un mondo più morbido

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un mondo più morbido
un mondo più morbido
Le novità dell’edizione 2009
di Adotta una Pigotta UNICEF
®
UNICEF: 20 anni
di Convenzione sui D
iritti
dell’Infanzia
nuovo
Kledi Kadiul dèeillla Pigotta
testimonia
©UNICEF/Armando Rebatto
Numero speciale di comunicazione n. 11 Novembre 2009
®
1
paginaquattro
un mondo
Per ricevere gratuitamente a casa Un Mondo Più Morbido è sufficiente compilare e spedire il tagliando riportato
più morb
ido
nella lettera allegata alla rivista, oppure scrivere a: [email protected] oppure telefonare allo 800-161122
Le nov
di Ado ità dell’ediz
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Pigotta 2009
UNICEF
UNICE
di Con F: 20
dell’In venzio anni
fanzia ne sui
Diritti
Kledi Kadiu
testimonial è il nuovo
della Pigott
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paginaquattr
o1
in questo numero:
4 6 8 10 14 16 18 20 21
La Pigotta® 20 anni di Il pois torna Benvenuti
protagonista Diritti
di moda
alla Città
a Natale
dell’Infanzia
del Gusto
Il galateo
a tavola
Abitare in
Fibre
Le Pigotte®
armonia con naturali sulla di Nonna
l’ambiente pelle
Maria
A marchio Foxy potete trovare una gamma completa di
prodotti di carta di alta qualità – carta igienica, asciugatutto,
tovaglioli e fazzoletti – caratterizzati dall’impiego esclusivo
di pura cellulosa vergine e delle più avanzate tecnologie.
Potete trovare tutte le novità sui prodotti e sulle iniziative
Foxy visitando il sito www.foxy.it.
Foxy è un marchio di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A.
Diecimo (Località Baccanella) 55023 Borgo a Mozzano (LU)
Per informazioni chiama il numero verde
Servizio Consumatori Foxy
Un Mondo Più Morbido è la rivista che Foxy dedica all’iniziativa “Adotta una Pigotta” dell’UNICEF, che Foxy sostiene
e promuove ininterrottamente dal 2000.
sostiene i progetti di
Industrie Cartarie Tronchetti
S.p.A. ricorda ai lettori che
ricevono a casa la rivista
Un Mondo Più Morbido che
è possibile in qualunque
momento richiedere la
modifica o la cancellazione
del proprio nominativo dai
nostri elenchi semplicemente
2 paginaquattro
scrivendo a:
Industrie Cartarie Tronchetti
S.p.A., Ufficio Privacy, Piano
della Rocca – 55023 Borgo a
Mozzano (LU)
oppure inviando una e-mail a
[email protected]
o chiamando il numero verde
Foxy 800-161122.
Ballando
tra le
Pigotte®
Comunicazione Speciale
Un Mondo Più Morbido
Semestrale di informazione
anno 5 n. 11, Novembre 2009
Autorizzazione Tribunale di Torino
n. 4985 del 14/01/1997
Editore DM GROUP S.p.A.
Redazione Via Lessolo, 19 Torino
Direttore Responsabile
Italo Iuorio
Iscrizione Registro Operatori Comunicazione
n. 4521
Progetto grafico e impaginazione
CD&V, Firenze
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S.p.A., Diecimo (località Baccanella) – 55023
Borgo a Mozzano (LU).
Oppure semplicemente inviando una e-mail a
[email protected], o chiamando il numero verde
Foxy 800-161122.
LaPigotta
®
©UNICEF
Il mondo della Pigotta® on line
C
on il suo popolo di pigottare, i 17 milioni di euro raccolti,
gli 800.000 bambini salvati, i suoi amici stilisti, artisti, musicisti, la Pigotta non è più solo una semplice bambola di pezza,
ma il centro di un universo.
Un universo fatto di persone, di contatti, di eventi; animato dal desiderio di cambiare il destino di
migliaia di bambini, di segnare in modo positivo il loro futuro cominciando dalla loro vita. Questo
mondo fatto di creatività e solidarietà, dal mese di dicembre, sarà raccontato in un minisito dedicato: il minisito della Pigotta® all’indirizzo www.unicef.it/pigotta.
Qui si potrà trovare tutta la sua storia lunga 10 anni: le origini, le collezioni speciali di Pigotte®
realizzate da stilisti e artisti, le storie di pigotta, la sua canzone, gli appuntamenti e tutto quanto l’ha
resa negli anni la bambola più amata dagli italiani.
4 paginaquattro
La Pimpa, una Pigotta speciale
®
A
l Bologna Children’s Book Fair
2009, in occasione della
presentazione del pieghevole
In viaggio con la Pimpa alla scoperta
dei diritti dei bambini e delle
bambine alla presenza di
Francesco Tullio Altan e dell’Editore
Teresa Panini, è stata consegnata
una Pigotta® un po’ speciale, una
Pigotta-Pimpa, un omaggio al
personaggio così amato da tanti
bambini.
L’idea è nata dalla Presidente
del Comitato di Bologna Leopolda
Boschetti, e Rosanna Taruffi,
la volontaria “pigottara”, ha
confezionato la bambola.
©UNICEF
Per informazioni www.unicef.it/pigotta
Numero verde UNICEF 800-745000
©UNICEF
S
arà ancora lei, la protagonista assoluta delle prossime feste natalizie: la Pigotta®
dell’UNICEF, la bambola di pezza realizzata da nonni e bambini, regalo di Natale
speciale per chi vuole aiutare l’UNICEF a salvare i bambini del mondo.
In oltre 600 piazze d’Italia, per tutto il mese di dicembre, con una donazione minima di 20 euro, sarà possibile anche quest’anno adottare
una delle migliaia di Pigotte® e dare a un bambino in un Paese africano la possibilità di ricevere un kit salvavita ed essere assistito e curato nel corso della sua crescita.
Infatti sebbene la mortalità infantile sia in costante calo nel mondo,
ogni anno 8,8 milioni di bambini continuano a morire prima del
quinto compleanno, spesso per malattie prevenibili o curabili.
Degli 8,8 milioni di bambini scomparsi nel 2008, 2,6 milioni hanno
perso la vita in Africa occidentale e centrale.
Per questo da qualche anno, l’UNICEF ha qui attivato un programma specifico per la lotta alla mortalità infantile, denominato “strategia accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo della prima infanzia”. La strategia si basa sull’attivazione dei centri sanitari nazionali, la formazione del personale
medico, la somministrazione di un pacchetto integrato di interventi salvavita che unisce assistenza
al parto e visite prenatali regolari, campagne di vaccinazione, distribuzione di zanzariere, somministrazione di vitamina A, terapie di reidratazione orale e integratori contro l’anemia.
ancora grande
protagonista a Natale
5
paginacinque
Un anniversario
importante
1989-2009
6 paginasei
bambino sia la considerazione
preminente;
– riconoscere il diritto alla vita
del bambino e impegnarsi ad
assicurarne, con tutte le misure
possibili, la sua sopravvivenza e
il suo sano sviluppo;
– ascoltare i bambini in tutti i
procedimenti che li riguardano
e tenere in adeguata considerazione le loro opinioni compatibilmente con la capacità di discernimento e il livello di maturità.
Un momento significativo
per celebrare il lavoro di tutti coloro – individui, famiglie, associazioni, governi – che si battono per un mondo in cui ogni
bambino e ogni bambina abbiano le medesime opportunità di
diventare protagonisti del pro-
prio futuro. Un anniversario unico per tante organizzazioni che
difendono l’infanzia, perché
sebbene tutti i bambini siano titolari degli stessi diritti, per molti di essi la loro negazione è la
vera norma di vita.
Chi è Unicef
©UNICEF/LEMOYNE
– tutelare i diritti dei più piccoli, senza distinzione di razza,
sesso, lingua, religio­ne, cultura;
– assicurare che in ogni decisione, azione legislativa, iniziativa
pubblica o privata di assistenza
sociale, l'interesse superiore del
©UNICEF/LEMOYNE
V
enti anni fa, il 20 di novembre 1989, a New York
l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la
Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, il documento normativo
internazionale più importante e
completo dedicato interamente
alla tutela dei diritti dei bambini
e degli adolescenti; un trattato
che 193 Stati nel mondo – ad
eccezione di Etiopia e Stati Uniti
– hanno ratificato, rendendolo
testo di legge per i propri Paesi.
Si tratta di un compleanno
importante per ribadire ancora
una volta il diritto al superiore
interesse del bambino, il diritto
alla sua sopravvivenza, il diritto
all’ascolto e alla non discriminazione, principi cardine della
Convenzione.
Una occasione per ricordare
che i governi, adottando la Convenzione, si sono impegnati a:
©UNICEF/NOORANI
©UNICEF/LEMOYNE
I vent’anni
della Convenzione
sui Diritti
dell’Infanzia
L
’ UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per
l’Infanzia, è l’unica organizzazione citata
nel testo della Convenzione sui Diritti
dell’infanzia.
Interviene in 156 Paesi del mondo monitorando
l’applicazione della Convenzione da parte degli
Stati, portando direttamente aiuti e lavorando
con i governi affinché creino le strutture che
consentano di dare ai bambini salute,
protezione, uguaglianza e scuola.
Per informazioni www.unicef.it
7
paginasette
Un’estate
a
p is
N
on è mai troppo presto per pensarci. Alla
primavera e al look. E così mentre fuori il
paesaggio si tinge dei colori dorati dell’autunno diamo uno sguardo alle coloratissime collezioni primavera-estate per sapere cosa ci aspetta alla
fine di questo lungo inverno.
Micro o macro, a sfere vuote o piene, sfuocati e
fittissimi, tornano i pois. Dagli abiti agli accessori riesplode, infatti, la voglia di leggerezza e di colore, di
semplicità e di infantile freschezza.
8 paginaotto
Eleganti e discreti in black&white per serate formali, a pioggia e coloratissimi per le serate in allegria,
l’anno prossimo i pois, che per la verità già qualche
stagione fa erano tornati alla ribalta, si accompagneranno a linee geometriche quali righe orizzontali o
verticali o diagonali, o a tessuti a fantasia o fiorati in
un’accoppiata apparentemente azzardata, in realtà
molto originale e chic.
Nelle recenti passerelle internazionali, molte sono state le case di moda e gli stilisti che hanno proposto questo ritorno ad un immaginario infantile e
giocoso, colorando di pois irregolari, grandi o piccoli anche accessori come occhiali, cinture, cappelli,
ombrelli e borse.
Coveri li ha interpretati in una collezione Black&
White associata a gonne a ruota, short e giacche anni
Cinquanta, Armani li preferisce vuoti e macro dai
contorni rossi e blu, Biagiotti macro e cuciti sul tubino bianco, Etro gialli, Lorenzo Riva arancioni.
Louis Vuitton li ha pensati per donne eleganti e
raffinate, proponendoli su morbidi pantaloni a vita
alta in brillante seta. Mentre Blumarine ha puntato
su maxi pois molto colorati accostati a forme e figure
geometriche che esaltano, in questo connubio davvero audace, la raffinatezza e la classe che da sempre
contraddistingue la casa.
Non sarà quindi un problema abbinare il nuovo
acquisto a pois all’ultima moda con i capi a righe,
fiorati o a quadretti già nel guardaroba e fare comunque un figurone. Non sarà neanche difficile
trovare degli accessori all’altezza del look glamour per
la nuova estate. Roger Vivier omaggia il pois inseren-
dolo in alcuni modelli di scarpe della sua nuova collezione, come sempre eccentrica ed originale.
Anche le borse si tingono di romantici pois come
quelle della collezione Camomilla e Carpisa, e visto che anche in primavera può accadere che
piova, perché non pensare ad abbinarci un ombrello a pois neri con
sfondo rosa o arancio del brand
Fabi Boutique?
Neanche gli uomini possono
sfuggire alla nuova tendenza. A
loro ha pensato il marchio Italian Indipendent di Lapo Elkann, che propone degli eccentrici occhiali da uomo
con montatura a pallini per
tutti coloro cui non dispiace
apparire e farsi notare.
Un tocco di colore al tuo bagno
I colori sono importanti e dicono
qualcosa di te. Foxy Supersoft è
l’unica carta igienica disponibile in tre
varianti di colore e profumo.
Per scegliere quella che ti piace di
più. O che meglio si intona con
l’arredamento del tuo bagno
Foxy Supersoft Color
colora il tuo mondo
9
paginaquattro
Benvenuti alla
Città
del Gusto
I
mmaginate un luogo dove
ogni cosa è legata indissolubilmente al cibo, al buon cibo. Un luogo dove tutti i sensi,
oltre a quello principale dell’intelletto, vengono continuamente
suggestionati, rapiti, confusi e
appagati dal mangiar bene. Non
è un sogno, e nemmeno la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, ma è la Città del Gusto, uno
spazio grande e moderno dove si
svolgono varie attività volte a valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro Paese. Nata
nel 2002 a Roma per mano di
Gambero Rosso, la Città del Gusto è pensata per gli appassionati
e gli intenditori, per gli italiani e
gli stranieri, per tutti coloro che
vivono il cibo come arte e, come
tale, da studiare, gustare, creare e
così via.
Al suo interno possiamo trovare di tutto. Dalle Scuole con i
corsi di cucina, di cui Foxy da
quest’anno è sponsor, al Salone
dei Grandi Eventi dove si alternano manifestazioni, mostre,
convegni enogastronomici; dagli
studi televisivi di Gambero Rosso-Channel che trasmette 24 ore
su 24 (visibile su SKY al canale
10 paginadieci
410), al Teatro del Vino con la
sua cantina di 30.000 bottiglie
pregiate, al Teatro della Cucina,
dove grandi chef italiani e stranieri si alternano sul palco cucinando davanti agli spettatori presenti. Alla Città del Gusto si trova
anche la Grande Terrazza, dove è
possibile cenare nelle serate estive, l’Osteria, il Bar e lo Shop, ovviamente fornitissimo di libri e
oggetti per la cucina.
Insomma un piccolo e intimo
universo che gira intorno ad uno
dei piaceri più tradizionali
dell’Italia, la buona cucina, e che
ha riscosso enorme successo in
tutti questi anni, tanto che nel
2008 anche Napoli ha dato vita
alla sua Città del Gusto. Affidata
alle mani esperte di due importanti chef come Antonio Russo e
Giovani Pastore, la Città del Gusto di Napoli è strutturata essenzialmente come quella della Capitale, con un occhio di riguardo
al piatto tipico della città parte-
nopea: la pizza. La Pizzeria al
suo interno è infatti condotta da
Michele Leo, definito da Vogue
America semplicemente come il
“Michelangelo delle pizze”.
Un concorso da leccarsi i baffi
Cartapaglia è l’asciugatutto che Foxy ha
dedicato a coloro che amano cucinare.
Perfetto con tutto, Cartapaglia è ideale per i
fritti. Non a caso Gambero Rosso lo ha
raccomandato, come testimonia la presenza su
tutte le confezioni del suo logo.
Nasce così all’insegna della buona tavola il
nuovo concorso “Foxy ti regala TuttiFritti”.
A partire da Dicembre, per cinque mesi
consecutivi, saranno messe in palio da Foxy
200 copie del libro TuttiFritti,
il manuale del Gambero Rosso per scoprire i
segreti di un fritto perfetto, sia esso carne, pesce,
verdura o dolce. Per vincere una copia del
volume basterà spedire un tagliando di garanzia
presente sulle confezioni Cartapaglia a:
“Foxy ti regala TuttiFritti”
casella postale 3010 – FI 26, 50127 Firenze
Tutte le informazioni, il regolamento e le
immagini del premio sul sito www.foxy.it
Un’occasione da non perdere!
Il Concorso è valido dal 15/10/2009 al 1/04/2010
La ricetta
Millefoglie di patate con gamberetti e mango
Ingredienti per 6 persone:
patate grosse 2
gamberetti sgusciati 300 g
mango 1
panna fresca 125 ml
succo di limone 1 cucchiaio
pepe verde in salamoia 1 cucchiaio
olio di arachidi 200 ml
prezzemolo 1 rametto
sale qb
Le OPERAZIONI
PRELIMINARI
• Sbucciate le
patate, lavatele
sotto l’acqua
corrente,
asciugatele con un
telo o con carta
assorbente da cucina.
• Affettatele sottilmente a
chips della medesima
grandezza; dovete
ottenere almeno 24 fette.
• Scolate i grani di pepe verde,
tamponateli con carta
assorbente da cucina, e
schiacciateli con la lama appiattita di
un coltello.
• Versate la panna in una ciotola, aggiungete il
Gambero Rosso, dalla sua nascita, nel 1986, è
riuscito a diventare il marchio italiano di chi vuole
mangiare, bere e viaggiare con gusto e intelligenza.
Un punto di riferimento per tutti gli appassionati, oltre che l’unico, nel settore,
attivo in campo editoriale, con i libri di
12 paginadodici
succo di limone e il pepe, mescolate bene.
• Rimettete in frigorifero, coperta, la salsa così
ottenuta.
La COTTURA
• Lavate i gamberetti sotto l’acqua corrente, poi
asciugateli.
• Cuocete i gamberetti a vapore 5 minuti.
• Versate intanto l’olio di arachidi in una
padella e friggetevi le fette di patate, fino
a renderle croccanti ma non dure.
• Scolatele man mano su carta
assorbente da cucina, e salate.
• Tagliate a pezzetti i gamberetti,
lasciandone uno intero per ogni
piatto di portata.
• Sbucciate il mango e tagliate la
polpa a dadini.
• Riprendete la salsa dal
frigorifero, mescolatevi i dadini
di mango e i gamberetti, salate.
Lasciate riposare fino al
momento di portare in tavola.
La presentazione
• Preparate nei piatti le millefoglie alternando fette
di patata e una cucchiaiata di salsa.
Sopra l’ultimo strato mettete un gamberetto
intero.
• Guarnite con il prezzemolo e servite.
ricette, i manuali tematici e le guide, tra cui spiccano le famosissime Vini d’Italia (con i “Tre bicchieri” entrati ormai nel gergo
degli intenditori) e Guida Ristoranti (con le “Tre forchette”); in ambito televisivo ed
internettiano col sito Web:
www.gamberorosso.it, dove è
presente una grande
community di appassionati,
pronti ad interessarvi e
coinvolgervi.
13
paginaquattro
Il galateo
a tavola
C
ome ci si deve sedere a
tavola? Prima di mangiare bisogna dire “buon
appetito” o no?
Vediamo qualche regola basilare del galateo che possiamo seguire in modo da non fare brutte
figure, soprattutto se siamo invitati a casa di qualcuno o abbiamo
ospiti importanti.
Prima di tutto: giù i gomiti
dal tavolo! Non si appoggiano
mai. Le braccia vanno tenute vicino al corpo e non si giocherella
con le posate.
Ovviamente è vietatissimo
usare le mani per mangiare, ma ci
sono occasioni in cui è consentito
o addirittura consigliato, come ad
esempio per spezzare il pane (se
non è già tagliato a pezzetti) o per
prendere le olive all’aperitivo.
Anche i frutti di mare si possono mangiare con le mani: per
aiutarsi a mangiare il mollusco si
può infatti prendere la conchiglia
per un’estremità. Per le ostriche ci
sono comunque delle posate apposite che rendono più facile questa operazione.
I gamberi si sgusciano e si
mangiano con le mani: via coltel-
14 paginaquattordici
lo e forchetta, avanti vaschetta lavadita con acqua tiepida, profumata con limone o petali di rosa
per eliminare l’odore dalle dita.
Le lumache no: vanno prese con
la pinza, poi con l’altra mano si
estraggono con l’apposita forchettina. La pizza si mangia con le
mani se è al trancio, con le posate
se è quella tonda classica.
A tavola poi non bisogna: soffiare sui cibi per raffreddarli, sparpagliare le pietanze sul piatto o
allontanarlo quando si è finito,
perdere tempo per scegliere i pezzi
migliori dal piatto di portata e,
soprattutto, mai alzare il mignolo
quando si solleva il bicchiere o si
beve il caffè.
Frutta: istruzioni per l’uso
Abbiamo sempre, o quasi sempre,
mangiato la frutta con le mani. È
bene sapere però che in alcune occasioni bisogna usare le posate,
soprattutto se vogliamo fare bella
figura ad un pranzo formale.
L’uva si tiene con la mano sinistra e si staccano gli acini con la
mano destra (o viceversa, per chi
è mancino…).
Le mani a tavola: così nella storia
Le mani sono state per millenni le nostre posate.
La forchetta arriva in Italia poco dopo il Mille grazie alla figlia dell’imperatore bizantino Costantino
VIII, che la portò in dote al doge di Venezia. Non
senza problemi: la posata venne vista come oggetto demoniaco da San Pier Damiani, che la definì simbolo di eccentricità e di lusso ostentato.
È a causa della sua invettiva che questo utile oggetto ha dovuto attendere quasi otto secoli prima
di poter entrare nei conventi occidentali.
Le posate, così come le conosciamo noi, iniziarono a diffondersi in maniera apprezzabile nel Cinquecento. Questo almeno in Italia, perché in altri
Paesi come la Francia, l’Austria, l’Inghilterra fino
alla seconda metà del Seicento non si registra
l’uso di forchetta e coltello, considerati oggetti
peccaminosi o boriosi.
La banana si tiene in una mano e si sbuccia con il coltello, poi
si mette sul piatto, si taglia a pezzetti che si prendono con la forchetta. Cachi e pompelmi si tagliano a metà e si mangiano con il
cucchiaio, tenendoli con l’altra
mano (e occhio agli spruzzi!).
Luigi XIV, il re Sole, cacciò dalla sua tavola il duca di Borgogna perché accusato di dare il cattivo esempio
ai bambini, e solo perché aveva tirato fuori dalla tasca una
elegante forchettina!
Per ciliegie e amarene, come
per fragole e lamponi, niente posate: si portano alla bocca tenendoli per il picciolo. Il nocciolo si
mette – con discrezione – nell’altra mano e successivamente si appoggia sul bordo del piatto.
L’anguria e i fichi si mangia-
Una ventata di colore
in tavola
Nei buffet, così come sulla
tavola di tutti i giorni, i tovaglioli
decorati Foxy GranTavola
portano sempre
una ventata di colore.
Sono tovaglioli doppiovelo di
alta qualità, morbidi e consistenti,
con quel tocco di allegria in più
per rendere ogni giorno un po’
speciale.
Foxy GranTavola Scozzesi
Disponibili in 4 colori: rosa arancio azzurro e verde
no con coltello e forchetta.
Gli agrumi vanno tenuti in
mano e sbucciati con il coltello,
togliendo prima le calotte superiori e inferiori e poi incidendo
verticalmente la buccia. Gli spicchi tagliati si portano alla bocca
con le mani.
Abitare in armonia
con
l’ambiente
D
ai progetti per le macchine ecologiche all’architettura organica per
creare case energeticamente autosufficienti, dalla moda che sceglie materie
prime biologiche alla bio-cosmesi. Tutto il
mondo, compresi produttori e consumatori, sembra voler dare il proprio contributo a
questa nuova tendenza: l’eco-sostenibilità
come scelta quotidiana per un futuro a impatto zero sull’ambiente. A cominciare dalle
nostre case, possiamo fare qualcosa per un
futuro più verde.
Una tendenza che si sta diffondendo molto
negli Stati Uniti e in Europa, soprattutto in
Germania e nei Paesi del Nord, è quella dei
“tetti verdi”, splendidi manti verdi che ricoprono i tetti delle abitazioni e prendono il posto del cemento. Si tratta di veri e propri giardini, con piante, tappeti di muschio, in alcuni
casi addirittura alberi, bellissimi da vedere e
utilissimi perché in grado di “pulire” l’aria.
La vegetazione infatti, oltre a ridurre fino
all’85% le particelle nocive, permette all’ac-
Ecosostenibilità a quattro zampe
Anche il vostro amico a quattro zampe
può contribuire ad un futuro più verde
con una cuccia che rispecchia
l’amore per la natura. Sono cucce per animali domestici realizzate a mano, con legno impermeabilizzato senza sostanze tossiche. Sul tetto vivono le piantine.
16 paginasedici
Questi modelli hanno il vantaggio di contenere gli odori e non far soffrire il freddo o il caldo ai nostri amici a quattro zampe.
www.ecoblog.it/post/6229/
cucce-ecosostenibili-per-cani
qua piovana di evaporare in modo naturale,
evitando ristagni e acque di scarico da smaltire nei pozzetti. Ancora, le coperture a verde producono un utilissimo effetto termico
sugli ambienti che ricoprono e proteggono:
rinfrescano la casa d’estate, il che significa accendere meno il condizionatore e risparmiare
sulla bolletta, e fanno da isolante in inverno.
Per questo sono molto diffusi nelle regioni
fredde del Nord Europa come la Scandinavia,
dove le coperture vegetali sui tetti spioventi
fanno parte della tradizione architettonica.
Non solo: in molti casi si tratta di recuperare
spazi altrimenti inutilizzati, e renderli vivibili e accoglienti come giardini oppure come
orti dove coltivare l’approvvigionamento
quotidiano di verdura e frutta per tutta la
famiglia. Un contributo notevole, per un risparmio non solo energetico. Naturalmente
con un bel “tetto verde” anche la quotazione
dell’immobile sale e in alcuni casi è possibile far rientrare questo investimento nella
categoria di “intervento di riqualificazione
energetica”, per la quale sono previsti anche
contributi statali o regionali.
Per saperne di più, due testi di Marinella
Correggia: Manuale pratico di ecologia quotidiana (Mondadori) e Il balcone dell’indipendenza (Stampalternativa).
Convenienza smisurata
per tutta la casa
I rotoloni asciugatutto Foxy Mega
offrono tanta carta resistente
ed assorbente che li fa durare il
doppio rispetto ad un normale rotolo,
per una convenienza smisurata.
Foxy Mega è dotato degli innovativi
vortici superassorbenti che, grazie alla
speciale struttura brevettata,
raccolgono e trattengono l’acqua.
Foxy Mega
dura il doppio e conviene di più.
Come tutti gli asciugatutto Foxy, anche
Mega è idoneo al contatto con gli alimenti.
Vestirsi
naturalmente
fa benepelle
alla
A
nche scegliere un abito è prendersi cura della propria pelle. Come ci preoccupiamo di
selezionare i detergenti ed i prodotti cosmetici più adatti, così dovremmo curarci di indossare
capi d’abbigliamento che rispettino la nostra epidermide. Come le fibre naturali, che stanno tornando alla ribalta dopo anni di predominio del
“sintetico”.
Per fibre naturali si intendono fibre di origine
animale (seta, lana, cashmere, mohair, alpaca, vigogna, guanaco, lama…) o vegetale (cotone, lino, canapa, juta, sisal) che vengono sottoposte ad un tipo
di lavorazione meccanica, un processo che permette
di mantenerne inalterate le caratteristiche. Non subiscono procedimenti chimici e la loro colorazione
avviene in maniera tale da non essere tossica né allergizzante. Per questo sono le fibre più adatte per
evitare dermatiti ed allergie, e sono assolutamente
consigliate a tutti coloro che hanno una pelle particolarmente sensibile e per la pelle dei bambini.
I tessuti in fibre naturali, infatti, garantiscono
alla nostra pelle una corretta traspirazione che permette al nostro organismo di regolare la sua temperatura interna. Cosa che non avviene quando si indossano capi in fibre sintetiche, che non permettono la circolazione d’aria né l’evaporazione del sudore: si forma così una cappa calda e umida, un microclima ideale per la produzione di batteri che
possono provocare cattivi odori e micosi. Conseguenze più gravi – come dermatiti e allergie – sono,
invece, causate dalle sostanze chimiche con cui le
fibre vengono trattate: la formaldeide, le resine fluorite, la soda caustica e i metalli pesanti.
A vantaggio delle fibre sintetiche si può sempre
dire che costano meno, e i decenni di successo sono
appunto dovuti ai minori costi. A scapito però della
Tutti pazzi per la maglia
F
are la maglia è trendy. Non si tratta più di
una passione per signore
attempate, ma è una vera e
propria moda dilagante e
divertente.
Prova ne è il fiorire in tutta
Italia dei KNIT CAFÉ, luoghi di
incontro dove si lavora a maglia, uncinetto e ricamo. I Knit
Café sono bar, ristoranti, libre-
18 paginadiciotto
rie, circoli culturali, musei dove si organizzano laboratori e si sta insieme chiacchierando e sferruzzando.
E allora tutti coloro che
vogliono dilettarsi in
questa vecchia e nuova
arte possono trovare
tutte le informazioni sul
sito:
www.do-knit-yourself.com
salute, nostra e del pianeta. Anche l’economicità di
questi tessuti è messa oggi in discussione: infatti, se
da una parte è vero che le fibre sintetiche costano
meno, è vero anche che il risparmio complessivo va
calcolato tenendo conto di molti fattori, sia di produzione e di manutenzione sia dal punto di vista
della nostra salute e dell’impatto ambientale.
Allora si scopre che le sostanze usate per trattare
le fibre sintetiche, oltre ad essere dannose per la no-
stra pelle, contribuiscono all’inquinamento ambientale. Non solo: poiché le fibre sintetiche non lasciano traspirare l’umidità corporea vanno lavate più
spesso di quelle naturali, e questo comporta un
consumo maggiore sia di energia che di detersivi
inquinanti. Oltretutto, la vita media di un capo in
fibra naturale è decisamente più alta di quelli in fibre sintetiche, più delicate.
Vestirsi naturale è vestirsi più sano, per tutti.
Neutra sulla pelle
La pelle è, per sua natura, sensibile. Certe zone lo sono ancora di
più. Foxy lo sa bene, per questo nasce Foxy Seta:
la carta igienica progettata per proteggere la pelle ed
il pH fisiologico delle zone intime. Foxy Seta offre
il massimo della sicurezza al contatto
sulla pelle di tutta la famiglia.
Test clinici lo confermano.
Foxy Seta
la carta igienica
a pH Neutro
Test effettuato dalla Clinica
Dermatologica II dell’Università
degli studi di Firenze su campione
rappresentativo di tutte le età
e condizioni fisiologiche.
Le Pigotte
di Nonna
®
Maria
C
i sono tante storie semplici, a noi
vicine, di volontari che operano nella
realtà dell’UNICEF, e in particolare quelli
che aiutano i bambini poveri del mondo
realizzando le famose Pigotte®. Questa che
desidero raccontare fa capire quanto, a volte,
queste bamboline siano di aiuto anche ai
“nonni adottivi” che le realizzano.
Non è semplice parlare di Maria e delle sue
Pigotte, anche perché quando si fa parlare il
cuore non è facile.
Maria è una nonna adottiva di ottantatré
anni, da tempo volontaria dell’UNICEF di San
Benedetto del Tronto (AP). Quando ha
conosciuto questa realtà è stato amore a
prima vista, con una forte spinta a donare il
suo tempo e il suo grande cuore ai bimbi
meno fortunati. La laboriosità e l’amorevole
dedizione di tanti anni nel cucire queste
bamboline di pezza l’hanno portata a
diventare la nonna di tanti bambini. Con il
grande amore della sua vita, nonno Giuseppe,
ha scelto sempre con cura stoffe e pizzi, resi
ancora più preziosi dai suoi stupendi ricami.
Insieme hanno scelto il nome da dare ad ogni
nuova creatura di pezza, con la frase rito:
“Meno male! Un altro bambino salvato!”.
Perché è stato sempre questo pensiero la
grossa spinta a fare, anche quando la vita è
diventata più difficile. Perché nonna Maria è
rimasta sola, il suo grande amore è volato in
cielo. Ci sono stati momenti di profondo dolore
e tristezza, ma l’amore per quei bambini e il
desiderio di salvarli le hanno dato la forza di
continuare. Anche ora che la vedo trafficare
con tanta fatica tra stoffe e nastri, il cuore mi
si riempie di gioia. Ancora una volta sa darmi
una lezione di vita!
20 paginaquattro
Un giorno mi ha
detto: “Finché il
Signore vorrà
continuerò a fare
una carezza a questi
bambini e il mio Giuseppe
pregherà per loro! Ancora
insieme!”.
È una storia semplice e
umile quella di Maria, la mia
mamma, piena di tenerezza e
amore. Un intreccio di solidarietà fatta di
nonni, bambini e Pigotte, che unisce un capo
all’altro del mondo.
Storie a noi vicine più di quanto pensiamo.
Claudia Cundar
21
paginaventuno
©UNICEF
Ballando
©UNICEF/A. Rebatto
Q
tra le Pigotte
uest’anno la Pigotta dell’UNICEF
ha un testimonial d’eccezione:
Kledi Kadiu.
Tutti conoscono il bravissimo ballerino
che da anni ci fa compagnia in
televisione, tra
programmi per
ragazzi talentuosi e
film impegnati; ma
pochi conoscono la
sua storia e le sue
origini.
Nato a Tirana nel
1974 è arrivato in
Italia su una nave,
la “Vlora”,
tristemente famosa
per il penoso carico
di persone che
trasportò nel
nostro Paese.
La tenacia, la
passione, la voglia
di farcela hanno
però avuto la
meglio e gli hanno
permesso di
sopportare un viaggio terribile, in mezzo
a una folla di disperati, e una vita da
clandestino fatta di porte in faccia.
Come racconta nel suo libro, Meglio di
una favola, edito da Mondadori, dopo
aver lavorato a Mantova e Rovereto, un
22 paginaventidue
giorno è arrivata la fortuna, e a Roma c’è
stata la svolta nella sua vita: ha lavorato
con Ornella Muti, Katia Ricciarelli, Laura
Chiatti, Rita dalla Chiesa e, prima fra
tutti, Maria de Filippi.
Ha potuto esibire il
suo talento di
ballerino prima in
televisione, poi al
cinema e a teatro,
ottenendo
l’ammirazione dei
professionisti e del
grande pubblico.
Nonostante ora sia un
giovane uomo molto
impegnato, non
dimentica mai la
sua città, l’Accademia
di Danza di Tirana
dove si è diplomato, i
suoi primi ruoli
solistici in balletti
prestigiosi e tutte le
persone che ha
lasciato nel suo Paese
d’origine. E forse per
questo ha accettato di stare al fianco
dell’UNICEF nell’iniziativa “Adotta una
Pigotta®”, per sottolineare il fatto che le
fiabe esistono davvero, che i sogni si
possono realizzare per migliorare se
stessi e il mondo.
®
Avrà pure un
cuore di pezza,
ma ogni anno
salva migliaia
di bambini.
Adotta la tua Pigotta del cuore.
La trovi sempre su
www.unicef.it/pigotta o presso
il comitato Unicef della
tua città. Oppure, a dicembre,
nelle piazze italiane.
Numero Verde 800-745000
INIZIATIVA SOSTENUTA DA
23
paginaquattro
Il pH è salute
Neutra
sulla pelle.
pelle
della
D
i pelle non ce ne è una sola, ne esistono di
diversi tipi, anzi biotipi. I criteri per definire
le differenze sono tanti e difficilmente classificabili per i non addetti ai lavori: la trama, l’elasticità, l’idratazione e la vascolarizzazione…
Esiste però una classificazione di massima in cinque biotipi principali, facilmente riconoscibili: cute
grassa, cute secca, cute mista, cute falsamente secca e,
infine, cute irritabile. Per ognuna di queste tipologie
esistono trattamenti cosmetici ad hoc, ma per tutte
vale la stessa regola: il rispetto del pH fisiologico. Ma
cos’è essenzialmente il pH, di cui tanto si sente parlare in relazione ai prodotti destinati all’igiene personale? Il pH altro non è che l’indicatore che misura il
grado di acidità di una qualsiasi soluzione. I valori
vanno da 1 a 14, e più basso è il pH, più acida è la
sostanza in esame. Esistono nell’ambiente elementi
acidi e, all’altro opposto, elementi basici (ovvero non
acidi). Nel mezzo ci sono quelli così detti “neutri”.
La natura della pelle è tendenzialmente acida,
perché acido è il mantello protettivo che la riveste e
che rappresenta una delle più salde ed efficaci barriere
difensive del nostro organismo. Il pH della pelle è
infatti leggermente acido (4,50-5,50) e ciò garantisce
una protezione contro i batteri, perché crea un ambiente non adatto alla sopravvivenza dei microrganismi. La protezione dell’integrità e della funzionalità di
questa barriera naturale, che ci protegge dal rischio di
contrarre malattie, non solo della pelle, dipende in
grande misura dal mantenimento del grado di pH
entro valori normali. I valori di pH possono essere
influenzati da una molteplicità di fattori: agenti ester-
La tecnologia fa miracoli
A
volte sembra che i trattamenti estetici facciano
miracoli, a volte li fanno davvero. Soprattutto
con le star, per cui l’immagine,
si sa, è tutto. Basti pensare
all’“attempata”, eppur sempre
sulla cresta dell’onda, Madonna che oltre ad un corpo eccezionale per la sua età, sfoggia
una pelle liscia e levigata da
far invidia alle teen-ager sue
fan, alle madri… e anche a
qualche nonna. Il segreto, o
meglio il “miracolo”avviene
18 paginadiciotto
grazie a trattamenti di ossigeno iperbarico che rigenerano le cellule. Si tratta di una terapia medica
prestata all’estetica, che prevede
l’inalazione di ossigeno puro al
100% con una pressione maggiore rispetto a quella dell’atmosfera. Ciò permette una rapida e
profonda ossigenazione dei tessuti con una conseguente rigenerazione cellulare che ferma, seppur temporaneamente, il processo di deterioramento dei tessuti
dovuto all’invecchiamento.
ni, uso di detergenti, sostanze chimiche o contatto
con alcuni materiali. I valori normali di pH variano
tra 4 e 7,2 nelle aree scoperte. Le zone intime hanno
infatti valori di pH diversi: il pH vaginale è, ad esempio, più acido e di valore compreso tra 4 e 5. Questa
acidità serve a proteggere i genitali dalle infezioni
esterne e a garantire l’integrità e l’elasticità delle mucose.
L’igiene delle parti intime, che per loro natura sono ancor più sensibili e delicate del resto del corpo,
necessita di particolare attenzione. La prima regola per
una corretta igiene intima è una detersione quotidiana
e accurata con un detergente appropriato a pH 5, per
rispettare la normale acidità dell’ambiente genitale. I
migliori detergenti sono formulati per consentire trattamenti dermopurificanti, antiodore, riacidificanti,
rinfrescanti e tonificanti, sempre nel rispetto delle condizioni fisiologiche. L’obiettivo principale per un qualunque prodotto destinato alla cura della pelle delle
zone intime dovrebbe essere quello di non alterare il
pH fisiologico della cute e delle mucose, lasciando così intatte le naturali capacità di difesa dell’organismo.
Tra i prodotti che entrano in contatto con i tessuti
delle zone intime occorre necessariamente citare la carta igienica. Anch’essa infatti dovrebbe essere considerata un prodotto che partecipa all’igiene intima quotidiana, quasi al pari di un sapone, di un detergente intimo o di un prodotto per trattamenti (come polveri,
ecc.). Anche per una carta igienica sarebbero quindi
raccomandabili periodiche verifiche di laboratorio e
sperimentazioni cliniche e dermatologiche, onde assicurare ai consumatori la perfetta compatibilità con i
tessuti con i quali viene in contatto.
La pelle è, per sua natura,
sensibile. Certe zone lo
sono ancora di più.
Foxy lo sa bene, per
questo nasce Foxy Seta:
la carta igienica progettata
per proteggere la pelle
ed il pH fisiologico delle
zone intime. Foxy Seta
offre il massimo della
sicurezza al contatto sulla
pelle di tutta la famiglia.
I test effettuati in
Clinica Dermatologica
universitaria lo
confermano.
Test effettuato
dalla Clinica
Dermatologica II
dell’Università
degli studi di Firenze
su campione
rappresentativo
di tutte le età
e condizioni
fisiologiche.
19
paginadiciannove

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