Sconcerti di spirito connessi con la ubriachezza.

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Sconcerti di spirito connessi con la ubriachezza.
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la m assim a ubriachezza p iù facilm ente d e g li a ltr i ancor­
ché beva poco; cosi lo scadim ento alcoolico può essere
in c e rti casi un motivo d i abbassare considerabilm ente il
grado d ella colpevolezza, o anche d i so p p rim erla, in
quanto che a l bevitore non si possa rim proverare d i aver
soverchiam ente b e v u to .
§• il-
Sconcerti di spirito connessi con la ubriachezza.
— Mania di bere — D elirium trem en s.
Nel paragrafo precedente noi abbiam o accen n ato ,
che m ediante lo scadim ento alcoolico può esser prodotto
uno stato sommamente pregiudicevo le a l corpo e allo sp i­
rito .
I.
Se q u esti effetti pertanto giungono a l segno di
ab o lir la coscienza, condizione d e ll’ im p u ta b ilità , è g iu ­
sto far valere lo sconcerto d i sp irito in d i n a to , come mo­
tivo d i sopprim ere l ’ im p utazio ne. Ma non si può ta c e ­
re , che è co n traria a questo p rin cip io 1 ’ opinione d i uno
d ei p iù solenni dottori in m ateria d i psico lo gia g iu d ic ia r ia . H e in r o t h (61) cerca in fa tti d i m o strare , che
anche ogni sconcerto d i sp irito è colpevole, e che q u in ­
d i i l delitto commesso sotto l ’ influenza d ',1 m ed esim o ,
deve im p utarsi a culpa. H e in r o t h p arifica del tutto 1*a lien ato d i m e n te a ll’ ubriaco : e siccome riconosce ogni
alienazione come co lp evo le, cosi tanto m aggiorm ente d i­
ch iara d i rig u ard are come p u n ib ile c o lu i, che per mez­
zo dello scadim ento alcoolico passò allo stato d i a lie n a ­
zione m e n ta le . Ma noi non possiamo ad erire a questa
o p in io n e; perchè quand’ anche fosse vero , che tutte le
(61) Nel Giornale d’ H itzig fase. XV. p. 156.
perturbazioni dello sp irito fossero co lp evo li, questa col­
pevolezza non sarebbe mai. che m o rale, e non si potreb­
be sicuram ente d im o strare; perchè l ’ esperienza insegna,
che una gran p arte d elle m alattie dello sp irito nasce da.
affezioni corporee ; e p e rc h è , anche quando si possono
assegnare cause m o r a li, non è permesso di a ttrib u ir to­
talm ente la formazione d ella m a la ttia ad uno stato pec­
caminoso e colpevole. Venendo ora a ll’ u b riach ezza, co­
me causa di m alattie d ello s p ir ito , si dee riflettere, che,
sebbene in un d e litto , commesso da un alien ato d i m en­
te , si potesse d im o strare, che questi fu p rim a affetto
da scadim ento alco o lico , non si potrebbe p er altro am ­
m ettere la colpevolezza giurìdica, d i cu i è q u i p aro la ■>
m a solam ente la m orale ; perchè non si può afferm are,
che i l bevitore potesse positivam ente p re v e d ere, che i l
suo scadim ento alcoolico lo renderebbe a lla fine alienato
d i m e n te . Che la pazzia nasca d a ll’ ub riach ezza, è sem­
pre un a cosa stra o rd in a ria . Il bevitore vede cen tin aia di
suoi conoscenti bere ogni giorno quanto lu i : v ed e, che
essi smaltiscono la loro a lte raz io n e , e poi stanno bene
d i n uo vo . Il bevitore di molte contrade sa , che i l suo
a v o , e il suo p a d r e , si ubriacarono d i frequen te, e che
giunsero non di meno ad un a vecchiezza in o ltrata senza
cadere in alienazione m e n ta le . Q uindi non si può d ir e ,
che e g li avesse potuto e dovuto prevedere d i doventare
a lie n a to . Si può certam ente dim ostrare in qualche caso,
che un ’ alienazione m entale sia d erivata da precoce ona.
n ism o , o da altre sensuali dissolutezze : eppure non ca­
de in mente a veruno d’ im putare a culpa un delitto a
sì fa tti a lie n a ti, se p er avventura il com mettono. E le
osservazioni m ediche m ostrano, che quand’ anche lo sca­
dim ento alcoolico ab b ia per conseguenza 1 ’ alienazione
m e n ta le , esso per altro non è la causa un ica d ella ma­
la ttia , ma che questa è insiem e 1 ’ effetto di molte altre
affezioni e cause co rp o ree.
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Sebbene abbiamo iìn qu ì dich iarato im m une da pena
i l d e litto , commesso n e ll’ alienazion e m entale sopravve­
n uta allo scadim ento a lco o lico , rip utiam o per altro op­
portuno am m onire i g iu d ic i a non la s c ia rs i ingannare da
c e r ti f a t t i, che spesso avvengono come conseguenze di
e sso . Nello scaduto s ’ incontra segnatam ente assai spes­
so un a strao rd in aria ir r it a b ilit à , che qualche volta è
stata ch iam ata d a i m edici ira s c ib ilità morbosa ( excandescentia furibunda) : in alcun altro s i presentano d ei sin ­
tomi sp asm o d ici, e finalm ente è frequentissim o i l caso
d i o sserv are, come conseguenze dello scadim ento alcoo­
lic o , le cosi dette a llu c in a z io n i, che si m anifestano per
v ia d’ illu sio n i s e n s u a li, come quando lo scaduto crede
d i ascoltar d elle v o ci, e d i vedere innanzi a sè d eg li
o g g e tti, che non sono r e a l i . T u tti questi stati non giun ­
gono a sopprìm ere 1 ’ im p u taz io n e; perchè o non sono
che segni d i m orale triste z z a , n ella quale lo scad u to ,
anche n elle circostanze p iù s e m p lic i, si abbandona alle
sue p assio n i; o non sono che morbose affezioni corporee,
in cu i p er altro la coscienza d ell’ agente non rim ane abo­
lit a . Bensì fa d’ uopo d istin g u ere due m aniere d i a llu c i­
nazioni : vale a dire a ) le illu sio n i de’ sensi propriam en­
te dette , conseguenze, esem p igrazia , d i m alattie dell ’ organo d e ll’ u d ito , o d ella v is ta ; e b ) le allu cin azio ­
n i , che provengono da morborso eccitam ento d ella fan ­
ta sia (6 2 ). N elle prim e 1’ in telletto rim an sem pre abba­
stanza potente a distin guere la falsa opinione d alla ve­
r it à ; m entre le seconde compariscono come sintom i d i
alienazione g ià sc o p p ia ta , o come s ic u ri fo rieri di essa,
e possono quindi sopprim ere affatto l ’ im p u tazio n e, o
grandem ente scem arla.
(62)
pag. 85.
E squirol dans Ies notes à la médecine légale d’ Hoffbauer
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II.
A pparisce, essere un a condizione morbosa la m a­
n ìa d i b e r e , come quello s ta to , in cu i i l m alato è s ti­
molato da una bram osia irre s is tib ile di d is s e ta rs i. Di
questa m alattia si debbon d istin guere diverse sp ecie.
1 ) La m ania d i b e r e , che è n ata q u al conseguenza del­
lo scadimento a lc o o lic o , i cu i effetti son g iu n ti a l mas­
simo grado (6 3 ). M ediante la morbosa ir r ita b ilità dei ner­
vi d egli organi d ig e s t iv i, e la difettosa q u a lità d elle
m aterie in essi s e p a ra te , nasce un a morbosa ir r it a b ili­
tà , che vien contrassegnata da uno stim olo irre s is tib ile
d i soccorrere con fo rti bevande a ll’ esausta a ttiv ità n er­
vosa , e si m anifesta a b itu a lm e n te , o con p a u s e , e p e­
riodicam ente . Questa specie di m an ia è colp evo le, e l ’ at­
to delittuoso in essa commesso può im p utarsi a culpa.
M a , come abbiam o notato d i sopra in proposito dello
scadim ento a lc o o lic o , anche q u i , ed a m aggio r ragione*
la colpevolezza può tanto d e c lin a re , che non si faccia
p iù luogo a lla p e n a . La m an ia d i b ere per altro non si
presenta come un a vera perturbazione d i s p ir ito , che
di per sè valga a sopprim ere l ’ im p u tazio n e; avvegnaché
non sìa che uno stato morboso del co rp o , e i l m alato
conservi sem pre la coscienza d ella sua azio n e. 2 ); È d i­
versa q u e lla m ania d i b e r e , c h e , senza avere alcun a
connessione con lo scadim ento alco o lico , si affaccia co­
me conseguenza di un morboso sistem a d ig e stiv o , e co­
me patim ento di stomaco , e si m anifesta p er mezzo di
•uno stimolo irre s is tib ile a calm are con forti bevande
1' ardor d ella sete . SI fa tti m alati aborriscono n elle ore,
in cui l ’ accesso non l i p u n g e , d alle forti b evan d e, e
sono m oderati e tr a n q u illi: m a , come bevono, passano
facilm ente allo stato del massimo eccitam en to . Qui non
è alcuna colpevolezza : ed un ta le stato assom iglia som(65) C la ru s 1. c. pag. 127.
Tomo f.
li
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inam ente a lla mania sine delirio, fortem ente im pugnata
d a m o lt i.
III.
Finalm ente si p arla ancora del delirium tremens,
come d i u n a forma p artico lare d i m a la ttia . Non si può
d u b ita r e , che in conseguenza dello scadim ento alcoolico
non possa nascere un d e lir io , o un fu ro re , che h a per
carattere i l trem ito del m a la to , onde h a ricevuto i l no­
m e : m a non s i d istin gu e d alle a ltre perturbazioni dello
s p ir ito , che a m otivo d ella c a u s a , o d e ll’ occasione del­
la m a la t tia . Si è bensì trasm o d ato , quando si son volu­
t i a ttrib u ire a deliritim tremens d ei casi d i trem ito spa­
sm odico, non d i rado connessi col sem plice scadimento
alco o lico , o con la m ania di b e r e , e queste sole convul­
sioni si sono volute addurre come prove d i una p ertur­
bazione d i s p ir ito , che s i .trovasse nello scad u to . P el
crim in alista tutto dipende dallo s ta b ilir e , se lo stato
dello scaduto offre i caratte ri d i una vera perturbazione
d i s p ir ito , che sia contrassegnata d alla soppressione del­
la co scien za, o se non è che la conseguenza d i p ati­
mento corporeo , che non sopprim a la co scienza. Nel p r i­
mo caso lo stato d ell’ agente toglie d i mezzo l ’ im p u ta­
zione : non cosi n el secondo ; perchè le affezioni corpo­
ree , ancorché influiscano s u ll’ a ttiv ità dello sp irito , non
sopprimono l ’ im putazione sino a che si fatta influenza
non a c q u isti tanto d i fo rz a, che la coscienza d e ll’ agen­
te ne rim anga a b o lita .