Newsletter n° 01-02 - Informa Provincia

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Newsletter n° 01-02 - Informa Provincia
31 GENNAIO 2011
Newsletter n. 1-2/2011
Benvenuti al nuovo appuntamento con la newsletter di “LIBROMONDO”, Centro di
Documentazione sull’Educazione alla Pace e alla Mondialità e sulla Cooperazione Internazionale di
Savona.
Ringraziamo le case editrici e le associazioni per la collaborazione e ricordiamo a chi volesse inviarci
pubblicazioni o altro materiale inerente al nostro Centro di documentazione, collaborare con noi,
segnalarci iniziative ed eventi o semplicemente richiedere informazioni di scrivere una mail a:
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Cadorna, 17100 Savona;
oppure inviare una mail a:
[email protected]
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo numero
della newsletter.
Il Centro è aperto al pubblico nei giorni di lunedì e mercoledì dalle 17 alle 19, martedì e giovedì dalle
9,30 alle 11,30.
Nell’orario suddetto è possibile contattare i volontari al numero di telefono: 019 263087.
Per informazioni è possibile visitare il sito:
http://informa.provincia.savona.it/cooperazione/libromondo
Si comunica che gli utenti iscritti a FACEBOOK possono visitare il sito “LIBROMONDO” categoria “Gruppi” e fare richiesta di iscrizione.
Il servizio in quanto strumento di scambio di notizie e/o di recensioni, non implica adesione alle opinioni ivi espresse,
purché siano inerenti agli obiettivi di “Libromondo”.
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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1
COMUNICATI STAMPA
Fonte: Lvia
Opportunità per i giovani dai 17 ai 25 anni
con il progetto “Giovani e Intercultura: un anno di dialoghi”
Giovani italiani e stranieri con età compresa tra i 17 e i 25 anni avranno la possibilità di partecipare ai
percorsi formativi che si stanno avviando in sei regioni d’Italia nell’ambito del progetto “Giovani e
Intercultura: un anno di dialoghi” promosso da LVIA in collaborazione con il Centro Studi Sereno
Regis e il partenariato di CEM Mondialità. La partecipazione è gratuita ed è necessario iscriversi.
Finanziato dal Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, il progetto, che interesserà i territori di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana,
Lazio e Sicilia, si propone di fornire ai giovani degli strumenti e opportunità per affacciarsi al mondo in
modo più consapevole, cercando di stimolare un esercizio di cittadinanza attiva, il dialogo interculturale
e lasciando a loro stessi la possibilità di sperimentarsi in progettualità locali sulla base dei propri
linguaggi creativi.
Le formazioni si svolgeranno con metodologie dinamiche come workshop di gruppo, giochi di ruolo,
conferenze, cineforum, spettacoli teatrali e verteranno su tematiche di forte attualità che ogni territorio
articolerà sulla base delle esigenze e degli interessi rilevati: Obiettivi del Millennio, cooperazione
internazionale, cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale, approcci economici e sociologici nello
studio della globalizzazione, immigrazione e intercultura, sovranità alimentare e consumi sostenibili,
acqua bene comune, gestione non violenta dei conflitti, diritti umani, turismo responsabile, scambi
giovanili Nord-Sud, dialogo tra le diverse religioni.
Al termine del programma formativo, i giovani maggiormente interessati potranno essere operativi sul
campo sviluppando delle azioni locali: con il supporto degli operatori territoriali del progetto, i giovani
potranno valorizzare le proprie potenzialità creative organizzando attività di animazione, partecipazione
e sensibilizzazione del territorio. A tal fine, il progetto cercherà di fornire stimoli affinché i giovani
amplino le reti di collaborazione, esplorino il territorio per attivare delle vere esperienze partecipative,
innovative e interculturali sul terreno.
Inoltre, i giovani interessati avranno la possibilità di partecipare ad una formazione per peer leaders e
ad uno stage di preparazione ad un viaggio di conoscenza in Burkina Faso nell’ambito del
progetto “Dudal Jam: Scuola di Pace” che promuove nel nord del Paese il dialogo interreligioso,
soprattutto tra i giovani musulmani e cattolici.
Il progetto “Giovani e Intercultura: un anno di dialoghi” avrà come momento conclusivo una
“Giornata del dialogo interculturale”, che presenterà in ogni regione coinvolta il percorso realizzato
con i giovani e costituirà l'occasione di sensibilizzare la cittadinanza rispetto ai temi dell'interculturalità,
del dialogo e della convivenza non violenta tra culture.
Per informazioni sulle iniziative attivate sul vostro territorio: www.lvia.it · tel 011/7412507
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Fonte: Altraeconomia
Comunicato stampa, 14 gennaio 2011
Honduras, il reality show e la dittatura
Altreconomia lancia un appello all'Isola dei famosi, che tra un mese torna ai Cayos Cochinos.
Verrà inviato alla dirigenza della Rai ed alle più alte cariche dello Stato
Milano – L'Isola dei famosi torna in Honduras a venti mesi dal Colpo di Stato, mentre il Paese
centroamericano soffre la repressione di un governo non democratico. La rivista Altreconomia
promuove un appello in vista dell'inizio della trasmissione, con l'obiettivo di portare in prima serata su
Rai2 la realtà che vive la popolazione honduregna, una realtà che rischia di venir distorta dalle immagini
di cartolina che entreranno nelle nostre casa dai teleschermi. “Da lunedì 14 febbraio le isole dei Cayos
Cochinos, al largo della costa del Paese centroamericano, tornano ad ospitare 'l'Isola dei famosi'. Lo
scorso anno il circo del reality show, prodotto da Magnolia e trasmesso da Rai2, si era dovuto sposta re in
Nicaragua per cause di forza maggiore: il colpo di Stato che il 28 giugno 2009 aveva deposto ed espulso
il presidente costituzionalmente eletto Manuel Zelaya -si legge nell'appello, che potete leggere
integralmente sul sito di Altreconomia-. Tornare in Honduras, oggi, significa riconoscere che nel Paese
c'è democrazia, e tranquillizzare al contempo i cittadini italiani, che potranno considerare nuovamente
le spiagge e le isole di Honduras tra i 'paradisi tropicali' da raggiungere per godersi le meritate vacanze”.
Nell'appello si elencano alcune notizie relative all'Honduras che i media italiani hanno mancato di
raccontare a partire dal 28 giugno 2009: “Non sanno, i dirigenti di Rai e Magnolia, che l'Honduras non
è ancora stato reintegrato nell'Organizzazione degli Stati americani e che numerosi Paesi continuano a
ritenere totalmente illegittimo l’attuale governo; non sanno che l'ex presidente della Repubblica, Manuel
Zelaya, non è ancora potuto rientrare nel Paese; non sanno che il Fronte nazionale di resistenza
popolare ha raccolto oltre 1,3 milioni di firme (più della metà degli aventi diritto al voto, su una
popolazione di meno di 8 milioni di persone) per chiedere la convocazione di un'Assemblea popolare
costituente per riscrivere la Costituzione del Paese; non sanno che nel corso del 2010, in Honduras,
sono stati assassinati 10 giornalisti; non sanno che, a pochi chilometri dalle isole dei Cayos Cochinos,
nella regione del Bajo Aguan, si è realizzata nelle ultime settimane una vasta operazione di repressione
nei confronti dei movimenti contadini, ad opera di militari e paramilitari al soldo dell’oligarchia locale,
che hanno lasciato sul terreno numerosi cadaveri e almeno 5mila persone senza casa”.
Tra tre settimane, a sette giorni dall'avvio della trasmissione, l'appello, con l'elenco di tutte le adesioni,
verrà inoltrato ai presidenti della Camera e del Senato, della Commissioni esteri di Camera e Senato, al
presidente del Consiglio di sorveglianza della Rai, al direttore di Rai2.
Leggi l'appello:http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2627
Le adesioni all'indirizzo [email protected]
***
Per informazioni e interviste: Luca Martinelli - Altreconomia, tel. 02-89.91.98.90 - cell.: 34986.86.815, [email protected] - http://www.altreconomia.it
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LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI
LA MOGLIE DEL SOLE
Trent’anni di volontariato nella Repubblica Centrafricana
Anna Piatti, EMI, collana”Vita di missione”, 2010, pp. 160, euro 8,50
Anna Piatti, autrice del libro, è una missionaria
proveniente da Bergamo che racconta come la sua
vita sia cambiata profondamente dopo averla
dedicata alle persone bisognose.
Il testo è nato per il desiderio di allargare ad altri la
conoscenza di uno stile di vita che fa riflette sui
gesti che noi compiamo ogni giorno.
Anna ha condiviso gioie e sofferenze con la gente
della Repubblica Centrafricana, ha vissuto una vita
semplice e povera come la maggior parte della
gente del popolo africano, ha avuto molte
riconoscenze da parte delle persone e dai capi
villaggi per aver salvato molte persone e per aver
reso loro la vita migliore.
Il lavoro di animatrice rurale l’ha portata a vivere
nelle capanne, ad andare a lavorare nei campi e ad
aiutare la gente nella costruzione di case, pozzi e
scuole. Diversamente dagli altri laici componenti il
suo gruppo, ella non rimaneva fissa in posto a
occuparsi delle strutture costruite recentemente, ma
si spostava di villaggio in villaggio e, dopo un certo
periodo, si incontrava con gli altri laici per verificare
il lavoro svolto da ognuno.
Anna offriva mille iniziative per aiutare le
popolazioni povere, perché è una donna dotata di
grandissima forza di volontà, capace di superare
ogni difficoltà, con un cuore buonissimo, seguendo
sempre il Cristo che ogni giorno le dava la forza per
andare avanti e aiutare il prossimo. In un momento
di grande soddisfazione aveva pensato alle parole
della Bibbia che dicevano: è così che Dio ci dà la
carica ogni giorno per ricominciare il lavoro, nella
speranza che l’uomo sia artefice di un domani
migliore reso tale anche dalla nostra collaborazione,
ovunque siamo, come siamo, perché Cristo fa la
nostra unità.
Un giorno un poeta le disse: “Donna bianca
dell’Africa, tu hai saputo conquistare dei cuori
spezzati.”; ma un capovillaggio si spinse ancora più
in là affermando: “Anna non è nostra, è la moglie
del sole.”
Camilla Ferraris - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
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NIET PROBLEMA!
Chernobyl 1986-2006.
Luigi Ottani e Pierluigi Senatori (con la prefazione di Beppe Grillo), Artestampa, 2006, pp. 224, euro
28,00
“Chernobyl è una parola che vorremmo cancellare
dalla nostra memoria, ma questo sogno ci è
precluso.” Kofi Annan ex segretario generale
O.N.U.
La notte tra il 25 e il 26 aprile 1986 nel reattore
numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl in
Ucraina venne avviato un esperimento sulla
efficienza del reattore senza la corrente di
emergenza. Per provare il test le persone addette
all’esperimento fecero un’errore fatale che portò alla
totale contaminazione delle aree vicine a Chernobyl
e cioè tolsero le barre di emergenza del reattore
rendendolo instabile; l’ energia aumentò troppo
distruggendo il reattore e provocando l'esplosione
della centrale.
La popolazione venne tardivamente avvisata del pericolo che stava correndo e addirittura le autorità
dell’URSS si limitarono a definire l’incidente non grave e a chiudere così il caso frettolosamente. Solo il
2 maggio (quindi una settimana dopo) iniziarono a diffondersi le notizie sui veri pericoli mortali
provocati dall'esplosione e furono iniziate le evacuazioni dalla cosiddetta “dead zone” cioè quella zona
che si trovava intorno alla centrale per circa 20 km in linea d'aria. L'esplosione inoltre portò alla
contaminazione tutte le aree circostanti; la nube carica di scorie radioattive si spostò per tutta Europa. Il
disastro di Chernobyl portò la morte secondo l' O.N.U. Di circa 7.000 persone e la possibilità di cancro
alla tiroide sui bambini fra i 6 e i 15 anni è aumentata di dieci volte. Gli autori del libro “NIET
PROBLEMA!” narrano la storia di Chernobyl vista dalle persone comuni, da quelle che son volute
restare nelle città ormai fantasma nella cosiddetta “dead zone”. Il libro si avvale anche di due
testimonianze di personaggi famosi come Paolo Belli come rappresentante dell'associazione umanitaria
ROCK NO WAR! e Andry Shevchenko in quanto originario dell'Ucraina. Le foto all’ interno del libro
sono molto toccanti in quanto fanno vedere la povertà e le misere condizioni di vita delle persone che
popolano quei paesi, le persone ormai quasi non se ne accorgono più del mostro che in passato ha
ucciso migliaia di persone, un mostro che tuttora colpisce grazie alle scorie immesse nel terreno che lo
rendono contaminato e pericoloso mettendo in serio pericolo la vita degli esseri umani. All'interno del
libro si parla di alcuni progetti senza fine di lucro: Progetto Kirov: è iniziato nel 1995 ed è un progetto
di cooperazione nazionale per aiutare la provincia di Kirov in Bielorussia; Progetto Gomel: è iniziato
nel 1998 ed è un progetto per aiutare la popolazione della regione di Gomel in Bielorussia; Progetto
Chausy: è iniziato nel 1999 ed è un progetto internazionale in campo socio sanitario e comprende la
provincia di Chausy in Bielorussia; Progetto Vetka: è iniziato nel 2000 ed è un progetto puntato al
sostegno della popolazione infantile, opera nella provincia di Vetka in Bielorussia; Progetto ambulatorio
mobile: è un progetto sviluppato nel 2002 che serve a tutte le persone della provincia di Lunninets di
poter usufruire di esso in Bielorussia; Progetto Fap: è stato sviluppato a partire dal 2002 e mira a
garantire cure mediche nella provincia di Cecersk in Bielorussia; Progetto Rugiada : è iniziato nel 2003 e
serve per aiutare la popolazione civile nelle regioni di Gomel, Brest, Moghilov in Bielorussia; Progetto
Veresk : è un progetto che si è sviluppato nel 2005 in Russia e ha permesso ai bambini di Verescaki di
avere una uova scuola. Niet problema! è un libro interessante e può far comprendere anche a un
giovane lettore la serietà e la drammaticità del disastro di Chernobyl, da leggere!
Davide Parodi - studente Istituto “S. M. G. Rossello” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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MEMORIE DI UN PORCOSPINO
Alain Mabanckou, Morellini, collana “Griot”, 2009, pp. 191, euro 18,00
L'’autore di questo libro è Alain Mabanckou, e
tradotto da Claudia Ortenzi e Michele Simonani.
Alain Mabanckou è nato nella Repubblica del
Congo e risiede negli Stati Uniti dove insegna
Letteratura all’Università del Michigan. Lo scrittore
ha raccontato una storia ereditata da sua madre
Pauline Kenguè, una delle persone a cui ha
dedicato il volume. La leggenda narra che a ogni
uomo alla nascita venga affidato un doppio nel
mondo animale. Il personaggio Kibandi è un
giovane a cui è stato assegnato un porcospino
come doppio che lo seguirà ovunque, fino ai suoi
ultimi istanti di vita. L’autore si serve così in modo
nuovo dei codici narrativi dalla tradizione orale
africana, costruendo una filosofia divertente e
tragica, attraverso una serie di omicidi a colpi di
aculei e piccole comiche avventure. Realizza,
quindi, un romanzo che può dialogare con i
classici della letteratura mondiale, come Esopo o
La Fontaine.
Elena Mantello - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
SYBO
Il mio amico stratosferico
Ugo Guidolin, Paoline Editoriale Libri, collana “Mi riguarda”, 2010, pp. 144, euro 10,50
Il libro è di genere fantasy, dedicato ai bambini.
Racconta la storia di un’amicizia tra due bambini di
mondi diversi. L’autore tratta il tema della
tecnologia e delle innovazioni del futuro, ponendo
indirettamente al piccolo lettore l'interrogativo se
sia bello essere avanzati tecnologicamente o se sia
meglio la normalità e l’ingenuità dei bambini del
nostro mondo.
La tematica della tecnologia è introdotta in modo
naturale e adatto alla mentalità dei più piccoli,
perché raccontata in modo semplice e quindi
efficace.
Personalmente, lo consiglio ai più giovani perché è
interessante e, allo stesso tempo, avvincente e
soprattutto perché insegna una morale: qualunque
amicizia, anche quella tra due bambini così diversi,
è possibile.
Carlotta Briano - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
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MASUA E BARON
Luca Oddera, Edizioni Amici del Sassello, collana “Narativa”, 2009, pp. 160, euro 12,00
Luca Oddera, nato ad Albisola Superiore (SV), si è
laureato in Filosofia a Genova. Scorre in lui da
sempre la passione per la geografia e, conoscendo
un giovane come lui, Diego Assandri, intraprende
dal 2006 favolosi viaggi, attraversando e scoprendo
il più antico continente della superficie terrestre:
l'Africa. Il saggio scritto da Luca Oddera in sole
trentasei ore, racconta l'Africa che non tutti
vogliono conoscere, l'Africa corrotta, piena di
difficoltà, pericoli e guerre. Ad esempio, la Nigeria,
che è lo stato più popolato dell'Africa, è corrotta
fino al midollo fin dalla frontiera: son corrotti i
registri, i muri e le scrivanie, le penne e le porte, le
chiavi delle celle e le motorette dei doganieri, i
mitra e le pistole, le tuniche e le magliette e gli
occhiali da sole…
O la Repubblica Democratica del Congo che ha una superficie di 2.345.410 chilometri quadrati, tanto
che per raggiungerla in Europa bisognerebbe unire la Francia, l'Italia, la Spagna, il Portogallo, la
Germania, la Svizzera, il Belgio, l'Olanda, l'Irlanda e l'Austria. Ebbene, tutta quella superficie è
completamente priva di rete stradale ma coperta da foreste e attraversata da uno dei quattro fiumi più
grandi del mondo. Senza dimenticare che in Congo c'è la guerra. All'interno del libro ci sono molti altri
esempi di paesi in queste condizioni. Il saggio è ricco di bellissime riprese fotografiche, anche queste, di
Luca Oddera.
Chiara Pittella studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
LA FAMIGLIA DEL KISANGANI
Diego Assandri, Edizioni Amici del Sassello, 2009, € 25,00
Il continente africano è una miniera di immagini e
storie, sempre nuove da raccontare. Il fotografo e
scrittore Diego Assandri ha prodotto un libro
fotografico-documentaristico
proprio
sulla
navigazione del fiume Congo. Si tratta di quasi 100
pagine che raccontano la giornata fatta di sapori,
colori e odori, di una famiglia che, a bordo di una
chiatta chiamata Kisangani, viaggia sul fiume
Congo da Kinshasa a Kisangani. Sono immagini
coinvolgenti che hanno la capacità di trascinare chi
le guarda lontano dalle sovrastrutture, dal benessere
e dalla retorica della nostra civiltà occidentale. Un
reportage che è anche un racconto di vita, non solo
di una famiglia, ma di un intero popolo.
Diego Assandri, savonese, dal 2006 al 2009, ha attraversato l’Africa per tre volte con tre differenti
itinerari, insieme al compagno di avventure Luca Oddera. I due amici sono ritenuti oggi i maggiori
esperti di trans-Africa al mondo.
Giorgia Venturini studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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ESPERIENZE NEL CONTINENTE AFRICANO
Il turismo come strumento di sviluppo sostenibile locale. Con CD-ROM
A cura diFrancesca Bianchini, Chiara Cipollari, Elisa Magnani e Cristina Notarangelo, CISU, 2009, pp.
336, euro 35,00
“Esperienze nel continente africano” è un saggio
antropologico che tratta il tema dell’economia dello
sviluppo nel settore terziario in Africa. Frutto delle
esperienze su campo e delle ricerche effettuate da
un’equipe di esperti delle Unità operative delle
Università di Genova, Pisa, Bologna, Perugia e
Torino; descrive le possibilità di attuare progetti di
turismo eco-sostenibile nei differenti Stati africani.
“Lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa
i bisogni del presente senza compromettere la
capacità delle generazioni future di soddisfare i
propri” (definizione della Commission sur
l’environnement et le developpement).
Il turismo è un settore da sviluppare saggiamente:
in effetti è un agente di cambiamento che può
produrre impatti socio-culturali negativi sulla
comunità indigena, quali l’aumento del costo della
vita, lo stravolgimento dei sistemi e codici culturali,
conflitti di interessi con gli investitori stranieri e
l’introduzione di elementi esterni negativi: crimine,
prostituzione, sfruttamento infantile, problemi
medici.
Il turismo può esacerbare tensioni interne e causare
la sparizione di elementi distintivi tradizionali.
In opposizione a ciò, gli esperti interdisciplinari
propongono un turismo culturale che dovrebbe
tendere a bilanciare il bisogno di guadagni nel breve
periodo con gli obiettivi a lungo termine di
preservare e promuovere le risorse storiche e
culturali.
Un
turismo
“oculato”
contribuisce
al
mantenimento dei siti, stimola il rispetto per il
patrimonio culturale e naturale del mondo e svolge
un importante ruolo educativo: i turisti culturali si
caratterizzano per il fatto di volere un’esperienza di
viaggio educativa e arricchente.
I progetti presentati hanno l’intento di stimolare gli
indigeni a collaborare per una nuova forma di
ricchezza, aumentando i corsi di preparazione
tecnici e valorizzando l’aspetto interculturale,
perché in futuro tutti possano usufruire di servizi e
di luoghi con paesaggi meravigliosi.
Per essere cittadini del mondo.
Sabina Brandini studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
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8
BEBÈ DEL MONDO
Béatrice Fontanel e Claire d'Harcourt, L'Ippocampo, collana “Terra incognita”, 2007, pp. 280, euro
29,90
“Bebè nel mondo” è un libro assai suggestivo ed
interessante che, attraverso splendide immagini, ci
mostra come vivono i bambini che nascono nel
mondo “non occidentale”, dove esistono
usi,costumi e tradizioni totalmente diversi dai
nostri.
Béatrice Fontanel è l'autrice di numerosi libri
illustrati che documentano il mondo della natura e
quello dell'infanzia; Claire d'Harcourt scrive libri
per bambini e per adulti e ha creato in Francia “Le
Funambule”, una casa editrice specializzata per i
ragazzi. Mentre lo si legge si entra a far parte di una
realtà talmente distante dalla nostra cultura,che
spesso ci lascia perplessi e a volte proprio ci
sconvolge.
Se però ci fermiamo un momento a riflettere ci
rendiamo conto che, anche se questa puericultura
“esotica” ci appare così stravagante, quei genitori
desiderano semplicemente la salute ed il benessere
della loro prole esattamente come noi. Una parte
del libro è dedicata al bagnetto dei piccoli,che in
molti paesi è considerato un vero e proprio rito.
I Tuareg del Niger,per esempio, usano sterco di vacca e di cammello per impregnare di poteri magici
l'acqua del primo bagnetto e regalare così al nuovo nato un futuro prospero.
In quasi tutti i paesi dell'Africa Nera il bagno è accompagnato e seguito da massaggi che sono
fondamentali per il corretto sviluppo del neonato.
In Africa, in Australia e in India i bambini vengono “ affumicati “: i genitori li fanno passare, con
cautela, sul fuoco di piccoli bracieri, questo rituale ha una funzione magica, ma anche pratica, giacchè
serve per curare febbre e raffreddori. Un'altra cosa che per noi occidentali è inconcepibile è quella di
fare a meno del pannolino, ma è ciò che avviene in molti paesi al di fuori dell'Europa e degli Stati Uniti:
in Cina,per esempio, i bambini indossano calzoncini con un'apertura che permette loro di fare i loro
bisogni senza sporcarsi.Un'ampia parte del libro è dedicata ai modi in cui i bambini vengono portati.
Il bebè pigmeo se ne sta a cavalcioni sull'anca della madre,sostenuto da una fascia laterale:questo
sistema permette alla madre,di avere le mani libere e al bambino di consolarsi al seno quando ne ha
voglia.
Le donne del Congo e del Mali trasportano i figli sulla schiena trattenuti da ampie fasce colorate .
Alcuni studi hanno dimostrato che i piccoli portati a contatto con il corpo dei genitori crescono più
sicuri e felici.
In questo libro troverete molto altro : immagini di donne birmane che truccano i figli, bambini ai quali
viene fasciata la testa molto stretta perché il cranio si modelli fino a prendere una forma allungata,
sinonimo di bellezza per molte tribù africane. Scoprirete che nello Yemen i neonati vengono lavati per
la prima volta soltanto dopo quattro o cinque mesi dalla nascita,imparerete che lo scampanellio dei
piccoli sonagli che vengono appuntati sugli abiti dei bambini scacciano gli spiriti malvagi...e ancora tante
altre curiosità! Leggetelo!
Alice Mitakoff - studentessa Istituto “S.M.G.Rossello” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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MISTRAL
Melina Ciancia (con prefazione di Padre Damien Diouf), Città del Sole Edizioni, 2010, pp. 112, euro
13,00
In questo libro Melina Ciancia racconta dei suoi
soggiorni in Africa e spiega quanto sia importante
salvaguardare questo continente ricco di risorse,
invece di sfruttarlo intensamente come fanno oggi
molti paesi industrializzati.
Nelle sue storie, l'autrice, narra anche la storia delle
persone, soprattutto dei bambini che incontra nei
suoi viaggi e ci fa capire quanto sia dura la loro vita
rispetto alla nostra.
Tra i vari racconti letti quello che mi ha colpito di
più si intitola “Samba”.
Il tema di questa storia è la vita ,molto diversa dalla
nostra, dei bambini africani, in particolare di Samba
un bambino senegalese, che rischiano ogni giorno
di morire a causa di malattie curabilissime ma
mortali per loro che vivono in un paese dove
l'assistenza medica quasi non esiste ed i medicinali
sono troppo costosi.
La maggior parte di loro non va a scuola perché
oltre ad essere molto distante dal loro villaggio, i
genitori non possono pagare la tassa di iscrizione e
comprare il materiale didattico necessario.
Questi bambini hanno una vita molto difficile
eppure sono felici pur non avendo niente, senza
sapere che, poco più a nord, altri bambini hanno
agi e comodità di cui loro non conoscono
l'esistenza.
Mistral è un libro che consiglio di leggere perché
aiuta a crescere e a capire la fortuna che abbiamo
noi ragazzi di vivere nei paesi del Nord dove c'è la
possibilità di andare a scuola e di poter mangiare
tutti i giorni.
Valentina Venturino - studentessa Istituto “S.M.G.Rossello” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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10
ZONA TEMPIO
Storie a colori
AAVV, Edizioni Artestampa, 2008, pp. 126, euro 30,00
“Zona Tempio, storie a colori” è un libro
fotografico che racconta, tramite e immagini e brevi
racconti, la vita del quartiere “Tempio”, che si trova
vicino alla stazione ferroviaria di Modena. Le
immagini di questo libro documentano il modo d
vivere degli abitanti di questo quartiere, cittadini
modenesi talvolta provenienti da altri paesi, che,
anche
attraverso
le
scelte
politiche
dell’amministrazione, convivono tra di loro in
un’autentica integrazione. Per garantire la sicurezza
e la vivibilità dei modenesi di fronte ai rapidi
cambiamentei del tessuto urbano mirando alla
riduzione di fenomeni come la prostituzione, lo
spaccio di droga, i furti, l’amministrazione ha
impostato una politica -a breve distanza- basata sul
rispetto delle regole e delle istituzioni e ha
elaborato -a lunga distanza- un piano di sviluppo
economico, urbanistico e sociale. Il progetto
culturale della città di Modena include anche la
riqualificazione del territorio,che ha ricadute
evidentemente positive sia sulla qualità di vita degli
abitanti che sull’ambiente; riqualificando il
territorio, infatti si migliora anche la vita delle
persone che lo abitano e si innesca, così, un
meccanismo positivo di crescita e di sviluppo
sostenibile. Collaborare con i commercianti e con le
nuove attività imprenditoriali per animare il
commercio e presidiare il territorio, illuminare
meglio le strade, potenziare i sopralluoghi da parte
delle forze dell’ordine, recuperare le fabbriche
abbandonate convertendole in abitazioni, negozi,
musei, teatri, luoghi di ritrovo è la formula
documentata in questo libro. La cultura non è
qualcosa di effimero e questo libro lo dimostra
decisamente, proprio perchè è un’opera che
documenta come la cultura possa intervenire
concretamente a vantaggio della collettività. Ho
ritenuto di veder sintetizzato lo spirito del volume
nella fotografia dei tanti plettri appesi ad una parete
a pagina 63, giacchè essi rappresentano,
simbolicamente, quali tessere di un puzzle, diverse
per forme e colori, la gente del quartiere “Tempio”,
che sperimenta un insieme di nuove possibilità di
convivenza e di futuro.
Lorenzo Core - studente Istituto “S.M.G.Rossello” Savona
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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NOTIZIE LOCALI IN BREVE
“Canto per Vanzetti”
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“Il Mediterraneo: riflessioni, suoni e sapori”
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“Da Noli a Capoverde: Turismo responsabile rurale”
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“Grande Pescaggio”
ORGANIZZANO UNA FESTA
PER AIUTARE I BAMBINI DISABILI
DEL PROGETTO AIFO DI ALESSANDRIA D’EGITTO
6 febbraio 2011
presso le Opere Parrocchiali di Via Brilla a Zinola (SAVONA)
sarai protagonista del
GRANDE PESCAGIOCO
con tanti giochi per tutti i partecipanti
alle 17 apertura della pesca dove insieme con i tuoi genitori potrai
pescare uno dei tanti giocattoli donati da te e dai tuoi amici
per la consegna dei giocattoli:
Anna Maria 3472375859/ Carla 3479041147/Maria Assunta 3466358555
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“Dialogo interreligioso, incontri con gli studenti”
È il biblista don Claudio Doglio il relatore di tre conferenze sul dialogo interreligioso, organizzate
dall’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica della diocesi di Savona-Noli. L’iniziativa viene
proposta alle classi quarte delle scuole superiori presenti sul territorio diocesano ed è stata accolta con
entusiasmo.
Il primo dei tre incontri, che avranno come sede la Sala Provincia di Savona, si è svolto nei giorni scorsi
e ha avuto come titolo: “Dalla legge di Mosé al Vangelo di Gesù: la novità cristiana rispetto all’Antico
Testamento”. La seconda conferenza avrà luogo nella mattinata di mercoledì 16 febbraio, quando don
Claudio Doglio parlerà di “Bibbia e Corano, somiglianze e differenze: chiarimenti per un dialogo
sereno”. L’ultimo appuntamento è previsto per sabato 26 marzo e avrà come tema conduttore: “Vangeli
canonici e apocrifi: qual è il vero Gesù?”
“E’ già il secondo anno - spiegano gli organizzatori - che alle classi quarte degli istituti superiori presenti
sul territorio diocesano viene proposto un progetto sul dialogo interreligioso. L’anno scorso gli studenti
avevano avuto modo di incontrare tre rappresentanti delle religioni monoteiste. Quest’anno sarà invece
il noto biblista don Claudio Doglio a guidare i ragazzi attraverso una conoscenza più approfondita del
rapporto tra Ebraismo, Cristianesimo e Islam”.
“L'Africa delle meraviglie”
L'Africa delle meraviglie
Arti africane nelle collezioni italiane
31 dicembre 2010 – 05 giugno 2011
Castello D’Albertis e Palazzo Ducale
L’esposizione riunisce oltre 350 opere d’arte africana tradizionale di prestigiose collezioni private
italiane, molte delle quali mai esposte prima. Opere dal grande valore estetico capaci di portarci dritti al
cuore delle culture dell’Africa a sud del Sahara, dei loro costumi e modi di vita: dal Mali al Congo, dalla
Costa d’Avorio al Camerun.
La mostra intende offrire un’occasione per scoprire un patrimonio nascosto e l’opportunità di
partecipare all’avventura estetica dei collezionisti, condividendone la curiosità e la passione.
Collezionare è molto più che raccogliere oggetti, è un modo di dar forma al mondo, di gettare uno
sguardo sull’Altro, di costruire un microcosmo fra reale e immaginario che ci parla tanto degli altri
come di noi: se le arti sono africane, le collezione sono italiane.
Costruito su più scenari che si intersecano - quello della presenza forte degli oggetti, quello delle loro
esistenze molteplici e mutevoli, quello dei fantasmi e desideri che le stesse opere suscitano in noi l’allestimento pone l’accento sulla materialità e la tattilità degli oggetti d’arte africani, creando
un’ambientazione che associa immediatezza e capacità evocativa, e rinunciando dove possibile a vetrine
o apparati didattici che ingabbiano le opere.
VISITE GUIDATE
Sabato e domenica alle ore 15.00
10 euro comprensivi del biglietto alla mostra
Prezzo biglietto: intero 9 euro, ridotto 7 euro, scuole e studenti fino ai 26 anni 3 euro (valido per
entrambe le sedi)
Orario:
Castello D’Albertis
ottobre-marzo:
C.so Dogali 18, 16134 Genova
Museo delle Culture del
martedì-venerdì 10.00-17.00;
Tel. 0102723820/0102723464
sabato e domenica 10.00-18.00
Mondo
aprile-settembre:
www.castellodalbertis.museidigenova.it
martedì-venerdì 10.00-18.00;
Museo delle Musiche
sabato
e domenica 10.00-19.00
[email protected]
lunedì chiuso
dei Popoli
“LIBROMONDO” - via Magliotto 2, Campus Universitario - Palazzina Branca, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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