Rapporto annuale 2012 - amnesty :: Rapporto annuale
Transcript
Rapporto annuale 2012 - amnesty :: Rapporto annuale
ACQUISTA ACQUISTA ONLINE ONLINE >> Americhe 12 DUEMILA Guyana 3_AMERICHE_amnesty 2012 10/05/12 14.02 Pagina 255 AMERICHE GUYANA REPUBBLICA DI GUYANA Capo di stato e di governo: Donald Ramotar (subentrato a Bharrat Jagdeo a dicembre) Pena di morte: mantenitore Popolazione: 0,8 milioni Aspettativa di vita: 69,9 anni Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 35,3‰ La risposta dello stato alla violenza contro le donne è rimasta inadeguata. Almeno tre persone sono state condannate a morte; non ci sono state esecuzioni. CONTESTO A dicembre, il Partito popolare progressista ha vinto le sue quinte elezioni consecutive, sebbene abbia perso la maggioranza parlamentare. Una coalizione di partiti d’opposizione ha sostenuto che durante le operazioni di voto c’erano state irregolarità. A fine anno era in corso un’inchiesta sull’impiego di armi da fuoco da parte della polizia contro una manifestazione dell’opposizione, il 6 dicembre, in cui erano rimaste ferite diverse persone. POLIZIA E FORZE DI SICUREZZA Sono stati segnalati episodi di maltrattamento di detenuti nelle stazioni di polizia ed è stato denunciato che era diffusa la prassi di detenere persone senza accusa oltre il limite di 72 ore stabilito dalla legge. TORTURA E ALTRI MALTRATTAMENTI A giugno, l’Alta corte della Guyana ha disposto il pagamento dei danni a carico di due agenti di polizia, accusati di aver torturato un ragazzo di 14 anni, nella stazione di polizia di Leonora, nell’ottobre 2009, oltre che a carico del commissario di polizia e del procuratore generale. La corte ha rilevato che il ragazzo aveva subito “tortura e trattamento crudele e disumano”. A fine anno, era in corso un appello dello stato e gli agenti accusati erano ancora in servizio. VIOLENZA CONTRO DONNE E RAGAZZE L’applicazione della legge sui reati sessuali, approvata nell’aprile 2010, è stata lenta. La legge ha istituito una task force nazionale per la prevenzione della violenza sessuale. Questa era tenuta a riunirsi almeno tre volte al mese, ma a fine anno lo aveva fatto una sola volta. La task force è incaricata di sviluppare e applicare un piano nazionale per la prevenzione dei reati sessuali. Organizzazioni per i diritti delle donne hanno ritenuto inRapporto annuale 2012 - Amnesty International 255 3_AMERICHE_amnesty 2012 10/05/12 14.02 Pagina 256 RAPPORTO 2012 soddisfacente la risposta generale della polizia e dei tribunali alle denunce di violenza sessuale e domestica. DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY, BISESSUALI E TRANSGENDER Sono pervenute notizie di vessazioni della polizia ai danni di lavoratrici transgender del mercato del sesso, anche tramite il ricorso alla detenzione arbitraria. A fine anno, era ancora sotto l’esame dell’Alta corte una mozione costituzionale per abrogare un articolo della legge sulla giurisdizione sommaria (dei reati), che considera reato il travestitismo ed è spesso utilizzata dalla polizia per molestare le lavoratrici del sesso. La mozione è stata presentata da quattro persone accusate e multate ai sensi della legislazione nel febbraio 2009 e ne chiedeva l’abrogazione, in quanto discriminatoria e anticostituzionale. DIRITTO ALLA SALUTE – HIV/AIDS Lo stigma e la discriminazione che circonda l’Hiv/Aids e la criminalizzazione del sesso tra uomini hanno continuato a costituire un ostacolo nell’accesso alle informazioni relative all’Hiv, ai test per determinarlo e alle terapie per curarlo. A seguito di consultazioni con la società civile, a settembre un comitato parlamentare ad hoc ha respinto una mozione per rendere reato la trasmissione intenzionale dell’Hiv, in quanto potrebbe dissuadere le persone dal richiedere i test e accrescere lo stigma e la discriminazione contro le persone sieropositive all’Hiv/Aids. PENA DI MORTE Almeno tre persone sono state condannate a morte e, a fine anno, erano 34 quelle nel braccio della morte. L’ultima esecuzione in Guyana ha avuto luogo nel 1997. A fine anno erano all’esame dell’Alta corte mozioni costituzionali per ribaltare le sentenze di morte di due prigionieri, con la motivazione che la durata del tempo trascorso nel braccio della morte, rispettivamente 23 e 16 anni, costituiva trattamento crudele, disumano e degradante. Entrambi a fine anno erano ancora nel braccio della morte. 256 Rapporto annuale 2012 - Amnesty International