un mondo più morbido
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Foto: Elena Tramontin Numero speciale di comunicazione n. 5 Novembre 2011 un mondo più morbido ICE UN 2 AL F IT Pacifico 5 Tino 9698 011 Kledi Il di da © viaggio di i d o ari Bangladesh l Speciale Pigotta per il Natale 2011 tutti gli appuntamenti per tutti i gusti Per ricevere gratuitamente a casa Un Mondo Più Morbido è sufficiente compilare e spedire il tagliando riportato nella lettera allegata alla rivista, oppure scrivere a [email protected], o telefonare al numero verde Foxy 800-161122 in questo numero: 4 14 Una Pigotta® per arrivare a zero Diario di viaggio dal Bangladesh 6 16 Una cantante per la Pigotta® dell’Unicef: Elisa Unicef vuole arrivare a zero 8 18 Buon Natale nell’era digitale Natale fatto con le tue mani 10 21 In carcere con la Pigotta® dell’Unicef Per informazioni è possibile contattare il Servizio Consumatori Foxy Un Mondo Più Morbido è la rivista che Foxy dedica all’iniziativa “Adotta una Pigotta” dell’UNICEF, che Foxy sostiene e promuove ininterrottamente dal 2000. Tutte le novità sui prodotti e sulle iniziative Foxy visitando il sito www.foxy.it sostiene i progetti di 2 paginaquattro Tutto pronto per il brindisi Passeggiando nella neve con le ciaspole A marchio Foxy è possibile trovare una gamma completa di prodotti di carta di alta qualità – carta igienica, asciugatutto, tovaglioli e fazzoletti – caratterizzati dall’impiego esclusivo di pura cellulosa vergine e delle più avanzate tecnologie. Foxy è un marchio di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. Diecimo (Loc. Baccanella) 55023 Borgo a Mozzano (LU). Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. ricorda ai lettori che ricevono a casa la rivista Un Mondo Più Morbido che è possibile in qualunque momento richiedere la modifica o la cancellazione del proprio nominativo dai nostri elenchi semplicemente 12 scrivendo a: Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A., Ufficio Privacy, Piano della Rocca 55023 Borgo a Mozzano (LU). Oppure inviando una e-mail a [email protected] o chiamando il numero verde Foxy 800-161122. Comunicazione Speciale Un Mondo Più Morbido Semestrale di informazione anno 15 n. 5, Novembre 2011 Autorizzazione Tribunale di Torino n. 4985 del 14/01/1997 Editore DM GROUP S.p.A. Redazione Via Lessolo, 19 Torino Direttore Responsabile Italo Iuorio Iscrizione Registro Operatori Comunicazione n. 4521 Progetto grafico e impaginazione CD&V, Firenze [email protected] Informiamo tutti i lettori, ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, che i dati personali sono trattati nel rispetto delle disposizioni di legge e degli obblighi di riservatezza cui è ispirata l’attività di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. I dati personali sono stati raccolti, ai sensi dell’art. 23, in occasione di iniziative informative e promozionali connesse al marchio Foxy, o acquisiti attraverso pubblici registri, e sono stati oggetto di trattamento ai soli fini dell’invio della rivista Un Mondo Più Morbido. Il trattamento dei dati viene effettuato sia manualmente che elettronicamente e/o telematicamente, con strumenti e modalità idonee a garantirne la sicurezza e riservatezza. I dati personali non vengono comunque diffusi o comunicati a terzi. Titolare del trattamento è Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. Responsabile del trattamento è DM GROUP S.p.A. In qualsiasi momento è possibile consultare, modificare, cancellare i dati personali ed esercitare tutti i diritti previsti dall’art. 7 del decreto legislativo, semplicemente scrivendo all’Ufficio Privacy di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A., Diecimo (loc. Baccanella) 55023 Borgo a Mozzano (LU). Oppure inviando una e-mail a [email protected], o chiamando il numero verde Foxy 800-161122. 7 4 paginaquattro Tutti gli appuntamenti sono sul sito www.unicef.it/pigotta. Il lavoro della Pigotta per Natale 2011 non finisce qui e con i Comitati Provinciali dell’UNICEF celebrerà il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia e l’anno Europeo del Volontariato con una pubblicazione speciale. Le immagini delle più belle Pigotte d’Italia riprese nel loro territorio di origine saranno raccolte in un libro fotografico che verrà donato al Presidente della Repubblica Italiana. La Pigotta testimonia infatti l’impegno di centinaia di volontari di tutte le parti d’Italia – da Bolzano a Cagliari – uniti nel desiderio di dare ai bambini una speranza di vita migliore. 4 Sali reidratanti 5 Tavolette Acquatabs Le PigottE dell’UNICEF ColleZionE Peggy Guggenheim di Venezia Le Pigotte dell’UNICEF sono arrivate anche in uno dei musei più rinomati e prestigiosi dell’arte internazionale; sono state infatti ospitate al Bookshop di Collezione Foto: Elena Tramontin F in dalla sua creazione la Pigotta, la bambola di pezza dell’UNICEF ha avuto come finalità la lotta alla mortalità infantile. Salvare la vita dei bambini prevenendo le malattie più diffuse come difterite, morbillo, tetano, poliomielite, malaria.. è da sempre stato il suo obiettivo principale. Quest’anno la battaglia per la sopravvivenza dei bambini sotto i 5 anni si fa ancora più serrata. Nel mondo muoiono ogni giorno 22.000 bambini, circa 8 milioni ogni anno e l’UNICEF vuole arrivare a zero. Con l’adozione della Pigotta sarà possibile aiutare l’UNICEF a portare cure mediche, acqua potabile e alimenti terapeutici, zanzariere antimalaria ai bambini nell’Africa Centrale e Occidentale. Con la Pigotta si aiuta l’UNICEF ad arrivare a Zero. La Pigotta, come ogni anno, sarà nelle piazze italiane per tutto il mese di dicembre con un week end speciale il 17 e 18. Migliaia di Pigotte attendono di essere adottate per dare una speranza di vita a 400.000 bambini di Benin, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Bissau, Senegal e Togo. La Pigotta, inoltre, sarà in tour nei principali Musei per i bambini italiani con laboratori per la realizzazione delle Green Pigotte mini e maxi, realizzate con materiali di riciclo, recupero o materiali speciali. 1 Zanzariera 2 Vaccino Antipolio 6 plumpynut (alimento terapeutico usato nei casi di malnutrizione) 3 Vitamina A 7 Braccialetto (la circonferenza del braccio è un indicatore del tasso di malnutrizione) ©UNICEF NYHQ 2010 0184 Shehzad Noorani ©UNICEF NYHQ 2010 1640 Marta Ramoneda Una PIGOTTA per arivare a zero i interventi Salvavita Peggy Guggenheim. Le Pigotte sono state confezionate dalle bravissime volontarie del Comitato di Venezia, per questa speciale occasione, con i preziosi tessuti donati dalla Ditta Rubelli.. UNICEF ringrazia Collezione Peggy Guggenheim, Ditta Rubelli e tutte le volontarie che hanno reso possibile questa affascinante avventura. foto: Elena Tramontin per UNICEF. Stare insieme a far filò... e anche PigottE Tutto il Longaronese ha partecipato alla prima edizione di “Stare insieme a far filò...” presso la ex latteria di Dogna, una piccola frazione in provincia di Longarone (BL). Una iniziativa durata 4 mesi che ha raccolto con entusiasmo moltissime persone di età diverse (la più giovane aveva 24 anni la più anziana 84) con lo scopo di stare insieme e fare a maglia e cucire. Il risultato è stato strepitoso perché sono state create un centinaio di bellissime Pigotte per l’UNICEF. La prossima edizione si svolgerà a novembre e tutto il Longaronese è di nuovo invitato! 5 paginacinque Una cantante per la Pigotta dell’Unicef: Foto: Andrea Sabatello Elisa A chi non è mai capitato di alzare il volume della radio orecchiando una canzone di Elisa, o semplicemente rimanere incantato dal suo talento musicale. Bene, oggi avrà un motivo in più per apprezzare la giovane cantautrice di Monfalcone: è la nuova testimonial dell’iniziativa ADOTTA UNA PIGOTTA dell’UNICEF. Sensibile e attenta alle problematiche sociali e ambientali, Elisa Toffoli è una mamma di 34 anni che ha a cuore il futuro dei bambini qui in Italia e nei paesi più poveri del mondo. E’ una donna molto determinata che non vuole arrendersi, che vuole lottare e testimoniare che questo mondo può e deve cambiare in ogni senso. In quattordici anni di carriera ha venduto circa due milioni e mezzo di dischi, vanta collaborazioni con grandi nomi della musica italiana e straniera e ha firmato le colonne sonore di grandi film di successo – una tra tutti Almeno tu nell’universo di Mia Martini per il film Ricordati di Me di Gabriele Muccino che le ha fatto raggiungere i primi posti in classifica. Fu scoperta da Caterina Caselli ed è oggi tra le artiste italiane più amate anche nel panorama internazionale con i suoi successi più famosi - Broken, Stay, Eppure sentire (Un senso di te), Qualcosa che non c’è, Gli ostacoli del cuore. Oggi mette il suo successo e il suo talento, oltre che nella musica, nelle battaglie ambientali, umane e sociali. E il suo scendere in campo per l’UNICEF con la Pigotta ne è la più chiara dimostrazione. 6 paginasei BUON NATALE nell’era digitale O ggi, perfino Babbo Natale ha il Wifi e le letterine di Natale entrano nell’era digitale diventando “virtuali”. Ed è così che a Natale si può fare shopping on line e molti sono i siti attrezzati per accogliere e soddisfare i nostri desideri. Messaggi personalizzabili con la selezione di prodotti dalla propria Dream Box, grafiche speciali personalizzabili con le proprie foto pc. Un’idea per far sapere ai propri amici cosa vorremmo trovare sotto l’albero. Anche per fare gli auguri in modo creativo e simpatico basta un click e un po’ di fantasia con cartoline digitali personalizzate e gratuite. Non mancano poi video divertenti, anch’essi personalizzabili, in cui si 8 paginasedici possono inserire i propri volti sui corpi danzanti degli elfi o scegliere tra i tanti video (non sempre gratuiti) in internet. Youtube è una miniera inesauribile di video in tema che possono essere postati sul proprio profilo Facebook o linkati via Tweet. I commenti non mancheranno! Ed è proprio questo il bello della rete. Niente ritardi di spedizione e riscontro immediato da parte dei destinatari che sicuramente ricambieranno con idee altrettanto creative. Ma non dimentichiamo l’iPhone e l’iPad, new entry tra i prodotti tecnologici che sfornano appli- cazioni per ogni occasione. WishArt per esempio è un’applicazione a costo contenuto «É o che intrmai innegab mezzi d ernet e i n ile hanno i comunicazuovi cambiaprofondamen ione abitudi to le nostre te ni costume i nostri i» www.jacquielawson.com/cards_christmas.asp www.presentationmagazine.com/online-christmas-card-maker.htm www.elfyourself.com www.hdgreetings.com (0.79 centesimi) che vi permette di inviare una cartolina di auguri natalizi personalizzata direttamente dall’iPhone. Se invece oltre agli auguri volete aggiungere un regalo speciale per una persona davvero cara potete optare per la cartolina di Natale più costosa al mondo. Digitate su Youtube “World’s most expensive Christmas card” e seguite le indicazioni per confezionare la cartolina-pacco regalo che nasconde un iPhone. Pensate che bella sorpresa per il destinatario che vi ringrazierà di cuore. Via sms naturalmente. Innovazione. Anche in un fazzoletto. L’innovazione migliora la vita. Così come può migliorare anche semplice un fazzoletto. I nuovi fazzoletti Foxy Mega offrono la stessa quantità e la stessa qualità dei normali fazzoletti Foxy, ma occupano circa il 30% di spazio di meno! Il loro innovativo sistema di piega permette infatti di contenere le dimensioni del fazzoletto piegato. Così sono più comodi e pratici. Foxy Mega. I fazzoletti Intelligenti in carcere con la Pigotta dell’Unicef L a Casa Circondariale di Bologna, sezione femminile, dall’autunno 2010 ha avviato con l’UNICEF l’attività di laboratorio per confezionare la Pigotta, la bambola di pezza che salva la vita dei bambini. Sulla base di un’intesa tra il Comitato Unicef di Bologna e la Direttrice della Casa Circondariale Ione Toccafondi, si è partiti da un incontro informativo sul significato della Pigotta nell’ambito della missione dell’UNICEF di tutela attiva dei diritti dei bambini e da una formazione operativa per mostrare i vari passi necessari al confezionamento creativo della Pigotta. L’iniziativa, di alto valore sociale, ha riscosso un’adesione immediata e piena di entusiasmo da parte delle donne partecipanti al laboratorio. Si tratta, infatti, di un’importante attività di socializzazione che consente alle detenute di uscire dalle celle e lavorare in gruppo e contribuire, grazie al proprio impegno, a salvare la vita 10 paginaotto di tantissimi bambini lontani. La direzione del carcere ha espresso l’intenzione di avviare analoga esperienza nella sezione maschile, coinvolgendo detenuti con abilità sartoriali. Il Laboratorio, promosso dal Comitato dell’UNICEF di Bologna, è formato da gran parte delle detenute della sezione femminile della Casa Circondariale di Bologna, e, per l’UNICEF, dalla Presidente Lea Boschetti, dalle due validissime “pigottare” Rosanna Taruffi e Carla Venturi, e dall’avvocato Cristian Prestinenzi. All’inizio il lavoro collettivo ha avuto una frequenza settimanale, ma da gennaio 2011, visti gli eccellenti risultati di abilità e di autonomia già raggiunti dalle detenute, gli incontri, finalizzati soprattutto alla consegna dei materiali, al confronto su quanto realizzato e al ritiro delle pigotte, si svolgono con cadenza bisettimanale, mentre le detenute sono impegnate nel laboratorio pigotte per vari pomeriggi la settimana. L’esperienza è virtuosa sotto tanti profili. C’è lo scambio di idee tra le persone e c’è l’impegno attivo e solidale delle donne detenute verso i bambini, espresso con grande capa- cità di collaborazione e di lavoro collettivo in piena armonia. Si è creata una catena di solidarietà dove ciascuna ha una specializzazione: chi crea i modelli per vestire le pigotte, chi i capelli, chi le scarpine, chi disegna e dipinge i visi, chi si occupa dell’imbottitura, ecc. Ormai le pigotte realizzate in carcere sono più di 200 e tante altre sono in lavorazione. Il Comitato Provinciale per l’UNICEF di Bologna è grato di questo risultato e auspica di sviluppare ulteriormente la collaborazione con la Direzione del Carcere. Comitato Provinciale UNICEF BOLOGNA Un tocco di eleganza sulla tavola S tutto pronto per P IL BRINDISI iccole, numerose e persistenti bollicine che sa- lendo nel bicchiere formano le così dette catenel- le, delle piccole e preziose collane di perle, il perlage (o effervescenza) che è la caratteristica tipica dei vini spumanti. Le bollicine ci danno preziose indicazioni sulla qualità del vino. Osservatele bene. Se sono piccole e numerose, rapide nel salire in superficie e durature, si tratta di un vino pregiato. Se, invece, le bollicine sono poco numerose, lente nell’ascesa e veloci nell’estinguersi, è probabile che il vino non sia di buon livello. Intenditori o no, chi vuole scegliere un ottimo Spumante o Champagne per brindare al nuovo anno può lasciarsi consigliare dall’esperto nell’enoteca vicino a casa o acculturarsi navigando qua e la tra numerosissimi siti e blog dedicati al buon vino: winenews.it; bibenda.it; lemillebolleblog.it e tanti altri….e sperimentare di persona. Ma un bravo padrone di casa oltre alla qualità del vino spumante si preoccupa anche dei bicchieri e, se siete amanti del galateo, anche della loro disposizione a tavola che ovviamente non può essere casuale. Champagne e spumanti secchi vanno degustati nel calice a tulipano semiaperto o nel flûte, alto e stretto. Molto più elegante è la famosa “coppa da champagne” indicata per esaltare il profumo del vino, l’aroma e il sapore. 12 paginadiciotto P oiché il calore della pelle potrebbe intaccare la temperatura ottimale del vino e il suo stesso odore, flûte, calice o coppa vanno tenuti per lo stelo con il dito medio sotto alla base del bicchiere, il dito indice sopra la base e attorno allo stelo, con il pollice per mantenere la stabilità. Sapevate che coppe e flûte vanno riempiti in due tempi? Prima un dito di vino, si attende qualche istante e poi se ne aggiunge altro. Mai colmarli fino all’orlo, meglio fermarsi a circa ¾, così il perlage durerà più a lungo. Parliamo un po’ anche del “botto”: certo tra parenti ed amici è molto divertente stappare la bottiglia lasciando che il tappo voli tra gli applausi, ma in situazioni formali sarebbe meglio evitare perché si rischia di compromettere il perlage. Come anticipato anche la disposizione dei bicchieri è importante per fare un figurone: la coppa o il flûte, solitamente utilizzati per ultimi, vanno lievemente spostati all’indietro rispetto ai tre bicchieri da acqua, da vino rosso e bianco. Per la precisione: quello da acqua va posto sul prolungamento della punta del coltello, e gli altri due alla sua destra. A questo punto tutto dovrebbe essere pronto per il brindisi d’auguri…alziamo i calici per un 2012 di fortuna e prosperità. alute, prosit, ad maiora, cin-cin, à la santé, cheers, salud, skoll, zum voli…molti sono i modi a Capodanno per augurare un sereno futuro alzando i calici inondati da mille bollicine spumeggianti a cui affidiamo il compito di realizzare i nostri desideri per il nuovo anno. Per le Feste si dedicano tante attenzioni al menù e alle bevande. Ma anche il tovagliolo non può essere da meno. L’esclusiva morbidezza e consistenza dei tovaglioli Foxy GranTavola Trapuntati, unita all’elegante tramatura, restituisce la sensazione del tovagliolo di tessuto e regalano alla tua apparecchiatura quel tocco di raffinatezza in più. Foxy Grantavola Trapuntati. Metti in tavola l’eleganza salute, prosit, ad maiora, cin-cin, à la santé, cheers, salud, skoll, zum voli… molti sono i modi a Capodanno per augurare un sereno futuro alzando i calici inondati da mille bollicine spumeggianti a cui affidiamo il compito di realizzare i nostri desideri per il nuovo anno 13 paginadiciannove diario di viaggio dal Questo diario, a cura di Susanna Bucci (direttore Comunicazione dell’UNICEF Italia), racconta il viaggio del testimonial dell’UNICEF Italia Kledi Kadiu in Bangladesh per visitare i progetti per la protezione dei bambini da sfruttamento e discriminazione. © UNICEF ITAL 2011 96985 Tino Pacifico © UNICEF ITAL 2011 96985 Tino Pacifico KLEDI IN VISITA AI PROGETTI DELL’UNICEF BANGLADESH 14 paginaquattordici vicoli e stradine dove il caldo scioglie le energie di noialtri, appena arrivati per una missione dell’UNICEF Italia con il nostro testimonial Kledi Kadiu. Abbiamo organizzato il primo viaggio sul campo di Kledi che da quasi un anno promuove la nostra campagna contro la discriminazione dei bambini stranieri nel nostro paese “Io come tu - Mai nemici per la pelle”. Un impegno per il quale non ha trascurato ogni occasione per promuovere il diritto all’uguaglianza per tutti i bambini che vivono in Italia. Kledi, un ballerino con una storia particolare Kledi ha alle spalle una storia professionale e umana disconosciuta perché la notorietà che gli ha dato la televisione può indurre a facili cliché. Kledi si forma come ballerino classico a Tirana negli anni in cui l’Albania era sotto la morsa di ferro del regime di Enver Hoxha prima, e poi di Ramiz Alia. È un artista promettente ma anche un giovane che guarda il mondo al di là dell’Adriatico. È uno dei primi albanesi ad approdare a Bari all’inizio degli anni ‘90, su un’imbarcazione arrugginita e carica fino all’inverosimile. Poche ore di traversata a fronte di 5 giorni nello stadio della Vittoria del capoluogo pugliese assieme ad altri 20.000 connazionali, ai quali il cibo veniva lanciato nel recinto dove erano confinati... Visitiamo il Bangladesh mentre sui giornali italiani vengono riportati titoli sull’emergenza Lampedusa; per Kledi l’avventura barese si conclude con il rimpatrio forzato su un’altra barca. In Italia non è giunto da clandestino ma da ballerino, scelto da un impresario teatrale di Mantova. Ma la sua provenienza – gli albanesi avevano all’epoca il triste primato di essere gli immigrati più discriminati e mal visti dai nostri connazionali – ha condizionato i suoi primi anni di vita italiana. Ha vissuto sulla sua pelle il significato della discriminazione, il che ne fa un uomo speciale anche adesso che viene riconosciuto, fotografato e festeggiato da ammiratrici e ammiratori. Uno sguardo sul Bangladesh La scelta di visitare il Bangladesh dove l’UNICEF è fortemente impegnato nel settore della protezione dei bambini da ogni forma di sfruttamento e di discriminazione ha perciò un nesso con il suo impegno di personaggio famoso che si batte per un diritto negato. Questo è il paese dove, pur registrando significativi progressi (più del 6% di crescita del PIL, miglioramenti nel settore agricolo e manifatturiero, una maggiore attenzione sia in termini legislativi che finanziari verso l’infanzia) l’ingiustizia sociale è palpabile e dove continuano a esistere milioni di persone escluse dal progresso, i più poveri tra i poveri. Gli indicatori parlano chiaro: l’84% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno; 5 milioni di bambini sono costretti a lavorare, 300.000 bambini vivono nelle strade, continui disastri naturali come i tifoni del 2007 e del 2009 aumentano la vulnerabilità dei più piccoli, che restano orfani o esposti a rischi di abuso e sfruttamento, migrazione e traffico. E sono dati in difetto perché, come l’UNICEF denuncia, nessuno conosce il reale numero delle bambine costrette a vivere a servizio di altre famiglie, cenerentole del XXI secolo, nascoste nelle case e delle quali si intuisce il destino di sfruttamento e di abuso. L’UNICEF per la protezione dei bambini Il sistema di protezione dei bambini che l’UNICEF © UNICEF ITAL 2011 96985 Tino Pacifico N on si fa fatica a credere alle statistiche una volta sbarcati a Dacca, caotica fino all’inverosimile capitale del Bangladesh. Ore bloccate in un traffico senza alcuna logica se non quella del continuo suonare il clacson o scampanellare di risciò...Vista dall’alto, col cielo bigio per il caldo umido che sfianca questa metropoli, è un inferno di lamiere. È questo infatti il paese con la più alta densità di popolazione al mondo: 145 milioni di abitanti, 65 milioni dei quali bambini, che vivono su un territorio grande quasi quanto il Nord Italia. Il senso di oppressione di quanta gente viva in una superficie così ridotta lo cogli ovunque, lungo le strade che attraversano il paese dove ogni centimetro viene sfruttato per far asciugare il riso, nelle aule di fortuna dove i bambini fanno scuola, nei mercati dove i banchi di frutta si affastellano a quelli di oggetti riciclati, nei villaggi inondati dai cicloni. C’è una Dacca nuova e una Dacca vecchia... ci si arriva dopo ore nel groviglio di sta attuando viaggia su due livelli: uno di collaborazione con il governo e le istituzioni che vengono indirizzati a promuovere e finanziare politiche in favore dell’infanzia; l’altro di intervento operativo in partnership con le associazioni locali per rispondere alle immediate esigenze. C’è un terzo livello che viaggia parallelamente ai primi due, quello che pone al centro del successo dei programmi di protezione il coinvolgimento della comunità locale. Il lavoro con le persone e con i bambini punta molto sul cambiamento di mentalità. Per anni i bambini di strada sono stati visti come un problema di ordine pubblico e non vittime di una società assolutamente poco “dalla parte dei bambini”. Già scardinare quest’impalcatura culturale è un gran risultato. Si lavora con i genitori che non vedono alcuna ragione che i loro bimbi vadano a scuola, si lavora con i datori di lavoro che impiegano manodopera infantile in lavori non pericolosi per trovare anche la loro collaborazione, individuando orari flessibili perché possano frequentare la scuola informale. Si insiste molto sulla preparazione della polizia, degli operatori sociali, degli insegnanti a modulare i loro interventi e a non trattare i bambini come adulti in miniatura, anche quando delinquono. La formazione del corpo docente è un investimento nel medio e nel lungo termine di fondamentale importanza. Questi insegnanti devono fare lezione in condizioni logistiche di grande difficoltà, hanno come alunni bambini la cui infanzia è già stata negata. Sono bambini che si districano nella giungla del mercato informale, nella ferocia di questa metropoli e che diffidano per natura del mondo degli adulti. Gli insegnanti devono essere in grado di trattare questi bambini, di incoraggiarli a studiare, di sollecitare il loro interesse per l’apprendimento. È questa infatti la sola opportunità che gli viene offerta: perché dopo sei mesi di istruzione informale, se tutto andrà bene, potranno accedere alla scuola pubblica normale. Questi “Child friendly spaces” (Spazi amici dei bambini) sono anche luoghi di protezione e lo vedremo soprattutto nelle aree rurali. Occupano spazi “rubati” al caos della città come il primo che visitiamo, sul bordo del ghat che porta al fiume da cui esalano odori resi insopportabili dal caldo e dove vediamo altri bambini che razzolano tra i rifiuti assieme ai genitori alla ricerca di sacchetti di plastica, opera di selezione manuale per il mercato cinese dove termina la filiera del riciclaggio. I bimbi seguono con molta attenzione la lezione del maestro, incuriositi dal fatto che Kledi si sieda tra di loro, in silenzio. 15 paginaquindici ZOWART ela Alberto Ang e UNICEF ator Ambasci arriva re a zero O a Sabatello Foto: Andre rno Ogni gio 22.000 bambini muoiono prevenibili. per cause ro. ivare a ze r r a o m a Vogli tata. essere evi ndo può rattutto qua i attraverso peutici, grande, sop e la vita dei bambin tera edia più alimenti o è la trag i giorno per salvar potabile, bin ua acq bam ogn di un mediche, La morte che lavora imi, cure l'UNICEF, hi centes Io sto con to di poc ni dal cos ile. a. vaccinazio È inaccettab antimalari bambini. tu? zanzariere muoiono 22.000 a zero. E ivi arr rno numero Ogni gio che questo Io voglio 800 745 000 de: ero ver ama il num ef.it o chi www.unic Dona su QR il codice Fotografa smartphone con il tuo e il video per guardar . zero Vogliamo 16 paginadieci © UNICEF ITAL 2011 5390 Longobardi © Presidenza della Repubblica Unicef vuole gni giorno nel mondo muoiono 22.000 bambini sotto i 5 anni per cause che possono essere facilmente prevenute. L’UNICEF lavora per porre fine a queste morti inaccettabili, perché non c’è tragedia più grande della morte di un bambino. Soprattutto se pensiamo che, nell’assoluta maggioranza dei casi, a spezzare una vita appena iniziata non sono mali incurabili o incidenti imprevedibili, ma banalissime malattie che si possono prevenire o curare con pochi centesimi. Il 40% dei bambini muore per varie complicazioni neonatali, mentre le principali cause “dirette” di morte dei bambini nei primi 5 anni di vita sono: polmonite e altre infezioni respiratorie acute (18%); diarrea (15%); malaria (7%); morbillo (4%); incidenti e ferite (4%); AIDS (2%), oltre a diverse altre cause (10%). Oltre un terzo delle morti infantili ha come causa concomitante la malnutrizione materna e infantile. Negli ultimi 50 anni la mortalità infantile si è sensibilmente ridotta: nel 1960 morivano 20 milioni di bambini tra 0 e 5 anni, nel 1990 12,5 milioni e oggi le morti sono scese al di sotto degli 8 milioni. I più importanti risultati nella lotta alla mortalità infantile registrati dall’UNICEF dimostrano l’efficacia di una strategia integrata che inizia dalle visite prenatali regolari e dall’assistenza al parto, per proseguire con le vaccinazioni, la distribuzione di sale iodato, la somministrazione di vitamina A e di integratori contro l’anemia e la distribuzione di zanzariere trattate con insetticida, oltre alla formazione del personale sanitario e di operatori di comunità. La sfida dell’UNICEF è di non limitarci a considerare gli innegabili successi su scala globale ma di intensificare l’impegno per quei Paesi che, a causa di conflitti, catastrofi naturali o problemi politici, rischiano di rimanere sempre più indietro nella corsa per la vita. La campagna Vogliamo zero è stata lanciata a Roma lo scorso 28 settembre in occasione della visita del Direttore generale dell’UNICEF internazionale Anthony Lake. Una delegazione guidata da Lake è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: è stata la prima volta nella storia dell’organizzazione che la massima autorità dell’UNICEF Internazionale sia stata ricevuta dal Capo dello Stato. Testimonial della stessa giornata Alberto Angela, nuovo Goodwill ambassador e Lino Banfi, storico Goodwill ambassador impegnato da anni a fianco dell’UNICEF Italia, che hanno accompagnato Lake e hanno insieme agli altri ambasciatori UNICEF creduto e sostenuto questa nuova campagna dell’UNICEF, perché salvare le vite dei bambini è anche una questione di volontà. 17 paginaundici NATALE fatto I l Natale è una delle feste più sentite da grandi e piccini ed è anche un’occasione per dare libero sfogo alla creatività e all’immaginazione. Di seguito vi suggeriamo alcune idee per creare con i vostri figli e/o nipoti delle semplici e originali decorazioni natalizie. 18 paginadodici con le tue mani PALLE DI NATALE A INTRECCIO CON CARTONCINO Possono essere attaccate all’albero, oppure incollate al muro, oppure ancora decorare i pacchi regalo natalizi. 1 Appoggia una tazza su un cartoncino colorato. Traccia il contorno con una matita e ritaglia il cerchio. 2 Taglia con attenzione tante fessure lungo il cerchio. 3 Taglia una striscia di carta colorata e falla passare, con delicatezza, sopra e sotto le fessure e spingila verso la parte superiore. 4 Fai passare un’altra striscia sotto la prima in modo che si trovi sotto una fessura quando la prima riga si trova al di sopra e viceversa. 5 Ripeti il procedimento fino a quando la pallina sarà completata. 6 Piega le strisce sul retro della pallina. 7 Ritaglia un cerchio delle stesse dimensioni del primo e incollalo sul retro. BIGLIETTO BABBO NATALE POP UP Per personalizzare i vostri auguri di Natale. 1 Ritaglia due rettangoli uguali di cartoncino colorato. Piegane uno a metà. 2 Fai due taglietti a metà della piega per creare una linguetta. Piegala in avanti e appiattiscila bene. Apri il biglietto. 3 Con la punta delle dita premi lungo la linea centrale ma non sulla linguetta. 4 Spingi la linguetta attraverso la piega e richiudi il cartoncino. 5 Aprendo il cartoncino, la linguetta formerà un cubo. Piega in due il secondo rettangolo e incollalo al primo. 6 Disegna e ritaglia una sagoma di babbo natale e incollala sulla linguetta. PALLE DI NATALE CON I PALLONCINI (per i più piccoli) Divertentissimo da realizzare anche con i più piccoli che adorano pasticciare con colla, carta e colori. 1 Gonfia un palloncino. 2 Strappa della carta da giornale in piccoli pezzi e incollala al palloncino con colla vinilica diluita con acqua, lasciando libero il nodo. 3 Ricopri completamente il palloncino e lascia asciugare. 4 Una volta asciutto, colora la superficie e decora con brillantini e stelline. 5 Lascia asciugare bene e taglia il nodo del palloncino e sfilalo. Incolla un nastrino e incollalo all’estremità. BABBO NATALE A SORPRESA Un’idea divertente che può essere un piccolo souvenir della cena di Natale o un segnaposto davvero originale. 1 Incolla l’estremità di una striscia di carta bianca sull’estremità di una carta rossa in modo da formare una V. 2 Piega la striscia rossa sull’estremità della striscia bianca e premi la piega. Piega la striscia bianca su quella rossa allo stesso modo e continua a piegarle una sull’altra fino a finire la carta. 3 Incolla l’estremità della molla che hai creato e rifinisci i bordi tenendo una piccola linguetta libera. 4 Disegna su un cartoncino la faccia di Babbo Natale. Ritagliala e incollala alla linguetta della molla. 5 Incolla la base della molla dentro una scatoletta colorata. ALBERO NATALE CARTONCINO Un addobbo semplice da realizzare e poco ingombrante che può trovare posto sulla vostra tavola imbandita. 1 Ritaglia 5 cerchi di carta verde: uno di 16 cm; uno di 13 cm; uno di 10 cm; uno di 7 cm; uno di 4 cm. 2 Parti dal più grande e piegalo a metà (mezza luna); poi ancora a metà (quarto di luna); poi ancora (una fetta di torta); e ancora un’ultima volta. 3 Schiaccia bene la piega e taglia la punta. 4 Riapri il cartoncino e modella bene le pieghe. 5 Ripeti l’operazione con gli altri cerchi verdi più piccoli. 6 Prendi un rocchetto di cotone e infila una matita. Hai creato il tronco. 7 Infila i cartoncini partendo dal più grande. 8 Ritaglia una stella e decora l’albero a tuo piacere. Per la realizzazione di quest’albero di carta potete seguire le indicazioni video digitando “How to make a Christmas Tree from paper” su Youtube.com Un aiuto alla fantasia http://www.youtube.com/watch?v=EyT7R9SqA0s Per tutti i lavori di casa, dalla cucina al giardino, dalla pulizia al bricolage, Foxy Asso Professional è la bobinetta multiuso che unisce alla straordinaria lunghezza tutta la resistenza e l’assorbenza di cui hai bisogno. Foxy Asso Professional. La bobinetta Multiuso 19 paginatredici passeggiando nella neve con le N on c’è niente di più magico del silenzio di un paesaggio innevato che si coglie passeggiando tra boschi e sentieri di montagna dove è possibile scoprire il grande fascino della montagna in inverno. Per assaporare questa esperienza emozionante sono tornate di moda negli ultimi anni le ciaspole: le racchette che consentono di camminare sulla neve fresca senza sprofondare. Un attrezzo agevole, ideale per le escursioni, che consente di vivere la montagna in modo salutare ed economico. CIASPOLE Ciaspolare è infatti un ottimo esercizio fisico che fa bene a cuore e gambe: ciaspolando si bruciano fino al doppio delle calorie rispetto a una camminata alla stessa velocità e si possono consumare fino a 1.000 calorie in un’ora di cammino su neve fresca e su un terreno collinare alla velocità di circa 4 km. l’ora. Non è necessario utilizzare impianti di risalita, né pagare ticket d’ingresso e nella maggior parte dei casi si utilizzano sentieri liberi, quindi l’unico costo da sostenere è quello dell’acquisto o del noleggio di racchette e bacchette da cammino (dai 55 euro in su per acquistarle, mentre il noleggio parte da circa 10 euro/giornata). Esistono, naturalmente, diversi tipi di ciaspole: a fagiolo (le più economiche e storicamente più antiche), canadesi (grandi che consentono un ottimo galleggiamento sulla neve) e moderne (tecnicamente molto evolute, leggere, un po’ più costose delle altre). Ciascun modello è indicato per differenti tipi di percorsi: più o meno difficoltosi, pianeggianti o con tratti ripidi, con neve più o meno ghiacciata… 21 paginaventuno Appassionati e non della montagna possono quindi scegliere dove e come ciaspolare ma possono anche scegliere quando perché le più emozionanti ciaspolate sono sotto le stelle,con la la luce della luna che rischiara il cammino. Una esperienza unica che consigliamo di non perdere. È possibile ciaspolare in tutte le zone alpine e prealpine italiane: dalle Dolomiti, all’appennino tosco-emiliano, il Moncenisio, la Val Pellice ecc.. Esistono alcuni portali che danno indicazioni sugli itinerari segnalandone anche il grado di difficoltà. w w w. p l a n e t mountain.com; www.cicloweb.net/ ciaspole; www.dolomitisuperski.com Se con il freddo arriva anche qualche starnuto... 22 paginaventidue storia delle I CIASPOLE n passato, quando le strade erano poco battute o non esistevano, l’unico modo per spostarsi o per andare a caccia nei boschi era a piedi; nascono così le ciaspole, attrezzo che non fa’ sprofondare il piede nella neve e agevola la camminata. Si trattava di vere e pro- I nuovi fazzoletti Foxy Sollievo sono realizzati esclusivamente con pure cellulose selezionate e arricchiti con un esclusivo balsamo Sollievo Naso prie racchette costruite in legno e corde, posizionate sotto i piedi e fissate con dei laccioli agli scarponi che permettevano di fare molta meno fatica e soprattutto non facevano sprofondare completamente i piedi nella neve, facendoli quasi galleggiare. Con l’arrivo delle automo- alla Vitamina E per prendersi cura della pelle del naso. La superiore delicatezza dei fazzoletti Foxy Sollievo, unita alle proprietà idratanti e lenitive bili, delle strade e quindi di mezzi in grado di spazzare la neve, questo attrezzo è diventato più un accessorio da museo. Negli ultimi anni, il turismo e il crescente interesse alle attività “sportive” in montagna, quali escursionismo, alpinismo e sci, le hanno riportate alla luce. della Vitamina E, si dimostrano un valido aiuto per alleviare i fastidi del raffreddore. Foxy Sollievo. I fazzoletti speciali per i raffreddori
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