1 Alessandro Vanoli, Quando guidavano le stelle. Viaggio

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1 Alessandro Vanoli, Quando guidavano le stelle. Viaggio
Alessandro Vanoli, Quando guidavano le stelle. Viaggio sentimentale nel mediterraneo,
Il Mulino, Bologna 2015, pp. 232
Fabio Isman, Andare per Le città ideali, Il Mulino, Bologna 2016, pp. 144
Il paesaggio è “storia” ed è cosa diversa dall’ambiente inteso quale ecosistema.
Questa differenziazione è una peculiarità dell’ordinamento italiano, che si distingue (in
positivo) dagli altri Paesi e dalla stessa Unione europea, molto attenti alla tutela
dell’ambiente nelle sue componenti naturali ma molto distratti dalla tutela degli eventi e
dei saperi che i luoghi, anche antropizzati, sanno raccontare, se si è in grado di ascoltarli.
Anche se va molto di moda attribuire alla valorizzazione dei beni culturali solo ed
esclusivamente un significato economico, attento all’utile finanziario che ne può derivare,
appare opportuno ricordare che per valorizzazione dei beni culturali (materia che la
Costituzione attribuisce alla competenza concorrente dello Stato e delle Regioni) il nostro
ordinamento intende l’incremento della loro riconoscibilità, comprensione e fruizione.
I fari marittimi, che per secoli hanno guidato le rotte con la loro luce, sono stati
mandati in pensione dal GPS e dai programmi di localizzazione satellitare. Il Demanio,
proprietario degli immobili, ha deciso di “valorizzarli” per finalità economiche legate al
turismo. Ben venga la loro riconversione, anche perché è un modo per salvarli
dall’abbandono e dal degrado; purché ci si ricordi di “tutelarli” non solo perché sono
inseriti in ambienti bellissimi, ma soprattutto per testimoniare come la loro presenza abbia
consentito la navigazione e quindi i commerci, e con essi il confronto con altre culture ed
altri saperi.
Molte pubblicazioni, spesso citate in questa «Rivista», si sono occupate di
“paesologia”, cioè della narrazione dei luoghi legata ai ricordi (personali) o alle
conoscenze (storiche); pubblicazioni che, nella loro diversità, aiutano comunque a far
comprendere come il paesaggio possa e debba essere “storia”.
Il volume di Alessandro Vanoli, storico medievista, con un ricco intercalare di
attualità e di vita passata (capace di annullare le alterazioni o la distruzione dei luoghi) ci
accompagna in un viaggio multitemporale lungo i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Il volume di Fabio Isman, giornalista e scrittore, ricostruendo l’idea della “Città
ideale” quale aspirazione ad un ordine sociale ideale, piuttosto che ad un luogo fisico
ideale, ci accompagna a visitare luoghi non realizzati (come il falansterio nel Colosseo) e
luoghi realizzati, molti dei quali scarsamente noti al grande pubblico (quali, ad esempio,
Acaya in Puglia e Terra del Sole in Romagna).
(Rivista giuridica del Mezzogiorno, XXX, 2016, 2, Schede bibliografiche, pagg. 707-708)
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