GIUGNO 2013 Newsletter n. 12/2013 La Biblioteca si

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GIUGNO 2013 Newsletter n. 12/2013 La Biblioteca si
GIUGNO 2013
Newsletter n. 12/2013
Benvenuti al dodicesimo appuntamento del 2013 con la newsletter di “LIBROMONDO”, Centro di
Documentazione sull’Educazione alla Pace e alla Mondialità e sulla Cooperazione Internazionale di Savona!
DA QUESTO NUMERO INIZIA LA COLLABORAZIONE ATTIVA CON IL LICEO SCIENTIFICO “O.
GRASSI” DI SAVONA CHE RINGRAZIAMO DI CUORE.
La Biblioteca si rivolge a TUTTI: scuole, enti, associazioni, persone singole che amano leggere,
conoscere e comprendere. I libri potranno essere consultati in loco o presi in prestito.
In particolare, gli insegnanti di qualsiasi ordine di scuole possono incontrare i volontari,
visitare la Biblioteca previo appuntamento, chiedere libri in prestito per le loro classi.
La newsletter sarà inviata nei primissimi giorni del mese e all’inizio della seconda quindicina.
Quindi, invitiamo le Associazioni, gli Enti e le Istituzioni a inviarci, almeno due giorni prima
delle scadenze indicate, notizie degli eventi del periodo successivo che, diversamente, non
potrebbero essere pubblicati nella seconda parte della newsletter. Gli eventi, incontri o altro
dovranno, comunque, essere inerenti le tematiche di LIBROMONDO. Le sezioni sono:
Europa, Asia, Africa, Americhe, Italia, Donne, Bambini, Religioni, Cooperazione
Internazionale, Migranti, Popoli, Diritti, Salute, Hanseniani, Educazione alla Mondialità,
Pace, Economia, Sviluppo, Alternative allo sviluppo, Ambiente, Terzo Settore, Mass Media,
Protagonisti, Letterature, Fiabe, Favole.
Per qualsiasi informazione o comunicazione si può inviare una mail a: [email protected]
L’orario di apertura al pubblico della Biblioteca è:
lunedì, ore 15-17,30
giovedì, ore 9,30-12
SOMMARIO NEWSLETTER:
 Libri della SEZIONE EDUCAZIONE
 Libri della SEZIONE LETTERATURA
 SEZIONE MIGRANTI
 Libri della SEZIONE MIGRANTI
 TARGA A GENOVA E POESIA “CITTADINI D’UN ALTRO MONDO”; DIRITTI
(RAPPORTO AMNESTY INTERNATIONAL); EVENTI - INCONTRI: FESTIVAL
DELLA SOLIDARIETÀ A GENOVA; SUPERMERCATO PER CHI NON PUÒ PAGARE
A MODENA; PETIZIONE PER I FIGLI DEI CARCERATI.
Tutte le newsletter precedenti sono archiviate sul sito dell’AIFO e si possono consultare
cliccando al seguente link:
www.aifo.it/libromondo
Da ogni minuscolo germoglio nasce un albero con molte fronde. Ogni fortezza si erige con
la posa della prima pietra. Ogni viaggio comincia con un solo passo.
Lao Tse (VI secolo a. C.)
LIBRI – SEZIONE EDUCAZIONE
INVESTIRE SUI POVERI
Padre Vilson Groh e una proposta educativa di frontiera
Antonio Polselli, Città Nuova, 2010, pagg. 238, euro 16,50
Tempo di lettura: 5 ore. Epoca in cui è ambientata la vicenda: ai giorni
nostri. Luogo in cui è ambientata la vicenda: soprattutto Brasile e Italia
Trama: Si parte dall’analizzare che cosa sia la globalizzazione. Questo
concetto è da diversi anni studio tra i più autorevoli intellettuali: esso è
apparso per la prima volta negli anni settanta e indicava una nuova
tendenza economica intrapresa da alcune aziende che volevano estendere
la propria attività su scala mondiale. Riguardo il processo di
globalizzazione, l’autore ci fa notare come esistano due atteggiamenti
opposti di interpretazione: uno esalta le opportunità legate a questo
fenomeno; l’altro evidenzia i rischi. La globalizzazione può, quindi, essere
vista sia come offerta di nuove opportunità sia come elemento che
aumenta le diseguaglianze e la povertà tra gli uomini. Attorno
all’affermazione della globalizzazione, è nato un movimento
antiglobalizzazione, no-global. Questo movimento è soprattutto giovanile
e raccoglie organizzazioni e gruppi di provenienza politica molto diversi, critica la globalizzazione
soprattutto per i suoi risvolti economici. Per molti di loro, infatti, quest’ultima è solamente deriva
verso la povertà per molte persone, appiattimento culturale, devastazione dell’ambiente e dissesto
ecologico. Secondo l’autore, non bisogna, però, scordare che la globalizzazione può portare
speranza in una vita migliore, attraverso la diffusione del benessere nei paesi più poveri. Inoltre, un
mondo globalizzato è caratterizzato da una massiccia presenza di nuove tecnologie. Purtroppo, si
configurano anche molteplici disuguaglianze sociali che non fanno altro che aumentare il divario
economico tra popolazioni. Tutto ciò porta a un potente flusso migratorio, soprattutto dai paesi del
sud del mondo, notoriamente più poveri. Polselli ci fa notare come appunto vi sia una geografia
della realtà che si può delineare con la parte sud del pianeta terra, dove milioni di persone povere
sono costrette a combattere per sopravvivere: là vive il 40% dei poveri del mondo. Il sottosviluppo
rappresenta il comune denominatore di quelle zone e indica una situazione di arretratezza
economica, sociale e tecnologica. Negli ultimi decenni, nazioni come Cina, India e Brasile, fino a
qualche tempo fa terribilmente povere, sono entrate a far parte dell’economia globale e hanno
aumentato il reddito pro capite. La povertà, ci viene spiegato, si può suddividere in relativa e
assoluta, ma sempre di povertà si tratta. In questo ambito, ci si pone la domanda se sia possibile
eliminare la povertà. Una buona risposta ci viene data da padre Vilson Groh, con il suo “progetto
aquilone”, attraverso il quale vengono coinvolte scuole in Brasile e in Italia. Questo progetto mira
ad attuare una convivenza, al di là di qualsiasi barriera. La scuola deve essere il primo luogo per
un’intercultura privilegiata dove i diritti umani sono riconosciuti e vi è una collaborazione tra etnie,
religioni e società. Vilson da 18 anni è il referente per la parte brasiliana e tiene seminari sulla
pedagogia della liberazione. Il suo sogno è quello di realizzare la costruzione di una nuova
comunità, non più basata sullo sfruttamento, sull’emarginazione, sull’esclusione, ma sulla
condivisione dei valori e dei progetti comuni da realizzare con l’attiva partecipazione di tutti.
Commento personale: il libro è sicuramente di interesse attuale e di forte impatto. Mai come in
questi anni si parla infatti di globalizzazione e delle sue implicazioni. Non mi ero mai soffermata a
pensare alla vera idea di questo movimento e di ciò che ne comportasse. Inoltre, ho trovato molto
interessante il discorso sull’intercultura. Una frase che mi è rimasta molto impressa è il motto di
Vilson: “Pane e bellezza”, dove il pane è inteso come soddisfazione dei bisogni primari e la bellezza
è quella interna, cioè l’autostima, la bellezza dei rapporti con gli altri e per la vita umana. Il voto
che darei a questo libro su una scala da uno a dieci è sicuramente 8.
Arianna Sordi – studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
IL BULLISMO
Un atto di violenza
Testi di Laudemo, con un racconto di Marie-Sabine Roger, illustrazioni di Cassandre Guilbert,
traduzione a cura di Sara Bompani, testi italiani con la collaborazione di Francesco Milanese,
presentazione di Francesco Milanese; Zoo Libri, 2008, pagg. 48, euro 11,00
Questo libro può essere considerato una “guida anti-bullismo”.
Infatti, al suo interno, si possono trovare le risposte alle più
comuni domande al riguardo, consigli su come comportarsi,
numeri e siti utili ed estratti di libri su tale argomento. Infine, si
può trovare un’appendice nella quale, in termini rigorosamente
giuridici, vengono spiegate le leggi, le sanzioni e il rapporto statobullismo nell’ultimo decennio con, in conclusione, un ricco
glossario di termini tecnici.
Alessio Ruaro – studente Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona
BACI
Illustrazioni di Goele Dewanckel, Orecchio Acerbo editore, 2013, pagg. 36, euro 15,00
L’autore descrive ogni manifestazione di amore in un susseguirsi di
immagini, colori e forme che prendono vita e parola in un turbine di
emozioni. Le illustrazioni, in questo caso, assumono un ruolo
chiave, in quanto sono esse a parlare e a descrivere quel sentimento
così concreto e inesprimibile che è l’amore, concretato dal bacio.
Questa unione può essere descritta in diversi modi, spaziando dalla
dimostrazione di affetto e amore, fino ad arrivare alla visione del
bacio come punto d’incontro tra due diversi mondi. Questo per dire
che amare è sempre giusto e, come recita l’unica frase del libro,
“ogni bacio una rivoluzione”, l’amore è sempre un trionfo, una
conquista senza bisogno di parole.
Federica Tessitore – studentessa Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona
PIANIFICARE L’OPPRESSIONE
Le complicità dell’Accademia israeliana
A cura di Enrico Bartolomei, Nicola Perugini, Carlo Tagliacozzo; edizioni SEB 27, 2010, pagg. 200,
euro 12,50
Il testo raccoglie saggi che riguardano occupazione, colonialismo,
apartheid, istruzione, scritti da accademici, attivisti, rappresentanti
di istituzioni e gruppi di ricerca israeliani, palestinesi e
internazionali, scelti per includere punti di vista ed esperienze
diversificate. L’ambiente accademico e culturale italiano fatica a
cogliere l’appello palestinese al boicottaggio accademico e
culturale di Israele e le iniziative, in questo senso, nel tempo, sono
state davvero poche! Eppure, spesso le università israeliane
sorgono su terre espropriate a profughi senza diritto al ritorno né a
una compensazione economica per l’esproprio. Né hanno mai
condannato l’occupazione dal 1967 o si sono opposte al sistema di
apartheid di stato nei confronti dei cittadini non ebrei o alla
negazione dei diritti dei profughi. Tutte le istituzioni accademiche
israeliane sono complici anche nel collaborare con l’apparato
militare-sicuritario per il mantenimento del sistema di oppressione
contro i palestinesi. Ilan Pappe, storico israeliano, scrive: “Il
boicottaggio dell’accademia è parte di un boicottaggio crescente di cui non si parla: quello dei
prodotti israeliani, dei cantanti israeliani. Il boicottaggio ha raggiunto l’accademia perché
l’accademia di Israele ha scelto di essere ufficiale, nazionale. Il professor Yehuda Shenhav ha
effettuato un controllo al suo interno e ha scoperto che su 9000 membri dell’accademia, solo 30-40
sono attivamente impegnati nel leggere le critiche significative, e un numero più piccolo, solo tre o
quattro, fanno lezioni ai propri studenti in modo critico sul sionismo e così via. L’accademia ha
scelto di essere la propaganda ufficiale israeliana… L’accademia è la più importante ambasciatrice
di Israele nel vantare che siamo l’unica democrazia del MedioOriente.” Che cosa comporterebbe il
boicottaggio? Intanto, è una delle poche armi a disposizione di tipo non violento per protestare
contro la discriminazione e la violazione dei diritti umani in Palestina. Poi, colpirebbe le istituzioni
e non gli individui, verrebbero sospese le ricerche e altri accordi con le università israeliane.
Bisognerebbe, infine, chiedere alle istituzioni accademiche israeliane una chiara presa di posizione
sulla questione palestinese! Quando il popolo ebraico fu massacrato dal nazismo, tutti quelli che
non presero aperta posizione di condanna furono visti come complici. Ora bisogna condannare le
università israeliane, corresponsabili dell’etnocidio. Tanto per fare qualche esempio pratico che non
necessita di commenti, Dan Schueftan, docente dell’università di Tel Aviv ha affermato in classe:
“Gli arabi sono il più grande fallimento della razza umana. Non c’è niente sotto il sole che sia più
incasinato dei palestinesi.” Intanto, Arnon Sofer, Università di Haifa, lavora “alla giudaizzazione
della Galilea” e Israele viola, secondo uno studio di Human Rights Watch, il diritto all’uguaglianza
nell’istruzione dei propri cittadini arabi palestinesi.
Renata Rusca Zargar
PASSAPORTO PER L’ITALIA
Educazione alla cittadinanza e alla Costituzione per ragazzi stranieri
Elio Gilberto Bettinelli, Paola Russomando; Vannini Editrice, 2010, pagg. 88, euro 13,00
Questo volumetto sembra quasi una guida turistica ma è molto più
ricco di informazioni. Per una persona straniera è assai interessante
e istruttivo. Scritto in modo semplice e chiaro, fornisce notizie
dettagliate sulla storia italiana o sulle curiosità della nostra vita
quotidiana, suddivise anche per zone. Come aiuto, per chi arriva nel
nostro paese o per chi sta per ottenerne la cittadinanza, è molto
valido e ne condivido sia la stesura che il contenuto.
Vittoria Sguerso
Passaporto per l’Italia è stato prodotto nell’ambito del progetto “Non
uno di meno”, promosso dalla Provincia di Milano e realizzato dal
Centro COME, per fornire informazioni sulla concessione della
cittadinanza e sulla vita sociale, civile, culturale, artistica, italiana,
seguendo anche le indicazioni di giovani stranieri. È, dunque, un
testo attualissimo.
LIBRI – SEZIONE LETTERATURA
LA SCUOLA È FINITA
Yves Grevet, Sonda, 2012, traduzione a cura di Fabrizio Meni, pagg. 63, euro 5,50
Questo libro parla di due ragazzi, Alberto e Lila, che vivono nel futuro.
Lila andava alla scuola lavoro Fast Food e Alberto alla scuola lavoro
Bricogarden. Alberto e Lila erano innamorati. Alberto, un giorno, vede la
faccia di Lila che è triste, ma diceva che sarebbe andata in una scuola della
Resistenza e gli chiede di andare con lui.
Poi Lila parte sola. La polizia segue Alberto per cercare Lila e riportarla al
lavoro.
Alberto aveva una foto in tasca di Lila e sognava ad occhi aperti che
abitavano in una casetta con un ruscello vicino. Un giorno, quando torna a
casa, egli trova una lettera di Lila che gli chiedeva di vederlo nei giardini a
Parigi. Alberto ha preso la bici di un suo amico ed è andato a Parigi e si è
visto di nascosto con Lila.
Questo libro mi è piaciuto tanto perché racconta una storia di fantasia che però può diventare reale.
Per questo lo consiglio ai giovani perché fa pensare a come può diventare il mondo senza scuola!
Ilaria De Lorenzi
LIBRI – SEZIONE MIGRANTI
La sezione della Biblioteca che mi è piaciuta di più è quella riguardante l’immigrazione, tema molto
discusso in questi tempi nel nostro paese, dove è stato istituito (finalmente!) il Ministero
dell’Integrazione. In quella sezione, troviamo testimonianze, esperienze e fatti di persone immigrate
nel nostro paese che, tramite diari, romanzi, fumetti e autobiografie, hanno deciso di raccontare le
difficoltà e gli ostacoli sociali (e non solo) incontrati, le discriminazioni subite, lo shock del totale
cambiamento di cultura, ma anche gli aiuti che il popolo italiano gli ha offerto, il processo di
“italianizzazione” e la felicità di sentirsi finalmente del tutto cittadini; inoltre, si possono trovare
dati tecnici, statistiche, inchieste, interviste e grafici su questo tema più che scottante.
Alessio Ruaro – studente Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona
BALIVA
Marisa Provenzano, Arduino Sacco Editore, 2011, pagg. 100, euro 10,90
Mario Monti, uomo e grande scrittore, è cresciuto in una famiglia
come tutte le altre: la madre lo spingeva a intraprendere la carriera
di Magistrato, ma senza alcun risultato. Tutto, infatti, era
cominciato prima del previsto: in giovane età, egli scrive già il suo
primo testo e ha subito un gran successo. Succede, però, come a
tanti altri scrittori, che vi siano dei momenti in cui l’ispirazione
viene a mancare, quando la penna non ‘riesce a scrivere parole,
racconti’, e l’unica soluzione al ‘problema’ è quello di recarsi in
altri paesi e luoghi o, semplicemente, cercare quel qualcosa che
faccia scoccare la scintilla... Ed ecco che torniamo a Monti: in crisi
d'ispirazione, con alle spalle un trauma non del tutto superato, si è
trasferito da circa un anno dalla città di origine, Catanzaro, a
Badolato, un paesino della costa calabra, alla ricerca della propria
vena creativa. Proprio in quella località, stimolato dalla fantasia,
prova a immaginare il passato di una bambina nera apparsa
improvvisamente sui gradini della chiesa… Questo incontro lo
segna particolarmente e inizia a chiedere informazioni in giro, a
cercare qualcuno che possa dirgli di più. Ma tutti sembrano non interessarsi a quella giovane
fanciulla; anzi, lo esortano a lasciar perdere. Tutti, infatti, hanno ‘paura’, paura di quella bambina
che, ogni giorno, sempre allo stesso modo, chiede l’elemosina ai piedi della Chiesa. Nessuno si è
mai interessato a lei, si pensa solo che agisca sotto l’ordine di una madre nascosta, che manda
l’adolescente per intenerire la gente. Inizialmente, il paese è tutto contro di lui, persino il prete è
preoccupato delle conseguenze, mentre le comari predicono malattie e sventure. Ma lo scrittore non
si lascia influenzare e, passata la diffidenza iniziale, anche il resto della comunità finirà per
accettare e, infine, amare la piccola “straniera’’, alla quale lui affida un nome provvisorio: Baliva.
Dopo un certo periodo e varie vicende, Mario riesce a portare Baliva con sé a Catanzaro e a farla
studiare dalle elementari alle superiori. Poi, inizia una fase di stacco, perché ella vuole frequentare
una delle più famose accademie di moda a Milano. Il tempo passa e Baliva riesce a laurearsi e a
entrare in un famoso atelier, dove conosce un ragazzo che a poco a poco diventerà il suo compagno.
Tornata a Catanzaro, presenta questo giovane a Monti e rimarrà molto soddisfatta della sua reazione
positiva.
Alessia Saettone – studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
MIGRANDO
Mariana Chiesa Mateos, Orecchio Acerbo editore, 2010, pagg. 68, euro 13,00; dai 6 anni, con
commento di Christine Weise, Presidente della sezione Italiana di Amnesty International
Il libro illustra, mediante una serie di immagini, una tematica a
noi molto vicina: la migrazione. Attraverso le illustrazioni,
viene lasciata la libertà di interpretazione al lettore. In questo
modo, il libro trasmette, forse ancora più efficacemente che con
le parole, un messaggio di speranza, la speranza di tutte le
persone che, in cerca di una vita e un futuro migliore, hanno
abbandonato il proprio paese e magari anche familiari e amici.
Sfogliare tali immagini porta a riflettere e a interpretare, in base
alla propria sensibilità, una situazione che riguarda tutti, a cui
spesso non attribuiamo la giusta importanza.
Giulia Lanati – studentessa Liceo Scientifico “O. Grassi” Savona
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In occasione della posa di questa targa nel Galata Museo del Mare di Genova, che ricorda il
naufragio del Piroscafo italiano "Principessa Mafalda", il poeta Thomas Guarino scrisse la poesia
che segue.
Cittadini d'un altro mondo
berna bruxelles francoforte parigi
buenos aires caracas chicago vancouver
basilea lione montevideo ottawa
lussemburgo monaco città del messico new york
santa fe
e ancora
marsiglia ginevra perth santiago strasburgo
geografia alternativa alla miseria
latitudini della fame
longitudini delle speranze
ricordo della sedia vuota
guardata con rispetto e terrore
dove nessuno sedeva nell'attesa del ritorno
sguardo interrogativo verso la madre
niente notizie niente lettera
un vago indirizzo ma ci sarà ancora
e questa assenza che parlava talvolta
d'un mondo che lui costruiva
giorno dopo giorno
dove i bambini mangiano
mattina mezzogiorno e sera
le strade sono
asfaltate
le case piene di luce
questa assenza però
spesso parlava solo di se stessa
o faceva eco all'altra laggiù
nascosta
il viso tra le mani a leccare
le ferite del lavoro
il sale delle lacrime
le domeniche pomeriggio
seduti tutti in fila
prigionieri della libertà
a guardare il muro di fronte
a ricomporre visi e paesaggi familiari
mentre i colori sbiadiscono
e le voci si affievoliscono
il sonno nel quale sprofondi
il risveglio nell'aria fredda
la discesa nel pozzo
la calce che brucia mani viso ed occhi
le travi che spezzano le reni
e la notte che torna
il viso verso il muro
per non sentire l'assenza
le mani sulle orecchie
per non sentire il silenzio
c'è stato qualche ritorno
ma tante partenze definitive
la famiglia da ricomporre
imparare insieme a
vivere altrove
dimenticare nella speranza
del mai più
mentre il passato
la tua lingua le tue abitudini
perdono consistenza
prezzo da pagare
per essere integrato
fino ad essere come loro
parlare la loro lingua
e non chiederti più
chi sei
da dove vieni
ma
ogni giorno di sfuggita
nello specchio chiederti
dove sei
dove vai
ci vorranno anni
per
accettare questa
tua nuova strada.
Thomas Guarino
DIRITTI
I diritti umani non conoscono confini. Ma il rapporto di Amnesty International 2013 mostra che i
governi stanno usando la scusa di 'affari interni' per attuare vergognosi tentativi di bloccare
un'azione internazionale concertata per risolvere le emergenze dei diritti umani.
Il rapporto è scaricabile a questo link:
https://www.amnesty.org/en/annual-report/2013
CAMPAGNA AMNESTY PER I DIRITTI DEI ROM
http://www.progre.eu/2013/05/19/rom-la-discriminazione-continua/
EVENTI - INCONTRI
Che Festival 2013
dal 31 Maggio al 9 Giugno
Dalle 14 all'1 di notte!! Via Balleydier al centro dell'elicoidale a Genova Ovest
Finalmente è tornato a Genova il Festival della Solidarietà.
10 Giorni di eventi ad accesso gratuito: basta portare con sé almeno uno dei generi
oggetto della raccolta. Alimentari: FARINA - RISO - ZUCCHERO - SALE - LEGUMI PELATI - TONNO IN SCATOLA - BISCOTTI – MIELE Materiale scolastico: QUADERNI PENNE - MATITE - GOMME - TEMPERINI - PENNARELLI - MATITE COLORATE
Materiale igienico: DENTIFRICIO - SPAZZOLINO - SAPONETTE - DETERSIVI E
SAPONI PER BUCATO - PANNOLONI - PANNOLINI – ASSORBENTI Medicinali:
ANTIBIOTICI - ANTINFIAMMATORI - ANTIDOLORIFICI - ANTIPIRETICI
Serate a tema:
Vesparaduno Internazionale - Ballo Liscio Swing - Rock - Ska - Hip-hop
cabaret di Zelig off e Colorado Cafe'
Stand gastronomici dal mondo
Concerti e Dj set
Laboratori per bambini
Mercatino d'artigianato
Dibattiti e Cineforum
Danza, sport, cabaret
e molto altro ancora....
condividi e diffondi la notizia, un piccolo gesto per un grande divertimento!!!
Info sulla missione di quest'anno: www.creatividellanottemusicforpeace.org
EVENTI - INCONTRI
A Modena apre il primo supermercato su base banca del tempo.
Ci lavorano volontari, sia nella ristrutturazione, sia nella gestione.
Ricevono punti e alla cassa pagheranno la spesa con quelli.
E’ gestito da una rete di associazioni che scambieranno spesa con ore di lavoro
prestato gratuitamente.
Banca del Tempo di Savona
Associaz. di promozione sociale
Via F. Crispi, 20 – 17100 Savona
Codice fiscale 92098380097
Tel. 346 – 62.64.549
[email protected]
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/03/27/news/portobello-supermercato-per-chi-nonpuo-pagare-1.6771758
http://www.napolicittasociale.it/portal/esperienze/3208-a-modena-nasce-il-supermercato-dellasolidariet%C3%A0.html
PETIZIONE
“Il carcere, quello di San Vittore, e la mia infanzia si sono intersecate per tanti anni, tanti
quanti gli anni di condanna dati a mia madre. Varcare la soglia di questo antico carcere era
difficile ma i giorni più tristi erano tutte le occasioni di festa o importanti: il Natale, i compleanni, il
primo giorno di scuola, le recite di fine anno, il ritiro delle pagelle: mia mamma non era mai
presente.
Essere figli di detenuti, vuol dire subire una condanna per qualcosa che non si è commesso.
L’assenza del proprio genitore in occasioni importanti della vita provoca sensi di colpa e vergogna
che si portano dietro per anni.
Oggi il carcere non consente al detenuto di uscire per essere presenti a importanti eventi della
vita familiare, fatta eccezione per la scomparsa di persone molto vicine al detenuto.
Ma secondo l'articolo 9 della Carta ONU sui diritti del fanciullo, il bambino ha diritto ad
intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con entrambi i genitori.
La presenza del genitore detenuto nei momenti importanti della vita del figlio, andrebbe
tutelata.
Mi chiamo Greta e ho ventitré anni. Durante la mia infanzia non ho potuto avere la mamma
vicina nei momenti più importanti poiché era detenuta.
La sala colloqui a San Vittore non era predisposta per i bambini. I colloqui erano con tutti gli altri
detenuti, tra me e la mamma c'era un tavolo di marmo freddo e non era permesso abbracciarsi.
Oggi vorrei chiedere che i figli di detenuti non debbano più subire condanne per crimini che
non hanno commesso e che sia loro consentito di trascorrere le occasioni importanti della vita,
per qualche ora, con i genitori.
Grazie,
Greta di Bambinisenzasbarre via Change.org”
https://www.change.org/it/petizioni/non-un-mio-crimine-ma-una-mia-condannabambinisenzasbarre?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=24276&alert_
id=mnPvWQdDGn_hTaTbPeCNv