BAMBINI IN VIAGGIO - Progettomondo Mlal

Transcript

BAMBINI IN VIAGGIO - Progettomondo Mlal
PROGETTO
In Marocco abbiamo in corso due Progetti, co-finanziati dalla Unione Europea
DONNE, GIOVANI E MIGRAZIONE
LE NOSTRE CARTE IN MAROCCO
Carissimi sostenitori,
in Marocco abbiamo in corso due Progetti,
co-finanziati dalla Unione Europea: Bambini in
Viaggio e La Forza delle Donne.
L’impegno con La Forza delle Donne conferma che quello del tema “donna” rappresenta
per noi un ambito di lavoro in espansione, sia
nel campo della formazione nei diritti, grazie
alla partnership strategica con Amnesty International, sia sull’ approccio psicosociale nei casi
di maltrattamento.
Sul tema della migrazione, notiamo invece, che i finanziatori sono sempre più specifici
nelle loro linee strategiche e, che nello stesso
tempo si assiste per il Marocco a una massiccia
“migrazione di ritorno”, dovuta alla crisi che si
sta vivendo in Europa e che nella riduzione dei
posti di lavoro colpisce in primis gli immigrati.
Ma in questo senso non sono state ancora bene
identificate delle linee per rispondere a questo
nuovo fenomeno, e dunque non esistono per
ora risposte progettuali.
Terzo settore di impegno per ProgettoMondo Mlal Marocco è quello degli scambi giovanili: crediamo infatti importante la costruzione
di spazi per i giovani, favorendo occasioni di
solidarietà ma anche nuove chiavi di lettura e
di iniziativa, in un mondo in cui i giovani italiani entrano troppo spesso da protagonisti ben
dopo i 30 anni mentre, invece, i giovani dei Sud
del mondo sono chiamati molto presto in cau-
sa, e passano da infanzie troppo corte a divenire adulti troppo precoci. Nel nostro piccolo,
sempre nella convinzione dell’importanza di
sostenere i giovani, abbiamo accolto da febbraio scorso nelle nostre 2 equipe di Progetto
tre ragazze un ragazzo in Servizio Civile.
Infine, l’interesse di ProgettoMondo Mlal è
rivolto al Turismo Responsabile: per giovani,
adulti e, proprio nell’anno dedicato alla terza
età, ci rivolgiamo anche agli anziani perché, la
costruzione della solidarietà e della condivisione, non hanno età e il Marocco è un viaggio
economicamente accessibile anche “in tempi
di crisi”.
Viera Schioppetto
coordinatrice Marocco
ProgettoMondo Mlal
GIUGNO 2012
BAMBINI
IN VIAGGIO
Tra gli obiettivi anche l’eguale coinvolgimento di ragazzi e ragazze arabi e berberi per favorirne la conoscenza reciproca
LE MEDIATECHE, NUOVO SPAZIO DI CRESCITA E FORMAZIONE
Dopo un’intensa campagna di comunicazione e
promozione sul Progetto, la funzione della mediateca e del ruolo dell’animatore, sono ufficialmente attive e funzionanti nelle provincie di Beni Mellal, Khouribga e Fquih ben Salah le mediateche individuate
nelle scuole, nelle Maisons des Jeunes e nei centri
dell’Entraide Nationale. A Tangeri e Nador, vista per
il contesto la novità del progetto, ci sono un po’ più
di difficoltà ma le equipe provinciali stanno facendo
del loro meglio per superarle. Le mediateche nel no-
L O
stro immaginario di occidentali evocano solo un luogo dove vengono raccolte produzioni multimediali
ma in Marocco invece sono diventate: grazie al lavoro svolto nei progetti già conclusi Mai più da clandestino e Migrazione, tutti in rete il luogo dell’incontro
tra ragazzi/e, studenti, giovani, una stanza ospitata
in una scuola o in altri enti che ospitano computer,
una biblioteca, tavoli e sedie per mettersi a discutere
insieme di piccoli e grandi temi che toccano il mondo dei giovani.
Ci sono le mediateche polo e le mediateche antenne: le mediateche polo sono quelle che hanno in
dotazione i pc e i materiali forniti dal progetto e in
cui gli animatori tengono almeno 3 giorni e mezzo
a settimana dei laboratori; mentre le mediateche antenne sono invece quelle che si trovano in istituti che
non hanno dotazioni del progetto e in cui gli animatori fanno qualche laboratorio o sono di appoggio
agli insegnanti.
Nelle zone di tradizionale presenza di ProgettoMondo, le 10 mediateche principali, dove sono basati
gli animatori, si trovano in scuole pubbliche: collèges
(scuole medie) e lycées (licei). La distribuzione delle
mediateche copre tutto il territorio delle provincie.
S T U D I O
Verrà realizzata un’indagine sulla migrazione dei minori non accompagnati
MIGRARE, CHI DECIDE E CHI PARTE?
Se è vero che l’immagine del migrante che rientra d’estate pieno di soldi, e a bordo di auto di grossa cilindrata, stuzzica ancora oggi l’immaginario dei giovani in Marocco, è anche vero che l’Europa vive ora
un momento di crisi economica che ha delle ricadute sulla situazione degli immigrati e sembra influenzare
anche la propensione all’emigrazione dei minori.
Con uno studio socio-antropologico, sulla migrazione dei minori non accompagnati, secondo un approccio comparativo tra 4 provincie, si vuole capire, in particolare, chi decide la migrazione (la famiglia, gli
amici, eventuali parenti già in Europa, ecc), quali sono le traiettorie e come il fenomeno è vissuto e percepito dai minori e dal loro entourage. I risultati che deriveranno dallo studio, permetteranno al progetto di
orientare l’approccio delle attività di sensibilizzazione previste che mirano, tra l’altro, a contribuire alla
decostruzione del mito migratorio e a fornire un’immagine reale ed aggiornata della migrazione minorile.
Il target dello studio è infatti la popolazione scolastica di adolescenti e preadolescenti delle zone urbane,
periferiche e rurali, con un’età compresa fra i 12 e i 18 anni. Si indagherà anche nell’ambito dei minori
tra gli 8 e gli 11 anni che frequentano le scuole di educazione non formale (ENF).
Questo studio si pone in una dimensione quanto mai attuale e senza dubbio potrà rispondere agli interrogativi che ci poniamo e sicuramente stimolare il dibattito sulla migrazione dei minori.
Dal 2 al 6 aprile 2012, riuniti in un seminario svoltosi a Casablanca, i membri della Cellula Pedagogica
del progetto “Bambini in Viaggio” hanno approvato definitivamente i termini di riferimento per lo studio
che si effettuerà, tramite un’équipe di consulenti, nelle 4 provincie toccate dal progetto: Beni Mellal,
Khouribga, Tangeri e Nador.
L’annuncio dello studio è stato pubblicato a metà aprile sul sito internet marocchino www.tanmia.ma. Il
suo obiettivo, è di individuare quali sono i meccanismi sociali, psicologici, economici ed identitari che
portano alla migrazione dei minori.
Sara Buzzoni
Per la zona di Beni Mellal, le mediateche vanno dal
centro città alle zone montane a maggioranza berbera dei villaggi di Qsiba,Tizy N’Isly e Aghbala.
Tra gli obiettivi della mediateca vi è infatti anche
l’eguale coinvolgimento di ragazzi e ragazze arabi e
berberi (amazigh) per favorirne la conoscenza reciproca. Gli animatori e le animatrici stessi/e sono giovani motivati e con esperienza originari delle zone in
cui lavorano e per questa ragione hanno una grande
conoscenza dei diversi contesti sociali. Per quanto riguarda la provincia di Khouribga, è stato assunto un
nuovo animatore per il lycée Mohamed V di Boujaad, una cittadina dal forte tessuto associativo e dove
ProgettoMondo Mlal è già stato attivo nel settore
della migrazione col progetto Migrazione tutti in rete!
e lo è attualmente anche con La Forza delle Donne.
Di questa scuola, dove la maggioranza degli alunni è composta da ragazze (78%), è importante segnalare la motivazione e la disponibilità del direttore
a collaborare con noi, anche attraverso dei miglioramenti per rendere più agibile ed accogliente la sala.
Questa mediateca, in particolare, è in un contesto molto significativo per il nostro lavoro. Il direttore
stesso ci ha segnalato dei casi di minori in situazione di vulnerabilità da poco rientrati con le famiglie
dall’Europa (da Italia e Spagna) e dalla Libia, rispettivamente a causa della crisi e degli scontri armati.
Si tratta di ragazzi che hanno difficoltà soprattutto con lingua araba e sono inseriti in classi con
degli alunni più piccoli a causa del diverso livello
di apprendimento. La mediateca può quindi offrire
loro uno spazio di socializzazione con i loro coetanei e favorire maggiormente lo scambio di esperienze tra i ragazzi.
In tutte le mediateche attive i laboratori organizzati dagli animatori si concentrano in particolare sulle tematiche dei diritti umani, della lettura,
dell’orientamento scolastico, dell’educazione civi-
ca, della migrazione, ecc. Questi atelier, frequentati
soprattutto da gruppi misti di ragazzi e ragazze tra
i 12 e i 15 anni, permettono loro di conoscere e di
esprimersi liberamente su tematiche trattate raramente in classe.
Anche gli animatori sono ormai visti dai ragazzi
come “parte del gruppo” e la loro influenza positiva
sugli adolescenti è stata riscontrata anche da molti
insegnanti che, anche nelle loro classi, li hanno trovati più attivi e collaborativi.
Infine, gli animatori e animatrici del progetto
Bambini in Viaggio sono stati di recente protagonisti
di una sessione formativa a Nador, dal 30 aprile al 4
maggio. Si tratta della seconda formazione dopo la
prima intensiva organizzata a Beni Mellal, a metà novembre scorso.
La sessione di Nador, oltre ad essere stata un momento importante di arricchimento delle conoscenze sulla migrazione dei minori, e sulla gestione delle
attività extrascolastiche, è stata una vera e propria
scoperta del nord, in particolare per i 10 animatori
di Beni Mellal e Khouribga che affrontavano per la
prima volta un viaggio di quasi 650 km in autobus
per raggiungere Nador e potere incontrare e lavorare con i loro colleghi dell’associazione Ahlam (di Tangeri) e di Asticude.
L’offerta formativa fa parte delle sessioni programmate a rotazione in tutte e 4 le provincie toccate dal progetto. Oltre a fornire agli animatori le
competenze, e gli strumenti necessari al lavoro con
i ragazzi, diventano anche occasioni per la costruzione dello spirito di squadra e di identificazione di
tutti/e con il Progetto.
Sara Buzzoni
capoprogetto Bambini in Viaggio
ProgettoMondo Mlal
Il racconto di chi ha più volte tentato la fortuna clandestinamente
Mi chiamo Youssef, ho 21 anni e vivo vicino a
Souk Sebt, nella provincia di Beni Mellal. Quando
ero adolescente la mia famiglia era molto povera e
per contribuire facevo diversi
lavori: il saldatore, il meccanico,
la riparazione dei telai. Tuttavia
non c’era un lavoro che mi rendesse autosufficiente, lavoravo
con persone che mi pagavano
poco, quindi non potevo aiutare mio padre. Così pensai alla
migrazione, perché vedevo i
ragazzi tornare in Marocco con
macchine e soldi. Allora, me
ne andai di casa e, a 17 anni,
cominciai a spostarmi da una
città all’altra facendo il lustrascarpe, mettendo da
parte i soldi che guadagnavo e raccogliendo in giro
quello che mangiavo, fino a quando arrivai a Tangeri. Lì andai al porto e incontrai dei ragazzi che non
avevano niente, nemmeno il cibo per mangiare ed
erano analfabeti.
Cominciai a fare quella vita e a mendicare anch’io.
Rimasi a Tangeri per più di un mese, cercando di
passare la frontiera sui camion di notte. Avevamo
paura, ma non vedevamo altre soluzioni. Una sera
riuscii a passare la frontiera e arrivai ad Algeciras.
Quasi subito incontrai uno spagnolo che mi prese per fare dei lavoretti nella sua fattoria, ma non
voleva pagarmi e, quando diventò evidente che
voleva sfruttarmi, scappai verso la città. Ma lì tutti
B R E V I
la testimonianza
TENTARE, NUOCE. PAROLA DI YOUSSEF
mi chiedevano i documenti per lavorare. Vidi i miei
sogni andare in frantumi e pensai di tornare in Marocco, dove c’era la mia famiglia. Decisi di andare
direttamente in commissariato, perché mi facessero ritornare. Mi portarono a Tangeri, dove
mi lasciarono alle autorità marocchine e dopo due settimane
riuscii a tornare a casa mia.
Ora a Souk Sebt lavoro come
meccanico in un garage e guadagno circa 300-400 dirham alla
settimana: finalmente riesco ad
aiutare la mia famiglia.
Ciò che voglio dire ai ragazzi
che vogliono partire è che, solo
se si parte regolarmente, si possono trovare delle
buone situazioni in Europa, mentre se si tenta di
partire irregolarmente si incontrano solo sofferenze, prima ancora di raggiungerla.
È essenziale scegliere una via legale per migrare,
con un contratto o un visto, in modo da poter lavorare e risparmiare. In Marocco le possibilità di lavoro esistono, c’è l’ufficio di collocamento. Spero che i
giovani capiscano ciò che voglio dire e che non vogliano affrontare quest’esperienza nel modo in cui
l’ho affrontata io, perché causa enorme sofferenze.
Youssef
traduzione di Giulia Pezzato
Casco Bianco ProgettoMondo Mlal
• un impegno sostenuto da diverse realtÀ. “Non è facile parlare di migrazione responsabile”: ecco perchè quando incontriamo importanti realtà disponibili ad affrontare questo argomento ci sentiamo così orgogliosi! Ecco dunque un sentito ringraziamento alla Regione Piemonte,
alla Provincia di Cuneo e all’Ong CICSENE che stanno sostenendo alcune attività del Progetto Bambini in Viaggio, rafforzando il nostro impegno in Marocco.
• ARRIVANO I CASCHI BIANCHI! In febbraio sono arrivati in Marocco per il progetto Bambini in
Viaggio due ragazzi che hanno scelto di svolgere il Servizio Civile all’estero: Giulia Pezzato nata
a Treviso ma milanese di adozione e Pierluigi Catterino di 27 anni originario di Termoli, cittadina
sulla costa molisana. Ad entrambi diamo il benvenuto e auguriamo buon lavoro!!!
• TEMPO DI SOLIDARIETÀ. Il 6 maggio alcuni bambini e bambine delle classi quarte della Scuola
Primaria “Guarino da Verona” del quartiere San Felice Extra di Verona hanno fatto la Prima Comunione e le loro maestre, per impreziosire questo momento, hanno regalato a tutti gli alunni delle 3
classi un Sostegno a Distanza, rivolto ai ragazzi della mediateca di Beni Mellal. Alle maestre e a tutti
gli alunni un grande grazie e buon cammino insieme a ProgettoMondo Mlal.
viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected], www.progettomondomlal.org
Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus
c/c postale 12808374
c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 36 E 05018 12101 000000512960), causale “Progetto Bambini in Viaggio ”