Rapporto annuale 2011 - amnesty :: Rapporto annuale

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di primo piano dell’esercito e della polizia, nei primi anni Ottanta, è stata bloccata perché il ministero
della Difesa non aveva provveduto a consegnare la documentazione, nonostante l’ingiunzione di un tribunale guatemalteco che imponeva di farlo.
A maggio, Gilberto Jordán, un ex soldato delle forze speciali guatemalteche, è stato arrestato negli Usa.
Secondo il dipartimento di Giustizia statunitense, ha confessato di aver preso parte al massacro di Dos
Erres del 1982, in cui furono uccisi 250 nativi, tra uomini, donne e bambini, e ha dichiarato che la prima
persona che aveva assassinato era un neonato, che aveva ucciso gettandolo nel pozzo del villaggio. A settembre, è stato condannato a 10 anni di carcere per aver occultato la sua partecipazione al massacro
nella sua domanda di richiesta di cittadinanza.
A ottobre, Héctor Roderico Ramírez Ríos e Abraham Lancerio Gómez, due ex agenti di polizia, sono stati condannati ciascuno a 40 anni di carcere per la sparizione forzata nel 1984 del sindacalista Fernando García.
DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI
Durante l’anno, organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno documentato 305
episodi di intimidazione, minaccia e aggressione nei confronti di difensori dei diritti
umani, comprese otto uccisioni. Le autorità non hanno provveduto ad assicurare alla giustizia nessuno dei responsabili di questi e precedenti crimini.
Dipendenti dell’Udefegua, una Ngo con sede a Città del Guatemala, sono stati sottoposti a una serie di
attacchi, intimidazioni e minacce. A febbraio, un’auto di una dipendente è stata manomessa, determinando
la temporanea perdita di controllo del veicolo.
MISSIONE DI AMNESTY INTERNATIONAL
Delegati di Amnesty International hanno visitato il Guatemala a luglio.
GUYANA
REPUBBLICA DI GUYANA
Capo di stato e di governo: Bharrat Jagdeo
Pena di morte: mantenitore
Popolazione: 0,8 milioni
Aspettativa di vita: 67,9 anni
Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 66/47‰
Almeno una persona è morta sotto i colpi sparati dalla polizia in circostanze tali da suggerire che si sia trattato di un’uccisione illegale. Le popolazioni native hanno continuato
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a incontrare ostacoli nella realizzazione dei loro diritti. È stata condannata a morte almeno una persona; non ci sono state esecuzioni.
CONTESTO
La situazione dei diritti umani in Guyana è stata analizzata secondo l’Esame periodico
universale delle Nazioni Unite a settembre. Le autorità hanno accolto alcune raccomandazioni ma ne hanno rigettato una lunga serie. Ad esempio, non si sono impegnate a
istituire un’inchiesta indipendente sulla morte di più di 200 persone che sarebbero state
uccise da squadroni della morte, tra il 2002 e il 2006.
TORTURA E ALTRI MALTRATTAMENTI
I procedimenti giudiziari a carico di tre agenti di polizia accusati in relazione alla tortura
e al maltrattamento di tre persone, nell’ottobre 2009, tra cui un ragazzo di 15 anni,
presso il commissariato di polizia di Leonora sono giunti a uno stallo in tribunale. Fonti
hanno riferito che una delle vittime aveva accettato di ricevere un pagamento in denaro
e che il familiare di un’altra aveva dichiarato che la questione era stata “saldata”. A fine
anno agenti accusati per il caso rimanevano in servizio.
UCCISIONI ILLEGALI
A giugno, il sedicenne Kelvin Fraser è stato ferito mortalmente dalla polizia nella tenuta
di Patentia, sulle isole Essequibo-Demerara Occidentale. Secondo le notizie, Kelvin Fraser e tre giovani erano sfuggiti alla polizia che indagava sulle denunce secondo le quali
i ragazzi stavano importunando delle studentesse nella scuola secondaria di Patentia.
Un agente ha raggiunto Kelvin Fraser e gli ha sparato al torace mentre cercava di arrestarlo. A fine anno, sull’episodio era ancora in corso un’inchiesta.
DIRITTI DELLE POPOLAZIONI NATIVE
A settembre, sono stati nominati i componenti della commissione per le popolazioni native, istituita di recente. Le funzioni principali della commissione comprendono la promozione e la protezione dei diritti delle popolazioni native e la formulazione di
raccomandazioni in materia di politica economica e scolastica per portare avanti i loro
interessi.
Le rivendicazioni sulle terre native hanno continuato a essere trattate secondo la legge
Amerindiana del 2006. Tuttavia, le popolazioni native hanno sostenuto che le lacunose
procedure di demarcazione permettevano al governo di acquisire le terre ancestrali e che
in alcune zone la demarcazione era avvenuta senza un consenso libero, anticipato e informato delle comunità colpite.
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VIOLENZA CONTRO DONNE E RAGAZZE
I livelli di violenza contro donne e ragazze si sono mantenuti elevati. Secondo l’Unifem,
in Guyana una donna su quattro viene abusata fisicamente all’interno di una relazione.
Ad aprile, l’assemblea nazionale ha approvato la legge sui reati sessuali. La norma, che
comprende disposizioni che ampliano la definizione di stupro e che considera reato lo
stupro all’interno del matrimonio, è stata accolta come un passo importante per sradicare
la violenza sessuale.
Una task force, istituita per sviluppare e coordinare l’applicazione del piano nazionale
per la prevenzione dei reati sessuali, si è riunita per la prima volta a ottobre.
DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY, BISESSUALI E TRANSGENDER
Il sesso tra uomini è rimasto un reato punibile con lunghi periodi di carcerazione. Le
leggi risalenti all’ex amministrazione coloniale hanno continuato a essere impiegate per
discriminare le persone transgender.
DIRITTO ALLA SALUTE – HIV/AIDS
Lo stigma e la discriminazione nei confronti delle persone sieropositive all’Hiv/Aids hanno
continuato a ostacolare un’applicazione efficcace delle cure mediche.
PENA DI MORTE
Nel corso dell’anno è stata condannata a morte almeno una persona. A fine anno, nel
braccio della morte rimanevano più di 30 persone. Non vi sono state esecuzioni; l’ultima
risale al 1997.
Un emendamento alla legge penale (sui reati), che abolisce la condanna a morte obbligatoria per omicidio è stato convertito in legge a ottobre. Tuttavia, il governo ha rigettato
le richieste per una moratoria sulle esecuzioni in vista dell’abolizione della pena capitale.
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