Felice come un bimbo in un negozio di giochi

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Felice come un bimbo in un negozio di giochi
«Felice come un bimbo
in un negozio di giochi»
/ COACH Moretti sorride ed esulta per il gol dell'Inter
Dedas
recrimina
«Fallo non
fischiato
sul nostro
ultimo tiro
da tre
punti»
L'urlo, chiaramente da uJtras, lanciato da coach
Moretti sul terzo gol del 3-0 di Brozovic, fa da
apertura ad una conferenza stampa differente dal
solito. Il tecnico toscano infatti, gongola per il risultato positivo conquistato dalla sua squadra e
con, un pizzico di pathos in più trepida per quello
del team nerazzurro: «Questa - dice quasi sottovoce Moretti -, è la serata in cui mi sento faremo
uno scherzone alla Juve, ma risultato di San Siro a
parte, è giusto sottolineare il mio stato d'animo.
Sono contento come un bambino che è appena entrato in un negozio di giocattoli. Contento, ma anche orgoglioso per come la mia squadra ha metabolizzato quello che ci è successo nelle ultime
48 ore, mettendo in mostra una grande reazione
sia dal punto di vista tecnico, sia mentale. Tecnicamente siamo stati costretti a cambiare continuamente assetti per creare difficoltà ad un Gaziantep che, credetemi, è una squadra fortissima.
Un gruppo che, per dire, domenica scorsa ha battuto il Banvit, altro squadrone che se la vedrà contro Milano, ed è davvero di alto livello, più completa ed esperta di noi. Noi, però, abbiamo messo
grande attenzione in tutte le giocate e nonostante
qualche alto e basso, siamo sempre stati padroni
di ritmo».
Padroni grazie a Wright, sempre più leader?
«Chris cresce gara dopo gara e, adesso, tutti si ren-
dono conto del perché abbiamo puntato forte su di
lui. È uno dei pochi giocatori in grado di migliorare
ed elevare il livello di chi
gli sta a fianco. E, non a caso, Wayns, Campani,
Kangur, Kuksis beneficiano delle sue letture e sono in ascesa sui due lati del
campo».
Come spiega il terzo periodo in difficoltà? «Strano, il
terzo quarto. Loro sono andati con quintetti piccolissimi, hanno distribuito
mazzate dentro l'area e in
attacco hanno trovato un inedito 3 su 3 dall' arco di
Stone. Però, passato il piccolo momento di "impasse", siamo stati bravi a rientrare sotto il profilo
mentale e stupendi nel tenere in difesa. Ora - conclude Moretti -, tocca a voi cronisti andare a sfogliare gli archivi storici per verificare da quanto
tempo Varese non andava così avanti in Coppa.
Per noi, spero valga il vecchio adagio "vincere
aiuta a vincere" e, dopo Torino e Gaziantep, siamo pieni di fiducia per affrontare Trento».
Coach Stefanos Dedas invece, in sala stampa,
sorprende i presenti per un' analisi non esattamente equilibrata del match: «Partita decisa solo negli
istanti finali e — dice -, verdetto che ci penalizza
perché facendo un conto totale di ciò che è successo nei 120 minuti penso avremmo meritato di
più noi. Tuttavia, domani mattina (oggi n.d.r.)
nessuno si ricorderà dei nostri meriti complessivi
e l'unica cosa che sarà davvero importante è che
Varese ha passato il turno».
L'abbiamo vista scattare come un indemoniato
dopo l'ultimo tiro da tre punti... «Vero, sono corso verso gli arbitri per chiamare un fallo sul nostro
tentativo da 3 di Ruzic. C'era un fallo grande come una casa, ma gli arbitri hanno deciso diversamente. Purtroppo...».
Massimo Turconi
Coach Moretti (a lato
in primo piano) e Conti
abbracciano Kangur (Site)