Area tematica 3 : IL TOTAL PHYSICAL RESPONSE NELLA CLASSE
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Area tematica 3 : IL TOTAL PHYSICAL RESPONSE NELLA CLASSE
CORSISTE: Cabrini Rosanna, Piazzi Eliana, Ruffini Alessia Area tematica 3 : IL TOTAL PHYSICAL RESPONSE NELLA CLASSE Motivazioni di base per una continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria L’esperienza di continuità tra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria nasce dall’esigenza di garantire ai bambini un percorso formativo che miri a promuovere uno sviluppo multidimensionale nonché un consolidamento affettivo e relazionale. In particolare, un progetto condiviso sull’apprendimento della L2 è fondamentale per coordinare attività comuni che valorizzino le competenze acquisite e riconoscano al contempo la specificità dell’azione educativa di ciascuna scuola. All’interno delle programmazioni specifiche sono stati elaborati piani di intervento e attività mirate in una progettazione intenzionale di proposte interculturali con obiettivi coordinati per l’acquisizione / consolidamento di abilità interdisciplinari. L’azione didattica del raccordo si pone all’interno di un contesto relazionale facilitato, in un ambiente di apprendimento condiviso vissuto attraverso momenti di attività e collaborazione incrociata tra le due realtà scolastiche. In questa ottica si inserisce il laboratorio di L2 che prevede un lavoro progettuale comune, con tempi e modalità adeguati, nell’ambito di u percorso formativo per l’apprendimento della lingua inglese. Le nostre due scuole, ubicate nel medesimo edificio, organizzate in tempi e spazi molto simili e spesso comuni, hanno consentito, per la loro logistica favorevole, le condizioni per un’apertura reciproca. Il valore formativo di questa proposta si concretizza nella realizzazione di un contesto che offre, attraverso il T.P.R. , situazioni concrete, capaci di sollecitare l’interesse dei bambini, inserite però in un percorso in lingua straniera per la creazione di contesti comunicativi sempre più ampi. Gruppi e relazioni educative Il laboratorio di T.P.R. è rivolto ai bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e alla prima classe Elementare. I bambini della Scuola Infanzia sono 9: 5 bambine e 4 bambini; sono presenti 2 alunni extracomunitari (1 bambino indiano ed 1 bambina rumena). La classe prima è costituita da 16 alunni: 10 bambine e 6 bambini di cui 3 stranieri (2 bambini di etnia Rom e 1 bambina indiana); tutti i bambini provengono dalla medesima Scuola dell’Infanzia. Entrambi i gruppi hanno già vissuto esperienze condivise poiché nelle progettazioni dei due ordini scolastici sono previste attività settimanali di raccordo in ambito espressivo – manipolativo e motorio. © MPI – USR per la Lombardia – Area Lingue e Culture Straniere 1 Tempi I tempi previsti per le attività condivise di T.P.R. sono articolati in 5 incontri di 2 ore ciascuno nei mesi di aprile e maggio. Il percorso operativo – didattico, avrà come tematica la filastrocca tradizionale inglese “INCY WINCY SPIDER”. L’esperienza di laboratorio di L2 prevede, come momento conclusivo, una rappresentazione drammatizzata proposta nell’ambito del tradizionale momento di saluto che la Scuola Elementare propone al termine delle attività scolastiche nel mese di giugno. INCY WINCY SPIDER Questa filastrocca tradizionale inglese fa parte anche del repertorio di filastrocche delle Scuole per l’Infanzia nella versione italiana “ Wizzy ragnetto”. Titolo della filastrocca : Incy Wincy Spider Obiettivi formativi generali : • Potenziare le capacità comunicative sia a livello di linguaggi verbali che extraverbali • Riconoscere e comprendere la sequenzialità causa – effetto Obiettivi trasversali : • Usare il linguaggio corporeo per esprimere azioni ed emozioni • Conoscere animali non domestici • Leggere e comprendere immagini • Riconoscere ed utilizzare correttamente posizioni e localizzazioni nello spazio fisico e nel foglio • Sviluppare la sensibilità sonora e ritmica Obiettivi linguistici : • Ascoltare e comprendere il senso globale di brevi storie o filastrocche presentate in lingua con l’aiuto di gesti ed azioni dell’insegnante • Riprodurre parti della filastrocca accompagnandola con gesti e movimenti adeguati • Utilizzare correttamente gli esponenti linguistici proposti Nel percorso didattico su Incy Wincy Spider i bambini sono invitati a osservare, riprodurre movimenti e successivamente a verbalizzare recitando la filastrocca mentre vengono mimate le varie strofe . In questo percorso utilizzeremo la lingua per cantare, muoverci nello spazio , mimare , svolgere attività grafico pittoriche e manipolative , parlare del tempo atmosferico. Si proporrà la filastrocca tradizionale mimando le azioni compiute dal ragno . © MPI – USR per la Lombardia – Area Lingue e Culture Straniere 2 Incy Wincy Spider climbed up the spout Down came the rain And washed poor Incy out Out came the sun and dried up all the rain Incy Wincy Spider climbed up the spout again Allarghiamo la mano in modo da rappresentare un ragno che si arrampica verso l’alto. Con le dita facciamo le gocce di pioggia che cadono e battendole sul palmo della mano ne sentiamo il rumore. La mano si chiude a pugno e mimiamo il ragnetto che cade dalla grondaia ritirando le zampette Con un dito disegniamo nell’aria sopra la nostra testa un cerchio , il nostro sole La mano – ragno sale nuovamente il condotto All’inizio i gesti verranno presentati dall’insegnante , poi inviteremo i bambini a mimare le diverse azioni con le mani accompagnando il canto. Verrà usato come supporto anche un cd in lingua. Dopo aver ripetuto alcune volte la filastrocca , l’insegnante chiederà di mimare alcuni parti della storia anche non in sequenza. Attività di follow up : Verranno proposte attività motorie che coinvolgano i bambini globalmente . Si realizzeranno percorsi motori usando come guida al movimento alcuni elementi linguistici della filastrocca come “ up “ ,” down “ , “out” . Durante l’attività grafico pittorica si chiederà ai bambini di colorare le sequenze in bianco e nero della filastrocca e di riordinarle in sequenza temporale. Si leveranno alcune sequenze chiedendo di indovinare quale sia quella di volta in volta mancante . I bambini realizzeranno un libretto della sezione rappresentando la filastrocca. Il libro sarà lasciato a disposizione dei bambini nell’angolo biblioteca. Con l’utilizzo dei colori a dita i bambini useranno le impronte delle loro mani su un cartellone per rappresentare i loro ragnetti. In un angolo della sezione verrà realizzato un cartellone con materiale di recupero. Si useranno dei tubi di cartone come grondaia da incollare su un fondale di carta da pacco colorata a rappresentare il muro della casa. Sopra la grondaia si metteranno due nuvole di cartoncino con delle gocce di pioggia alle quali sovrapporre un sole ( al momento giusto della filastroccha).Il ragnetto appeso ad un bastoncino andrà su e giù aiutato dai bambini. Argomento da proporre traendo spunto dalla filastrocca è “ What’s the weather like?” con la realizzazione di un cartellone dei fenomeni atmosferici. RIFLESSIONI : PERCHE’ USARE IL T.P.R. NELLE ATTIVITA’ DI L2 ? La ricerca glottodidattica ha dedicato una particolare attenzione agli approcci, cioè ai metodi per “avvicinare” gli allievi ad una particolare dimensione dell’educazione © MPI – USR per la Lombardia – Area Lingue e Culture Straniere 3 linguistica. Varie tecniche sono state caricate di valore peculiare, basti pensare ai pattern drills negli anni ’60 e ai roleplays negli anni ’80. Vari metodi, che vanno sotto l’etichetta di UMANISTICO-AFFETTIVI, sono accomunati dalle seguenti caratteristiche: 1. Interesse per tutti gli aspetti della personalità umana, non solo quelli cognitivi, ma anche quelli affettivi e fisici; 2. Assenza, o per lo meno maggior limitazione possibile, di processi generatori d’ansia, che è in grado di bloccare qualsiasi forma di apprendimento; 3. Centralità dell’autorealizzazione della persona in un clima sociale, cioè la ricerca di una piena attuazione delle proprie potenzialità che possono integrarsi e potenziarsi vicendevolmente. Altri studi confermano che, presupposto basilare soprattutto del DIRECT METHOD, per imparare una lingua straniera va ricreato lo stesso percorso di acquisizione della lingua materna. Il bambino, infatti, decodifica il linguaggio attraverso la mediazione di movimenti del corpo quali: guardare, ridere, toccare, mangiare, indicare,…Nell’acquisizione della lingua madre la produzione segue sempre la comprensione e la comprensione viene raggiunta grazie ad un intimo rapporto tra il linguaggio e il corpo del soggetto che apprende. Tutte queste teorie estendono fino ad oggi il loro influsso e anche l’approccio T.P.R. ne mutua i princìpi. In sintesi, i più recenti studi sull’acquisizione di una lingua sono concordi nell’affermare che l’abilità dell’ascoltare si sviluppa molto prima dell’abilità del parlare. Considerazioni di natura affettiva riguardanti la necessità di non generare ansia, stress, paura in chi sta apprendendo una lingua hanno portato ad una diffusione sempre maggiore della delayed oral practice, cioè ad un accostamento alla L2 che si basa inizialmente sull’abilità di ascolto, lasciando che il dialogare ed il parlare vengano tentati dall’allievo solo quando egli si sente psicologicamente/affettivamente sicuro. Le attività di T.P.R. svolte con gli alunni ne confermano l’efficacia. © MPI – USR per la Lombardia – Area Lingue e Culture Straniere 4