LIBROMONDO - Informa Provincia
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2 NOVEMBRE 2010 Newsletter n. 11/2010 Benvenuti al nuovo appuntamento con la newsletter di “LIBROMONDO”, Centro di Documentazione sull’Educazione alla Pace e alla Mondialità e sulla Cooperazione Internazionale di Savona. Ringraziamo le case editrici e le associazioni per la collaborazione e ricordiamo a chi volesse inviarci pubblicazioni o altro materiale inerente al nostro Centro di documentazione, collaborare con noi, segnalarci iniziative ed eventi o semplicemente richiedere informazioni di scrivere una mail a: “LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Cadorna, 17100 Savona; oppure inviare una mail a: [email protected] Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo numero della newsletter. Il Centro è aperto al pubblico nei giorni di lunedì e mercoledì dalle 17 alle 19, martedì e giovedì dalle 9,30 alle 11,30. Nell’orario suddetto è possibile contattare i volontari al numero di telefono: 019 263087. Per informazioni è possibile visitare il sito: http://www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm Si comunica che gli utenti iscritti a FACEBOOK possono visitare il sito “LIBROMONDO” categoria “Gruppi” e fare richiesta di iscrizione. Il servizio in quanto strumento di scambio di notizie e/o di recensioni, non implica adesione alle opinioni ivi espresse, purché siano inerenti agli obiettivi di “Libromondo”. “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 1 LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI IL BAMBINO CHE LEGGEVA IL CORANO Ali Etraz, Newton Compton Editori, collana “Nuova Narrativa Newton”, 2009, pp. 287, euro 14,90 La storia narra il percorso di un bambino, “Abir ul Islam”, nato in Pakistan. Per la promessa fatta a Dio da suo padre prima della sua nascita, egli dovrà dedicare la sua vita a servire e diffondere l’Islam. Abir ul Islam, però, sarà un ragazzo speciale, perché speciale è già il suo nome che significa “Profumo dell’Islam”. La sua infanzia sarà serena e felice, nonostante la povertà che vive e che lo circonda. Nonostante la severità delle varie scuole coraniche, che sfocia spesso, per ogni piccolo errore, in punizioni corporali feroci, il suo amore per l’Islam si rafforza sempre di più. Ore interminabili di studio, ubbidienza totale, orrore per il peccato, è ciò che gli viene inculcato durante il periodo della sua fanciullezza. Passano gli anni e la famiglia si trasferisce a New York. Là, attraverso varie conoscenze e la frequentazione di persone diverse, sperimenta che la vita non è fatta solo di preghiera, ubbidienza e rinunce, ma ha tanti altri aspetti, spesso conflittuali. Eppure siamo tutti figli dello stesso Dio: amare e rispettare la propria religione equivale ad amare e rispettare i nostri fratelli. Il fanatismo religioso, di qualsiasi religione, non è amore per l’uomo; bisogna vivere godendo delle piccole cose, nel rispetto di Dio e dell’umanità. Per questo, il percorso di “Abir ul Islam”, come il nostro, è lungo e difficile. Gilda Fornaro “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 2 IN PIENA LUCE Eros e magia a Capo Verde Renzo Mosca, Robin Edizioni, collana “La Biblioteca di Domani”, 2009, pp. 294, euro 14,00 Questo interessantissimo romanzo tratta di una giovane ragazza trentenne, sudafricana bianca, di nome Marion Campbell. Ella conduce una vita agiata piena di successo, ha una macchina lussuosa e una casa con una bella vista sull’oceano, ma non ha nessun legame affettivo importante ed è indifferente a quelle che definisce “sciocchezze sulla razza” che hanno ormai segnato il suo paese. Con la decisione di assumere una ragazza di colore nella sua agenzia di viaggi, nasce in lei il proposito di scavare nelle informazioni della propria infanzia. Da questa decisione Marion scopre che fino a quel giorno è stata cresciuta da genitori che le raccontavano bugie su bugie sulle loro radici e riguardo al colore della pelle, che le dicevano sempre che erano fortunati ad essere bianchi. A Marion vengono in mente i ricordi della sua infanzia solitaria, senza amici e senza conoscenti. Ella sostiene che la pelle ha una memoria che non si cancella, anche se sembra candida come la neve appena caduta dal cielo. Il testo è sincero: ambisce a toccare marginalmente il dilemma delle scelte dei genitori, che non sempre sono le migliori per i figli, ed esamina il problema della discriminazione razziale, con eleganza, coinvolgendolo il lettore dall’inizio alla fine con sentimenti ed emozioni. Zoe Wicomb prosegue on questo romanzo la sua testimonianza sulla storia delle genti del Sudafrica e delle contraddizioni identitarie dei meticci che vivevano in un mondo dove c’erano sia neri che bianchi senza appartenere a nessuno dei due gruppi, costretti a stare da una parte o dall’altra secondo le leggi del momento e della convenienza. Gloria Salino - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 3 IL BAMBINO E IL LEOPARDO Marco Ventura, Bompiani, collana “Tascabili, Romanzi e Racconti”, 2009, pp. 238, euro 10,50 Il romanzo, ambientato in Kashmir e in Italia, sembrerebbe fare riferimento alla spinosa questione del Kashmir (piuttosto sconosciuta da noi) e al problema del terrorismo in quelle zone, dove India e Pakistan si affrontano dal 1947. Quello che ci racconta, però, è un mondo di fantasia. E’ assolutamente impensabile, infatti, che vicino alla frontiera indo-pakistana, vengano lasciati circolare (e sopravvivere) un giornalista italiano e una donna indiana che funge da guida, cioè i due protagonisti. In quelle zone tanto pericolose non può passare neppure un foglio di carta, anzi, i terroristi stessi attraversano il confine cercando passaggi in alta montagna (Himalaya) con grande difficoltà e pericolo. Una donna, poi, da quelle parti, non sarebbe accettata in compagnia di un uomo straniero! Infatti, i combattenti per la liberazione (militanti), proprio negli anni novanta, impedivano alla popolazione persino di avere un videoregistratore in casa (per non guardare “cose brutte”), chiedevano alle donne di indossare il burqa, come le loro sorelle afghane, e molte sono state deturpate addirittura in viso dall’acido, anche se la popolazione non ha mai avuto simpatia per l’ideologia di tipo talebano (non bisogna confondere l’Afghanistan con il Kashmir, secolare patria dei sufi-rishi). Il bambino, poi, figlio segreto della donna e adottato dai due protagonisti, condotto in Italia da piccolo, educato e istruito nel nostro mondo libero, non cambia affatto. Arriva da un covo di terroristi (secondo l’autore) e tale rimane: appena diventato grande torna nel suo paese d’origine e organizza un attentato al Papa, con l’approvazione di sua madre! Perché proprio al Papa? Ma perché qui fa vendere! Invece, i Kashmiri, nei fatti, non nutrono alcun odio né per l’Europa, né tantomeno per il Papa, non conoscono e non sono coinvolti dalla storia europea, anzi, chiedono aiuto all’Europa per poter essere liberi e autodeterminarsi! L’Europa, inoltre, per quanto possa contare, ha ben recepito il problema (come dimostra il Documento di seduta finale del 25-4-2007, alla quale ha partecipato l’Italia nelle persone di Vittorio Agnoletto, Giulietto Chiesa e altri) e ha invitato i suoi partner mondiali India, Pakistan e Cina a risolvere un dramma di così grande portata. Niente di male, dunque, “Il bambino e il leopardo” è un romanzo di fantasia e ognuno può confezionare la storia che vuole. Ma il messaggio che traspare, convalidato dalla presentazione della seconda di copertina, non è di tipo fantastico! Si stimola la credenza di uno scontro di civiltà imprescindibile, di un essere musulmani ovunque e comunque terroristi, votati a combattere inderogabilmente il mondo occidentale, quale che sia! Il verosimile non c’è, ma ci viene fatto credere, visto che non conosciamo bene la realtà e che, oggi, basta accusare i musulmani per avere successo! L’unica realtà, in questo romanzo, sono le incantevoli immagini di un paese dalla bellezza intensa, distrutta dalle sofferenze e dalle morti di molte decine di migliaia di innocenti in un’inesauribile contesa, lascito proprio degli europei colonizzatori. L’amore per il Kashmir è infinito in chi è Kashmiro, e non è un amore per la morte ma per la vita, così come chi è Kashmiro solo di adozione non può accettare che un tragico problema che ha tanto bisogno di essere portato alla luce, venga usato per i soliti scopi personali e per incrementare odio e angoscia in ogni parte del mondo. Zahoor Ahmad Zargar e Renata Rusca Zargar “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 4 ITALIA - BURKINA ANDATA E RITORNO Un viaggio con le favole raccontate dai bambini. Edizioni italiana e francese Bruna Montorsi (a cura di), Edizioni Artestampa, 2009, pp. 80, euro 16,00 I bambini vanno a scuola per leggere e scrivere. In una scuola dell’Africa, in Burkina, dove le mamme non comprano i libri e i quaderni perché non possono e i genitori sono analfabeti, i bambini hanno molte difficoltà per leggere e scrivere. Le favole sono racconti di bambini italiani e burkinabè che se le inviano reciprocamente. Le favole sono scritte in italiano e sotto in francese, accompagnate da bellissime immagini. Parlano di una lepre dispettosa, una iena stupida, una faraona, una tartaruga e una gallina secca. Il progetto didattico è di Bruna Montorsi, mentre le illustrazioni e il progetto grafico sono di Antonella Battimani. I bambini, scambiandosi le favole, hanno imparato a conoscersi. Ilaria De Lorenzi - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona I CAVALIERI DI RE LEV E ALTRE FIABE DELL’UCRAINA Edizione italiana e ucraina Sofia Gallo e Tetyana Gordiyenko, Sinnos, collana “Zefiro”, 2010, pp. 128, euro 10,50 Questo libro, adatto a persone di ogni età, è una raccolta di fiabe ucraine immortali che fanno viaggiare il lettore sulle ali della fantasia. I personaggi sono molto strani e particolari: una donna troppo chiaccherona, un ragazzo che acquista poteri magici senza rendersene conto, una volpe troppo astuta, un vitello di paglia e tanti altri che vi faranno immergere nel mondo ucraino senza riuscire a smettere di leggere. Arianna Craviotto - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 5 AGROENERGIA Soluzioni per il clima o uscita dalla crisi per il capitale? Fançois Houtart. Edizioni Punto Rosso, collana “Libri FMA”, 2009, pp. 232, euro 12,00 Agrocarburanti è il termine più usato per definire quelli che ci eravamo abituati a chiamare "biocombustibili", termini che ormai viene rifiutato dai progressisti. Il termine è infatti erroneamente assimilabile ad un concetto ottimistico di "vita", mentre questo libro cerca di presentare tutte le problematiche ecologiche e sociali, gli effetti della produzione dei nuovi combustibili sulla natura e sulle popolazioni. Ne deriva una critica dell'economia dominante che ignora una parte essenziale della realtà, un tentativo di ricercare una logica economica e politica che rispetti l'equilibrio ecologico e il benessere delle popolazioni. Gabriele Malacrida - studente Liceo Artistico “A. Martini” Savona “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 6 TUTTO-MONDO Edouard Glissant, Edizioni Lavoro, collana “L'Altra Riva”, 2009, pp. 499, euro 24,00 Glissant, noto professore in numerose università , ci introduce in Tutto-Mondo alla scoperta di una nuova realtà dove storie e luoghi si intrecciano, mescolando racconti di schiavi afro-americani con personaggi tipici della sua terra, la Martinica. Quest’ultima è sia punto di partenza che di ritorno dei suoi racconti ambientati dall’Africa al Brasile, dall’Italia all’ Indocina, spaziando da un capo all’altro del mondo. Lo scrittore, come un erede di Colombo, riscopre, in terre così apparentemente differenti, caratteristiche, ambienti, vite sovrapponibili ( come Anastase nella parte prima del romanzo si ritrova nel personaggio di Mycèa.) collegate da un unico filo rosso : il narratore di ogni suo romanzo, Mathieu Beluse. Nel passaggio da un paese all’altro, Mathieu incontra il vecchio veggente Longoué che gli aveva predetto fin dall’infanzia la continua ricerca dell’ignoto e l’interminabile errare in spazi e tempi. Nell’opera traspare lo spirito anticolonialista dell’autore, il suo acceso interesse verso i problemi della decolonizzazione , in quanto egli stesso discendente di schiavi ai quali dedica l’episodio del Colombie, in ricordo delle antiche navi negriere. Le storie apparentemente sconnesse danno vita ad una trama di cui è difficile intravedere il disegno, specialmente per chi si accosta per la prima volta alla lettura di Glissant con Tutto-Mondo senza aver letto i precedenti romanzi come “Il quarto secolo” e “Poetica della Relazione”. Lo scrittore nella sua opera utilizza il metodo dell’”opacità” ossia “non esser compreso totalmente e non comprendere totalmente l’altro” che trasmette al lettore l’ansia della decifrazione. Anna Topasso – studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 7 TERRE DEI NOSTRI SPIRITI Incontri dell'era post-coloniale (1968-1977) Valerio Brunetti, Mauro Pagliai Editore, collana “Le Ragioni dell'Occidente”, 2009, pp. 400, euro 16,00 “Terre dei nostri spiriti” nasce dalle esperienze dell’autore negli anni 1968-1977 come tecnico di cantiere di importanti opere di ingegneria all’estero. Il racconto è arricchito da sagaci deduzioni che tessono un “filo rosso” tra spiritualità e umanità, denuncia sociale della corruzione celata tra gli interessi delle multinazionali, e i rapporti, spesso dolorosi tra le ex colonie e i paesi che le dominavano. L’autore riesce, con le sue esperienze dirette, a narrare aspetti della grande storia attraverso incontri e racconti di persone che fanno parte della piccola storia. Affezionandosi a coloro che gli trasmisero solidi valori: la gente comune; e disprezzando chi cercò di approfittare della sua persona: i funzionari delle multinazionali, i suoi superiori.. soggetti che, pur di guadagnare, sono disposti a pestare i piedi a tutti e il cui unico valore è il denaro. Il suo viaggio inizia in Australia, Valerio apprende molto da quel contesto, sia tecnicamente che umanamente: infatti viene citata spesso positivamente nel corso del testo. Pone in risalto un evento considerato “straordinario”: la caduta di un operaio che avrebbe dovuto essergli stata fatale. Mentre cercano il corpo, l’operaio torna sulle sue gambe illeso, Il giorno seguente tutti i lavoratori organizzano un corteo con a capo un’icona della Madonna dell’età Bizantina…. E Brunetti (Val nel testo) finalmente capisce che anche in un posto strettamente materiale come un cantiere le persone hanno bisogno della spiritualità. La spiritualità intrinseca all’essere umano. Le tappe successive saranno la Libia, che ha ereditato dall’Italia acquedotti, costruzioni, ma soprattutto la burocrazia lentissima e una corruzione eclatante. Val se ne andrà entrambe le volte con l’amaro in bocca, colpito dalla falsità e dalla meschinità dei suoi superiori quando lui ci aveva messo tutto il suo impegno tecnico e umano. A Tarbela (Pakistan) la situazione non è migliore, la colonizzazione ha lasciato in eredità la militarizzazione e la formazione di gruppi ribelli. Al suo arrivo gli propongono subito di comprare un’arma, inizialmente non capisce… successivamente se le procurerà e si troverà in difficoltà con un dipendente di origine pataan (un’etnia facile all’uso di armi, mai sottomessa dal governo centrale né tantomeno da quello Britannico). Scopre poi che ad ostacolarlo non è solo il problema con l’operaio, ma ordini superiori di personaggi molto subdoli. Lega molto con un ragazzo indigeno: Tari, al quale deve la vita e che per solidarietà si licenzierà anche lui dalla corrotta società per cui lavoravano. In Nigeria si trova in situazioni estreme, viene per l’ennesima volta a contatto con persone corrotte che pensano solo al guadagno personale, datori di lavoro ostili e arrivisti. Trova anche qui un amico, un giovane claudicante che “sente” le persone.. con una sensibilità superiore che gli permette di leggere tra le righe. Tari avrà l’importante ruolo di avvertirlo nel momento difficile, anche qui Val può rischiare la vita e ascolta il suo amico licenziandosi. L’ultimo capitolo è molto toccante, Brunetti si trova in Eritrea e decide di aiutare una famiglia indigena camuffandosi da volontario della Croce Rossa. Sono in atto le continue guerriglie tra Etiopi e Eritrei e parte con una Rover per riunire una famiglia, vive una situazione disperata e scopre che gli aspetti della colonizzazione italiana che aveva studiato a scuola sono in realtà ben diversi. È un ragazzo del posto ad aprirgli gli occhi, in questa occasione scopre anche la spiritualità africana, “Val, nelle nostre credenze tradizionali che hanno radici lontane, il sacro non è in cielo ma all’interno della madre terra, da dove si genera la vita”(pag.377). Ovvero gli spiriti camminano tra di noi e ci proteggono. L’autore sente un grande senso di ammirazione per gli uomini eritrei che ancora si battono per la libertà. Uomini dimenticati dalla storia ma amati dalle loro famiglie. Sabina Brandini - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 8 MEMORIE DAL CALABOZO 13 anni sottoterra Mauricio Rosencof e Fernandez Huidobro, Iacobelli, collana “Frammenti di Memoria”, 2009, pp. 319, euro 14,00 Nel libro Memorie dal Calabozo viene trattato il tema della guerra dei cosiddetti MIN, ovvero Movimento di Liberazione Nazionale, contro la dittatura militare uruguaiana. Essa si svolge dal 1973 al 1985 quando i due scrittori autori del libro, Mauricio Rosencof e Eleventerio Fernàndez, sono anche protagonisti di quella tragica parentesi storica, raccontando la vita all’interno delle calabozos, celle di isolamento di 1.80 m e profonde 1.20 m in cui i prigionieri venivano sottoposti a torture fisiche e psicologiche. I due autori vi sono rimasti per tredici anni! Lo scopo delle guardie che compivano certi atti era la propaganda della crudeltà dell’unità come monito per gli altri oppositori considerati sovversivi dal regime. I prigionieri erano costretti dentro le buche a tacere, anche in caso di visite familiari che avvenivano raramente. All’interno delle calabozos essi erano sporchi e denutriti, non potevano comunicare né fare altro, così che il tempo diventasse un’agonia, una sorta di punizione aggiuntiva, straziante ed infinita. I due autori, una notte rinchiusi in calabozos contigue, riuscirono ad aprire un varco nel muro creando un canale di comunicazione basato sul codice morse: fu in quel momento che per i due sui riaccese la vita! Ed è proprio alla fine del libro che si prova una grande commozione che fa capire quanto sia difficile immaginare la vita di chi ha vissuto una simile avventura. Infatti, la dittatura militare in Uruguay si rivelò fra le più violente e cruente: il brutto è che dopo anni di servizio era previsto che le forze armate inserissero ex soldati in uffici pubblici o industriali privati. D'altronde molti colonnelli finirono per lavorare presso la CocaCola, tutelati fino alla fine! Andrea Zanella - studente Liceo Artistico “A. Martini” Savona “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 9 MAPPE DEL CORPO Ingrid De Kok, Donzelli, collana “Poesia”, 2008, pp. 153, euro 14,00 La scrittrice Ingrid De Kok nasce a Stilfontein ( Transvaal ) nel 1951 e trascorre l’infanzia in un ambiente familiare anglofono e fortemente protettivo che la tiene lontana dalla realtà dell’apartheid. Negli anni settanta, studiando all’ Università della Città del Capo e lavorando attivamente nel movimento anti-apartheid, avviene la sua maturazione, soprattutto in ambito politico. Da sempre vede la poesia come l’arte più appropriata per descrivere alle persone ciò che è veramente l’Africa: una terra in cui tutti i giorni vengono spezzate delle vite senza che noi ce ne rendiamo neanche conto. È un mondo che si cerca di aiutare ma che, in realtà, all’occidente, serve schiavo e ignorante per poterlo sfruttare in ogni modo possibile. Finché non sarà il mondo che noi chiamiamo “civilizzato” a voler dare veramente un aiuto, l’Africa non avrà i mezzi per migliorare le proprie condizioni. La produzione di Ingrid De Kok non è vasta, ma le parole con cui racconta il dolore e la disperazione che vede passare sotto i suoi occhi sono forti e hanno la capacità di colpirci nel profondo. Le sue raccolte poetiche principali sono: “Familiar Ground” (1988), “Transfer” (1997), “Terrestrial things” (2002) e “Seasonal fires”. Troviamo poi “Body mapps” (Mappe del corpo”), una raccolta di poesie estrapolate dalle sue opere precedenti. Sono presenti sia poesie di ispirazione privata che derivate da esperienze interiori e pubbliche, con una grande attenzione alle frequenti sofferenze e ingiustizie della gente; semplici immagini domestiche si alternano a riflessioni politiche. I suoi versi sono incentrati sull’apartheid e sulle sue macabre conseguenze. Non tutti i componimenti, però, rievocano a figure di morte o mutilazione, ma parlano anche della speranza che un giorno l’Africa possa essere libera dagli sfruttamenti che vanno avanti da secoli e che possa finalmente procedere il cammino verso il futuro in modo sereno e autonomo, diventando protagonista attiva della storia del mondo. Forse un giorno questo accadrà, ma questo giorno è ancora lontano perché non è per niente facile cambiare la mentalità dell’intero mondo in cui viviamo. Nonostante ciò, dobbiamo rimboccarci le maniche e fare tutto quello che possiamo, anche nel nostro piccolo, per migliorare le condizioni di persone che hanno l’unica colpa di essere nati nei paesi del Terzo Mondo. Costanza Bellelli - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 10 NOTIZIE LOCALI IN BREVE “Uno Sguardo all'Africa” L'Assessorato alla Cooperazione Internazionale della Provincia di Savona presenta: UNO SGUARDO SULL'AFRICA Rassegna di cinema africano VI EDIZIONE realizzato in collaborazione con Nuovofilmstudio, Anolf - Cisl, Progetto Sviluppo - Cgil, Associazione "Melisandra", "Bottega della Bolidarieta'" Coop. Soc., Cesavo, Centro di Documentazione "Libromondo" e Regione Liguria La sesta edizione di Uno sguardo all’Africa propone film diversi tra loro: opere che fanno parte della storia del cinema africano e non solo e film più recenti, “ film dell’erranza”, frutto della diaspora e delle contaminazioni identitarie che caratterizzano il mondo contemporaneo. Un omaggio a Sotigui Kouyaté, uno dei più noti attori teatrali e cinematografici africani discendente di una antichissima stirpe di griot , la cui scomparsa quest’anno ha lasciato un grande vuoto, verrà celebrato con la presenza del figlio, il regista Dani Kouyaté che inaugura la rassegna e con il film La Génèse che la chiude. Programma: • Giovedì 4 novembre ore 20.45: Souvenirs encombrants d’une femme de ménage di Dani Kouyaté, Francia, 2008, 52 min Ospite della serata : Dani Kouyaté, regista • Giovedì 11 novembre ore 20.45: Yeelen di Souleymane Cissé, Mali, 1987, 90 min Ospite della serata Leonardo De Franceschi, autore, insieme a Maria Colletti, del libro “Souleymane Cissé. Con gli occhi dell’eternità” • Giovedì 18 novembre ore 20.45: Siggil di Rémi Mazet Francia/Senegal 2010, 20 min. ANTEPRIMA NAZIONALE Le franc di Djibtil Diop Mambéty Sengeal, 1993, 45 minuti Ospite della serata: Jean Odoutan, compositore, attore, regista, organizzatore di Quintessence, Festival International de cinéma de Ouidah (Benin) • Giovedì 25 novembre ore 20.45: Omaggio a Sotigui Kouyaté La génèse di Cheick Oumar Sissoko, Mali, 1999, 102 min Introduzione di Daniela Ricci “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 11 Ogni sera degustazioni a tema, curate dalla "Bottega della Solidarietà" Coop. Soc. di Savona INGRESSO GRATUITO http://www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/eventi.htm Contatti: [email protected] [email protected] [email protected] LE NOVITA' DI QUESTA EDIZIONE: Quest’anno la rassegna serale si accompagna al progetto “Sguardi sull’Africa: impronte visive e suggestive narrazioni” che prevede un percorso formativo per docenti e una unità didattica rivolta agli alunni del Liceo Ginnasio Statale “G. Chiabrera”, Liceo Artistico “A. Martini” e Liceo “Della Rovere” di Savona . Il progetto è coordinato da : Associazione “Melisandra”, “Bottega della Solidarietà” di Savona e “Savona nel cuore dell’Africa” ed è reso possibile grazie al contributo della Provincia di Savona e della Regione Liguria. Inoltre in occasione della mostra itinerante di arte postale e digitale “I Volti dell’Africa” anche ad Altare, presso il Teatrino Parrocchiale in Piazza Vittorio Veneto, è possibile assistere alle seguenti proiezioni: Venerdì 5 novembre ore 20,45: Sia, le rêve du python, di Dani Kouyaté Ospite della serata : Dani Kouyaté Venerdì 19 novembre ore 20,45: En attendant les hommes, di Katy Lena Ndiaye Ospite della serata: Jean Odoutan “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 12 “Uno Sguardo all'Africa VI Edizione - Savona” “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 13 “Uno Sguardo all'Africa - Altare” “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 14 “Sguardi sull'Africa” “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 15 “I Volti dell'Africa” “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 16 “Il Mondo in tavola” “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 17 “Edulatina” Edulatina. Idee e strumenti per l'integrazione a scuola Realizzato con il contributo della Regione Liguria In collaborazione con MIUR-UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LIGURIA - Ambito Territoriale di Genova; Centro Risorse Alunni Stranieri e Comune di Genova; Ufficio Infanzia Adolescenza Promozione dei Diritti e Integrazione Multiculturale; Assessorato alle Politiche Formative e Servizi Educativi Direzione Politiche Educative Presentazione del corso Primo incontro: dinamiche glocali, rispooste razionali Mercoledì 3 novembre 2010 Genova, Villa Rosazza, piazza Dinegro 3 Ore 14.30 – 18.00 Apertura di Roberto Speciale, Presidente Fondazione Casa America e Centro In Europa Saluto delle Autorità Elena Magni, Dirigente Servizio interventi per il terzo settore e cooperazione allo sviluppo Dipartimento di Salute e Servizi Sociale della Regione Liguria Paolo Giuseppe Veardo, Assessore alle politiche formative, rapporti con gli enti di programmazione e gestione dei servizi educativi del Comune di Genova Claudia Nosenghi, Centro Risorse Alunni Stranieri, Ambito Territoriale di Genova – MIURUfficio Scolastico Regionale per la Liguria Presentazione del corso Carlotta Gualco, direttore Centro In Europa PRIMO INCONTRO: DINAMICHE GLOCALI, RISPOSTE RAZIONALI Relazioni Paolo Arvati, sociologo Il fenomeno migratorio in Liguria e a Genova Marco Bellingeri, professore specializzato in Storia dell'America Latina, Università di Torino Quadro storico dell'America Latina Le Scuole Partner del Progetto Edulatina sono: SMS D’Oria Pascoli, ISSS Firpo–Buonarroti, ITC Carlo Rosselli, IPSIA Gaslini-Meucci, Liceo Linguistico Grazia Deledda e Istituto Duchessa di Galliera. Ulteriori informazioni sul corso e scheda www.centroineuropa.it e www.casamerica.it di adesione consultabili sui siti Per informazioni: Centro In Europa - piazza Dinegro 3, 16126 – Genova tel. + 39 010 2091270 - fax. +39 010 2542183 [email protected] - www.centroineuropa.it “LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona tel. +39 019 263087 - email: [email protected] www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm 18