A002408 FONDAZIONE INSIEME onlus

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FONDAZIONE INSIEME onlus.
Da il corriere della sera del 1/8/2015, <<SEI FUSO? ESERCIZI
PER CONTRASTARE (O PREVENIRE) IL ‘BURNOUT?>>, di Paola Caruso,
giornalista.
Per la lettura completa del pezzo si rinvia al quotidiano
citato.
Anti – stress.
Quando inizi a lasciare le chiavi nel frigo o attaccate alla
moto parcheggiata, non ricordi il nome del partner, scopri di aver
sbagliato strada dopo mezz’ora o chiudi un collega dentro una
stanza, non ti puoi sbagliare sei in pieno «burnout».
Sei sfinito.
A terra.
Non rendi al lavoro (o combini disastri).
Ti senti come se vivessi su un altro Pianeta. E pensi: «Sono
fuso».
Ma prima di andare in tilt al 100%, puoi agire e prevenire il
peggio.
Come?
Con 25 tecniche, o esercizi, suggerite da Jorg Fengler nel
libro «Non ce la faccio più».
Insomma, puoi correre ai ripari.
A costo zero (eccetto il prezzo di copertina).
Ecco qualche semplice intervento.
Il primo passo è la respirazione lenta.
Attenzione: bisogna espirare usando il doppio del tempo
impiegato per l’inspirazione.
«Centrarsi» è la chiave del successo.
In ufficio usa una strategia: organizzati. Punta soltanto
sugli obiettivi principali.
Non puoi fare tutto, non hai il dono dell’ubiquità.
Cammina lentamente, parla senza fretta e ripeti a te stesso:
«Sono al lavoro, non in fuga».
Le mini pause servono.
Stacca il cervello per un attimo.
Concentrati su te stesso e Conta alla rovescia: 5-4-3-2-1-0.
Ripetendo più volte il countdown, la sensazione di relax è
immediata.
Appena possibile, stila una lista delle cose belle che ti
sono capitate e riflettici.
Pesca nella memoria dei momenti lieti. E se il bilancio dei
ricordi piacevoli è striminzito: butta giù un appunto su eventi,
feste e ricorrenze che ti aspettano nei prossimi mesi e che ti
renderanno felice.
L’attesa della gioia funziona.
Un altro genere di pratica consiste nell’adottare
atteggiamenti anti-stress nei confronti del prossimo.
Primo: cerca di amare e rispettare gli altri.
La generosità fa miracoli.
Secondo: sii più comprensivo verso chi ti sta intorno,
evitando di fare il criticone.
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Manifesta la tua gratitudine quando è il caso: sei sempre in
tempo.
Se ancora non sei riuscito nell’intento, non hai «ricaricato
le tue pile interiori», puoi «decomprimere» uscendo con gli amici:
chiacchiere e risate, davanti a un drink, hanno un effetto
terapeutico.
Perché il carica batterie per attaccarti alla rete elettrica
non lo hanno inventato.