Unità didattica e unità di conoscenza nell`italiano L2
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Unità didattica e unità di conoscenza nell`italiano L2
Unità didattica e unità di conoscenza nell'italiano L2 Corso propedeutico di Didattica dell’Italiano L2 Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia Università Cattolica del Sacro Cuore Istituto “A. Lunardi”, Brescia, 4 Marzo 2013 Maria Francesca Bonadonna Progettare le unità didattiche per classi con apprendenti stranieri 1. La fase preliminare 2. La progettazione di un’unità didattica 1. La fase preliminare Le unità didattiche nella programmazione: - annuale, settimanale, giornaliera; - interclasse, classe. La progettazione didattica e gli alunni: tra obiettivi comuni e personalizzazione. L’analisi della situazione - - Il contesto socio-culturale: il quartiere, la scuola, la famiglia. L’ambiente scolastico: il numero e le competenze specifiche dei docenti; le risorse materiali (computer, lavagna multimediale, ecc.) e strutturali della scuola. La classe: il numero degli allievi, il livello di competenza, le difficoltà emerse, ecc. Un lavoro di équipe La collaborazione tra tutti gli insegnanti per un’offerta formativa unitaria e coerente. i. La gestione sinergica nel passaggio dalla scuola elementare alla scuola media. ii. I prerequisiti devono essere comuni agli insegnanti di tutte le discipline. iii. Il ruolo del docente di italiano. L’apprendente straniero Il fattore tempo: quanto tempo sarà necessario per il raggiungimento degli obiettivi? Organizzare piccoli gruppi con gli alunni stranieri delle altre classi, utilizzando tutte le soluzioni possibili. 2. Progettare un’unità didattica 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. I destinatari L’argomento Gli strumenti: l’organizzazione e il metodo Gli obiettivi La valutazione dei prerequisiti Lo svolgimento La verifica-valutazione 1. I destinatari La classe nel suo insieme La composizione della classe: quanti alunni non italofoni? Per l’acquisizione della lingua di base sono necessari mediamente 3 anni; per la lingua avanzata occorrono almeno 5 anni. La provenienza geografica Alunni albanesi, cinesi, russi, pakistani, arabi, … Le diverse provenienze determinano diversi gradi e modalità di apprendimento. Alcuni spunti per l’attività didattica con lo studente non italofono: Non isolare: affiancare lo studente non italofono allo studente italofono diligente. Partire dalla realtà, dall’esperienza concreta dell’alunno. Motivare l’alunno alla lettura e alla produzione di tipologie testuali diverse, che stimolino il desiderio di comunicare ed esprimere. Sollecitare la creatività personale. 2. L’argomento Il tema deve essere legato all’obiettivo formativo comune. Può essere articolato in modi differenti: in singole unità didattiche riguardanti una sola materia o in unità didattiche complesse, sviluppata da diverse discipline e in sottounità articolate. La strutturazione del tema La parola chiave L’introduzione: i contenuti e le linee di sviluppo del percorso formativo. La mappa degli argomenti. La descrizione delle attività e i collegamenti alle schede operative. 3. Gli strumenti L’organizzazione del lavoro Il lavoro individuale Libero Con l’insegnante Programmato su materiale autocorrettivo a) b) Il lavoro a coppie Insegnante/ alunno Alunno/alunno c) Il lavoro di gruppo Nella stessa classe Tra gruppi di classi diverse Metodi di lavoro a) b) c) La lezione dell’insegnante: la lettura guidata; la spiegazione; il commento; il materiale audiovisivo. La conversazione: occasionale; riassuntiva; sistematica. Gli esercizi: memorizzazione; simulazione, giochi, ecc. Altri strumenti I vocabolari italiano/lingua straniera Il materiale audiovisivo L’uso del pc Il lessico: tra ascolto e immagini 4. Gli obiettivi Gli obiettivi didattici La comprensione orale e scritta; la produzione orale e scritta; la grammatica; il lessico, ecc. Gli obiettivi culturali Per una riflessione sull’uso e sul significato degli argomenti proposti. Gli obiettivi e il tempo: - obiettivi immediati; - obiettivi a medio termine; - obiettivi a lungo termine. 5. La valutazione dei prerequisiti Il coordinamento tra tutti gli insegnanti. La definizione dei prerequisiti Es. Italiano - la comprensione orale e scritta; - la produzione orale e scritta; - la grammatica; - il lessico, ecc. 6. Lo svolgimento L’unità didattica può essere suddivisa in 4 fasi, ognuna delle quali si articola in una serie più o meno ampia di attività: FASE 1La motivazione e le conoscenze iniziali FASE 2 La lettura/ascolto di testi con le informazioni chiave FASE 3 La comprensione e la produzione di base FASE 4 L’approfondimento dei contenuti e del lessico Riferimenti bibliografici P. Maurizi, R. Carmeli, Programmare per Unità d'Apprendimento, in AA.VV., Percorsi, strategie...Traguardi, Raffaello Editrice. E. Asnaghi - R. Gaviani, Raccontami, Generi, Temi, Abilità, Lattes, Torino.