GIUGNO 2013 Newsletter n. 12/2013 La Biblioteca si
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GIUGNO 2013 Newsletter n. 12/2013 La Biblioteca si
GIUGNO 2013 Newsletter n. 12/2013 Benvenuti al dodicesimo appuntamento del 2013 con la newsletter di “LIBROMONDO”, Centro di Documentazione sull’Educazione alla Pace e alla Mondialità e sulla Cooperazione Internazionale di Savona! DA QUESTO NUMERO INIZIA LA COLLABORAZIONE ATTIVA CON IL LICEO SCIENTIFICO “O. GRASSI” DI SAVONA CHE RINGRAZIAMO DI CUORE. La Biblioteca si rivolge a TUTTI: scuole, enti, associazioni, persone singole che amano leggere, conoscere e comprendere. I libri potranno essere consultati in loco o presi in prestito. In particolare, gli insegnanti di qualsiasi ordine di scuole possono incontrare i volontari, visitare la Biblioteca previo appuntamento, chiedere libri in prestito per le loro classi. La newsletter sarà inviata nei primissimi giorni del mese e all’inizio della seconda quindicina. Quindi, invitiamo le Associazioni, gli Enti e le Istituzioni a inviarci, almeno due giorni prima delle scadenze indicate, notizie degli eventi del periodo successivo che, diversamente, non potrebbero essere pubblicati nella seconda parte della newsletter. Gli eventi, incontri o altro dovranno, comunque, essere inerenti le tematiche di LIBROMONDO. Le sezioni sono: Europa, Asia, Africa, Americhe, Italia, Donne, Bambini, Religioni, Cooperazione Internazionale, Migranti, Popoli, Diritti, Salute, Hanseniani, Educazione alla Mondialità, Pace, Economia, Sviluppo, Alternative allo sviluppo, Ambiente, Terzo Settore, Mass Media, Protagonisti, Letterature, Fiabe, Favole. Per qualsiasi informazione o comunicazione si può inviare una mail a: [email protected] L’orario di apertura al pubblico della Biblioteca è: lunedì, ore 15-17,30 giovedì, ore 9,30-12 SOMMARIO NEWSLETTER: Libri della SEZIONE EDUCAZIONE Libri della SEZIONE LETTERATURA SEZIONE MIGRANTI Libri della SEZIONE MIGRANTI TARGA A GENOVA E POESIA “CITTADINI D’UN ALTRO MONDO”; DIRITTI (RAPPORTO AMNESTY INTERNATIONAL); EVENTI - INCONTRI: FESTIVAL DELLA SOLIDARIETÀ A GENOVA; SUPERMERCATO PER CHI NON PUÒ PAGARE A MODENA; PETIZIONE PER I FIGLI DEI CARCERATI. Tutte le newsletter precedenti sono archiviate sul sito dell’AIFO e si possono consultare cliccando al seguente link: www.aifo.it/libromondo Da ogni minuscolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo. Lao Tse (VI secolo a. C.) LIBRI – SEZIONE EDUCAZIONE INVESTIRE SUI POVERI Padre Vilson Groh e una proposta educativa di frontiera Antonio Polselli, Città Nuova, 2010, pagg. 238, euro 16,50 Tempo di lettura: 5 ore. Epoca in cui è ambientata la vicenda: ai giorni nostri. Luogo in cui è ambientata la vicenda: soprattutto Brasile e Italia Trama: Si parte dall’analizzare che cosa sia la globalizzazione. Questo concetto è da diversi anni studio tra i più autorevoli intellettuali: esso è apparso per la prima volta negli anni settanta e indicava una nuova tendenza economica intrapresa da alcune aziende che volevano estendere la propria attività su scala mondiale. Riguardo il processo di globalizzazione, l’autore ci fa notare come esistano due atteggiamenti opposti di interpretazione: uno esalta le opportunità legate a questo fenomeno; l’altro evidenzia i rischi. La globalizzazione può, quindi, essere vista sia come offerta di nuove opportunità sia come elemento che aumenta le diseguaglianze e la povertà tra gli uomini. Attorno all’affermazione della globalizzazione, è nato un movimento antiglobalizzazione, no-global. Questo movimento è soprattutto giovanile e raccoglie organizzazioni e gruppi di provenienza politica molto diversi, critica la globalizzazione soprattutto per i suoi risvolti economici. Per molti di loro, infatti, quest’ultima è solamente deriva verso la povertà per molte persone, appiattimento culturale, devastazione dell’ambiente e dissesto ecologico. Secondo l’autore, non bisogna, però, scordare che la globalizzazione può portare speranza in una vita migliore, attraverso la diffusione del benessere nei paesi più poveri. Inoltre, un mondo globalizzato è caratterizzato da una massiccia presenza di nuove tecnologie. Purtroppo, si configurano anche molteplici disuguaglianze sociali che non fanno altro che aumentare il divario economico tra popolazioni. Tutto ciò porta a un potente flusso migratorio, soprattutto dai paesi del sud del mondo, notoriamente più poveri. Polselli ci fa notare come appunto vi sia una geografia della realtà che si può delineare con la parte sud del pianeta terra, dove milioni di persone povere sono costrette a combattere per sopravvivere: là vive il 40% dei poveri del mondo. Il sottosviluppo rappresenta il comune denominatore di quelle zone e indica una situazione di arretratezza economica, sociale e tecnologica. Negli ultimi decenni, nazioni come Cina, India e Brasile, fino a qualche tempo fa terribilmente povere, sono entrate a far parte dell’economia globale e hanno aumentato il reddito pro capite. La povertà, ci viene spiegato, si può suddividere in relativa e assoluta, ma sempre di povertà si tratta. In questo ambito, ci si pone la domanda se sia possibile eliminare la povertà. Una buona risposta ci viene data da padre Vilson Groh, con il suo “progetto aquilone”, attraverso il quale vengono coinvolte scuole in Brasile e in Italia. Questo progetto mira ad attuare una convivenza, al di là di qualsiasi barriera. La scuola deve essere il primo luogo per un’intercultura privilegiata dove i diritti umani sono riconosciuti e vi è una collaborazione tra etnie, religioni e società. Vilson da 18 anni è il referente per la parte brasiliana e tiene seminari sulla pedagogia della liberazione. Il suo sogno è quello di realizzare la costruzione di una nuova comunità, non più basata sullo sfruttamento, sull’emarginazione, sull’esclusione, ma sulla condivisione dei valori e dei progetti comuni da realizzare con l’attiva partecipazione di tutti. Commento personale: il libro è sicuramente di interesse attuale e di forte impatto. Mai come in questi anni si parla infatti di globalizzazione e delle sue implicazioni. Non mi ero mai soffermata a pensare alla vera idea di questo movimento e di ciò che ne comportasse. Inoltre, ho trovato molto interessante il discorso sull’intercultura. Una frase che mi è rimasta molto impressa è il motto di Vilson: “Pane e bellezza”, dove il pane è inteso come soddisfazione dei bisogni primari e la bellezza è quella interna, cioè l’autostima, la bellezza dei rapporti con gli altri e per la vita umana. Il voto che darei a questo libro su una scala da uno a dieci è sicuramente 8. Arianna Sordi – studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona IL BULLISMO Un atto di violenza Testi di Laudemo, con un racconto di Marie-Sabine Roger, illustrazioni di Cassandre Guilbert, traduzione a cura di Sara Bompani, testi italiani con la collaborazione di Francesco Milanese, presentazione di Francesco Milanese; Zoo Libri, 2008, pagg. 48, euro 11,00 Questo libro può essere considerato una “guida anti-bullismo”. Infatti, al suo interno, si possono trovare le risposte alle più comuni domande al riguardo, consigli su come comportarsi, numeri e siti utili ed estratti di libri su tale argomento. Infine, si può trovare un’appendice nella quale, in termini rigorosamente giuridici, vengono spiegate le leggi, le sanzioni e il rapporto statobullismo nell’ultimo decennio con, in conclusione, un ricco glossario di termini tecnici. Alessio Ruaro – studente Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona BACI Illustrazioni di Goele Dewanckel, Orecchio Acerbo editore, 2013, pagg. 36, euro 15,00 L’autore descrive ogni manifestazione di amore in un susseguirsi di immagini, colori e forme che prendono vita e parola in un turbine di emozioni. Le illustrazioni, in questo caso, assumono un ruolo chiave, in quanto sono esse a parlare e a descrivere quel sentimento così concreto e inesprimibile che è l’amore, concretato dal bacio. Questa unione può essere descritta in diversi modi, spaziando dalla dimostrazione di affetto e amore, fino ad arrivare alla visione del bacio come punto d’incontro tra due diversi mondi. Questo per dire che amare è sempre giusto e, come recita l’unica frase del libro, “ogni bacio una rivoluzione”, l’amore è sempre un trionfo, una conquista senza bisogno di parole. Federica Tessitore – studentessa Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona PIANIFICARE L’OPPRESSIONE Le complicità dell’Accademia israeliana A cura di Enrico Bartolomei, Nicola Perugini, Carlo Tagliacozzo; edizioni SEB 27, 2010, pagg. 200, euro 12,50 Il testo raccoglie saggi che riguardano occupazione, colonialismo, apartheid, istruzione, scritti da accademici, attivisti, rappresentanti di istituzioni e gruppi di ricerca israeliani, palestinesi e internazionali, scelti per includere punti di vista ed esperienze diversificate. L’ambiente accademico e culturale italiano fatica a cogliere l’appello palestinese al boicottaggio accademico e culturale di Israele e le iniziative, in questo senso, nel tempo, sono state davvero poche! Eppure, spesso le università israeliane sorgono su terre espropriate a profughi senza diritto al ritorno né a una compensazione economica per l’esproprio. Né hanno mai condannato l’occupazione dal 1967 o si sono opposte al sistema di apartheid di stato nei confronti dei cittadini non ebrei o alla negazione dei diritti dei profughi. Tutte le istituzioni accademiche israeliane sono complici anche nel collaborare con l’apparato militare-sicuritario per il mantenimento del sistema di oppressione contro i palestinesi. Ilan Pappe, storico israeliano, scrive: “Il boicottaggio dell’accademia è parte di un boicottaggio crescente di cui non si parla: quello dei prodotti israeliani, dei cantanti israeliani. Il boicottaggio ha raggiunto l’accademia perché l’accademia di Israele ha scelto di essere ufficiale, nazionale. Il professor Yehuda Shenhav ha effettuato un controllo al suo interno e ha scoperto che su 9000 membri dell’accademia, solo 30-40 sono attivamente impegnati nel leggere le critiche significative, e un numero più piccolo, solo tre o quattro, fanno lezioni ai propri studenti in modo critico sul sionismo e così via. L’accademia ha scelto di essere la propaganda ufficiale israeliana… L’accademia è la più importante ambasciatrice di Israele nel vantare che siamo l’unica democrazia del MedioOriente.” Che cosa comporterebbe il boicottaggio? Intanto, è una delle poche armi a disposizione di tipo non violento per protestare contro la discriminazione e la violazione dei diritti umani in Palestina. Poi, colpirebbe le istituzioni e non gli individui, verrebbero sospese le ricerche e altri accordi con le università israeliane. Bisognerebbe, infine, chiedere alle istituzioni accademiche israeliane una chiara presa di posizione sulla questione palestinese! Quando il popolo ebraico fu massacrato dal nazismo, tutti quelli che non presero aperta posizione di condanna furono visti come complici. Ora bisogna condannare le università israeliane, corresponsabili dell’etnocidio. Tanto per fare qualche esempio pratico che non necessita di commenti, Dan Schueftan, docente dell’università di Tel Aviv ha affermato in classe: “Gli arabi sono il più grande fallimento della razza umana. Non c’è niente sotto il sole che sia più incasinato dei palestinesi.” Intanto, Arnon Sofer, Università di Haifa, lavora “alla giudaizzazione della Galilea” e Israele viola, secondo uno studio di Human Rights Watch, il diritto all’uguaglianza nell’istruzione dei propri cittadini arabi palestinesi. Renata Rusca Zargar PASSAPORTO PER L’ITALIA Educazione alla cittadinanza e alla Costituzione per ragazzi stranieri Elio Gilberto Bettinelli, Paola Russomando; Vannini Editrice, 2010, pagg. 88, euro 13,00 Questo volumetto sembra quasi una guida turistica ma è molto più ricco di informazioni. Per una persona straniera è assai interessante e istruttivo. Scritto in modo semplice e chiaro, fornisce notizie dettagliate sulla storia italiana o sulle curiosità della nostra vita quotidiana, suddivise anche per zone. Come aiuto, per chi arriva nel nostro paese o per chi sta per ottenerne la cittadinanza, è molto valido e ne condivido sia la stesura che il contenuto. Vittoria Sguerso Passaporto per l’Italia è stato prodotto nell’ambito del progetto “Non uno di meno”, promosso dalla Provincia di Milano e realizzato dal Centro COME, per fornire informazioni sulla concessione della cittadinanza e sulla vita sociale, civile, culturale, artistica, italiana, seguendo anche le indicazioni di giovani stranieri. È, dunque, un testo attualissimo. LIBRI – SEZIONE LETTERATURA LA SCUOLA È FINITA Yves Grevet, Sonda, 2012, traduzione a cura di Fabrizio Meni, pagg. 63, euro 5,50 Questo libro parla di due ragazzi, Alberto e Lila, che vivono nel futuro. Lila andava alla scuola lavoro Fast Food e Alberto alla scuola lavoro Bricogarden. Alberto e Lila erano innamorati. Alberto, un giorno, vede la faccia di Lila che è triste, ma diceva che sarebbe andata in una scuola della Resistenza e gli chiede di andare con lui. Poi Lila parte sola. La polizia segue Alberto per cercare Lila e riportarla al lavoro. Alberto aveva una foto in tasca di Lila e sognava ad occhi aperti che abitavano in una casetta con un ruscello vicino. Un giorno, quando torna a casa, egli trova una lettera di Lila che gli chiedeva di vederlo nei giardini a Parigi. Alberto ha preso la bici di un suo amico ed è andato a Parigi e si è visto di nascosto con Lila. Questo libro mi è piaciuto tanto perché racconta una storia di fantasia che però può diventare reale. Per questo lo consiglio ai giovani perché fa pensare a come può diventare il mondo senza scuola! Ilaria De Lorenzi LIBRI – SEZIONE MIGRANTI La sezione della Biblioteca che mi è piaciuta di più è quella riguardante l’immigrazione, tema molto discusso in questi tempi nel nostro paese, dove è stato istituito (finalmente!) il Ministero dell’Integrazione. In quella sezione, troviamo testimonianze, esperienze e fatti di persone immigrate nel nostro paese che, tramite diari, romanzi, fumetti e autobiografie, hanno deciso di raccontare le difficoltà e gli ostacoli sociali (e non solo) incontrati, le discriminazioni subite, lo shock del totale cambiamento di cultura, ma anche gli aiuti che il popolo italiano gli ha offerto, il processo di “italianizzazione” e la felicità di sentirsi finalmente del tutto cittadini; inoltre, si possono trovare dati tecnici, statistiche, inchieste, interviste e grafici su questo tema più che scottante. Alessio Ruaro – studente Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona BALIVA Marisa Provenzano, Arduino Sacco Editore, 2011, pagg. 100, euro 10,90 Mario Monti, uomo e grande scrittore, è cresciuto in una famiglia come tutte le altre: la madre lo spingeva a intraprendere la carriera di Magistrato, ma senza alcun risultato. Tutto, infatti, era cominciato prima del previsto: in giovane età, egli scrive già il suo primo testo e ha subito un gran successo. Succede, però, come a tanti altri scrittori, che vi siano dei momenti in cui l’ispirazione viene a mancare, quando la penna non ‘riesce a scrivere parole, racconti’, e l’unica soluzione al ‘problema’ è quello di recarsi in altri paesi e luoghi o, semplicemente, cercare quel qualcosa che faccia scoccare la scintilla... Ed ecco che torniamo a Monti: in crisi d'ispirazione, con alle spalle un trauma non del tutto superato, si è trasferito da circa un anno dalla città di origine, Catanzaro, a Badolato, un paesino della costa calabra, alla ricerca della propria vena creativa. Proprio in quella località, stimolato dalla fantasia, prova a immaginare il passato di una bambina nera apparsa improvvisamente sui gradini della chiesa… Questo incontro lo segna particolarmente e inizia a chiedere informazioni in giro, a cercare qualcuno che possa dirgli di più. Ma tutti sembrano non interessarsi a quella giovane fanciulla; anzi, lo esortano a lasciar perdere. Tutti, infatti, hanno ‘paura’, paura di quella bambina che, ogni giorno, sempre allo stesso modo, chiede l’elemosina ai piedi della Chiesa. Nessuno si è mai interessato a lei, si pensa solo che agisca sotto l’ordine di una madre nascosta, che manda l’adolescente per intenerire la gente. Inizialmente, il paese è tutto contro di lui, persino il prete è preoccupato delle conseguenze, mentre le comari predicono malattie e sventure. Ma lo scrittore non si lascia influenzare e, passata la diffidenza iniziale, anche il resto della comunità finirà per accettare e, infine, amare la piccola “straniera’’, alla quale lui affida un nome provvisorio: Baliva. Dopo un certo periodo e varie vicende, Mario riesce a portare Baliva con sé a Catanzaro e a farla studiare dalle elementari alle superiori. Poi, inizia una fase di stacco, perché ella vuole frequentare una delle più famose accademie di moda a Milano. Il tempo passa e Baliva riesce a laurearsi e a entrare in un famoso atelier, dove conosce un ragazzo che a poco a poco diventerà il suo compagno. Tornata a Catanzaro, presenta questo giovane a Monti e rimarrà molto soddisfatta della sua reazione positiva. Alessia Saettone – studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona MIGRANDO Mariana Chiesa Mateos, Orecchio Acerbo editore, 2010, pagg. 68, euro 13,00; dai 6 anni, con commento di Christine Weise, Presidente della sezione Italiana di Amnesty International Il libro illustra, mediante una serie di immagini, una tematica a noi molto vicina: la migrazione. Attraverso le illustrazioni, viene lasciata la libertà di interpretazione al lettore. In questo modo, il libro trasmette, forse ancora più efficacemente che con le parole, un messaggio di speranza, la speranza di tutte le persone che, in cerca di una vita e un futuro migliore, hanno abbandonato il proprio paese e magari anche familiari e amici. Sfogliare tali immagini porta a riflettere e a interpretare, in base alla propria sensibilità, una situazione che riguarda tutti, a cui spesso non attribuiamo la giusta importanza. Giulia Lanati – studentessa Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ In occasione della posa di questa targa nel Galata Museo del Mare di Genova, che ricorda il naufragio del Piroscafo italiano "Principessa Mafalda", il poeta Thomas Guarino scrisse la poesia che segue. Cittadini d'un altro mondo berna bruxelles francoforte parigi buenos aires caracas chicago vancouver basilea lione montevideo ottawa lussemburgo monaco città del messico new york santa fe e ancora marsiglia ginevra perth santiago strasburgo geografia alternativa alla miseria latitudini della fame longitudini delle speranze ricordo della sedia vuota guardata con rispetto e terrore dove nessuno sedeva nell'attesa del ritorno sguardo interrogativo verso la madre niente notizie niente lettera un vago indirizzo ma ci sarà ancora e questa assenza che parlava talvolta d'un mondo che lui costruiva giorno dopo giorno dove i bambini mangiano mattina mezzogiorno e sera le strade sono asfaltate le case piene di luce questa assenza però spesso parlava solo di se stessa o faceva eco all'altra laggiù nascosta il viso tra le mani a leccare le ferite del lavoro il sale delle lacrime le domeniche pomeriggio seduti tutti in fila prigionieri della libertà a guardare il muro di fronte a ricomporre visi e paesaggi familiari mentre i colori sbiadiscono e le voci si affievoliscono il sonno nel quale sprofondi il risveglio nell'aria fredda la discesa nel pozzo la calce che brucia mani viso ed occhi le travi che spezzano le reni e la notte che torna il viso verso il muro per non sentire l'assenza le mani sulle orecchie per non sentire il silenzio c'è stato qualche ritorno ma tante partenze definitive la famiglia da ricomporre imparare insieme a vivere altrove dimenticare nella speranza del mai più mentre il passato la tua lingua le tue abitudini perdono consistenza prezzo da pagare per essere integrato fino ad essere come loro parlare la loro lingua e non chiederti più chi sei da dove vieni ma ogni giorno di sfuggita nello specchio chiederti dove sei dove vai ci vorranno anni per accettare questa tua nuova strada. Thomas Guarino DIRITTI I diritti umani non conoscono confini. Ma il rapporto di Amnesty International 2013 mostra che i governi stanno usando la scusa di 'affari interni' per attuare vergognosi tentativi di bloccare un'azione internazionale concertata per risolvere le emergenze dei diritti umani. Il rapporto è scaricabile a questo link: https://www.amnesty.org/en/annual-report/2013 CAMPAGNA AMNESTY PER I DIRITTI DEI ROM http://www.progre.eu/2013/05/19/rom-la-discriminazione-continua/ EVENTI - INCONTRI Che Festival 2013 dal 31 Maggio al 9 Giugno Dalle 14 all'1 di notte!! Via Balleydier al centro dell'elicoidale a Genova Ovest Finalmente è tornato a Genova il Festival della Solidarietà. 10 Giorni di eventi ad accesso gratuito: basta portare con sé almeno uno dei generi oggetto della raccolta. Alimentari: FARINA - RISO - ZUCCHERO - SALE - LEGUMI PELATI - TONNO IN SCATOLA - BISCOTTI – MIELE Materiale scolastico: QUADERNI PENNE - MATITE - GOMME - TEMPERINI - PENNARELLI - MATITE COLORATE Materiale igienico: DENTIFRICIO - SPAZZOLINO - SAPONETTE - DETERSIVI E SAPONI PER BUCATO - PANNOLONI - PANNOLINI – ASSORBENTI Medicinali: ANTIBIOTICI - ANTINFIAMMATORI - ANTIDOLORIFICI - ANTIPIRETICI Serate a tema: Vesparaduno Internazionale - Ballo Liscio Swing - Rock - Ska - Hip-hop cabaret di Zelig off e Colorado Cafe' Stand gastronomici dal mondo Concerti e Dj set Laboratori per bambini Mercatino d'artigianato Dibattiti e Cineforum Danza, sport, cabaret e molto altro ancora.... condividi e diffondi la notizia, un piccolo gesto per un grande divertimento!!! Info sulla missione di quest'anno: www.creatividellanottemusicforpeace.org EVENTI - INCONTRI A Modena apre il primo supermercato su base banca del tempo. Ci lavorano volontari, sia nella ristrutturazione, sia nella gestione. Ricevono punti e alla cassa pagheranno la spesa con quelli. E’ gestito da una rete di associazioni che scambieranno spesa con ore di lavoro prestato gratuitamente. Banca del Tempo di Savona Associaz. di promozione sociale Via F. Crispi, 20 – 17100 Savona Codice fiscale 92098380097 Tel. 346 – 62.64.549 [email protected] http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/03/27/news/portobello-supermercato-per-chi-nonpuo-pagare-1.6771758 http://www.napolicittasociale.it/portal/esperienze/3208-a-modena-nasce-il-supermercato-dellasolidariet%C3%A0.html PETIZIONE “Il carcere, quello di San Vittore, e la mia infanzia si sono intersecate per tanti anni, tanti quanti gli anni di condanna dati a mia madre. Varcare la soglia di questo antico carcere era difficile ma i giorni più tristi erano tutte le occasioni di festa o importanti: il Natale, i compleanni, il primo giorno di scuola, le recite di fine anno, il ritiro delle pagelle: mia mamma non era mai presente. Essere figli di detenuti, vuol dire subire una condanna per qualcosa che non si è commesso. L’assenza del proprio genitore in occasioni importanti della vita provoca sensi di colpa e vergogna che si portano dietro per anni. Oggi il carcere non consente al detenuto di uscire per essere presenti a importanti eventi della vita familiare, fatta eccezione per la scomparsa di persone molto vicine al detenuto. Ma secondo l'articolo 9 della Carta ONU sui diritti del fanciullo, il bambino ha diritto ad intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con entrambi i genitori. La presenza del genitore detenuto nei momenti importanti della vita del figlio, andrebbe tutelata. Mi chiamo Greta e ho ventitré anni. Durante la mia infanzia non ho potuto avere la mamma vicina nei momenti più importanti poiché era detenuta. La sala colloqui a San Vittore non era predisposta per i bambini. I colloqui erano con tutti gli altri detenuti, tra me e la mamma c'era un tavolo di marmo freddo e non era permesso abbracciarsi. Oggi vorrei chiedere che i figli di detenuti non debbano più subire condanne per crimini che non hanno commesso e che sia loro consentito di trascorrere le occasioni importanti della vita, per qualche ora, con i genitori. Grazie, Greta di Bambinisenzasbarre via Change.org” https://www.change.org/it/petizioni/non-un-mio-crimine-ma-una-mia-condannabambinisenzasbarre?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=24276&alert_ id=mnPvWQdDGn_hTaTbPeCNv