Come rilevato anche nel nostro gruppo di ricerca, le emozioni
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Come rilevato anche nel nostro gruppo di ricerca, le emozioni
Quali emozioni si provano nello studio? Come rilevato anche nel nostro gruppo di ricerca, le emozioni provate mentre si studia sono molteplici e non solo di natura “negativa”, come ansia e preoccupazione ma anche emozioni positive quali speranza, interesse, curiosità, soddisfazione,…(Albanese, Farina, Businaro, De Marco, 2009). Speranza Interesse Curiosità Preoccup Ansia Soddisf Entusias Fiducia Allegria Sfida Sicurezza Orgoglio Impotenz Rassegn Solitud Inferiorità Rabbia Colpa Imbarazz Vergogna 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 Fredrickson (2001), ha evidenziato quanto un buon livello di emozioni positive sia un elemento efficace nel predire il successo ed anche se le persone provano paura, incertezza, ansia, gli effetti di tali emozioni negative sono mitigati dalla presenza di emozioni positive. E’ necessario equilibrio emozioni positive/negative Potenziale successo Una delle “più citate” emozioni durante lo studio e la preparazione di un esame è… ANSIA Perché si prova ansia? Le cause possono essere molteplici… Perché ho paura del giudizio altrui Perché non ho studiato abbastanza Perché ho già fallito altre volte L’esame è troppo importante, se non lo passo, come farò!!!????? Perché ho paura di non riuscire Perché non so cosa mi chiederà e come si svolgerà la prova d’esame L’ansia cosa provoca? Stati fisiologici (eccessiva sudorazione, aumento del battito cardiaco, insonnia, inappetenza, respiro affannoso, difficoltà a parlare, mal di stomaco, tremore alle mani, mani sudate, bocca secca o al contrario piena di saliva, viso rosso ed infuocato…) Stati cognitivi (perdita di concentrazione, dimenticanza di cose che si sono studiate, senso di impotenza, paura di fallire, senso di autosvalutazione, imbarazzo perché tutti vedono che ho il viso rosso e che faccio fatica a parlare, …) Legge di Yerkes-Dodson (1908): la relazione tra ansia e prestazione può essere rappresentata come una curva ad U rovesciata Livelli d’ansia moderati sono facilitanti perché portano ad un aumento dell’attenzione, quindi la prestazione migliora; al contrario quando l’ansia diventa eccessiva, la prestazione peggiora drasticamente. Ansia di medio livello e buona prestazione U Eccessiva ansia e prestazione scadente Poca ansia…poco coinvolgimento, poca attenzione, prestazione scarsa Come dominare l’ansia? Ci sono molteplici suggerimenti: Tecniche di rilassamento e di meditazione Visualizzazione di situazioni positive (ad es. immaginare di prendere un bel voto, pensare che verrà chiesto l’argomento preferito,…) Evitare pensieri distraenti e negativi (ad es. “non sono in grado”, “non ce la farò mai”, “è troppo difficile per me”,…) Prepararsi bene all’esame attraverso l’utilizzo di un buon metodo di studio Conoscere il tipo di prova ed il genere di domande Sostenere la propria autostima cercando di alimentare un’immagine positiva di sé Identificare le emozioni e i pensieri non funzionali e cercare delle strategie per dominarli e modificarli I pensieri irrazionali generano emozioni negative Filtraggio: focus esclusivo sui dettagli negativi Pensiero polarizzato: tutto è bianco o nero, buono o cattivo. Sei bravissimo o un disastro Sovra-generalizzazione: trarre conclusioni generali in base ad uno o più eventi molto specifici Lettura del pensiero: pensare di sapere cosa pensano gli altri anche se non lo dicono Catastrofismo: aspettarsi e visualizzare disastri senza causa apparente Magnificazione: esagerare il grado di intensità dei problemi Personalizzazione: pensare che ciò che gli altri fanno o dicono è legato a te Senso del dovere eccessivo: le regole che ritieni che debbano essere rispettate da te e dagli altri sono molto rigide e inflessibili Esempi di comportamento ansiogeno… Il timoroso Il critico Immagina sempre la risoluzione peggiore di un evento; espressione prevalente “cosa succederebbe se…” Esamina e giudica il comportamento proprio ed altrui, sottolinea le cadute e i limiti; espressione prevalente “questo è sciocco/stupido/non utile” Il perfezionista Ritiene che lo sforzo profuso non sia mai sufficiente; espressioni prevalenti: “dovrei…avrei dovuto…” La vittima Si sente senza aiuto e senza speranza; espressioni prevalenti “non posso, non ce la farò mai” Ricordate che non ci sono emozioni solo negative e quelle solo positive……l’emozione è ciò che dà senso al nostro fare e al nostro essere, deve essere una fedele compagna che dobbiamo saper gestire quando ci impedisce di fare e di essere quello che vogliamo o che dobbiamo….