Viaggio tra i ricordi

Transcript

Viaggio tra i ricordi
Y
Istituto Superiore Tecnico Agrario “Antonio Zanelli”, Reggio Emilia
Chiara Cigarini nel tempo libero esce con gli amici, ha praticato il nuoto per dieci anni, ma la sua grande passione
è la musica: adora andare ai concerti!
Viaggio tra i ricordi
Gavassa. È sempre questo il mio punto
di partenza.
Anche stamattina mi trovo alla fermata
dell'autobus. Sono sola e mi guardo
intorno: gli unici suoni che puoi sentire
sono cinguettii leggeri di uccelli e il
rumore di qualche tapparella che viene
alzata.
Ti piacerebbe abitare qui. Gavassa è
piccola, situata in aperta campagna.
Molte persone criticano questo paese,
dicendo che è troppo piccolo: un bar, una
pizzeria, un forno, un centro sportivo, un
asilo, un distributore e una scuola elementare è tutto quello che abbiamo, ma
la tranquillità che si trova nell'abitare qui
copre tutti i giudizi negativi che vengono
rivolti a questo piccolo paese. Apro una
tasca dello zaino e prendo l'MP3, scelgo
la canzone e faccio play su "A new day"
di Celine Dion. La sua bellissima voce si
espande nelle mie orecchie e finalmente
è lì, lo vedo. Inizialmente veloce, poi
un po' più lento, come un atleta che ha
poche forze per continuare la campestre
e deve rallentare. Ora è fermo davanti a
me; le porte si aprono e salgo sul tram.
Saluto l'autista, che conosco da tempo
e in un secondo sono nei posti dietro.
Alzo il volume e mi perdo ad osservare
il mondo al di là del finestrino.
Puoi vedere la strada circondata da immensi campi, immensi come solo l'oceano
può essere, e case sparse qua e là.
Sono davanti al Polo scolastico: a destra
vedi il cancello verde e, al di là di questo,
l'ITI e una parte del BUS; a sinistra,
invece, puoi vedere diverse persone
che escono ed entrano nel bar di fronte.
La maggior parte di loro è assonnata,
ma è comprensibile: sono solo le 7.15
di mattina.
37
Y
Viaggio tra i ricordi
La prossima fermata si trova in Viale Allegri. Ecco, ci siamo: i prati verdi del Parco del
Popolo. Quanti ricordi affiorano: interi sabati pomeriggio passati qui con amici, tutti sereni,
sapendo che il giorno dopo era domenica e quindi niente scuola.
Dalla parte opposta della strada vedi l'Università, un grande edificio che si affaccia sull'autostazione. Le pareti sono di colore giallo, come il sole che splende questa mattina.
Vedi anche il teatro Ariosto. Ed eccoci in piazza Gioberti: l'obelisco, situato proprio al
centro della piazza, può essere paragonato a una sentinella che controlla tutto il territorio
circostante. Più avanti, c'è la basilica della Ghiara, una delle chiese più belle di Reggio
Emilia, e, di fianco, si trova la fermata dove salgono la Giuly e Vitto.
La via dopo la piazza, Corso Garibaldi, all'inizio di settembre viene invasa da tantissime
bancarelle per la festa della "Giareda" che, ogni anno, riunisce sia giovani che anziani.
Il viaggio prosegue e senza accorgermene sono già in via Fratelli Rosselli, la via della mia
scuola. Ci sono molti negozi, un parco abbastanza grande, con un campetto per giocare
a basket, la gelateria dove da piccola venivo sempre con mio nonno. Più avanti vedi la
chiesa e l'asilo, con il cortile pieno di giochi colorati. Tempo due minuti e sono all'Istituto
Zanelli. Dritto davanti a te si trova il parcheggio delle corriere. Quanti ricordi! Quante corse
per non rimanere a piedi e quante risate, dopo, ripensando alla corsa fatta!
Sono arrivata. Come ogni mattina vado nel cortile di dietro, con Vitto e la Giuly e aspettiamo il suono della campanella. Quel suono penetrante che dà il via a una nuova giornata
scolastica, che spesso si trasforma in una giornata di risate per "immagazzinare" nuovi
ricordi.
38