Progetto S1 Incontro Responsabili di Deliverables –Pianura Padana

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Progetto S1 Incontro Responsabili di Deliverables –Pianura Padana
Progetto S1
Incontro Responsabili di Deliverables –Pianura Padana e aree limitrofe
Bologna, 6 Settembre 2012, sede INGV: inizio ore 10:20, termine ore 14:00
Tabella riassuntiva dei deliverables previsti nel progetto
Deliv./Task
Responsible
Istitution
Deliverable
Argnani Andrea
ISMAR-BO
D10/b1
Simplified geological model of the Po Plain subsurface, to be used
as a constraint for the crustal velocity model
Morelli Andrea / INGV-BO / 3D crustal velocity model of the Po Plain and surrounding regions
Vuan Alessando OGS-TS
Tondi
Maria
3D density model of the Po Plain and surrounding regions
INGV-BO
Rosaria
Catalogue of moment tensor solutions for M ≥ 3 earthquakes in the
Malagnini Luca INGV-RM
Po Plain region
Detailed 2D velocity profile of the uppermost crustal portions of
the Ferrara Arc, obtained from analysis of multichannel seismic
Accaino Flavio
OGS-TS
reflection profiles
Serpelloni Enrico
GPS velocity and strain field in the Po Plain region
INGVBO
/ Berardino Paolo
GPS field corrected for land subsidence, obtained from InSAR
Berardino Paolo IREA-NA
displacement, in the Po Plain
Numerical models of GPS deformation in the Po Plain and
Serpelloni Enrico INGV-BO
surrounding region
Mariucci
Maps with surface and depth distribution of stress field in the Po
INV-RM
Maria Teresa
Plain
Danesi Stefania
INGV-BO Relocated seismicity in the Montello region
D11/b1
Danesi Stefania
INGV-BO
D12/b1
Serpelloni Enrico INGV-BO
Kinematic modelling of the Montello region
D13/b1
Danesi Stefania
INGV-BO
Seismic fault parametrization of the Montello region
D14/b2
Argnani Andrea
ISMAR-BO Subsurface structural maps of selected sectors of the Ferrara Arc
D15/b2
Santarato
Giovanni
Stefani Marco
D16/b2
Galadini Fabrizio INGV-RM
D17/b2
DeMartini Paolo
D1/a1
D2/a1
D3/a1
D4/a1
D5/a1
D6/a2
D7/a2
D8/a2
D9/a2
D18/b2
D19/b2
D20/b2
D21/b3
Focal mechanisms in the Montello region
Correlation of high-resolution stratigraphic profiles in the
/ ISMAR-BO subsurface of the Casaglia anticline (Ferrara Arc)
Paleoseismological maps of the western Ferrara Arc
Correlation, using chronological datings, between liquefaction
events in the area of the May-June 2012 Emilia seismic sequence
and known earthquakes of the past
Massa Mauro / INGV-BO / Relocated seismicity in the Po Plain
Costa Giovanni
OGS-TS
Multichannel seismic and Chirp profiles along water ways of the
Argnani Andrea ISMAR-BO
Po Plain
Toscani
Analogue models of deformation in the Ferrara Arc
ISMAR-BO
Giovanni
Fault planes obtained from macroseismic inversion of selected
Sirovich Livio
OGS-TS
earthquakes of the Montello and Po Plain.
INGV-RM
Partecipanti: Flavio Accaino, Andrea Argnani, Paolo Berardino, Samule Bignardi, Alessandra
Borghi, Riccardo Caputo, Stefania Danesi, Paolo Marco De Martini, Peter Klin, Sara Lovati, Marco
Massa, Brunella Mastrolembo, Irene Molinari, Enrico Serpelloni, Livio Sirovich, Lara Tiberi, Maria
Rosaria Tondi, Giovanni Toscani, Alessandro Vuan, Letizia Zaccarelli, (assenti giustificati Fabrizio
Galadini, Luca Malagnini e Maria Teresa Mariucci).
Il Direttore del Progetto S1, Andrea Argnani, illustra brevemente le premesse del progetto, i vincoli
derivanti dalla struttura progettuale definita dal DPC e dal Comitato di Progetto, le priorita’ stabilite
e la struttura dei deliverables previsti. Inoltre, vengono delineate le finalita della riunione, che
riguardano la conoscenza trasversale delle attivita’ dei vari gruppi, allo scopo di limitare le
sovrapposizioni e di ricercare le possibili sinergie, e la segnalazione di eventuali difficolta’
gestionali.
I responsabili di deliverables (vedi Tabella) passano a illustrare in maniera sintetica le aree di
lavoro, le attivita’ previste e le metodologie che si intende utilizzare. Presentano, nell’ordine:
Stefania Danesi, Irene Molinari, Alessandro Vuan, Maria Rosaria Tondi e Alessandra Borghi, Lara
Tiberi, Marco Massa, Enrico Serpelloni, Paolo Berardino, Livio Sirovich, Andrea Argnani, Flavio
Accaino, Samuel Bignardi, Paolo Marco De Martini, Giovanni Toscani.
Stefania Danesi (UR INGV-BO) presenta le finalita’ e le metodologie di studio per i deliverables
del Task b1 (area del Montello).
L’approccio utilizato per la ricostruzione del modello di velocita’ crostale 3D della pianura padana
viene illustrato da Irene Molinari, dell’UR INGV-BO. Il modello geologico della Pianura Padana
verra’ costruito assieme ad Andrea Argnani (ISMAR-BO) utilizzando dati di lettaratura e altri dati
commerciale sul sottosuolo. Le attivita’ per la costruzione di un modello di velocita’ crostale
definito attraverso un approccio diverso vengono presentato da Alessandro Vuan, dell UR OGS-TS.
I due gruppi contribuiranno al deliverable che fornira’ il modello 3D della velocita’ crostale della
Pianura Padana. I modelli di velocita’ verranno utilizzati anche dei gruppi che si occupano di
rilocalizzazione dei terremoti della sequenza dell’Emilia del Maggio 2012 e della sismicita’ del
Montello.
Maria Rosaria Tondi e Alessandra Borghi, dell’UR INGV-BO, illustrano le attivita’ previste per la
costruzione di un modello integrato di velocita’ e densita’ della Pianura Padana che si basa
sull’elaborazione dei dati gravimetrici acquisiti dal satellite GOCE, integrati con i dati a terra della
banca gravimetica del Politecnico di Torino.
Il direttore di progetto segnala che e’ in uscita su GRL un lavoro del gruppo di Luca Malagnini,
impossibilitatao a partecipare, che riguarda la sorgente sismica del terremoto dell’Emilia, Maggio
2012. Menziona, inoltre, le attivita’ che verranno svolte dal gruppo di Paola Montone e Maria
Teresa Mariucci, ippossibilitate a partecipare, sul campo di stress attivo nel sottosuolo della Pianura
Padana.
Lara Tiberi descrive le attivita’ previste dell’Universita’ di Trieste (UR OGS-TS) per la
rilocalizzazione dei terremoti della sequenza dell’Emilia. Una simile attivita’ di rilocalizzazione
verra’ effettuata dal gruppo di Marco Massa (UR INGV-BO), che si occupera’ anche della
rilocalizzazione dei terremoti del Montello e di rilocalizzazione relativa per la definizione dei piani
di faglia dei terremoti dell’Emilia. Entrambi i gruppi utilizzeranno, per quanto possibile, modelli di
velocita’ implementati nel deliverable D2, e interagiranno per verificare la possibilita’, auspicabile,
che la gran mole di lavoro per il picking dei sismogrammi venga suddiviso fra i due gruppi.
Enrico Serpelloni (INGV-BO) illustra le attivita’ finalizzate alla produzione dei deliverables D6, D8
e D12, che riguardano i campi di velocita’ e deformazione da GPS nella Pianura Padana e nelle aree
limitrofe, e i modelli cinematici di deformazione. Sempre per quanto riguarda gli studi di geodesia,
il gruppo di Paolo Berardino (UR IREA-NA) si occupera’ dell’analisi congiunta di dai GPS e
InSAR nel settore centrale della Pianura Padana per togliere dalle velocita’ GPS gli effetti della
subsidenza antropica e naturale. I due gruppi contribuiranno al deliverable D6.
Le metodologie per l’inversione dei dati macrosismici relativi ad alcuni terremoti storici e
preistorici, allo scopo di ricostruire le faglie sorgenti, viene illustrato da Livio Sirovich (UR OGSTS), che si rende disponibile per invertire i dati raccolti da altri colleghi.
Andrea Argnani descrive lo studio del sottosuolo, condotto utilizzando i dati commerciale messi a
disposizione da Eni e finalizzato alla identificazione dei piani di faglia responsabili del terremoto
dell’Emilia.
Un’indagine del sottosuolo attraverso l’elaborazione avanzata di un profilo sismico a riflessione ad
alta risoluzione verra’ effettuata da Flavio Accaino (OGS-TS). Tale elaborazione prevede anche la
costruzione di un modello di velocita’ Vp del primo km. Simili analisi del primo sottosuolo,
effettuati attraverso prospezioni geofisiche integrate da stratigrafie di pozzi superficiali, vengono
illustrate da Samuel Bignardi del gruppo dell’UniFE (UR ISMAR-BO). Nel primo caso l’area di
studio si colloca a nord-est di Ferrara; nel secondo l’area di studio riguarda la dorsale ferrarese.
Paolo Marco De Martini, dell’UR INGV-RM, illustra le attivita’ previste per lo studio delle
liquefazioni dovute ai terremoti del Maggio 2012 e per gli studi delle liquefazioni prodotte da
terremoti del passato. La finalita’ e’ quella di estendere indietro nel tempo la cronologia dei
terremoti nell’arco ferrarese. Le attivita’ di paleosismologia del gruppo di Fabrizio Galadini,
impossibilitato a partecipare, rappresentano un’attivita’ complementare che verra’ coordinata per
sviluppare sinergie, possibilmente con il contributo del Servizio Geologico della Regione Emilia
Romagna.
Le attivita’ di modellistica analogica del gruppo dell’UniPV (UR ISMAR-BO) vengono presentate
da Giovanni Toscani. Partendo dai dati geologici del sottosuolo i modelli analogici cercheranno di
investigare le modalita’ di deformazione delle strutture dell’arco di Ferrara che hanno prodotto il
terremoto del Maggio 2012.