Bollettino no. 15 dicembre 2010

Transcript

Bollettino no. 15 dicembre 2010
NUMERO 15
DICEMBRE 2010
Foto: © Deborah Bocchi - Vivere la montagna
Broglio
Brontallo
Fusio
Menzonio
Peccia
Prato
Sornico
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Direzione unica per gli istituti scolastici
della Vallemaggia
di Giovanna Foresti
Da alcuni mesi i Comuni di Cevio e Lavizzara, unitamente al Consorzio Scolastico della Bassa Valle
(CSBV) a cui fanno capo le scuole di Maggia e di
Avegno-Gordevio, stanno operando per la creazione di una Direzione unica di tutti gli Istituti scolastici della Vallemaggia.
I compiti del direttore unico, discussi e condivisi
dalle diverse parti componenti la scuola (Dipartimento, Ispettorato, docenti, autorità comunali e
Consorzio) hanno lo scopo di garantire equamente ai bambini valmaggesi una scuola di qualità, attenta ai cambiamenti della loro realtà, una scuola
che oltre ai precisi compiti di istruzione ed educazione offra loro importanti occasioni di crescita e
di aggregazione con i loro compagni di tutti gli Istituti, stimolandone l’apertura sociale.
E’ un progetto, per ora unico nel Ticino, che sta
veramente mettendo radici e che verrà realizzato a
partire dal prossimo anno scolastico, riservate le
ratifiche dei Consigli Comunali.
I N F O
Docenti, autorità comunali e rappresentanti del
CSBV credono fermamente che la scelta di una
direzione unica, oltre che assicurare ai docenti
equi scambi professionali, ulteriori possibilità di
aggiornamento e appoggio nelle decisioni, favorisca negli allievi un più forte e comune senso di
appartenenza alla regione, grazie alla accresciuta
opportunità di scambi con i compagni della valle
intera (penso a gite in comune, settimane fuori
sede condivise, giornate sportive organizzate per
tutta la valle, percorsi didattici unificati…; docenti
e nuovo direttore saranno sicuramente molto abili
nel trovare mille occasioni per incentivare la nascita di rapporti proficui fra i loro allievi a pieno beneficio della nostra regione).
La vita di un paese è sempre passata attraverso la
storia della sua scuola, prima opportunità di socializzazione dopo la famiglia.
La scuola è occasione di dialogo, di esperienze di
vita in comune. E’ luogo in cui si impara l’importanza dell’impegno e della solidarietà, dove si affrontano le prime sfide e dove si lavora assieme per
concretizzare progetti.
L’opportunità di vivere importanti anni della propria
infanzia (dai tre ai quindici, siccome la scuola media è già unificata) relazionandosi con altri ragazzi
dell’intera Vallemaggia è una base per legami futuri, un trampolino di lancio dal quale partire per
progettare e costruire con intenti comuni la Vallemaggia del XXI secolo, uno sprone per riuscire a
coglierne le sfide di domani e affrontarne congiuntamente molte problematiche che potrebbero
essere di interesse generale.
Hanno collaborato:
Apertura sportelli:
Recapiti del Comune:
Foresti Giovanna e Rotanzi Michele
(Resp. della redazione)
PRATO:
lunedì
Municipio di Lavizzara
6694 Prato VM
Dazio Gabriele
Giovanettina Bruno
09.30 – 11.30
16.30 – 18.30
martedì
09.30 – 11.30
mercoledì 09.30 – 11.30
giovedì
16.30 – 18.30
venerdì
09.30 – 11.30
Tel. 091 755 14 21
Fax 091 755 10 42
[email protected]
www.lavizzara.ch
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Notizie in breve…
Incontro con i 18enni
Venerdì 19 novembre il Municipio ha incontrato
presso la cancelleria i 18enni della Lavizzara.
Nel corso della breve e semplice cerimonia, il
sindaco Michele Rotanzi, accogliendoli, ha
espresso parole di benvenuto ricordando l’importanza di una partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e politica e ribadendo il ruolo
determinante che essi hanno per la crescita e
lo sviluppo della nostra regione. Ha inoltre sottolineato l’importanza del raggiungimento della maggiore età e dell’entrata a pieno titolo nel mondo politico con l’acquisizione dei diritti civici, esprimendo infine l’auspicio che i giovani mantengano radici
saldamente attaccate alla loro terra perché ciò rappresenta la migliore garanzia per il futuro del Comune.
AV V ISO
Durante il periodo delle festività la cancelleria rimarrà chiusa
dal 24 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 compresi.
Per casi urgenti rivolgersi al sindaco 091 755 13 22 o al vicesindaco 091 755 13 59
Assunzione di personale
A partire dall’anno scolastico 2010-2011 ha iniziato la sua attività quale docente di scuola elementare presso il nostro istituto la maestra Giovanna Pedroni. Nata il 21 ottobre
1985, ha conseguito il diploma nel 2007 e, prima di assumere l’incarico nel nostro istituto, ha avuto delle esperienze lavorative quale supplente in diverse scuole del Locarnese
ed ha insegnato presso la scuola elementare di Cevio per due anni scolastici. Il Municipio
coglie l’occasione per porgere alla nuova docente i migliori auguri di buon lavoro.
Restauro della Cappella del Portic a Veglia
A Veglia, lungo l’antica mulattiera che collegava Peccia alla Valle di Peccia,
all’inizio del XVIII sec. fu edificata una cappella porticata quale luogo di sosta e
di preghiera. Nonostante un primo intervento di restauro realizzato nel primo
Novecento, il portico è crollato verso il 1960 e trent’anni più tardi, in occasione
dell’alluvione del 1992 che ha provocato lo straripamento del Ri di Vea, ha ceduto anche il tetto sopra la volta della cappella. Nel corso del 2010, grazie
all’interessamento e al contributo finanziario della Signora Nevelia Bernasconi,
dell’APAV, del Gruppo animazione Valle di Peccia e del Comune di Lavizzara, è
stato possibile procedere ad un restauro conservativo della cappella con lo
scopo di tutelare questa significativa testimonianza della religiosità popolare.
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Il Consiglio Comunale riunitosi nella sala del palazzo comunale a Prato il
17 settembre alla presenza di consiglieri su 20 ha adottato le seguenti risoluzioni:
1.
2.
3.
Ha proceduto alla consegna delle credenziali alla nuova Consigliera comunale Sig.ra Ramona
Grandi-Matasci.
Ha nominato la Sig.ra Ramona Grandi-Matasci quale membro della commissione della gestione.
Ha concesso un credito di Fr. 4'000'000 per la costruzione del nuovo Centro Sportivo di Lavizzara;
ha approvato il regolamento e il contratto per la gestione e l’uso del Centro Sportivo, nonché la
modifica del contratto di concessione del diritto di superficie e la convenzione d’uso per le aree
esterne di proprietà del Patriziato di Sornico.
Il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria venerdì 14 gennaio 2011
per evadere il seguente ordine del giorno:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
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10.
11.
12.
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Appello nominale.
Approvazione del verbale dell’ultima seduta.
Dichiarazione di fedeltà del nuovo Consigliere comunale.
Nomina membri nelle Commissioni permanenti.
Approvazione dei conti preventivi del Comune per l’anno 2011 (MM 1/2011), che prevedono
spese per Fr. 2’870’700.- (2010 2’760’450.-) e entrate per Fr. 1’703’500.- (2010 1’732’700.-)
con un fabbisogno da coprire mediante imposte di Fr. 1’167’200.- .
Approvazione dei conti preventivi dell’Azienda comunale acqua potabile di Lavizzara per l’anno
2011 (MM 2/2011), che prevedono spese per Fr. 187’800.- (2010 172’000.-) ed entrate per
Fr. 188’600.- (2010 168’700.-) .
Approvazione dello scioglimento dell’Azienda elettrica e TV municipalizzata nella frazione di Fusio
(MM 3/2011).
Approvazione di un credito di Fr. 590’000.00 per la realizzazione di un nuovo acquedotto di
collegamento tra Broglio e Menzonio previsto nel PCAI della Lavizzara (MM 4/2011).
Approvazione della modifica dell’art. 18 “Tasse di allacciamento” del Regolamento organico
dell’Azienda Acqua Potabile di Lavizzara (MM 5/2011).
Approvazione di un credito di Fr. 160’000.00 per il progetto Bosco di protezione “Schiüsgian” –
IV tappa, Fusio (MM 6/2011).
Approvazione della modifica del Regolamento sui beni amministrativi del Comune di Lavizzara agli
articoli 15, cpv. 1 e 3, e 20, cpv. 1 (MM 7/2011).
Ratifica della convenzione per la direzione congiunta degli Istituti scolastici dei Comuni di Cevio,
Lavizzara e del Consorzio Centro Scolastico Bassa Vallemaggia.
Mozioni e interpellanze.
Restauro della chiesa parrocchiale
di S. Antonio Abate
Nel 2010 il nucleo di Peccia è stato oggetto di un significativo intervento di
valorizzazione grazie ai lavori di restauro della chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate e del palazzo patriziale. Per quanto riguarda la chiesa, l’opera
principale è consistita nella sostituzione del tetto in piode, ormai in stato
precario, e nei lavori di sistemazione del campanile, sul quale è stato anche
posato un orologio.
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Premio Vallemaggia Turismo 2009 assegnato
all’Associazione Lavizzara
L’ Associazione Lavizzara, il gruppo che si occupa della preparazione piste dello Sport Club Pizzo Castello e della pista per sci alpinismo/racchette che sale in Serodano, è stata onorata del premio animazione
2009 da parte dell’Ente Turistico di Vallemaggia. L’ Associazione Lavizzara è attiva dal 2005 in favore
della promozione turistica e d’animazione della valle grazie al volontariato di alcuni giovani della regione,
sancendo collaborazioni attive e proficue tra le associazioni della Valle. La preparazione della pista che
da Gheiba sale verso Serodano è sempre più apprezzata dagli escursionisti che possono usufruire di una
pista ben preparata, sia per una piacevole escursione con le racchette, con gli sci o anche a piedi. Anche
la preparazione delle piste di sci gestite dallo Sport Club Pizzo Castello in zona “Capelina” in Valle di
Peccia sono il frutto dell’ottima collaborazione tra i
due enti. Nel prossimo futuro si punterà ad una migliore informazione del fruitore escursionistico (e
non) della nostra bella Lavizzara, collaborando anche con lo Sci Club Lavizzara, pure attivo in questo
ambito in quel di Mogno, per tramite di una migliore pianificazione e divulgazione di tutti gli itinerari
escursionistici preparati e segnalati in Lavizzara.
Questo favorirà sempre più chi desidera soggiornare o semplicemente passare una bella giornata
in Lavizzara in un periodo in cui non vi è una grossa affluenza di turisti e famiglie, favorendo le attività di nicchia in valle.
(mp)
Corsi di sci e snowboard a Mogno
26 - 30 dicembre 2010
Orari:
9.30–11.45 (pranzo) 13.30–15.30
Pranzo: Presso la Buvette della Colonia
Tassa di partecipazione:
T. Corso - Giornaliera - Pranzo = 200.– Fr.
T. Corso - Giornaliera - Senza Pranzo = 160.– Fr.
T. Corso - Stagione 10/11 - Pranzo = 150.– Fr.
T. Corso - Stagione 10/11 - Senza Pranzo = 110.– Fr.
Per i Soci 2010/2011, con tassa famiglia,
verrà applicato uno sconto di Fr. 20.–
sulla tassa d’iscrizione
Iscrizioni e informazioni presso:
Scaglia Roberto
Piazza 2 - 6673 Maggia
Natel: 079 794 35 05
www.mognofreetime.ch
15-16 e 22-23 gennaio 2011
Orari: 9.30-11.45 (pranzo) 13.30-15.30
Pranzo: presso la buvette della colonia
Tassa di partecipazione
T. Corso - Giornaliera - Pranzo = 160.– Fr.
T. Corso - Giornaliera - Senza Pranzo = 128.– Fr.
T. Corso - Stagione 10/11 - Pranzo = 120.– Fr.
T. Corso - Stagione 10/11 - Senza Pranzo = 88.– Fr.
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Edilizia privata fuori zona edificabile
Il Municipio ricorda che, in vista dell’entrata in vigore del Piano di utilizzazione cantonale (PUC-PEIP), il
quale prevede norme di attuazione più restrittive rispetto al passato, è necessario inoltrare una domanda
di costruzione per qualsiasi intervento (anche solo di manutenzione) da effettuarsi su stabili situati fuori
zona edificabile. Il richiamo al rispetto scrupoloso della procedura è in primo luogo nell’interesse dei
proprietari degli stabili poiché permette di evitare spiacevoli inconvenienti che potrebbero sorgere con le
autorità cantonali e federali. In caso di eventuali dubbi il Municipio invita gli interessati a voler contattare
la Cancelleria comunale.
Difetti all’illuminazione pubblica o ad altre infrastrutture comunali
Il Municipio invita la popolazione a voler segnalare tempestivamente e direttamente alla cancelleria comunale (091 755 14 21) eventuali lampadine dell’illuminazione pubblica non funzionanti o altre anomalie
ad infrastrutture pubbliche (fontane, sentieri, ecc.).
Ufficio elettorale di Peccia paese
Si comunica alla popolazione che, con la conclusione dei lavori di riattazione del palazzo patriziale, sarà
di nuovo a disposizione, a partire dal 1° gennaio 2011, il locale adibito a Ufficio elettorale per la frazione
di Peccia. Il Municipio ringrazia i cittadini di Peccia per la pazienza e la disponibilità dimostrate nel periodo in cui hanno dovuto recarsi al palazzo comunale di Prato per esprimere il proprio voto.
PISTA GHIACCIO – PRATO SORNICO
Apertura invernale
26 settembre 2010 – 27 febbraio 2011
pattinaggio pubblico
mercoledì
14.00 – 16.30
sabato
14.00 – 16.30
domenica
14.00 – 16.30
vacanze scolastiche 14.00 – 16.30
hockey libero
1/3 di pista durante le ore di
pattinaggio pubblico, unicamente
con dischi di gomma.
Tel.+fax uff. 091/755 12 18 – buvette 091/755 12 53
www.splavizzara.ch / e-mail: [email protected]
Informazioni: attività, riservazioni, iscrizioni, stato della pista
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Statistiche dall’ufficio tecnico
(dal 1. dicembre 2009 al 30 novembre 2010)
Domande di costruzione
Notifiche con pubblicazione
Notifiche senza pubblicazione
Inoltrate
Licenze
rilasciate
Licenze
negate
Incarti
in sospeso
14 (18)
36 (20)
26 (35)
7 (11)
34 (18)
26 (32)
1 (1)
0 (0)
0 (2)
6 (6)
2 (2)
0 (0)
(tra parentesi i dati 2009)
Nuova vita per la “Puntina di Franc”
Sospesa sui riali congiunti provenienti dalla Val Serenéll e della Val Còcch e lunga una trentina di metri,
questa passerella è sicuramente passata inosservata a molti Lavizzaresi. Venne fatta costruire all’inizio
del novecento da Luigi Giacomini (1865-1924) per poter raggiungere in ogni tempo le proprietà agricole
che possedeva nei Franc, sull’ex territorio di Menzonio. Da anni era in uno stato precario tale che quasi
più nessuno osava metterci piede!
Nel corso del mese di ottobre una squadra della Protezione Civile Locarno e Vallemaggia, per mezzo del
Distaccamento in caso di catastrofe (DIC), l’ha rimessa a nuovo, dando nuovamente la possibilità di poter
attraversare il riale in tutta sicurezza. I lavori di smontaggio, come pure quelli di montaggio, hanno richiesto una settimana di lavoro, utilizzando il medesimo metodo di quella preesistente. Questo è il primo di
altri interventi previsti dal progetto di valorizzazione ambientale e paesaggistica che il Municipio ha promosso in collaborazione con l’Associazione Pro Brontallo, l’Ente Turistico di Vallemaggia, la Sezione Forestale Cantonale ed altri partner che sostengono l’iniziativa. Per il prossimo anno sono previsti il
ripristino del vecchio sentiero che giunge sino ai Mulini di Menzonio e il taglio della vegetazione arborea
che circonda la cascata di Serenéll e la Cará dala Sgérbi con il bel ponte ad arco. Grazie al recupero
della passerella e al ripristino del sentiero che passando dai Franc giunge fino ai mulini di Menzonio, si
vuole creare un sentiero della Lavizzara che da Bignasco permetterà di raggiungere Peccia e quindi Fusio
e la valle di Peccia rimanendo sul fondovalle.
(dg)
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Per una nuova capanna a Tomeo
di Bruno Donati
È incredibile quanto è ricco il patrimonio edilizio
lasciatoci sui 106 alpi valmaggesi, 36 dei quali situati in valle Lavizzara. Centinaia di cascine, stalle,
rifugi per maiali e vitelli, cantine, vani sottoroccia di
ogni forma e dimensione. Si possono valutare a
circa un migliaio gli edifici, dispersi su un’ampia
fascia altimetrica d’alta quota e su un dislivello di
oltre 1500 metri, fino a raggiungere il limite della
vegetazione. Bastano questi pochi dati per capire
come in passato fosse importante l’alpicoltura per
la nostra economia e come fosse intensa e animata la vita sulle nostre montagne.
Il tracollo avvenuto in soli pochi decenni, specie
nella seconda metà del Novecento, ha sguarnito i
versanti della montagna con l’abbandono di sentieri, pascoli ed edifici, sempre più minacciati dal
degrado e dall’inselvatichimento. Molti sono crollati, alcuni venduti o ceduti in usufrutto a privati,
pochi recuperati e adattati a scopo pubblico e in
grado di accogliere viandanti. Ed è su quest’ultimo
aspetto che vorrei soffermarmi. Salvo poche settimane all’anno – quelle in cui soggiornavano gli
alpigiani – gli stabili erano aperti a tutti, non possedevano né serrature, né chiavi. Nell’ambiente,
talvolta ostile della montagna, offrivano un porto
sicuro, un luogo di sosta, un riparo per la notte.
Trasformare oggi alcune di queste costruzioni in
capanne aperte al pubblico vuol dire operare nel
solco di una lunghissima tradizione basata
sull’ospitalità. È cambiato il beneficiario, ma non la
funzione. La montagna oggi è sempre più percorsa da gente di ogni dove, attratta dalla bellezza
del paesaggio e della natura, sensibile alle tracce
lasciate da una civiltà basata sulla pastorizia.
Una capanna alpina trova una sua giustificazione
se può contare su una posizione privilegiata: un
luogo suggestivo, una ragionevole distanza dal
9
fondovalle, l’integrazione nella rete escursionistica, con la possibilità di raggiungere in una giornata di cammino vette, valichi, villaggi in valli limitrofe,
altre capanne. Bastano quindi poche capanne, ma
disposte possibilmente in rete.
La costruzione di una nuova capanna in Tomeo risponde proprio alle esigenze sopraccitate, corrisponde a una vera necessità e richiede un
intervento urgente. Il progetto, messo a punto dal
patriziato di Broglio, è quindi giustificato, specie
dopo l’apertura della Via Alta Vallemaggia, che
pone Tomeo come tappa indispensabile lungo il
percorso che da Locarno-Cardada porta a Fusio,
seguendo lo spartiacque che separa la Vallemaggia dalla valle Verzasca.
economica, a quella valle abbandonata e discosta,
a vantaggio non solo dell’ente locale, ma a beneficio pure dell’intera Lavizzara.
È anche per quest’ultimo aspetto che viene allegato al Bollettino comunale un pieghevole informativo con lo scopo di far conoscere il progetto
agli abitanti della Lavizzara, di coinvolgerli e di invitarli ad appoggiare concretamente l’iniziativa.
Parecchi lavori possono essere svolti anche sulla
base del volontariato, così come si è fatto finora.
Ognuno può dare una mano. Un sincero grazie a
chi condivide l’idea, a chi volesse collaborare e a
tutti quelli che ci sosterranno con un gesto di generosità.
A Corte Grande di Tomeo si vogliono recuperare
in parte i vecchi edifici esistenti, arricchendoli di
spazi nuovi in modo da poter ospitare una ventina
di persone, offrendo loro i servizi indispensabili in
un ambiente raccolto e piacevole.
Non si parte da zero, perché già nel
1990, con un’azione pionieristica, si
era salvata la cascina dalla rovina,
trasformandola in un piccolo rifugio
spartano aperto a tutti. Si tratta ora
di adattarsi a nuovi bisogni, a una
richiesta crescente di anno in anno.
L’attuale rifugio, che grazie al lavoro
di volontari genera interessanti benefici finanziari, non basta più. Con
una nuova capanna si riporta vita in
Tomeo, si ridà una funzione, anche
La nostra rivista è pubblicata con il sostegno di
Vallemaggia
Sede principale:
Agenzie:
Maggia
Tel. 091 753 17 28
Lu e Ve
09.00-12.00
14.00-18.00
Ma-Me-Gi 09.00-12.00
14.00-17.00
Cevio
Tel. 091 759 02 50
Lu-Ve 09.00-12.00
14.00-18.00
Cavergno
Tel. 091 754 17 77
Lu-Me-Ve 13.30-15.30
Peccia
Tel. 091 755 14 34
Lu-Ve 16.00-18.00
Ma-Gi 14.00-18.00
Me
09.00-12.00
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Notizie in breve…
(continuazione)
Nuovo titolo per il nostro bollettino
La redazione è alla ricerca di un nuovo titolo per il bollettino.
Fra tutti coloro che inoltreranno una proposta alla cancelleria di Prato, entro lunedì 28 febbraio 2011
verrà estratto un marengo (invio in busta chiusa indicando Nome e Cognome).
Ricordiamo inoltre che testi o approfondimenti legati alla nostra realtà sono i benvenuti.
Serata Culturale
Il Municipio di Lavizzara ha il piacere di proporre alla popolazione
una serata tra cultura e divertimento con due ricercatori di storia locale.
“C’era una volta la tradizione orale:
leggende e storie di vita in Lavizzara”
considerazioni e racconti di Bruno Donati
“Stuzzichini del repertorio musicale delle nostre valli”
suona e canta Ilario Garbani
La manifestazione si terrà venerdì 4 febbraio 2011
alle ore 20.00 nella sala multiuso del Centro scolastico a Sornico
entrata libera
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Informazioni dall’ufficio controllo abitanti
(1° dicembre 2009 – 30 novembre 2010)
Nascite
Ribeiro Costa
Canepa
Luna
Sofia
07 dicembre
20 gennaio
2009
2010
di Graca e Hélder
di Monica e Massimo
Decessi (domiciliati nel comune)
Anzini
Aurelio
20.11.1927 – 16.03.2010
Ressighini
Rosa
26.01.1921 – 11.04.2010
Ragazzi
Sandro
18.11.1949 – 30.04.2010
Biadici
Giuseppina 19.06.1924 – 14.06.2010
Fiori
Maria
11.09.1920 – 07.07.2010
Poncetta
Pia
20.01.1908 – 04.08.2010
Guglielmoni
Mario
03.01.1918 – 25.10.2010
Menzonio
Fusio
Piano di Peccia
Fusio
Brontallo
Prato
Fusio
Matrimoni
Santini Tamara – Mangiacasale Ivano
Anzini Giacinta – Concas Marcello
Prato
Prato
03 aprile 2010
28 agosto 2010
Entrano nella vita civica
Conforto-Galli Jeannette
Fiori
Ivan
Foresti
Ajitha
Tabacchi
Simone
Rastegorac
Marco
Donati
Nicola
Conti
Mariangela
Dazio
Alice
Fiori
Vichy
Stäheli
Morena
Ernst
Attila
05 gennaio
03 febbraio
16 marzo
22 aprile
01 maggio
03 giugno
12 giugno
17 giugno
07 agosto
16 agosto
02 settembre
Auguri a ……
Medici
Roeschli
Donati
Pastori
Giacomini
Donati
Cadei
Giulieri
Conti
Mattei
il 07 aprile 2011 compie 97 anni
il 26 dicembre 2010 compie 95 anni
il 23 marzo 2011 compie 94 anni
il 12 agosto 2011 compie 94 anni
il 23 settembre 2011 compie 94 anni
il 27 aprile 2011 compie 93 anni
il 01 maggio 2011 compie 92 anni
il 10 giugno 2011 compie 92 anni
il 27 ottobre 2011 compie 91 anni
il 15 gennaio 2011 compie 90 anni
Alma
Helena
Irma
Luigi
Domenica
Aurelia
Olga
Gemma
Primo
Elvira
1992
1992
1992
1992
1992
1992
1992
1992
1992
1992
1992
Popolazione domiciliata:
Iscritti nel catalogo elettorale:
Hanno trasferito il loro domicilio nel nostro comune:
Hanno trasferito il loro domicilio in un altro comune:
Broglio
Brontallo
Sornico
Fusio
Brontallo
Peccia
Menzonio
Fusio
Brontallo
Piano di Peccia
Sornico
570 abitanti
456 votanti
19 persone
14 persone
Brontallo
Broglio
12
L’ospite
Venerdì torno
di Marilena Anzini-Caccia
Il suo è un naso particolare, da pugile direi. Ha
un’onda delicata che lo curva e poi lo estende di
nuovo, quasi dritto, per finirlo con giudizio. È un naso fine e non comune e se è vero che si ha il naso
che si merita lui deve essere uno che della vita farà
qualcosa. Di bello, spero. O di vero, che forse è anche più bello. Ho avuto tempo per guardarlo in questi anni passati insieme e mentre lo vedevo crescere
lui mi intravedeva diventar donna.
Ho avuto tempo per guardarlo stasera, esaminarlo
ammirarlo amarlo. Mi sono rilassata tra la confusione che sempre riesce ad ammonticchiare sul
suo letto e mi sono stupita di quante cose è riuscito a schiacciare nella sacca. Tutto alla rinfusa, le
lenzuola insieme alle calze, le magliette stirate per
niente, i jeans con lo squarcio ancora più strappato, la play station portatile che non si sa mai … dovesse avere un buco nell’orario …
Io se avessi un’ora buca mi immergerei in un libro.
Lui li brucerebbe i libri, come io sbrindellerei le PSP.
Questa cosa dei figli che non sono l’allungo delle madri, né dei padri, questa cosa di lui che mi somiglia ma
non fa come me, che balla la musica da cui io rifuggo,
questa cosa io ho fatto un po’ fatica a gradirla.
Però ci provo. Per lui, per me, per non perderlo.
Eppure lo perdo dietro al finestrino del treno. Lo perdo ogni volta dal lunedì al venerdì. Poi torna e per
fortuna posso ancora sgridarlo abbracciarlo sfamarlo. Ma nella sacca dei ritorni
sbattuta per terra io trovo
vestiti da lavare e odori che
non conosco di roba da
mangiare che non ho cucinato io e sapone per la doccia che a casa non abbiamo
o profumo, forse di ragazza e
le patacche seccate dei colori a tempera e le macchie
nere del carboncino. In quella sacca io trovo quello che
porta a casa, quello che può
dividere con me. Roba sem-
pre più da uomo, sempre meno da ragazzo. Non sono venuta a guardarlo scomparire di là del portello
automatico a cercar posto, mi ha mollata davanti al
portone della stazione col ciao che in queste settimane è un ciou e il risolino furbo dei suoi occhi verdi,
no non accompagnarmi fin là, sì ci vediamo venerdì,
sì ti chiamo io se ho tempo. Se ha tempo, figuriamoci! Si è buttato in spalla il borsone e malgrado il peso
e le braghe basse che frenano è volteggiato sui larghi scalini di sasso, leggero e mi pareva gaio, fin
dentro al corridoio strapazzando la cartella dei disegni. Mi incanta ancora tanto la sua agilità, il suo svolazzare dove altri si affannano. Poi la porta
scorrevole si è richiusa e ho visto la mia faccia riflessa nel lucido del vetro. Sono rimasta lì, per un momento imbambolata a fissare la mamma che sono.
Ormai lo so che non c’è altro verso di tirar su i figli
se non quello di farli andare. E so anche che in certi posti i figli li perdi prima. Sono i posti belli, paesi di
valle, lontani dalle stazioni ma vicini al cielo. Sono i
posti che di partenze ne han già viste tante!
Ma ogni settimana ha un venerdì per tornare e ritrovarsi a casa e assodare le radici. Vero che oggi
le radici sembrano amovibili o più magre o meno
conficcate. Vero che si osanna il sapersi spostare e
pare che renda di più chi nel trasferirsi soffre di meno, come fossimo talee che basta un bicchiere di
acqua nuova e già facciamo casa.
Dai, mi dico, cosa facevano
allora le madri che li perdevano per l’Australia? 150
anni fa non c’era l’Arcobaleno: si faceva fatica a partire
e ancora di più a tornare!
Eravamo in tanti, un paio di
anni fa a ricordarli sul Passo
Sassello e, anche se è passata la storia, credo che
ognuno di noi l’abbia saputa
pesare la loro pena, ‘che una
volta lassù noi eravamo arrivati e ci potevamo sbandie-
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rare ma loro erano davvero solo all’inizio del viaggio.
Un viaggio forzato vestiti di speranze e poco altro
per scappare da una miseria e magari trovarne una
grossa uguale ma di lingua differente. Noi, mamme
di oggi che i figli possiamo benissimo tenerceli a
casa, siamo quelle che li incoraggiano ad andare.
Per il mestiere, per studiare. Andare per imparare,
ad arrangiarsi, a scoprire moderni conforti e inconvenienti sconosciuti. Siamo madri correnti, apriamo
porte e finestre, un po’ per accorgerci in tempo
dell’aria che tira e un po’ per esser sicure che chi
vorrà tornare ci troverà pronte.
E lo sanno anche loro, i nostri ragazzi, che vale il biglietto il ritorno. Che l’imbocco della Lavizzara col
Scinghin che si adocchia su a nord promette casa
famiglia appoggio.
Sono i ragazzi del ’93. Forse del Scinghin e di tutta
la cresta che artiglia il cielo a loro interessa poco,
forse il privilegio di esser nati nell’incavo di una bellezza simile ancora non l’hanno soppesato del tutto.
Quello che sanno è che è bello tornare a casa.
Lo sa Jasna, di Brontallo, che frequenta la scuola di
commercio a Locarno. Lei tutte le mattine scende e
poi torna la sera. Vero che gli orari dell’autopostale
non sempre sono i meglio azzeccati ma, con la cooperazione della famiglia Jasna mantiene la possibilità di abitare a Brontallo. Possibilità che lei apprezza.
Del ’93 a Brontallo c’è anche Samuel, lui è al terzo
anno di apprendistato come falegname a Maggia e
quindi si sposta con lo scooter quando il tempo lo permette oppure con la posta e poi il bus. Importante il
sostegno dei famigliari per facilitare gli spostamenti.
Ogni giorno scende da Menzonio Valentina alla
volta di Locarno dove frequenta il liceo. Lei avrebbe
l’opportunità di essere ospite di parenti in città ma
avere la sua famiglia vicino è importante e fa quindi
rientro a casa tutte le sere.
Da Menzonio parte Ilario ogni domenica sera per
andare a Lugano dove frequenta la CSIA. Mangia e
dorme alla Casa dello Studente. Terzo anno anche
per lui che, se ammette che il viaggio è stancante, è
però ben contento di far ritorno al venerdì. Rimanere in città? A fare cosa?
Matteo, anche lui di Menzonio, fa il liceo a Locarno.
In settimana sfrutta la possibilità di un appartamento
per rimanere nelle vicinanze della scuola. Contento
di passare il finesettimana a casa concede che l’imparare a star via comporta ogni tanto una certo sforzo per tornare.
La domenica sera di Broglio vede partire Anna. Frequenta il liceo commerciale a Bellinzona e durante la
settimana è ospite alla Casa dello Studente del posto. Sempre contenta di tornare al venerdì, ad Anna
piace stare in Lavizzara e il ritrovarsi con i suoi cari.
Beatrice è apprendista di commercio presso l’AGIE
di Losone e per lei non è un grosso problema far ritorno a casa a Broglio tutte le sere. Anche la sua famiglia si adopera per agevolarle lo spostamento e
rendere più sopportabile il ritorno giornaliero a casa.
Da Broglio si assenta anche Chiara. Lei ha scelto il
liceo a Locarno. Se ne va la domenica e rientra il sabato pomeriggio. Un appartamento a Solduno è questione di praticità. Ma stare lontani dalla famiglia,
soprattutto nei momenti difficoltosi può comportare
il doversi arrangiare senza l’appoggio che a quell’età
ancora si desidera. Chiara ama tornare a Broglio e la
Valle è per lei vicina al suo modo di pensare.
Parte da Peccia Isabel che dopo due anni a Villa
Erica frequenta ora la scuola commerciale a Locarno. Grazie alla cooperazione di famigliari può rientrare tutte le sere con mezzi privati. È sempre bello
tornare a casa e a diciassette anni è importante
avere i genitori vicino. Insieme da Peccia scende
ogni giorno Selene. Al secondo anno di apprendistato come aiuto-medico in uno studio di Locarno
anche lei apprezza il poter abitare con la sua famiglia. Selene ha già vissuto l’esperienza della lontananza tornando soltanto nel weekend e sa che
questo può comportare un peso ben maggiore del
tragitto di ogni giorno.
Per chi vive in Lavizzara, come del resto chiunque
abiti le valli, la traiettoria è questa.
E qualche volta bisogna andarsene per tornare di
gambe proprie. Tornare per scelta. Perché non è
come quando si è vissuto in quella di altri che la nostra casa diventa meta tepore benvenuto.
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Ritrova gli antichi splendori
la Biblioteca di Casa Berna
Conclusa la prima fase del progetto di tutela del fondo librario
di Flavio Zappa
La Biblioteca Berna di Prato è nota da tempo ed
è stata ripetutamente oggetto di attenzione fin
dagli anni Settanta del secolo scorso.
Costituita nel 1775 dall’arciprete Giovanni Giulio
Girolamo Berna, uomo istruito e prelato di spicco,
e messa a disposizione del clero di Valmaggia nel
1784, essa constava in origine di circa quattrocentocinquanta opere per oltre ottocento volumi.
Fin dalla sua fondazione la biblioteca ha trovato
sede all’ultimo piano di Casa Berna a Prato, un
interessante edificio di fine Settecento, da molto
tempo abbandonato e ora in cattivo stato di conservazione.
Considerato il degrado dello stabile, nella primavera del 2008 la Fondazione Casa Berna chiese
al sottoscritto di preparare un progetto per la salvaguardia e la valorizzazione del prezioso fondo
librario. Il progetto – allestito con il coinvolgimento di numerosi professionisti dei diversi rami (restauratori, bibliotecari, artigiani del legno) come
pure di fornitori di servizi diversi – si articola in
due fasi distinte: la prima, ora conclusa, mirava alla messa in sicurezza dell’aspetto fisico della biblioteca, la seconda intende invece approfondirne
il valore culturale.
L’elaborazione del progetto seguì un iter veloce e
già nell’ottobre del 2008 fu possibile dare inizio ai
lavori. Sotto la direzione del sottoscritto, quattro
militi del servizio Protezione dei beni culturali della Protezione Civile di Locarno e Vallemaggia
hanno lavorato per due settimane in Casa Berna,
catalogando e fotografando tutta quanta la biblioteca, volume dopo volume.
I libri, opportunamente riposti in scatole di cartone, sono poi stati trasportati all’istituto Desinfekta
AG di Dällikon (ZH) per un trattamento di disinfestazione dai vari parassiti della carta.
Tornato in Ticino, il fondo è approdato al laboratorio di restauro dell’Archivio di Stato a Bellinzona,
dove ogni volume è passato tra le mani esperte
della restauratrice Barbara Fibbioli.
Questa ha provveduto alla rimozione della sporcizia, utilizzando speciali gomme e un aspiratore a
potenza regolabile. Lo stato del fondo, nonostante l’incuria generale della casa, è stato giudicato
complessivamente buono e non vi sono elementi
irrimediabilmente deteriorati.
Nel frattempo i restauratori Giuseppe e Davide
Zibetti di Ascona hanno smontato i mobili dell’arredo originario della biblioteca (scrittoi sormontati
da scaffali). Gli stessi sono stati affidati a Corrado
Melchioretto del laboratorio di restauro dell’Ufficio dei Beni Culturali del cantone, il quale li ha
sottoposti a un trattamento termico che, senza
alterare la natura del legno e delle vernici, ne elimina i parassiti. Una classe di volontari che seguono i corsi di restauro impartiti da Zibetti ha
lavato e smontato i mobili, poi restaurati dai signori Zibetti, mentre la parte pittorica è stata curata
dalla signora Sabrina Pedrocchi di Losone.
Scritta sopra l’entrata della biblioteca in Casa Berna.
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Veduta parziale
della biblioteca alla
conclusione della
prima fase
del progetto (Fusio,
ex casa comunale).
Per scelta consapevole il restauro si è limitato agli
interventi necessari a stabilizzare le vernici e le
parti in legno, integrando quelle perdute o irrimediabilmente rovinate solo dove esse fossero indispensabili alla funzionalità dei mobili.
Per questa ragione gli stessi mantengono quella
patina di antichità che due secoli e mezzo di frequentazione hanno loro conferito. Particolarmente delicata la ricostruzione delle fragilissime reti
metalliche che chiudono le antine degli scaffali,
così come la riparazione delle serrature e la ricostruzione di alcune chiavi perdute.
Grande attenzione è stata riservata ai cartigli di
legno con la dicitura del contenuto della biblioteca, alcuni dei quali gravemente danneggiati.
La distribuzione dei libri per argomento indicata
sui cartigli sembra corrispondere a quella del catalogo originale – redatto dallo stesso don Berna
– che è venuto alla luce smantellando il fondo.
È, questo, un documento importantissimo che
permetterà nella seconda fase di ricostruire l’entità della biblioteca originale.
Nel frattempo i libri sono ritornati in valle: non più
a Prato però, poiché lo stato attuale di Casa Berna non garantisce le condizioni ambientali necessarie alla conservazione del materiale cartaceo,
bensì a Fusio, in un locale dell’ex casa comunale
messo a disposizione dal comune di Lavizzara.
Nel mese di ottobre di quest’anno alcuni impiegati
del personale dell’Archivio di Stato si sono offerti
volontari per risistemare i volumi negli scaffali, riponendoli nell’ordine in cui sono stati trovati due
anni prima. Ora la biblioteca ritrova, anche se in
un contesto architettonico diverso da quello d’origine, gli antichi splendori.
La seconda fase del progetto si svolgerà presumibilmente nel 2011: essa prevede la verifica dell’entità del fondo attuale e – tramite confronti col
catalogo di don Berna – delle discrepanze rispetto
a quello originale, una catalogazione di tutta la biblioteca secondo criteri moderni e la messa in rete
del catalogo, che sarà agganciato al Sistema Bibliotecario Ticinese (e quindi consultabile online).
A lavori ultimati la biblioteca sarà presentata al
pubblico in una manifestazione ufficiale.
Il progetto comporta un investimento complessivo di circa 70’000.- franchi, di cui 45’000.- già
spesi. La cifra ha potuto essere contenuta grazie
in particolare alle prestazioni a prezzo di favore
della PCi di Locarno e alle prestazioni volontarie
degli allievi della scuola di restauro di Zibetti e del
personale dell’Archivio di Stato.
Quest’ultimo ha inoltre messo gratuitamente a disposizione il laboratorio di restauro, come pure
materiali d’imballaggio e trasporto.
La Fondazione Casa Berna ha potuto far fronte a
questi costi anche grazie a un cospicuo contributo ricevuto a suo tempo dal Comune.
Foto di Fritz Stettmayer
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Sciare in Valle di Peccia
Corso di sci 2011
Giorni e orari d’apertura:
Noleggio sci e scarponi:
Il corso di sci 2011 si svolgerà
dal 7 all’11 marzo 2011.
L’età minima di partecipazione è
di 4 anni, costo fr. 80.- per soci SCPC,
fr. 100.- per non soci
info: 079 692 20 59, Piero Fanger
Sabato pomeriggio: 13.30-16.30
Domenica pomeriggio: 13.30-16.30
Noleggio stagionale sci: fr. 25.–
Noleggio stagionale scarponi: fr. 25.–
Noleggio per una giornata: fr. 5.–
Sciate notturne:
sabato 22 gennaio 2011
sabato 19 febbraio 2011
Tariffe:
Giornaliera: fr. 5.–
Abbonamento stagionale:
Singolo fr. 40.– / Famiglia fr. 70.–
Tessera di socio Sport Club Pizzo
Castello fr. 30.–
Corsi di snowboard:
sabato e domenica 15 e 16 gennaio 2011
sabato e domenica 19 e 20 febbraio 2011
www.scpizzocastello.ch