Nr. 40 - SETTEMBRE 2016 - Comune di Castelnuovo Scrivia
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Nr. 40 - SETTEMBRE 2016 - Comune di Castelnuovo Scrivia
Settembre 2016 - numero 6 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it il della Bassa Valle Scrivia Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop. Sono iniziati nello scolmatore del Grue e nel torrente Scrivia i lavori di svaso dei canali. Realizzati a compenso, ovvero con l’estrazione della ghiaia, si interviene dopo che i rispettivi torrenti hanno accumulato molto materiale riducendo lo spazio di scorrimento delle acque. Nel frattempo i Comuni rivieraschi del Grue hanno approvato il progetto preliminare che è stato realizzato dallo Studio Anselmo Associati di Chieri. Gli elaborati hanno preso in esame gli aspetti idrogeologici del torrente con le portate di riferimento, gli aspetti idraulici e i settori critici individuati in otto siti (alto bacino Dernice, Garbagna, Avolasca; Baracca di Sarezzano; Sarezzano-Viguzzolo; Viguzzolo-Tortona; Tortona; attraversamenti SR10-ferrovia; Tortona-Castelnuovo; Castelnuovo), gli interventi di mitigazione proponibili (dispositivi di laminazione, adeguamento delle sezioni). L’intervento complessivo è di 25 milioni di euro e tra le priorità viene preso in esame un pronto intervento per 500 mila euro con la manutenzione urgente di alcuni tratti del torrente. Con il recupero della ghiaia a Scrivia che limita il deflusso delle acque Sul Grue avviati i lavori di svaso del canale Il progetto dei Comuni per 25 milioni di euro Appuntamenti In breve “Cantiere Cultura” vi aspetta per incontrarci Domande entro il 28 settembre per i danni dell’alluvione Mercoledì 14 settembre, in Municipio, per raccogliere adesioni, nuove proposte e partecipare ai progetti che verranno presentati C on la celebrazione della festa di San Desiderio sono partite le prime iniziative del “cantiere cultura”. Nel salone di Palazzo Centurione la bella mostra “Olympics in collection” organizzata da Pierangelo Luise, resterà aperta fino a domenica 11 settembre. Chi non l’ha ancora visitata dovrebbe farlo: è molto interessante e ripercorre la storia dei giochi olimpici per mezzo di francobolli commemorativi e figurine. Al termine della mostra, domenica 11 settembre invaderemo la piazza con la festa dello sport che abbiamo chiamato “La Domenica Sportiva” in cui varie società sportive locali presenteranno le loro squadre e animeranno il paese con dimostrazioni delle varie discipline. Grazie all’aiuto di un nutrito gruppo di volontari abbiamo organizzato visite guidate ai monumenti di Castelnuovo e alla nuova sala didattica di Palazzo Centurione dedicata ai reperti archeologici. Nei saloni e nel cortile del castello sono state molto apprezzate le mostre d’arte e di fotografia. Ora è il momento di pensare al futuro: cosa ci piacerebbe fare a Castelnuovo? Cosa manca? Cosa si può migliorare? Lo chiediamo a voi, venite a dircelo mercoledì 14 settembre alle 21 in Municipio. Sarà il momento per proporre nuove idee e per partecipare ai progetti che presenteremo o a quelli che decideremo insieme di realizzare. Per ora siamo in pochi un buon gruppo, a occuparci della biblioteca e della cultura in generale. Con il vostro aiuto riusciremo a fare di più, per questo stiamo cercando di contattare tutti con tutti i mezzi, con questo giornalino, con le altre pubblicazioni locali e con i social networks, con il sito internet che stiamo rimodellando per avere un rapporto sempre più diretto con i castelnovesi, soprattutto con i più giovani che utilizzano di preferenza i nuovi mezzi di comunicazione digitale. Vorremmo invitare anche gli abitanti dei paesi vicini perché non è ora di campanilismi, è ora di unire le forze e le teste per costruire un modo nuovo di intendere la cultura, locale e non solo. Questo è il significato di “Cantiere Cultura”. Appuntamento in Municipio il 14 settembre, vi aspettiamo numerosi e battaglieri! Silvio Sono stati pubblicati sul sito on line del Comune i moduli per chi ha subìto danni a seguito dell’alluvione dell’ottobre e novembre 2014. Possono presentare domanda solo coloro che a suo tempo avevano compilato la scheda B di ricognizione perfezionandola e risultano iscritti nell’elenco inviato alla Regione Piemonte. Le domande vanno presentate alla segreteria del Comune entro e non oltre il 28 settembre alle ore 12. Banda larga in arrivo Lo scorso mese di agosto è stato pubblicato il bando per affidare un appalto da 283 milioni di euro destinati a portare la banda larga in 1150 comuni del Piemonte. Tra questi Alzano Scrivia, Brignano Frascata, Castelnuovo Scrivia e Pontecurone che si aggiungono alla città di Tortona. L’inizio lavori è previsto il prossimo anno. Pulizia fognature Gestione Acqua nel luglio scorso ha provveduto alla pulizia di alcuni tratti di fognatura: via Garibaldi, via Matteotti, via Castelfidardo, via XX Settembre, via Martin Luter King, piazza Vittorio Veneto, via Moro, via Einaudi. Inoltre, su richiesta dell’amministrazione comunale, provvederà a inserire il sistema fognario complessivo in una verifica puntuale delle portate laddove l’urbanizzazione si è incrementata. Rinascita: la scultura Una bella idea quella di realizzare un’opera artistica interno al tronco dell’abete disseccato del condominio M. D’Azeglio. Salvati i primi tre metri del tronco di base, alcuni volontari, tra i quali gli artisti Pietro Ghibaudi, Emilia Rebuglio, Gianfranco Oddone e Rino Mastarone, li hanno contornati con “Rinascita”. Una struttura elicoidale con una trentina di rondini dirette verso sud. Un simbolo chiaro del rapporto natura e arte e del legame fra la morte e la vita. Servizi Funebri Alessandria S.p.A. Viale IV Novembre, 14 - Castelnuovo Scrivia ORARIO: Dal Lunedì al Sabato dalle 8,30 alle 20 – Domenica dalle 8.30 alle 13 2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Settembre 2016 Via Garibaldi, 54 Tel. 0131 856201 Castelnuovo Scrivia (AL) Fax 0131 825539 email: [email protected] Biologico Per Elisa e Luca l’avventura nasce dal desiderio di tornare alla terra Il progetto dell’agricoltura di una volta in una cascina dalle mille risorse In strada Piccagallo il luogo in cui vivono e lavorano insieme ai loro animali. Un frutteto, gli animali, la fattoria e il negozio in cui vendono i prodotti U na cascina rimessa a nuovo, campi tutt’intorno, una giovane coppia, i loro animali e due splendidi bambini sono gli ingredienti perfetti per questo antico e riscoperto progetto di agricoltura di una volta: l’agricoltura famigliare. Nasce così Elilù, realtà che prende il nome da Elisa e Luca coloro che, rimboccandosi le maniche e riprendendo in mano le loro radici, hanno iniziato un cammino per ritrovare e rendere ancora attuale ciò che era la vita campestre di una volta. Il loro progetto nasce da passioni comuni e da nonni che, nelle campagne lombarde e nelle colline pavesi lavoravano la terra. Per Elisa e Luca, il desiderio di ritornare alla terra ha dato la spinta a tutto ciò che hanno messo in piedi oggi. Il posto che hanno scelto come “nido” e come luogo di lavoro è la vecchia cascina Impero, in strada Piccagallo, nelle vicinanze dell’autostrada, cosa che non disturba affatto la loro attività. Pur essendo lombardi hanno scelto Castelnuovo per la buona terra e qui hanno trovato la semplicità, un mondo rurale e l’autenticità nel luogo e nelle persone che li “riportano” casa loro. Il 4 aprile 2013 inizia l’avventura e partendo da semplici coltivazioni di grano ed erba medica si arriva ad avere oggi ben 350 varietà diverse tra frutta e verdura rigorosamente coltivate in maniera tradizionale senza aiuti chimici e con accorgimenti naturali come la rotazione e l’associazione di colture diverse che si compensano. A tutto ciò si aggiunge un frutteto, una serra che fa da semenzaio per avere semi per la stagione successiva, animali da fattoria come cavalli Quarter e Frisone, vacche Varzesi e Cabannine, maiali neri e galline bionde piemontesi. Insomma, dall’agricoltura all’allevamento non manca nulla. Per completare il ciclo del prodotto infine c’è l’aiuto della tecnologia che trasforma queste materie prime autentiche, sane e biologiche in prodotti finiti altrettanto genuini. Nell’azienda di Elisa e Luca il ciclo del prodotto si tocca con mano dall’inizio alla fine, partendo proprio dal seme che essi ricavano personalmente dalle piante o tramite scambi di semi rigorosamente ottenuti in maniera naturale senza l’aiuto di negozi o consorzi. Dal seme, al frutto alla conseguente lavorazione, tutto avviene sotto i propri occhi notando gli sviluppi giorno dopo giorno e lo stesso vale per i prodotti di origine animale come latticini, uova e carni dei quali se ne conosce la provenienza e se ne segue persino il nutrimento degli animali per essere a conoscenza di come e di cosa si nutrono. Nulla è lasciato al caso e tutto converge nel negozio e nell’agriturismo “Mangià ad campagna” che mette a disposizione di tutti, ciò che questa piccola grande azienda produce. Ci sarebbe davvero tanto da dire riguardo ai progetti, alle idee che la giovane coppia ha realizzato e realizzerà, la nostra chiacchierata in una calda giornata d’agosto è stata una riscoperta della bellezza, dei profumi e dei valori veri come quello della famiglia e del lavoro, che s’intersecano dando spazio agli affetti senza trascurare le proprie attività; è proprio in questo modo che si trova una felicità e un modo di vivere lontano da quello attuale. È un’agricoltura riscoperta e moderna, rinata dalle antiche tradizioni che oggi sembrano innovative rispetto al Il tendone da circo ritrovo per le attività esterne dell’azienda. La realizzazione di una scuola di multifunzionalità agricola e famigliare è il traguardo del loro progetto. modo di vivere, di lavorare e produrre. Quello che Elisa e Luca hanno scoperto e imparato hanno deciso di metterlo a disposizione di tutti, gustando i loro prodotti e la loro cucina direttamente sul posto durante gli eventi o nei locali della degustazione e dando la possibilità alle persone di visitare e provare diverse attività. Lo scopo di Elilu è infatti quello di far conoscere alle persone il valore di produrre da soli un alimento, di conoscerne le caratteristiche e l’importanza, di “usare” ancora, come una volta, la campagna come maestra. La realizzazione di una vera e propria scuola di multifunzionalità agricola e familiare è un’opportunità di apprendimento, di vita e di lavoro dove fare esperienze concrete e pratiche per formare “nuovi agricoltori” in grado di svolgere qualsiasi attività dalla semina, alla raccolta fino ad arrivare alla trasformazione e alla commercializzazione dei propri prodotti. Questa cascina, dalle mille risorse, non si può raccontare a parole e per questo lascio a voi un po’ di curiosità che vi spingerà alla scoperta di radici dimenticate. Facendo un “passo” indietro, riusciremo a costruire un futuro migliore e a vivere sicuramente in modo più sano. Elisa Basiglio IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Settembre 2016 3 L’evento Enrico Ruggeri e la sua band in concerto Venerdì 9 settembre per la XVIII giornata “Franca Cassola Pasquali” U na grande partecipazione di cittadini, ordinati e in silenzio, alla fiaccolata organizzata dalla delegazione locale della Croce Rossa Italiana e patrocinata da tutti i comuni della Bassa Valle Scrivia con Pontecurone, Sale e Alluvioni Cambiò. Apertura insolita della festa patronale per il terremoto che ha colpito le zone dell’Italia centrale. Nel giorno del lutto nazionale, il sabato sera, è stata organizzata seguendo un percorso all’interno del paese sino alla piazza dove i rappresentanti delle istituzioni insieme ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile si sono soffermati con alcune riflessioni. E’ stato suonato il silenzio e l’Inno nazionale in un ideale abbraccio con le popolazioni duramente colpite dal sisma nel ricordo di coloro che sono morti e per sostenere le opere di volontariato. Numerosi i cittadini che hanno formato un grande cerchio intorno al palco illuminato dalle candele messe a disposizione dalla Cri. 4 U na bella storia iniziata alcuni mesi fa. Così, lo scorso 27 aprile è avvenuto il primo contatto ufficiale con Enrico Ruggeri. E non è una data qualsiasi. È il giorno del compleanno di Franca, cui è dedicata l’associazione. Da quel momento i contatti si sono intensificati ed è stato lo stesso Ruggeri, dalla sua pagina facebook a dare la notizia: “Il 9 settembre il mio tour, Un Viaggio Incredibile 2016, farà tappa a Castelnuovo Scrivia in occasione della diciottesima Giornata Franca Cassola Pasquali”. Oltre due ore di grande musica, un concerto che saprà regalare emozioni uniche con un grande big della musica italiana. E l’occasione è di quelle importanti perché se sabato sera abbiamo festeggiato i nostri San Desiderio La Festa Patronale La fiaccolata per le popolazioni terremotate La Croce Rossa Italiana e i Sindaci della Bassa Valle Scrivia aprono il corteo dei cittadini nelle vie del paese Al termine il programma della festa patronale ha ripreso il suo ordine cronologico. Domenica la processione sino all’arco di via Roma con il busto del Santo e la benedizione del paese. I fuochi hanno sicuramente entusia- IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Settembre 2016 smato il pubblico delle grandi occasioni: la Fireworks Parente ha presentato uno spettacolo davvero raffinato. In piazza la musica, le manifestazioni sportive e la chiusura martedì con la tombola in favore dell’oratorio. diciottenni, anche l’associazione castelnovese diventa maggiorenne. La serata di venerdì 9 settembre, presentata da Alessandra Dellacà, verrà introdotta dalla presenza sul palco dell’intera equipe dell’Unità di Senologia di Tortona, di cui è responsabile la dr.ssa Maria Grazia Pacquola, dipartimento annoverato oggi tra i centri di eccellenza nazionali per la diagnosi e la cura del tumore al seno. E poi spazio al grande protagonista Enrico Ruggeri che con la sua band si esibirà in uno straordinario concerto live. Rrouge - questo il soprannome del musicista rock originario di Milano, vincitore di due edizioni del Festival di Sanremo, con “Si può dare di più” (insieme a Gianni Morandi ed Umberto Coscritti Tozzi) e “Mistero” - si esibirà nella nostra oltre a finanziare i nuovi progetti dell’Unità splendida piazza medievale accompagnato di Senologia, promossa Breast Unit, dalla sua band composta da Luigi Schiavone garantiremo anche un contributo concreto a alla chitarra, Fabrizio Palermo al basso, quelle popolazioni così duramente provate. Marco Orsi alla batteria e Francesco Lupi Le modalità saranno le medesime che da diciotto anni adottiamo per alle tastiere. E quest’anno parte di IL MARE D’INVERNO la Senologia e precisamente quanto sarà raccolto Cantautore, scrittore e condut- sosterremo un progetto durante la serata tore televisivo ha vinto due edi- concreto che ci verrà proposto dal Dipartimento verrà devoluto ai zioni del Festival di Sanremo. della Protezione Civile”. terremotati del Centro Italia. “Si tratta di una scelta che Dunque, un motivo in più per gremire piazza abbiamo condiviso con tutti i volontari Vittorio Emanuele venerdì 9 settembre dell’associazione - dice il presidente Giannino per aiutare la ricerca medico-scientifica Pasquali - e con la dr.ssa Maria Grazia attraverso l’Unità di Senologia di Tortona e Pacquola insieme alla sua equipe. Quindi, le popolazioni terremotate del Centro Italia. È il ventennale della tradizione che si ripete ogni anno dopo le Festa patronale In una piazza da grandi occasioni, tra musica e applausi, sfila il 1998 È sempre un successo, copiata da tanti paesi, la sfilata dei ragazzi e delle ragazze che compiono diciotto anni. Inventata dal compianto don Bruno e mai interrotta M a come sono belli i nostri ragazzi del ’98! Hanno diciotto anni e non sanno che non li avranno mai più. Mai più questi fantastici diciotto anni dei capelli lunghi e spettinati, dei visi struccati, degli orecchini multipli e dei minuscoli tatuaggi dai significati segreti, dei calzoni strappati, le magliette aderenti. Lasciata la scuola alle spalle, le università, le specializzazioni, gli amici, il lavoro. L’amore, il matrimonio e i figli. Una vita vissuta da grandi. Mai più avranno questi diciotto anni straordinari che li fanno tutti speciali. E che insieme hanno festeggiato in piazza, scegliendo di interpretare con gioiosa ironia i personaggi dei libri di scuola, delle penitenze, dei valori discussi. Quindici personaggi per il Paradiso e l’Inferno, dodici per il Purgatorio: impossibile parlare con tutti. Io ho incontrato Dio, futuro geometra. “Scusi, posso chiamarla Padre? Mi imbarazza meno…” Alessandro ha scelto Dio perché non lo voleva nessuno. “Se potesse fare una sola cosa, Padre, che cosa farebbe per noi?” Capisco l’imbarazzo, con questo mondo, ma decide: Vorrei che tutti, ma proprio tutti, avessero quello che li fa felici… Che Dio l’ascolti. E Pietro, angelo contemplativo, mi indica l’uscita. Alessandro è affascinato da Ulisse perché sa ingannare. Giulia è una seduttrice pentita, mentre Carlotta è Eva, la prima donna. “Perché ci hai inguaiati per una mela?” Ride: il primo gossip del mondo nasce da Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scrivia via Umberto I n° 14 - Tel. 0131/826528 Fax: 0131825923 - www.assicurazionipicchi.it sono a vostra completa disposizione per informazioni e preventivi di natura finanziaria-assicurativa. i nostri fidati intermediari assicurativi: PIERANGELO CISI - CESARE TORTI - CATERINA CANOBBIO - PIERO ORSI - CESARE GROTTOLI un serpente. Ottavia, che ha scelto Beatrice, si dichiara un po’ stanca delle pressioni di Dante: oggi lo chiamerebbero stalking. Mentre Dante/Andrea, deluso, sospira. Matteo ha scelto il ruolo impegnativo di Virgilio: seccato dalla rivalità poetica con Dante, si dedicherà alla ragioneria. Tra i pentiti, che sono parecchi e tutti per gioco, Chiara, che fu golosa, mi racconta la sua torta di cioccolata e menta; mentre Giulia, ex-seduttrice, si è pentita per amore e Martina promette di Il gruppo dei coscritti posa al termine dell’aperitivo della domenica dopo aver partecipato alla Santa Messa. non tradire più la Patria. Buoni propositi anche per Federico, dato che rubare gli ha reso poco, mentre Luca resterà ladro perché non l’hanno mai beccato. In una piazza da grandi occasioni, tra musica e applausi, hanno sfilato elegantissime in corto e in lungo, in seta e in chiffon dal nero al rosso, dal turchese al giallo, con ragazzi rigorosamente in black-tie. raccontando la loro storia e la loro emozione. Belli questi nostri ragazzi del ‘98: che non avranno mai più diciotto anni. Elda Lanza IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Settembre 2016 5 Altri tempi / di Antonello Brunetti N on amo facebook per mille motivi che qui ovviamente tralascio, ma di recente mi hanno segnalato una serie di messaggi apparsi su facebook che prendono spunto da un libro edito un anno fa da Roberto Lodigiani, apprezzato giornalista della “Provincia Pavese” e ricercatore storico su tematiche del Novecento. Il libro “La spia di Stalin: la vera storia di Carlo Codevilla” ripercorre le vicende del rivoluzionario tortonese morto assassinato a New York nell’agosto del 1950 lasciando parte dei suoi beni all’orfanotrofio di Tortona. Di questo personaggio che fu agente dei servizi segreti sovietici in Germania, nella Spagna della guerra civile, in Messico e poi generale dell’Armata rossa durante la Seconda guerra mondiale, non è affatto necessario fare chiarezza, come scrivono alcuni sprovveduti. Di lui si sa molto poiché ne scrissero, nel 1980, Giorgio Gatti e Giuseppe Bonavoglia, Osvaldo Mussio nel 1983, il sottoscritto nel 2001, Marcella Serpa nel 2014 e, infine, Roberto Lodigiani in alcuni articoli sul Secolo XIX e ora su questo libro. La tragedia castelnovese Altrettanto esaminata a fondo è la vicenda che vide protagonista, nel primo pomeriggio di domenica 15 maggio a Castelnuovo, questo ventunenne studente universitario, punto di riferimento dei “Figli di nessuno”, aderenti al neonato partito comunista. Osvaldo Mussio le dedica, nel suo libro “Tra due guerre”, molte pagine (da pag.87 a pag.121) in cui smonta la tesi dei criminali comunisti tortonesi (come qualcuno in questi giorni li ha definiti) che assassinano due giovani fascisti castelnovesi. Citare le fonti scritte, gli atti processuali, i giornali dell’epoca e le interviste sarebbe cosa lunga e vi invito ad andarvi a leggere le pagine citate, che smantellano le versioni ufficiali sopravvissute per sessant’anni. Anche Marcella Serpa, seguendo le tappe della vita del pontecuronese Giuseppe Lombardi, uno dei quattro fuggiti in Russia come Codevilla, si addentra minuziosamente nel racconto di quelle tre ore trascorse a Castelnuovo che determinarono uno sconvolgimento totale nella vita di molte persone. Mi limito ora a narrarvi l’evolversi della vicenda che fomentò reazioni e persecuzioni nel ventennio successivo. La mia è una versione forse emotivamente turbata dal feroce trattamento del fascismo nei confronti anche della mia famiglia, ma supportata da molti dati raccolti all’inizio degli anni Ottanta quando affiancavo Mussio nella stesura del suo libro. Quel pomeriggio di metà maggio Elezioni politiche anticipate volute da Giolitti, Castelnuovo è amministrata per la prima 6 Il luogo ove il 15 maggio 1921 avvenne la sparatoria, tra l’incrocio via Garibaldi-via Torino e l’officina Dax dinanzi alla cancellata di palazzo Centurione. Il libro di Roberto Lodigiani, giornalista professionista “La spia di Stalin: la vera storia di Carlo Codevilla” Il rivoluzionario tortonese assassinato a New York nel 1950 La tragica vicenda castelnovese durante le elezioni di domenica 15 maggio 1921 volta dalla sinistra socialista, sindaco il falegname Natale Beltrami; adesione quasi unanime da parte di socialisti e anarchici locali al PCI di Gramsci nato da quattro mesi. Da Tortona arrivano, su uno sgangherato camioncino Fiat 18 Blr, una ventina di persone che si fermano dinanzi al cancello di Palazzo Centurione, in via Garibaldi (più o meno attuale negozio Isetta) e affidano a Giuseppe Manzini, operaio dell’officina Dax, il mezzo che ha problemi meccanici. Si recano alle scuole elementari ove nei quattro seggi si sta votando. Nessuna minaccia o provocazione a parte, strada facendo, il canto di Bandiera rossa. L’addetta al telefono pubblico sito in piazza testimonierà che il Codevilla alle 14,30 fa una telefonata a Tortona segnalando che sarebbero rientrati un po’ tardi a causa del guasto al mezzo. Usci- IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Settembre 2016 ti dai seggi, nell’angolo via Roma-via Dante si imbattono in Angelo Brunetti che ha con sé uno dei figli, l’undicenne Migliorino. Poi spostandosi dinanzi alla chiesa di San Rocco, si fermano a parlare con le giovani della Lega rossa, Gina e Anna Brunetti e Giovannina e Maddalena Quaglia, allora impegnate in lotte sindacali per un po’ più di giustizia e umanità nei luoghi di lavoro; per esempio affinchè le scolarette, le centinaia di orlatrici bambine non fossero più costrette a lavorare in fabbrica anche alla domenica mattina per fare le pulizie, senza compenso. In piazza, dinanzi al vecchio Municipio, incontrano il sindaco Beltrami che è in compagnia di Carlo Giglio e Pietro Barbieri. Quest’ultimo testimonia che il sindaco è preoccupato per certi assembramenti che si stanno formando e di conseguenza invita il gruppetto a rientrare a Tortona per evitare eventuali baruffe. Codevilla lo rassicura e il gruppo si avvia verso la via Garibaldi ove è parcheggiato il camioncino riparato. Sono le 15,30 Mentre lo chaffeur, certo Maschio, gira la manovella del motore, scendono dalla piazza e da via Torino molti individui urlanti. L’autista inizia la retromarcia per girare il mezzo verso Tortona, ma un colpo di pistola lo sfiora. Impaurito si lancia giù dall’automezzo che, essendo in moto, va a sbattere contro il muro vicino. Inizia la sparatoria che va avanti per alcuni minuti e alla fine il tragico bilancio è di due giovani castelnovesi (poi per decenni definiti martiri fascisti) colpiti a morte. Si tratta del ferroviere Raimondo Suigo e del geometra Giuseppe Torti. I tortonesi si sono sganciati e per quattro di loro, compreso Carlo Codevilla, poi condannati in contumacia all’ergastolo, inizia una vita di fuga per l’Europa, e per gli altri molti anni di carcere e spesso la morte per stenti. Come avviene la sparatoria? Sia da una parte che dall’altra, oltre a bastoni, c’erano anche pistole, ma il primo colpo parte contro l’autista del camioncino. La versione ufficiale è che i due giovani fascisti vengono colpiti frontalmente, ma non è vero. Anzitutto, contrariamente a Torti, Suigo non era affatto fascista. Anzi, come quasi tutti i ferrovieri allora (lavorava a Bolzaneto), aveva simpatie per i sovversivi. Mi raccontò Maria Petazzi che Raimondo era in contrasto con il padre, uomo di estrema destra, tanto che era venuto a Castelnuovo per votare ma era ospite di amici. Probabilmente era accorso verso ar cantò ad Cuncà (incrocio via Garibaldi con via Torino e Marguati) attirato dalle urla. Certamente non può essere stato ucciso dai tortonesi poiché viene colpito mentre è ancora in via Marguati all’altezza dell’attuale ingresso cortile Baudassi. Niente palla di rimbalzo poiché la pistolettata al polmone destro è frontale e quindi proviene da Via Torino. Un testimone di quel giorno, nel 1982, volle parlare con Mussio e, in cambio della promessa di non citare alcun nome nel libro, gli rivelò di aver visto due fascisti castelnovesi con la pistola in pugno correre da via Torino, all’altezza del cinema “Verdi”. La reazione a Castelnuovo fu terribile e i carabinieri arrestarono alcuni comunisti locali, “colpevoli” di aver parlato con i tortonesi, e precisamente Angelo Brunetti con le figlie Gina e Anna, le sorelle Quaglia, Dario Perdomi, l’assessore Giuseppe Giani e Carlo Giglio. Altri, compreso il sindaco Beltrami, decisero per alcuni giorni la clandestinità nei boschi di Scrivia. Si cercò a Castelnuovo di coinvolgere l’amministrazione di sinistra in questa drammatica vicenda, diffondendo notizie false e tanto livore. Un esempio per tutti. L’avv. Giovanni Ghiggino, uno dei capi fascisti che dirigeva il giornale “L’Unione” (sostituito alla fine del 1921 da Luigi Luccardi) intimò alla telefonista Ida Crespi ra Bigialeta di firmare una dichiarazione dalla quale risultava che il sindaco Beltrami aveva telefonato a Tortona chiedendo un intervento urgente dei “figli di nessuno” a Castelnuovo e ciò per dimostrare la responsabilità del sindaco comunista. La signorina Crespi si rifiutò di farlo e poi dichiarerà sia ai carabinieri sia al giudice istruttore quanto da lei subìto. Così, nonostante le minacce e gli sforzi tesi a dimostrare il contrario della verità, tutto il castello di accuse contro Natale Beltrami e i suoi compagni venne a crollare per assoluta mancanza di prove. Encomiabile l’atteggiamento dignitoso di una decina di testimoni castelnovesi che, vincendo giustificabili timori, dichiararono con onestà, a giudici chiaramente di parte, quanto avevano visto. Ad esempio che Giuseppe Lombardi, poi condannato all’ergastolo, non poteva essere presente alla sparatoria perché si era attardato a parlare con una giovane sindacalista e questa lo aveva sollecitato a fuggire non appena sentirono in lontananza gli spari. Continuò però per un ventennio la persecuzione contro i criminali che raggiunse il suo apice nei confronti di Natale Beltrami che non rinnegò mai le sue idee. Dopo l’ennesima perquisizione e conseguente arresto operati dai carabinieri, Natale iniziò uno sciopero della fame nel carcere di Tortona. Trasferito all’ospedale psichiatrico di Alessandria venne lasciato morire nel più assoluto silenzio il 14 luglio 1932. I famigliari ottennero il corpo solo dopo alcune settimane e poterono dargli sepoltura a Castelnuovo a condizione di non fare sosta in paese e di non comunicare ad alcuno giorno e ora. Un invito finale Prima di “sputare sentenze” e scrivere sui social, è necessario documentarsi e verificare eventuali differenze di vedute e ciò lo si può fare solo leggendo e ascoltando parecchio. Parlare “tanto per dare aria ai denti” o scrivere banalità “per sentito dire” è perfettamente legittimo, ma è anche presuntuoso e offensivo se si propinano come verità assolute sciocchezzuole e preconcetti. Ritrovamenti In via Matteotti Una macina del gualdo La casa dei Cartasegna-Castellotti in via Torino è un forziere (non di tesori, precisiamolo subito a tutela dei proprietari) ma di tracce del nostro passato. Una bella casa che aveva evidenti tracce medioevali ha rivelato, durante i lavori di rifacimento, sepolture antiche, una tomba del primo secolo dopo Cristo con splendido corredo funerario femminile, e, a tre metri di profondità, parte di un insediamento risalente al secondo millennio avanti Cristo. Testimoniato da palificazioni, vasi, materiale fittile e anche un recipiente di olmo che conteneva braci per l’accensione del fuoco, assai simile a quello trovato accanto all’uomo di Similaun, ora visibile nella nuova Sala Didattica Archeologica. Inoltre, interrata con trenta centimetri di copertura, era stata estratta una macina del gualdo, utilizzata nel XIV-XVIII secolo per lacerare le foglie dell’erba tintoria che fece la fortuna di Castelnuovo e alla quale due anni fa venne dedicato un secondo monumento nel giardino pubblico di Guadnàs. Le macine lavoravano in coppia, una orizzontale e l’altra verticale; ecco perché mesi fa, nel corso di lavori in fondo al cor- tile, verso via Matteotti, è stata rinvenuta una seconda macina. I proprietari, confermando la loro sensibilità e il loro spirito di collaborazione, hanno promesso che a lavori terminati posizioneranno le due macine secondo quanto attestato dai monumenti di San Damiano e di via Milano. Riaperta via Flavio Torti Con l’installazione dei ponteggi per i lavori sul tetto della scuola è stata riaperta via Flavio Torti che torna a essere percorribile nel senso di marcia classico. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Settembre 2016 7 L’impegno Cittadini attivi al servizio del nostro paese Il benessere della comunità passa attraverso il volontariato Mansioni libere e senza vincoli per chi sostiene il “Bene comune” C ome ogni cosa, anche le pratiche del volontariato nel tempo sono cambiate, modulandosi sulle esigenze della società, fino ad estendersi a quella pratica diffusa che traduce il concetto di “cittadinanza attiva”. Ecco ad esempio un’esperienza che ne interpreta classiche strutture associazionistiche, che viene ben fotografata in alcune mansioni libere e senza vincoli. Giuliano si occupa da tempo del parco giochi Davide e dei giardini di Piazza Vittorio Veneto. Un modo diverso per sentirsi utili alla comunità con grande soddisfazione per l’attività svolta. In paese abbiamo numerosi esempi: da chi collabora per i trasporti degli ammalati o di coloro che non hanno un mezzo di trasporto attraverso l’Auser a chi ci aiuta per l’organizzazione di feste ed eventi passando attraverso piccoli lavori di manutenzione che rendono migliore il nostro paese. Il mondo del volontariato rappresenta un fertile terreno di incontro fra pubblico e privato, da coltivare e garantire nel tempo con continuità per offrire un sistema di servizi sempre più rispondente ai bisogni dei cittadini. Il confronto tra istituzioni e realtà del volontariato, volto alla definizione di interventi congiunti, è fondamentale per lo spirito: il lavoro e l’attività prestato da il raggiungimento di obiettivi comuni, in Luciano sulla rotonda a Scrivia. È stata primis il benessere della comunità. completamente ripulita dall’erba che la L’Amministrazione comunale crede fertappezzava, evidenziate le piante messe a mamente nell’importanza di sostenere dimora e con l’aiuto di Antonio riattivata le reti di solidarietà facenti capo al terzo la fontana. Con essa, l’aiuola di fronte ri- settore, in quanto consapevole della loro messa a nuovo. capacità di promuovere forme di preIl concetto di cittadinanza attiva proietta venzione del disagio e di offrire risposte quindi il singolo individuo oltre l’associa- alle situazioni di criticità, in un’ottica di zionismo classico e sussidiarietà e, paspesso anche oltre “Il volontariato è una straordinaria ric- rimenti, accogliere il classico concet- chezza per il nostro paese e per la no- proposte da tutti i to di “solidarietà”, stra civiltà. Lo è ancor più in un tempo cittadini singolarormai non più solo di difficoltà economiche per molti e di mente a seconda concepita come grandi cambiamenti per tutti.” delle loro aspirazioattività socio-assi- (On. Prof. Sergio Mattarella – Presidente ni. L’azione di volonstenziale, ma capa- della Repubblica – Lucca, 16 aprile 2015). tariato rappresenta ce di toccare tutte una fondamentale le sfere del “bene comune”, dove uomini, risorsa non solo per il suo prezioso operastrutture, istituzioni ma anche beni cul- to ma anche perché funge da collante delturali o eventi, hanno bisogno dell’im- la società, facendosi portatrice di valori di pegno della cittadinanza per continuare solidarietà e avvicinando le persone alla ad esistere. Una nuova concezione di vo- partecipazione attiva insita nel concetto lontariato sempre meno dipendente dalle di cittadinanza. 8 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 6 – Settembre 2016 Persone Incontri /di Elda Lanza Giovanna Credo di poter sostenere di aver fatto politica, nello specifico per il Comune di Milano: a fianco del sindaco Tognoli per tre legislature, ufficio stampa e consulente culturale. Questa premessa per confessare la mia incapacità a capire l’obbligo del dissenso da parte delle opposizioni. L’opposizione è composta da persone che hanno meritato la nostra fiducia. Ci dimentichiamo le liti e le beghe, ma ci ricorderemo sempre di chi ci aiuta a vivere meglio. Questa è la domanda che vorrei porre alla sensibilità di una persona di cultura, come la dottoressa Giovanna Giglio, medico di famiglia a Castelnuovo Scrivia: una donna serena e intelligente all’opposizione, nella lista Comune trasparente, eletta con 105 voti. Nostri. Giovanna Giglio mi sorride, come chi è abituato ad ascoltare molto. Tossicologa, incaricata dalla Polizia di Stato e dalla Questura di Alessandria, responsabile dei corsi della scuola allievi: un vasto campo di indagine, di interessi e di lavoro per la salute pubblica. Non ci sono ragioni insuperabili di collaborazione, mi dice ridendo. Si discute, a volte sopra i toni, ma alla fine sono le idee che AMMINISTRATORI contano. Prosegue il viaggio Ha proposto una di Elda nei ritratti certificazione per delle nuove consila scuola: e la gliere del Comune. risposta non è stata negativa. Ha proposto un piano per ‘un paese sicuro’ durante le prossime feste a Castelnuovo e dalla maggioranza le è stato suggerito di inoltrare la domanda alla Questura: questa è collaborazione, senza urla e senza insulti. Perché Giovanna Giglio vuole collaborare. Crede che persone diverse, pur divise da diverse opinioni politiche, debbano lavorare insieme se hanno lo scopo comune di migliorare la vita delle persone e l’aspetto del paese nel quale vivono. Nella maggioranza, in comune, ci sono molte donne: conta su di loro. Conta sui giovani della sua parte politica. Conta soprattutto su di sé, sulla sua esperienza e la sua voglia di fare. Di essere utile. Non è un’opposizione con l’obbligo del dissenso, e mi sorride. Io offro esperienza in alcuni campi difficili come la salute pubblica: esigo rispetto. E farò di tutto per meritamelo.