Monoclonal Mouse

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Monoclonal Mouse
Monoclonal Mouse
Anti-Human
Placental Alkaline Phosphatase
Clone 8A9
Codice N. M7191
Uso previsto
Per uso diagnostico in vitro.
Monoclonal Mouse Anti-Human Placental Alkaline Phosphatase, clone 8A9, viene utilizzato per indagini di
immunoistochimica. L'anticorpo marca le cellule che esprimono la fosfatasi alcalina placentare (PLAP) e la
fosfatasi alcalina PLAP-simile, nota anche come fosfatasi alcalina (AP) delle cellule germinali (GCAP) (1).
L'anticorpo è uno strumento utile per individuare i seminomi (2) e i tumori desmoplastici a piccole cellule
rotonde (3). Gli anticorpi anti-PLAP/GCAP sono strumenti validi in particolare per l'identificazione dei tumori
delle cellule germinali (4-6). L'identificazione differenziale si avvale dei risultati ottenuti da un pool di anticorpi.
L'interpretazione clinica della colorazione o dell'assenza di colorazione deve essere integrata con studi
morfologici eseguiti con i controlli opportuni, deve tenere conto dell'anamnesi del paziente e deve basarsi su
ulteriori esami diagnostici eseguiti da un patologo qualificato.
Cenni introduttivi
Negli esseri umani, le fosfatasi alcaline (AP, EC. 3.1.3.1) sono codificate da una famiglia genica composta da
quattro loci; tre geni dell'AP tessuto-specifica (TSAP) (ossia AP placentare (PLAP), AP delle cellule germinali
(GCAP) e AP intestinale (IAP)) sono raggruppati all'estremità del braccio lungo del cromosoma 2, bande q34q37, mentre un solo gene dell'AP non tessuto-specifica (TNAP) è localizzato nel braccio corto del cromosoma
1, bande p36.1-p34. I tre isoenzimi TSAP sono altamente omologhi, avendo una sequenza aminoacidica
identica per il 90-98%, mentre la TNAP è omologa con le TSAP solo per il 50-60% (1).
Nei tessuti normali, PLAP viene espressa nei sinciziotrofoblasti della placenta a partire dall'ottava settimana di
gestazione e la concentrazione aumenta progressivamente con il procedere della gravidanza (1). PLAP viene
espressa anche nell'endocervice e nelle tube di Falloppio (6). GCAP viene espressa nelle cellule germinali
primordiali durante la migrazione entro le creste genitali, ma è presente in tracce anche durante le fasi iniziali
della maturazione delle cellule germinali nel testicolo normale di adulto e nel timo. IAP di norma viene espressa
nella mucosa intestinale del feto e dell'adulto, in particolare sul bordo dei microvilli delle cellule epiteliali. TNAP
viene espressa in numerosi tessuti, inclusi fegato, ossa, rene, polmoni e nella placenta fin verso la 12°
settimana di gravidanza (1).
Nei tessuti neoplastici, lPLAP è stata osservata nel cancro del polmone, dell’ovaio, dell’utero e dei tessuti
gastrointestinali prossimali, mentre si riscontra raramente nei tumori a cellule germinali (1, 6). GCAP, al
contrario, è presente nella maggioranza dei tumori a cellule germinali, in particolare nel carcinoma in situ (CIS)
del testicolo e nel seminoma (1, 5, 6). IAP è stata individuata nel carcinoma epatocellulare e nel carcinoma a
cellule renali. In genere, i tumori esprimono più di un isoenzima dell'AP (1).
Reagente fornito
Anticorpo monoclonale murino fornito in forma liquida come surnatante di coltura cellulare, dialisato contro 0,05
mol/L di tris/HCl, pH 7,2, contenente 15 mmol/L di NaN3.
Clone: 8A9. Isotipo: IgG1, kappa.
Concentrazione di IgG murine: vedi etichetta sulla fiala.
Immunogeno
Fosfatasi alcalina placentare umana purificata.
Specificità
Le indagini di immunoistochimica dimostrano che l'anticorpo marca i seminomi e la placenta, è può riconoscere
sia la PLAP che la GCAP.
Precauzioni
1. Per operatori specializzati.
2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), sostanza chimica altamente tossica allo stato puro. Alle
concentrazioni indicate, il prodotto non è classificato come pericoloso, ma la sodio azide potrebbe reagire con
le tubature in piombo e rame formando azidi metalliche altamente esplosive. Per lo smaltimento del prodotto è
consigliabile sciacquare abbondantemente per prevenire la formazione di azidi metalliche nelle tubature.
3. Come per ogni prodotto di derivazione biologica, utilizzare procedure di manipolazione adeguate.
4. Indossare dispositivi di protezione personali per evitare il contatto con la cute e gli occhi.
5. Una soluzione inutilizzata deve essere smaltita secondo le direttive locali, statali e federali.
Conservazione
Conservare a 2-8 °C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono custoditi
con modalità diverse da quelle specificate, verificarne lo stato di conservazione. Non vi sono segni evidenti che
indichino l'instabilità del prodotto. Pertanto, i controlli positivi e negativi devono essere condotti
simultaneamente ai campioni del paziente. Contattare il Servizio Tecnico se si osserva una colorazione
inattesa non imputabile a modifiche delle procedure di laboratorio e si sospetta un problema attribuibile
all'anticorpo.
Preparazione dei campioni
Sezioni in paraffina: L'anticorpo può essere usato per marcare sezioni di tessuto incluse in paraffina e fissate
con formalina. È necessario il pretrattamento dei tessuti con smascheramento termoindotto dell'epitopo.
Risultati ottimali si ottengono con la Dako Target Retrieval Solution, a pH elevato, codice n. S3308, o 10
mmol/L di tampone tris, 1 mmol/L di EDTA, pH 9,0.0. Risultati meno ottimali si ottengono con 10 mmol/L di
tampone citrato, pH 6,0.Si sono dimostrati inefficaci la Dako Target Retrieval Solution, codice n. S1700, o il
(103122-002)
M7191/IT/JFC/21.09.07 p.2/2
Dako Denmark A/S | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17
pretrattamento dei tessuti con proteinasi K. Le sezioni di tessuto non devono andare a secchezza durante il
trattamento, né durante la successiva procedura di colorazione immunocitochimica. Se non è stato possibile
accertare la stabilità dell'anticorpo diluito e del controllo negativo durante la procedura di colorazione, si
raccomanda di diluire i reagenti immediatamente prima dell'uso o la diluizione con Dako Antibody Diluent,
codice n. S0809. I controlli positivi e negativi devono essere condotti simultaneamente al campione del
paziente.
Procedura di colorazione
Diluizione: in sezioni di placenta umana incluse in paraffina e fissate con formalina, il Monoclonal Mouse AntiHuman Placental Alkaline Phosphatase, codice n. M7191, può essere usato in un rapporto di diluizione da 1:25
a 1:50, utilizzando smascheramento termoindotto dell'epitopo per 20 minuti in soluzione Dako Target Retrieval,
a pH elevato, codice n. S3308, e incubando per 30 minuti a temperatura ambiente in anticorpo primario. Le
condizioni ottimali possono variare in funzione del campione e del metodo di preparazione e devono essere
determinate dai singoli laboratori. Come controllo negativo si raccomanda di utilizzare Dako Mouse IgG1,
codice n. X0931, diluita alla stessa concentrazione di IgG murine dell'anticorpo primario.
Visualizzazione: Si raccomanda di usare il kit Dako LSAB™+/HRP, codice n. K0679, e i kit Dako
EnVision™+/HRP, codici n. K4004 e K4006. Attenersi alla procedura prevista per il kit di visualizzazione
prescelto.
Procedura automatizzata: L'anticorpo è ideale per la colorazione immunocitochimica utilizzando piattaforme
automatizzate, come l'Autostainer Dako.
Limitiazioni specifiche
del prodotto
Utilizzando l'anticorpo, è stata osservata anche colorazione delle cellule dei muscoli lisci e striati.
Caratteristiche specifiche
della performance
Le cellule marcate dall'anticorpo presentano una colorazione citoplasmatica e della membrana.
Tessuti normali: L'anticorpo marca i sinciziotrofoblasti nella placenta al terzo trimestre e le cellule germinali nel
testicolo.
Tessuti anomali: L'anticorpo ha marcato 19/22 seminoni, 2/14 tumori del sacco vitellino, 7/24 carcinomi
embrionali (2), oltre a 17/21 tumori desmoplastici a piccole cellule rotonde (3).
Riferimenti bibliografici
1. Millán JL, Fishman WH. Biology of human alkaline phosphatases with special reference to cancer. Crit Rev
Clin Lab Sci 1995;32:1-39.
2. Eyzaguirre E, Gatalica Z. Loss of fhit expression in testicular germ cell tumors and intratubular germ cell
neoplasia. Mod Pathol 2002;15:1068-72.
3. Zhang PJ, Golfblum JR, Pawel BR, Fischer C, Pasha TL, Barr FG. Immunophenotype of desmoplastic
small round cell tumors as detected in cases with EWS-WT1 gene fusion product. Mod Pathol
2003;16:229-35.
4. Leong AS-Y, Cooper K, Leong FJW-M. Manual of diagnostic antibodies for immunohistology. London:
Oxford University Press; 1999. p. 277-8.
5. Dieckmann K-P, Skakkebaek NE. Carcinoma in situ of the testis: review of biological and clinical features.
Int J Cancer 1999;83:815-22.
6. Hamilton-Dutoit SJ, Lou H, Pallesen G. The expression of placental alkaline phosphatase (PLAP) and
PLAP-like enzymes in normal and neoplastic human tissues. APMIS 1990;98:797-811.
Legenda dei simboli
(103122-002)
Numero di catalogo
Limiti di temperatura
Dispositivo medico-diagnostico
in vitro
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Fabbricante
M7191/IT/JFC/21.09.07 p.2/2
Dako Denmark A/S | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17