algeria - BPERestero

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algeria - BPERestero
SCHEDA PAESE
A cura dell’Ufficio Studi di SACE
Capitale: Algeri
Popolazione (2013): 38,6 milioni
PIL nominale PPP (2013): USD 284,7 miliardi
ALGERIA
SACE RISK INDEX 2014
Rischio di
mancato
pagamento da:
Controparte sovrana
41/100
Banca
50/100
Impresa
50/100
Rischio
politico-normativo
Restrizioni sul trasferimento dei
capitali
34/100
Esproprio
70/100
Violenza politica
70/100
HIGHLIGHTS
Contesto politico. Il presidente uscente Abdelaziz Bouteflika ha vinto le elezioni presidenziali di aprile 2014 con l'81,5%
dei voti, ottenendo così il quarto mandato presidenziale consecutivo. Nonostante la forte affermazione elettorale, le precarie condizioni di salute del presidente lasciano aperto il tema della sua successione al vertice dello stato. Nonostante le
caute aperture politiche ed economiche concesse, permangono tensioni interne legate alla richiesta di riforme da parte
della popolazione.
Situazione economica. La crescita si mantiene su livelli positivi anche se modesti rispetti al passato (+3% stimato nel
2014), a causa della debole performance nel comparto degli idrocarburi; nei prossimi anni sarà sostenuta dai settori interessati dal Programma di Investimenti Pubblici, focalizzato sul processo di diversificazione dall’oil&gas e sullo sviluppo
delle infrastrutture. La situazione delle riserve internazionali è estremamente positiva. L’elevato prezzo internazionale dei
prodotti energetici continua a mantenere in surplus le partite commerciali.
Sistema finanziario. Il sistema bancario è dominato dalla partecipazione pubblica ed è fortemente concentrato. Il settore
non ha mostrato vulnerabilità alla crisi finanziaria internazionale tuttavia il livello dei NPL è elevato. L’attività sul mercato azionario resta minima.
Quadro operativo. Il livello di sicurezza interna è migliorato rispetto agli anni ‘90, permane tuttavia una situazione di
violenza latente (soprattutto in termini di minaccia terroristica, come confermato da recenti attentati). Le turbolenze regionali contribuiscono all’aumento del rischio di violenza politica nel paese.
RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES
Indicatori di rischio
Rating
OCSE
3/7
S&P’s
-
Indicatori di Business Climate
Doing Business 2014
Index of Economic Freedom 2014
Corruption Perceptions Index 2013
2011
PIL (variazione % reale)
Inflazione media annua (%)
Saldo Bilancio pubblico/PIL (%)
Bilancia dei pagamenti
Esportazioni ($ mld)
Importazioni ($ mld)
Saldo transazioni correnti/PIL (%)
Debito estero totale ($ mld)
Debito estero totale/PIL (%)
Riserve valutarie lorde ($ mld)
Riserve valutarie lorde (mesi import.)
Fonte: EIU, giugno 2014
2012
Moody’s
-
Fitch
-
Attuale
153° su 189
146° su 178
105° su 176
Precedente
151° su 183
145° su 177
112°su 183
2013(s)
2014(p)
COMPOSIZIONE DEL PIL (2013)
Agricoltura
13,2%
2015(p)
2,4
2,5
3,1
3,0
3,3
4,5
-0,4
8,9
-4,1
3,3
-0,9
2,4
-1,2
3,9
-0,3
72,9
-46,9
8,9
6,0
3,0
183,1
36,9
71,7
-51,6
6,0
5,6
2,8
191,6
36,7
64,4
-55,0
0,4
5,2
2,5
195,0
35,6
62,9
-54,3
0,6
4,9
2,1
196,9
36,2
67,4
-57,4
0,9
4,8
1,9
199,9
34,8
s: stime; p: previsioni
Servizi
37,6%
Industria non
manifatturiera
43,9%
manifattura
5,4%
ALGERIA
RAPPORTI CON L’ESTERO:
INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO
Bilancia dei pagamenti. Nel 2013 l’Algeria ha registrato un surplus delle partite correnti inferiore rispetto all’anno precedente, legato ad un significativo calo dei proventi da esportazione degli idrocarburi, che rappresentano oltre il 96% delle
esportazioni algerine. Il paese si conferma estremamente dipendente dal settore dell’oil&gas e vulnerabile alle variazioni dei
prezzi internazionali del petrolio.
Settori di opportunità. Oltre ai settori tradizionali (infrastrutture, agroalimentare, meccanica), da segnalare le opportunità
nell’estrazione, trasporto e raffinazione idrocarburi, nel comparto petrolchimico, nella filiera delle energie alternative, nelle
telecomunicazioni e nel farmaceutico.
INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI
SALDO TRANSAZIONI CORRENTI
3
20
10
16
8
1,5
2,5
1,25
2
12
6
8
4
4
2
1,5
0
1
0,75
0,5
0
2010
2011
2012
Saldo transazioni correnti (mld USD, asse sxt)
2013
2014
1
0
2015
0,5
2010
Saldo transazioni correnti / PIL (%, asse dxt)
2011
2012
2013
IDE (USD mld, asse sxt)
2014
2015
IDE (% PIL, asse dxt)
Commercio e presenza italiana. L’Italia è tra i primi partner commerciale dell’Algeria, il terzo paese fornitore, dopo
Francia e Cina, e il secondo paese in termini di importazioni. Nel 2013, le esportazioni italiane verso il paese hanno superato EUR 4,2 miliardi, in aumento del 12,8% rispetto all’anno precedente, e le importazioni dall’Algeria hanno registrato
una significativa diminuzione del 30,4%.
Investimenti diretti esteri. Secondo l’UNCTAD, nel 2012 si è registrato un afflusso di investimenti diretti esteri in Algeria pari a USD 1,4 miliardi, nonostante le misure restrittive in materia di commercio con l'estero e sugli IDE adottate dalle
autorità locali negli ultimi anni. Tali misure includono limitazioni alla partecipazione straniera negli investimenti e l’introduzione di margini di preferenza nei bandi di gara pubblici, volti a favorire le imprese locali. L’Italia è tra i principali investitori nel paese, con investimenti concentrati nel settore energia ed elettrico (molto attive ENI ed Enel, che vantano rapporti consolidati con Sonatrach). Si segnalano inoltre investimenti nelle costruzioni e nell’agroalimentare.
ESPORTAZIONI IN ALGERIA PER SETTORI (2013,%)
gomma, plastica,
materiali da
costruzione
4,1%
10.000
altro
11,2%
app. elettrici
5,3%
INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON ALGERIA (2003-2013), € milioni
8.000
meccanica
strumentale
25,4%
6.000
4.000
2.000
autoveicoli e altri
mezzi di
trasporto
6,1%
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
-2.000
mobili e altri
manufatti
7,1%
-4.000
-6.000
prod. energetici
raffinati
15,9%
metallurgia e
prod. in metallo
24,9%
SACE IN ALGERIA
Condizioni di assicurabilità
Rischio sovrano:
Rischio bancario:
Rischio privato:
Volturabilità polizza SACE
-8.000
export
import
saldi
CONTATTI
Senza condizioni
Senza condizioni
Senza condizioni
Si
Servizio clienti:
- [email protected]
Ufficio stampa: tel. + 39 06 6736888 - [email protected]
ALGERIA
COUNTRY RISK UPDATES
Maggio 2014
Il governo ha annunciato l’avvio delle esplorazioni e dello sfruttamento dei giacimenti di gas di scisto. Secondo un rapporto dell’agenzia statunitense EIA, l’Algeria è il terzo paese al mondo per riserve di shale gas, con un volume complessivo
di 20 miliardi di metri cubi. Lo sfruttamento di tali riserve consentirebbe un recupero della capacità produttiva del paese nel
settore degli idrocarburi, il cui declino ha gravato sulla performance economica del paese (il PIL è cresciuto del 2,7% nel
2013 rispetto al 3,3% del 2012). Resta tuttavia la necessità di una maggiore diversificazione della propria economica: il deficit di bilancio primario al netto del settore degli idrocarburi resta elevato (oltre il 34%) e non sostenibile nel lungo periodo.
Il governo ha annunciato un piano di riforma costituzionale volto a trasferire maggiori poteri al primo ministro ed accrescere il ruolo dell’opposizione in parlamento. La proposta di modifica reintrodurrebbe il limite dei due mandati presidenziali, eliminato nel 2008 dalla costituzione vigente per permettere la rielezione del presidente Bouteflika. Gli emendamenti
sono intesi a garantire una transizione politica non traumatica in vista di un futuro post-Bouteflika. I partiti di opposizione hanno tuttavia rifiutato di partecipare alla stesura degli emendamenti, definendoli superficiali ed insufficienti ad una
legittimazione democratica del sistema politico algerino.
Aprile 2014
Il presidente uscente Abdelaziz Bouteflika ha vinto le elezioni presidenziali con l'81,5% dei voti, ottenendo così il quarto
mandato presidenziale consecutivo. Il principale sfidante del presidente uscente, Ali Benflis, ha tuttavia contestato la legittimità delle elezioni, denunciando brogli generalizzati nel paese. L'affluenza elettorale è stata pari al 51,7%, contro il 75%
delle precedenti consultazioni nel 2009. Nonostante la forte affermazione elettorale, le precarie condizioni di salute del presidente lasciano aperto il tema della sua successione al vertice dello stato.
La compagnia di costruzioni spagnola OHL ha avanzato una richiesta di arbitrato internazionale presso la Camera di
Commercio Internazionale contro l’Agence Nationale des Autoroutes (ANA), società algerina a controllo pubblico che gestisce la rete autostradale. OHL richiede una compensazione di EUR 116,2 milioni per il ritardo nei pagamenti relativi alla
costruzione del secondo anello autostradale di Algeri. L’opera, la cui conclusione era prevista per il 2009, ha subito ritardi
per le difficoltà nelle procedure di esproprio e procedure burocratiche. ANA, da parte sua, ha proposto un accordo sulla cifra
di EUR 65 milioni. La procedura è la seconda intentata da OHL contro imprese algerine: la prima era stata attivata nel 2012
contro Sonatrach.
Febbraio 2014
Il primo ministro ha annunciato che il presidente Bouteflika si ricandiderà alle elezioni previste per aprile, concorrendo
per il suo quarto mandato. L’annuncio della candidatura ha trovato l’appoggio dei maggiori partiti algerini, è dunque probabile che le elezioni si risolvano a suo favore, nonostante i partiti di opposizione abbiano rivolto un appello congiunto per
il boicottaggio della tornata elettorale. Restano i dubbi riguardanti le condizioni di salute del presidente, che l’anno passato
è stato costretto ad una convalescenza di alcuni mesi.
Ottobre 2013
Il partito di governo FLN punta a candidare il presidente Bouteflika alle prossime elezioni presidenziali di aprile 2014.
Nonostante l’assenza di alcuni mesi a causa delle condizioni di salute, il ritorno di Bouteflika a settembre è stato segnato da
un rimpasto di governo e da misure volte a riaffermare la sua presa sulla politica algerina. La frammentazione politica (oltre
100 partiti presenti nel paese) potrebbe favorire la rielezione del presidente già settantaseienne per un quarto mandato consecutivo.
Settembre 2013
ArcelorMittal cede allo stato il 21% del complesso siderurgico di Annaba, quota che si aggiunge al 30% già controllato dal governo algerino, ottenendo così la quota di maggioranza. Il polo rappresenta la maggiore acciaieria del Maghreb, con una produzione destinata al mercato interno e regionale, oltre che europeo, mediorientale, cinese e del sud-est asiatico. La transazione è avvenuta al prezzo simbolico di 1 dinaro. L’acciaieria, con un potenziale produttivo di oltre 2 milioni
di tonnellate d’acciaio, è reduce da un periodo di crisi, con una produzione di sole 580 mila tonnellate nel 2012 contro le
700 mila previste e ben lontana dal picco di 1 milione ottenuto nel 2001.
Il Presidente Bouteflika ha effettuato un rimpasto di governo che ha toccato numerosi ministeri chiave tra i quali interni, difesa, affari esteri. La decisione, ad un anno dalla formazione del governo del Primo Ministro Sellal, è una delle prime
azioni chiavi del Presidente settantaseienne dal suo ritorno alle funzioni a luglio, dopo un’assenza di tre mesi. Il rimpasto
arriva due settimane dopo la nomina del nuovo segretario del Fronte di Liberazione Nazionale, Saidani; i ministri rimossi
appartenevano al fronte opposto al segretario. La scelta di modificare sostanzialmente la compagine governativa, nominando
ministri di fiducia in posizioni chiave, rafforza ulteriormente il potere di Bouteflika in vista delle elezioni presidenziali di
aprile 2014.