati che in così poco tempo avremmo potuto ottenere il sostegno del
Presidente del Senato. Questo ci inorgoglisce e ci dà la forza di andare avanti per continuare nella
nostra battaglia per il riconoscimento della LIS. Ma non possiamo ancora cantare vittoria.
Per questo dobbiamo essere in tanti a firmare la petizione per chiedere a tutti i capigruppo della
Camera dei Deputati e del Senato di impegnarsi affinché la LIS venga finalmente riconosciuta
come lingua ufficiale dal Parlamento italiano.
Chiediamo che finalmente venga riconosciuta la LIS in Italia!
Grazie,
I ragazzi di Radio Kaos ItaLis via Change.org
Chi lo desidera può firmare la petizione collegandosi al seguente link:
https://www.change.org/it/petizioni/io-segno-la-lis-ma-lo-stato-italiano-non-riconosce-la-mialinguaiosegno?alert_id=frPgRLvvHp_xRMoCiUUlJ&utm_campaign=21973&utm_medium=email&utm_
source=action_alert
EVENTI - INCONTRI
LUNGA TAVOLATA MULTIETNICA IN STRADA
all’interno della FESTA DEI POPOLI Non di solo asparago…
ma anche felafel, pita, zighinì, asado, cous cous, kebab, enmoladas, ciorba… e
chi più ne ha più ne mangia!
domenica 21 aprile | dalle ore 12.30
in via Concordia (in caso di pioggia a Palazzo Archinti) - MEZZAGO
Comune di Mezzago, Proloco di Mezzzago, Parrocchia di Mezzago, Caritas e
delleAli all’interno del progetto Coltivare Cultura, cofinanziato da Fondazione
Cariplo, organizzano una lunga tavolata multietnica in strada
presentazione e degustazione di piatti tipici italiani e stranieri.
Assaggi di letteratura dal mondo a cura di delleAli teatro, giocolieri, danzatori e
dj set saranno il companatico.
E il dolce…lo portate voi?
EVENTI - INCONTRI
EVENTI - INCONTRI
Istituto Internazionale di Studi Liguri
Museo-Biblioteca Clarence Bicknell
Bordighera
Sezione Intemelia
Centro Nino Lamboglia
Libreria Amico Libro
“PRIMAVERA CON I LIBRI”
Giovedì 16 maggio, ore 17
Presentazione del libro “Stranieri nel Ponente ligure”
di Autori Vari e a cura di Alberto Guglielmi, Atene edizioni 2011
introduce la dott. Daniela Gandolfi
Ingresso libero con offerta
a favore del Centro Nino Lamboglia e Museo-Biblioteca Bicknell
EVENTI
11° FESTIVAL DELL'INDIA
Un evento dove trovare tutta la magia e l’incanto di questa meravigliosa cultura
...e non solo...
10-11-12 MAGGIO 2013
Torna a Milano il Festival dell’India: L’Occidente incontra l’Oriente “MITICAINDIA”, 11° Edizione, un
grande evento accolto dall'Assessorato alla Cultura di Milano all'O.C.A. Officine Creative Ansaldo, via
Bergognone 34 (ang. Via Tortona), Milano, Italia. Dopo 4 anni di successi al Forum di Assago, è stato
assente da Milano ben 7 anni per una tournée in altre città italiane (Torino, Carrara, Pescara) e all’estero:
Bulgaria, Portogallo, Romania, Spagna, India (New Delhi e Bhopal).
Per maggiori info sull'evento visitare i seguenti links
Per tutti:
NOTIZIE GENERALI www.miticaindia.weebly.com
Il contenuto in sintesi
Oltre a:
Danza (classica, Bhangra, Bollywood), musica, sfilate di moda, make-up, costumi, arti marziali, mostre,
mandala tibetani, cibo tipico, tattoo all’henné, gioielli, profumi, spezie, pashmine, incensi, prodotti Ayurvedici,
libri di Yoga e spiritualità, CD con mantra, prodotti per le pratiche Yoga, mercatini di artigianato… tutto a
tema India e dintorni…
Ci saranno:
11° Congresso Internazionale di Yoga e Ayurveda riconosciuto dall’ International Yog Confederation in
associazione con il Ministry of DoNER Governo dell’India.
6° Simposio della Spiritualità: “Raggi di Un’Unica Luce” Un format da talk-show con dibattito
1° Summit sulla multi diversità un mondo migliore senza confini, né di spazio né di pensiero
1° Trade Meeting scambi commerciali fra Sri Lanka, Mauritus, Bangladesh, Tibet, Nepal, Sikh, con Italia e
Africa
WORKSHOP SU PRENOTAZIONE
I Cinque Suryanamaskara, i Mantra vedici, Danze classiche, Musica, Tattoo all’henné, ecc.
Itinerari Culturali:
1. I VIMANA: le astronavi degli Dei
2. I 28 STATI INDIANI curiosità e informazione
3. LE FORME DEL SENZA FORMA – Le molteplici forme del divino
4. I MAHARAJAH - fotografie collezione Air India
EVENTI nell’evento:
1. SFILATA di abiti tradizionali dei principali stati indiani
2. UN VERO RE INDIANO RACCONTA discendente di una famiglia (Patiala Dynasty)
3. FLAGS FOR PEACE che sfileranno sorrette da giovani delle scuole milanesi
4. PARATA IN COSTUME delle comunità partecipanti a MiticaIndia
E ci saranno MOLTI PREMI che saranno estratti a sorte con la tessera di iscrizione.
Ogni tessera d’entrata del valore di 10 euro, dà diritto non solo a tutta una giornata nell’evento con
Congressi e spettacoli, ma pure a una lezione di Yoga di un’ora e mezza gratuita (del valore di 19 euro) da
utilizzare durante l’anno in corso e che può essere ceduta anche a parenti e amici.
ALTRI PREMI SONO: soggiorni in Ashram in India e in un villaggio rurale del centro India, Corsi di Yoga
mensili, bimestrali, trimestrali in Milano e altro…
Non mancate e................... diffondete...
MITICAINDIA è un evento che appartiene a tutti!!!
Sì! perché insieme a tanti altri “poco”, si può creare una cosa immensa.
Un oceano è fatto di tante piccole gocce.
E non ce n’è una più importante di un’altra
E....... se avete un po' di tempo da donare.... fate girare...
Per info [email protected] 338 3116126 Facebook il Festival dell’India MITICAINDIA
www.miticaindia.weebly.com
<<Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che avrò donato rimarrà nelle mani di tutti>> Tagore
“ La Conoscenza vede la medesima natura in tutte le cose, in tutti gli esseri".
Emy Blesio
EVENTI - INCONTRI
PROPOSTE
CEROANKIO 2013 - 3 agosto 2013 -
Per tutti coloro che hanno a cuore la difesa dei diritti umani e la solidarietà interculturale… sabato
3 agosto 2013 si svolgerà l’ottava edizione del festival “ceroankio”, la grande kermesse di musica
live che contribuisce alla raccolta fondi per le missioni salesiane che operano nel mondo. Grazie
all’entusiasmo e alla tenacia dell’Associazione Il Girotondo – Gruppo solidarietà Don Bosco di
Asti e della Pro Loco Callianetto, è stato possibile, negli anni passati, organizzare concerti di
beneficenza per sostenere diversi progetti interamente realizzati, a favore di persone meno
fortunate e per sensibilizzare gli animi sui temi della povertà e dell’emarginazione.
IL PROGETTO
-Costruzione aula studio, servizi igenici, e sistemazione tetto
Situazione attuale
Ad oggi, la “Casa Don Bosco”, sotto la nuova amministrazione Scuola Popolare Don Bosco
(EPBD), Montero regionale, adotta nuove linee d’azione seguendo i principi salesiani della
ragione, religione e amore con i giovani più bisognosi delle zone rurali Yapacaní locali e le
comunità circostanti.
La “Casa Don Bosco” è un istituto che ospita e supporta bambini, giovani, uomini e donne con un
livello vicino alla soglia di povertà provenienti dalle aree rurali di Santa Cruz e di altri dipartimenti
come La Paz e Cochabamba .
La popolazione che vive in Yapacaní ha cominciato a migrare negli anni ’60. Attualmente, la
migrazione continua ad aumentare e la popolazione è cresciuta da 20.000 nel 1990 a oltre
40.000 di oggi. Prevalentemente la popolazione di Yapacaní è di origine Quechua e in misura
minore Aymara.
La strategia di sopravvivenza e la produzione di queste famiglie si basa su coltivazioni di autoconsumo come il riso, arachidi, manioca, patate dolci, agrumi e altre colture minori. Queste
colture consentono alle famiglie di coprire gran parte del loro fabbisogno alimentare di base.
L’allevamento dei maiali, polli e bovini da carne e da latte su piccola scala integra l’economia di
sussistenza delle famiglie.
Problematiche e motivazioni
La maggior parte delle comunità della zona sono isolate e senza acqua potabile, elettricità e
trasporti pubblici. La popolazione rurale di Yapacanì vive sotto la soglia di povertà, essendo il
68% della popolazione delle comunità più remote vive al di sotto della soglia di povertà estrema.
Nessuna di queste comunità ha una scuola superiore e le scuole elementari vanno solo fino alla
quinta elementare. Alla fine della quinta elementare, i bambini non hanno altra scelta che
abbandonare gli studi o di andare a vivere nel centro abitato di Yapacaní. Li affittano una camera
o vanno a vivere con i parenti. Molti devono lavorare per coprire il costo del collegio e del
materiale scolastico, cibo e vestiti, diventando il rischio principale per i maschi essere utilizzati
per trasportare la droga e per le ragazze le gravidanze in età giovanile e anche lo sfruttamento
sessuale.
Un altro problema che questi bambini e adolescenti devono affrontare, ma di solito resta
inosservato, è che il livello di istruzione nelle loro comunità è al di sotto dei requisiti richiesti nelle
scuole di Yapacaní, quindi nella maggior parte dei casi le persone finiscono per tornare al vivere
al villaggio lasciando i loro studi, perché non possono completarli.
Da qui nasce la necessità e l’importanza di fornire migliori opportunità per la loro scuola e la
formazione tecnica ai bambini poveri nelle comunità rurali di Yapacaní. è così che i principi
salesiani della “Casa Don Bosco” sono diventati una possibilità alternativa di continuare la propria
istruzione e formazione tecnica per garantire una vita migliore.
Descrizione del progetto
Questo progetto mira a costruire un ambiente di studio per i residenti per migliorare la vita dei
bambini di “Casa Don Bosco”; quattro batterie di bagni per migliorare la vita dei bambini di “Casa
Don Bosco”; cambiare i tetti di lamiera e sistemare i solai per migliorare le condizioni abitative per
i residenti, migliorando le condizioni di vita dei bambini nella “Casa Don Bosco”.
Per questo compito, ci saranno diversi compiti seguenti:
 elaborare un profilo del progetto in base alle esigenze esistenti, tenendo conto delle
diverse opzioni favorevoli a tal fine
 selezionare la migliore location per la costruzione dell’aula studio. In ogni momento è
necessario disporre di energia elettrica per l’illuminazione durante le ore serali di studio
 ci sarà la costruzione di un ambiente di studio progettato per giovani, uomini e donne
 selezionare la migliore location per la costruzione dei bagni. In ogni momento è
necessario disporre di elettricità e acqua potabile buona, per usare i bagni, nonché
tenendo conto dello smaltimento dei rifiuti liquidi
 si realizzaranno o si adegueranno i bagni in base allo spazio e alle esigenze attuali
 elaborare un profilo del progetto in base alle esigenze esistenti, tenendo conto delle
diverse opzioni favorevoli a tal fine
 scrivere il bilancio per i materiali da costruzione come stucco, coperture e griglie
 effettuare il cambio dei tetti e sistemare i solai e/o dormitori e letti dei ragazzi e ragazze.
Analisi di fattibilità
- Il progetto è socialmente praticabile perché si migliorano le condizioni di vita dei residenti di
avere un ambiente migliore per i loro compiti e di studio.
- L’approccio di genere si parla di azioni che coinvolgono bambini, giovani uomini e donne di età
diverse che vivono come internamente.
- In campo ambientale, lavorerà cura per la sostituzione di aree verdi, utilizzando tecniche
appropriate.
SENEGAL COSTRUZIONE DI UNA SCUOLA MATERNA DI KEUR MBAYER FALL
Il progetto nasce come risposta alla domanda della popolazione locale che ci chiede di aprire una
scuola materna. Da quando siamo arrivate a Keur Mbaye Fall nell’ottobre 2006 abbiamo cercato
di individuare le priorità per questo quartiere dormitorio dell’estrema periferia di Dakar.
Dopo aver iniziato nel 2008 una scuola di alfabetizzazione per le ragazze e le donne che non
avevano potuto avere un’istruzione, stiamo cercando ora di dare una risposta alla richiesta delle
famiglie per i loro bambini. Abbiamo potuto acquistare un terreno adiacente a quello dove
abitiamo. Su questo sito vorremo costruire l’asilo, prima tappa di un progetto più ampio che
prevede altre strutture. Solo in questo settore sono presenti circa 200 famiglie, con una media di
4 bambini in età scolare per ogni famiglia. L’asilo dovrebbe servire almeno un centinaio di
bambini.
http://www.ceroankio.com/
Contatti e indirizzi
Se interessati a ricevere informazioni più dettagliate sui progetti, potete contattarci ai recapiti
sottoindicati:
[email protected]
Alberto Amerio, Presidente Pro Loco CALLIANETTO: 347.2759357 Anche un piccolo contributo è
ben accetto!
BUONI ESEMPI