Stampa articolo - La scuola possibile

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Articolo tratto dal numero Almanacco di autunno de http://www.lascuolapossibile.it
Filastrocche da mimare
La piacevole riscoperta del linguaggio del corpo
Percorsi laboratoriali - di Ansuini Cristina
L'approccio ludico con la conoscenza e con la realtà in generale è fondamentale per un apprendimento sano e "senza lacrime".
L'espressività, la semplicità dei rapporti, la cooperazione - anche negli apprendimenti! - possono passare per diverse vie.
Il linguaggio del corpo in questo senso si riveste di una preziosità davvero unica, offendo quella possibilità di esprimersi così spontanea e
particolare che, se non recuperata e valorizzata, rischia di perdersi - ahimè! - irrimediabilmente.
Oltre ad essere valorizzato, questo linguaggio può essere sicuramente utilizzato efficacemente nel lavoro a scuola ed offrire un mezzo di
comunicazione privilegiato - al pari del disegno o della narrazione - per entrare in contatto con ogni bambino, dando a ciascuno la possibilità
di esprimersi attraverso il canale che preferisce - ma questo è un discorso già fatto...per cui non mi ci dilungherò troppo! La drammatizzazione, l'avvicinamento al linguaggio teatrale, così corporeo, così istintivo e quindi così vicino alla sensibilità dei bambini,
consente di sfruttare il canale comunicativo del linguaggio del corpo e può essere attivato con delle modalità di lavoro molto semplici ed alla
portata di tutti.
Inizialmente l'insegnante può ricoprire semplicemente il ruolo di lettore, mentre i bambini, singolarmente a turno o in piccoli gruppi,
eseguono liberamente i movimenti suggeriti dal testo.
In una lettura successiva i bambini saranno maggiormente guidati dall'insegnante, che li aiuterà a tirare fuori le emozioni giuste, attraverso i
movimenti giusti.
Poi si cercherà di integrare i movimenti dei diversi bambini nel mimare un'unica filastrocca e di creare delle sequenze di versi e movimenti
con gruppetti diversi.
Il mimare frasi e situazioni, magari giocando proprio al gioco dei mimi- utile anche da proporre nell'insegnamento de una lingua straniera può essere sicuramente un buon inizio, ma l'utilizzo di filastrocche dà quel tocco di musicalità e di poesia che rende il tutto più evocativo.
Si può partire da un delizioso librino di Corinne Albaut, intitolato proprio "Filastrocche da mimare", edito da Motta junior, che infila una dopo l'altra una serie di deliziose
filastrocche, tutte da mimare corredate da utili illustrazioni e preziosi suggerimenti per i movimenti da fare per renderle al meglio.
Gli alberi
Gli abeti, lo sai tu?
Han braccia che van giù.
E con dolce movimento
Si dondolano al vento.
I pioppi han braccia in su,
rivolte al cielo blu.
E con dolce movimento
Si dondolano al vento.
I cedri son speciali,
ha braccia orizzontali.
E con dolce movimento
Si dondolano al vento.
All'insegnante basterà leggere lentamente la filastrocca lasciando che i bambini eseguano i movimenti come è suggerito dal testo, per poi indicare aggiustamenti e
combinazioni, qualora si scegliesse di far eseguire i movimenti ai bambini per gruppi .
A seconda della filastrocca, sarà possibile, infatti, scegliere di far eseguire i movimenti della filastrocca singolarmente o in piccoli gruppi, magari lavorando sulla specularità.
Nello specchio
C'è qualcuno nello specchio
Che conosco da parecchio:
le orecchie si gratta,
gli alluci si tocca,
solletica le braccia,
si pizzica la faccia,
avanza d'un passetto,
alla fronte dà un colpetto,
il nasso si acchiappa,
mi fa una pernacchia!
Nello specchio c'è qualcuno
Che conosco di sicuro!
Questa attività è perfetta per i bambini piccoli, ma può consentire un salutare salto nel passato anche per i più grandi!
Un ulteriore passo può essere fatto spostando l'attenzione sul mondo degli animali ed utilizzando testi adeguati, accompagnandoli con una musica di sottofondo che rende
l'esperienza ancora più evocativa.
Ci sono moltissimi testi di filastrocche di animali che possono essere utilizzati, a me è piaciuto molto "Dall'ape alla zebra", di Roberto Piumini, edito da Einaudi Ragazzi.
I testi snelli e ritmati si prestano benissimo ad essere mimati e, se ben assemblati e combinati con le musiche giuste, possono essere l'ossatura ideale di un piccolo spettacolo
da rappresentare davanti ai genitori!
Canguro
Come se il mondo non fosse duro,
sopra la grande terra australiana,
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fa lunghi lenti salti il canguro.
Sopra l'asciutta elastica pianura,
terra rossastra, esotica e lontana,
fa lunghi svelti salti la cangura.
Come se il mondo fosse un tamburo,
ritmando sull'immobile savana,
fa lunghi lenti salti il canguro.
Con l'ampia rimbalzante andatura,
solida palla sulla terra piana,
fa lunghi svelti salti la cangura.
Per cambiare tematica e, pourquoi pas?, per essere attuali pensando ad Halloween, si può virare verso il settore mostri-streghe-paureecosìvia e puntare su filastrocche che contengano questi elementi.
Sempre attingendo da Corinne Albaut ci sono le "Filastrocche per giocare alla paura" e addirittura le "Filastrocche per la notte di
Halloween"!
Il mostro sbilenco
Torso peloso
Gambette storte
Zampette unghiute
Coda a forchetta
Il naso a patata
Quasi a polpetta.
Hai riconosciuto
Questo mostro irsuto?
Criniera arruffata,
mento barbuto,
orecchi puntuti
pelosi e paffuti,
denti appuntiti
radi e sparuti.
L'hai riconosciuto?
È il Barbacornuto!
Problemi di volo
Sono stanca di volare.
Il sedere mi fa male:
come faccio ad atterrare?
Se faccio una picchiata,
mi aspetto una testata.
Se atterro dentro un fosso,
mi rompo qualche osso.
E plano nello stagno,
è certo che mi bagno.
"Forse" pensò la fattucchiera
"sarà meglio volare stasera".
Questa attività di mimo legata a mostri e paure - che ha anche lo scopo di ridicolizzare e spazzare via le paure più comuni tra i bambini - può essere integrata con altre attività
ludico-poetiche, come l'invenzione di formule magiche per preparare fantastiche pozioni dagli effetti prodigiosi!
Per fare questo possiamo attingere al nostro serbatoio poetico fatto di ripetizione di suoni, scambio di posizione tra parole, uso di parole inusuali o addirittura inventate,
creando qualcosa del genere:
Bolle bolle il pentolone,
mescola mescola il bastone,
pioggia d'estate nella pozione
e poi zampette di calabrone,
baffi di foca, ali di bombo,
un pipistrello che suona i bongo...
La musica giusta può aggiungere il tocco finale: si potrebbe scegliere qualche brano classico da "Fantasia" di Walt Disney o la colonna sonora di Harry Potter.
La musica facilita i movimenti da mimare e li rende naturalmente più fluidi.
Questa attività diverte tantissimo i bambini e dà loro la preziosa possibilità di fare propria una festa acquisita, non sempre compresa nel modo giusto e più spesso
scimmiottata superficialmente...
Cristina Ansuini, Psicologa, Docente presso la scuola "2 ottobre 1870", I.C. Piazza Borgoncini Duca, Roma
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