l`inquinamento delle acque el` af

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l`inquinamento delle acque el` af
L'INQUINAMENTO DELLE ACQUE E
L' AF'PROVVIGGIONAMENTO IDRICO
Il problema dell'inquinamento delle acque non è solo localizzato
nei mari d'Italia, ma in tutto il mondo ha assunto proporzioni notevoli
tanto che in alcuni fiumi e laghi e mari interni, è del tutto morta la flora e la fauna marina. La stampa solo nei mesi estivi lamenta l'addensamento di perniciosi cumuli di immondizie sullo sbocco di scoli di fogna
che si scarica nelle nostre acque. L'immenso carico di detriti mescolati
alle acque fa inesorabilmente morire i microrganismi ad una enorme
quantità di pesci. Perciò il problema dell'inquinamento delle acque è di
importanza mondiale perchè si presentano all'interesse dell'odierna scienza idrologica due rischi; l'insufficienza dell'acqua potabile per via dell'avvelenamento è il grave problema di attingere acqua dal sottosuolo
per il crescente fabbisogno della stessa evoluzione della società attuale.
Talvolta l'acqua potabile proviene da fiumi e benchè depurata e disinfettata, conserva sempre un sapore disgustoso; inoltre nel 1885 nel Basso Reno furono pescati 130.000 salmoni, oggi i rari pesci non sono più
commestibili. Non è solo questa la rovinosa conseguenza. E' la legge
generale, che il colume dei rifiuti degli esseri viventi è tanto più elevato
quanto più alto è il grado di civiltà. I popoli da sempre hanno provveduto al problema delle immondizie, tavolta distruggendole lontano dalle mura dell'abitato, perchè molte epidemie erano scoppiate proprio
da batteri patogeni contenuti nello stragrande numero di luridume. Per
questo i popoli antichi costruivano reti fognanti simili alle nostre per
concezione e struttura; solo una parte dei rifiuti veniva convogliata
in un corso d'acqua il cui potere di auto-epurazione riusciva subito a
stabilire l'equilibrio biologico. Via via che la Città progredisce, l'uomo
provvede al deflusso delle acque piovane e domestiche. Oggi, più che
mai, la stessa macchina macina-rifiuti e l'abitudine di — tutto alla fogna — con gli accresciuti bisogni degli uomini non fanno che spezzare
la stessa composizione chimica dell'acqua. Inoltre, la stessa industrializzazione, richiede un consumo eccessivo di acqua. Le cifre statistiche
sono eloquenti. In un paese poco industrializzato il consumo annuo
per ogni abitante va dai 150 ai 200 m. cubi, mentre nei paesi industria475
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lizzati il consumo oscilla tra i 500 e 600 m. cubi per abitante. Il potere
inquinante di talune fogne è davvero impressionante: virus, microbi, materie organiche e sostanze in sospensione.
Infatti più accentuato è il potere inquinante della fogna, più lento è il processo di epurazione con la totale distruzione della flora e della fauna marina. L'acqua infine carica di prodotti chimici e sostanze
tossiche diventa del tutto inservibile. Ma una delle cause principali dell'inquinamento delle acque è riposta nell'uso dei detersivi. Con 2,5 milligrammi di questo prodotto la pianta acquatica perde le foglie e muore. La fauna microscopica, che serve di nutrimento ai pesci, muore del
tutto quando la concentrazione arriva a 5 milligrammi per litro. E'
stato sperimentato che la schiuma intralcia il funzionamento dei macchinari industriali. I detersivi non schiumosi si rendono altrettanto
dannosi. E' stato calcolato che per gli Stati Uniti d'America il costo
per una eventuale lotta contro l'inquinamento delle acque ammonterebbe a (seicentomiliardi) 600.000.000.000. Si è inoltre constatato che
nella Senna, all'uscita di Parigi, fluisca un miscuglio costituito solo per
metà di acque fluviali e per il resto da sostanze di rifiuto. Va tenuto
inoltre presente che oltre agli scoli delle fogne, il fiume riceve anche
gli scarichi industriali che vi immettono prodotti chimici, residui di carburanti. Va a finire che l'acqua diventa inutilizzabile. Abbiamo detto
che l'acqua dei fiumi non si rinnova prontamente; infatti le acque del
lago di Costanza, ai confini tra la Svizzera, l'Austria e la Germania, per
rinnovarsi completamente occorrono quattro anni. Le conseguenze
sono più disastrose di quanto non si pensi. L'organizzazione mondiale della Sanità calcola che quasi CINQUE MILIONI di bambini muoiono ogni anno a seguito di malattie intestinali causate
dal bere acqua inquinata. Anche gli adulti, nelle zone depresse, sono
colpiti dal colera, da febbri tifoidee, dissenteria. In tali paesi dove l'acqua è insalubre e scarsa, nove persone su dieci sono colpite da precedenti mali.
Eppure l'acqua c'è ed abbastanza pure. Gli uomini invece di impegnarsi in una perniciosa gara per le armi atomiche dovrebbero porsi
piuttosto il problema di dare al mondo il necessario per continuare
a vivere.
L'umanità ha bisogno della scienza che carpisca i segreti della natura per l'interesse della intera collettività. Si tratta di localizzare le
fonti acquifere nel sottosuolo. Le fonti sono costituite generalmente
dagli oceani, dall'atmosfera con il fenomeno delle piogge, dai bacini
idrografici, dai fiumi, le nevi, i ghiaccai ed infine l'acqua del sottosuolo. Perciò anche se da sola la città di New York consuma QUATTRO
MILIARDI di litri d'acqua al giorno, ciò non spaventa l'uomo perché
la natura è sempre provvida. Le risorse di acqua dolce della terra sono per 2/3 contenute nei ghiacciai e nelle calotte polari. Se la calotta
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potesse fondersi, potrebbe alimentare tutti i fiumi del mondo per 8
secoli. Basti pensare che il Lago Baikal contiene circa 22.000 (Ventiduemila) Chilometri di cubi di acqua dolce. Inoltre lo stesso idrologo americano Reymond L. Nace ha calcolato che i primi ottocento metri della crosta terrestre contengono circa 4 milioni di chilometri d'acqua;
sarebbe come se tale serbatoio fosse stato riempito da tutti i fiumi della terra che vi avessero condotte le acque per una durata di 132 anni.
Spetta alla scienza moderna attingere questa immensa ricchezza. Lo
sfruttamento delle acque sotterranee è quella massima importanza. Lo
idrologo deve porsi le domande: d'onde viene l'acqua di quella falda
acquifera? Come si sposta? Come si rinnova? L'età di una vena può
variare da alcune settimane a migliaia di anni. Problemi sono l'immagazzinamento delle acque nelle riserve naturali del suolo, al riparo della evaporazione e della sedimentazione che costituiscono le piaghe delle
dighe. Solo la calotta polare dell'Antartide alimenterebbe a flusso costante il Mississipi per 5.000 anni ovvero tutti i fiumi del Mondo per
800 anni. Se l'uomo riuscisse a separare dai sali l'acqua marina in maniera non molto costosa e potesse condurla là dove manca, l'acqua dolce, potrebbe certamente risolvere alcuni urgenti problemi, Ma oggi la
desalinizzazione delle acque rimane sempre costosa quanto ieri e la stessa tecnica è rimasta invariata. Comunque alcuni scienziati sostengono
che sarà possibile combinare la produzione di elettricità con la conversione dell'acqua degli oceani. Il processo è quello ormai noto delle
elettrodialisti. Fra tutti i metodi di desalinizzazione il più semplice
è quello fondato sulla distillazione ad opera del calore solare. Se il
processo di desalinizzazione fosse meno costoso, si potrebbero irrigare
anche i deserti con grande vantaggio dell'economia mondiale.
La fame nel mondo verrebbe eliminata, altro problema gravoso è
quello del ritrovamento di fonti acquifere.
Per la localizzazione dell'acqua dolce sotterranea, nelle regioni desertiche dell'U.R.S.S. è stata applicata la tecnica di prospezione con onde radio che vengono riflesse dalla superficie dell'acqua sotterranea con
un angolo di riflessione che varia secondo la salinità. Tale tecnica è di
grande importanza perché consente di esplorare un'ampia zona e riduce al minimo le trivellazioni del sottosuolo. Del resto anche la configurazione geografica di un luogo dà utili indicazioni per localizzare
acque sotterranee.
Se ad esempio il deserto è vicino ad una vasta regione montuosa,
possederà quasi sicuramente acqua nel sottosuolo.
Sino a pochi anni fa si credeva che le carte geografiche e geologiche fossero guide indispensabili per sondaggi di prova. Insomma
il problema dell'acqua in questi ultimi tempi sta assumendo proporzioni gigantesche, tanto che dal 20 al 21 aprile si è tenuto a Milano
presso il quartiere fieristico un importante convegno dal titolo: Acqua
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dolce dal Mare: inchiesta internazionale, per iniziative della F.A.S.T.
Federazione delle Assocciazioni Scientifiche e Tecniche. La manifestazione è stata affiancata da una mostra di sistemi e di apparecchiature
relative alle tecniche di desalinizzazione. Nel corso delle manifestazioni
sono state discusse anche le esperienze in atto nelle varie parti del
mondo, deve già si ricorre alla riserve costituite dal mare per dissetare
città come Hong Hong, per irrigare i campi in Israele, per alimentare
l'industria negli Stati Uniti. Inoltre il programma generale del Decennio
Idrologico Internazionale, svoltasi nella sede dell'U.N.E.S.C.O. ha chiamato l'interesse di tutti gli studiosi del mondo. La stessa Organizzazione Metereologica Mondiale e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'alimentazione e l'Agricoltura affiancono gli sforzi al Decennio Idrologico. Questo problema è al di fuori di ogni regione e di ogni dottrina politica; per questo gli uomini hanno bisogno di cimentarsi non
nella gara agli armamenti nucleari, ma alla ricerca di uno dei primi
e fondamentali elementi per la vita stessa dell'uomo.
GIOVANNI PARISI
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