L`acquistodellacasa? Un15%intasseespese
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L`acquistodellacasa? Un15%intasseespese
LA STAMPA LUNEDÌ 24 SETTEMBRE 2012 . Lavoro in corso .VII ali Otto Etf sul mercato svizzero Giay è il nuovo ad di Premafin do Etf Securities, tra gli emittenti leader in Europa di Exchange Traded Products (Etp) e pioniere nello sviluppo di Exchange Traded Commodity (Etc), ha lanciato otto Etf tematici quotati su Six Swiss Exchange. Etf Securities spiega che questi nuovi Etf tematici sono «ispirati da inamiche di lungo periodo e trend di sviluppo globali, che stanno influenzando gli scenari socio-economici, politici e tecnologici». Etf Securities ha base a Londra e il suo responsabile per l’Italia è Massimo Siano (foto). L’attivo gestito globale ammonta a più di 28 miliardi di dollari statunitensi. Roberto Giay (nella foto) è stato nominato amministratore delegato di Premafin, mentre Piero Collina diventa vice presidente. Il nuovo consiglio di aministrazione della società presieduta da Pierluigi Stefanini si è riunito a Bologna dopo l’assemblea che ha nominato il primo board targato Unipol. Nella riunione sono stati qualificati come indipendenti i consiglieri Silvia Cipollina, Piero Collina, Ernesto Dalle Rive, Claudio Levorato, Vanes Galanti, Germana Ravaioli, Luigi Reale e Rossana Zambelli. p n a di l ola L’acquisto della casa? Un 15% in tasse e spese PattiChiari nelle scuole Gli italiani si meritano un 4 nella finanza Come limitare i costi extra che gravano sulle compravendite Bisogna tenerne conto o il budget previsto rischia di saltare Però ci sono scappatoie PattiChiari difende i risparmiatori SANDRA RICCIO MILANO tegie mirate a colmare le lacune più gravi: gli studenti e i giovani impreparati a gestire la propria carta di credito sono i più esposti al rischio di fallimento personale; chi sta per formarsi una famiglia rischia di subire contratti di mutuo per la casa di cui non capisce le implicazioni; i lavoratori di età media non sono attrezzati ad alimentare al meglio quella pensione complementare di cui avranno sempre più bisogno. Quindi le scuole, i posti di lavoro e gli ambiti sociali (librerie, circoli e musei, per esempio quello del Risparmio di Torino) sono stati individuati da Lusardi come le nuove frontiere dell’educazione popolare alla finanza. Prossima tappa il 14 novembre: ad Amsterdam si terrà un Summit Globale sulla Educazione Finanziaria che raggrupperà accademici, banchieri, assicuratori, gestori di fondi comuni, parlamentari e rappresentanti dei governi. 25 2 7,322 7 0,97 9 1,789 20 3 12,73 8 5,868 1 5,341 15 2 5,632 6 0,826 9 4,559 10 1 29,31 4 23,604 Perizia e istruttoria L’elenco delle voci da pagare è lungo. Si parte dalla provvigione da pagare all’intermediario immobiliare, nel caso ce ne sia uno. Una quota che si aggira tra il 3-5% del valore dell’immobile. Ci sono poi le spese di istruttoria (dai 70 ai 1.000 euro) ai costi della perizia della banca (dai 150 ai 700 euro) nel caso ci si rivolga questa per un mutuo. «In questo caso è bene guardarsi un po’ intorno» spiega Roberto Andedda, responsabile del marketing di MutuiOnline, broker online di mutui per la casa. «Ci sono istituti di credito che non fanno pagare questo tipo di spesa e rivolgersi a un istituto che non prevede questo costo può far risparmiare una bella somma. E’ ovvio che le condizioni applicate al prestito per l’acquisto della casa dovranno essere vantaggiose. Sennò non c’è convenienza», dice l’esperto. E’ enorme il peso delle spese notarili per la compravendita e per l’accensione del mutuo che comprendono la parcella (45mila euro), imposte di bollo, iscrizione di ipoteca (che varia a seconda della rendita catastale) per un totale del 2-3% del valore dell’abitazione. La polizza multirischio 5 19,295 5 0 Centimetri - LA STAMPA L’ Cara casa, quanto mi costi. Tra commissioni, polizze, certificazioni, costi di istruttoria, tasse e spese varie, comprare un immobile diventa un vero e proprio salasso. Anche dando fondo ai propri risparmi e riuscendo a ottenere un mutuo, lungo il cammino si somma una lunga serie di variabili di costo non considerate che fanno lievitare il conto finale. E non di poco. Unendo il lungo elenco di extracosti legati all’acquisto della casa si arriva infatti al 10-15% del valore dell’immobile. Un freno per molti tra quelli che progettano il grande passo. In più, nell’ultimo periodo questo carico speciale è diventato ancora più pesante visto che sono comparse nuove voci da pagare, dall’Imu alla certificazione energetica, che hanno reso il conto finale ancora più gravoso. «Si tratta di una serie di spese che vanno a pesare soprattutto sulle giovani coppie” dice Pietro Giordano, segretario nazionale Adiconsum. “Ci sono costi che stanno diventando esorbitanti. La stessa Imu sta abbattendo la voglia di comprare casa. Soprattutto in città come Roma dove la tassa sulla casa è a livelli massimi» racconta Giordano che poi aggiunge: «Oggi il mercato immobiliare è in qualche modo soffocato anche da questa enorme tassazione indotta che grava sugli acquisti». Sempre con in caso di mutuo è poi prevista la polizza assicurativa scoppio e incendio che si aggira intorno ai 400500 euro. Si tratta, in questo caso, di una forma di assicurazione obbligatoria. Negli ultimi anni però si è fatta strada anche un’altra forma di tutela assicurativa che si chiama multi rischio che Comprare una casa può essere un percorso a ostacoli tutela la banca in caso di decesso del mutuatario, di perdita o di inabilità al lavoro. Non è obbligatoria ma molte banche la richiedono in cambio di condizioni più vantaggiose sul mutuo. La quota da sborsare in alcuni casi è da record. Certo la cifra cambia a seconda del tipo di immobile, dell’età di richiede il mutuo o in base alla durata complessiva del prestito concesso. Si va da poche migliaia di euro fino a cifre record di 15mila euro. «Se la banca propone questa polizza è bene verificare prima i costi complessivi. Se sono troppo alti è meglio indirizzarsi verso altre banche che non chiedono questo tipo di tutela a caro prezzo. Purtroppo a volte sottoscrivendo la polizza con la banca diventa tutto più veloce e si possono ottenere spread più vantaggiosi. Diventano quindi una strada quasi obbligata» dice Anedda. Tra l’altro non molti sanno che se si estingue anticipatamente il mutuo o si chiede il cambio della banca è possibile chiedere il rimborso del premio non goduto, sia per lo scoppio e incendio, sia per la multi rischi. La certificazione energetica Tra le novità in tema di balzelli c’è la nuova certificazione energetica. Va presentata in sede di rogito notarile. L’obiettivo è di stabilire il fabbisogno energetico della casa. Costa dai 200 ai 400 euro ma c’è anche chi chiede molto meno. Pochi sono gli immobili in classe virtuosa A e B. La gran parte sono in fascia G, la peggiore. «In pochi sanno che i possessori di case in fascia G, costruiti prima del 2005, possono certificare la classe G dell’immobile, senza spendere nulla» spiega Lidia Ranghetti, specialista Assistenza legale e fiscale di Tree Real Estate - holding che controlla Gabetti, Professionecasa e Grimaldi Immobiliare. Non tutte le Regioni prevedono però questa formula per la classe G. In alcune regioni come la Lombardia, l’autocertificazione non basta. E questo tipo di modalità potrebbe presto essere esteso a tutta l’Italia visto che il governo sta approntando uno schema di decreto che va a modificare questa scappatoia dopo che l’Italia è stata bacchetta dall’Europa. Italia, secondo l’ultima indagine disponibile della Commissione europea (2008), è agli ultimi posti rispetto agli altri Paesi europei per alfabetizzazione finanziaria: il 16% della popolazione, infatti, è esclusa dai servizi bancari, di risparmio e di accesso al credito e il tasso di cultura in economia è ben sotto la sufficienza. Per dare un voto numerico al livello di cultura finanziaria del paese, il che permetterà di valutare i progressi nel tempo, il Consorzio PattiChiari delle banche dell’Abi (associazione bancaria italiana) ha creato un indicatore, Icf PattiChiari (Indice della Cultura Finanziaria PattiChiari), e dal 2007, d’accordo con The European House-Ambrosetti, effettua periodiche analisi su un campione di cittadini statisticamente valido (2000 famiglie con 4200 individui maggiorenni distribuiti per sesso, età, scolarità, professione e regione di residenza). Il risultato medio dell’indagine del 2010, la più recente, è stato di un valore 4,3 su una scala da zero (totale ignoranza) a 10 (ottimale conoscenza di termini e di concetti finanziari di base). La fascia più verde d’età (da 18 a 34 anni) risulta in Italia la meno preparata, a differenza di quanto è stato rilevato negli Stati Uniti: il valore più alto, pari a 4,6, è infatti stato raggiunto dalle altre due fasce di età, dai 35 ai 54 anni e dagli oltre 54enni, mentre i giovani si sono fermati attorno a quota 4. Se i teenager sono il problema, è dalla scuola che si deve partire per risolverlo. Patti Chiari interviene da qualche anno con programmi concreti nelle scuole per favorire la diffusione della cultura finanziaria di base coinvolgendo i dirigenti delle banche associate, che a volte tengono “lezioni” da volontari, al fianco degli insegnanti. Maestri e professori sono convinti della utilità dell’economia pratica nei corsi: un sondaggio di fine 2009 tra 400 insegnanti, condotto dal mensile Tuttoscuola e riportato dal sito Patti Chiari, ha registrato il 97% di consensi all’insegnamento della materia. Il problema, però, è l’adeguatezza del corpo docente: solo il 46% degli stessi maestri ha dichiarato di sentirsi già pronto a insegnare finanza pratica, il 34% pensa di avere un livello “scarso” di preparazione e il 19% ammette di non essere all’altezza. Di qui, l’iniziativa di Patti Chiari di creare EconomiA Scuola, il primo portale dedicato all’educazione finanziaria che si rivolge agli insegnanti italiani, con contenuti calibrati per le elementari, le medie inferiori e i licei. [GLA. MAG.]