Esercizio 4 Un saltatore di bungee jumping di massa m = 75 kg si
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Esercizio 4 Un saltatore di bungee jumping di massa m = 75 kg si
Matricola Cognome e nome Fisica Generale per Tecnologie dei Beni Culturali Prova scritta 20 / 06 / 2016 Esercizio 4 Un saltatore di bungee jumping di massa m = 75 kg si lancia da un’altezza di h = 30 m, l’elastico a cui è legato ha lunghezza a riposo `0 = 10 m. Durante la caduta, l’elastico si tende rallentando il saltatore, in modo che quando raggiunge il suolo sia fermo. Quanto deve valere la sua costante elastica k? Qual è l’accelerazione che il saltatore subisce in fondo alla caduta? Ogni risultato va espresso sia come formula che come valore numerico, completo di unità di misura. Se si usano simboli diversi da quelli che compaiono nei quesiti, occorre definirli. Soluzione Agiscono due forze, quella gravitazionale e — non appena l’elastico comincia a tendersi — quella elastica: entrambe conservative. Quindi possiamo utilizzare la conservazione dell’energia meccanica, E = E + Ug + Uel . Inizialmente, E = 0 e Uel = 0, quindi E = Ug = mgh = 22.0635 kJ. In fondo alla caduta, Ug = 0 k e di nuovo E = 0, quindi E = Uel = (` − `0 )2 . Ora, ` = 30 m, quindi 2 2E ` − `0 = 20 m. Si ricava quindi che k = = 110.3 N/m. In fondo alla (` − `0 )2 caduta, il saltatore sente una forza totale data da F = Fel − Fg = k(` − `0 ) − mg, k(` − `0 ) F = − g = 19.6 m/s2 . dunque un’accelerazione a = m m Esercizio 1 Gli astronauti della NASA, prima di andare nello spazio, si devono abituare all’assenza di peso grazie ad un’esercitazione su un particolare aereo, che ha la capacità di scendere in picchiata, per un tempo di 30 s, con un’accelerazione pari a g. In questo modo, gli astronauti all’interno “cadono con la stessa accelerazione dell’aereo” e hanno la sensazione di galleggiare. Se all’inizio della picchiata l’aereo non ha velocità verticale, quanto dislivello h viene percorso durante la picchiata? Che velocità verticale assume alla fine? Soluzione È un problema di moto uniformemente accelerato nella direzione verticale. Il g moto orizzontale è del tutto ininfluente. Quindi, h = (∆t)2 = 4413 m — non 2 poco, eh? La sua velocità verticale finale è v = g ∆t = 294.2 m/s = 1059 km/h. Pas mal. . . Esercizio 2 Esercizio 3 Il famigerato transatlantico Titanic aveva motori che potevano erogare una potenza massima totale di Wmax = 38 MW (3.8 · 107 W), fornendo una velocità massima vmax = 48 km/h. Considerando la lunghezza del viaggio Southampton New York di 5500 km, quanta energia sarebbe stata necessaria per compiere tutto il viaggio alla massima velocià e potenza? Calcolando la forza di attrito con l’acqua come Fattr = η 0 v 2 , quanto vale il coefficiente η 0 ? In una famosa canzone, De Gregori parla di “un motore da un milione di cavalli” (ovviamente è una licenza poetica. . . ) che corrisponderebbero circa a 7.5 · 108 W. Considerando che la forza di attrito con l’acqua segue la legge Fattr = η 0 v 2 (con η 0 da determinare), quanto sarebbe stata la velocità massima del Titanic, se avesse avuto davvero quel motore? Una palla da biliardo (1), di massa m = 250 g e dotata di velocità iniziale v0 = 1.3 m/s, ne colpisce un’altra (2) di ugual massa. Dopo l’urto, la palla (1) ha velocità v1 = 0.4 m/s ed è diretta ad un angolo θ1 = 43◦ rispetto alla direzione iniziale. Calcolare velocità v2 e angolo θ2 della palla (2) dopo l’urto. (Suggerimento: se serve, potete usare assi cartesiani x, y sul piano del biliardo, con x diretto lungo la direzione iniziale della palla (1) e y ortogonale ad esso.) Come è cambiata l’energia cinetica totale, da prima dell’urto a dopo? Che cosa possiamo commentare? Soluzione L’energia totale è pari al lavoro reogato dai motori: chiamando L = 5.5 · 106 m il percorso totale, e ponendo vmax = 13.333 m/s, si trova: L = Wmax ∆t = L = 1.568 · 1013 J. Wmax vmax A velocità costante, la potenza totale (motore+attrito) deve essere nulla: Wnave + Wattr = 0. D’altra parte, Wattr = −Fattr v = −η 0 v 3 . Quindi, a potenza 3 , con vmax = 13.333 m/s da cui Wmax e velocità vmax deve essere Wmax = η 0 vmax W max 0 −2 2 = 16 023 N m s . η = 3 vmax s r WDG WDG 3 = 3 Con il “motore di De Gregori”, si avrebbe vDG = vmax = 0 η Wmax 2.702 vmax = 36.03 m/s = 102.7 km/h. Soluzione Si applica la conservazione della quantità di moto, sia lungo la direzione x che lungo y. Prima dell’urto, ptot = mv0 e ptot = 0. Dopo l’urto, ptot = x y x tot mv1 cos θ1 + mv2 cos θ2 e py = mv1 sin θ1 − mv2 sin θ2 . Da cui: mv2 cos θ2 = mv0 − mv1 cos θ1 =⇒ v2,x ≡ v2 cos θ2 = v0 − v1 cos θ1 = 1.007 m/s =⇒ v2,y ≡ v2 sin θ2 = v1 sin θ1 = 0.273 m/s v2,y −1 = 0.265 rad = = 1.043 m/s, e θ2 = tan v2,x mv2 sin θ2 = mv1 sin θ1 Quindi v2 = q 2 + v2 v2,x 2,y 15.17◦ . m 2 La variazione di energia cinetica è ∆E = v1 + v22 − v02 = −0.0553 J. 2 L’energia è diminuita, quindi l’urto ne ha dissipata una parte. Cognome e nome Matricola Fisica Generale per Tecnologie dei Beni Culturali Prova scritta 20 / 06 / 2016 Esercizio 8 Un fascio di luce uscente da una fenditura di larghezza D = 1.5 µm produce una figura di diffrazione, in cui il primo massimo secondario si trova ad un angolo θ = 47◦ . Quanto vale la lunghezza d’onda λ della luce, e la frequenza ν, se la propagazione è nel vuoto? Come si modifica l’angolo θ se la propagazione avviene in un liquido trasparente, di indice di rifrazione n = 1.2? Ogni risultato va espresso sia come formula che come valore numerico, completo di unità di misura. Se si usano simboli diversi da quelli che compaiono nei quesiti, occorre definirli. Soluzione 1 λ , con 2 D K = 1, 2, 3, . . . . Il primo massimo secondario si ha per K = 1, cosicché 2 c λ = D sin θ = 0.7314 µm. La frequenza è ν = = 4.104 · 1014 . 3 λ λ Nel liquido, la lnghezza d’onda diventa λ0 = = 0.6095 µm. Quindi il primo 0n 3λ massimo secondario si osserva a θ0 = sin−1 = 37.6◦ . 2D La formula dei massimi secondari di diffrazione è sin θ = K+ Esercizio 5 Un gas rarefatto alla temperatura T0 = 150◦ C e alla pressione P = 1.5 Atm viene lasciato raffreddare, a pressione costante, finché raggiunge la temperatura T1 = 23◦ C. Inizialmente il gas occupava un volume V0 = 0.5 `. Quant’è il volume finale V1 ? Qual è il lavoro L fatto dal gas in espansione? Soluzione Si deve applicare la legge dei gas P V = N kT . A pressione P costante, essa T1 T1 V1 = , con le temperature in Kelvin. Pertanto, V1 = V0 = dice che V0 T0 T0 296.15 K 5 · 10−4 m3 = 3.499 · 10−4 m3 . Il lavoro – essendo P costante – è 423.15 K L = P (V1 − V0 ) = −22.8 J. Esercizio 6 Esercizio 7 L’acqua di mare è salata, e pertanto ha proprietà conduttive, con una conduttività σ = 5 Ω−1 m−1 . Un tubo, di lunghezza 1 m e sezione 1cm2 , riempito di acqua marina, che resstenza elettrica ha? Applicando ai suoi estremi una differenza di potenziale di 220 V, quanta corrente elettrica vi circola? Un tokamak è un apparato in cui idrogeno ionizzato (cioè protoni) ad altissima temperatura viene confinato mediante l’uso di campi magnetici, che costringono gli ioni su traiettorie circolari. Assumendo una temperatura T = 107 K, quanto vale l’energia cinetica dei protoni? (Suggerimento: trattare i protoni come un gas di particelle puntiformi di massa mp = 1.67 · 10−27 kg; inoltre adottare la semplificazione che tutti i protoni abbiao la stessa energia cinetica.) Quanto vale la loro velocità? Quanto deve valere il campo magnetico, perché le orbite dei protono abbiano raggio R = 1 mm? Soluzione La resistenza si calcola come R = La corrente elettrica è I = ` 1m = = 2000 Ω. −1 −1 σΣ (5 Ω m )(10−4 m2 ) ∆Φ = 0.11 A. R Soluzione 3 L’energia cinetica (media) si ricava come E = kT = 2.071 · 10−16 J, la velocità 2 s 2E mp v 5 come v = = 4.980 · 10 m/s. Il raggio dell’orbita è dato da R = , quindi mp eB mp v B= = 5.15 T. eR