Pigotta UNICEF

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Pigotta UNICEF
Numero speciale di Comunicazione n.2 Novembre 2016
Buon
Compleanno
Pigotta
®
A marchio Foxy puoi trovare una gamma completa
di prodotti di carta di alta qualità - carta igienica,
asciugatutto, tovaglioli e fazzoletti - caratterizzati
dall’impiego esclusivo di pura cellulosa vergine
e delle più avanzate tecnologie.
Scopri tutte le novità sui prodotti e le iniziative
Foxy sul sito www.foxy.it
Foxy è un marchio di proprietà di Industrie Cartarie
Tronchetti S.p.A., Diecimo (Località Baccanella)
55023 Borgo a Mozzano (LU).
Per informazioni chiama il
Servizio Consumatori Foxy
Un Mondo Più Morbido è la rivista che Foxy dedica
all’iniziativa dell’UNICEF “Adotta una Pigotta”, che
Foxy sostiene e promuove ininterrottamente dal 2000.
4
Buon
Compleanno
Pigotta®
6
Le nuove
iniziative per
la Pigotta®
8
Yoga lifting
11
Slow train
14
E-shop
la spesa a
casa tua
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Stampa 3D
18
L'etica del
mangiar sano
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Intervista ai ragazzi
di Younicef
sostiene
seguici su Foxy.Italia
Per ricevere gratuitamente a casa
Un Mondo più Morbido è sufficiente
compilare e spedire il tagliando riportato
nella lettera allegata alla rivista, oppure
scrivere a [email protected], o telefonare
al numero verde Foxy 800-161122.
Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. ricorda ai lettori che
ricevono a casa la rivista Un Mondo Più Morbido che
è possibile in qualunque momento richiedere la modifica
o la cancellazione del proprio nominativo dai nostri
elenchi scrivendo a: Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A.,
Ufficio Privacy, Piano della Rocca - 55023 Borgo
a Mozzano (LU). O inviando una e-mail a [email protected],
o chiamando il numero verde Foxy 800-161122.
Comunicazione Speciale - Un Mondo Più Morbido - Semestrale di informazione - anno 20 n.2, Novembre 2016 - Autorizzazione Tribunale di Torino - n. 4985 del 14/01/1997
Editore DM GROUP S.p.A. Redazione Via Ernesto Nazzaro 2, 10034 Chivasso (TO) - Direttore Responsabile Italo Iuorio - Iscrizione Registro Operatori Comunicazione n. 4521
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Il trattamento dei dati viene effettuato sia manualmente che elettronicamente e/o telematicamente, con strumenti e modalità idonee a garantirne la sicurezza e riservatezza.
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semplicemente scrivendo all’Ufficio Privacy di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A., Diecimo (località Baccanella) - 55023 Borgo a Mozzano (LU). Oppure semplicemente inviando una
e-mail a [email protected], o chiamando il numero verde Foxy 800-161122.
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Buon Compleanno
Pigotta
®
Per il suo diciottesimo compleanno la bambola di pezza più famosa ed
amata si avvicinerà ai suoi coetanei con l’iniziativa In missione con l’UNICEF
e ai più piccini con il web cartoon Le avventure della Pigotta. Quest’anno
la Pigotta è 2.0! Sarà ancora più forte e salverà sempre più bambini.
E
ra il 1999 quando
è nata la Pigotta
dell’UNICEF: la
bambola di pezza
che rappresenta un
bambino bisognoso di aiuto in un
paese in via di sviluppo. In dialetto lombardo le pigotte erano le
bambole di pezza del dopoguerra
fatte con gli stracci: un regalo
che le nonne creavano con le
loro mani per i nipotini. Oggi
sono diventate, nella semplicità
e genuinità che le caratterizza
dalla nascita, un’icona di solidarietà. Una solidarietà che unisce
chi le realizza, chi le adotta e
infine i bambini che, grazie al sostegno dato all’UNICEF, saranno
salvati. Queste bambole di pezza
rappresentano la speranza di un
futuro per tutti quei bambini che
rischiano di non averlo.
Le Pigotte dell’UNICEF sono
realizzate a mano con fantasia
e creatività da nonni, genitori e
bambini; a casa, a scuola, presso
i Comitati dell’UNICEF, le associazioni e i centri anziani di tutta
Italia. La Pigotta ha una storia
ricca di avventure e successi: nel
corso degli anni ha viaggiato in
tutto il mondo, è stata personalizzata da stilisti e artisti, è
andata nelle scuole, ha girato i
festival più importanti d’Italia, ha
conosciuto personaggi famosi, è
andata in TV e le è stata dedicata
anche una canzone.
4
Interventi UNICEF
Grazie ai 27 milioni di euro
donati da chi, in questi 18
anni, ha adottato le Pigotte,
l’UNICEF ha potuto salvare
milioni di bambini nei paesi
più poveri del mondo. Infatti,
con una donazione minima
di 20 euro per ogni Pigotta
adottata, l'UNICEF può fornire
a un bambino un kit salvavita
composto da vaccini, dosi di
vitamina A, kit ostetrico per
un parto sicuro, antibiotici e
una zanzariera. Interventi che
riducono significativamente
il pericolo di mortalità nei
primi cinque anni di vita di un
bambino.
In Missione con l'UNICEF
Le Avventure della Pigotta
Questa iniziativa si rivolge ai
ragazzi che abbiano compiuto i
diciotto anni nel 2016.
Adottando una Pigotta potranno
iscriversi a questa iniziativa ed
avere l’opportunità di essere
sorteggiati per partire in missione
con l’UNICEF e vivere un’esperienza unica e indimenticabile.
Con la delegazione dell’UNICEF
ed accompagnati da uno dei loro
personaggi più amati, i ragazzi
vedranno da vicino come opera
l’UNICEF sul campo e come
le donazioni dei tanti generosi
sostenitori si trasformino in aiuti
concreti. Se non sarà un diciottenne ad adottare la Pigotta lo
potrà fare un suo caro per offrirgli
un’occasione di crescita personale
e umana in un momento in cui si
comincia ad essere protagonisti
della propria vita.
Questa iniziativa speciale vedrà
la Pigotta diventare una vera e
propria eroina. Con il cartoon web
serie “Le avventure della Pigotta”,
la nostra bambola di pezza si impegnerà, insieme ai suoi piccoli
amici, a salvare i bambini bisognosi di aiuto di tutto il mondo,
mettendo all'opera interventi e
soluzioni che l’UNICEF adotta nei
paesi in via di sviluppo.
Le puntate del cartoon affronteranno di volta in volta i campi
di intervento più importanti
dell’UNICEF: salute, istruzione,
nutrizione, acqua e igiene e protezione dei bambini.
È, questo, un modo per raccontare ai bambini, ma anche agli
adulti ciò che l’UNICEF fa quotidianamente per salvare i bambini
in tutto il mondo e difendere i
loro diritti.
“Ricordando la mia infanzia mi sono tornate in mente le bambole
di pezza ("Rag Dolls") che mia nonna confezionava per me e le mie
sorelle per Natale. Ho pensato che sarebbe stato bello ricreare quello
spirito di compartecipazione, di amore e di gioia che coinvolge diverse
generazioni: nonni, figli e nipoti. A questi elementi ho aggiunto il
valore della solidarietà creando bambole di pezza che potevano essere
adottate. E così sono nate le "Pigotte", che in dialetto lombardo
vuol dire bambole di pezza, appunto.”
Jo Garceau, membro del Comitato UNICEF di Cinisello Balsamo,
che realizzò la prima Pigotta nel 1988.
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PIGOTTE
AMBASCIATRICI
DEI DIRITTI
Da un'idea del Comitato di Vicenza, per festeggiare il 70° anniversario della fondazione
dell'Unicef, sono nate le “Pigotte Ambasciatrici dei diritti dei bambini”. Ciascuna di
queste bambole di pezza viaggia con una simpatica borsetta che contiene uno degli
articoli della Convenzione sui diritti di tutti i minori di 18 anni. L’intento è quello
di sensibilizzare e far riflettere le persone che adottano le Pigotte sull'importanza
di proteggere, curare, sostenere tutti i bambini del mondo, rispettando e facendo
rispettare il loro diritto di crescere sereni, protetti, curati e amati. Purtroppo sono
ancora troppi i bambini e le bambine a cui la storia attuale, fondata su dinamiche
sociali non sempre appropriate, ruba l'infanzia, la gioia di vivere e di progettare il
loro futuro. Per questo l’UNICEF ha deciso di affidare alle Pigotte vicentine l'incarico di ricordare che la vita di tutti i bambini, femmine o maschi che siano, è
preziosa perché portatrice di speranza, di pace e di sorprese benefiche per l'intera
umanità. I bambini sono il nostro presente, ma anche il nostro futuro.
PIGOTTE DEGLI
ANTICHI MESTIERI
La Pigotta
Raccoglitore
di limoni
SUPERIORE INTERESSE
(art. 3)
Ormai da molti anni a Isolabona, piccolo borgo
della Val Nervia, è tradizione fare un magico salto
indietro nel tempo e tornare ai primi anni del '900.
Il centro storico riproduce ambientazioni tipiche di
oltre un secolo fa, con artigiani al lavoro, cantine da
visitare e tanti animali da cortile.
La tradizione vuole che l’illuminazione elettrica del
paese venga parzialmente spenta e tra i vicoli e le
piazzette del borgo si torni a respirare un’aria unica
e suggestiva. In tutti i vecchi «fundi», al chiarore
delle fiaccole, rivivono gli «antichi mestieri»; locande e osterie, artigiani e contadini, scene di vita
domestica, animali, indispensabili alla vita dell’epoca, tornano ad animare il borgo, accompagnando
i viandanti in un piacevole viaggio nel tempo.
Le cantine come d’incanto si rianimano: gli antichi
strumenti, abbandonati da tempo, tornano ad essere
utilizzati dagli artigiani come il fabbro, il ciabattino,
l’arrotino, il cestaio. In questa atmosfera magica
non poteva mancare la Pigotta degli antichi mestieri
dell’estremo ponente ligure. La Pigotta panettiere, il
bacchiatore di olive, il raccoglitore di limoni, la portatrice di pane e anche il "fannullone" del villaggio,
hanno fatto bella mostra di sé accanto ai dipinti
donati all’Unicef da pittori nazionali e internazionali,
ambientati fra i vari attrezzi di un tempo.
Apprezzate e amate, le Pigotte degli antichi mestieri
sono state adottate e hanno assolto con orgoglio il
loro compito di salvare la vita dei bambini.
LA PIGOTTA
VIGILE DEL
FUOCO
L’UNICEF era presente al
32° Campionato Italiano di Sci Vigili
del Fuoco svoltosi a Cortina d’Ampezzo
dal 28 al 30 gennaio 2016.
La sfilata in Corso Italia, la cerimonia
di apertura e l’accensione del tripode
da parte del campione olimpico
ASCOLTO DELLE OPINIONI
DEL MINORE
(art. 12)
NON DISCRIMINAZIONE
(art. 2)
DIRITTO ALLA VITA,
ALLA SOPRAVVIVENZA E
ALLO SVILUPPO DEL BAMBINO
(art. 6)
6
Maurilio De Zolt hanno dato il via
alla sfida sportiva. Un’ occasione dove
sport, turismo e divertimento si sono
fusi anche con la solidarietà, con la
“Pigotta del Campionato”.
250 Pigotte vigili del fuoco, realizzate
magistralmente dalle volontarie del
Comitato di Belluno per confermare
l’ ormai più che trentennale legame tra
il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
e l’UNICEF in favore delle bambine e
dei bambini di tutto il mondo.
Il Corpo dei
Vigili del Fuoco e
UNICEF insieme
per salvare
fino all'ultimo
bambino!
Yoga
lifting
3
Per un viso più tonico e giovane!
I
labbra
1
Posizionatevi con la testa dritta e
con il mento sollevato davanti allo
specchio; rilassate le spalle e tenete i gomiti alti. A questo punto
dovrete tendere e poi rilasciare il
labbro inferiore dopo aver inserito
la falange degli indici all’interno
della gengiva di fronte ai canini.
Tempo di esecuzione:
da 10 a 25 volte.
8
palpebre
Per il doppio mento e la pelle
nella zona del collo gli esperti
suggeriscono come esercizio di
chiudere la bocca sovrapponendo
il labbro inferiore al labbro superiore e lasciare cadere la mandibola verso il basso. A questo
punto sorridete lentamente. In
questo modo si tonifica l’area
sotto il mento e la parte bassa
delle guance.
Per le palpebre superiori. Sbattere
velocemente le ciglia per una ventina di volte è già un buon esercizio.
Ma si può fare di più posizionando
gli indici delle mani sotto le sopracciglia e le falangi dei pollici
sotto gli occhi; spalancate gli occhi
con le dita e chiudete le palpebre
lentamente strizzando gli occhi
contro la resistenza delle dita.
Tempo di esecuzione: ripetere 3
volte, il più lentamente possibile,
in 5 minuti.
muscoli facciali, oltre a dare espressione al nostro volto e a
svolgere movimenti fondamentali come masticare e sorridere, possono aiutarci a risollevare le guance, a tonificare gli
zigomi, le palpebre, a migliorare l’aspetto delle labbra e a
combattere gli inestetismi ed i segni del tempo. In America l’hanno
già ribattezzata “Yotox”, lo yoga facciale: una pratica tutta naturale
e a costo zero che sembra ottenere - se attuata con costanza e
dedizione - effetti pari ai diffusissimi interventi estetici a base di
botulino. Il celebre farmaco a base di tossina botulinica produce
effetti immediati, che però svaniscono dopo alcuni mesi. Lo yoga
facciale, invece, può combattere in modo naturale la stanchezza e
i segni dell’età senza interventi esterni e con effetti che durano nel
tempo. Il principio base è che si può tirare la pelle del viso semplicemente gonfiando o tonificando i muscoli facciali per aiutare
la pelle a ritrovare elasticità, tono e freschezza. Una tendenza che
sta spopolando negli ultimi anni, ma che ha origini antiche se è
vero che anche Cleopatra lo praticava.
Per iniziare, il primo mese bisogna impegnarsi per almeno
dieci minuti al giorno; 3 volte a settimana per dieci minuti
dopo il primo mese. Per praticare lo yoga facciale vi basta
uno specchio e un po' di pazienza.
doppio mento
4
naso/labbra
Per le rughe naso-labiali, tra labbra
e naso. Immaginate di essere un
pesce palla; riempire la bocca
d'aria e trattenetela chiudendo la
bocca e spingendo l'aria in avanti,
verso le labbra; spostare l'aria
verso destra; poi verso sinistra;
poi verso l’alto e infine verso il
basso.
Durante ogni fase trattenere l'aria
per 5 secondi, all’inizio anche un
pochino meno.
zigomi
2
La pratica dello yoga facciale permette di prevenire e attenuare il
cedimento delle guance come un
effetto lifting nella parte alta di
zigomi e guance. Sempre davanti
allo specchio infilate i pollici sotto
il labbro superiore e afferrate il
labbro superiore tirandolo verso il
basso. A questo punto, sorridete
spingendo le guance verso l’alto
tenendo il labbro fermo con l’aiuto
delle dita.
Tempo di esecuzione: 25 volte.
La scelta di una carta
igienica non può essere
lasciata al caso, perchè ciò
che viene messo a contatto
con le parti più delicate
del nostro corpo merita la
massima attenzione. Molti si
affidano alla delicatezza di
Foxy Seta, perché è neutra
sulla pelle e rispetta il pH
delle zone intime. Adesso
è ancora più assorbente e
consistente, per una nuova
sensazione di benessere.
Foxy Seta.
Neutra sulla pelle.
5
Tempo di esecuzione:
da 10 a 50 volte.
Alternate questo allenamento
con massaggi zonali del viso e
maschere naturali purificanti.
La vostra pelle vi ringrazierà!
Un'attenzione in più
Slow
train
Viaggiare con il finestrino del
treno aperto e lasciarsi accarezzare dal vento a una velocità di
crociera che si può meritatamente
chiamare lentezza. Percorrere
strade ferrate lungo paesaggi
e borghi sconosciuti, a tratti
fiabeschi, che l’alta velocità ha
dimenticato. I treni turistici non
sono fatti per raggiungere in
fretta una destinazione: il viaggio
stesso è la meta. Il concetto di
“ferrovia turistica” è nato intorno
agli anni '50 nel Regno Unito,
dove oggi sono attive più di 100
ferrovie turistiche.
Treno Natura
10
Bernina Express
L'emozione di un viaggio sulle Alpi, fra Italia e Svizzera, la si può
provare sul Bernina Express. Il “Trenino Rosso” è stato inserito
dall’Unesco come viaggio patrimonio mondiale dell’Umanità. Si
parte da Tirano, in Valtellina, e attraverso gallerie, viadotti, valichi
e vette spettacolari, arrampicandosi tra le cime alpine e i ghiacciai,
fino a Saint Moritz (www.bernina-express.com).
In Toscana da anni è attiva
l’iniziativa “Treno Natura”, che
organizza dei veri e propri viaggi
nel tempo. Si viaggia su carrozze
d’epoca originali, le Centoporte
trainate dai “giganti fumanti”
che sbuffano, fischiano e fanno
soffiare gli stantuffi. Nuove
prospettive, paesaggi bucolici di
greggi e colture tipiche, gli scorci
sui piccoli borghi dimenticati di
cui la Toscana è ricca e l’arrivo in
stazioni dall’atmosfera romanticamente nostalgica, da cui è
possibile avventurarsi per sentieri
e visitare i piccoli abitati, le chiese, i castelli, degustare prodotti
tipici e godersi il folklore locale.
11
Si può visitare il sud della Spagna
in sei giorni a bordo dello storico
treno Al-Andalus Express. Un
affascinante e indimenticabile
viaggio tra le più belle città
dell’Andalusia su dodici eleganti
carrozze, arredate in stile liberty,
di cui cinque trasformate in ristoranti e sale per gli spettacoli.
In India si può viaggiare rivivendo i fasti dell’epoca dei Maharajah
sul lussuoso treno Maharaja’s Express. Un palazzo su rotaie che
viaggia alla scoperta del patrimonio naturalistico del Rajasthan e
del Gujarat e che prevede tour e visite guidate nell’India del nord
(www.themaharajatrain.com).
Maharaja's Express
Al-Andalus Express
CONSIGLI PER VIAGGIARE
SLOW IN ITALIA
Treno a vapore da Siena a Asciano
[email protected]
[email protected]
Pietrarsa Express
www.fondazionefs.it
[email protected]
Treno storico a vapore
[email protected]
La F.T.I. Ferrovie Turistiche Italiane
(www.ferrovieturistiche.it/it/
fvo), associazione di volontariato,
gestisce l'esercizio di alcune linee
ferroviarie dismesse.
A bordo del Venice Simplon-Orient-Express si viaggia invece tra
Londra e Venezia, attraverso la Francia e la Svizzera, a bordo di
carrozze degli anni '20 e '30 accuratamente restaurate. Le cabine,
che durante il giorno sono configurate come un salotto, con divano,
poggiapiedi, tavolino e mobile con lavandino, di notte diventano
un'accogliente camera con un letto
superiore e un letto inferiore.
Venice Simplon Orient
Non importa che sia un piccolo o un lungo viaggio: che sia in valigia o in borsetta, lo spazio non è mai abbastanza. Per questo Foxy
ha pensato a Mega, il fazzoletto che con la sua piega compatta
occupa il 30% di spazio in meno. La qualità è la stessa, ma la
comodità è tutta un’altra cosa.
12
Express
Foxy Mega.
I fazzoletti compatti.
13
e-shop
La spesa a casa tua!
In Italia si sta facendo strada una
particolare declinazione dello
shopping online, quella alimentare
legato ai prodotti regionali tipici.
Possiamo comprare tutto
online. In rete troviamo
convenienza, qualità e una
buona dose di comodità,
risparmiandoci la fatica
del trasporto.
Lo shop di Eataly ci permette di
accedere ai prodotti dell’eccellenza
regionale italiana con un semplice
click e una carta di credito.
supermercati
Molte catene di supermercati si
sono attrezzate per offrire servizi
extra, che permettono di impiegare
il proprio tempo diversamente e
che per disabili e anziani - per
i quali vengono applicate riduzioni o esenzioni sulle spese di
consegna - diventa un modo per
rendersi più autonomi ed autosufficienti.
Carrefour e Auchan permettono
di scegliere e ordinare i prodotti
dal sito Internet, per poi pagarli
e ritirali al supermercato, senza
scendere dalla macchina.
I siti di Esselunga e Coop sono
dei veri e propri negozi virtuali,
mentre la consegna avviene direttamente a casa.
vino & birra
Il vino è uno dei prodotti più acquistati online su siti specializzati
che offrono anche ottime offerte.
La più conosciuta e autorevole
enoteca online è wineshop.it che,
oltre ad un’ampissima gamma di
etichette, divise per regione, offre
anche informazioni utili, proponendosi come luogo di cultura del vino.
14
Gli amanti delle birre, soprattutto quelle artigianali, troveranno
in Cantinadellabirra.it un grande
assortimento di birre artigianali
sia italiane sia straniere, con ben
1.305 etichette disponibili.
novità
prodotti tipici
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vantaggio di acquistare direttamente dall’agricoltore prodotti
freschi e di stagione coltivati in
modo sostenibile dalle aziende
agricole del territorio.
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in una vastissima gamma di prodotti, dal vino ai cibi freschi, pesce, formaggi, carne, yogurt, perfino uova. Autenticità, eccellenza
e giusto prezzo sono le caratteristiche dei prodotti che arrivano
da piccole cooperative e piccole
aziende a conduzione familiare.
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in finestre da 2 ore a tua scelta,
dalle 8 alle 24.
Per gli amanti del biologico, il
sito di riferimento è sicuramente
NaturaSì.it, nato dalla più importante catena di supermercati
in Italia specializzata in prodotti
alimentari biologici e naturali.
A Milano, nella metropolitana di
Loreto, ha aperto il primo negozio
virtuale. Basta scansionare i QRcode dei prodotti, e ritirarli in un
supermercato Carrefour o farseli
consegnare a domicilio.
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Soluzioni per risparmiare spazio in casa, consigli per la cucina,
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dedicati alla vita di ogni giorno può farsi un giro su
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brillanti; ha realizzato 90 brevi video che le illustrano e le ha
raccolte tutte in un solo sito. Tutto da visitare!
Oliving è la prima oleoteca online, dove acquistare alcuni dei
migliori olii extra vergine di oliva
italiani.
15
Stampa
La rivoluzione in tre dimensioni
Fino a questo momento abbiamo costruito macchine per produrre centinaia e migliaia di esemplari dello
stesso tipo di oggetto. Da questo momento in avanti produciamo una sola macchina in grado di creare infiniti oggetti diversi tra loro, in modo preciso, più preciso di quanto avremmo potuto immaginare. La stampa
3D rappresenta una vera rivoluzione nel modo di produrre. Una tecnica che nasce nel 1986 e che oggi è
utilizzata in diversi ambiti. Con le stampanti 3D è possibile realizzare prodotti aerospaziali, per l’edilizia, per
uso alimentare, per uso domestico, per uso medico.
Oggi, con la stampa 3D il virtuale
produce oggetti fisici reali.
L’Università di Nottingham
ha creato una mano che
ricorda quella del robot di
Terminator per dimostrare
come sia possibile stampare in 3D anche strutture
complesse con giunture
mobili e sensori.
L’ambito in cui fa più effetto
il nuovo modo di produrre è
il food. Esistono modelli che
possono estrudere sostanze
plastiche a freddo o fondibili
a basse temperature, incluse
sostanze alimentari.
ARTE
FOOD
Il formato ideale
Un asciugatutto con fogli più grandi per essere ancora
più efficiente. Una carta più assorbente e resistente da
essere efficace già in un solo strappo. Non serve progettarlo: esiste già. È Foxy Asso Ultra BIG. I suoi fogli sono
ben più grandi di quelli di un normale asciugatutto. Ora
con le nuove decorazioni della collezione Mandala sono
ancora più piacevoli da usare e mostrare.
MEDICINA
Foxy Asso Ultra BIG.
Un grande asciugatutto.
Qualche mese fa ha fatto notizia un intervento
chirurgico particolarmente
delicato su una bambina
di 3 anni nata con una
16
malformazione al cuore. I
chirurghi, prima di affrontare
l’intervento, hanno fatto
realizzare con una stampante 3D il modello del
cuore della bambina per
studiarne tutte le anomalie
e di conseguenza predisporre gli interventi necessari. L’intervento è riuscito
perfettamente ma senza
l’ausilio di questa nuova
tecnologia l’esito non sarebbe stato così scontato.
Un esempio della estrema
capacità di precisione che
questa nuova tecnologia è
in grado di offrire.
L’arte, naturalmente, non si
è lasciata scappare l’occasione di esplorare questo
nuovo mezzo. Tra gli esempi
più famosi la riproduzione
in 3D dei “Girasoli” di Van
Gogh realizzata dai due
artisti Rob e Nick Carter che
hanno ricreato alla perfezione le sporgenze della
pittura indurita e che poi
hanno stampato, sempre in
3D, i girasoli stessi.
17
L'etica del
MANGIAR SANO
LA CRESCENTE CONSAPEVOLEZZA DELL’IMPATTO CHE LE NOSTRE SCELTE
ALIMENTARI HANNO SULL’ECOSISTEMA E SUI DANNI CHE POSSONO CAUSARE
SI ESPRIME A TAVOLA CON NUOVE INTERPRETAZIONI, VOLTE NON SOLO A
SALVAGUARDARE L’AMBIENTE, MA ANCHE LA NOSTRA STESSA SALUTE.
PESCETARIANI
CRUDISTI
Per i cultori del crudismo, la cottura sopra ai 43-45
gradi centigradi provoca l’uccisione degli enzimi
digestivi, la distruzione della maggior parte delle vitamine, il cambiamento del pH dei cibi rendendoli
acidificanti. Dal punto di vista ambientale, più cibo
crudo si consuma meno rifiuti inorganici si producono
(confezioni, vaschette, sacchetti).
Molto più semplice adottare un’abitudine alimentare
pescetariana, che ammette, oltre alle verdure, il consumo di pesce. Oltre a trovare similitudini nelle alimentazioni rituali a scopo purificativo o penitenziale
nelle principali religioni, questa dieta sembra avere
anche effetti positivi sulla salute di chi la pratica
(gli eschimesi sembrano avere una minore incidenza
di problemi di cuore). I pescetariani completano la
dieta vegetariana con i nutrienti di mitili e di pesci,
evitando, per questioni etiche, quelli di allevamento.
Una variante della dieta pescetariana prevede esclusivamente il consumo di pesce crudo (ad esempio, il
sushi e il sashimi nella cucina giapponese).
VEGETARIANI E
VEGANI
Possiamo dire che tutto iniziò con il vegetarianismo,
la prima e più conosciuta scelta etica-salutista in
ambito alimentare, che prevede la rigida esclusione
delle carni di qualsiasi animale, sulla base di motivazioni ambientali, etiche, religiose o salutistiche.
Alla base c’è la convinzione che il consumo di grandi
quantità di carne faccia male. E non soltanto alla salute, ma a tutto l’ecosistema. Per i più accaniti sostenitori del vegetarianismo, un’alimentazione a base di
proteine animali comporta un sacco di conseguenze
e sprechi: per produrre 1 kg di carne ci vogliono circa
21.000 litri d’acqua, mentre ne bastano circa 200
litri per 1 kg di grano. Inoltre, per alimentare una
dieta a base di carne, si consuma 50 volte più combustibile fossile rispetto a una dieta a base vegetale.
La sempre maggiore consapevolezza dell’impatto
ambientale delle nostre scelte alimentari ha fatto
maturare numerose filosofie alternative.
Discendente diretta del vegetarianismo, la dieta
vegana, esclude oltre alla carne anche tutti i derivati
di origine animale, come i formaggi e le uova.
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ANTI-SPECISTI
E FRUTTARIANI
Per gli anti-specisti (ovvero per coloro che si rifiutano
di riconoscere all’uomo uno speciale primato sulle
altre specie), anche le piante sono esseri viventi al
pari degli animali: per questo scelgono di eliminare
dalla propria dieta sia tessuti animali che vegetali,
cibandosi esclusivamente di frutta. Per i fruttariani,
solo i frutti sono prodotti dalla natura con la funzione
di nutrire l’animale o l’uomo. I benefici di una dieta
tanto restrittiva non sono provati e anche l’esiguo numero dei suoi adepti ci fa pensare che non sia uno
stile di vita facile da perseguire.
Un’altra tendenza, che non prevede necessariamente
l’eliminazione di prodotti alimentari dalla propria
dieta, è quella di consumare prodotti stagionali e
provenienti dal territorio. È la filosofia del Km0, che
potrebbe essere già un buon inizio per reinventare
il nostro modo di nutrirci in chiave etico-salutista.
Non importa quale sia la filosofia alimentare scelta.
Che ci si ispiri alla cucina tradizionale o a qualcuna
delle ultime tendenze in fatto di alimentazione,
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Intervista ai ragazzi di
MARTINA
I giovani sono
il motore di
cambiamento
verso una
società più
sostenibile.
Da quanto tempo sostieni
l'UNICEF e cosa ti spinge
ad essere un volontario
attivo dell'UNICEF ?
MATTEO: Sostengo e sono
volontario UNICEF da otto anni.
Ho deciso di impegnarmi per
contrastare con un mio piccolo
contributo l’indifferenza che
dilaga nella società, partendo da
quella famosa frase di Gandhi:
“Sii il cambiamento che vuoi
vedere avvenire nel mondo”.
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MATTEO
LUCIA
La Pigotta compie diciotto anni e l’UNICEF ha voluto dedicare ai
giovani l'iniziativa IN MISSIONE CON L’UNICEF che ha lo scopo di
avvicinarli sempre più alla sua missione e stimolare una maggiore
consapevolezza del loro ruolo di protagonisti della crescita culturale e
morale della nostra comunità. I diciottenni sorteggiati potranno vedere
l'operato dell'UNICEF sul campo nei paesi in via di sviluppo.
In occasione di questa iniziativa l'UNICEF ha intervistato alcuni ragazzi di YOUNICEF, il movimento giovanile che raggruppa i giovani
volontari dell’UNICEF che hanno scelto di mobilitarsi per la tutela
dei diritti dei bambini e degli adolescenti.
Ecco le risposte di Matteo, Martina e Lucia del Comitato UNICEF di Milano.
MARTINA: Da un paio di anni
sostengo UNICEF dando la mia
disponibilità come volontaria nei
progetti di raccolta fondi. Essere
volontaria UNICEF significa
cercare di portare all’attenzione
delle persone le condizioni di
difficoltà dei bambini di tutto il
mondo.
LUCIA: La mia famiglia sostiene
l’UNICEF da tanti anni e io ho
cominciato a fare la volontaria
perché mi piaceva l’idea di fare
qualcosa di utile.
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Ti piacerebbe poter andare
sul campo con l’UNICEF?
Con chi vorresti vivere
questa esperienza unica?
Perché un diciottenne
dovrebbe adottare una
Pigotta? Cosa significa per
te adottare una Pigotta?
MATTEO: Mi piacerebbe moltissimo
fare un’esperienza sul campo con
i miei compagni di Younicef.
MATTEO: Adottare una Pigotta
significa dare possibilità di vita a
un bambino dell’Africa Centrale.
Con un piccolo aiuto, anche un
diciottenne può sentirsi partecipe
all’azione dell’UNICEF.
MARTINA: Sarebbe un’occasione
bellissima per poter vedere da
vicino cosa fa l’UNICEF, rendermi
conto delle realtà in cui opera
e poter poi trasmettere ai miei
amici e alla mia famiglia quello
che ho vissuto. Sono sicura che
questa esperienza possa essere
importante per tanti giovani che,
come me, si stanno affacciando
al mondo per rendersi conto delle
realtà difficili e di cosa concretamente si può fare per cambiare
le cose.
LUCIA: Sarebbe bello vedere da
vicino un’altra realtà e contemporaneamente capire come
lavora sul campo una grande
organizzazione e mi piacerebbe
condividere questa esperienza
con i miei amici.
Foto: UNICEF - Giacomo Pirozzi
LUCIA: Secondo me è importante
che ognuno faccia la propria
parte, a livello locale, sostenendo
le associazioni che sono presenti
nelle nostre città mettendo a disposizione il proprio tempo libero.
MARTINA: Adottare una Pigotta
significa aiutare concretamente
un bambino in difficoltà. Ogni
diciottenne dovrebbe farlo come
un piccolo gesto di responsabilità sociale, per ricordare le
sofferenze che, ogni giorno, molti
bambini subiscono nel mondo.
LUCIA: Un diciottenne, secondo
me, dovrebbe adottare una Pigotta
perché è un modo per contribuire,
nel nostro piccolo, ad aiutare chi è
meno fortunato di noi.
Cosa significa essere
parte di Younicef? Come
possono essere protagonisti
attivi del cambiamento i
giovani come te?
MATTEO: Vuol dire far parte di
un gruppo di giovani under 30
che si impegna a organizzare e
realizzare progetti sul territorio
per trasmettere ai propri coetanei
la voglia di cambiamento. Tutti
possono farne parte regalando
un po’ del proprio tempo e delle
proprie energie per sostenere attivamente le attività dell’UNICEF.
MARTINA: Siamo tanti giovani,
diversi tra di loro, che si riuniscono
per supportare concretamente
le attività del Comitato italiano.
Ma abbiamo un valore aggiunto!
Energia, creatività e uno sguardo
pulito verso il mondo. Sappiamo
provare empatia, abbiamo in
mente la società in cui vorremmo
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vivere e crediamo di poter dare il
nostro contributo. Ognuno con le
proprie capacità, ognuno con le
proprie risorse, ma tutti insieme!
È possibile un mondo dove
si possono prevenire le
cause di morte di molti
bambini nei paesi in via di
sviluppo?
MATTEO: Questo è un obiettivo
che noi di UNICEF cerchiamo di
realizzare.
MARTINA: Si. Non ce ne rendiamo conto ma i bambini che
nascono in alcuni paesi muoiono
per malattie che possono essere
facilmente curate. La mancanza
di acqua potabile, di alcuni
nutrienti importanti ma anche
dei vaccini sono, per esempio,
cause che concorrono alla morte
di molti bambini nel mondo.
LUCIA: Sicuramente credo che
sia possibile, però ci vogliono
moltissime risorse.
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